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USS HOPE - MISSIONE 14 RSS USS HOPE - Missione 14

14.07 " Degni della propria divisa "

di Ferris Bueller, Pubblicato il 09-08-2020

USS Hope, Plancia
21/08/2399, ore 11:00


"Signore, una chiamata dal pianeta... è un certo ispettore Nappi della polizia della colonia."
"Lo passi nel... suo ufficio... pensavo che si fossero dimenticati di noi ormai. Notizie dalla Phoebe?"
"Stavano seguendo il cargo bajoriano, l'ultima nave che si è allontanata dal pianeta, ma secondo i rapporti è stato un nulla di fatto. Saranno di ritorno fra sei ore."

Bueller fece un cenno di assenso e si diresse verso l'ufficio del Capitano, quando le porte si aprirono Strauss, in divisa da Capitano, alzò la testa per lanciargli uno sguardo interrogativo.

"Ispettore Nappi della polizia, forse hanno novità."
"Ispettore, sono il Capitano Strauss della USS Hope, come possiamo aiutarla?"
"Strauss? A me risulta un Capitano Ferris Bueller."
"È una lunga storia ispettore, sono io Bueller." disse il giovane mostrandosi sul monitor.
"Vorremmo avere una lista di tutti coloro che sono scesi sul pianeta nelle ultime 24 ore."
"Il motivo?" chiese Strauss guardando Ferris con sguardo interrogativo.
"Mi dispiace ma non possiamo rivelarlo, sono in corso delle indagini."
"Ispettore Nappi, al momento siamo..." Ferris poggiò una mano sul braccio del suo capitano e si intromise nella conversazione "Certamente ispettore, porterò io stesso quello che ha chiesto in questura. Saremo lì fra un'oretta... Bueller chiudo."

"Non abbiamo tempo da perdere Signor Bueller!" Strauss pareva irritato e stanco
"Non le pare strano che qualcuno non legato alle ricerche dell'Ammiraglio Lennox ci abbiamo contattato? Se era qualcosa relativo al nostro caso ci avrebbe contattato il questore."
"Se non è una cosa relativa al rapimento di Evelin allora non ci interessa."
"Finché non ne parliamo con loro non sapremo se è legato in qualche modo al caso." rispose Bueller con un tono calmo e gentile che un domatore avrebbe usato con le sue tigri.
"Visti i tipi e come si sono comportati con noi sarà una perdita di tempo, non le diranno niente." borbottò Nicholaus
"Oh parleranno, ho intenzione di portare l'artiglieria pesante con me." Bueller sorrise e Strauss lo guardò confuso.
"Bueller a Rodriguez, fra dieci minuti in sala teletrasporto uno."
=^=Ricevuto... ehm... dove andiamo?=^=
"A metterci nei guai con la polizia."
=^=Un normale sabato. Arrivo.=^=



TOOL III, Colonia Tahzot, Questura
21/08/2399, ore 12:00


"Capitano Bueller... è più giovane di quanto immaginassi." commentò Nappi dopo aver stretto controvoglia la mano dell'umano.
"Al momento sono tenente... come ho detto è una lunga storia. Questo è il tenente Rodriguez, il capo operazioni della Hope. Lui potrà fornirle tutte le informazioni che desidera."
"Piacere signore, se mi da accesso ad un computer le posso fornire tutti i dati. Immagino che se trova quello che cerca avrà bisogno delle nostre schede del personale... di solito non le forniamo, ma il questore è stato molto gentile nei nostri confronti quindi faremo il possibile per aiutarla."
"Ah... non mi aspettavo così tanta disponibilità. Alapha, fai compagnia al... tenente Bueller e assicurati che non vada in giro per la questura e si perda."
"Ok." borbottò la donna. Bueller le sorrise e lei gli lanciò uno sguardo accigliato.



