SS Styge - Plancia
Spazio Profondo
15 gennaio 2397 - ore 10:50
Lexy era accovacciata sulla poltrona del Capitano, stringeva le ginocchia al petto con i talloni poggiati sulla seduta.
I suoi occhi schizzavano qua e là come un animale chiuso in gabbia mentre osservava l'equipaggio al lavoro.
La Styge era un prototipo top secret di nave militare che la Weyland-Yutani stava preparando come possibile soluzione multi ruolo da presentare durante il prossimo bando armamenti della Flotta Stellare.
Come tutte le navi militari del suo tipo la Styge era spoglia e priva di qualsiasi tipo di distrazione.
Il viaggio era ancora lungo e Lexy si stava annoiando a morte.
"Rapporto!" squillò con voce acuta per la decima volta nell'ultima ora.
Il personale presente si scambiò una serie di sguardi spazientiti e tra i canali di messaggistica interna della nave volarono diversi insulti in direzione della donna.
"Tutti i sistemi operano nella norma, doppieremo Vulcano tra circa tre ore" rispose l'ufficiale addetto al timone.
"Che palle! Di questo passo non arriveremo mai a Ba'ku. A tutta curvatura!" esternò la donna roteando gli occhi.
Il timoniere, un giovane Andoriano, rizzò le antenne in segno di stizza.
"Non possiamo signora, i lavori al nucleo di curvatura non sono ancora stati completati."
"Incredibile! Vado a vedere cosa sta combinando mio fratello" esclamò Lexy smontando dalla poltrona e dirigendosi verso un turbo ascensore
"Non fate schiantare questa bagnarola mentre sono via."
"Faremo il possibile.." rispose sarcastico l'Andoriano tornando a prestare attenzione alla propria postazione.
SS Styge - Ponte 4
Spazio Profondo
15 gennaio 2397 - ore 11.00
Luthor attendeva con sguardo sornione di fronte al turbo ascensore, erano passati diversi minuti da quando la sorella lo aveva contattato per informarlo che stava arrivando per controllare:
"Cosa stava combinando".
Sentendo il rumore dei tacchi provenire in direzione opposta alla sua iniziò a sghignazzare.
"Ti sei persa ancora"
"Zitto per favore!" rispose con tono nasale Lexy che si stava avvicinando tenendo con la mancina un fazzoletto tamponato sopra al naso
"Questa nave è un labirinto puzzolente"
"I sistemi ambientali non sono ancora completamente operativi, dopo tutto questa ..."
"È ancora una nave prototipo bla bla bla" lo interruppe la donna
"Risparmiami la manfrina. Quando parli di questa nave diventi melenso. Non ti ho visto così attaccato ad un oggetto dai tempi dell'asilo."
"Questo oggetto è uno dei progetti più all'avanguardia e con maggiori potenzialità del quale mi sia mai occupato e può diventare un enorme affare per la compagnia."
"Peccato che la zietta non sia dello stesso parere."
Luthor non replicò alla frecciatina e si limitò ad osservare Lexy con sguardo indispettito.
"A che punto sta orecchie a punta?"
L'uomo fece qualche passo di lato e con un ambio gesto del braccio fece segno alla donna di precederlo lungo un corridoio trasversale a quello ove si trovavano.
"Il Dottor Detith sta completando la messa a punto dei sistemi e dovremmo essere pronti per un test nel giro di qualche giorno."
"Siamo sicuri che sia affidabile?" domandò Lexy incamminandosi lungo il corridoio.
"Detith è uno dei migliori ingegneri che Romulus abbia mai sfornato. L'occultamento sarà operativo per tempo."
I due camminarono in silenzio fino all'entrata della sala macchine, le paratie smontate e le varie condutture visibili dentro di esse donavano alla Styge un'aria grezza ed incompiuta che, agli occhi di Luthor, non le rendeva affatto giustizia.
La donna si voltò infine ad osservare il fratello. I visi dei due erano illuminati ad intermittenza da una luce sfarfallante.
"Non ti capita mai di domandarti se non ci siamo spinti troppo oltre?" il volto di lei soppresse le lacrime con una smorfia mente lui le sfilava accanto senza risponderle.
SOL III (Terra)
Birmingham
Weyland-Yutani Corporation Tower
Hard Rock Cafè - 23° piano
15 gennaio 2397 - ore 22.12
Il Comandante Mendel osservava con sguardo assente il suo interlocutore che da ormai qualche decina di minuti la stava inondando di aneddoti sempre meno credibili per cercare di fare colpo su di lei.
Infilata in un tubino nero, su suggerimento di Elaina per non dare troppo nell'occhio dato il tipo di ambiente, aveva subito attirato su di sé molti individui della fauna locale maschile che facevano a gara per abbordarla.
Era stata già più volte sull'orlo di etichettare l'esperienza come la più disagiata della sua vita, ma poi il ricordo la riportava sempre alla mise Orioniana di DK34 e tutto si ridimensionava.
L'improvvisa sensazione di una mano che le cingeva la vita la fece trasalire per qualche istante, ma quando riconobbe il viso di Naidoo la sensazione svanì in fretta sostituita da una sensazione di sollievo.
