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USS MARCONI - MISSIONE 13 RSS USS MARCONI - Missione 13

13.06 "Intrighi"

di Durani della Casata di Kanjis, Pubblicato il 11-04-2016

FLASHBACK - Leinos III - Tempio Celeste Pah'Wraiths - 28/07/2395, ore 13:00


"Teletrasporto in corso..
"Bene, avvertite la Vedek che.."
"Un attimo signora! Per i Profeti! ALLARME ALLARME!!!!!"
Jodel Mass stava rientrando nella sala di controllo quando sentì le sirene tagliare l'aria silenziosa del Tempio Celeste. Istintivamente portò la mano alla cintura ove teneva le sue armi mentre affrettava il passo, iniziando a correre per capire quello che stava succedendo.
"RAPPORTO Kiral!" urlò entrando nella piccola sala ellittica
"Jodel, meno male che sei qui! Assieme alle casse che stavamo aspettando, sono sbarcati dai caccia del Dominio anche quattordici Jem'Hadar: sono gruppi d'attacco"
"Ne sei sicura?"
"Si hanno tentato di ingannare i nostri sensori, ma siamo riusciti ugualmente a percepire l'intrusione coi sistemi di terra"
"Maledetti traditori! Cosa stanno facendo?"
"Il primo gruppo ha preso posizione alla biforcazione della Rotonda del Pensiero, l'altro si sta dirigendo verso l'hangar navette"
"Dove sono i Guardiani?"
"Borom e i suoi sono stati abbattuti, Heler sta organizzando le squadre per scacciare i profanatori dal Tempio"
"Avvertite Keena che faccia evacuare i devoti"
"Molto bene e.." il giovane bajorano si interruppe premendo il comunicatore auricolare
"Che succede?"
"Ci chiamano.. dai caccia!"
"Che possano essere maledetti, rifiuta è un diversivo!" ordinò Jodel prima che una voce roca, anziana ma priva di furia rabbiosa anzi quasi melodiosa si facesse sentire
"I Profeti mi avevano avvertita, lasciate che il Vorta parli"
La donna che aveva parlato aveva il volto deturpato dal fuoco e negli occhi brillava una scintilla di autentica devozione, velata da un'ombra di fanatismo.
Nessuno nella sala osò nemmeno pensare di contraddire la Vedek.
Jodel Mass fece un inchino e si tirò indietro, palesemente confuso in volto.

FLASHBACK - Kud'ika - Plancia - contemporaneamente


Il Vorta Kiivan sedeva sulla poltrona di comando: era giovane, impulsivo ma non imprudente. Era stato scelto per porre fine a quell'ignobile ricatto cui il Dominio era stato sottoposto.
Le varie prove del sostegno diretto ed indiretto all'elezione della nuova Kai su Bajor dovevano essere recuperate o distrutte. Solo così avrebbero potuto trattare alla pari coi sostenitori della Nuova Religione.
Certo violare il loro tempio, mentre ancora lo stavano portando alla luce dopo un tempo immemorabile di oblio non era il massimo, ma d'altronde quell'anziana Vedek ed i suoi non pretendevano di imporre un'alleanza forzata?
Doveva dare tempo a Toman'Son di recuperare quel manufatto e distruggerlo. Riuscire nell'impresa era condizione necessaria per la sua sopravvivenza. Quello che sarebbe accaduto dopo non Kiivan non importava. Se i bajorani avessero chiuso le loro difese aeree, lui avrebbe sacrificato i Jem'Hadar senza pensarci molto su ed era sicuro che Toman'Son ed i suoi si sarebbero uccisi prima di consegnarsi o di finire prigionieri.
Dopo la richiesta di comunicazione con il Tempio, dovette attendere qualche minuto prima che venisse aperto il canale, segno che su Leinos III stavano valutando il da farsi.
Kiivan sorrise ticchettando le dita sulla consolle davanti a sé. Ogni attimo da loro perso era un attimo guadagnato.
Il sorriso del Vorta si spense quando si accese il monitor e comparve il volto deturpato della Vedek:
=^=Sapevo che avrebbero mandato lei, Kiivan.. i Veri Profeti me l'avevano rivelato=^=
"Non subito dei suoi legami con i Pah'Wraiths o come si chiamano le divinità in cui crede, ma cara la mia sacerdotessa dubito che gli uomini che stanno ora combattendo per lei sappiano il vero motivo per cui rischiano la vita"
=^=Kiivan, carissimo.. anche gli Jem'Hadar non lo sanno eppure ubbidiscono come cani ai tuoi ordini=^=
"Avresti dovuto consegnarci ciò che è nostro, ora ce lo prenderemo"
=^=I tuoi cani verranno falciati dal volere dei veri Profeti, senza riuscire nella loro missione=^=
"Di questo ne dubit.." Kiivan fu interrotto da uno dei suoi uomini che gli mostrò un visore portatile per qualche istante
La Vedek notò immediatamente il cambio espressivo negli occhi del suo interlocutore:
=^=Carissimo, te l'avevo detto. I Veri Profeti non sbagliano. Ciò che cerchi non è più nel Tempio.. è stato affidato alla cura di una nave federale nostra amica ed alleata.. se le tue navi decidessero di distruggere ciò che a me è più caro, la USS Marconi indagherebbe e presto saprebbe la verità sulle vostre macchinazioni=^=
"Vecchia strega! Chiudere comunicazione! A tutte le navi, entrare in curvatura!"
"Signore e Toman'Son?"
"Non hanno speranze, che si battano fino all'ultimo respiro!"

