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USS RAZIEL - MISSIONE 14 RSS USS RAZIEL - Missione 14

14.06 " SCELTE DIFFICILI "

di Elaina Tarev, Pubblicato il 10-08-2024


Pianeta Tzenketh
Città di Skeret - mercato franco
15/03/2404 - ore 02:55


Elaina seguì con lo sguardo la figlia mentre, con andatura marziale, faceva strada ad Hazyel in direzione della stanza attigua "Vedo che le cose non sono cambiate con il tempo. Ha sempre avuto una naturale inclinazione nell'imitare Moses e nel comandare a bacchetta.. avrei dovuto immaginare che alla fine avrebbe seguito le sue tracce"
"Ha preso molto anche da te, mamma"
"Beh, questo è poco ma sicuro! Non è stato di certo Alex a dargli quel bel balconcino che si ritrova lì davanti!"
A quelle parole Fox per poco non si soffocò per le risate, seguito a ruota da Gabryel che abbracciò con calore la madre. Elaina, per tutta risposta, guardò i due uomini sbattendo le ciglia sorpresa.
"Troppo diretta?! Perché a me non sembra di aver detto nulla di così sorprendente!" la betazoide inclinò il capo abbracciando a sua volta Gabryel "E tu che mi racconti? Sempre a proteggere tua sorella, vero?!"
"La cosa è così evidente?!"
"Oh, Gabryel.. direi proprio di sì!"
Un colpetto di tosse attirò l'attenzione di tutti verso l'entrata, mentre Wood entrava all'interno della stanzetta seguito da un paio di addetti alla sicurezza "Straniero, non so chi tu sia, ma, fossi in te, lascerei quella donna.. è proprietà privata!"
Elaina scattò come una molla puntando un dito contro il naso di Alexander "Attento a te, piuttosto, sii gentile o ne risponderai a me!"
"Che ho fatto?! Non ho neanche toccato il suo brutto muso.."
"Brutto muso a chi?! Ho fatto un autentico capolavoro!" la Tarev parve offendersi parecchio a quelle parole "E' bello come il sole e nulla di quello che potrai dirmi mi farà cambiare idea!"
In tutto questo Gabryel continuò ridere "Non siete cambiati di una virgola! Siete ancora esattamente così, passate il tempo a punzecchiarvi!" fece un paio di passi e abbracciò con calore Wood che, viceversa, rimase interdetto
"Eh?!"
"Alex, è Gabryel!"
"Gabryel chi?!"
"Come sarebbe a dire Gabryel chi?! Quanti Gabryel conosci?!" Elaina sbuffò esasperata facendo ridere ancora di più Gabryel e Fox "Gabryel, nostro figlio e di Hazyel.. ma ti devo fare un disegnino?!"
Alexander strabuzzò gli occhi osservando l'energumeno che aveva di fronte e poi abbassò lo sguardo verso terra "L'ultima volta che ti ho visto eri alto neanche la metà! Ma che ti hanno dato i nonni da mangiare?! Steroidi per orche assassine?!"
"Suvvia Alex, avevamo già ipotizzato che di mezzo vi fosse il progetto di una nave temporale!"
"Si Lucius, ma non mi aspettavo di vederci lui!" Alex si avvicinò al figlio "Ma.. dimmi un po'? E tua sorella è single?! Ti prego, dimmi che gli uomini non le ronzano attorno come mosche!"
"Ecco un'altra cosa che non è mai cambiata, la tua gelosia nei confronti di Isabella!" Gabryel scoppiò di nuovo a ridere "Ma, se fossi in te, mi preoccuperei molto di più per quei poveri uomini piuttosto che di Isabella.."
"Mmpf.. hai finito di spettegolare? Abbiamo un lavoro da fare!"
"Isabella?!"
"Ciao papà.." Isabella uscì dal cucinino accompagnata da Hazyel che si limitò a sorridere a Wood
Il Capitano Risiano diede una pacca sulla spalla al suo ufficiale scientifico capo "Sì, è qualcosa di strano anche per me vederli così cresciuti" poi si voltò verso Elaina "Mentre per qualcuno sembra tutto più semplice"
"Perché voi li vedete con gli occhi, io in primis li percepisco empaticamente.. sento le loro peculiarità, sono cresciuti ed evoluti, ma nella sostanza ci sono parti del loro carattere che sono rimaste inalterate"
Il computer da polso di Isabella emise un piccolo bip.
