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USS CRUSADER - MISSIONE 15 RSS USS CRUSADER - Missione 15

15.03 "Guerra senza fine"

di Gerard Ylim Yager, Pubblicato il 28-10-2014

Settore 443 - 17/09/2394, ore 11:30


I due falchi da guerra assunsero la formazione d'attacco, portarono al massimo i disgregatori e fecero fuoco.
Una potentissima bordata di energia scaturì dalle navi romulane, dardi di luce verde illuminarono lo spazio oscurando ogni altra fonte luminosa e, infine, centrarono il bersaglio.
Colpita in pieno la prua dell'IRW Detarix esplose in una nube di gas e schegge incandescenti.

USS Crusader, Plancia - 17/09/2394, ore 11:31


Il Capitano Shaitan osservava quello strano spettacolo in silenzio.
Lui e la sua nave si erano trovati come gli unici spettatori ed erano così vicini che avrebbero potuto sentire l'intensità e il calore dei disgregatori se non ci fosse stato il freddo vuoto dello spazio ad isolarli.
Marel si avvicinò al Comandante dicendo: "È un rito, una sorta di sepoltura. Un ultimo saluto ad una nave e ad un equipaggio che hanno servito fino al sacrificio estremo per l'Impero."
"Capisco." Rispose freddamente Shaitan. Tuttavia, una parte di sé avrebbe voluto dire qualcosa in più. Avrebbe voluto dire che anche lui rispettava i romulani morti nella battaglia per aver affrontato un nemico infinitamente superiore.
"Ci chiamano." Annunciò il Tenente Huscar.
"Sullo schermo."
Dopo una breve pausa comparve una romulana di mezz'età. La donna dai capelli grigi aveva il viso stanco e segnato dalle preoccupazioni, dalla tensione e dalla stanchezza.
=^=Sono il comandante G'Tal dell'incrociatore pesante IRW J'Tal.=^= Disse lei.
"Buongiorno, Comandante. Sono il Capitano Shaitan della USS Crusader." Shaitan fece un breve pausa, per poi aggiungere: "Abbiamo ricevuto una richiesta d'aiuto ma non siamo arrivati in tempo."
=^=La ringrazio.=^= Il Comandante romulano fece per dire altro ma si trattenne come se non trovasse le parole adatte o, forse, parole politicamente adatte.
"Dobbiamo allontanarci." La voce di Marel riportò i due capitani alla realtà.
Pochi minuti dopo le navi romulane assunsero la formazione di scorta attorno alla Crusader e la squadriglia entrò in curvatura.

