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USS WAYFARER - MISSIONE 16 RSS USS WAYFARER - Missione 16

16.00 " Fra le ombre di Genesis "

di Gregory Cooper, Pubblicato il 22-06-2018


USS Wayfarer - Sala riunioni
29/05/2398, Ore 09.00 - D.S. 75406.51


Il Capitano Kiron era seduto al suo solito posto in attesa dell'arrivo dei suoi ufficiali superiori, leggendo i dati della prossima missione assegnata dal Comando di Flotta... ancora non riusciva a credere ai suoi occhi.

Era passato quasi un anno dalla missione su Albatross. Tutte quelle morti, quel mondo in rovina che a tutt'oggi faticava a rinascere nonostante gli aiuti della Federazione. Anche dopo aver risolto la faccenda aveva avuto incubi per giorni... incubi nei quali una pianta assassina cercava di ucciderli tutti. E nonostante questo si rammaricava di aver dovuto distruggere due creature così uniche. Chissà se ce n'erano altre la fuori... o cose ben peggiori.

Su consiglio di Erjn aveva chiesto all'Ammiragliato di ricevere una serie di missioni più leggere. Per far riprendere forza ai suoi uomini... per lo più erano state missioni diplomatiche. Niente di serio... molto noiose in effetti. Però serviva a tutti loro una piccola pausa, ma adesso dovevano tornare in forma prima di cadere nell'apatia.

Cooper battibeccava con Rumar, con le due Squiretaker e persino con lui... Cooper battibeccava sempre con chiunque quindi si poteva dire che era tornato in piena forma. Sheeval stava massacrando i suoi uomini a suon di addestramenti speciali, li vedeva passare con uno sguardo distrutto di chi dorme si e no due ore a notte. Ristea si era chiuso in sala macchine a portare al limite di perfezione i suoi amati motori. Vaitor aveva cercato di coinvolgere gli altri ufficiali nei suoi progetti olografici, ma con scarsi risultati e la giovane Ichigawa sembrava faticare a sentirsi un membro dello staff di comando... aveva visto delle potenzialità in quella ragazza e non voleva farsi sfuggire l'occasione di aiutarla nella sua crescita.

Insomma, si stavano tutti annoiando a morte... lui compreso.

Stava per richiamare la Flotta Stellare per richiedere delle missioni più interessanti, quando una comunicazione con l'Ammiraglio Lennox riaccese in lui il fuoco dell'esploratore.

L'apertura della porta della sala riunione lo distolse dai suoi pensieri. Erano arrivati praticamente tutti insieme parlottando fra loro di piccole gestioni della nave. Dopo un breve saluto e dopo aver ordinato qualcosa al replicatore, si sedettero tutti guardando il loro Capitano con sguardo annoiato in attesa della prossima missione: parlare con l'ennesima commissione/governo/comunità mineraria? Portare un cestino per il pranzo a dei coloni? Raccogliere campioni di polline?

"La avverto Capitano, se devo raccogliere un altro campione di polline me ne vado!" borbottò Cooper come se gli avesse letto nel pensiero.

"Dio ti prego, fa che sia una raccolta di polline..." sospirò Rumar di rimando strappando un sorriso a tutti loro.

Kiron li guardò senza dire niente pregustando la faccia che avrebbero fatto... l'aveva fatta lui stesso alcune ore prima. Con estrema teatralità indicò il grande schermo della sala riunioni e poi premette il pulsante di avvio.

L'immagine che apparve riaccese una scintilla d'interesse nei suoi ufficiali. Si trattava del fermo immagine catturato da un satellite geostazionario. Il dettaglio era incredibile. L'immagine raffigurava cinque uomini, diversamente armati, ma tutti dall'aspetto risalente al tardo medioevo terrestre.
Due di loro erano in armatura pesante con tanto di scudi e spade mentre gli altri passavano dall'armatura di cuoio a quella che sembrava una tunica sacerdotale piena di strani simboli.
I cinque uomini erano in piedi su una cengia rocciosa e guardavano verso il vuoto, in posizione di guardia.

"HAY 2556. Pianeta di classe M scoperto appena due anni fa all'interno della nebulosa Mutara." iniziò Kiron.

"Quella del Progetto Genesis?"

"Esatto Numero Uno... all'esplosione del dispositivo Genesis per mano di Khan, gran parte della materia della nebulosa si trasformò in un pianeta che purtroppo ebbe vita breve. L'instabile protomateria, usata per la costruzione della matrice da David Marcus nella sua fretta di completare il Progetto Genesis, fece diventare gli ecosistemi da essa creati pericolosamente bizzarri. Questa instabilità, all'inizio, si manifestò nel ritmo accelerato di crescita, poi in scombussolamenti micro-climatici. Invece di prosperare, il pianeta iniziò a subire un'attività geologica molto violenta che ridusse in lava l'intera superficie. Ma da allora sono passati centotredici anni e il pianeta si è raffreddato tanto da permetterne l'esplorazione."

