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USS WAYFARER - MISSIONE 20 RSS USS WAYFARER - Missione 20

20.08 "Pronti allo scacco matto?"

di Robert Naholo, Pubblicato il 11-09-2025


USS Wayfarer, Ufficio del Capitano,
13/02/2402, 23:45 - D.S. 79120.52


Il silenzio dell'ufficio era rotto solo dal ronzio sommesso dei sistemi di bordo. Seduto alla sua scrivania, il Capitano Kiron sentiva il peso delle ultime ore gravare su di lui come una cappa di piombo. I rapporti sull'ultima discesa su Caeneus I erano un po' sui D-padd e un po' sul visore della sua postazione. Continuava a rileggere le stesse righe, sperando di trovare una soluzione a un problema che sembrava non averne. Si era proteso in avanti, il gomito sinistro puntellato sulla scrivania, il mento appoggiato alla mano come se la sua testa fosse diventata insopportabilmente pesante.
Trillo. Il segnale della porta lo riportò alla realtà.
"Avanti," mormorò, la voce più stanca di quanto volesse ammettere.
La porta si aprì con un sibilo. Il Tenente Wu, l'ufficiale alla sicurezza, entrò con un'espressione professionale, ma i suoi occhi tradivano un'ombra di preoccupazione. "Tenente Wu a rapporto, signore. Mi ha fatta chiamare?"
Kiron si raddrizzò, la schiena che scricchiolava leggermente mentre si appoggiava allo schienale della sua poltrona in pelle. Con un gesto della mano, invitò la donna a sedersi sulla sedia di fronte a lui. "Prego, Tenente, si accomodi."
Wu si accomodò velocemente, la postura impeccabile, le mani giunte sulle ginocchia.
"Vengo subito al dunque," iniziò Kiron, la sua voce ora ferma e autorevole. "Si sente in grado di assumere il ruolo di Ufficiale Tattico ad interim? Purtroppo il Tenente Vaitor..."
Kiron si interruppe. La perdita di Vaitor, un collaboratore fidato, era ancora una ferita aperta. La pausa si fece più lunga del previsto. Come capitano, si sentiva responsabile per ogni singolo membro dell'equipaggio, ma la realtà di ciò che era accaduto su Caeneus I era difficile da accettare.
"Certo, Capitano," disse Wu, la sua voce bassa ma determinata. "Capisco... e accetto l'incarico. Sarà un onore."
Kiron si alzò in piedi, e Wu lo seguì. Si diedero la mano, il gesto un simbolo di fiducia. Un piccolo sorriso di apprezzamento illuminò il volto di Wu. "Giust'appunto, come ufficiale tattico," disse, gli occhi che brillavano di un'idea appena nata, "avrei un'idea che vorrei sottoporre alla sua attenzione."

USS Wayfarer, Plancia
14/02/2402, 00:15 - D.S. 79120.58


I due uscirono dall'ufficio. Kiron si fermò un istante a scrutare la plancia semivuota, l'occhio allenato che cercava la persona giusta. Il suo sguardo si posò sul Tenente Cooper, il suo ufficiale scientifico, chinato sulla sua console, l'espressione concentrata illuminata dal bagliore della strumentazione. Con un passo svelto, Kiron e Wu si diressero verso la postazione scientifica.
Cooper alzò lo sguardo: un sorriso ironico che gli increspò le labbra. "Ho combinato qualcosa che non dovevo, Capitano?"
"Per ora no," replicò Kiron, un accenno di sorriso che gli increspò gli occhi. "Ma vediamo se è in grado di fare una magia."
L'ufficiale scientifico, seduto, guardò in alto il suo capitano in modo interrogativo.
"Abbiamo bisogno di un modo per far penetrare i sensori, i comunicatori e, soprattutto, il teletrasporto nei cunicoli del pianeta. "
"...ma è impossibile," sussurrò Cooper, la sua ironia svanita. "L'interferenza geologica è totale."
"Veda di rendere possibile l'impossibile," ribatté Kiron con una determinazione che non ammetteva repliche. "Si metta al lavoro con tutto il suo staff. L'USS Wayfarer ha un'emergenza da risolvere."
Flashback - USS Wayfarer, Plancia, 14/02/2402, 07:35
L'aria in plancia era carica di elettricità. Sette ore di lavoro ininterrotto avevano prodotto un piano, una possibilità remota ma tangibile. Cooper si mosse agilmente verso la postazione del timoniere.
"Imposti un'orbita bassa sopra i cunicoli, Tenente. Estremamente bassa, quasi a sfiorare l'atmosfera superiore."
Il Timoniere, il cui viso giovane tradiva la sua eccitazione per la sfida, digitò freneticamente sulla sua console. "Fatto, Tenente Cooper. Orbita stabile."
Cooper si voltò verso il Tenente Ichigawa alla postazione delle comunicazioni. "È il suo turno, Tenente. L'idea è stata sua, ora la mettiamo in pratica."
Ichigawa annuì, un lampo di gratitudine e concentrazione nei suoi occhi. Cooper tornò alla sua console, gli occhi fissi sulle letture che iniziavano a scorrere.
"Tenente Marini," annunciò Ichigawa, rivolgendosi all'ufficiale al teletrasporto tramite il comunicatore. "Pronto alla prima serie di teletrasporti."
Ichigawa e Cooper incrociarono per un attimo gli sguardi, un silenzioso patto di speranza prima di ritornare ad analizzare i dati.
"Energia, Tenente Marini," ordinò Ichigawa.
Una serie di boe/ripetitori/sensori fu rilasciata in rapida successione. Sullo schermo scientifico di Cooper, un reticolo di punti bianchi iniziò a comparire sopra la macchia scura che rappresentava i cunicoli, come se qualcuno stesse accendendo piccole luci nel buio più profondo.
"Feedback dei ripetitori e dei segnali di comunicazione attivi su ogni boa," confermò Ichigawa.
"Perfetto," disse Cooper, la sua voce carica di soddisfazione. "Calcolo le coordinate della seconda serie di teletrasporti. Invio i dati, Marini."
Pochi istanti dopo, il segnale di conferma risuonò: "Coordinate ricevute e impostate."
Ichigawa diede il comando: "Energia."