=^=Capitano Tarev, la rottura del continuum ha una percentuale di accadimento del 78%=^=
"Capitano Tarev?!" sia Elaina che Alexander si voltarono sorpresi verso la ragazza
"Non dovresti essere il Capitano Wood?!"
"Non iniziare papà.. sappi solo che avevo le mie buone ragioni per scegliere il cognome di mia madre!"
"Ma che bello!! Usi il mio cognome!!" Elaina si voltò con occhioni speranzosi verso Gabryel "E tu?"
"Comandante Gabryel Tarev.."
"Evviva! Entrambi i miei figli sono dei Tarev.. mi sento emozionata!!"
"Beh, mio padre è un Risiano e quindi avevo solo il tuo cognome!"
"Dettagli Gabryel! Quello che conta è che sei anche tu un Tarev!"
"Stiamo perdendo tempo!" Isabella emise un altro grugnito alla Moses prima di osservare tutti "Signori, il tempo corre ed è ora di mettersi a lavoro!"

Pianeta Tzenketh
Città di Skeret - mercato franco
15/03/2404 - ore 03:05


Hazyel guardò per un attimo in direzione della porta rimasta chiusa. Dall'interno della stanza non si sentiva più nulla, ma Sandor e T'Pak erano ancora chiusi al suo interno. Il Capitano Risiano sapeva che per il suo ufficiale era stato uno shock ritrovare il padre e, ancor di più, temeva come si sarebbe conclusa la situazione.
"Non può restare" la frase di Isabella lo fece voltare "Tu lo sai ed io lo so. Anni addietro ha compiuto una scelta che, per quanto dolorosa, gli ha concesso di continuare a vivere. E ora, dopo che ha vissuto nel futuro, non può semplicemente tornare. Possiede conoscenze che influenzerebbero il corso del tempo, vanificando ogni nostro sforzo per preservare il continuum"
"E se non volesse tornare?" la voce di Elaina fece voltare verso di lei entrambi i figli "Magari non desidera perdere nuovamente tutti i legami con la sua famiglia, ma.. sento che questo lo avevi già immaginato, non lo lascerai mai restare a prescindere che lo voglia o meno"
Isabella osservò con sguardo determinato la madre "Esatto, non resterà in questo tempo. Non avrebbe dovuto nemmeno mettervi piede, tanto per essere precisi!"
"Comunicazione in entrata nella navetta, trasmissione dalla Raziel" Fox attivò a distanza il collegamento in modo che la chiamata fosse dirottata al tricorder di Hazyel. Sul piccolo schermo apparve il volto di Moses, la sua espressione corrucciata non lasciava intendere nulla di buono.
=^=Ho le informazioni che volevi, ma non penso affatto che dovreste agire=^=
Hazyel fece una smorfia "Pessimo posto?"
=^=Pessimo luogo, pessima gente, pessimo presentimento. Vi state per infilare in un ginepraio e noi siamo ancora a più di tre ore dal pianeta. Dateci il tempo di arrivare e..=^=
"No, fra tre ore sarà troppo tardi!" Isabella avanzò osservando Hazyel "Se volete così tanto agire per tentare il salvataggio vi restano indicativamente quindici minuti"
"Inoltre, se non ricordo male il computer ci segnala che avete già provveduto al cambio di nave. Una classe Akira qui finirebbe per creare più danni di quanti potremmo mai gestire!" Gabryel si affiancò alla sorella "Ce la faremo lo stesso, anche senza ulteriore copertura!"
=^=Mmpf.. e chi sarebbero i mocciosi?=^=
"I tuoi nipoti acquisiti, Gabryel e Isabella. Ossia i figli mio, del nostro ufficiale scientifico, che al momento se la sta ridendo, e della nostra dottoressa che non ha preso molto bene il modo in cui si sei rivolto ai figli"
=^=Gabryel e Isabella?! Quindi è confermato che il progetto Ermes avesse a che fare con l'ideazione di un vascello temporale=^= Moses si soffermò per un po' a guardare i due giovani con un certo orgoglio, ma poi si limitò a grugnire =^=Quindici minuti sono troppo pochi=^=
"Dovremo farceli bastare" lo sguardo del Risiano si illuminò mentre un sorrisetto sarcastico si dipingeva sul suo viso "E sono certo che avessi già immaginato la mia risposta, quindi.. se non avessi accettato di aspettare il tuo arrivo, quale sarebbe stato il piano b?"

