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USS CRUSADER - MISSIONE 15 RSS USS CRUSADER - Missione 15

15.07 "La restituzione"

di Leon Krenn Bloch, Pubblicato il 20-02-2015

***Flashback***
IRW Wartard, 19/09/2394, ore 15:48


Gerard Yager e Leon Bloch si trovavano sul ponte di comando della nave romulana. Gli ospitanti avevano concesso loro due postazioni a due consolle secondarie, dalle quali potevano comunque avere accesso ai dati dei sensori esterni ed agli schemi tattici. L'Ingegnere Capo MacAllister invece si trovava in sala macchine, da lì a poco i tre si sarebbero reincontrati per fare il punto della situazione.
La nottata e la mattinata erano trascorse relativamente tranquille, non c'erano state situazioni di allarme causate dalla presenza dei Borg. La nave aveva incrociato un'altra nave civile che aveva deviato rispetto ai piani a causa di un problema ai motori. Una volta chiarita la situazione il viaggio di pattugliamento era proseguito senza pericoli, a quanto sembrava la nave aveva semplicemente il compito di inviare rapporti al centro di comando.
Il Comandante romulano si era fatto vedere decisamente poco in plancia, li aveva cortesemente salutati e nulla più. Il Primo Ufficiale sembrava il vero Comandante facente funzioni della nave. Nonostante la sua presentazione non troppo amichevole, sembrava parlasse volentieri coi federali, aveva fatto da cicerone riguardo alla breve storia di quella nave e alla sua carriera e ovviamente si preoccupava che i federali non girovagassero per la nave o interloquissero con altri ufficiali.
Ad un certo punto la Wartard ricevette un messaggio, il Primo Ufficiale lesse, dopodichè impartì un comando di modifica della rotta e infine venne a parlare con i due federali: "Abbiamo ricevuto istruzioni di riportarvi dalla Crusader, questo non comporterà una lunga deviazione, per cui tra un'ora sarete arrivati."
"Capisco," rispose Jager, "a questo punto avvertiamo il nostro Ingegnere e ci ritiriamo nel nostro alloggio."
La romulana ordinò ad un uomo della sicurezza di scortarli in Sala Macchine. "Bene, a più tardi." concluse.
"Spero che la Crusader non abbia avuto problemi." commentò Bloch mentre i due andavano in sala macchine.
"Sì, lo spero anch'io, ma presto lo scopriremo."
"Non abbiamo osservato un granché su questa nave." disse ancora l'andoriano a bassa voce.
"Sì, penso che abbiamo perso tempo," ammise il Primo Ufficiale, "il loro Capitano è stato alquanto scortese... Questa inimicizia coi romulani è anacronistica, sarebbe ora di smetterla con tutti questi segreti e diffidenze."
"Qualche problema?" li interruppe la loro scorta romulana.
"Tutto a posto, non si preoccupi." lo tranquillizzò Jager.

Senato Romulano - 19/09/2394, ore 21:00


Il palazzo che da pochi anni ospitava il Senato Romulano, l'istituzione più importante di tutto l'Impero, era immenso. Al suo interno si trovavano piccoli veri e propri appartamenti, dove i Senatori potevano risiedere anche per lunghi periodi. Si trovava anche un grande giardino, con molti specchi d'acqua, dove spesso i Senatori si trovavano per discussioni anche importanti.
Tre Senatori avevano appena cominciano a parlare della grave situazione di guerra nelle zone di confine dell'Impero. Probabilmente non avrebbero mai immaginato che in quel preciso momento, a centinaia di anni luce di distanza, il futuro del loro Impero si stava decidendo a bordo di un'astronave federale ed era nelle mani di un Andoriano.
"Forse non sapete che mio cugino," stava dicendo un Senatore, "fa parte della Tal Shiar dal nuovo Impero. Tra poco dovrebbe arrivare qui, vuole parlarmi... Si tratta di informazioni riservate, chiaramente è illegale, se avete paura ci parlo da solo e poi vi spiego."
Gli altri rifletterono per un po', poi acconsentirono a partecipare, uno disse: "Da me è sicuro, vediamoci là alla sesta."
All'ora prestabilita i quattro romulani si incontrarono. Dopo le presentazioni di rito il cugino del senatore iniziò il suo racconto, non senza titubanze e omissioni. Tuttavia svelò loro il nocciolo della questione, ovvero che navi stellari romulane erano entrate in un altra dimensione per rubare tecnologia aliena da usare contro la minaccia Borg... poche ora prima la Tal Shiar era venuta a conoscenza che coloro che erano stati derubati avevano attaccato un pianeta all'interno dei territorio romulano. I tre rimasero sbalorditi.
"È inaudito!" disse uno di loro. "La Tal Shiar si è bevuta il cervello!"
"È stata un'operazione sconsiderata!" disse un'altro. "Così ora rischiamo di combattere addirittura due nemici!"
"Calma, amici." commentò infine il terzo, rimasto il più imperturbato, che poi si rivolse all'uomo dei servizi segreti: "Prima dicci perché ci racconti questo, c'è una fazione dei servizi che vorrebbe l'aiuto del Senato?"
"Sì, alcuni di noi sono stati scettici nei riguardi di questa politica... e ora siamo tutti in pericolo, non possiamo più aspettare, intendiamo rovesciare i comandi militari e cercare una soluzione diplomatica, se necessario insieme alla Federazione."
"Venite, dobbiamo parlare immediatamente con il Console, il suo appoggio è fondamentale."

