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USS MARCONI - MISSIONE 13 RSS USS MARCONI - Missione 13

13.05 "Negli Abissi"

di Jaran C. Dal, Pubblicato il 29-02-2016

U.S.S. Marconi - Plancia - 28/07/2395, ore 13:40


"Situazione?" chiese il capitano Shran. Erano immersi nel mare acido di Leinos III da venti minuti, il tutto per proteggersi dalle navi del Dominio. Fu Tara Keane a rispondere "Per ora la struttura tiene, ma alcuni ponti hanno segnalato erosioni dello scafo in alcuni settori"
"Se non sono settori vitali, evacuateli e sigillateli, meglio non rischiare" disse l'andoriano le cui antenne erano puntate sul capo operazioni, poi si voltò verso Durani e Dal che stavano osservando la console tattica "Cosa mi dite della navi del Dominio?"
"Sono ancora in orbita bassa - disse Dal - ...e sembra ci stiano seguendo"
"Come mai non ci sparano più? Il mare ci sta dando protezione?"
Durani alzò lo sguardo dalla console "Sì capitano, ci siamo immersi ad un profondità di circa centoottant'otto metri, se anche ci bombardano la massa d'acqua sopra di noi è sufficiente a disperdere i colpi d'energia"
"Siamo fortunati che il Dominio non usi più armi solide" commentò il mezzo cardassiano.
"Se fossimo veramente fortunati non saremmo in questo schifo di mare acido, ragazzo!" il capo ingegnere fece il suo ingresso in plancia uscendo dal turbo ascensore.
"Capitano" il tellarite si posizionò di fronte a Shran "vedrò di essere chiaro onde evitare di essere frainteso o non ascoltato. Ho pensato di venire fino a qui per dirle che..." Rekon fece una pausa e guardò il suo capitano, le antenne dell'andoriano si puntarono sull'ingegnere capo, poi il tellarite diede sfogo alle proprie rimostranze "...le ho detto mille volte che questa nave è stata fatta per volare nello spazio, non, e ripeto non, per navigare in un mare per lo più un mare di acido!!"
Il tellarite durante la sua sfuriata aveva sputacchiato un po' ovunque probabilmente anche in faccia al capitano, Dal era convito che l'andoriano avrebbe strangolato il capo ingegnere, invece con sorpresa del capo della sicurezza, Shran si passò la mano sul volto, poi guardò il suo sottoposto "Comandante Rekon, questo sarà il mio primo e unico avviso: non provi mai più a parlarmi in quel modo, ora se ne torni alla sala macchine, vorrei arrestarla ma purtroppo so che lei è, probabilmente, il miglior ingegnere a bordo di questo vascello e mi serve dove è più utile, ovvero in ingegneria e non in un cella."
Shran fece una pausa "Ora Comandante" Rekon rimase stupito dalla reazione del capitano, cosa che non avveniva spesso, l'intera plancia era in silenzio mentre il tellarite girò i tacchi e senza proferire parola inforcò la porta del turbo ascensore. L'andoriano si alzò dalla poltrona di comando e, sistemandosi la divisa si avvicinò alla consolle operazioni "Comandante Keane, voglio che esegua delle simulazioni e delle stime su quanto possiamo rimanere ancora qui sotto prima che la Marconi sia compromessa in maniera definitiva"
"Inizio subito signore" rispose la mezza klingon.
"Tattico e sicurezza" Dal e Durani si misero praticamente sull'attenti.
"Voglio che studiate un piano di disimpegno per quando usciremo da questo qua, se possibile provate a contattare la Fearless per coordinare una eventuale azione evasiva"
"Sì signore" risposero all'unisono i due ufficiali.
"Signor Wyandot" l'andoriano si era spostato alle spalle del timoniere "Cerchi di mantenere quanta più acqua possibile tra noi e le navi del dominio, e si prepari ad eseguire le manovre che il comandante Durani le darà una volta che usciremo da questo acido.
"Ci conti Capitano" rispose il giovane tenente.


