- Flashback -
DS16 Gamma, Ambasciata Klingon - 22/11/2399, Ore 10.40
Il Comandante Roberts era al sicuro, in una delle poche zone della base in cui la Flotta Stellare non sarebbe mai potuto andarlo a prendere. Certo, avrebbero potuto tentare di contattare il Cancelliere Klingon e richiedere la sua estradizione ma l'influenza del casato di Dothrak avrebbe reso il tutto quasi impossibile.
Era al sicuro, eppure dentro di sé sentiva un profondo vuoto ed un senso di inquietudine che gli laceravano l'anima. Continuava a risuonare nella sua mente una delle regole dell'acquisizione ferengi, sentita chissà dove e quando: Nessuna buona azione resta impunita.
Ramar ripensò quasi con rammarico al modo in cui era stato descritto nel suo ruolino di servizio chi ne avesse avuto la possibilità avrebbe letto come la lealtà e l'onestà fossero per lui la base su cui instaurare ogni singolo rapporto. Gli psicologi avevano elogiato la sua capacità di prendere decisioni veloci, dettate dal suo istinto, cosa che lo portava spesso a sacrificarsi per gli altri. Ed ora che cosa stava facendo? Davvero voleva permettere agli altri di sacrificarsi per lui?
Lo sguardo dello scienziato vagò senza sosta attorno a lui senza volersi fermare a fissare alcunchè, gli era stata ovviamente data la possibilità di sedersi e mettersi comodo, ma l'inquietudine che gli montava dentro glielo impediva. Cercava in ogni modo di svuotare la mente da tutti quei pensieri che lo turbavano, ma la cosa gli era impossibile.
"Tutto bene, comandante?" Rogal stava osservando la scena del federale che si aggirava per l'entrata dell'ambasciata "Non credo che serva dirle che qui non entrerà nessuno. Si metta comodo, ci vorrà parecchio tempo" il diplomatico non attese alcuna risposta e si voltò per andarsene.
"No" la voce di Ramar sembrò ferma e convinta "Non posso farlo, questo non sono io!"
Rogal si voltò di nuovo a fissare lo scienziato "Intende restare in piedi di fronte alla porta?"
Ramar per qualche attimo rimase in silenzio "Ora, secondo lei, che cosa succederà?"
"Entro le prossime ore si noterà la sua scomparsa dai suoi alloggi, la cosa allarmerà il Commodoro Ono che farà iniziare le sue indagini sino a giungere alla conclusione che lei si nasconde in questa ambasciata. Farà richiesta direttamente al Cancelliere perché venga riconsegnato alla sua custodia ma non riuscirà ad ottenere assolutamente nulla. Gliel'ho detto, qui nessuno potrà entrare senza il mio permesso"
"E gli altri? Cosa capiterà a tutti i miei colleghi? Non avrei mai saputo che stavo per essere trasferito senza l'aiuto del Comandante Drillrush, e del resto non sarei mai potuto sfuggire se mio fratello e Riccardi non si fossero voltati dall'altra parte"
Il tono di Rogal era piatto, si capiva che non aveva alcun dubbio su cosa sarebbe capitato "Saranno tutti incriminati, dal primo all'ultimo, compresa l'ambasciatrice T'Lani"
Ramar si voltò di scatto "Compresa l'ambasciatrice?"
"Comandante, ciò che hanno fatto nell'aiutarla è un reato. Con le loro azioni l'hanno aiutata ad eludere le investigazioni dell'autorità ed a sottrarsi alle ricerche del Commodoro Ono il diritto federale non è uguale a quello klingon ma questo è senz'altro un reato" Rogal fece una pausa prima di continuare a parlare "Posso solo fare delle ipotesi, tuttavia ritengo che quando il Commodoro Ono scoprirà che lei non si trova più nei suoi alloggi, farà immediatamente porre agli arresti il Comandante Drillrush. Del resto, da quanto ne so, il Commodoro Ono ha comunicato solo con il Comandante della Stazione.. questo presuppone che solo lei avrebbe potuto informarla"
"E se facesse dei controlli non sarebbe neppure così difficile scoprire che vi è stata una comunicazione partita dall'ufficio del comandante della stazione con destinazione il mio alloggio poco prima che venissi qui" Ramar era nervoso, il solo pensiero delle conseguenze che sarebbero a poco a poco cadute sulla testa dei colleghi lo agitavano "...come si finirebbe presto per vedere che durante quella comunicazione non ero solo in alloggio. Mio fratello e Riccardi erano lì con me..."
