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USS HOPE - MISSIONE 02 RSS USS HOPE - Missione 02

02.07 " Ricerca e sviluppo "

di Edison Ray Tucci, Pubblicato il 29-09-2015

USS Hope, Stiva di carico 8 - 30 dicembre 2394 - Ore 14.30


Il capitano prese posto di fronte al comandante romulano.
"Come le avevo già detto sono il capitano Ferris Bueller e lei ed il suo equipaggio vi trovate sul vascello federale Hope" Lahkath lo fissò negli occhi poi distolse lo sguardo con fare altezzoso.
"Capitano... lei sembra un ragazzino appena uscito dall'accademia. Se vuole interrogarmi faccia venire qui un vero capitano"
"Al momento dovrà accontentarsi comandante, e le vorrei ricordare che questo 'ragazzino' ha distrutto la sua nave e catturato più della metà del suo equipaggio. Quindi prima che io perda la pazienza le consiglierei di rispondere alle mie domande" Silenzio.
Bueller si girò verso il capo della sicurezza "Signor Basta, mi dia il suo phaser" il betazoide per un attimo guardò il suo capitano le sue emozioni erano perfettamente sotto controllo i colori erano tinta pastello e uniformi, Lon estrasse la sua arma e la consegnò a Ferris.
L'umano posò l'arma sul tavolo "Vuole continuare con il gioco del silenzio?" iniziò a giocherellare con il phaser "Allora visto che sono fresco di accademia, farò un piccolo ripasso sulle armi in dotazione alla Federazione. Questo è un phaser standard, direi l'ultimo modello, come tutte le nostre armi ha due modi di funzionamento 'stordimento' e 'mortale' e si seleziona tramite questo" il capitano mostrò il selettore al romulano, poi lo mosse velocemente avanti e indietro svariate volte e posò di nuovo sul tavolo coprendo il selettore "Ora in tutta sincerità non so quale sia l'impostazione del phaser, quindi sarebbe meglio che io non provassi a minacciarla con quest'arma, dunque le chiederò tre semplici cose. La prima: cosa ci fate nello spazio federale e in quanti siete? La seconda: contro chi state combattendo li fuori? Ed infine la terza: come mai nel mio obitorio ho un cadavere e mezzo di falsi romulani che erano a bordo di una delle navette con cui state combattendo? Le lascio cinque secondi per rispondere comandante Lahkath del Falco da Guerra romulano Novarex."
Basta osservò la scena, il suo capitano continua a mantenere la calma anche se stava simulando rabbia ed impazienza, il colore delle emozioni del romulano invece era variato da un blu-verde di tranquillità e arroganza ad un rosso e viola di preoccupazione.
"Due secondi ancora" disse Ferris riprendendo in mano il phaser coprendo con cura il selettore "...poi credo inizierò a parlare con i suoi ottoposti... se ovviamente avrà sfortuna" un sorriso maligno si dipinse sul suo volto.
"Uno..."
"Aspetti!" il romulano allungo una mano col palmo aperto a mo' di scudo verso l'umano.
Xyr che stava seguendo il tutto senza dire una parola, ma pronta ad intervenire si appuntò mentalmente di segnalare sul suo diario il comportamento del capitano: come minimo aveva infranto una decina di regolamenti con il suo comportamento.
"Oh bene, le è tornata la voglia di parlare... Quindi da dove vogliamo iniziare? Andiamo in ordine?"
"Ci troviamo in questo settore per una missione di recupero"
"Che genere di recupero? E in quanti siete"
"Siamo, eravamo" si corresse il romulano "Due navi classe D'Deridex, la nostra missione, recuperare degli scienziati da una installazione segreta"
"Scopo dell'installazione?" Lahkath sembrò restio.
"Su comandante, stava andando così bene..." Ferris stava accarezzando il phaser.
"Ricerca e sviluppo, a quanto pare questa nebulosa ha proprietà uniche e i nostri scienziati avevano l'incarico di migliorare i dispositivi di occultamento sfruttando le particolarità di questa zona di spazio"
"Mi faccia capire, avete installato una colonia nella nebulosa?"
"Una piccola stazione di ricerca orbitale, ad essere precisi"
"Quanto piccola?"
"Dai dati in nostro possesso 147 ricercatori, tra scienziati, tecnici e manutentori"
Il capitano si appoggiò allo schienale della sedia. *Perché capitano sempre a noi queste cose?* pensò trattenendo uno sbuffo.
"E mi dica quelli che vi stanno attaccando chi sono?"
"A quanto pare nella struttura ci sono state delle infiltrazioni esterne, per quello siamo qui"
"Infiltrazioni da parte di chi?"
Il romulano sembrava sorpreso da quella domanda, anche Basta percepì i suoi sentimenti di dubbio.
"Abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto immediata, a quanto pare i vostri servizi segreti sono riusciti ad individuarci e ad infiltrarsi nella base.
Secondo noi per appropriarsi delle nostre ricerca e dei dispositivi di occultamento sperimentali."
"Questa infiltrazione è la risposta anche alla mia terza domanda" Bueller riconsegnò l'arma al capo della sicurezza, avvicinandosi al betazoide gli chiese quasi sottovoce "Cosa ne pensa?" mentre prendeva l'arma Basta rispose al suo capitano "Con una probabilità di novantotto su cento sta dicendo la verità."
"Allora abbiamo un problema" rispose Ferris.
I due passarono i successivi cinquanta minuti ad interrogare Lahkath, per avere maggiori dettagli sull'ubicazione della stazione di ricerca romulana.