TOOL III, Colonia Tahzot, Pizza Luis Gargoth
21/08/2399, ore 14:00


Bueller scansò il piatto soddifatto e si pulì la bocca sul tovagliolo, Rodriguez continuò a gustare la sua insalata mentre leggeva il pad.
"Secondo quello che dice qui, il Vedek Anatolj ormai in pensione, è stato trovato morto in data astrale 76636.33 dalla sua badante barra domestica Nezien. All'inizio si pensava che fosse stato un semplice e tragico incidente ma la tua nuova amica Alapha ha scoperto tracce di stivali nel fossato che inducono a pensare che la passarella su cui camminava il sant'uomo fosse stata sabotata e chiunque sia stato ha controllato che fosse morto. A proposito, come hai fatto a farti dare il numero da quella glaciale donna poliziotto?"
"Tu come hai fatto a scaricare i database della polizia coloniale sotto gli occhi attenti di Nappi?" ribattè Bueller
"Segreti del mestiere..." rispose Paulo dopo averci pensato un attimo.
"Idem come sopra." concluse Ferris sorridendo "Torniamo all'omicidio... perché hanno chiesto di noi?"
"A quanto pare le impronte trovate nel fossato corrispondono alle suole degli stivaletti in dotazione alla flotta." rispose il capo operazioni.
"Qualcuno dei nostri è sceso in quella zona?"
"Assolutamente no e nemmeno gente della Phoebe. O almeno non risulta dai registri."
"Che possono essere falsificati..." aggiunse Bueller anche se era sicuro al cento per cento che nessuno dei suoi avrebbe fatto una cosa del genere.
"Sulla nostra nave no, sarebbe impossibile manometterli, ma noi abbiamo Hope che vigila e ci avrebbe avvertito. Sulla Phoebe non possiamo esserne certi, ma direi di escludere anche loro, dopotutto erano pronti a partire proprio quando è accaduto l'evento."
"Quindi è un caso, qualcuno che si è replicato degli stivaletti come i nostri."
"È quello che ha detto l'ispettore e io ho avvalorato la sua idea... ma non ne sono così sicuro." borbottò Rodriguez pensieroso.
"In che senso?"
"L'Ammiraglio Lennox rapita, quattro leader della colonia uccisi. Nessuno a chiesto un riscatto... perché? Sono passati già quattro giorni. La tengono per collezione?"
"La vogliono usare in qualche modo?"
"Un ammiraglio della Flotta Stellare? È come tenere in tasca una bomba nucleare... nemmeno i nausicaani sarebbero così stupidi. E loro non brillano certo per l'acume delle loro menti. Solo per trovarla sono state inviate due navi stellari."
"Andiamo un po' a ritroso... un team è stato inviato per uccidere i leader della colonia, tralasciamo il fatto che l'ammiraglio Lennox sia stata rapita, quale sarebbe stata la risposta della Flotta Stellare."
"Credo che almeno una nave sarebbe stata inviata, forse la stessa Phoebe. Quindi noi siamo in più e non eravamo previsti."
"Ma il loro piano non può finire qui. Non hanno mai rivendicato l'assalto..." una luce di comprensione si accese negli occhi del capo operazioni "Probabilmente non è ancora finita."
"E forse il loro piano era proprio quello di far intervenire una nave federale..."
"E magari volevano proprio catturare il Capitano Givens della Phoebe..." Rodriguez battè il pugno sul tavolo "Anche l'uccisione del Vedek deve aver a che fare con tutto questo, forse le false tracce servono a rendere colpevole la flotta agli occhi della popolazione... anche se delle semplici impronte di stivali non sembrano una gran prova, ma certamente rallenterebbero le indagini."

"Strauss!" esclamò Bueller alzandosi di scatto "Doveva incontrare l'informatore proprio adesso e se pensassero che è lui al comando della Phoebe? Bueller a Xyr!"
=^=Mi dica tenente...=^= la voce dell'andoriana era atona e fredda, sembrava la Xyr dei primi giorni sulla Hope.
"Deve fermare il Capitano Strauss immediatamente, sta cadendo in una trappola!"
=^=Cosa? Aspetti...=^= la comunicazione fu interrotta. Rodriguez e Bueller si guardarono tesi come due cerbiatti nella savana.

=^=Il Capitano Strauss è sceso sul pianeta insieme a Basta. Non abbiamo più contatti con loro... cosa sta succedendo?=^=
"Lunga da spiegare adesso. Voglio una squadra pronta sulle coordinate dove è sceso Strauss e ci faccia risalire immediatamente!"
=^=Si... Capitano.=^=



TOOL III, Colonia Tahzot, Colline ad est
21/08/2399, alcuni momenti prima


"La virtù ha molti predicatori e pochi martiri." commentò Basta osservando con attenzione la zona attorno a loro.
"Come scusi?" chiese Strauss strappato dai suoi pensieri.
"Un proverbio betazoide... credo che corrisponda al vostro 'predica bene e... raspa? male'. Rest mi ha ripetuto esattamente quello che lei ha detto durante la riunione... e quando dico esattamente intendo alla lettera. Ci ha accusato di agire da incoscienti e poi si ostina a venire in questo posto solo con me come scorta... nonostante le abbia consigliato di far scendere una squadra." nella voce di Lon non c'era nessuna nota di 'vendetta' per quello che era successo quella mattina, stava solo esponendo un dato di fatto.

