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USS RAZIEL - MISSIONE 04 RSS USS RAZIEL - Missione 04

04.02 " Attacco al Potere "

di Elaina Tarev, Pubblicato il 29-01-2017

FLASHBACK
SOL III (Terra)
Russia - Mosca
Università Statale Lomonosov
Studio del prof. Smirnov
10 gennaio 2397 - Ore 18:34


Il professor Smirnov se ne restava impettito di fronte alla finestra, osservando pensieroso il ghiaccio sciogliersi a poco a poco dentro il proprio bicchiere di scotch. Era un uomo che difficilmente si impressionava, ma le ultime informazioni che gli erano giunte alle orecchie erano riuscite a turbarlo parecchio. Sentì bussare alla porta, ma non si voltò neppure, limitandosi ad attendere l'entrata della segretaria.
"Professore, è arrivato il professor Kuznetsov"
La segretaria fissò il professore con espressione interrogativa: "Non mi risultava fosse stato inserito un nuovo appuntamento questo pomeriggio"
Smirnov ignorò lo stupore della propria segretaria
"Molto bene Dionisiya, lo faccia accomodare" fece una piccola pausa "E cancelli il resto degli appuntamenti di questo pomeriggio, ho alcune questioni di una certa importanza di cui discutere con il mio collega.. non desidero essere disturbato"
Dionisiya si limitò a sospirare "Posso portarvi del te?"
Smirnov si voltò per poi scuotere il capo
"No, siamo a posto così.. ora vada pure!"
"Suvvia Andrey, potresti essere più gentile con una gentil donna di così sopraffini maniere.."
Smirnov si voltò ad osservare il collega scuotendo il capo
"E' mai possibile che appena ti passa davanti una donna a te impazzisca l'ormone?"
Kuznetsov osservò il fondoschiena della segretaria mentre usciva e, solo quando la giovane si richiuse la porta alle spalle, tornò a fissare il collega
"Io? Hai una segretaria che probabilmente potrebbe avere l'età di tua nipote! Non venirmi a dire che è qui per la sua grande esperienza!"
"Beh, anche gli occhi vogliono la loro parte!"
Smirnov sospirò osservando l'amico "Lo sai?"
Il volto di Kuznetsov si fece serio "Le voci corrono, soprattutto se si hanno delle buone conoscenze" si servì uno scotch per poi tornare a guardare il collega "Una bomba sporca? Qui, sulla Terra?"
Smirnov strinse con forza il bicchiere in mano
"Ma quel che è peggio è questo bieco e patetico tentativo di incolpare noi!" scosse il capo come a voler allontanare dalla mente quel pensiero "Terra ai terrestri.. potrà non piacere ai molti, ma si tratta di ciò in cui noi crediamo! Come possono anche solo pensare che un gruppo dissidente che vorrebbe vedere una maggior tutela per la propria razza, porterebbe avanti le proprie iniziative andando ad uccidere proprio i terrestri? Sarebbe come se un gruppo organizzato per la salvaguardia delle foreste facesse sentire la propria voce attraverso una massiccia campagna di disboscamento!"
Kuznetsov scosse mestamente il capo
"Siamo visti come un gruppo terrorista.. ergo siamo tecnicamente dei possibili responsabili"
Smirnov sbuffò sonoramente
"Sono i classici termini di grande impatto, utilizzati impropriamente per attribuire ai gruppi dissidenti la parte del cattivo.. ma io questo non intendo accettarlo! Le nostre ideologie non saranno ben viste dalla Federazione Unita dei Pianeti, ma le abbiamo sempre portate avanti senza l'ausilio della violenza!"
Kuznetsov si scolò rapidamente il proprio drink per poi tornare a guardare il collega "Calmati, ti farai venire un embolo così" poggiò il bicchiere sulla scrivania "E quindi per te è tutto falso?"
Smirnov scosse per un attimo il capo tornando a fissare i finestroni
"No amico mio, non credo sia tutto falso.. credo possa essere vero, anche se non ho davvero idea di chi possa esservi dietro! So per certo che non siamo noi, ho parlato con ogni singolo personaggio di un certo rilievo.. nessuno si sta muovendo senza avvertirci."
Fece una pausa di qualche istante, bevendo qualche sorso del proprio drink
"Molte cose mi sfuggono, ed io detesto non capire a cosa sto per andare contro! Una notizia ci collega ad un fantomatico attacco ai danni della popolazione del nostro stesso pianeta ed io non ho la minima idea di chi vi sia dietro. Perché lo fanno? E' per riuscire in un attacco diretto contro la Federazione o tentano di metterci alle calcagna forze talmente superiori che ci schiacceranno come moscerini?"
"Temi che sia stato tutto studiato per attaccare il nostro movimento?"
Smirnov si voltò ad osservare l'amico
"Pensi che esisterà ancora per molto il nostro movimento se finiremo per essere accusati ufficialmente di terrorismo?"
"Probabilmente no" Kuznetsov sospirò incrociando le braccia al petto "Ma cosa potremmo fare? Suvvia, siamo degli accademici.. i nostri discorsi sono filosofici, di certo non siamo le persone adatte per scendere in campo a difendere con la forza le nostre idee!"
Smirnov annuì
"Lo so, ma non resterò fermo a vedere come andrà a finire!"
Kuznetsov si avvicinò al collega: "Andiamo, non hai considerato che potrebbe essere solo un caso che abbiano scelto noi come capro espiatorio?"
Smirnov scosse il capo
"Non ho mai creduto nelle coincidenze, ad ogni modo ho intenzione di indagare! Conosco alcuni ottimi investigatori privati, vedremo cosa mi sapranno dire"

USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
11 gennaio 2397, ore 08:04


La riunione era da poco terminata, molti degli ufficiali si stavano dirigendo all'esterno già con in mente le proprie idee sul da farsi, in particolare i tre ufficiali che si erano proposti per la missione.
Dal canto loro, Wood e Tarev si osservarono per qualche istante restando immobili, poi presero la parola.
"Signore non ritiene che possa essere un azzardo questa ricognizione?"
La voce di Wood fece fermare tutti gli ufficiali, che si voltarono indietro restando in attesa.
Tarev prese la parola subito dopo
"Lodevole tentativo andare ad osservare cosa vi sia in quel deposito, ma il mio compito è fare in modo che voi restiate vivi.. sarebbe oltremodo sconsiderato e pericoloso andare in un luogo che ipoteticamente potrebbe essere saturo di radiazioni"
"Ma Comandante" intervenne Chase "Non abbiamo rilevato fuoriuscita radioattiva nei pressi del magazzino"
"Se per quello non abbiamo rilevato assolutamente nulla all'interno del magazzino, non abbiamo idea di quale sia lo stato di quei contenitori ne se tali scorie siano state stoccate in modo appropriato" intervenne Tarev con espressione seria in volto
"Senza contare che le scorie di cui parliamo appartengono al passato, questo significa che si tratta di materiale estremamente pericoloso contenuto in contenitori obsoleti.. creati in un periodo di tempo in cui le conoscenze tecnologiche e metallurgiche potevano dargli l'illusione di essere al sicuro.. ma soltanto l'illusione, non erano di certo i migliori sistemi contenitivi esistenti oggigiorno" concluse Wood portando lo sguardo sul Capitano
"Comandanti.." intervenne Moses "Capire cosa vi sia in quel magazzino ha un'importanza che definirei cruciale. Se in così poco tempo siamo giunti alla localizzazione delle scorie non possiamo dare con assoluta certezza che quelle scorie si trovino ancora lì.. i compratori anonimi potrebbero essere già andati a prelevarle.."
"Oppure potrebbero non essere mai state lì" intervenne Naidoo "Il nostro informatore non è di certo una persona onesta e mossa da grandi ideali patriottici.. ammetto che la paura che provava apparisse reale, sicuramente Tombstone lo terrorizzava al punto di cantare ma.. non possiamo dare per certo che fosse tutto vero, controllare è fondamentale"
Anche Chase annuì alle parole di Moses e Naidoo
"Ritengo che sarebbe utile avere occhi e orecchie all'interno di quel magazzino.. se riuscissimo ad installare qualche piccola apparecchiatura in grado di trasmettere alla Raziel, potremmo valutare il momento in cui vi sarà lo scambio e capire cosa stiamo affrontando esattamente! Al momento sappiamo che vi è il rischio che venga creata una bomba sporca, ma l'assoluta certezza di chi siano i mandanti, cosa vogliano colpire e se vi siano altre bombe simili non le abbiamo!"
Wood assentì per un attimo prima di ribattere
"Non lo metto in dubbio, Tenente. Tuttavia sono dell'idea che il rischio delle radiazioni non sia stato preso nella dovuta considerazione"
Dal canto suo, Elaina scosse il capo amareggiata cercando poi di portare argomenti a sostegno delle preoccupazioni sue e del compagno
"Io posso capire tutto, ma vorrei che anche voi comprendiate di cosa stiamo parlando io ed il Comandante Wood. Gli effetti delle radiazioni possono essere devastanti sin dal primo momento, comportando i danni più disparati: si rischia un alterazione momentanea dell'emoglobina o la nausea, ma anche la perdita dei capelli, emorragie sottocutanee e danni diretti alla struttura del DNA. Senza contare i danni che si potrebbero rilevare a lungo termine, come problematiche successive alla pelle, il midollo osseo e agli organi riproduttivi"
Lo sguardo di Elaina si portò sui tre membri della squadra di sbarco
"Dite un po', siete così tranquilli sul rischio di rimetterci tutti i vostri girini?"
Chase fece una faccia pensierosa
"Beh, veramente al mio vivaio ci terrei.."
Il Capitano Hazyel, che fino a quel momento era rimasto impassibile ad ascoltare il proprio equipaggio fece un paio di colpetti di tosse prendendo la parola
"Signori, la ricognizione è necessaria e verrà fatta con tutte le cautele del caso, indosserete le tute Eva. Partirete fra mezz'ora, per dar modo alla sezione ingegneria di predisporre le microspie ambientali e alla sezione medica e scientifica di predisporre eventuali farmaci che possano rendervi meno sensibili alle radiazioni, qualora vi fossero"
Quindi si voltò ad osservare Elaina
"Lei ed il suo collega potrete monitorare l'intera ricognizione assieme al Comandante Mendel alla Stazione Ombra.. oltre che fornire la copertura farmacologica che riterrete necessaria per minimizzare i rischi per i colleghi"
Poi portò lo sguardo su Moses
"La squadra di sbarco presterà attenzione alle indicazioni che il tricorder gli darà sulle radiazioni e salirà a bordo qualora il Comandante Tarev riterrà troppo pericoloso proseguire. Ed ora, in libertà."