Pianeta Tzenketh
Città di Skeret - mercato franco
15/03/2404 - ore 03:10


Gabryel si osservò attorno mentre silenziosamente si infilò in un vicolo al fianco del padre. Sapeva che Isabella gliel'avrebbe fatta pagare di averla lasciata indietro per seguire il piano di Moses, ma la cosa non lo preoccupava minimamente. Adorava la sorella, ma preferiva saperla in seconda fila, era lui quello che agiva sotto copertura e gli andava bene così.
=^=State pronti, la Mendel sta per entrare nei controlli dell'edificio=^= la voce di Elaina era seria =^=Fate attenzione..=^=
Hazyel sorrise prima di guardare il figlio "Tranquilla, sappiamo cosa stiamo facendo"

Pianeta Tzenketh
Città di Skeret - mercato franco
15/03/2404 - contemporaneamente


Larkin stava impazzendo. Aveva tentato di tutto per far parlare Samara, ma non aveva ottenuto alcuna risposta.
Era passato così tanto tempo che non era più nemmeno certo che quella donna sapesse davvero qualcosa del progetto Hermes, ma non poteva lasciarla andare prima di essersene assicurato. Sandor si era suicidato lasciandolo a bocca asciutta, la sua carriera aveva avuto un'iniziale salto in avanti, ma poi si era nuovamente cristallizzata, senza dargli modo di ottenere il successo che avrebbe voluto, ed ora non poteva perdere la sua ultima possibilità per la testardaggine di una klingon in cerca di vendetta!
La stanza si fece improvvisamente buia, il porto franco di quel dannato pianeta faceva davvero schifo! L'elettricità si trovava solo in alcuni edifici e, anche in quel caso, poteva saltare facilmente.
In particolare, quel giorno sembrava che Tzenketh avesse deciso di andare letteralmente in malora! Solo pochi minuti prima i suoi uomini erano stati costretti ad uscire perché l'allarme perimetrale aveva avuto due malfunzionamenti!
Il primo era avvenuto nella zona ovest, dove un calo di energia aveva aperto le gabbie degli animali esotici in vendita provocando un fuggi fuggi generale dall'area.
Il secondo, era stato provocato da un sovraccarico di tensione all'impianto di controlli ambientali della palazzina a sud-ovest. Si trattava di una scocciatura dietro l'altra, ma se non altro presto sarebbe tutto finito. Quella dannata klingon o si sarebbe piegata o sarebbe morta e lui sarebbe tornato a casa!
Larkin si diresse verso l'entrata per riattivare manualmente il sistema elettronico del rifugio quando l'entrata gli si aprì di fronte e due energumeni entrarono nella stanza con una rapidità ed eleganza che sembrava impossibile considerata la loro mole.
Larkin non ebbe alcun dubbio nel fatto che quelle strane figure, di cui intravedeva solo la fisionomia immersa nell'oscurità della notte, fossero lì per lui.. o meglio, per riprendersi Samara. Non poteva sapere se fossero Klingon o federali, ma sicuramente erano persone molto motivate per averlo seguito siano a Tzenketh.
"Non fate un altro passo o la uccido! Non ho nulla da perdere!" Larkin sollevò un piccolo telecomando fissando i due uomini "La uccido! Un altro passo e sarà morta!"
I due uomini guardarono per un attimo il telecomando e poi alzarono i phaser.
L'uomo tentò di schiacciare il pulsante, ma non accadde nulla. Da ingegnere gli ci volle poco per ipotizzare che avessero in qualche modo avuto il tempo di bloccare il segnale, ma la cosa sembrava impossibile. Quei due erano di fronte a lui, come avrebbero potuto riuscire a inibire il suo congegno esplosivo limitandosi a guardarlo?! Era folle!
Sul momento il Tellarite si fece coraggio, i suoi complici sarebbero certamente tornati presto e.. un pensiero lo colse all'improvviso. Dove diavolo erano i suoi uomini?! Sarebbero già dovuti tornare, a meno che non fossero stati messi fuori gioco!
