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USS SEATIGER - MISSIONE 11 RSS USS SEATIGER - Missione 11

11.04 "Contatti"

di Anna Maria Calvi, Pubblicato il 29-03-2025



USS Seatiger, Plancia - Singolarità, luogo sconosciuto.
01/09/2398,12:20 - D.S. 75667.16


E improvvisamente tutto tornò come doveva essere: le porte dell'ascensore si aprirono e un Kenar visibilmente turbato per l'esperienza appena vissuta entrò appoggiandosi alla parete alla sua destra. Gli uomini in plancia si guardarono in silenzio per qualche secondo. Il primo a parlare fu il Capitano.

"Cosa è successo? State tutti bene? Stato della nave?"
Quelle brevi richieste servirono ai presenti per riprendersi e ognuno tornò alle proprie occupazioni.

"Ricevo segnali da tutti i ponti, oltre alle perdite subite nell'arrembaggio non ce ne sono state altri dovuti alla distorsione subita." disse Tholos dalla sua postazione.
Le immagini che lo schermo mostrava ai presenti erano qualcosa di mai visto: erano avvolti dalla luce biancastra che sembrava accoglierli come un grembo materno e gli esseri, come quelli che avevano soccorso, sembravano galleggiare in questa luce senza una meta apparente, anche se alcuni di quelli si erano avvicinati alla nave.

"Cosa stiamo guardando?" Chiese Kenar mentre si sedeva sulla sua poltrona, con Finn che si posizionata alla sua destra.

"Non lo so, ma è stranissimo!" Rispose il Primo Ufficiale, senza distogliere lo sguardo dallo schermo.

Queen dalla sua postazione studiava i dati che i sensori stavano raccogliendo, senza però a capirci molto.

"Mi spiace Capitano, non ho mai visto niente del genere e i dati dei sensori sono da decifrare, potrò essere più specifico dopo che sarò riuscito ad interpretarli. "

"È possibile comunicare con loro?"

"Stiamo ricevendo messaggi su tutte le frequenze, ma sembra che stiano trasmettendo il primo messaggio di benvenuto all'infinito." Disse T'Kar.

"La Dottoressa però è riuscita a comunicare direttamente con uno dei nostri ospiti, senza le sue istruzioni non saremmo riusciti a sfuggire all'attacco dello sciame. Purtroppo adesso è troppo impegnata coi feriti e non possiamo distoglierla dai suoi doveri, ma, oltre a lei, chi è al corrente di quello che stava facendo?" chiese Kenar.

"Secondo il computer, durante l'attacco era nel magazzino di carico con gli alieni ed era insieme al Consigliere ed a Treena." rispose T'Kar dopo una veloce verifica delle posizioni della Dottoressa Sheva.

"E dov'è Treena adesso?" chiese Kenar

"Ancora nel magazzino."

"Kenar a Treena!" ma nessuno rispose alla domanda. "T'Kar, raggiunga Treena. Verifichi le sue condizioni e anche quelle dei nostri ospiti."

Pochi secondi l'uscita dell'Ufficiale Tattico una melodia del tutto simile a quella che Sheva aveva detto di trasmettere, ma mille volte più strutturata e armonica, invase la plancia.

"Credo che sia il loro modo di comunicare: il computer lo sta decodificando." disse Queen mentre regolava alcuni comandi "Ecco Capitano, il traduttore ha decodificato il loro linguaggio, ora siamo in grado di capire cosa dicono."

"Cosa dice l'ultimo messaggio?" chiese Finn e Queen attivò l'audio affinché tutti potessero ascoltare:

=^=Vi chiediamo scusa per le distorsioni quantiche a cui vi abbiamo sottoposti, speriamo di non avervi causato troppi danni. Non abbiamo mai incontrato esseri della vostra sostanza: chi siete?=^= la voce calda e tranquilla di prima risuonò in plancia e Kenar intuì che quegli esseri, qualunque cosa fossero non erano loro nemici. Fece quindi un cenno a Queen di tradurre le sue parole nel linguaggio musicale alieno.

"Siamo l'equipaggio della nave Seatiger, veniamo da un altro universo e veniamo in pace. Nel nostro universo facciamo parte di una coalizione di mondi che si chiama Federazione dei Pianeti Uniti, il cui scopo originario è quello di cercare nuove civiltà e nuove forme di vita. Noi ci siamo ritrovati per sbaglio in questa dimensione, ma continuiamo a portare avanti il messaggio della Federazione. Il mio nome è Kenar e sono il Capitano di questa nave e a nome del mio equipaggio vi ringrazio per averci salvato. Voi chi siete?"