USS Crusader, Infermeria - 19/09/2394, ore 21:59


L'Ufficiale Medico Capo Jenner si trovava accanto al Capo delle Sicurezza Quatro e al Comandate Romulano Marel. I tre si erano allontanati dalla Sala Tattica dove era in corso il negoziato con la specie 8472. A parte il diverbio con il Comandante Marel la situazione sembrava sotto controllo, così il dottore era intenzionato a rientrare subito in Infermeria, dove avrebbe proseguito ad esaminare il rapporto del medico olografico della Voyager sui danni causati da un contatto tra la specie 8472 e un ufficiale delle Flotta, per essere pronto ad ogni evenienza.
Percepiva una certa tensione, così cercò di parlare di argomenti più leggeri. "Mi perdoni, Comandante, sulla vostre navi quanti medici avete di solito?"
Marel non rispose alla domanda, disse invece a Quatro: "Andiamo in Plancia, così potrò comunicare con il mio Sub-Comandante."
"Va bene, non ci sono problemi." replicò l'Ufficiale alla Sicurezza.
"Dottore, purtroppo non c'è il tempo per conversare." disse infine il Romulano mentre il medico prendeva un'altra strada.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2394, ore 22:00

La creatura appartenente alla specie 8472 si trovava in piedi tra il tavolo e gli oblò che davano sullo spazio. Il Capitano Shaitan, l'Ammiraglio Peterson ed il Primo Ufficiale Yager si trovavano anch'essi in piedi dall'altra parte del tavolo, ovviamente avevano evitato di sedersi temendo di mancarle di rispetto. Accanto alla porta di entrata due uomini della sicurezza controllavano la situazione.
Il Negoziatore attese qualche secondo, poi proseguì: "Quindi è nostra intenzione riprenderla. Se i Romulani la restituiscono non ci sarà bisogno di distruggere nessuna altra nave o pianeta."
L'Ammiraglio Peterson prese la parola: "Questa è la vostra unica richiesta, Negoziatore?"
"Il nostro obbiettivo è che nessuno proveniente da questo Universo venga più a sconfinare nel nostro: i Romulani, i Borg o nessun altra specie. Se dovesse accedere di nuovo siamo pronti anche ad una guerra totale contro tutte le razze di questo Universo con la tecnologia in grado di entrare nel nostro."
Il Negoziatore guardò a lungo l'Ammiraglio che tuttavia non si lasciò impressionare e dubbioso domandò: "Ma i Romulani devono potere difendersi dai Borg, che sono senza dubbio la razza più pericolosa di questo Universo, non è possibile fornirgli informazioni utili?"
Il Negoziatore non rispose subito ma continuò a fissare prima l'Ammiraglio e poi il Capitano Shaitan. "Questa è una richiesta complicata da analizzare," disse poi, "ma nel frattempo voi dovete agire come da noi richiesto. Vi concediamo un zzztccrr di tempo per una risposta."
Shaitan e l'Ammiraglio si guardarono confusi: "Il traduttore non ha funzionato, quanto tempo abbiamo?" prese la parola l'Andoriano.
"Temo che siano intraducibili le unità di misura del tempo." rispose il Negoziatore.
L'Ammiraglio propose: "Capitano, il suo Ufficiale Scientifico ci aiuti a risolvere questa incomprensione."
"Capitano Shaitan a Tenente Bloch: venga immediatamente in Sala Tattica."
=^=Certo, signore.=^=
Dopo poco arrivò, ebbe un attimo di sconcerto alla vista del Negoziatore, poi ascoltò le spiegazioni dell'Ammiraglio.
"Molto bene. Sì, è capitato altre volte," rispose Bloch, "ma stiamo parlando di una razza proveniente da un altro universo... Non so cosa sono in grado di rilevare i loro sensori."
Poi andò ad una consolle: "Normalmente si può usare una pulsar, qualunque specie che viaggia a curvatura nella nostra galassia può rilevarne la rotazione."
"D'accordo," intervenne Shaitan, rivolgendosi al Negoziatore, "sappiamo il tempo che è passato da quando ci avete contattato ad ora, usiamo quello!"
"Avete quattro volte questo tempo." disse la creatura.
