I tre osservarono le nuove arrivate con un misto di gioia e sollievo,
lasciando che il loro gaio sorriso sbarazzino squarciasse il velo di
sgomento che la situazione aveva creato.
Paolo conosceva Wanda e Marina personalmente; forse Aristide aveva
visto qualche fotografia ma presumibilmente Roberto non aveva mai
avuto modo di conoscere le due ragazze, piacevolmente carine e
dall'aspetto simpatico.
- Bene bene, - disse John De Lancie dalla sua insolita posizione, -
altro giro, altro gettone! -
I ragazzi erano indecisi sul comportamento da tenere nei confronti di
Wanda e Marina: sembrava che le due avessero gia' capito la situazione
e la stessero affrontando con invidiabile leggerezza. Proprio vero che
uomini e donne ragionano in maniera completamente differente!
- E per tua norma, - prosegui' l'attore rivolto a Wanda, - il mio nome
e' Q e se pensi che io sia grasso, quello come lo chiameresti? -
Ad un secco e deciso schiocco delle dita, Paolo venne avvolto da un
bagliore globulare, cessato il quale il povero ragazzo si ritrovo'
imprigionato in un corpo inusitatamente obeso, flaccido e cadente.
- Non preoccuparti, mon capitaine. Continua pure la tua dieta e in tre
o quattro anni tornerai come nuovo! -
Al termine della frase Q balzo' in piedi con baldanza e osservo'
compiaciuto la propria opera con un sorriso beffardo stampato sul
volto ormai noto.
Fissato dai compagni attoniti, Paolo punto' un dito grassoccio contro
la propria nemesi e si sforzo' di fare uscire qualche parola
comprensibile da quelle guance enormi.
- Io non sono il tuo capitano, Q! Ti riferisci ad un'altra persona ...
o attore .... Picard, Stewart o chi diavolo e', insomma! Il tuo
avversario e' lui, non noi; quindi fammi tornare normale e facci
tornare immediatamente da dove ci hai prelevati! -
Q allargo' il sorriso.
- Oh oh......un capitano coraggioso, a quanto pare. Ma dimmi, - disse
avvicinando le proprie labbra all'orecchio di Paolo e abbassando la
voce in un bisbiglio, - chi e' il tuo modello? Kirk? Picard? Chi credi
che sia il miglior capitano della Flotta Stellare? Tutti i fan di Star
Trek hanno un capitano preferito! -
- Chiunque sia, caro Q, vorrei ricordarti che in televisione tu perdi
sempre! -
- Oh, ma che assurda fesseria! E poi ..... carissimi amici miei .....
questa non e' la televisione e voi non potreste mai essere miei
avversari. Almeno non nel modo che intendete voi. -
- Ma insomma, - esordi' Marina avanzando, - si puo' sapere perche' ci
hai portato qui'?! -
Q getto' uno sguardo esasperato al soffitto:
- E' inutile. Proprio non capite. Beh certo, c'era da aspettarselo, ma
pensavo che un po' di cervelli giovani avrebbero fatto girare le
rotelline meglio di quel presuntuoso francese. E va bene, pazienza. -
Dicendo questo sollevo' la mano destra nel gesto che precedeva il
classico schiocco di dita.
- No, aspetta! Non te ne andare! - urlarono i presenti.
- E perche' dovrei continuare a perdere tempo con voi? I vostri limiti
sono evidenti, e con essi la vostra intollerabile incapacita' di
espandere il confine della vostra esistenza e della comprensione
dell'universo in cui vivete. -
- Ma Picard ti ha dimostrato il contrario ...... che gli esseri umani
ne sono capaci! - disse Roberto ricordando l'ultima puntata di TNG.
- Non confonderti, consigliere. Quello era un telefilm, - concluse Q
facendo seguire le proprie parole da un silenzio tombale.
- Facciamo cosi': avete dodici ore di tempo per tornare a casa, e ....
credetemi .... potreste farlo in ogni momento se solo lo voleste
realmente. -
- Ehm ..... e ... altrimenti? - chiese Wanda con un filo di voce.
- Altrimenti, mia buona dottoressa, beh, questo e' Star Trek e
Klingon, Romulani, Cardassiani, sono ancora tutti la' fuori! Ora, se
volete scusarmi, ho una clessidra da girare. -
Detto questo, prima che i presenti potessero intervenire, Q schiocco'
le dita e scomparve in un lampo, mentre Paolo tornava normale e
emetteva un sospiro di sollievo.
Dodici ore per tornare a casa.
Aristide si schiari' la voce.
- Beh .... che ne dite .... vado a controllare i siluri fotonici? -
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