Passarono alcuni interminabili secondi, dovuti alla necessità del computer di associare parole alla melodia che riceveva, in cui il silenzio degli altoparlanti divenne quasi assordante.

=^=Capitano Kenar, siamo noi che dobbiamo ringraziarvi per aver salvato i nostri fratelli: ci hanno spiegato che senza il vostro intervento gli Oscuri li avrebbero uccisi. Non saprei come definirci, perchè non ne abbiamo mai avuto l'esigenza, noi semplicemente siamo!=^=

"Penseremo a come definirvi in un altro momento: ora se non vi spiace avremmo bisogno ancora del vostro aiuto. La nostra nave ha subito danni ingenti causati da quelli che voi chiamate Oscuri, se voi poteste darci un supporto con le riparazioni, ve ne saremmo grati:" disse Kenar.

=^=Ma certo Capitano, per noi sarà un divertente passatempo. Diteci cosa vi serve.=^=

USS Seatiger, Magazzino di carico 2.
01/09/2398 - ore 12:25 - D.S. 75667.17


T'Kar arrivato al magazzino che ospitava gli ovoidi, trovò Treena stesa a terra nella forma umanoide che aveva assunto da quando era a bordo della Seatiger. Il Tattico le si avvicinò e la esaminò col tricorder per assicurarsi che fosse ancora viva.

"Sto bene, vulcaniano, è che il contraccolpo dovuto all'improvviso distacco telepatico della Dottoressa, è stato devastante." disse la mutaforma aprendo gli occhi e mettendosi a sedere.

"Grazie a voi siamo riusciti a sfuggire ai nostri attaccanti: adesso siamo ospiti della dimensione da cui provengono loro." disse T'Kar, facendo mun cenno verso gli ovoidi che galleggiavano a poca distanza dalla barriera energetica, come se volessero sincerarsi delle condizioni di quello strano essere che per qualche minuto era diventato uno di loro. T'kar porse una mano alla mutaforma e l'aiutò ad alzarsi.

"Necessita di un controllo medico?" le chiese

"No, sto bene. Grazie. Cosa è successo?"

"Grazie alle informazioni ottenute da lei e la Dottoressa siamo riusciti ad aprire una sorta di portale quantico che ci ha portato nella loro dimensione. Non sappiamo per quale motivo gli attaccanti non ci hanno seguito, ma credo che lo scopriremo presto. Riesce a comunicare con loro?"

"Certo: assumendo la loro forma e avendo un contatto telepatico con qualcuno all'esterno che faccia da comunicatore, la cosa è già stata fatta. Immagino che la Dottoressa sia troppo impegnata al momento?"

"Sì, ci sono stati molti feriti in seguito all'abbordaggio, ma il Signor Queen sta traducendo il loro linguaggio, probabilmente c'è già riuscito mentre parliamo.

USS Seatiger, Infermeria
01/09/2398 - ore 12:35 - D.S. 75667.19


Althea era rientrata in Infermeria dopo che la nave aveva ripreso la sua forma abituale e si era rimessa al lavoro con la sua squadra per portare aiuto a tutti feriti che si erano riversati in infermeria.

Il Consigliere, dopo essersi assicurato che i valori di Droxine fossero stabili, si era spostato al capezzale del Capo della Sicurezza: il suo volto era più pallido del solito, ma i suoi valori si stavano stabilizzando, infatti la vide riaprire gli occhi con enorme sollievo.

"Ehi tu, devi smetterla di farmi morire di paura! Credo che chiederò al Capitano di cambiarti sezione, così non tremerò ogni volta che vai in missione!"

La giovane fece un sorriso al suo caro amico e mosse la mano destra a cercare la sua. Anena accorgendosi del movimento gliela afferrò e se la portò alle labbra per un tenero bacio.

"Devi stare tranquillo, lo sai che non ti libererai di me così facilmente! E poi per stare al sicuro su questa nave cosa dovrei fare? nemmeno occupandomi della cucina potrei stare al sicuro!" rispose Anna "Come sta Droxine?"

"E' viva. Al momento è tutto quello che posso dirti: Alty ha fatto un miracolo, dopo che tu l'hai trascinata da lei, ora gliene servirà un altro per guarirla."

"Alty? da quando sei così in confidenza con lei?" chiese Calvi con una nota di finta gelosia nella voce.

"Oh tranquilla, tu sei la mia unica e sola Annina! Ma guai a te se ti riduci ancora in questo stato!" rispose con un sorriso il Consigliere "Ora riposati che in queste condizioni non sei utile a nessuno!"

"Agli ordini Consigliere....però tu rimani qui vicino, ok?"

"Sono qui, non me ne vado!" rispose Anena stringendole la mano "Dormi adesso."