SOL III - San Francisco
Bar "La petite fille"
23 maggio 2402 - ore 07:48
Il grande scontro della vita, quello che avrebbe potuto vedere il Primo Ufficiale della Raziel cadere sotto i colpi phaser dei suoi nemici con al suo fianco un Andoriano sconosciuto, era finito talmente tanto rapidamente da sembrare una semplice barzelletta.
Moses non poté far altro che riconoscere come quel dannato Risiano sembrasse aver pensato davvero a tutto, perfino nel fargli assegnare, a sua insaputa, un discreto numero di ufficiali a lui sconosciuti come angeli custodi.
"Signori, lascio a voi sistemare questo disastro con la polizia" il Primo Ufficiale della Raziel guardò nuovamente il suo inaspettato compagno di lotta prima di sbuffare infastidito "Come hai detto di chiamarti?"
"Ibos Th'izeqik"
"Hai un'ora per dirmi tutto quello che voglio sapere.."
"Non qui, non è ancora abbastanza sicuro questo luogo.."
Sul volto di Moses apparve un sorriso piuttosto agghiacciante "Non si preoccupi.. ho il luogo perfetto per la nostra chiacchierata"
USS Raziel -
Orbita geostazionaria attorno a Sol III
Sala ologrammi
23 maggio 2402 - ore 14:16
Era stata attivata la consueta simulazione che riproduceva una sala tattica e tutti gli ufficiali superiori erano lì in attesa della riunione.
Per la prima volta dall'inizio della missione, l'equipaggio della Raziel sembrava sollevato.
Dopo tanto lavoro, finalmente, c'era una prima pista realmente utile e praticabile che potesse portare all'organizzazione criminale che aveva attentato alla vita degli Ammiragli Bates e Darion, oltre che a quella di Moses.
Ibos Th'izeqik aveva raccontato tutto quello che la sua mente era riuscita a sbloccare dopo l'esplosione e, per quanto fosse ancora dura per lui accettare che anni della sua vita fossero solo una finzione, aveva collaborato attivamente rispondendo a tutte le domande che gli erano state poste.
=^=Lynette Kimmel=^= la voce di Hazyel, era l'unico collegato da remoto, fece voltare tutti gli uomini nella sua direzione =^=Non serve dire che, al momento, lei è la migliore delle nostre possibilità=^=
La prima a prendere parola fu T'Pak che, senza scomporsi, iniziò a fare rapporto sulle informazioni che aveva raccolto
"Lynette Kimmel, terrestre, 34 anni. Laurea in ingegneria biomedica con specializzazione in ingegneria della neuro stimolazione. E' sparita dal mondo accademico subito dopo la sua specializzazione e di lei non risulta più nulla negli archivi di Sol III"
"Queste sono tutte le informazioni che possono essere rintracciate legalmente" lo sguardo di Moses si spostò sulla Mendel "Cos'altro avete trovato?"
"Lynette ha certamente continuato i suoi studi sulla manipolazione mentale per alcuni anni tra Andoria e Cardassia Prime sappiamo che, almeno inizialmente, le sue ricerche erano legate al tentativo di sviluppare un sistema di apprendimento neuronale da utilizzare in fase REM.. ossia un sistema per fare apprendere conoscenze specifiche ad una persona mentre questa stava dormendo. Non sappiamo più nulla di lei negli ultimi quattro anni e, quindi, abbiamo ipotizzato che sia allora che è entrata in contatto con l'organizzazione che stiamo cercando.. sappiamo che una persona con il suo volto è stata individuata su alcuni filmati di sicurezza nei pressi dell'Accademia della Flotta Stellare pochi giorni fa, è plausibile che si trovi ancora qui su Sol III"
Hazyel si limitò ad annuire mentre osserva i suoi uomini =^=Voglio sapere dove si trova, lei con buone probabilità ha programmato più di una delle cavie e questo significa che lei deve sapere chi sono i prossimi obiettivi e chi possano essere i mandanti=^=
"Dovremmo parlare anche dell'opzione alternativa" Elaina prese la parola "Sappiamo bene che vi sono dei riprogrammati in Accademia perché io ne ho percepito la presenza"
"Sì, ma senza riuscire a determinarne la posizione esatta ed i poteri telepatici sembrano avere delle difficoltà a sopportare la lettura di quelle menti" Lucius incrociò le braccia al petto osservando la collega "Sarebbe impensabile tentare di interrogare tutti coloro che si trovano in Accademia, dai cadetti al corpo docente"
"Ed io infatti non stavo pensando a questo, ma ad individuarli con la telepatia e possibilmente sbloccarne la memoria come è avvenuto dopo l'esplosione a Ibos Th'izeqik.. in questo modo sapremo chi sono gli obiettivi prima che vengano uccisi!"
