10.06 " Interno "
di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 21-05-2013
USS Wayfarer, alloggio del Consigliere
"Avanti inutile pezzo di metallo! Smettila di complicarmi la vita!"
Da un paio di giorni il D-padd del Consigliere dava problemi: accensioni laboriose, immagini sfocate o vacillanti, migrazioni delle cartelle del personale. Sicuramente un noioso e persistente virus doveva essersi impossessato del 'maledetto oggetto'.
Avrebbe dovuto darlo indietro per uno nuovo già dal primo malfunzionamento, ma l'idea di dover fare il backup di tutta la documentazione e dei suoi codici di accesso aveva l'aveva indotta a procrastinare il momento. Di solito, dopo qualche minuto, riprendeva infatti a funzionare.
"Finalmente!" Esultò Erjn appena la schermata si ripristinò, mostrando l'elenco degli appuntamenti a cui aveva cercato invano di accedere.
La scorse rapidamente, sapendo di averne programmati soltanto due in orari ben distanziati tra loro...il tempo restante lo avrebbe dedicato a Drianna.
Il peso dell'assenza materna all'interno della Wayfarer era sicuramente amplificata dagli enormi spazi e dal comportamento di adulti non abituati a prestare le dovute attenzioni ad una bambina da sempre la Spini aveva viaggiato con lei ... povera bambina, rimasta senza il suo unico e più importante punto di riferimento.
Mentre continuava a ponderare sul tipo di aiuto che avrebbe potuto psicologicamente dare a Drianna, una casella alla sinistra dello schermo lampeggiò: era la cartella dove annotava gli appuntamenti personali da rispettare. Avendo completamente dimenticato di cosa si trattasse, la riportò in primo piano sullo schermo.
"Come è potuto accadere!?" Si chiese ad alta voce Erjn "No, non ha senso..."
"Kublik ad Infermeria."
=^= Qui infermeria =^=
"Avrei bisogno di sapere se se il mio check-up è stato confermato."
Solo pochi secondi dopo, la voce - incredula - gli rispose.
=^= Effettivamente, Consigliere, ci risulta credo che abbia anche ricevuto una notifica con data e ora ...=^=
"Si infatti ... le dispiace verificare la firma digitale del medico che me lo ha prescritto? Ultimamente ho molte noie con il mio D-padd."
=^= Nessun problema Comandante, può confermarmi il numero di assegnazione per cortesia? =^=
Dopo aver fornito l'informazione richiesta, Erjn attese per qualche secondo la risposta.
=^= Comandante ci devono essere dei problemi anche sui nostri applicativi ... la sua visita continua a risultaci autorizzata dalla Dottoressa Spini. Non può che trattarsi di un errore, visto che è stata autorizzata solo tre ore fa. Comunque può ugualmente presentarsi per eseguire il suo controllo, nel frattempo richiederemo l'intervento dei tecnici. =^=
"Grazie Tenente Auerbach, Kublik chiude."
Era evidente che c'era un errore, tra le altre cose non ricordava neanche di aver pianificato un controllo medico.
Prese di nuovo il palmare e una scossa improvvisamente le attraversò la mano.
Istintivamente lasciò cadere l'oggetto a terra.
"Argh!! Ma cosa diavolo...!?! Sei finito inutile pezzo di plastica, verrai rottamato!"
Dal pavimento, lo schermo del D-padd cominciò a lampeggiare per poi spegnersi.
In quell'istante suonarono alla porta del suo alloggio: era Drianna accompagnata da un guardiamarina.
"Benvenuta! Stavo per venirti a prendere per andare a mangiare qualcosa ..." E rivolgendosi alla donna "Grazie per averla accompagnata, guardiamarina."
"Accomodati Drianna. Allora, com'è andata con David?" Le chiese Erjn, sebbene avesse già capito dal volto deluso e preoccupato della piccola, che la compagnia dell'ufficiale scientifico aveva disatteso le sue aspettative.
"E' stato cortese e paziente ... penso che farà il possibile per trovare la mamma. Ho capito che a lui piace molto la mamma, ma l'unica cosa che mi ha detto è che tutto è più complicato di come penso io."
*
La percezione che hanno i bambini dei rapporti umani è sempre affascinante specialmente se così perspicaci.* Pensò tra sé Erjn, sorridendole.
"Sai Drianna, le responsabilità e persino la professione che si svolge, influiscono sulla libertà di dire
sempre quello che si pensa quello che sentiamo quando siamo vicino ad una persona che ci piace appartiene ad una sfera della personalità molto privata. Alcuni di noi si comportano come chi, trovando una cosa di valore, invece di mostrarla a tutti corre a nasconderla per paura che possa scomparire all'improvviso ... credo si possa chiamare riservatezza ..." e assumendo un tono di voce meno serioso "Effettivamente, anche se ancora non lo conosco bene, pensare al Comandante Who come riservato... eh!" Completò la frase con uno sconsolato gesto del capo.
Con soddisfazione il Consigliere si accorse di essere riuscita finalmente a strappare un sorriso alla bambina.
"Che ne dici se andiamo a trovarlo di nuovo e vediamo come procede il suo lavoro?" le propose Kublik.
Il viso della bambina sembrò ravvivarsi ancora di più: "Non pensa che potremmo disturbarlo?"
