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ISS THUNDER - MISSIONE 00 RSS ISS THUNDER - Missione 00

00.01 " Parata d'eroi "

di Miral del clan Chelak, Pubblicato il 13-11-2014

Vanessa chiuse il collare della semplice casacca nera. Lanciò un'occhiata alla foto appesa all'orlo dello specchio, che la guardava con un mezzo sorriso.
Aprì il cassetto. Scostò i nastrini di campagna e le decorazioni minori, prendendo un solo astuccio di velluto nero. Lo aprì: la familiare immagine del globo terrestre e della spada scintillava in oro, racchiusa tra un ramo di quercia e uno di palma un singolo brillante marcava il pomolo dell'elsa.
Lentamente, deliberatamente, Vanessa si appuntò la decorazione sul petto sinistro della casacca.
Un colpo di campanello risuonò nell'appartamento. "Sono arrivati, mamma!" le disse il piccolo Robert dall'ingresso. Vanessa sospirò e andò ad aprire: davanti a lei, un giovane ufficiale e due guardie di sicurezza. Non fosse stato per le uniformi di gala, poteva sembrare uno dei soliti arresti.
Come un sol uomo, i tre militari scattarono nel saluto.
"La vedova Aubrey?" disse l'ufficiale, col tono di chi non sta domandando.
"Sono io" rispose Vanessa. "Venga con noi. Un veicolo ci attende."
Uscendo nella luce ambrata del mattino, Vanessa vide Phobos avanzare, bassa e veloce, dall'orizzonte occidentale.

"Tra trenta secondi in onda."
"Ok."
[Inquadratura della bandiera dell'Impero che garrisce al vento. Logo della INN in sovrimpressione.'>
"Ecco che va l'inno della Flotta."
[Spezzone di repertorio di un passaggio radente su un pianeta ostile. L'inno sfuma dopo la prima strofa. Dissolvenza incrociata sull'immagine dell'annunciatore.'>
? "Buon giorno e benvenuti a tutti i nostri spettatori! È Leonard Schüssel che vi parla, dal Viale degli Eroi di Greentown, Colonia 1. Tra poco avrà inizio la cerimonia del varo ufficiale della ISS Thunder, l'ultima e più potente delle navi spaziali della Flotta Imperiale. Il palco delle autorità si va lentamente riempiendo, ma ancora non ha preso posto Sua Eccellenza il Governatore Alistair Klink, per cui riteniamo di avere qualche minuto a nostra disposizione prima della parata. La folla delle grandi occasioni si accalca lungo il viale, e notiamo in particolare numerose scolaresche inquadrate dai rispettivi insegnanti."
[Stacco e panoramica sulla folla zoom su un bambino che sventola la bandiera dell'Impero. Dissolvenza incrociata con le bandiere che garriscono sopra il palco, e carrellata a inquadrare il cordone di sicurezza.'>
? "Ricordiamo che la ISS Thunder è un incrociatore pesante di classe Empire, che disloca 900.000 tonnellate ed è in grado di raggiungere e mantenere per 12 ore un fattore di curvatura 10. Coi suoi 7000 TW di potenza di fuoco, la Thunder è tra le navi più agguerrite di cui dispone oggi l'Impero."
[Sovrimpressione di un'immagine di repertorio di un incrociatore pesante.'>
? "La Thunder misura 320 metri di lunghezza, 140 di larghezza, e 87 di altezza, suddivisi in 16 ponti. Ospita un equipaggio di 500 uomini e donne di provata lealtà, che tra poco sfileranno davanti a noi per raggiungere la piattaforma di teletrasporto di Piazza Colonnello Green e venire trasferiti a bordo. Ecco cosa ha dichiarato Sua Eccellenza il Ministro della Guerra a proposito del ruolo del nuovo contingente, denominato Forza Pretoriana, cui la nuova ISS Thunder va ad aggiungersi."
[Servizio preregistrato con dichiarazioni del Ministro della Guerra'>
"Hai un minuto."
"Lo so. Passami l'acqua."