Lo sguardo di Moses tornò a concentrarsi sul medico capo "E come pensa di superare le difese che hanno il cervello di quegli uomini?"
"Il punto è proprio questo, credo che stiamo analizzando il problema dal punto di vista sbagliato!" Elaina appariva estremamente fiera di sé "Abbiamo pensato tutti, io compresa, che vi fosse qualche blocco mentale che mi impedisse di sondare la mente a questi potenziati, ma, scansionando il nostro ospite, ho scoperto che non è così! Non sono loro ad avere un blocco, ma la mia mente ad averne uno!"
"Non ho idea di cosa tu stia parlando.." Wood osservò con espressione perplessa la compagna "Vuoi dire che il problema è in te?"
"In un certo senso è nel cervello Betazoide.. può succedere che quando il cervello Betazoide si ritrovi a sondare, o cercare di sondare, una mente diversa dalla sua struttura possa andare autonomamente in blocco ed impedire l'utilizzo di quei poteri. E' come una misura di sicurezza, un po' come quando scattano dei blocchi su un sistema energetico per evitare che possa andare in cortocircuito.. il che significa che il blocco è mio!"
Elaina osservò i colleghi per qualche istante
"Non capite? Se il blocco dipende da me posso provare a disabilitarlo.. posso rimuovere le sicure!"
Wood non attese che fossero i superiori a rispondere "Assolutamente no! Se il cervello Betazoide ha dei sistemi di sicurezza, o quello che sono, evidentemente sono essenziali!"
=^=Al momento questo piano non è necessario, in primis potrebbe essere pericoloso e, in secondo luogo, avete già un bersaglio che potrebbe darci tutte queste informazioni e molte altre!=^= Hazyel chiuse rapidamente la questione senza perdere ulteriore tempo =^=Concentratevi a ritrovare Lynette Kimmel!=^=
Sol III - Spagna
Spazioporto di San Pablo a Siviglia
25 maggio 2402 - ore 18:23
Lynette sapeva che il suo tempo stava inesorabilmente giungendo al termine. I ponti che la legavano all'organizzazione si erano improvvisamente recisi e lei era consapevole di cosa ciò significasse: era diventata una pedina scomoda da eliminare quanto prima.
I suoi ex datori di lavoro avevano, con buone probabilità, incaricato una delle squadre di ripulitura per toglierla di mezzo e, se ciò non bastasse, si vociferava che anche qualcun altro la stesse cercando: per un po' temette che si trattasse della Flotta Stellare, ma poi si rese conto che ciò era ridicolo, nessuno poteva ricollegarla a quegli attentati!
Gli unici che, con grande fatica, potevano ricordarla erano gli stessi assassini, ma essi venivano eliminati poco dopo aver compiuto la missione.
Sospirò pesantemente addentrandosi sempre di più nel grande spazioporto alla ricerca del suo contatto le erano rimaste poche conoscenze fidate e avrebbe dovuto sfruttarle tutte se voleva avere la speranza di scappare da Sol III.
Se tutto fosse andato bene, Ishif l'avrebbe portata lontano da lì facendola salire clandestinamente a bordo del suo piccolo cargo, il Sesezoth.
Lynette affrettò il passo per raggiungere l'amico, ma la sua mente sembrava continuare a giocarle degli strani scherzi.
C'era qualcuno che la stava osservando? Perché Ishif non le era andato incontro? Qualcosa potrebbe essere andato storto? Le conveniva proseguire con il suo piano o andarsene?