In un attimo capì che la situazione era molto peggio di come immaginasse. Si voltò di scatto per raggiungere la sua prigioniera, ma un colpo lo raggiunse alla schiena e tutto si fece nero.
Hazyel osservò Larkin cadere stordito sotto il colpo di Gabryel e si limitò a sfiorare il comunicatore "L'obiettivo è a terra, potete riattivare l'energia" un sorriso incurvò le labbra del Capitano Risiano "Come sempre Sarah sa fare miracoli con quel computer"
Non appena l'edificio venne connesso alla linea energetica del mercato, le luci si riaccesero e T'Pak assieme ad Elaina, Alexander e Isabella fecero il loro ingresso. L'interesse dei presenti fu quello di ritrovare Samara, legata e ferita a causa delle prolungate torture, ma viva e ancora piuttosto belligerante.
"T'Pak, il traditore era Larkin! E' stato lui a vendere tuo padre!"
T'Pak si avvicinò alla madre liberandola dalle catene "Lo so madre, ora so quello che è successo"
"Dov'è?! Dov'è quel petaQ?!"
Elaina fece un passo in avanti "Lo abbiamo in custodia, sarà processato per le sue colpe"
"Al diavolo la vostra giustizia! Voglio strappargli il cuore dal petto per assistere al suo ultimo battito!"
Samara, dimostrando una forza inaspettata, nonostante le torture subite, scattò in piedi dirigendosi di corsa verso l'entrata, pronta ad uccidere Larkin.
Fu allora che successe tutto.
Hazyel ebbe solo il tempo di intravvedere un cenno di capo fra i due gemelli prima che Gabryel colpisse Samara e Isabella facesse altrettanto con T'Pak. Entrambe le donne crollarono a terra stordite sotto lo sguardo attonito dei federali.
"Che cavolo avete fatto?!" Alexander fissò i figli parecchio arrabbiato
Isabella si sistemò la giacca con noncuranza prima di prendere la parola, facendo ben intendere che fosse stata lei a dare l'ordine di agire "Abbiamo salvato il futuro, evitando una guerra e permettendo che il corso della storia proseguisse come doveva.."
"E non c'era altro modo?!" rincarò la dose Elaina
"No" la voce di Sandor risuonò nella stanza prima che lui si avvicinasse alle due donne "Ho analizzato i vari scenari con il Capitano ancor prima che voi ci incontraste e eravamo già giunti alla conclusione che, se fossimo riusciti a salvare Samara, sia mia moglie che mia figlia non avrebbero dovuto avere la possibilità di agire. Il desiderio di vendetta scorre potente nel popolo klingon e noi non potevamo permetterci che ciò succedesse"
"Non resterai qui con tua figlia" lo sguardo di Elaina si fece attento "Non è un'imposizione, ma una tua libera scelta"
"Corretto"
"Ma c'è dell'altro" Elaina si fermò di nuovo prima che lo sguardo cadesse su Samara "Non resterà nemmeno lei"
"Che stai dicendo Elaina?"
Alexander guardò perplesso la compagna, ma Hazyel sembrava aver già capito tutto "Per preservare il continuum la ricerca di vendetta deve aver termine ora, Larkin deve continuare a vivere e Samara è un ostacolo alla realizzazione del futuro che è stato scelto"
"Corretto" Isabella sorrise ai suoi genitori e, al pari di Gabryel, si lasciò andare a tal punto da abbracciarli "Il nostro tempo qui è finito, quello che avete scoperto su di noi non dovrà essere raccontato a nessuno, soprattutto alle nostre versioni presenti"
"E' stato bello vedere le persone che diventerete, sono fiero di voi"
Gabryel sorrise al padre biologico accennando con il capo "Grazie, ma non fate quei musi lunghi. Non è di certo un addio questo!"
C'era un aria di rilassata tranquillità.
Larkin giaceva a terra stordito, così come T'Pak e Samara.
Sandor si era abbassato per raccogliere la moglie ed i gemelli stavano predisponendo il loro prossimo salto temporale. Tutto sarebbe durato solo un istante, ancora pochi attimi e sarebbe stato tutto finito.
Hazyel si guardò attorno, qualcosa in tutta quella tranquillità non gli tornava affatto.