"Non è possibile, è troppo poco, dobbiamo trattare coi Romulani." disse l'Ammiraglio.
"Dalla nostra analisi i Romulani sono in una posizione di inferiorità rispetto alla Federazione," incalzò il Negoziatore, "quindi potete usare la forza."
Peterson e Shaitan si guardarono un attimo, forse il Negoziatore aveva ragione, ma se fosse andato diversamente? Come potevano convincere i Romulani che dopo avrebbero ricevuto informazioni utili alla loro causa?
Il Negoziatore intanto si mosse nella direzione dell'uscita: "Saluto voi!" disse.
L'Ammiraglio e il Capitano lo seguirono e lo condussero silenziosi verso la Sala Teletrasporto, il Comandante Romulano fortunatamente non si fece vedere. Il Negoziatore risalì sulla piattaforma del teletrasporto e salutò nuovamente.
"Arrivederci Negoziatore, la Federazione vi ringrazia per la vostra fiducia." disse l'Ammiraglio.
Il Capitano disse: "Riavrete la vostra nave."
Il trasporto si azionò e quella presenza ingombrante svanì. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Il Primo Ufficiale parlò per primo: "Ammiraglio, abbiamo strappato una buona promessa."
"Non è sufficente. Ora io e lei Shaitan andiamo subito in Sala Tattica e parleremo con il Comandante Marel, lei dovrà essere convincente come sa fare ma lei Jager avrà un compito molto importante, dovrà pensare ad un piano alternativo nel caso i Romulani non accettassero."
"Tenente Bloch," aggiunse il Capitano, "aiuti il Comandante. Chiamate anche il Tenente Huscar."
"Capitano Shaitan a Tenente Quatro: dove si trova il Comandante Marel?"
=^=Capitano, siamo in Plancia.=^= rispose subito Quatro.
"Molto bene, venite in Sala Tattica. L'alieno se ne è andato, non si preoccupi."
=^=Signore, un'altra cosa. Mi dicono che è arrivato da pochi minuti un messaggio dal comando di Flotta per l'Ammiraglio, lo passo in Sala Tattica.=^=
"Certo, Tenente." rispose il Capitano.
I due si avviarono velocemente verso la Sala Tattica ma all'ingresso si incrociarono con Quatro e il romulano, la lettura del messaggio della Flotta doveva attendere ancora un po'.

Senato Romulano, Appartamento del Console - all'incirca nello stesso momento

Non era stato facile farsi ricevere dal Console ma alla fine i Senatori erano riusciti a convincere le guardie e a chiamarlo.
Il Console li condusse all'esterno, in un piccolo giardino, e i quattro gli riferirono la situazione.
"Questa tecnologia di cui parla... si tratta di una nave vero?" domandò il Console, che non era del tutto all'oscuro della vicenda.
"Precisamente. Il nostro piano è quello di prenderne il controllo prima che qualcuno provi ad utilizzarla in modo da poterla restituire agli alieni in cambio del loro ritorno al loro Universo."
"Ma..."
"Ma naturalmente manterremo in nostro possesso i dati in modo da poterne costruire una simile entro pochi mesi." chiarì l'uomo dei servizi segreti.
"Pochi mesi non ci bastano, i Borg potrebbero sopraffarci." disse il Console.
"No, invieremo ai Borg le prove che la nave è stata restituita agli alieni, inoltre mostreremo che la Federazione è nostra alleata, siamo convinti che sospenderanno l'attacco."
Il Console si alzò e pensò un attimo a tutta la situazione. In effetti il romulano era stato convincente. Certo, un altro paio di maniche era mettere in pratica questo piano fino alla fine.
I quattro si apprestavano a rientrare nell'appartamento quando videro un gruppo di militari avvicinarsi velocemente.
"Console, Senatori, mi dispiace interrompervi ma dobbiamo fermare immediatamente quest'uomo con cui state parlando."
"Le hanno fornito informazioni sbagliate," replicò il Console. "Quest'uomo ha agito per il bene dell'Impero. Ed ora mi aiuti a comunicare immediatamente con il Comando della Flotta Stellare. Non abbiamo un minuto da perdere!"