USS Crusader, Ufficio del Capitano Shaitan - 17/09/2394, ore 17:30


"Il morale è decisamente basso e confuso." Spiegò il consigliere.
Shaitan mosse appena le antenne verso il suo interlocutore. "Immaginavo." Concluse il Capitano.
"La situazione è molto complessa." Delta posò il dpadd sulla scrivania e iniziò a descrivere la sua analisi: "Da un lato abbiamo i Romulani. Una super potenza messa in ginocchio dai recenti eventi nel loro mondo natale. Loro..." Daniel attese qualche momento nel vano tentativo di cercare una parola adatta. "sono percepiti come nemici o, nelle migliori condizioni, come rivali. Certo, hanno combattuto al nostro fianco durante la guerra del Dominio ma sono sempre stati distaccati."
"E poi ci sono i Borg." Disse Shaitan capendo che quello era il punto fondamentale della situazione.
"Esattamente, poi ci sono i Borg." Daniel guardò dritto negli occhi il superiore e riprese a parlare: "Sono la razza più pericolosa che noi conosciamo, sono letali e distruttivi. L'equipaggio ha fiducia in lei e nella nave ma teme la potenza dei Borg e di essere assimilati."
"Temono di dover combattere una guerra che non è loro contro un demonio invincibile." Riassunse il Consigliere.
Shaitan non era nella condizione di contraddire il tenente Delta, anzi dentro di sé ammise che il sottoposto aveva ragione. Eppure c'era qualcosa in lui che gli ricordava che c'era dell'altro da mettere sulla bilancia dei ragionamenti.
"Tuttavia, se i Borg conquistassero parte dell'Impero Romulano, avrebbero una forte base d'appoggio per distruggerci." Shaitan si alzò di scatto, colpito dall'ira si avvicinò alla finestra e riprese a parlare: "Non possiamo più permetterci un'altra Wolf 359."
"È questo il punto?" Chiese il consigliere.
"Sì, è questo." Shaitan quasi urlò: "Questi demoni ci attaccano e noi ci ritiriamo, ma noi dobbiamo sfruttare ogni possibilità, ogni chance di combatterli, di danneggiarli e di distruggerli."
Shaitan si avvicinò al Consigliere: "Ora è guerra totale e questa nave è nata per proteggere la Federazione dai loro attacchi."
"È questo che vuole?" Delta si alzò dalla sedia e fronteggiò il superiore: "Siamo diventati guerrieri... non siamo più esploratori?"
Shaitan tornò a sedersi: "Forse sì... quando ci sconfissero a Wolf 359 infransero il sogno... Infransero l'invincibilità della Federazione e la speranza nella pace."
Dopo una breve pausa il Capitano ammise: "Non so cosa ci hanno fatto diventare."
"Torneremo ad essere quel che eravamo?" Chiese il Consigliere.
"Sinceramente non lo so." Ammise Shaitan. Poi, dopo un lungo silenzio che sancì la fine della discussione, aggiunse: "Consigliere, stia vicino all'equipaggio, ora come non mai."
"Sì, signore."

USS Crusader, Plancia - 18/09/2394, ore 7:30


Il viaggio si svolse senza altri incidenti e la Crusader arrivò alla Base Stellare Arrakis dell'Impero Romulano. Non era difficile immaginare perché i romulani avessero costruito questa base: la vicinanza alla Zona Neutrale e la piccola nebulosa che la nascondeva parzialmente rendeva questo avamposto un punto di partenza per l'invasione della Federazione o per un contrattacco. Ora, invece, la base si era trovata sulla linea del fronte contro l'attacco Borg ed era, per l'invasore, una vera spina nel fianco: da lì erano partiti quasi tutti i contrattacchi della flotta romulana e molte navi danneggiate avevano trovato un porto sicuro.
All'arrivo della Crusader la situazione pareva decisamente insostenibile. Diverse navi da guerra affollavano lo spazio circostante, alcune erano in attesa, altre pattugliavano la zona e le più vicine alla base erano in riparazione. A peggiorare la situazione c'erano le navi civili degli esuli che stavano scappando dai nemici sparse a casaccio, rendendo difficile la difesa della zona in caso d'attacco.
Vedendo la moltitudine di navi la fuori, Shaitan capì immediatamente quanto la situazione fosse disperata.
Marel, accanto a lui, percepì il disagio dell'andoriano e si affrettò a dire: "Questa è la guerra. Ci sono civili ammassati come bestie su navi cargo, mercanti che ne approfittano e stanno guadagnando sulle evacuazioni."
Shaitan rimase spiazzato da questa ammissione così plateale di debolezza da parte del romulano.
Fece per dire qualcosa ma fu battuto sul tempo dal Primo Ufficiale: "Potremmo usare i nostri replicatori e generare beni di prima necessità per i rifugiati. Cibo, medicine, coperte e quant'altro."
Marel annuì cupo.
Dopo qualche breve istante di silenzio, il Timoniere prese la parola: "Signore, il comando d'attracco romulano ci ordina di avvicinarci alla stazione alla distanza minima."
Shaitan annuì. "Molto bene, attracchiamo allora. Seguire la rotta prefissata nel perimetro difensivo della base."
La Crusader e la scorta passarono davanti alle navi della flotta romulana. Raggiunsero in poco tempo una zona dove stazionavano solo navi da guerra di grandi dimensioni. C'erano molte D'deridex, Norexan, una Shimitar e diverse navi di una nuova classe.
"Che navi sono?" Chiese Shaitan incuriosito.
"Sono navi di classe Geritrex, di più non posso dirvi." Marel si fece duro. "Top secret."
Poco dopo la Crusader attraccò alla stazione.

