Deep Space 16 Gamma - Infermeria - 30 giugno 2397 - ore 6:30
"Dottor Sonx, dobbiamo assolutamente avvertire il Capitano di questo congegno di controllo" disse Ramar dopo svariati minuti di silenzio. I suoi occhi erano fissi sulla parete dell'Infermeria come se stessero scrutando chissà cosa, in realtà era solo la stanchezza che ormai non poteva più essere celata e lo sguardo dell'Ufficiale Scientifico era fisso sulla parete, ma vuoto di pensieri...
Sonx, a cui non era sfuggito la stanchezza di quell'uomo, lo invitò ad andare a riposarsi:
"Avete passato tutta la notte svegli, ragazzi miei... Andate a riposarvi, penserò io ad avvertire il Capitano. Sono il vostro medico e posso ordinarvelo!" disse con una serietà parecchio rara per il suo standard.
Ramar non face un fiato, Durani ovviamente non ne volle sapere... ma si sa che i Klingon in queste situazioni danno il meglio di loro stessi, perciò Sonx non insistette, conscio del fatto che solo uno dei due gli avrebbe dato retta.
"Andrò personalemente dal Capitano, per il momento quello che ho fatto va contro il regolamento e per il momento non ho nessuna intenzione di rendervi complici. Andate adesso..." e con un gentile gesto della mano indicò l'uscita dell'infermeria ai due ufficiali.
Deep Space 16 Gamma - Turbo ascensore - 30 giugno 2397 - Subito dopo
"Che ne pensa?" domandò Durani all'Ufficiale scientifico con cui avrebbe condiviso quel segreto e con cui adesso stava condividendo la strada verso la Plancia... "Che ne penso? - rispose il betazoide preoccupato - penso che siamo in un mare di guai. Se la nobile Valena non è quella che vuole farci credere sarà una situazione davvero difficile da gestire..."
"Sì, considerato il fatto che abbiamo sempre quindici navi là fuori in assetto da guerra e noi praticamente non abbiamo nulla con cui poter attaccare o difenderci". La frustrazione di Durani a questa situazione trapelava da ogni suo movimento e da ogni sua parola...
"Penso che seguirò il consiglio del dottore e andrò a riposare qualche minuto." Disse Roger dopo un attimo di esitazione non appena il turbo ascensore si fu fermato in Plancia. Durani lo guardò per qualche istante e poi si diresse senza esitazione alla sua postazione, salutandolo.
Deep Space 16 Gamma - Sala Riunioni - 30 giugno 2397 - Ore 14:00
Tutti gli ufficilali superiori erano stati convocati dal Capitano per una riunione. Era necessario sentire l'opinione di tutti sull'accaduto e soprattutto Shran sentiva il dovere di rendere partecipi tutti delle novità che erano trapelate nelle ultime ore. La scoperta del congegno di controllo di cui il dottore gli aveva parlato poco prima non gli era affatto servita a chiarirgli le idee, ma al contrario, gliele aveva rese ancora più confuse. Da un lato c'era la massima disponibilità di Valena a condividere la loro tecnologia, dall'altro c'erano tutte le domande a cui T'Lani non aveva ancora trovato risposta. A tutto questo si era sommato il rapporto appena fatto da Sonx...
Gli ufficiali avevano preso tutti i loro posti intorno al tavolo ovale della sala riunioni, dopo un pasto molto veloce si trovarono tutti là in attesa che il loro Capitano iniziasse a parlare. Il Primo Ufficiale era seduto alla destra di Shran, poi nell'ordine Keane e Riccardi. Di fronte, dalla parte sinistra del Capitano invece, c'erano Durani e Roberts.
"A me quella donna non mi piace affatto!" esclamò per prima Tara Keane dopo aver sentito tutto quello che il Capitano aveva loro da dire. In realtà questa Valena al Capo Operazioni non era mai piaciuta. Non le piaceva in nessun modo il fatto che avessero assoggettato i maschi in quel modo, senza onore... non si fidava del fatto che si fossero dimostrati così arrendevoli fin da subito e non le piaceva men che meno la facilità con cui quella donna riusciava a far presa sui maschi a bordo della Stazione. Non si trattava di invidia o di gelosia, ovviamente la mezza Klingon andava ben al di là di questi sentimenti, ma era proprio tutto il suo comportamento nel complesso a darle fastidio: lei non si sarebbe mai fidata di Valena, neanche se questa le avesse consegnato la loro nave senza battere ciglio.
Durani era praticamente d'accordo con lei. Certo, lei per il ruolo importante che ricopriva sulla Stazione non poteva che andarci cauta a tutta quella disponibilità... inoltre tutte quelle domande senza risposta l'avevano messa in guardia fin da subito. Anche il Capo della Sicurezza era dalla parte di quelli che non volevano sentirne di fiducia, anzi, aveva già deciso di raddoppiare la sorveglianza all'alloggio di Valena non appena la riunione sarebbe finita.