Molte domande affollarono la mente della donna mentre questa cercava di convincersi che tutte le sue paure fossero colpa della sua eccessiva immaginazione.
Voleva così disperatamente credere che tutto sarebbe andato bene che si accorse troppo tardi di aver ignorato, a torto, il proprio istinto fu solo quando salì sul cargo che capì che si era appena infilata in una trappola.
L'interno della plancia sembrava un mattatoio schizzi di sangue sporcavano gli interni dal pavimento al soffitto ed al centro della stessa c'era una pira di cadaveri.
Lynette ci mise solo pochi attimi per capire che avevano ucciso tutto l'equipaggio, compreso il suo caro amico. Ma perché lasciarli tutti lì in quel modo? Non avrebbero attratto sin troppa attenzione? Sarebbero venuti ad uccidere anche lei?
Cercò di sentire qualsiasi rumore che le segnalasse la presenza di qualcuno, ma non riuscì ad udire nulla.
Il silenzio che la circondava le fece capire la realtà dei fatti: avrebbero fatto esplodere la navetta con lei dentro in questo modo si sarebbero liberati della prova, probabilmente simulando un guasto ai sistemi propulsivi o energetici del Sesezoth.
Non voleva morire così! Non voleva che tutto finisse, aveva ancora molte scoperte da fare!
Lynette, non sapendo che fare, si mise a correre che fosse per l'adrenalina oppure per semplice fortuna, riuscì ad uscire in tempo dal cargo, ma l'esplosione la proiettò in avanti di quasi cinque metri.
"Non potevi semplicemente morire?" Lynette alzò il capo, ma prima che potesse riprendersi e scappare fu pugnalata al petto "I tuoi servigi non sono più richiesti"
Lynette si piegò su sé stessa arrancando lontano dal suo aggressore e dalla zona dell'esplosione scivolando a terra fra un paio di casse che la coprì parzialmente alla vista dei presenti.
Stava morendo, ne era a conoscenza, ma non poteva farci nulla il sangue usciva rapidamente dalla ferita senza che le potesse chiamare aiuto, ma non aveva ancora finito.
Si sporcò le dita con il proprio sangue e scrisse il suo ultimo messaggio.
L'avrebbe fatta pagare a quella organizzazione sfruttando le sue ultime forze, sperando che chi l'avesse trovata fosse in grado di capire e avvertire chi di dovere.
Guardò per un ultimo istante il suo lavoro ed alla fine perse conoscenza.
Sol III - Accademia della Flotta Stellare
Appartamento a Tarev e Wood
26 maggio 2402 - ore 06:08
Alexander si svegliò di soprassalto mentre cercava di ricordare quale fosse l'incubo che l'aveva fatto sobbalzare sul letto.
Ripensò per un attimo alla scena di quella donna coperta di sangue che avevano trovato allo spazioporto: Lynette Kimmel era morta e, con essa, un'altra pista si era chiusa senza condurre a nulla di realmente utile.
C'era ancora da capire perché quella donna avesse scritto la parola Hadef con il proprio sangue, ma, al momento, non avevano ancora determinato cosa indicasse: il nome della prossima vittima, quello del carnefice, del mandante o di un intermediario? Un luogo importante per la vittima? Di fatto poteva essere tutto o niente e la frustrazione stava aumentando ora dopo ora.
Alexander si voltò a guardare la compagna accorgendosi che il letto era insolitamente vuoto poggiò la mano sulle lenzuola, ma la parte del letto di Elaina era fredda, segno che la donna se ne era andata da un po' di tempo.
Il pensiero andò immediatamente alla riunione ed un brivido gli corse giù per la schiena mentre si alzava e andava a controllare nelle altre stanze.
Di Elaina nessuna traccia, ma un biglietto sul tavolino in entrata diceva: "Credo di aver trovato la risposta, a dopo".
Alexander grugnì infastidito non sapendo cosa fare, poi optò per l'unica soluzione possibile sfiorò il comunicatore e chiamò direttamente Hazyel:
"Elaina sta per agire da sola".