"Si, con buone probabilità loro saranno i seguenti ad essere fermati e posti agli arresti. Allo stesso modo verrà trattenuta l'ambasciatrice T'Lani per i medesimi reati, dato che di fatto era fuori da questa ambasciata assieme a lei proprio un attimo prima che lei attraversasse l'entrata. Ognuno di loro verrà accusato e molto probabilmente dovranno subire le conseguenze per aver deciso di aiutarla nella fuga."
Roberts scosse il capo "La mia intenzione non era scappare, io so di essere innocente! La sola motivazione che mi ha portato a venire qui è per dar modo al Comandante Riccardi e a mio fratello di ottenere dal Commodoro Ono che il mio processo possa essere il più equo possibile... la paura è di fungere da capro espiatorio."
"E questa fuga dovrebbe garantirle un trattamento migliore?"
"Suonava tutto più sensato mentre ero nel mio alloggio, ora sembra più una sorta di ricatto cosa che temo porterà solo a far arrestare tutti i miei colleghi e amici. Ambasciatore, mi dica una cosa..." Ramar tornò a fissare verso l'entrata "Se una delle sue guardie fosse stata accusata di aver commesso un omicidio e poco prima del processo avesse cercato e ottenuto asilo in un'altra ambasciata, come la romulana, a quale conclusione sareste portati? Quel gesto cosa vi farebbe presupporre?"
"Conosce già la risposta"
Ramar annuì alle parole dell'ambasciatore "Si, anche io sarei portato a credere che evidentemente quella persona nasconde qualcosa... forse non è stato lui ad uccidere le vittime ma deve avere qualche informazione che non vuole dare, altrimenti non sarebbe scappato alle sue responsabilità."
"La fuga non è mai la soluzione per un klingon" Rogal aveva il tono fiero tipico della sua razza "Nessun vero klingon si ritirerebbe dalla battaglia e... Comandante, dove va?"
Roberts aprì la porta dell'ambasciata voltandosi verso Rogal "Sono innocente e non intendo scappare. Non permetterò a nessuno di buttare al vento la propria carriera solo per rendermi le cose più facili. Non sarò un klingon ma una cosa è certa, non sono un codardo! La ringrazio per l'ospitalità che mi ha concesso ma ho un processo da vincere e non lo farò di certo restando qui!"
Rogal restò a guardare il Comandante lasciare l'ambasciata mentre un leggero sorriso si disegnava sul suo volto, poi si voltò tornando verso il suo ufficio.
Deep Space 16 Gamma, Sala tattica - 22/11/2399, Ore 10.55
Il tentativo di autopsia si era conclusa da poco senza che si ottenesse alcun risultato realmente apprezzabile, il Commodoro Ono sembrava già piuttosto contrariato dalla scarsità delle prove, sia a carico che a discarico, e l'ambasciatore dei Varikis sembrava sul piede di guerra dopo aver interrotto l'autopsia degli scienziati. Drillrush sapeva che ora era il momento di mediare, cercare di guadagnare del tempo per Ramar.
"Come ho già detto, desidero interrogare il Comandante Roberts direttamente sul mio vascello."
"Commodoro, comprendo che lei voglia sentire l'accusato quanto prima ma devo informarla che il Comandante Roberts ha nominato un suo avvocato di fiducia che, ovviamente, si oppone al trasferimento del suo assistito. Io sono solo il Comandante della stazione, non sono la persona indicata per poter decidere se la sua richiesta sia più o meno meritevole di accoglimento rispetto all'istanza presentata dalla difesa."
"Esatto, una decisione come quella del trasferimento spetta per ovvia natura al giudice istruttore." Weld Pol entrò con passo sicuro per poi salutare i presenti in sala tattica "Io non vedo alcuna ragione che possa portare al trasferimento del Comandante in questo momento."
Prima che il Commodoro Ono partisse all'attacco, Claire riprese la parole "Ho fatto predisporre un collegamento con la USS Notsob, la nave che sta portando qui l'Ammiraglio Dargelas, il giudice istruttore del caso... questo vi permetterà di proporre le vostre istanze direttamente a lei." il Comandante Drillrush sfiorò il comunicatore "Comandante a Sala controllo, aprite un canale con la USS Notsob."
Sullo schermo in fondo alla stanza apparve il volto serio ma ancora attraente della cinquantasettenne Priscilla Dargelas, che osservava con lo sguardo acuto di un rapace i volti dei presenti in sala tattica "Signori, tagliamo i convenevoli ed andiamo al sodo, so che ci sono dei dubbi sul collocamento del Comandante Roberts. Commodoro Ono, partiamo da lei... perché ritiene di poter richiedere il trasferimento dell'Ufficiale Scientifico Capo della Base Stellare?"