Strauss sospirò tergendosi la fronte sudata con la mano. Attorno a loro c'erano solo radi boschi e una fattoria a qualche decina di chilometri, verso ovest invece si vedeva chiaramente la città principale della colonia.
"Ha ragione signor Basta." commentò dopo qualche momento di silenzio "Ma gli altri hanno esagerato questa volta."
"Concordo... siamo stati troppo fortunati in questi anni e ci siamo convinti di essere dei grandi ufficiali della Flotta... ma siamo solo dei ragazzi cresciuti troppo in fretta e troppo protetti."
"Non mi pare che le vostre missioni fossero tutte bibite e zucchero filato. Avete affrontato situazioni inaspettate molto pericolose. Anche ufficiali più esperti avrebbero avuto difficoltà." Strauss sembrava tutta un'altra persona rispetto ad alcune ore prima.
"Eppure è bastata una sciocchezza per farle perdere fiducia in noi." La frase di Basta fu un macigno che infranse le convinzioni di Nicholaus.
"Da quando Signor Basta è diventato un consigliere di bordo?" chiese il Capitano della Hope dopo assersi sfogato con una risata liberatoria.
"Le ricordo che sono empatico Capitano, nemmeno lei era convinto di quello che ci ha detto, ma abbiamo troppo rispetto di lei per darle un cazzotto." un pallido sorriso increspò le labbra di Basta.

Doveva ammettere che Strauss aveva avuto ragione per alcune cose, ma se l'Ammiraglio Lennox non fosse stata rapita, il Capitano avrebbe solo dato loro degli stupidi per poi mettersi a pulire i bicchieri del bar. La commistione dei due eventi però aveva scatenato la rabbia dell'uomo e loro ne avevano fatto le spese più del dovuto.

"Vedrò di riparlare con tutti, ma lei e la dottoressa Graahn dovreste fare pace col cervello. Sembrate Romeo e Giulietta in versione klingon."
"Già... riguardo a questa cosa siamo proprio dei ragazzini ed entrambi molto inesperti. Alle volte invidio Ferris per la sua nonchalance con le donne..."
"Doohan sta messo peggio di lei se è per questo." commentò l'uomo non senza un sorriso.
"Eppure non è come i primi tempi... usarlo come esca per le donne, come dice lei, ha sortito il suo effetto. Adesso riesce a parlare con gli ufficiali donne senza impappinarsi. E poi... mica lo buttiamo in una fossa di leoni, nessuno è mai stato ferito dal bacio di una ragazza. Quando se ne renderà conto anche lui le cose cambieranno... su questo io sono d'accordo con Bueller e Caytlin.

La conversazione si era fatta sempre più tranquilla, senza volerlo Basta aveva spinto Strauss a rivalutare i fatti precedenti. La sua ramanzina sembrava essere stata più un danno che altro e se ne rendeva conto. Certo si erano comportati da ragazzini ma dopotutto lo erano, soprattutto perché li avevano trattati come tali. Ai suoi occhi erano come dei bambini che giocavano, ma a pensarci bene si era reso conto che quei bambini erano dei professionisti altamente addestrati... quando lui era uscito dall'accademia non era nemmeno paragonabile a loro. Lui avava avuto il suo primo capitano ad instradarlo verso la serietà che la sua divisa richiedeva e loro invece chi avevano avuto? Lui... e non aveva fatto nulla per insegnare loro certe cose, li aveva solo lasciti fare quello che volevano... aveva predicato bene e razzolato male.

Fu in quel momento che Basta lo spinse con violenza a terra. Per un attimo rimase basito dalla sorpresa, poi vide che l'uomo che si era lanciato su di lui si stava rialzando da terra frastornato.
Quindici uomini con passamontagna si gettarono su di loro costringendoli a un feroce corpo a corpo. Erano tutti armati con manganelli. Basta fece in tempo ad estrarre il phaser e far fuoco una volta prima di essere disarmato da un forte colpo alla mano.

Lo scontro fu violento. I due ufficiali della flotta, sebbene ben addestrati non potevano resistere per molto. Basta in casi analoghi aveva una sua strategia, messa a punto durante interminabili sessioni di allenamenti in sala ologrammi: l'unica strategia applicabile. Uccidere.
Uccidere il proprio avversario era l'unico modo per resistere ad uno scontro contro molti avversari... stordire solamente serviva solo a far sostituire un avversario con un altro e dare tempo alla prima vittima di riprendersi.
Ma il suo istinto gli diceva che uccidere in quel caso non era utile. Erano armati di manganelli e quindi volevano il Capitano Strauss vivo, forse il farsi catturare era la scelta migliore? Lo avrebbero portato dall'Ammiraglio Lennox?