"Vuole dire che quello è il pianeta Genesis? Ci sono già delle forme di vita? Ma è impossibile!" esclamò Cooper.

"Infatti non lo è... ci eravamo tanto concentrati su Genesis da dimenticarci di esplorare quello che rimaneva della nebulosa. E alla fine abbiamo scoperto questo pianeta." rispose Kiron godendosi la scena finale della sua esposizione.

"Nessuna traccia di tecnologia più avanzata della lavorazione del ferro" commentò Rumar cercando di studiare l'abbigliamento degli uomini in cerca di anacronismi.

"Nessuna traccia di inquinamento atmosferico..." si aggiunse Cooper sbuffando annoiato.

"Aspetto umanoide perfettamente simile ad un terrestre, nessun segno di malattie dovute ad una vita tecnologicamente meno avanzata... quegli uomini sembrano in forma perfetta." commentò la dottoressa Squiretaker con occhio clinico.

"L'uomo in abito di stoffa sembra essere il capo. Notate come alcuni di loro sono leggermente voltati verso di lui. I due in armatura sembrano intenzionati a proteggerlo." continuò il consigliere di bordo.

"I simboli sulla sua veste sembrano costellazioni... ne riconosco un paio." si intromise Ichigawa sorprendendo un po' tutti.

"Capitano, ci hanno ordinato di fare da balia ad un pianeta di agricoltori tecnologicamente arretrati? Sarà di una noia mortale." sospirò Cooper e questa volta Rumar sembrò essere d'accordo con lui.

"Ci hanno ordinato di capire questo!" disse Kiron e con teatralità fece partire il filmato.

L'immagine si mise in movimento. I due uomini in armatura si posero davanti a tutti sollevando gli scudi. Da sotto la cengia rocciosa, dalla quale si poteva ammirare un paesaggio rigoglioso pieno di piante lussureggianti, apparve un enorme rettile alato di colore rosso sangue le cui scaglie rilucevano i raggi del sole.
La creatura, che sembrava essere alta almeno quanto un palazzo di sei piani, si sollevò di alcuni metri per poi poggiare le zampe posteriori sulla terrazza rocciosa. Gli uomini erano arretrati all'unisono. L'essere sembrò ruggire, il suono non era naturalmente registrato nelle immagini del satellite, ma la bocca spalancata provvista di zanne e una lunga lingua biforcuta, sembrò far nascere in tutti i presenti la sensazione di un urlo bestiale pieno di furia animale.

"Santo cielo... che diavolo è quel coso?!" mormorò Ristea a bocca aperta.

"E' un drago! Se non sbaglio c'erano anche su Betelgeuse II, ma ormai è un pianeta inabitabile. Non credevo che fossero così grandi" Vaitor ne aveva ricostruito uno sul ponte ologrammi in una sua missione simulata e le sue creature sembravano misere al confronto di quella creatura.

"Non hanno speranze. Forse con un fucile phaser o qualche granata al plasma..." commentò Sheeval vagliando tutte le possibilità

"Non siamo qui per quella creatura signori... guardate attentamente." mormorò il Capitano della Wayfarer attirando l'attenzione di tutti sulle immagini.

L'uomo in tunica sollevò il suo bastone, sembrò mormorare alcune parole e poi puntò la mano verso il drago. Un attimo dopo un enorme e sfrigolante fulmine si sprigionò dalla sua mano abbattendosi come un maglio sul rettile... per alcuni secondi il mostro sembrò urlare di dolore. Le sue scaglie, colpite dalla scarica elettrica, si offuscarono per poi annerirsi, alcune si staccarono cadendo a terra. Le ali del drago colpirono l'aria e l'essere fuggì dal suo carnefice urlando la sua rabbia e il suo dolore. Gli uomini parvero rilassarsi e l'immagine si fermò di nuovo.

"Cos'è successo?" chiese basito Cooper sconvolto per quello che aveva visto.

"E' quello che dobbiamo scoprire... e dato che si tratta di un pianeta protetto dalla Prima Direttiva dovremo seguire un preciso protocollo di studio, ma la Federazione vuole assolutamente sapere che cosa abbiamo visto." rispose Kiron soddisfatto ed elettrizzato allo stesso tempo.

"Qualcuno ha idea di cosa abbiamo appena visto?" chiese il Ristea guardandosi intorno, ma nessuno rispose a quella domanda.

"Magia?" chiese timidamente Asuna nel mutismo generale.