Ricardo Seldon passeggiava lentamente avanti e indietro, immerso nei suoi pensieri. Non c'erano ordini da dare, problemi da risolvere, nemici da affrontare tutto questo era per dopo. Ora si trattava solamente di fare bella figura, apparire debitamente marziali e sfilare davanti ad Alistair - pallone gonfiato! - e alle altre autorità. Helga aveva detto che sarebbe stata sul palco col padre. Seldon sorrise tra sé: probabilmente, pensò, voleva essere proprio sicura che lui s'imbarcasse.
* La cosa è di reciproca soddisfazione, naturalmente * soggiunse mentalmente. Lanciò uno sguardo al suo procace ufficiale scientifico capo e secondo in comando. Alejana King stava indossando un cinturone portabandiera. Dietro di lei, T'Val stava verificando lo schieramento delle varie divisioni, con la pazienza meticolosa che solo una vulcaniana poteva mettere in un compito tanto tedioso. E più in là ancora - oltre il gruppone dorato della Sezione Comando oltre la folla azzurra degli specialisti scientifici e medici oltre la massa rossa dei tecnici e della Sicurezza - un'altra compagine, nera, silenziosa, compatta.
* LORO non hanno bisogno che una balia vulcan li allinei per benino... * pensò Seldon, ma non c'era nessuna invidia nel pensiero. Davanti alla falange dei MACO, una figura solitaria stava piantata a gambe divaricate, immobile nella posizione del riposo regolamentare.

A Miral non aveva mai dato fastidio aspettare inquadrato. Nella sua esperienza, la vita militare era contraddistinta da lunghi periodi di noia assoluta, inframmezzati da brevi attimi di caos totale e potenzialmente letale. "Il trucco sta nel fare il modo che il caos sia letale soltanto per il nemico" soleva dire durante gli esercizi tattici coi suoi subordinati. Anche ora, non gli era difficile attendere il segnale dell'inizio della parata la sua parte più ferina continuava a elaborare piani di contingenza per ogni eventualità, misurando angoli e valutando materiali, collocando nel diorama tattico della sua mente le varie unità nei punti più adeguati a rispondere a qualsiasi minaccia. La sua parte più civilizzata stava cercando di adattare la struttura ritmica del sonetto elisabettiano al graalek.
Quando finalmente il segnale arrivò, voltò appena la testa.
"Comandanti di compagnia, pronti a muovere al mio ordine. Alfiere!"
Una tenente schierata in prima fila srotolò il vessillo del battaglione. Pur rammendato a regola d'arte, mostrava i segni di numerosi maltrattamenti. Non un solo componente del 47°, però, ne avrebbe MAI chiesto il rimpiazzo.

[Inquadratura in campo lungo sull'imbocco del viale.'>
? "Sua Eccellenza Klink ha dato il segnale! La folla applaude come impazzita, in un tripudio di bandiere dell'Impero! Da un istante all'altro dovremmo veder spuntare... sì, eccoli! Un'altra unità d'élite si presenta all'appuntamento con la Storia! I nostri ragazzi marciano, sprezzanti di tutti i nemici, verso la gloria che li attende!"
[Zoom sul gruppetto che avanza in testa alla parata. Primo piano su ciascuno dei tre ufficiali.'>
? "Avanti a tutti marcia il capitano Ricardo Seldon, ufficiale in comando della nuova unità. Seldon è nato 37 anni fa a bordo di una nave del Servizio Cargo, quindi possiamo dire che sia più a suo agio nel vuoto siderale che su un pianeta. Un vero lupo degli spazi! Al suo fianco marciano due donne: l'orioniana in uniforme azzurra è il comandante Alejana King, seconda in gerarchia e responsabile della divisione scientifica la vulcaniana in uniforme dorata è T'Val, responsabile della Commissione Fedeltà di bordo."
[Inquadratura sui primi ranghi dell'equipaggio.'>
? "Dietro a loro sfila la divisione comando, che conta una quarantina tra ufficiali e sottufficiali a seguire vedremo la divisione scientifica e medica - circa 120 uomini e donne di tutti i gradi - e poi la divisione tecnica e sicurezza, che comprende il grosso dell'equipaggio (altri 350 uomini e donne)."
[Musica marziale in sottofondo: inno della Flotta, solo strumentale, eseguito dall'Orchestra Sinfonica di Vienna.'>
? "Questa occasione è un privilegio raro per il pubblico di Greentown solitamente, infatti, le navi appena completate nei cantieri di Dystopia Planitia vengono inviate in orbita terrestre per ricevere l'equipaggio e compiere la cerimonia formale del varo. La Thunder è la prima nave da 22 mesi a questa parte a ricevere il proprio complemento di effettivi direttamente su Marte. Ma ora godiamoci la sfilata!"
[Musica a salire. Inquadratura che si allarga a mostrare i saluti della folla al passaggio dell'equipaggio'>