Il Commodoro Ono prese la parola "Signor giudice, l'efferatezza dell'aggressione e la delicata situazione diplomatica richiede alla Flotta di prendere delle posizioni nette. I Varikis, da quanto riportato dai klingon, sono un popolo di esploratori e scienziati. Sono pacifici e vivono in una zona isolata del quadrante Gamma, cosa che li ha protetti dalle mire espansionistiche del Dominio. Erano giunti per un primo contatto e se ne andranno con ben otto individui in meno dalle registrazioni ambientali del laboratorio si vedrà che vi era solo il Comandante Roberts all'interno della stanza con gli scienziati Varikis, così come si vedrà che lo stesso appare mentre colpisce uno dopo l'altro i membri della delegazione con una capacità offensiva assai superiore alla media, il che mi fa presupporre che il Comandante Roberts possa rappresentare una minaccia." fece una pausa "Non voglio giungere a conclusioni affrettate ma sarò onesto, abbiamo delle prove consistenti sia sulla colpevolezza e sia sull'innocenza del Comandante. Tutti i filoni di indagine sono ancora aperti e non possiamo sapere a quali conclusioni giungeremo al termine. Ad ogni modo, ritengo che gli ufficiali della base siano fin troppo emotivamente legati al Comandante per avere la dovuta obiettività per condurre queste indagini. Ritengo quindi che le indagini stesse debbano essere trasferite agli ufficiali della mia nave e chiedo il trasferimento del Comandante Roberts"
L'ammiraglio Dargelas ascoltò fino in fondo il discorso del Commodoro per poi voltarsi verso l'altro uomo "Immagino che lei sia l'avvocato della difesa. Mi dica, perchè non dovrei accogliere le richieste dell'accusa?"
Weld Pol non fece una piega prima di prendere la parola "Non mi dilungherò sul discutere i dettagli dell'omicidio plurimo che è avvenuto sulla base stellare si tratta sicuramente di un reato cruento. Tuttavia il Comandante Roberts ha tutte le intenzioni di dimostrare la sua innocenza... il trasferimento di un accusato avrebbe un senso solo se si dimostrasse che quest'ultimo potrebbe modificare la scena del reato o le prove, se vi sia il rischio di reiterazione del reato oppure ancora se lo stesso fosse a rischio di fuga. Il Comandante Roberts è trattenuto nel suo alloggio, non ha intenzione di fuggire e non ha la volontà o la possibilità di entrare in contatto con le prove del suo caso... ciò è già sufficiente per escludere che sia necessario il suo trasferimento... e ovviamente, essendo innocente, non vi sono rischi su eventuali reiterazioni del reato. Si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, sapremo ben presto dimostrarlo oltre ogni ragionevole dubbio."
L'ammiraglio annuì nuovamente per poi osservare il Comandante Drillrush "Comandante, il Commodoro Ono ha di fatto tirato anche lei nel discorso. Ritiene che i suoi uomini siano comunque in grado di portare avanti le indagini con obiettività anche se l'accusato è un loro collega?"
"Assolutamente si..." Drillrush non ebbe dubbi "I miei uomini sanno fare il proprio lavoro e so per certo che nessuno di loro mancherà ai propri doveri. Non c'è nessuna necessità di dirottare le indagini verso altri ufficiali... inoltre non tutti gli ufficiali hanno vincoli affettivi con il Comandante Roberts, e questo permette loro di essere completamente obiettivi"
"Che cosa intende dire, Comandante?"
"Ammiraglio, come potrà verificare, il Primo ufficiale della base è giunto qui da poco tempo. Il Comandante Rerin Th'Tharek non ha alcun collegamento con il Comandante Roberts, non hanno avuto abbastanza tempo per divenire amici."
L'Ammiraglio sembrò prendersi qualche minuto "La difesa ha ragione, i presupposti per richiedere delle misure restrittive personali più stringenti di quanto già fatto sulla base stellare è dimostrare che esiste un concreto ed attuale pericolo che possa avvenire l'inquinamento delle prove, la fuga dell'imputato o la reiterazione del reato. Il reato è stato efferato ma il Comandante Roberts ha i suoi diritti e potete starne certi signori, se si arriverà al processo tutto dovrà avvenire sotto la luce del sole. Le ripercussioni politiche dell'avvenimento impongono ancor di più che il nostro comportamento sia impeccabile sotto tutti i punti di vista, sono stata chiara?" la donna non attese alcuna risposta prima di osservare Drillrush "La prego di aprire un collegamento con l'alloggio del Comandante Roberts"
Claire spalancò per un attimo gli occhi "Mi scusi?"