USS Hope, Sala macchine - 30 dicembre 2394 - Ore 15.15


Tucci stava studiando la navetta: da quasi un'ora continuava ad analizzare il dispositivo collegato alla plancia di quello che restava del veicolo, anche se la navetta era praticamente distrutta, l'apparecchio continuava ad emettere una quantità enorme di energia.
Sapeva che la tecnologia romulana usava, per i propri motori a curvatura, delle singolarità artificiali in grado di generare grandi quantità di energia ma, secondo alcuni ricercatori, alquanto instabili però dalle letture del suo tricorder non c'erano instabilità in quell'energia.
Con Doohan aveva pensato di scollegare il dispositivo per poterlo analizzare meglio, ma al momento non sapevano come rimuoverlo senza danneggiarlo, James avrebbe pensato ad una procedura di rimozione.
Il sistema di occultamento era sicuramente di origine romulana, forse una generazione più avanzata di quella in dotazione alla Defiant. I sensori ad alta definizione invece erano tecnologia federale anche quella di ultima generazione.
*Ma perché camuffarsi da romulani, se poi usi questa accozzaglia di tecnologia?* pensò il giovane *Non ha senso, a meno che tu non sia il vero proprietario della navetta e la stai rubando a qualcuno facendogli pensare che sei quello che non sei veramente...*
Alcuni cavi si mossero ondeggiando davanti ai suoi occhi persi nei pensieri riguardanti l'origine del piccolo vascello, Tucci si riprese e con la coda dell'occhio intravide passare il capo ingegnere e si sporse dal portello di accesso della navetta "Signor Doohan, ci siamo fermati?"
"A quanto pare sì" l'ingegnere fremeva dall'impazienza: voleva ultimare le riparazioni, o meglio le toppe visto cosa aveva a disposizione, alla nave per poi concentrarsi su come rimuovere quella mezza navetta dalla sua sala macchine.
"Dove siamo?" chiese l'ufficiale scientifico "Siamo usciti dalla nebulosa?"
"Stando ai sensori siamo ancora dentro, e visto che la plancia ha chiesto energia per gli scudi quindi penso ci scontreremo con qualcuno a breve..." così dicendo si allontanò.
Terminate le ultime registrazioni l'ufficiale scientifico trasmise i dati alla sua postazione in plancia: aveva bisogno di studiarli e farlo in sala macchine dove il via vai degli ingegneri era continuo non l'avrebbe aiutato a concentrarsi.