"Sono sicura che, nel caso, ce lo farà capire. E' uno dei quei casi in cui il pensiero arriva direttamente alla bocca ... dai, andiamo!"
Entusiasticamente Drianna andò verso la porta preceduta dal Consigliere, ma la sua attenzione venne richiamata dall'oggetto rimasto a terra.
"Il suo D-padd, Consigliere, aspetti..." chinandosi per raccoglierlo.
Erjn se ne era completamente dimenticata.
"No Drianna, non toccarlo!" La mano della bambina immediatamente si ritrasse.
Kublik si chinò sull'oggetto e lo raccolse, posandolo sulla scrivania. Fortunatamente ora sembrava inerme.
"Scusami, ma era a terra perché, pochi minuti prima che arrivassi tu, mi ha praticamente folgorato mentre cercavo di farlo funzionare. Non so cosa possa assere accaduto a quell'aggeggio, ma al mio ritorno lo farò rottamare."
La reazione di Erjn aveva sbigottito ed allo stesso tempo divertito Drianna, che come a voler accettare una sfida, avvicinò l'indice verso il tasto di accensione, e prima ancora che potesse toccarlo...
"Consigliere guardi ...si è accesso!"
*
Acceso e con schermata funzionante.* Pensò Erjn.
Il consigliere con un gesto veloce, lo prelevò dalla scrivania mettendolo sotto braccio sinistro e porgendo la mano destra alla bambina.
"Sai cosa? Me lo porto dietro cosi dopo, se ti va, potrai accompagnarmi a prenderne un altro e aiutarmi fare il backup di questo, io non riesco a farli velocemente." E uscirono finalmente dall'alloggio.
USS Wayfarer - Laboratorio Scientifico 1
"Buongiorno belle signore!" Who le salutò cercando di essere il più affabile possibile.
"Buongiorno David Drianna voleva salutarti." disse portando di qualche passo avanti la bambina.
"Comandante volevo ringraziarla per l'ospitalità di ieri sera e chiederle se ci sono novità sulla mia mamma."
Who andò verso di lei e piegò le ginocchia fino a raggiungere l'altezza dei suoi occhi, sperando disperatamente di farle capire che erano emersi elementi che sicuramente avrebbero contribuito a dare una risoluzione - anche se ancora c'era molto lavoro da fare per venirne a capo - e che non si sarebbe arreso. Dall'espressione rinfrancata del viso, gli fu chiaro che Drianna gli credeva.
Soddisfatta dell'incontro, Erjn osservava silenziosa la conversazione dei due, quando ...
"Aaahhh!!" e per la seconda volta in poche ore, il palmare del consigliere cadde a terra, stavolta però sferzato da un calcio che lo mandò contro la parete, di fronte sotto lo sguardo incredulo dei
presenti.
"Cosa succede consigliere? Prende a calci la magnifica tecnologia offerta in comodato d'uso dalla Flotta?" Ironizzò l'ufficiale scientifico, alleggerendo l'atmosfera all'interno della stanza.
Notevolmente più provata ed irritata di quello che voleva apparire, Erjn fece ammenda:
" Scusatemi, scusatemi davvero ma..."
"Un'altra scossa?" chiese Drianna, richiamando l'attenzione di Who.
Annuì rassegnata " Ma non preoccuparti, come ti ho già detto, questo aggeggio ha i minuti contati!"
David andò con un atto pietoso a raccogliere l'abusato oggetto, lo esaminò per qualche secondo e lo riportò verso la proprietaria.
"Consigliere, i D-padd sono dei pessimi conduttori, la loro struttura polimerica ..."
"Cos'è non mi crede?" rispose la Kublik ormai visibilmente indispettita, "Guardi qua!" e si levò il fermaglio che le raccoglieva i capelli. La maggior parte cadde sulle spalle, mentre molti rimasero dritti sulla sua fronte e sulla sua nuca.
"Ah!" esclamò cercando di reprimere una risata.
Anche Drianna cercò di contenersi.
"Beh, nessun dubbio che si tratti di energia statica ... Consigliere, è sicura che non sia soltanto, ehm.. diciamo così, una brutta giornata per lei?"
Non appena quelle parole gli uscirono di bocca, ebbe la certezza di aver commesso un errore lo sguardo che gli sferrò la Kublik ne fu la conferma immediata.
Erjn era infatti pronta ad aggredirlo verbalmente, se non si fosse resa conto che nell'angolo dove era rimasta fin dall'inizio, Drianna aveva assistito alla scena ridendo sommessamente.
A quella vista, il bisogno di rivalsa lasciò il posto ad immenso senso di gratitudine verso l'ufficiale che, se pur in maniera indiretta ed impropria, era riuscito a dare una mano al suo lavoro e a distrarre per un momento la bambina.
"Maledizione!" esclamò improvvisamente Who, non lasciando però la presa sul D-padd che stavolta elettrizzò anche la sua mano.
"Faccia attenzione Comandante! Non vorrà mica far cadere questo gioiello per terra?" Ironizzò stavolta Erjn "Oh! Ma cosa succede ai suoi capelli!? Improvvisamente sono tutti dritti... eh, speriamo che anche per lei non sia in una di quelle brutte giornate."
Ignorando il trionfale tono di sarcasmo del Consigliere, l'attenzione di Who rimase focalizzata sullo schermo che rimandava in successione una sequenza di numeri lunghissima prima di lampeggiare e spegnersi di nuovo.