USS Raziel
Ponte 1 - Stazione Ombra
11 gennaio 2397, ore 08:23


Elaina accedette alla Stazione Ombra, restando per un po' immobile per abituarsi a quell'insieme di schermi che proiettavano un'incredibile mole di informazioni differenti: il Comandante Mendel era troppo presa a predisporre il collegamento sicuro con la squadra di sbarco per potersi accorgere della collega, ma il provvidenziale squittio di Cippy la mise sull'avviso.
"Benvenuta nel mio regno, dottoressa"
"Come fai ad analizzare così tante informazioni assieme? Sono qui da pochi secondi e già inizia a girarmi la testa"
Sarah sorrise indicandole uno schermo
"Non si preoccupi dottoressa, le informazioni che desidera monitorare appariranno tutte qui.." fece una piccola pausa osservando la collega "Ma.. è qui da sola?"
Elaina osservò Sarah con espressione perplessa
"E chi ti aspettavi portassi? L'infermeria è già allestita e pronta ad un recupero di emergenza, quindi tutto il personale medico attualmente a bordo è lì"
"Veramente non intendevo il personale medico, ma il Comandante Wood, anche lui non mi sembrava felice di questa missione sul pianeta!"
"Gli ho chiesto di andare in laboratorio per dare avvio alla replicazione di alcune sostanze, fra le quali lo iodio nascente.. e lui è stato più che felice di rintanarsi nel laboratorio!"
Sarah osservò con espressione accigliata Elaina
"Mm.. aria di burrasca in vista?"
Elaina inclinò il capo per poi osservare i vari schermi
"Burrasca? Stanno cambiando le condizioni meteorologiche sul luogo dello sbarco?"
"Ehm.. no, è solo un modo di dire terrestre" sorrise divertita Mendel
"Sta a significare che fra te ed Alex sembrerebbe esservi qualche piccola incomprensione. Avete forse litigato?"
Elaina scosse il capo
"No, almeno non esattamente.. gli ho fatto una domanda per me molto importante e la sua reazione mi ha dato decisamente fastidio"
"Una domanda? Tutto questo nervosismo solo per una domanda.. dev'essere qualcosa di importante"
Mendel rimase per un po' a riflettere per poi tornare con lo sguardo su Elaina
"Non gli avrai chiesto tu di compiere il rito dell'unione, vero? I terrestri ci tengono ad essere loro a fare la proposta, li intimorisce un' iniziativa femminile in quel campo"
"No, non gli ho chiesto di unirci.. gli ho chiesto cosa ne pensasse di avere un figlio con me!"
Alle parole di Elaina, Sarah spalancò gli occhi restando a bocca aperta
"O mio dio.. e lui ti ha detto di no?" fece una piccola pausa, ignorando per il momento i cinguettii di Cippy "Beh, a volte succede che i maschi terrestri si facciano prendere un po' dal panico di fronte ad una simile richiesta.. forse ha bisogno solo di un po' più di tempo!"
"Ma lui non mi ha detto di no, Sarah!"
Il Comandante Mendel apparve confusa
"Ah, ma se ti ha risposto di sì perché te la prendi? Non ti avrà chiesto di lasciare il lavoro per questo?"
"Non mi ha risposto neppure di si.. semplicemente non ha risposto affatto! Sono passati ormai svariati mesi da quando gli feci la domanda e ancora non mi ha dato risposta. Detesto questa sorta di attesa, vorrei che prendesse una decisione anziché restare in silenzio.. cosa pensa? Che possa scordarmelo o che con il passare del tempo potremmo semplicemente far finta che non sia successo nulla?"
Mendel scosse il capo "Non saprei cosa dirti.. ma se vuoi un consiglio dagli un altro po' di tempo, lui ti ama.. se non ti ha ancora risposto è perché al momento non sa cosa dirti..."
=^=Moses a Stazione Ombra.. noi siamo pronti a scendere, la connessione funziona?=^=
La voce di Moses fece sobbalzare ambo le giovani. Sarah sfiorò uno degli schermi attivando immediatamente il collegamento
"Stazione Ombra a squadra di sbarco.. io ed il Comandante Tarev siamo pronte.. buona fortuna signori!"