Possibile che quell'inetto di Larkin, con solo una manciata di uomini stupidi quanto lui, avesse organizzato quel rapimento così tanto elaborato? Il progetto Hermes non faceva a gola a nessun'altro se non a quel pusillanime? E una volta ottenuti i progetti, cosa pensava di farne? Se li voleva per venderli, scelta più ovvia, dove erano i compratori?
Troppe cose non sembravano tornare, soprattutto le preoccupazioni del suo Primo Ufficiale.
Se si fosse trattato di uno scontro con Larkin non si sarebbe fatto scrupoli ad inviarlo da solo. Era un ufficiale adatto alle missioni sotto copertura, aveva sgominato bande criminali molto più pericolose di un ingegnere fallito! Ma Moses aveva parlato di ginepraio.. dov'era tutto questo pericolo?!
E poi lo vide sul volto del suo ufficiale medico capo, l'espressione che da rilassata si faceva tesa e preoccupata. Aveva percepito qualcosa che la preoccupava e sapeva per certo che si trattava proprio dei guai che Moses non voleva fargli correre.
Fu questione di attimi.
Elaina diede una spallata alla figlia facendola cadere lateralmente a terra dietro ad un tavolo. Hazyel, data la posizione, non poté intervenire direttamente per aiutare le due donne, ma diede uno strattone al braccio di Gabryel che si ritrovò ad inciampare all'indietro. Alex e Fox, rimasti per un attimo attoniti, capirono l'antifona e si gettarono a loro volta a terra un attimo prima che l'intera parete esplodesse.
Il botto fu talmente forte da intontire un po' tutti i presenti. Hazyel si osservò attorno, con le orecchie che gli fischiavano e le tempie che gli pulsavano, e, ignorando il dolore, si ritrovò a studiare la situazione da un livello tattico: erano nel famoso ginepraio di Moses!
Lo sguardo si spostò rapidamente sui figli: erano rimasti storditi dall'esplosione, ma erano sostanzialmente illesi. Anche Wood e Fox erano pronti allo scontro, con il phaser in mano e l'espressione concentrata verso l'esterno, ma c'era in loro qualcosa che non andava.
Spostò ancora lo sguardo e tutto gli fu più chiaro.
Elaina era rimasta ferita nell'esplosione. Non sapeva dire cosa fosse stato, ma qualche scheggia della paratia doveva averla colpita all'altezza della spalla sinistra e, sebbene si tenesse in posizione con il phaser in mano, era evidente che il sanguinamento non le avrebbe permesso di dare un gran contributo alla difesa della squadra.
Infine, notò Sandor accanto ai corpi svenuti di Samara e T'Pak. In quel momento avrebbe avuto davvero bisogno dell'aiuto del proprio ufficiale tattico, ma difficilmente Elaina sarebbe riuscita a farla riprendere abbastanza rapidamente da scendere in battaglia.
E poi c'era Cortes ed i suoi uomini. Hazyel sapeva che le squadre tattiche si stavano occupando dei complici di Larkin ed ora erano piuttosto distanti.
"Hazyel a Cortes, qui avremmo bisogno d'aiuto"
=^=Siamo impegnati nello scontro, appena possibile convergeremo sulla vostra posizione=^=
Gabryel emise un profondo grugnito di rabbia, prima di voltarsi verso l'esterno "Maledetti bastardi, non avrebbero dovuto toccare mia madre!"
Anche Hazyel era preoccupato per il suo ufficiale medico, soprattutto quando dall'esterno cominciò a piovere una grandinata di colpi provenienti da diverse armi energetiche. C'erano phaser, disgregatori e qualsiasi altra arma quei tizi avessero recuperato nel mercato franco. Nemmeno il Capitano Risiano riusciva a determinare con certezza in quanti fossero, ma certamente erano troppi.
Arretrò all'indietro per portare copertura ad Elaina, ma lei si limitò a guardarlo ed a fargli una tacita richiesta. Non gli servì la telepatia per capire che aveva di fronte una madre che gli chiedeva di mettere al sicuro i suoi figli.
"Gabryel, Isabella, fate il salto. Tornate al vostro tempo!"
Gabryel reagì con stizza "Cosa?! Come diavolo pretendi che vi lasciamo qui?! E' un suicidio!"
Alexander osservò il giovane dando man forte all'altro padre "Il computer vi dava il segnale che la storia è stata ripristinata, potete tornare a casa! Il vostro compito è finito! Prendete Sandor e Samara e fate il salto, ora!"
