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DS16GAMMA - MISSIONE 30 RSS DS16GAMMA - Missione 30

30.09 "Legami di sangue"

di Durani della Casata di Kanjis, Pubblicato il 22-05-2025

Starbase DS16 Gamma - Universo alternativo
Sala di controllo
22/07/2404 - ore 10.00



L'atmosfera nella sala di controllo di DS16 Gamma era elettrica, tutti gli ufficiali erano al loro posto, con gli occhi fissi sugli schermi.

Come annunciato dalla base spaziale DS9, l'arrivo imminente della flotta Klingon di scorta all'Ambasciatore Kral fu rapidamente evidenziato dai sensori, lasciando tutti a bocca aperta per la maestosità - e relativa pericolosità - di quell'evento straordinario considerando che Federazione ed Impero Klingon non avevano avuto contatti così ravvicinati da decenni.

Tanaka aveva espresso parere sfavorevole all'invio di navi della Flotta Stellare a supporto della sua stazione: avevano bisogno che quell'incontro andasse a buon fine senza rischiare una inutile escalation.

La voce del tenente Jora ruppe il silenzio. "Capitano, stiamo ricevendo il segnale di identificazione delle navi Klingon. Sono in fase di avvicinamento."

Aymane e Tanaka si spostarono davanti al grande schermo principale, osservando le informazioni che scorrevano. "Quante navi, Tenente?"

Jora controllò rapidamente i dati. "Cinque in totale, Capitano. Una nave ammiraglia di classe Negh'Var, due incrociatori di classe Vor'cha, una nave da ricognizione di classe B'rel e un incrociatore di battaglia di classe K't'inga."

Tanaka annuì lentamente, consapevole del potenziale pericolo che queste navi rappresentavano. "Attivare gli scudi difensivi della stazione e mantenere le armi a riposo. Non vogliamo sembrare ostili, ma dobbiamo essere pronti per qualsiasi evenienza."

La sala di controllo era un susseguirsi di movimenti rapidi e concitati mentre gli ufficiali eseguivano gli ordini

Il capo delle operazioni si avvicinò a Tanaka. "Capitano, le navi Klingon sono entrate nel nostro spazio d'azione. Mantengono una formazione stretta intorno alla nave ammiraglia."

La donna fece un cenno con la testa, mantenendo calma la sua espressione "Assicuratevi che tutte le comunicazioni siano pronte e stabilite un canale sicuro con la nave ammiraglia. Vogliamo dare loro il benvenuto in modo formale."

Poco dopo, sullo schermo principale, apparve la maestosa vista delle navi Klingon che si avvicinavano alla stazione. La Negh'Var, con il suo imponente scafo e le sue luci minacciose, guidava il gruppo. Gli incrociatori Vor'cha e K't'inga la seguivano in formazione, mentre la piccola e veloce B'rel chiudeva la fila.

"Capitano, stiamo ricevendo una comunicazione dalla nave ammiraglia," annunciò Jora.

"Mettila sullo schermo," rispose Tanaka.

L'immagine dell'Ambasciatore Kral apparve sul monitor. I suoi occhi si strinsero leggermente mentre osservava l'equipaggio della stazione. "Qui è l'Ambasciatore Kral dell'Impero Klingon. Siamo giunti in risposta alla richiesta del Comandante Kurn della IKS Vo'rak e di Durani della Casata di Kanjis."

Tanaka fece un passo avanti, incontrando lo sguardo di Kral. "Benvenuti su DS16 Gamma, Ambasciatore. Siamo onorati della vostra presenza e pronti ad assistervi in ogni modo possibile."

Kral annuì leggermente, mantenendo un'espressione di cautela. "Alcune delle mie navi attraccheranno alla stazione. Le altre verificheranno le vostre buone intenzioni. Vorrei incontrare Kurn e Durani al più presto. Abbiamo molto di cui discutere."

"Assolutamente, Ambasciatore," rispose Tanaka. "Organizzeremo un incontro nella sala conferenze. Vi aspettiamo."

Mentre la comunicazione si chiudeva, Tanaka si girò verso il suo equipaggio. "Restiamo vigili, ma mostriamo rispetto. Questo incontro potrebbe cambiare molte cose per noi."


Starbase DS16 Gamma - Universo alternativo
Ufficio del Capitano Tanaka
22/07/2404 - ore 15.00


Kurn e Durani, entrambi in alta uniforme, attendevano l'arrivo dell'Ambasciatore Klingon Kral in una sala riservata del servizio diplomatico a bordo della stazione DS16 Gamma.

Durani non poté esimersi da un breve sorriso al pensiero che quella nel loro universo era la sede dell'Ambasciata Romulana sulla base guidata da Aymane. Ma fu l'unico momento di relax nella tensione palpabile che era nell'aria.

Entrambi erano ben consapevoli che l'esito di questo incontro avrebbe determinato la possibilità di tornare nel loro universo.