"Ha capito perfettamente, sto per decidere se il suo ufficiale scientifico potrà o meno restare sulla base, desidero sentire cosa ne pensa lui prima di decidere. Apra un canale con l'alloggio"
Il Comandante della base sembrò per un attimo tergiversare "Si Ammiraglio, mi scusi... è che mi ha preso alla sprovvista."
L'ammiraglio sembrò cogliere in quel tentennamento qualcosa di più, tanto che si protese in avanti "Comandante, per caso sente la necessità di aggiungere qualcos'altro? Vi è forse qualche problema che le impedisce di contattare il Comandante Roberts?"
Anche il Commodoro Ono sembrava scrutare con sospetto Drillrush "Comandante, ha sentito l'ordine, esegua."
"Certo..." Claire scosse il capo "Nessun problema, procedo immediatamente." dentro di sé la donna capì che non avrebbe potuto attendere oltre, aveva fatto scappare Ramar ed ora lo avrebbero scoperto tutti, ma tenne la recita procedendo con il terminale a mettere in comunicazione il videofono dell'alloggio del Comandante Roberts "Comandante Roberts, la prego di venire al videofono per un breve colloquio con l'Ammiraglio Dargelas."
Passarono alcuni minuti, nulla apparve.
"Comandante Roberts, la prego di venire al videofono per un breve colloquio con l'Ammiraglio Dargelas." Claire ripetè la frase con la consapevolezza che non sarebbe apparso nessuno.
Il Commodoro Ono scattò in piedi come una molla "Se è scappato la riterrò personalmente responsabile Comandante Drillrush!"
Clare era pronta a tutto, sostenne lo sguardo del Commodoro pronta a rispondergli quando sentì la voce del suo sottoposto. Era pronta veramente a tutto, tranne di veder apparire il volto del suo ufficiale scientifico capo che, evidentemente, era nuovamente nel suo alloggio.
"Sì Comandante." Ramar fece un cenno del capo lasciando interdetto perfino suo fratello che non aveva idea fosse tornato lì "Scusate signori, non mi aspettavo di essere chiamato in alloggio e mi ero appisolato."
Il Commodoro Ono tornò a sedersi con espressione poco convinta ma non aggiunse altro. L'Ammiraglio, dal canto suo, non sembrava così interessata ad indagare sull'accaduto, quanto piuttosto a farsi un'idea del bajoriano.
"Comandante, lei è accusato di omicidio plurimo, come si dichiara?"
"Non colpevole! Non sono stato io a fare quegli omicidi... o meglio, non ero io! Sono stato posseduto da un essere incorporeo che ha agito usandomi come fossi un burattino!"
"E cosa ha intenzione di fare adesso?"
"Sarò onesto con lei... la voglia di uscire di qui e scoprire chi mi sta incastrando è forte, ho le mani legate da questo alloggio. Non posso fare nulla qui, ma sono un ufficiale della flotta e credo nell'uniforme che indosso e nei principi che essa rappresenta. Io sono innocente e la verità verrà a galla."
"Molto bene, buona giornata Comandante" fece cenno a Drillrush di chiudere il collegamento con l'alloggio dell'ufficiale scientifico per poi restare in silenzio per svariati istanti, riflettendo bene prima di parlare "Commodoro, la sua richiesta di trasferimento viene per il momento respinta in mancanza dei presupposti necessari per il suo accoglimento... le indagini resteranno agli ufficiali della DS16 Gamma ma saranno supervisionate, oltre che dal Primo Ufficiale della Base, anche dall'ufficiale capo della tattica e sicurezza della nave del Commodoro Ono."
Deep Space 16 Gamma, Sala tattica - 22/11/2399, Ore 12.15
Il Comandante Th'Tharek non sapeva se esserne contento o profondamente frustrato.
Finalmente il Comandante della base aveva richiesto la sua presenza per il prosieguo delle indagini, ma di fatto quell'incontro sarebbe stato tutto fuorché piacevole. Si soffermò a guardare Drillrush in attesa che arrivasse la delegazione Varikis e l'unica cosa che continuava a chiedersi era perché fosse così tanto difficile per lui riuscire a lavorare con quella donna. Non aveva mai avuto dubbi sul fatto che, fin dal primo momento, il suo modo di fare non era per nulla piaciuto a Clare ma pensava che in poco tempo avrebbe dimostrato che il suo istinto lo rendeva un ottimo ufficiale evidentemente qualcosa non aveva funzionato nel suo piano.