U.S.S. Fearless - Plancia - 28/07/2395, ore 13:25


"Situazione?" chiese il comandante Garcia.
"A quanto pare la Marconi è in difficoltà, è stata costretta ad immergersi in quel mare acido..." Karana continuò a digitare qualcosa sulla consolle davanti a lei.
"Il Dominio?"
"Le due navi che sono entrate dall'orbita restano in posizione, all'inseguimento della Marconi, ma hanno smesso di bombardare."
"Quanto può resistere lì sotto la nave? Quanto pericoloso è quell'acido?"
"Sinceramente? Non sapevamo neanche che una classe Ambassador potesse immergersi così tanto, nell'acido poi..."
"Mi dia una stima comandante"
"Secondo dei calcoli approssimativi, direi non più di due ore, prima che lo scafo della Marconi collassi"
"Vedremo di farcele bastare"
Dalla postazione delle comunicazioni un guardiamarina attirò l'attenzione del facente funzioni di capitano "Signore, ricevo una trasmissione"
"Origine?"
"E' molto disturbata, sto calibrando, ma credo arrivi dalla USS Marconi"
"Sullo schermo..."
Il guardiamarina scosse la testa "Solo audio signore, mi spiace"
"Apra il canale" la forza dell'abitudine vece voltare l'ufficiale verso lo schermo principale, che in quel momento visualizzava una ripresa a lunga distanza delle navi del Dominio. "Qui è la Fearless, mi ricevete?"

U.S.S. Marconi - Sala Macchine - 28/07/2395, ore 13:45


Rekon era tornato in sala macchine imprecando e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, pentendosi della sfuriata fatta davanti al capitano. *Proprio nessuno capisce che questa nave sta per fare un brutta fine?* batté un pugno sulla parete del turbo ascensore. Due ore, due ore e mezza al massimo.... questo è quanto durerà la Marconi se rimaniamo qui sotto, io posso metterci anche lo sputo per tenere assieme questo vascello ma dobbiamo uscire da questo acido*
Il turbo ascensore si fermò e le porte si aprirono sulla sala macchine dalla Marconi, tecnici correvano a destra e sinistra, tamponando, sistemando, modificando e in alcuni casi costruendo condotti EPS e altri strumenti che servivano a mantenere in funzione la Marconi. Come il tellarite fece la sua comparsa subito due sottufficiali gli si fecero incontro, Rekon sfoderò uno dei suoi migliori ringhi e uno dei due cambiò strada, il secondo invece, dopo un tentennamento proseguì nella sua direzione *Deve essere qualcosa di veramente importante* pensò l'ingegnere capo.
"Signore - l'umano porse al tellarite un d-pad - questo è il rapporto sulla tenuta della struttura della nave aggiornato a cinque minuti fa"
Rekon scorse i dati, molte sezioni erano state evacuate e sigillate "Quello che vedo non mi piace tenente - guardò l'umano - soluzioni?"
Il sottufficiale non sembrò a disagio, lavorava con Rekon da tempo ormai, ed aveva imparato che essere titubante o nascondere informazioni era esattamente ciò che il suo capo odiava, quindi senza farsi intimidire diede la sua risposta "Signore per il momento non abbiamo trovato un modo per neutralizzare l'acido, quindi l'unica soluzione per il momento è isolare i compartimenti che non reggono all'erosione e cercare di andarcene al più presto"
"Quindi non ha una soluzione decente" il tellarite inclinò leggermente di lato la testa attendendo una replica dal suo interlocutore.
"Non abbiamo una soluzione per l'acido, ma siamo riusciti a sistemare i motori ad impulso, possono garantirci una accelerazione di 2.5, lo so che non è la piena potenza del sistema ma è sempre meglio del 0.25 che avevamo fino a trenta minuti fa."
Rekon sorrise.
"Ottimo, se ne usciamo vivi tu e la tua squadra vi godrete una cassa di birra romulana...offerta da me!"

U.S.S. Marconi - Plancia - 28/07/2395, ore 13:55


=^= Rekon a plancia =^=
"Qui plancia - rispose Shran - mi dica qualcosa di positivo, comandante"
=^= Capitano abbiamo sistemato nel miglior modo possibile i motori sub luce le possiamo dare una potenza di 2.5 anche se per un breve periodo =^=
"A quanto corrisponde questo breve?" l'andoriano tamburellò con le dita il poggiolo della sua poltrona.
=^= Cinque minuti e mezzo, forse sei =^=
Il capitano sorrise =^= Ce li faremo bastare, quando saranno disponibili questi motori? =^=
=^= E' già tutto in linea =^=
Le antenne dell'andoriano si puntarono sul timoniere che lo stava osservando, con un cenno del capo Chuck confermò le informazioni del tellarite.
"Grazie signor Rekon, eccellente lavoro"
=^= Lo so. Rekon chiude. =^=
Shran si sedette sulla sua poltrona e scuotendo la testa sorrise. Dal vide la scena e anche sul suo viso comparve un sorriso.
*Finché il capitano sorride, allora abbiamo una speranza di cavarcela* pensò l'ufficiale della sicurezza tornando a guardare la consolle tattica assieme a Durani.