USS Crusader, Plancia - 18/09/2394, ore 18:30


Shaitan era esausto. Aveva accompagnato l'Ammiraglio e gli esperti ad una riunione preliminare con alcuni plenipotenziari romulani e vi aveva preso parte. Tornare sulla Crusader fu per lui un vero sollievo.
Quando arrivò in Plancia trovò la sala quasi vuota, con pochi ufficiali in servizio tra cui il Primo Ufficiale.
"Com'è andata, signore?" Chiese Yager andandogli incontro.
"È stata una lunga trattativa. Pensavo che si trattasse solo di una riunione informativa in attesa di incontrare il Senato, invece abbiamo parlato di tutto." Poi, a bassa voce, aggiunse: "I romulani vogliono aiuti molto concreti dalla Federazione."
I due si allontanarono in direzione della Sala Riunioni. Shaitan aprì la porta mentre Gerard riprese a parlare: "Che tipo di aiuti?"
"Navi."
Il Capitano entrò ma Yager rimase di sasso davanti alla porta aperta.
Dopo pochi istanti corse dentro e, a porte chiuse, aggiunse: "È una richiesta pesante."
Shaitan sorrise e annuì: "La Flotta sta preparando una task force."
Yager crollò sulla poltrona accanto a quella del Capitano. Non disse più nulla fino all'arrivo del resto degli ufficiali superiori convocati dal Capitano.
"I romulani hanno bisogno d'aiuto per combattere i Borg." Riassunse il Capitano.
Anche gli ufficiali superiori accusarono il colpo. Ognuno di loro si aspettava una simile proposta dai romulani ma l'effetto fu comunque sorprendente.
"Cosa ha risposto l'Ammiraglio?" Chiese il dottor Jenner.
Shaitan assunse aria grave e rispose: "La Flotta Stellare sta preparando una forza di spedizione con il nome in codice 'Operazione Armageddon'."
Un silenzio di tensione cadde all'interno della stanza.
"La situazione è molto più complessa di quello che pesavamo." Shaitan digitò alcuni comandi su di un piccolo tastierino accanto a lui e sul monitor comparve la cartina del quadrante Alfa, Beta e Delta. "Quello che sto per dirvi è coperto da segreto." Fece una breve pausa: "È scoppiata una guerra civile tra i Borg."
Gli ufficiali accusarono il colpo. Se il Capitano avesse detto loro che lo scafo era di cioccolato sarebbero rimasti molto meno scioccati rispetto a questa notizia.
Shaitan, dopo un breve silenzio, riprese a parlare: "Non conosciamo i dettagli ma sembra che i Borg abbiamo generato altre regine e sia scoppiata una terribile guerra."
"Strano, la cultura Borg è stata spesso paragonata agli insetti organizzati in strutture sociali." Disse il dottor Jenner.
"Esatto ma le api e le formiche non fanno una guerra civile ogni volta che nasce una regina." Puntualizzò il tenente Huscar.
"Ma i Borg sono altro, sono più evoluti ma qualcosa è andato storto."
Il Comandante Bloch guardò i due colleghi, poi il Capitano. "Ma allora perché stanno invadendo i romulani?"
"Il Comando di Flotta pensa che sia una delle fazioni Borg ad aver organizzato l'attacco." Shaitan ingrandì una zona mostrante l'Impero Romulano: "Ritengono che una fazione abbia deciso di rafforzarsi assimilando altre specie e attendere che le altre si siano indebolite per lanciarsi nello scontro con forze soverchianti."