Sol III (Terra)
Russia - Chimki
Spazioporto, magazzino n.23
11 gennaio 2397, ore 08:35


La squadra di sbarco scese dalla navetta, posizionata in un'area ben poco frequentata per non attirare l'attenzione, e si diresse rapidamente verso il magazzino 23, rimanendo piuttosto sorpresi nel trovare un semplice meccanismo a combinazione per l'apertura della porta. Moses fece cenno a Naidoo di procedere, ed al tattico bastarono pochi minuti per interfacciare il tricorder al sistema di chiusura e trovare la combinazione corretta.
"Trovato.." Naidoo digitò rapidamente per poi aprire la pesante porta metallica del magazzino "Pensavo che sarebbe stato decisamente più complesso accedere al suo interno.."
"Il tricorder non mi segnala alcun tipo di radiazione al momento, l'area sembrerebbe sicura" intervenne Chase portando lo sguardo su Moses
"Molto bene.. entriamo" Moses si diresse all'entrata controllando la zona, ma rimase piuttosto deluso dal vedervi all'interno solo una serie di casse piuttosto anonime ed alcuni barili sigillati con il simbolo del pericolo radioattivo impresso sul lato. Restò per qualche istante ad osservare i barili, poi fece motto alla squadra di proseguire e riaprì il collegamento con la Stazione Ombra
"Siamo sul posto, come vedrete dai monitor la zona è sicura.. ci sono dei barili con il simbolo del pericolo radioattivo, ma sembrerebbero ben sigillati"
Naidoo si avvicinò ai cinque barili analizzandoli con il tricorder
"Confermo.. il materiale radioattivo è qui dentro" si osservò per un po' attorno "Consiglierei di posizionare le microspie piuttosto in basso, in modo da nasconderle meglio ed evitare che possano accorgersene"
Moses annuì "Molto bene.. si faccia aiutare dal Tenente Chase, appena avrete finito potremo andare" quindi proseguì per la sua ricognizione analizzando le varie casse "Qui vedo soltanto casse vuote o piene di ciarpame, nulla di realmente interessante"
=^=Stazione Ombra a squadra di sbarco=^= la voce di Mendel riecheggiò dentro i caschi dei tre membri dell'equipaggio =^=Un paio di persone si stanno dirigendo verso la vostra posizione..=^=
Moses fece cenno ai colleghi di nascondersi come lui dietro le casse più all'ombra Naidoo e Chase fecero giusto in tempo a posizionare le microspie ed a nascondersi che due tizi entrarono di soppiatto nel magazzino.
Moses si sporse quel tanto che gli permettesse di osservare i due uomini, ma i loro volti non gli dissero nulla.
"Un lavoro facile, no? Non avrei mai immaginato che saremmo riusciti ad arrivare qui così facilmente! Dovremo uscire a festeggiare questa sera, Dimitry!"
L'uomo più basso e tarchiato si voltò verso l'altro uomo, decisamente più alto e magro, mollandogli una pacca sulle spalle che per poco non lo fece cadere a terra
"I nostri clienti saranno molto felici di noi!"
"Tu sei sempre troppo ottimista Ljubim, i nostri clienti non sono interessati a trovare il carico radioattivo, ma capire chi abbia deciso di tentare di affibbiargli questo attentato.." scosse il capo osservandosi attorno
"Quei fanatici xenofobi non saranno contenti.. qui non c'è nulla che possa far pensare a chi vi sia dietro a tutto questo"
"Suvvia, Dimitry! Basterà mettere un paio di cimici.. piuttosto, ma noi dei clienti normali li avremo mai? Questa volta addirittura un gruppo anarchico come Terra ai terrestri.. bah! Dove andremo a finire.."
Dimitry non rispose, si limitò a nascondere le proprie cimici su delle casse vicine ai barili e a far motto al collega
"Andiamocene di qui, questo posto mi mette i brividi.. mi serve una vodka per scaldarmi"
"Una vodka?" Ljubim rise divertito dirigendosi all'uscita con il collega "Facciamo una bottiglia, quella si che può scaldarci per bene!"
Moses rimase al riparo sino a che fu certo che se ne fossero andati, poi fece un cenno verso i due colleghi e si diresse con loro all'uscita del magazzino in assoluto silenzio.
Solo una volta uscito, dopo aver fatto riattivare il dispositivo di bloccaggio delle porte, osservò per qualche istante i colleghi
"C'è decisamente qualcosa che non va.. Stazione Ombra, avete sentito tutta la conversazione di quei due?"
=^= Sentita e registrata Comandante Moses =^=
"Molto bene, torniamo alla navetta.. qui abbiamo finito"