"La signorina è con me, forza levati di torno" disse il Tenente, che per l'occasione indossava un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe blu notte, mentre faceva allontanare lo scocciatore.
"Perché io devo conciarmi come una ragazza Dabo e tu sei vestito normale?"
Idrissa osservo per qualche istante la collega mentre cercava di capire a cosa si riferisse.
"Sono abbastanza sicuro che ci siano degli interi corsi all'università della Flotta che cercano di dare risposta a questa domanda. Nel frattempo ho trovato un accesso ai piani superiori."
"Ok, per ora mi accontento della risposta, ma se mi rimandano di nuovo in missione conciata così ..."
"C'è un ascensore privato subito dopo la piscina. Serve una chiave per sbloccarlo, ma non credo sarà un problema per te.." si sovrappose Naidoo per non dare modo alla donna di continuare la lamentela.
"Perfetto, conosco questo tipo di ascensori, non sarà un problema bypassarli."
Giunti di fronte all'ascensore Sarah finse di fare delle olofoto al locale mentre Naidoo controllava che nessun sguardo indiscreto potesse capire cosa stavano facendo veramente.
Dopo pochi secondi il pannello dell'ascensore si illuminò per mostrare che era in arrivo, i due ufficiali della Flotta si avvicinarono e non appena le porte si aprirono si infilarono dentro.
"Cinquantesimo piano" ordinò Naidoo e l'ascensore ripartì immediatamente verso l'alto.
"Secondo le informazioni che ho recuperato dovrebbe essere un piano in ristrutturazione, non dovremo incontrare nessuno."
USS Raziel
Orbita terrestre geostazionaria
Ponte 1 - Plancia
Contemporaneamente
"Non potevamo hackerare il sistema dalla Raziel come al solito?" domandò Elaina osservano sullo schermo principale posizione e segnali vitali dei colleghi.
"La Weyland-Yutani ha i sistemi di sicurezza più all'avanguardia della Federazione. Ha un appalto praticamente permanente con la Flotta per il progetto LCARS, si sarebbero accorti che qualcosa non andava.
Da dentro all'edificio il Comandante Mendel può connettersi direttamente alla loro intranet ed eseguire il download delle informazioni che ci servono senza destare sospetti" rispose Fox
"Riusciremo ad aiutarli in tempo se qualcosa dovesse andare storto?"
"I segnali vitali sono agganciati, possiamo tele trasportarli a bordo in qualsiasi momento."
"Quanto tempo abbiamo ancora prima che qualcuno si insospettisca?" intervenne Elaina verso l'ingegnere capo
"Utopia Planitia crede che saremo bloccati qui ancora per ore prima di poterci muovere, su questo frangente il tempo non ci manca."
"Perfetto, come se la cava la squadra due?"
"Ancora fermi al ristorante, passo il feed della telecamera sullo schermo principale" replicò Wood dalla propria postazione mentre digitava i comandi sulla tastiera della consolle.
Sullo schermo principale comparve una piccola finestrella subito al di sotto alla mappa riportante la posizione delle due squadre in missione. Il filmato in diretta mostrava l'interno di un ristorante sfarzoso e proprio al centro dell'inquadratura Dominique Lefebvre intento a rompere le chele di un astice con uno schiaccia noci.
SOL III (Terra)
Birmingham
Parcheggio antistante l'Adam's Restaurant
15 gennaio 2397 - ore 22.12
All'interno di un vecchio furgone per le pulizie Chase se ne stava accovacciato nella postazione di guida, aveva parcheggiato lì ore fa e l'iniziale tensione per la missione era andata pian piano scemando ed ora doveva combattere per non addormentarsi.
Nella sezione posteriore del furgone il Comandante Moses ed il Tenente Cortez tenevano sotto tiro Dominique Lefebvre con una piccola telecamera posta sul vetro posteriore.
Sparsi lungo il pavimento del mezzo erano sparpagliate confezioni vuote di cibo e bevande: il gruppo seguiva l'uomo d'affari francesi da circa mezza giornata, ma era riuscito a consumare cibarie a tempo di record.
"Ma quanto diavolo mangia?" sbuffò Moses "Stiamo invecchiando qui dentro!"
"Avresti preferito andare al posto del Tenente Naidoo dì la verità" lo punzecchiò Tombstone.
"Per carità, ho già una donna e mi basta e avanza. Voglio solo prendere i bastardi che hanno organizzato tutto questo casino al più presto e tornarmene a cercare Jak'Al"
"Ah sì, la tua balena bianca."
Frank si limitò ad osservare il collega senza replicare, l'osservazione lo aveva colto con la guardia abbassata.
"Mi aspettavo che si portasse a cena qualche bella pollastra, o pollastro." continuò Cortez senza dare troppo peso alla reazione del Comandante.
"Forse avrà troppi pensieri per la testa. Se fossi in lui ed avessi veramente architettato gli attentati non mi farebbe molto piacere avere gente in torno."
"Possibile. E.. uhm.. a proposito di gente intorno. Psst... Dave?"
Nessuna risposta.