"Non lascerò mia madre nei guai!"
Hazyel fissò il figlio con autorità "La storia è stata ripristinata, questa non è più la vostra battaglia, ma la nostra! Fate quel dannato salto! Adesso!"
"No!"
Fu Isabella a prendere la parola "Sì, Gabryel! Dobbiamo fare il salto!"
"Ma, Isa! Stai scherzando?! Non ho nessuna intenzione di.."
"E' un ordine Gabryel! Raggiungi Sandor e Samara!"
Gabryel si ritrovò diviso fra il dovere di ubbidire all'ordine della sorella e il desiderio di non abbandonare il fianco della madre. Il suo sguardo passava freneticamente fra il Vulcaniano, che ancora se ne stava accanto alle due klingon, ed Elaina.
"Gabryel, fidati di me, la riporteremo a casa"
La voce di Hazyel sembrò smuovere il giovane beta-risiano che, dopo un ultimo sguardo alla madre, si diresse verso Sandor "Sarà meglio che voi lo facciate o tornerò personalmente indietro nel tempo a prendervi a calci!"
Ci fu un'ultima occhiata dei due giovani alla madre e poi i quattro scomparvero, come se fossero stati teletrasportati lontano dallo scontro. Intanto dall'esterno continuavano a provenire costanti attacchi energetici da una moltitudine di avversari. Wood e Fox cercavano di tenerli a distanza sparando con i loro phaser, ma sapevano che erano in netto svantaggio numerico.
Hazyel si dedicò per un attimo alla dottoressa, valutando visivamente il suo stato di salute "Elaina, com'è che, nonostante tutti questi anni, non hai ancora imparato che non è una buona idea voler stare in prima fila?"
"Beh, ma comunque Isabella era illesa, no?!"
Alexander sbuffò alle parole della compagna "Sì, ma vorrei poter dire lo stesso di te!"
"Capitano, sono troppi.." le parole di Fox non stupirono nessuno, ma riportarono gli altri al problema che avevano di fronte "Non possiamo resistere per molto tempo"
"Elaina, quanti sono?"
"Al momento diciotto.." la dottoressa sembrava sempre meno lucida "No, credo siano venti. Continuano ad arrivare persone, siamo circondati"
"Potremmo sovraccaricare un phaser e lanciarlo all'esterno" Fox prese la parola, mentre la sua mente ingegneristica cercava una qualche soluzione "Potrebbe fungere da granata, con un po' di fortuna finiremo molti di quei bastardi"
Hazyel riportò lo sguardo verso l'ampia voragine aperta sulla parete dell'edificio "L'idea non è male, ma non abbiamo molte armi e questo significherebbe sacrificare un phaser" il suo sguardo si spostò in cerca di una via d'uscita "Farò da diversivo, uscirò dalla botola sul tetto e me li porterò dietro in modo da darvi il tempo di prendere Elaina e T'Pak per portarle in salvo"
"No, lo farò io!" Alexander portò lo sguardo verso il piano superiore, ma una pacca sulla spalla lo fece voltare nuovamente verso Fox
"Non dire stupidate, se ci sarà qualcuno che lo farà quello sono io. Hai una quasi moglie di cui occuparti ed una figlia da cui tornare.." Lucius portò per un attimo lo sguardo su Hazyel "Entrambi avete dei figli da cui tornare"
"Apprezzo l'iniziativa, ma sono l'ufficiale più esperto nell'operare sul campo e.."
Fox non lasciò Hazyel ultimare la frase "Appunto, per questo è così importante che non sia lei ad agire! Se non dovessi avere successo ci sarà la necessità di inventarsi qualcos'altro e sappiamo bene tutti quanti che lei è l'unico che può trovare un modo per tirarci fuori di qua!"
"Ce ne sono altri.. stanno arrivando.." Elaina stava scivolando rapidamente nell'incoscienza e questo era un enorme problema se volevano riuscire ad andarsene rapidamente da lì
"Apri gli occhi Elaina!" Hazyel cercò di smuovere la betazoide "Cosa percepisci? Quanti sono? Non arrenderti proprio ora, abbiamo bisogno di te"
"Nemici... dei miei nemici..."
"Elaina, che cosa significa?"
