Home Home
 
 
 
 
 
 
USS WAYFARER - MISSIONE 12 RSS USS WAYFARER - Missione 12

12.02 "Nuova partenza"

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 26-10-2014

USS Wayfarer, Alloggio Consigliere Kublik
20/07/2394 Ore 17.15 - D.S. 71549.92


Da qualche ora ormai i corridoi della Wayfarer brulicavano di personale: una situazione normale prima di una partenza, e durante il trasbordo di nuovi ufficiali, stavolta però l'atmosfera sembrava decisamente elettrica.
Diretta a passo veloce verso il proprio alloggio per rivestire velocemente la sua divisa, la Kublik ripassava a mente gli orari dei suoi impegni sapeva da una comunicazione arrivata privatamente che sarebbe stata convocata dal Capitano subito dopo la riunione che si stava già svolgendo per darle la possibilità conoscerli .
Si sentiva riposata e carica di energia, senz'altro una delle migliori licenze da quando faceva parte di questo equipaggio, e sotto più di un aspetto, qualsiasi missione stessero per affrontare, l'avrebbe trovata positiva e rinvigorita. Entrò nel suo alloggio e stimando di avere ancora qualche minuto decise di scorrere velocemente le risposte ai test comportamentali dei nuovi arrivati di solito prima di un colloquio ufficiale era un ottimo strumento, anche se superficiale, per valutare i tratti essenziali di una personalità.
Non fu colta di sorpresa dalle risposte del Comandante Squiretaker: si evinceva immediatamente, tenacia, coraggio e dedizione, inoltre doveva essere una donna estremamente compassionevole, tutte doti vitali nelle mansioni mediche. Passò all'allegato successivo contenente il test psicologico del nuovo ufficiale scientifico e dopo pochi istanti si ritrasse disgustata.
"Ma che diavolo...!?!"
Non potendo credere a quello che leggeva, ma allo stesso tempo divertita, si affrettò a scaricare il contenuto del file del suo D-padd e a cambiarsi, attendendo la convocazione del Capitano.

USS Wayfarer, Sala riunioni
20/07/2394 Ore 19.00 - D.S. 71550.12


"Continuo a non capire lo scopo di questa assegnazione... quel virus si può distruggere in maniera veloce e radicale Capitano glielo posso assicurare, stiamo tenendo in stand-by un pericolo potenzialmente letale."
Cooper era al suo massimo della sopportazione per un giorno solo: aveva affrontato ben due briefing, un trasbordo, un alloggio non adeguato alle sue esigenze e relativo spostamento ad uno più consono, la "superficialità" dell'equipe medica , e tutte le relative barbose "scartoffie" da riempire per ufficializzare la sua presenza a bordo della nave.
"Signor Cooper..." esordì Kiron "mi risulta che lei abbia supervisionato la squadra che schermò quell'arma e che non sollevò obiezioni al riguardo, è corretto?"
"Mi sono prosciugato la bocca sollevandole. E' vero, ho lavorato come un mulo per eseguire quell'ordine, ma ne contesto tutt'ora il fine sterilizzare la zona è la soluzione meno rischiosa ma ovviamente io non tengo conto delle implicazioni politiche, faccio lo scienziato e non posso speculare sull'utilità di un agente patogeno che invece di essere distrutto, viene tenuto dormiente sotto supervisione vulca.."
"E lei che mi dice Comandante Squiretaker..." interrompendo il ragionamento dell'ufficiale scientifico "sono stato messo al corrente del suo encomiabile lavoro sulla Chimaera, ma vorrei che potesse rassicurarmi so che lei è riuscita a contenere l'epidemia, ma non a trovare una cura..."