"Quindi i romulani devo vincere a tutti i costi." Yager si alzò dalla poltrona e indicò i punti sulla mappa da dove proveniva l'invasore: "Se riescono a respingere l'attacco questa fazione sarà notevolmente indebolita ma se i Borg riescono ad assimilare molte colonie romulane avranno droni a sufficienza per costruire un flotta da contrastare le altre e vincere la guerra civile."
"Gli equilibri di potere della galassia sono appesi ad un filo." Commentò il Consigliere Delta.
"E noi cosa dobbiamo fare nell'immediato?" Chiese il Capo della Sicurezza.
Shaitan tornò a sedersi e, guardando i suoi uomini, aggiunse: "Il Consiglio della Federazione sta deliberando l'invio di una nostra flotta. Nel mentre noi scorteremo i delegati all'incontro con il Senato romulano. Possiamo fornire generi di prima necessità ai romulani ma non armi. Se veniamo attaccati o se la situazione lo richiede possiamo intervenire ma per il momento dobbiamo restarne fuori."
"Comandante Quatro, voglio le squadre di sicurezza e i Seals pronti a respingere qualsiasi nemico cerchi di abbordarci."
Quatro annuì rapidamente ma il Capitano si rivolse ad altri: "Tenente Huscar, voglio l'Allarme Giallo continuato, scudi e corazze attive. Tenga pronti i banchi phaser e i siluri quantici a testata doppia pronti casomai i Borg decidessero di attaccare."
"Sì, signore." Rispose il Tattico.
"Dottore, come stiamo procedendo con la fornitura di aiuti ai romulani?"
"Abbiamo tutti i replicatori in funzionamento continuo e stiamo teletrasportando tutto sulla stazione. Hanno molti feriti e gente senza nulla... stiamo facendo l'impossibile." spiegò il dottore.
"Molto bene." Shaitan annuì compiaciuto, poi aggiunse: "Comandante Yager, lei, McAllister e Bloch sarete distaccati temporaneamente sulla IRW Wartard come osservatori."
Yager e gli altri due ufficiali annuirono mentre il Capitano continuò a spiegare: "Questa nave ha il compito di pattugliare l'intera zona delle operazioni belliche. In questo modo vi farete un'idea della situazione e aiuteremo il Comando a capire meglio cosa sta succedendo su questo fronte."
Gli ufficiali annuirono.
Shiatan si alzò in piedi: "Bene, è tut..."
Ma in quella giornata ricca di sorprese la ciliegina sulla torta arrivò alla fine tramite la voce dell'Ufficiale alle Comunicazioni: =^=Signore, mi spiace disturbarla ma abbiamo ricevuto un messaggio criptato dalla Flotta.=^=
"Cosa dice?" Chiese il Capitano mentre con una mano richiamava gli Ufficiali Superiori.
=^=Hanno deciso, con il consenso dei romulani, di mandarci la Giulio Cesare in rinforzo.=^=
"Grazie." Rispose Shaitan mentre osservava i suoi ufficiali colti dallo stupore.
"Allora è operativa?" Chiese McAllister incuriosito.
"A quanto pare sì." Shaitan tornò a sedersi e aggiunse: "La nostra nave gemella verrà ad aiutarci. Forza allora! Conoscete i vostri compiti."