"E' un detto umano.." Alexander osservò preoccupato la compagna e poi nuovamente verso l'esterno "I nemici dei miei nemici sono miei amici"
"Stanno arrivando i rinforzi?!" chiese speranzoso Lucius
"No, non può essere Moses.. erano ancora troppo lontani per essere già qui" Hazyel diede un'occhiata ad Elaina "Ma sono certo che non abbia parlato a caso, sapeva bene ciò che stava percependo.."
Lo scontro improvvisamente parve intensificarsi, i colpi phaser aumentarono esponenzialmente. Wood, Fox ed Hazyel dovettero impegnarsi parecchio per non concedere agli avversari di accedere nell'edificio. Le batterie delle loro armi erano ormai per metà scariche quando, nuovamente, tutto si fermò.
Fu questione di attimi, ma tutto era tornato tranquillo.
Dallo squarcio nella parete iniziarono a rotolare dentro una serie di teste decapitate. Hazyel non aveva idea di chi fossero e, in tutta onestà, in quel momento la cosa non gli interessava. Tutta la sua attenzione era ancora rivolta agli uomini che si aggiravano certamente fuori da quel luogo.
Una voce maschile squarciò il silenzio "Dite a Moses che passerò presto a riscuotere il favore che mi deve!" poi si udirono una serie di passi allontanarsi ed infine il silenzio.
Alexander si arrischiò ad alzarsi dal suo nascondiglio per avvicinarsi a quello spettacolo macabro "Che diavolo è successo?!"
"Sono venuti anche da voi?!" Cortes con alcuni tattici apparve osservandosi attorno "Qualcuno sa a chi ha venduto l'anima il vecchio orso?!"
"Non ne ho idea.." Hazyel si alzò prendendo in braccio Elaina, ormai incosciente, ed osservò Fox andare a prendere T'Pak "Ma ho come l'impressione che abbia compiuto uno dei suoi miracoli"

USS Raziel
Ponte 14
Ufficio Responsabile della Sicurezza
17/03/2404 - ore 20:36


T'Pak si rigirò ancora fra le mani il piccolo chip isolineare che le era stato consegnato da Hazyel, incerta sul da farsi. Tutta quella missione non era minimamente andata come avrebbe voluto e, ancor peggio, non aveva nessuno con cui prendersela.
Il Capitano, una volta che si era ripresa dallo stordimento, le aveva detto che, tutto quello che era accaduto, era stato richiesto da suo padre Sandor. Quello che tuttora non riusciva a capire era il motivo per cui anche sua madre aveva deciso di accompagnare il marito!
Hazyel non sembrava avere risposte da darle, o più probabilmente non voleva essere lui a dare quel tipo di spiegazione, ma le aveva consegnato quel chip dicendole che le risposte che cercava stavano lì dentro.
La giovane se lo rigirò ancora in mano per un po' ma alla fine si decise ad inserirlo nel terminale. Al suo interno vi era soltanto un file video che, una volta attivato, si dimostrò essere stato registrato da Sandor in persona.
=^=Figlia, se stai guardando questo breve messaggio significa che il Capitano Tarev ha compreso la logicità delle mie scelte e ha accolto la mia richiesta di portare con noi Samara. Ho avuto modo di conoscere il Capitano in questi ultimi anni e, sebbene tenda ad essere un individuo particolarmente testardo e scarsamente incline a modificare le sue vedute, ha una spiccata capacità nell'analizzare i problemi e a trovare la soluzione più adatta=^=
Lo sguardo di T'Pak si concentrò ancora una volta sul padre. Le era difficile concepire che Sandor non era mai realmente morto, era solo uscito dal flusso temporale per spostarsi nel futuro.
=^=Come sai, la logica è sempre stata la bussola che ha guidato ogni mia decisione. Oggi, mi trovo di fronte a una scelta che trascende l'ambito personale e si estende alle maglie del continuum temporale. La decisione che ho preso non è stata influenzata da emozioni effimere, ma dalla necessità di preservare l'ordine naturale delle cose=^= il Vulcaniano sembrò prendersi un po' di tempo prima di continuare a parlare =^=Ci sono informazioni del futuro che ancora non puoi conoscere ed io non sono libero di comunicarle. Se Samara dovesse rimanere nel vostro tempo non smetterebbe mai di cercare la sua vendetta contro Larkin, ma questo non deve succedere. Quel Tellarite deve morire naturalmente fra sei anni e questo evento avrà, seppur indirettamente, un peso cruciale per l'evoluzione della storia futura=^=
T'Pak scosse il capo, infastidita dalle parole paterne "Quel petaq non ha fatto altro che approfittarsi degli altri e ora la sua morte dovrebbe interessarmi?!"