USS Raziel
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
11 gennaio 2397, ore 10:07


Hazyel era seduto alla scrivania e ascoltava con attenzione il rapporto che stava facendogli Moses con espressione seria, per poi incrociare le braccia al petto
"Non ha la netta sensazione che sia stato tutto troppo facile?"
Moses si sedette per poi annuire
"Sì, decisamente! Quando abbiamo iniziato queste indagini tutto faceva pensare che trovare le informazioni sull'attentato sarebbe stato incredibilmente complesso.. eppure senza eccessivi sforzi abbiamo catturato Gregoy, lo abbiamo fatto confessare e siamo giunti al magazzino. E' stato tutto molto semplice, ma fino a quel momento potevamo pensare alla nostra bravura.."
"Ma ci sono riusciti anche quei due uomini ad arrivare allo stesso magazzino.." intervenne Hazyel "E questo non può che farci pensare che in realtà noi siamo arrivati a quel magazzino perché qualcuno voleva che giungessimo a quel magazzino.. qualcuno voleva che arrivassimo lì, ma perché?"
"E chi? Se quei due hanno ragione non è il gruppo terroristico ad essere il mandante.." intervenne nuovamente Moses "E ciò confermerebbe i nostri dubbi di partenza.. la questione della bomba sporca non mi ha mai convinto fino in fondo.. ci deve essere molto di più sotto"
=^=Plancia a Capitano Hazyel, mi scusi signore.. il Contrammiraglio Bates è salita a bordo e la sta raggiungendo in ufficio, necessita di parlare con lei=^=
Lo sguardo di Hazyel si spostò per qualche istante su Moses ma, notando che anche lui sembrava essere all'oscuro dell'arrivo della compagna, evitò di fargli domande e sfiorò il comunicatore
"Molto bene"
Pochi minuti dopo Bernadette fece la sua comparsa con espressione seria in volto "Capitano.." lo sguardo della donna si portò su Moses per qualche attimo "Comandante.."
Hazyel e Moses si alzarono entrambi per salutarla formalmente, ma la donna si limitò a fare un cenno della mano
"Sono decisamente in ritardo, ma necessito di avere un riassunto di quanto avete scoperto sino ad ora.. non voglio ritrovarmi del tutto impreparata"
Lo sguardo di Hazyel si spostò su Moses per qualche attimo, poi tornò a concentrarsi sulla Bates
"Mi perdoni la domanda Ammiraglio, come mai sarebbe in ritardo?"
La Bates sospirò vistosamente
"Sì, oramai il Comando di Flotta si sarà riunito già da qualche minuto per iniziare a mettere a punto una strategia di difesa dei centri nevralgici di SOL III..." la donna osservò i due con espressione seria "La situazione è grave, la Terra è in stato di emergenza.. non possiamo rischiare che la vita di migliaia di persone sia messa in pericolo"
Hazyel e Moses spalancarono gli occhi, mentre un brivido percorse loro la schiena. Moses osservò nuovamente la moglie "Tutti quegli ufficiali superiori..:"
"Riuniti in un unico posto.." terminò la frase il Capitano scattando dalla propria poltroncina sfiorando il comunicatore
"Hazyel a Plancia: apritemi un canale con il Comando di Flotta.. massima priorità!"