Vanessa aveva provato una stretta al cuore all'apparire della testa del reparto. Troppo simile la scena all'ultimo imbarco di Tim. Si chiese quanti di quei valorosi figli dell'Impero sarebbero tornati vivi quanti sarebbero tornati morti e quanti avrebbero trovato la loro ultima dimora sotto un sole alieno o nel vuoto infinito.
Accanto a lei, il figlioletto sventolava la bandierina che chissà chi, chissà quando, gli aveva dato. Robert le strinse la mano. Il contatto la fece riscuotere da quell'umore così torvo.
Alzò la testa, drizzò le spalle, e un raggio di sole fece risplendere l'oro della decorazione alla memoria che lei indossava per suo marito, capitano Timothy Aubrey, Eroe dell'Impero Terrestre.
Guardò arrivare la testa della parata, che si fermò all'altezza del palco delle autorità il drappello di testa si dispose in linea, sugli attenti, fronte al palco. La folla tacque.
Vanessa si avviò verso la scaletta che scendeva dal palco. Robert tentò di seguirla, ma una donna nell'uniforme del Servizio di Sicurezza lo fermò.
Una volta a terra, la donna ricevette un fagotto da un ufficiale della Flotta con passo lento, solenne, raggiunse i tre spaziali schierati. Come un sol uomo, i tre scattarono nel saluto. Vanessa portò il fagotto alle labbra, lo baciò, e poi lo porse a Seldon. Ricardo lo accettò con un cenno un del capo, lo baciò a sua volta, e senza girare la testa lo passò alla sua destra. Alejana lo prese e lo aprì, con pochi, rapidi gesti. La bandiera di guerra della Flotta Imperiale si spiegò tra le mani della donna, che la innalzò. La folla applaudì e salutò i ragazzini sventolarono le loro bandierine, riproduzioni in miniatura del vessillo nuovo fiammante che ora garriva al vento.
Vanessa fece un passo indietro, con gli occhi che le si inumidivano. I tre ufficiali della Thunder fecero a loro volta un passo indietro, poi ruotarono per riportarsi in allineamento con le file dell'equipaggio.
Al segnale, ripresero a muovere.

Quando l'ultima fila di uomini in uniforme rossa si fu messa in moto, Miral lasciò che guadagnassero qualche decina di metri di spazio, poi, con la sua voce stentorea, urlò: "Battaglione avanti, marsh!"
Con la consueta sincronia, la bestia a mille zampe iniziò ad avanzare.
Le compagnie procedevano a ranghi serrati, in fila per sei, esattamente distanziate non appena Miral ebbe imboccato il Viale degli Eroi, la folla proruppe in un'ovazione.

? "A questo punto, signore e signori, la parata è giunta alla sua parte finale e se fino ad ora abbiamo giustamente salutato gli uomini e le donne della Flotta, ora tocca a un'unità che si è coperta di gloria in ogni campagna: preceduto dal suo comandante, il colonnello Miral Chelak, ecco che arriva il 47º battaglione MACO d'assalto planetario! Dormite più tranquilli, stanotte, cittadini dell'Impero su di voi, su noi tutti, vegliano gli uomini e le donne in divisa nera. Onore ai prodi del 47º! Onore ai combattenti dell'Impero!"
[Rapide dissolvenze dai vari angoli di visuale: volti decisi, passi perfettamente cadenzati, armi lucide, uniformi impeccabili, la bandiera del reggimento, il volto di Miral.'>

Seldon, King e T'Val si erano fermati sull'orlo della piattaforma del teletrasporto. Mentre la coreografia della cerimonia continuava, a sei alla volta gli uomini dell'equipaggio salivano e scomparivano, salivano e scomparivano, proiettati istantaneamente in una realtà professionale ben diversa dall'entusiasmo di una parata. La piazza era impavesata di bandiere e gremita di folla: probabilmente tutta Greentown, e sicuramente le scolaresche dell'intera Colonia 1. Alistair Klink non aveva badato a spese, per salutare il genero...
Era ormai il turno delle uniformi rosse, e Seldon vide in distanza che la testa del 47º aveva ormai raggiunto il palco delle autorità.
"Dieci minuti al massimo, poi anche questa sarà finita" mormorò senza muoversi.
"E allora comincerà il bello..." rispose Alejana alla sua sinistra. Ricardo colse il vago profumo di lei, e piegò la bocca in un minuscolo sorriso.