Per lei era frustrante, tutto ciò che le restava era una registrazione che, per quanto importante, non le avrebbe mai permesso di avere un vero confronto con il genitore. Eppure Sandor doveva aver immaginato le parole della figlia perché, quasi incredibilmente, sembrò tentare di risponderle.
=^=Comprendo che le mie parole non sembrano avere senso, ma si tratta di informazioni che per me rappresentano un passato già scritto, mentre per te sono ancora parte di un futuro incerto. Quello che mi preme a dirti è che tutto quello che sto facendo è per garantire il continuum temporale=^=
Sandor nuovamente si prese un attimo prima di parlare, come se desse il tempo alla figlia di metabolizzare la sua decisione
=^=La soluzione più logica era che tua madre ed io ci trasferissimo nel futuro. Questo passo è essenziale per salvaguardare il flusso del tempo e per assicurare che gli eventi si dispieghino come devono. Questa modifica temporale non comporterà nessuna variazione significativa nel continuum..=^=
T'Pak scagliò un pugno alla paratia con rabbia "Ma cambia la mia vita?! Possibile che nessuno se ne renda conto?!"
=^=Lo stesso non può dirsi di te, figlia mia. Tu rimarrai qui, nel presente. Non perché non sei parte integrante di questo nucleo familiare, ma perché la tua vita, i tuoi successi ed i traguardi che raggiungerai sono radicati in questo tempo. La tua sparizione dalla storia comporterebbe, a cascata, una serie di modifiche che non sarebbero gestibili=^=
T'Pak aveva molte cose che avrebbe voluto rispondere al padre, ma non era possibile farlo, inoltre Sandor stava ancora parlando
=^=So che la tua forza e la tua indipendenza ti guideranno attraverso le sfide che incontrerai. E mentre noi non saremo fisicamente al tuo fianco, i nostri insegnamenti ed il nostro esempio saranno sempre con te. Non considerare questo un addio, ma piuttosto un arrivederci. Tra ventisei anni, sul pianeta che ti ha vista nascere, ci riuniremo. Sino ad allora, lunga vita e prosperità, figlia mia=^=
La comunicazione si interruppe e T'Pak se ne restò lì a fissare lo schermo per un altro po' prima di spegnere il terminale. Le spiegazioni del padre erano logiche, ma non per questo le piacevano!
Stava ancora pensando cosa avrebbe fatto quando ricevette una chiamata.
=^=Gelato al cioccolato?!=^=
T'Pak alzò gli occhi al cielo "Elaina, stavo giusto aspettando di vedere quanto tempo avresti lasciato passare prima di chiamarmi"
=^=Ho aspettato svariati minuti dopo aver percepito il cambio di empatia! Sono fiera di me stessa, posso dimostrare ad Alexander che non è affatto vero che mi impiccio di tutto quello che avviene sulla nave!=^=
"Ma non è verò!" T'Pak non riuscì ad impedirsi di ridere "Alex ha ragione, stai diventando una pettegola!"
=^=Dettagli! Non hai risposto alla mia domanda!=^=
"Davvero pensi che possa interessarmi un gelato al cioccolato in questo momento?"
=^=No, quello interessava a me. Vino di sangue?=^=
T'Pak si diresse verso l'uscita "Non bevo sint-alcool!"
=^=Chi sa perché ho la certezza che questo lo accetterai.. allenamento in sala ologrammi?=^=
"La aspetto lì dottoressa!"
T'Pak stava per uscire quando, un attimo prima di varcare la soglia, non si soffermò a guardare una vecchia olofoto di famiglia che teneva in studio.
Era ancora dura accettare che non avrebbe potuto rivedere i suoi genitori per decenni ma, in fondo, si rese conto che non era sola, era parte di una famiglia molto più vasta e colorita che, nel bene o nel male, sarebbe rimasta con lei: i suoi colleghi ed amici della Raziel.