USS Wayfarer, Plancia
14/02/2402, 08:30 - D.S. 79121.52


Le porte del turboascensore si aprirono, e il Capitano Kiron entrò in plancia insieme al Consigliere Kublik. L'intera plancia si voltò, l'attesa palpabile.
"Capitano," annunciò Cooper, un sorriso trionfante sulle labbra. "Sensori, comunicazioni e teletrasporto coprono il novantanove percento dei cunicoli. Abbiamo fatto la magia."
Un sospiro di sollievo collettivo si propagò tra l'equipaggio. Kiron annuì, la sua espressione di sollievo era evidente. "Ben fatto a tutti. Ottimo lavoro." Si sedette sulla sua poltrona di comando, lo sguardo concentrato, ma ora con una nuova speranza.

USS Wayfarer, Plancia
14/02/2402, 09:10 - D.S. 79121.60


Il Capitano si alzò, le mani giunte dietro la schiena, mentre l'ufficiale medico capo arrivava in plancia con un'hypospray in mano.
"Capitano," disse il dottore, l'hypospray che brillava leggermente. "Il soppressore è pronto, ma non posso garantire l'effetto e soprattutto gli effetti collaterali. Non abbiamo avuto modo di fare molti test. La sostanza agisce sul sistema limbico per bloccare l'espressione della paura. Il rischio di danni neurologici è..."
"Non si preoccupi," lo interruppe Kiron, la sua voce ferma e risoluta. Si voltò verso l'equipaggio, il suo sguardo che li abbracciava tutti. "Farò io da cavia."
Il Consigliere Kublik, appoggiata al muro, mormorò quasi a sé stessa, "Che Dio ce la mandi buona!"
Kiron si passò una mano tra i capelli, poi guardò dritto davanti a sé, il suo sguardo che puntava sul pianeta che appariva nello schermo principale.
"Qualsiasi cosa ci sia su quel pianeta," disse, le parole che echeggiavano nella stanza silenziosa, "si nutre del nostro terrore. Ma come abbiamo purtroppo imparato a nostre spese, ciò che succede laggiù è più che reale." L'ultimo ostacolo era stato superato. Ora, bisognava affrontare la paura stessa.
USS Wayfarer, Sala Trasporto, 14/02/2402, 09:20
Il ronzio del teletrasporto era l'unico suono nella stanza.
Kiron si trovava sulla piattaforma, con il dottore in piedi a pochi metri di distanza, il volto teso.
Il suo sguardo era fisso, l'hypospray premuto contro il suo collo, la sostanza fredda che gli scorreva nelle vene.
Il dottore si schiarì la gola. "Capitano, le ho somministrato la dose massima compatibile con le sue funzioni vitali. Ma non posso darle certezze. Il soppressore potrebbe... alterare la sua percezione della realtà, o avere conseguenze a lungo termine. La sua mente è un campo di battaglia che potremmo non aver preparato abbastanza bene per questa guerra."
Kiron sorrise, un sorriso amaro e stanco. "Lo so, Doc. Ma la paura non è un'opzione. Non ora."
Si voltò verso il tecnico del teletrasporto, la sua voce ora un comando. "Teletrasporto all'all'ingresso dei cunicoli. Energia."

Caeneus I, Ingresso dei Cunicoli
14/02/2402, 09:21 - D.S. 79121.62


Nonostante tutto, il soppressore funzionava. Kiron si sentiva strano. Era come se il suo corpo fosse in automatico, ogni movimento un'azione calcolata. Nessuna traccia di paura, ansia, o brivido per essere in quel luogo dove c'era anche il Kiron invecchiato. Tutto sostituito da una calma innaturale, quasi robotica. Aveva un unico obiettivo: lui inattaccabile dalle ansie e paure si era preso la responsabilità in prima persona di capire chi o cosa ci fosse nei cunicoli.
Con fare deciso si inoltro dentro.