"Catturate l'uomo e ammazzate il ragazzo!" urlò uno degli aggressori. Non andava affatto bene per lui, già in quattro avevano afferrato Strauss gettandolo a terra con il proprio peso e lui era riuscito a menomare solo tre avversari che ora si dibattevano a terra con braccia slogate o addirittura spezzate.
Quando il primo di loro tirò fuori un coltello capì che la situazione stava degenerando e le sue scelte erano ridotte.
Fuggire? Da escludere. Anche se fosse stata la scelta migliore non avrebbe abbandonato mai e poi mai uno degli uomini che doveva proteggere, figuriamoci il suo Capitano. Parò il fendente dell'uomo davanti a lui e lo colpì con violenza al volto poi dette un calcio in faccia a quello che tentava di sparare con il suo phaser con scarsi risultati.
Si voltò per guardare il Capitano Strauss ma era già stato legato con fascette ai polsi. Stava ancora ruggendo maledizioni all'indirizzo degli avversari ma non poteva aiutarlo.

La prima coltellata lo raggiunse al fianco strappandogli un grugnito sorpreso. Non sentiva troppo dolore. L'adrenalina aveva fatto il suo lavoro.
La bastonata sotto l'orecchio gli impedì di parare il secondo affondo e la coltellata lo raggiunse allo stomaco.
D'improvviso si sentiva stanco, le gambe cedettero sotto il suo peso e si ritrovò in ginocchio. Il sangue gli impediva di respirare, un nuovo colpo lo raggiunse alla testa... sentì distintamente il suono di qualcosa che si rompeva, poi tutto si fece buio.



TOOL III, Colonia Tahzot, Colline ad est
21/08/2399, ore 14:30


"Oddio Lon!" il grido di Melanne era permeato di orrore. Nel momento in cui l'awey team si era teletrasportato a terra, la giovane si era trovata davanti agli occhi l'uomo che amava in un lago di sangue.
"Cazzo!" borbottò Bueller lanciandosi verso il collega insiema alla dottoressa.

"È ancora vivo ma è molto grave!" nonostante il terrore che provava l'addestramento aveva preso il sopravvento. "Lacerazioni multiple, gravi traumi cranici... un polmone è collassato." Un fiotto di sangue uscì dalla bocca del betazoide. "Non sento più il battito!"
"Portalo via di qui!"

Melanne si era messa a cavalcioni del corpo inerte di Basta, le sue mani ne stavano spingendo con forza il torace cercando di riattivarne il cuore.

"Emergenza medica! Agganciate immeditamente la dottoressa e chiunque sia con lei!" ordinò Bueller attraverso il comunicatore. Un attimo prima di sparire vide lo sguardo atterrito di Melanne.

"Signore, nessuna traccia del Capitano Strauss." Gli uomini di Basta erano pieni di rabbia per quello che era successo al loro superiore.
"Segni dei loro avversari?"
"Devono essere stati teletrasportati da poco. Sunak ha trovato tracce del loro arrivo in una conca a duecento metri da qui, ma non c'è segno di navette e nemmeno loro sembrano essere tornati alla conca. Devono averli teletrasportati là per preparare l'agguato e poi sono fuggiti allo stesso modo."
"Torniamo alla nave, qui c'è poco da fare.



TOOL III, Colonia Tahzot, Base segreta
21/08/2399, ore 14:40


Strauss riaprì gli occhi. Sentiva un forte dolore alla testa e delle fitte nei punti dove era stato colpito. Quando la vista si fece più nitida vide il volto della donna che lo guardava accigliata.

"Che ci fai tu qui?" chiese Evelin contrariata
"Sono contento anch'io di vederti." rispose lui come se si fosse appena svegliato da un lungo sonno.
"Perché sei solo e ridotto in questo modo?"

Strauss si alzò di scatto atterrito "Dov'è Basta?"
"Non l'hanno portato qui con te! Cos'è successo!"

"Il vostro uomo è morto." rispose uno dei rapitori, quello che la donna aveva imparato a conoscere come capo della banda.

L'Ammiraglio Evelin Lennox si alzò lentamente e si avvicinò alle sbarre. "Se Lon è davvero morto non ci sarà pianeta della galassia dove ti potrai nascondere da me..."