USS Crusader, Bar di prora - 18/09/2394, ore 19:30


"Allora?" Chiese McAllister.
"Allora cosa?" Bloch finì di bere e puntò le antenne verso l'ingegnere.
"Saremo i primi ufficiali della Flotta a servire su una nave romulana." Spiegò eccitato lo scozzese mentre azzannava il panino.
"I primi ufficiali della Flotta Stellare che moriranno su una nave romulana." Puntualizzò Bloch.
"Anche quello è un primato." Rispose Yager mentre appoggiava sul tavolo la terza birra sintetica.
"Wow, non vedo l'ora di infrangerlo." Rispose ironicamente l'Ufficiale Scientifico. Detto ciò, il mezzo andoriano si rimise a mangiare.
"Lei non mangia?" Chiese McAllister.
"No, ovviamente." Yager rispose con il migliore dei suoi sorrisi.
"Perché?" Chiese Bloch.
"Tra 2 ore saremo assegnati alla nave romulana." Yager rispose con un secondo ampio sorriso.
"E..." Lo incalzò l'ingegnere.
"Voglio essere il primo ad assaggiare la cucina romulana... Anche questo è un primato!"
I tre scoppiarono a ridere.

USS Crusader, Sala siluri - 18/09/2394, ore 19:30


Mentre un gruppo di ufficiali superiori stava cenando, altri si stavano dedicando ai loro compiti sulla nave. In particolare il Tenente Huscar stava digitando dei dati su un d-padd da diversi minuti.
"Che sta facendo?" Chiese il Comandante Quatro mentre si avvicinava al collega.
"Compilo un modulo di richiesta per nuovi siluri." Rispose il Tattico.
"Davvero?" Il Capo della Sicurezza era incredulo: "Credevo che avessimo i depositi pieni."
"Esattamente!" Huscar finì di compilare, inviò il rapporto e guardò in faccia il collega: "Sa quanti siluri servono per abbattere i borg?"
"Quanti?"
"Mai abbastanza." Rispose il Tattico.
"Ha ragione." Quatro annuì. "Non si preoccupi, ho appena finito di sistemare i miei uomini nei punti strategici della nave. Penso che per combattere la paura dell'invasione Borg ci sia la routine."
"Routine?"
"Sì, bisogna dare qualcosa da fare agli uomini. In questo modo hanno la sensazione di controllare la situazione per il meglio." Rispose il Capo della Sicurezza.

IRW Wartard, Alloggi degli ospiti - 18/09/2394, ore 22:00



Gli alloggi non erano come i tre ufficiali superiori si aspettavano. Avevano un'unica stanza con un unico piccolo bagno, un unico divanetto e, per fortuna, tre letti separati. L'alloggio era piccolo e gli uomini avrebbero avuto molta fatica a muoversi senza intralciare gli altri due. Non avevano la stanza migliore della nave ma d'altronde erano in guerra.
Avevano appena finito di sistemare i bagagli quanto la porta si aprì di scatto. Una donna entrò rapidamente nel locale. Aveva i capelli neri tagliati a caschetto, gli occhi di un azzurro intenso, le orecchie a punta, piccole escrescenze sulla fronte e una carnagione dorata. Era molto carina e ben proporzionata e la divisa le stava a pennello. McAllister si fece avanti ma lei parlò per prima.
"E così voi tre siete gli osservatori?" Chiese con un misto di ironia e disapprovazione.
I tre le si avvinarono e Yager si presentò: "Sono il Comandante Gerard Yilim Yager, mol..."
"So chi siete." Rispose lei in tono duro. "Voi siete ufficiali?"
I tre fecero per rispondere ma la donna parlò per prima: "Pensavo che gli ufficiali conoscessero bene il regolamento."
"Sì, certo." Rispose Yager.
"E allora perché non vi siete ancora presentati dal capitano?" Tuonò lei.
"Siamo appena arrivati." Si difese Bloch.
"Il mio nome è Comandante J'Lan e sono il Primo Ufficiale." La romulana li guardò uno ad uno: "Il mio compito è gestire l'equipaggio e farò in modo che anche voi federalotti impariate un po' di disciplina."
La donna uscì dicendo: "E ora seguitemi dal Capitano!"
Rimasti temporaneamente soli McAllister rispose: "Che Primo Ufficiale cattivo."
Bloch rispose prontamente: "Già, Primi Ufficiali così li sogniamo nella Flotta..."
"Andate avanti, vah, prima che diventi anch'io così cattivo!" Rispose ironico Yager.