USS Hope, Ponte di comando - 30 dicembre 2394 - Ore 15.20


Ray raggiunse il ponte di comando e per un attimo rimase bloccato sull'uscio del turbo ascensore: sul monitor principale era visualizzata una scena che tolse il fiato al cadetto "Sembra un Renoir" disse riprendendosi e dirigendosi verso la propria postazione.
Caytlin che al momento era seduta sulla poltrona del capitano guardò l'ufficiale scientifico "Cos'è un 'Renoir'?" chiese.
"Non cosa, ma chi" rispose Rest che si trovava alla postazione tattica "Un pittore terrestre del XIX secolo, faceva parte del movimento detto degli 'impressionisti'"
"E cosa centra con la battaglia che stiamo osservando?" la risiana si girò in direzione del vulcaniano che aveva risposta al suo quesito.
Rest alzò un sopracciglio "Non saprei, dovrebbe chiederlo al nostro signor Tucci"
Edison nel frattempo si era seduto alla sua postazione e, ignorando completamente la discussione che aveva innescato, iniziò l'elaborazione dei dati che aveva raccolto.
Caytlin sentendosi ignorata gli si rivolse direttamente "Signor Tucci..." Nessuna risposta, Ray stava leggendo i dati e mentre lo faceva tamburellava con le dita della mano destra sul bordo della consolle tenendo il tempo di una musica, o dei pensieri, che solo lui poteva sentire.
La risiana alzò il tono della voce "SIGNOR TUCCI" disse nuovamente.
L'ufficiale scientifico si girò quasi di soprassalto "Si signore?"
Luna sorrise *Mancava solo il saluto militare* pensò la mezza klingon.
"Mi chiedevo perché quello..." indicò il monitor principale "...le ricordasse un dipinto di un pittore morto secoli fa'?"
Ray guardò il consigliere per alcuni secondi, come se quella fosse una domanda di vitale importanza, guardò prima lei poi lo schermo e poi di nuovo lei.
"Credo i colori" rispose infine "I colori della nebulosa risaltano ogni qual volta i disgregatori roumlani fanno fuoco: il verde intenso si rilette sulle sfumature gialle e viola creando un effetto impressionante, la risposta delle navette con quel loro raggio bianco-azzurro completano le sfumature della scala primaria dei colori, e il tutto devo dire è uno spettacolo degno di un quadro di Renoir o di uno qualsiasi degli altri autori impressionisti"
Tutti sulla plancia avevano ascoltato il discorso del cadetto, ma ben pochi ne capirono il significato. Fu Rest a riportare l'attenzione sulla crisi che si stava consumando davanti ai loro occhi.
Tre navette, molto simili a quella che avevano in sala macchine, stavano affrontando un falco da guerra romulano di classe D'Deridex, entrambe le fazioni avevano subito danni consistenti.
"Dalle mie analisi, sembra che la nave romulana abbia subito gravi danni non credo resisterà ad altri due passaggi delle navette non identificate" Rest continuò a digitare comandi sulla sua consolle "Rettifico, la D'Deridex è in seria difficoltà, stanno eseguendo manovre di disimpegno, calo degli scudi, armamenti operativi al cinquanta percento, dobbiamo intervenire?"
Caytlin rimase in silenzio alcuni secondi "No. Attualmente non siamo in grado di competere contro quelle navette, e poi non sappiamo le ragioni del contendere, rimaniamo qui e osserviamo, abbiamo già a bordo troppi romulani, soccorrere anche quel falco, potrebbe crearci seri problemi per non parlare di quelle navette."
"Agli ordini, preparo le difese passive per il momento." rispose il vulcaniano.


USS Hope, Ponte di comando - 30 dicembre 2394 - Ore 15.25


Ferris entrò in plancia a passo spedito "Situazione?" chiese.
Caytlin si alzò in piedi per lasciare la poltrona al capitano "A quanto pare ci troviamo in mezzo ad una faida tra romulani ed un altra fazione non identificata, due minuti fa si è conclusa una battaglia ed i romulani hanno perso. Un secondo falco da guerra è riuscito, a stento, a fuggire. Ora tre navette stanno pattugliando la zona in cui il falco ha attivato il sistema di occultamento. Le navette sconosciute non ci hanno ancora rilevato."
"Potremmo essere noi quelle navette" il capitano si sedette sulla poltrona "Timoniere tracciare una rotta di allontanamento, andiamo a leccarci le ferite da un'altra parte, evitiamo quelle navette per ora."
"SI!" un urlo entusiasta si era levato dalla postazione scientifica, tutti si voltarono in direzione di Edison.
"Signor Tucci" Ferris si rivolse all'ufficiale scientifico "Vuole renderci partecipi del suo entusiasmo?"
Ray ruoto lo schienale della sedia per guardare il capitano "Non è colpa mia"
"Cosa intende?"
"La navetta in sala macchine non è colpa mia"
"Ne sono felice" il capitano attese che il suo ufficiale continuasse nella sua spiegazione, dopo aver atteso in vano sempre rivolto a Tucci aggiunse "Se non è colpa sua, come è arrivata quella navetta in sala macchine?"
"Semplice, i romulani hanno creato un nuovo sistema di occultamento che sfrutta anche lo sfasamento quantico"
"Mmm capisco" Bueller in realtà non capiva appieno di cosa stesse parlando Ray ma non poteva dirlo apertamente davanti al personale di plancia.
"Luna" disse "portaci via da qui" poi premette il suo comunicatore.
"Capitano Bueller a tutti gli ufficiali superiori, riunione nel mio ufficio tra dieci minuti, ci sono aggiornamenti. Bueller chiudo."