SOL III (Terra)
San Francisco - Comando di Flotta
Sala riunioni 2A
Contemporaneamente


Gli Ammiragli erano seduti attorno al grande tavolo ovale della sala riunioni predisposta per l'incontro, e parlottavano nervosamente fra loro. La riunione non era ancora iniziata eppure l'aria si stava già facendo rovente a causa dei recenti allarmi.
"Direi che è inutile aspettare ancora, il Contrammiraglio Bates ci raggiungerà appena potrà.." intervenne Kreen con espressione infastidita "Abbiamo tutti di meglio da fare che attendere i classici ritardatari!"
Darion si voltò con espressione decisamente infastidita verso Kreen
"Ti faccio notare che Bernadette non è la classica ritardataria.. evidentemente ha avuto dei ritardi durante il viaggio di arrivo!"
Quindi osservò i colleghi
"Ad ogni modo possiamo iniziare anche per me.. sono certo che potremo riportare alla nostra collega tutto ciò che avremo deciso non appena sarà arrivata"
Often osservò gli altri ammiragli per controllare che fossero tutti d'accordo, quindi prese la parola
"Molto bene signori, credo che sappiate tutti perché siamo qui.. abbiamo ricevuto la notizia che su SOL III un gruppo terroristico denominato "Terra ai terrestri" ha intenzione di far esplodere una bomba sporca.. non sappiamo dove potrebbe avvenire questo attentato, ma dobbiamo predisporre dei piani di emergenza ed evacuazione per arginare il rischio"
"Ma siete tutti così convinti che questo pericolo sia reale?" Kreen prese la parola osservando i colleghi "Andiamo signori! Una bomba sporca proprio sotto il naso della Flotta Stellare? Non ci credo affatto!"
=^=Ammiraglio Often, la USS Raziel chiede insistentemente di poter parlare con voi.. il Capitano Hazyel afferma che si tratti di vita o di morte=^=
La voce del giovane attendente fece arrestare Often dal rispondere a Kreen, allungò la mano per attivare l'interfono ma l'esplosione fu più rapida.
Il forte spostamento d'aria lo scagliò indietro e lui sbatté contro la parete della stanza rimanendo a terra privo di sensi.
Non avrebbe saputo dire per quanto tempo era rimasto incosciente, ma quando finalmente riuscì ad aprire gli occhi poté vedere un gruppo di medici che si muovevano fra i vari feriti portando loro soccorso.
"Ammiraglio, non si alzi.. ci occuperemo di lei" la voce di Elaina attirò l'attenzione di Often, che si fermò ad osservarla ancora stordito
"Ha preso una botta in testa, ha un piccolo trauma cranico. Starà meglio molto presto, non si preoccupi"
"Non sono preoccupato per me, ma per gli altri. E' stata una bomba, vero?"
Elaina osservò l'ammiraglio con espressione seria: "Tutto fa pensare a questo, ma sarà necessario fare delle indagini più accurate"
"Mi dica la verità, come stanno gli altri?"
Often cercò di mettersi seduto per osservare coi propri occhi dove fossero gli altri ammiragli, ma Elaina glielo impedì
"Mi duole informarla che l'ammiraglio Kreen e l'ammiraglio Friesian sono deceduti, gli altri Ammiragli sono stati solo feriti.. per ciascuno la gravità è ancora da accertarsi.. come vede però siamo in tanti qui pronti ad aiutarvi"
Elaina osservò i colleghi per poi tornare ad osservare Often
"Ora si rilassi, fra pochi minuti la porteremo via di qui".