Finalmente sollevata di poter prendere la parola, cercò di riassumere al meglio il lavoro e le scoperte succedutesi in quei giorni infernali.
"No, non ho ancora la cura, ma... come le dicevo, sono determinata a trovare un modo per debellare questa minaccia. Prevenire e non poter curare non può assolutamente farci dormire sonni tranquilli: dai miei studi risulta che la virulenza del patogeno in questione è estremamente invasiva e - cosa più grave - soggetta a mutazione non la annoierò con altri dettagli medici, Capitano, ma le garantisco che farò tutto il possibile."
L'estrema sincerità e modestia della donna colpì Kiron, quasi quanto la veemenza di Cooper nel polemizzare gli ordini dell'Ammiragliato avesse potuto farlo, avrebbe detto a voce alta quanto fosse perplesso, ma si limitò a dare "carta bianca " alla Squiretaker per quanto riguardava il personale dell'infermeria e la gestione del laboratorio analisi, oltre che dell'unità di quarantena malgrado fossero evidenti le lacune e i dubbi sollevati più che legittimi, doveva prepararsi anche lui ad eseguire gli ordini.
"Signori prima di congedarvi devo presentarvi al Consigliere di bordo."
Senza dar peso al mugolio di insoddisfazione sicuramente proveniente da Cooper, Kriron chiamò in sala riunioni la Kublik che dopo un minuto entrò, raggiante e dall'aspetto estremamente riposato una vera visione che per pochi secondi aveva messo a tacere tutte le sue preoccupazioni.
"Consigliere, le presento il Tenente Comandante Squiretaker e il nostro nuovo Ufficiale Scientifico Cooper."
Con un gran sorriso strinse entrambe le mani, ma non perse altro tempo in convenevoli.
"Sarò a vostra disposizione per le prossime 48 ore, a breve il mio assistente vi contatterà per confermare gli orari in cui vi riceverò, sarà un piacere conoscervi meglio."
Un suono somigliante ad un inelegante sbadiglio portò la sua attenzione sull'uomo che le stava di fronte, con forte imbarazzo dei presenti.
"Mi scusi per averla annoiata così, ma ho detto solo due parole." intervenne stizzita la Kublik.
"Consigliere, la sola idea di dover affrontare un altro colloquio di qualsiasi tipo mi angoscia sono molto stanco e ho bisogno di riposo, vorrei davvero conoscerla meglio, ma so di non potercela fare in questo stato, del resto ha già tutte le mie valutazioni."
Appena le parole finirono di uscire dalla sua bocca si rese conto del grave errore che aveva fatto.
"Si Comandante, e grazie per la solerzia con cui me le ha provvedute." agitando il D-padd davanti ai suoi occhi.
"Credo che dovrò condividerle con i presenti" e con pochi gesti trasferì sullo schermo della sala il contenuto del file
"Ehi un attimo non può farlo, è segreto professionale..."
Zittendolo con uno sguardo tagliente, davanti a Kiron e la Squiretaker sfilarono le domande del test psicologico di Cooper, ad ogni risposta corrispondeva un'animazione grafica diversa, di un grado di volgarità crescente fino ad arrivare all'ultima domanda riguardante i rapporti interpersonali di un oscenità quasi pornografica.

Kiron era ammutolito, combattuto fra la voglia di prenderlo a pugni, confinarlo e bandirlo per sempre dalla Flotta o buttarsi a terra dalle risate la dottoressa invece si nascondeva nervosamente la faccia con le mani, chiedendosi come si potesse essere così irrispettosi del lavoro altrui.
"Andiamo! E' solo uno scherzo cameratesco da primo giorno." Ma notando che nessuno aveva voglia di rispondergli, continuò giustificandosi "Consigliere pensavo che avesse senso dell'umorismo, lo sa benissimo che il vero test è nell'allegato successivo, sia comprensiva, ho avuto un'infanzia difficile."
"Sarò felice allora di commentare i miei riscontri con lei durante il colloquio nel mio ufficio, ho proprio una mezz'ora per lei domani alle 6.00, è un po' presto lo so ma io sono mattiniera, sia puntuale o le assicurò che lavorerò per assicurarle anche una vecchiaia difficile."
Nessuna risposta! Pensò che fosse già un gran risultato per uno che indubbiamente ama il suono della sua voce.
"Signori vi auguro buon riposo." e la Kublik prese l'uscita seguita dalla Squiretaker, congedatasi solo un attimo dopo.
"L'Ammiraglio Crom mi aveva messo in guardia dalla sua insolenza Cooper, non di meno il suo curriculum è impressionante e lo rende inspiegabilmente adatto al ruolo rimasto vacante su questa nave, ma non dubiti che non tollererò un'altra pagliacciata di questo tipo e stia sicuro che se il Consigliere deciderà di farle rapporto, io lo sottoscriverò senza pensarci un attimo e ora è libero di andare."
Sollevandosi con sforzo dalla sedia cominciò a camminare verso l'uscita.
"Grazie Capitano, come avrà capito domani ho una levataccia."