USS Marconi - Plancia - 28/07/2395, ore 14:03


=^= Tre minuti di autonomia Capitano, stiamo tentando di aumentare il margine, ma.. muovetevi scansafatiche!!!! O vi prendo a calci fino a farvi uscire la divisa dai denti =^=
Il Capitano diede ordine di chiudere forzatamente la comunicazione con la sala macchine, ben intuendo che Rekon si era del tutto dimenticato di avere il canale aperto ed era alle prese con qualche sventurato che non faceva il proprio lavoro con la dedizione, l'alacrità e la velocità richiesta dal vecchio tellarita.
"Situazione tattica?"
"I caccia del Dominio si sono aperti a ventaglio, sembrano pronti all'azione" rispose Dal notando un'esitazione della klingon impegnata in qualche controllo sulla propria consolle
"La Fearless?"
"Si è frapposta fra noi ed i caccia, ma non ha la stazza per questo ruolo di copertura: dovrebbe ingaggiare uno scontro in velocità e agilità, senza certezza di riuscita e lasciandoci completamente alla mercé di chiunque voglia aprire il fuoco"
Le antenne dell'andoriano si mossero verso la klingon che continuava a grugnire, mantenendo però un silenzio concentrato, lasciando che fosse il mezzo cardassiano a fare il rapporto.
"Tenente Durani?"
"Capitano ho impostato le griglie di difesa automatica.. ogni energia superflua è stata dirottata agli scudi, ma senza i motori ad impulso, le batterie di riserva non sono in grado di far fronte al dispendio energetico"
"Soluzioni?"
"Mantenere questa altitudine riduce l'arco d'azione necessario agli scudi, se la Fearless dovesse posizionarsi su un lato, potrei dirottare l'energia degli scudi su un solo settore, ma non dureremmo molto. Per risparmiare energia potrei passare al sistema di tiro manuale, perdendo capacità di reazione ed i colpi da noi sparati servirebbero non da offesa ma da bersagli evasivi."
"Possibilità di successo?"
"Nessuna Capitano, ma preserverei la nave il tempo necessario alla sala macchine per tentare di fare il miracolo"
"Va bene proceda per il momento"
Un ringhio sordo come unica risposta
"Cosa succede Tenente?"
"Stanno continuando a scansionarci Capitano! Cercano qualcosa! Uhm hangar navette! Abbiamo qualcosa che loro vogliono"
Non ci fu bisogno di parole: Dal notò lo sguardo del Capitano e si precipitò con una squadra a perquisire la navetta usata da Tara Keane per la fuga.