Involontariamente il capo degli zeloti fece un passo indietro.



USS Hope, Corridoio ponte 5
21/08/2399, ore 14:50


"Ce l'ho! Ce l'ho! Ce l'ho!" Tucci correva gridando lungo i corridoi diretto verso l'infermeria. Nessuno lo aveva ancora avvertito degli eventi appena accaduti... o forse si e non se ne ricordava. Ma era riuscito a fare quello che Basta voleva e ora stava correndo proprio verso il suo amico... Hope aveva detto che si trovava in infermeria. Forse stava di nuovo litigando con Melanne... sperava di no.

Le porte si aprirono proprio mentre Rest usciva. Il volto del vulcaniano era tirato, sembrava una statua di marmo... una statua ad un passo dalla follia omicida.

"Ce l'ho Rest!" esclamò con un sorriso sventolando un dpad sotto il naso dell'ufficiale tattico.
"Cosa ha Signor Tucci?" chiese cercando di riprendere il controllo.
"Devo dirlo al Tenente Basta, mi segua!" il giovane ufficiale scientifico entrò immediatamente nell'infermeria senza dare tempo a Rest di spiegargli la situazione.

L'infermiera Nudges stava raccogliendo da terra una divisa gialla coperta interamente di sangue. Tucci deglutì e rimase bloccato con il dpad ancora in mano. L'infermeria era piena di gente: Doohan, Luna, Caytlin, Ferris, Xyr, Rodriguez... tutti erano davanti allo schermo opacizzato che dava sulla sala operatoria.

Luna teneva una mano sulla spalla di Bueller e Xyr teneva le braccia conserte sotto il seno per evitare che gli altri la vedessero tremare.

"Cosa... che succede?" Balbettò Tucci guardando i compagni. I loro sguardi erano colmi di preoccupazione.
"Lon è stato ferito..." Caytlin si avvicinò al giovane e gli prese la mani "È grave..." lo disse quasi con un sussurro, come per non farsi sentire da Melanne che in quel momento, dall'altra parte del vetro, stava lottando per tenere in vita il suo amico più caro.
"Non è possibile, io ho fatto quello che Lon voleva. Ce l'ho, non può andare così."
"Cos'hai Edison?" chiese la risiana cercando di togliere il dpad dalle sue mani.
"Ho il luogo dove tengono il capitano Strauss e forse l'Ammiraglio Lennox..." rispose lui atterrito.

"Come scusa?" Bueller si avvicinò insieme a Xyr "Raccontaci tutto per filo e per segno."
"Lon mi aveva detto che poteva perdere il Capitano Strauss e gli serviva un modo per rintracciarlo in quel caso."
"Il tenente Basta aveva pensato a questa eventualità?" chiese Xyr guardando prima Bueller e poi Rest ma entrambi parevano cadere dalle nuvole.
"Ho usato dello iodio-131 sulla divisa del Capitano Strauss."
"È un radioisotopo radioattivo... l'avete usato come segnalatore sul Capitano Strauss?" chiese Rest
"Sì, è stato trattato tramite un gel che assorbe le radiazioni nocive ma i sensori di Hope hanno potuto seguire la sua traccia."
"Quindi sai dove è stato portato Strauss e forse dove tengono prigioniera l'Ammiraglio Lennox." affermò sicura Xyr dando una pacca sul braccio dello scienziato "Ottimo lavoro Signor Tucci!"
"Ma Lon..." mugolò lui guardando la finestra opacizzata.
"È nelle mani di Melanne e lei lo salverà anche a costo di ricostruirlo molecola per molecola. Adesso dobbiamo salvare Strauss e l'Ammiraglio Lennox e ci servono quelle informazioni!" Bueller lo trasse a se facendo in modo che solo la sua faccia fosse nel suo campo visivo "Dove si trovano Edison?"

"Dieci chilometri sotto la Colonia Tahzot. Devono esserci delle caverne naturali... non ho trovato nessuna via d'accesso."
"Tranquillo hai fatto il tuo lavoro, adesso sta a noi. Caytlin occupati di lui - le disse spingendo Tucci nella sua direzione - Xyr contatta la Phoebe e riferisci tutto quello che sappiamo. Rodriguez scava nel passato del Capitano Givens e scopri se c'è un motivo per cui possano avercela con lei. Rest inventati un sistema per mappare quelle caverne. Gli altri tornino ai propri posti. Dimostriamo a Strauss che siamo degni della divisa che portiamo!"