C'erano invece Rogers e la Drillrush che si stavano mostrando più aperti ad un possibile confronto.
"In qualche modo dovremo arrivare alla verità - disse quest'ultima, rispondendo alle parole di Keane - secondo me dobbiamo cercare di creare un rapporto di fiducia. Solo in questo modo potremo capire con chi abbiamo a che fare. Prima di allora, non possiamo dare giudizi in base alle nostre sensazioni ma soprattutto non possiamo intraprendere nessuna azione nei loro riguardi."
A queste parole, la Keane si sentì attaccata: "Che vuole dire? Che il mio giudizio è basato solo sulle mie sensazioni? - riprese la parola la mezza Klingon - Quella donna non è meritevole di fiducia per tutta una serie di motivi, ed inoltre, se fosse stata chiara sua e la loro buona fede di certo non saremmo qua a discutere proprio di questo argomento."
"Sono d'accordo con lei!" esclamò Riccardi.
"Abbiamo avuto già dei morti - prese la parola Durani - non possiamo aspettare che ne arrivino altri per agire."
Gli animi degli ufficiali iniziarono a scaldarsi, soprattutto per colpa della stanchezza di quei due giorni e per l'impotenza che, un po tutti, si sentivano addosso. Shran dovette intervenire per calmare gli animi.
"Signori! Non rendete la cosa più difficile di quello che già è per favore! Siete tutti ufficiali della Flotta Stellare, comportatevi come tali!" ...parole un po pesanti ma ogni tanto ci volevano!
"Ho capito che la metà di voi non si fida della nobile Valena, quindi mi pare di capire che al momento la nostra priorità è semplicemente quella di smascherare la sua malafede o di riuscire a fidarci una volta per tutte. Andrò io diretamente da lei e cercherò in qualche modo di accorciare i tempi."
Shran aveva già in mente che fare... avrebbe provato ad unire l'utile al dilettevole, qualcosa sarebbe successo...
"Riccardi, mi faccia seguire da una scorta, ma che sia discreta. Nessuno deve sapere che noi in qualche modo la stiamo mettendo alla prova."
"Capitano, da Primo Ufficiale ho l'obbligo di fermarla, potrebbe essere troppo pericoloso . - disse Drillrush - se loro hanno ragione, potrebbe correre dei rischi."
"Prenderò nota della sua preoccupazione - disse il Capitano rivolgendosi al suo primo ufficiale - ma non si preoccupi, non mi succederà niente!"
Deep Space 16 Gamma - Alloggi VIP - 30 giugno 2397 - ore 16:00
Shran bussò all'alloggio della nobile Valena. Lì fuori erano presenti due uomini di Riccardi (a cui se ne sarebbero aggiunti altri due a breve come deciso) e due guardie della donna. Valena aprì la porta a Shran e questo entrò sfoderando le sue migliori qualità da don giovanni...
Non aveva detto ai suoi quale fosse il suo piano, in effetti non rientrava propriamente nei modi di fare canonici di un Capitano... anzi, quello di provare a sedurre una ospite era quasi alla stregua delle analisi al polipone che Sonx aveva fatto di nascosto. Ma del resto la donna si era mostrata accondiscendente in diverse occasioni, quindi...
"Come va nobile Valena?" le chiese l'andoriano sedendosi sul divano dell'alloggio
"Capitano, finchè posso godere della sua compagnia come vuole che vada se non benissimo" gli rispose lei
Dopo qualche minuto di botta e risposta con l'andoriano, la donna mandò via con gentilezza le sue guardie del corpo: "Mi lasciate per favore da sola con lui?" Quelle fecero un veloce inchino ed uscirono dall'alloggio. Bastò questo per mettere in guardia il Capitano, chiunque dei suoi uomini sarebbe stato restio a lasciarlo solo senza fare neanche un fiato...
Passò mezz'ora e l'andoriano iniziò a rendersi conto di sentirsi sempre più inerme, era una strana sensazione, ma era come se qualcuno lo stesse controllando. Aveva la netta convinzione che non fosse più lui a dedicere delle sue azioni e decise perciò di abbandonare la lotta e andare via.
"Non mi sto sentendo bene, nobile Valena, mi dispiace davvero tanto, ma penso che tornerò nel mio ufficio. Le va se ci vediamo per cena? Ci sono ottimi ristoranti sulla nostra passeggiata!"
A queste parole seguì un veloce cenno della donna. Tutte le sue guardie piombarono nella stanza e, quando le porte dell'alloggio si aprirono Shran vide i quattro uomini della sua sicurezza tramortiti per terra.
"Che cosa intende fare?" disse Shran che nel frattempo era tornato in sè, ma troppo in ritardo...
"Lei adesso è mio ostaggio." rispose questa
"Lei si trova sulla mia stazione, cosa crede di fare?"
"Lei si trova sotto tiro dalle mie guardie, io penso che il suo equipaggio farà tutto quello che gli chiederò." e sorrise.