USS Crusader, Plancia - 19/09/2394, ore 9:22


"La Wartard è fuori dal raggio dei sensori." Annunciò il Tenente Huscar. "Ultima rotta conosciuta: 305.03. Velocità: curvatura 8."
"Bene." E tra sé e sé aggiunse:"Speriamo che vada tutto bene."
Accanto a lui Marel percepì il disagio del Capitano: "Tutto bene?"
Shaitan fece per rispondere ma il tenente Huscar parlò per primo: "Allarme, rilevato cubo Borg in avvicinamento."
Il Capitano con uno scatto si alzò dalla sedia urlando: "Posti di combattimento, Allarme Rosso!"
Mentre l'allarme risuonava in Plancia, l'Ufficiale alle Comunicazione aggiunse: "Comunicazione dalla stazione romulana, hanno rilevato un cubo e altre navi più piccole in avvicinamento. Ci chiedono di entrare in Allarme Rosso e raggiungere la zona 110a."
Shiantan tornò a sedersi: "Tenente Viskav, ci porti al quadrante 110a."
"Sì, signore."
"Capitano, la stazione ci invia un tattico della situazione." Disse il tenente Huscar.
Sullo schermo comparve l'immagine della stazione, delle navi e del perimetro difensivo. Le navi si stavano muovendo in varie direzioni cercando di assumere la posizione che l'Ammiraglio romulano aveva assegnato loro. Passarono diversi minuti in cui il Capitano, l'Ammiraglio Peterson, Marel e il tenente Huscar cercarono di capire il piano di battaglia. Molte navi civili, tra mille difficoltà e con uno sforzo logistico enorme erano riuscite a partire nella notte verso i territori interni dell'Impero ma rimanevano ancora 37 navi di rifugiati nella zona della stazione.
L'efficienza romulana permise alla flottiglia e alla stazione di raggiungere l'assetto di battaglia in poco tempo.
"Questo è il nostro avamposto più importate per la controffensiva, non possiamo perderlo." Disse Marel più rivolto a sé stesso che ai federali.
L'Ammiraglio Peterson, seduto alla poltrona del Primo Ufficiale, replicò: "Il piano di battaglia è buono. Il vostro Ammiraglio ha disposto bene le navi."
Era vero. Anche Shaitan era d'accordo. Le navi romulane si erano chiuse in un stretto cordone difensivo dietro a torrette automatiche e campi minati. Gli incrociatori erano vicini in modo da potersi proteggere a vicenda senza ostacolarsi con le manovre e posizionati in modo da lanciare rapide sortite. La Crusader si trovava con le navi civili assieme a due navi di classe D'deridex, una Geritrex e tre Talon. Quello che incuriosiva il Capitano era la scarsa protezione delle navi civili: oltre alle 5 navi romulane e alla Crusader c'erano due torrette automatiche.
Marel vide la perplessità del Capitano e aggiunse: "L'Ammiraglio vuole attirare il nemico su di noi. Tra noi e il nemico hanno posizionato un fitto campo minato. Appena i Borg vi entreranno la nostra flotta aprirà il fuoco. La classe Geritrex è dotata di un potente disgregatore frontale ed è stata progettata come forza d'urto pesante. Avremo una buona copertura."
"Sì, sono d'accordo, è un buon piano." Ammise Peterson ma poi, con aria grave, aggiunse: "Ma si ricordi che i Borg sono degli ossi duri."
Senza lasciare il tempo all'interlocutore di rispondere, l'Ammiraglio federale aggiunse: "Capitano, si ricordi che il suo obbiettivo è portare la delegazione della Federazione davanti al Senato romulano per gli accordi finali."
L'umano guardò fisso negli occhi il Capitano: "Ma se ha l'opportunità di colpire i Borg con l'armamento della Crusader, voglio che faccia fuoco con tutta la potenza di cui è capace questa nave."
"Sì, signore." Rispose il Capitano.
"Tempo d'arrivo dei nemici?" Chiese Marel ad alta voce.
Shaitan, vista la situazione, lasciò correre e fece segno al tattico di rispondere.
"27 minuti." Rispose il Tenente Huscar.
"Tra meno di mezz'ora qui ci sarà l'inferno." Concluse il Capitano.