Era un dato di fatto che Clare avesse deciso di incontrare il Commodoro Ono senza la sua presenza, ma il motivo gli sfuggiva. Era possibile che oramai quella umana fosse così abituata a comandare la base in solitaria da non volere fra i piedi un primo ufficiale? A questo Rerin non sapeva darsi una risposta ma di certo la cosa non lo rendeva soddisfatto.
"Ha qualcosa da dirmi Comandante?" Drillrush stava fissando il suo primo ufficiale.
"Si, ma non è questo il momento più appropriato."
Lo sguardo di Rerin si spostò verso l'entrata per assistere all'arrivo dapprima del Commodoro Ono e poi dalla delegazione dei Varikis. Nessuno sembrava felice di trovarsi lì: il Commodoro Ono sapeva che sarebbe stato difficile recuperare un buon dialogo con la delegazione Varikis ma non voleva rinunciare ai dati che avrebbe potuto avere dall'autopsia di quei corpi, mentre l'ambasciatore o'Hucler sarebbe stato pronto a tutto pur di recuperare i corpi di quegli scienziati prima che venissero profanati.
o'Hucler fu il primo a prendere la parola, mentre le antenne ondeggiavano rapidamente a destra e a manca =^=Sono profondamente offeso e costernato, mai avrei pensato che avreste avuto l'ardire di procedere con il dissacrare i corpi dei nostri poveri scienziati!=^=
"Ambasciatore, ci scusiamo per quanto è accaduto" l'intervento di Clare prese in contropiede i Varikis "Non abbiamo scusanti e non tenteremo di alleggerire la nostra posizione. Avremmo dovuto considerare che avreste potuto non condividere i nostri metodi di indagine e avremmo dovuto tenervi informati passo dopo passo per concordare insieme come procedere. Ovviamente è stata sospesa qualsiasi indagine sui corpi delle vittime."
o'Hucler sembrò calmarsi un po' prima di riprendere vigore =^=Chiedo che i corpi mi siano riconsegnati, nessuno dovrà dissacrarli in alcun modo. Ho il dovere di preservare la loro vita ultraterrena, l'eternità della loro anima è troppo importante.=^=
Il Commodoro Ono prese la parola "Ambasciatore, capisco le sue motivazioni ma vorrei che lei capisca anche le nostre necessità di indagine. Non sappiamo ancora chi ha ucciso la vostra delegazione scientifica, le immagini farebbero pensare che sia stato il Comandante Roberts ma..."
=^=Ma vi sono fondati indizi che potrebbero portare ai Dekenekak.=^=
"La nostra intenzione è quella di darvi giustizia." il Commodoro proseguì con il suo discorso "Ma per fare questo abbiamo bisogno di raccogliere ogni possibile indizio, solo così sapremo dire cosa è realmente successo in quel laboratorio."
=^=E siete certi che con un'autopsia troverete le prove che state tanto cercando?=^=
Ono si sentì preso un po' contropiede "Beh... questo non lo potremo sapere sino a che non faremo l'autopsia e..."
=^=No, questo non è accettabile!=^= O'Hucler scosse il capo =^=Mi spiace ma mi state chiedendo di lasciarvi profanare i corpi di quei poveri scienziati senza neppure avere la certezza che ciò sia davvero necessario. Come potrei tornare sul mio mondo e dire alle loro famiglie che i loro compagni... i loro figli... non potranno salvare le loro anime?=^=
"E se si potesse procedere alle indagini senza profanare i corpi?" la domanda di Rerin fece voltare un po' tutti "Non sono un esperto in materia ma, dalle mie ricerche è già avvenuto in passato che si abbia fatto uso dell'autopsia virtuale. In questo modo i vostri scienziati verrebbero semplicemente scansionati in modo da ricreare una loro versione del tutto virtuale che potrebbe essere analizzata al posto dei veri corpi."
Il Commodo Ono annuì "È una soluzione di comodo ma potrebbe funzionare... cosa ne pensa ambasciatore, ci permetterà di procedere in questo modo?"
o'Hucler rimase per qualche attimo immobile, poi le antenne ripresero a muoversi =^=Non ci siamo opposti ad eventuali scansioni, ma solo alla profanazione dei corpi, quindi avete il nostro permesso...=^=
Drillrush, che nel frattempo seguiva la conversazione in silenzio, annuì guardano un po' tutti i presenti "Molto bene, informerò l'infermeria delle disposizioni su come procedere. Appena saremo pronti il MOE procederà con un autopsia virtuale".