U.S.S. Marconi - Plancia - 28/07/2395, ore 14:00


"Tattico, comunicare alla Fearless che stiamo per riemergere, coordinatevi per le manovre - Shran attese il ricevuto di Durani, poi si rivolse a Chuck - Iniziare emersione, motori in accelerazione, avvertire tutte le postazioni, allarme giallo su tutti i ponti"
Diversi "Sissignore" arrivarono dalle varie postazioni *Nonostante tutto, questo equipaggio darà sempre il meglio di sé* pensò orgoglioso il capitano andoriano mentre osservava sullo schermo principale la telemetria e l'immagini di quel mare acido.


Kolgrom - Plancia - 28/07/2395, nello stesso dominio


Il Jem'Hadar analizzò più volte la consolle per essere certo che non ci fossero false letture, poi si rivolse al suo comandante "Primo - richiamò la sua attenzione - a quanto pare i federali hanno deciso di uscire, rilevo che si stanno avvicinando alla superficie"
L'alieno più anziano si avvicinò all'addetto ai sensori, verificò i dati e dopo averli convalidati si voltò verso il comandante Vorta del vascello "Signore, rilevamento trenta punto quattro, i federali stanno emergendo, cosa desidera che facciamo?"
Il Vorta si girò verso il suo primo ufficiale "Ohhh! Era ora, iniziavo ad annoiarmi! Aspettiamo che emergano, poi con il supporto della Vorlon li abbattiamo, non voglio testimoni, non deve rimanere nulla di quella nave"
"Come comandi" il Jem'Hadar iniziò a dare ordini ai vari sottoposti e a coordinarsi con la nave alleata.


U.S.S. Marconi - Plancia - 28/07/2395, ore 14:01


"Dieci secondi all'emersione capitano - disse Chuck - nove, otto, sette..."
"Tenersi pronti - disse Shran - Impostare i bersagli e prepararsi al fuoco" ordinò.
Cinque secondi più tardi la Marconi uscì dal mare acido di Leinos III: la nave classe Ambassador-Y eruppe, letteralmente, da quelle acque corrosive, diverse paratie dello scafo erano state erose e l'immagine di insieme non era proprio il massimo della bellezza, ma l'importante era che la Marconi volasse e potesse combattere.
Appena i banchi phaser furono fuori dall'acqua Durani li attivò ed iniziò uno scontro con la Kolgrom, la più vicina delle due navi del Dominio. La Marconi iniziò ad essere bombardata dalle armi della Kolgrom.
"Situazione" urlò il capitano sotto una pioggia di scintille provenienti da varie consolle saltate.
"Gli scudi reggono" urlò Dal per farsi sentire sopra la cacofonia di esplosioni e suoni che aveva invaso la plancia "Non so per quanto, se anche la seconda nave del Dominio decide di unirsi allo scontro..." il capo della sicurezza non finì la frase.
"Situazione della Fearless?"
"Dovrebbe essere qui tra dieci secondi..."

I cieli sopra Leinos III - 28/07/2395, ore 14:02


Le due navi del Dominio iniziarono l'avvicinamento alla Marconi, intenzionate a distruggere la nave Federale, la prima in pozione più avanzata aveva già ingaggiato l'Ambassador, mentre la seconda si teneva più defilata. Come un falco rigeliano, la Fearless si tuffò nelle nuvole che la separavano dalle sue prede, in piena accelerazione aprì il fuoco sulla nave di scorta, scaricandole addosso gran parte del proprio arsenale: l'intercettore del Dominio, esplose in una nube di fuoco dalla quale la Fearless emerse come un'araba fenice.
=^= Fearless a Marconi, avete bisogno di assistenza? =^= chiese Manuela.
La Kolgrom, rivelata la presenza della seconda nave federale e avendo perso la scorta, iniziò una serie di manovre di disimpegno per allontanarsi dai federali, ma la Marconi e la Fearless non diedero possibilità di fuga ai nemici, con un fuoco incrociato abbatterono anche il secondo vascello del Dominio.
=^= Qui il capitano Shran della Marconi, grazie per l'assistenza. Non abbiamo ancora finito su questo pianeta: stiamo andando a trovare una base terroristica, se non avete di meglio da fare e volete unirvi a noi, siete i benvenuti. =^=
Pochi istanti dopo le due navi, una a fianco all'altra, impostarono la rotta per la base dei terroristi.