Durani cercò di richiamare gli insegnamenti del bisnonno Kheldas, che ribadiva sempre il motto 'portamento sicuro e determinazione nel cuore', mentre osservava attentamente l'ingresso. "Kurn, dobbiamo essere pronti per qualsiasi cosa," disse a bassa voce, facendo un cenno di assenso al suo compagno. "L'Ambasciatore Kral non sarà facile da convincere."

Kurn annuì, mantenendo la sua espressione austera. "La nostra forza sta nella verità. Siamo Klingon, in ogni universo. La nostra onestà e il nostro coraggio ci guideranno."

Poco dopo, l'entrata della sala si aprì con un sibilo meccanico, rivelando l'imponente figura dell'Ambasciatore Kral. Seguìto da due guardie personali e affiancato da un gruppo di ufficiali klingon delle navi Vor'cha, B'rel e K't'inga in orbita intorno alla stazione, Kral emanava un'aura di autorità e diffidenza. I suoi occhi scrutavano attentamente l'ambiente, prendendo nota di ogni dettaglio.

Kral si fermò a qualche passo dai due ufficiali, studiando i loro aspetti con intensità. "Capitano Kurn, Tenente Durani," iniziò con un tono basso e sospettoso. "Dicono che veniate da un altro universo. Come posso credere alle vostre parole?"

Kurn fece un passo avanti, mantenendo il contatto visivo. "Ambasciatore Kral, so che hai il dovere di diffidare degli estranei, specialmente in questi tempi difficili. Ma siamo qui per chiedere aiuto, non per ingannarvi. Abbiamo dati e testimonianze che possono provare la nostra storia. In ogni caso, sono disponibile a qualsiasi test diagnostico vogliate sottoporci per verificare che le mie affermazioni siano vere"

Durani aggiunse con fervore, "Il nostro unico desiderio è riparare la Vo'rak e tornare al nostro universo. Non rappresentiamo una minaccia per voi. Anzi, siamo pronti a condividere informazioni che potrebbero essere di reciproco beneficio."

Kral alzò un sopracciglio, il sospetto ancora evidente sul suo volto. "Informazioni, dici? Che genere di informazioni?"

Kurn fece un cenno a Durani, che attivò un piccolo dispositivo olografico, proiettando una serie di dati e immagini. "Questi sono i dati raccolti durante la nostra permanenza nella vostra realtà e che spiegano a grandi linee cosa sia successo alla nostra nave. Si è trattato di un incidente, causato da una creatura senziente, a sua volta braccata e cacciata da una specie sconosciuta: i cosiddetti Freddi. Sono esseri sintetici con potenzialità sconosciute, simili ai Borg"

Un leggero mormorio si alzò tra gli accompagnatori dell'Ambasciatore Kral, prima che una voce, proveniente da un Klingon seminascosto in seconda fila, interrompesse quello scambio di opinioni.

Kurn notò Durani fissare quel Klingon disinteressandosi alla sua esposizione dei fatti e decise di continuare da solo

"Abbiamo informazioni che potrebbero essere utili per la difesa dell'Impero. Con il consenso del Capitano Tanaka che ci sta ospitando, vogliamo offrirvi questi dati per dimostrare che non siamo nemici."

L'Ambasciatore Kral osservò attentamente le proiezioni, analizzando ogni dettaglio. Il suo sguardo si indurì momentaneamente, poi si rilassò leggermente. "Se quello che dite è vero, potrebbe essere di grande valore per l'Impero."

"Voi avete già avuto a che fare con esseri sintetici, non è vero?" esclamò Durani all'improvviso rivolta alla misteriosa figura seminascosta tra le altre

Un anziano Klingon si fece avanti senza sforzo, mentre i vari ufficiali si aprirono in un ventaglio militarmente aggraziato.

Un silenzio carico di tensione avvolse la stanza mentre Durani ed il Klingon si studiavano con attenzione.

"Devo ripetere la domanda? Mlag.. zio?"

L'anziano Klingon non rispose mentre con un sorriso sornione sfiorava il medaglione che portava attorno al braccio sinistro, simbolo di qualcosa che non esisteva più ufficialmente.. le Casate erano state bandite dall'Imperatore per evitare continue guerre intestine.. gli stessi cognomi delle Casate vietati, ma gli antichi rituali e simboli non erano stati soppressi. La famiglia era tale in qualsiasi universo.

Mlag fece un cenno di assenso all'Ambasciatore Kral mentre considerava le opzioni. Infine, parlò con determinazione. "Hai riconosciuto lo stemma di famiglia, porti al collo lo jinaq della tua povera madre e sei troppo simile al mio sfortunato fratello perché io possa trascurare i legami di sangue, a prescindere dall'universo cui dici di appartenere. Vi concederò il beneficio del dubbio. Ma sappiate che se questo è un inganno, ne pagherete le conseguenze."

"Non hai risposto alla mia domanda"

"E non lo farò prima di aver parlato con il nostro Imperatore" rispose Mlag prima di voltarsi verso le sue guardie, dando loro istruzioni per coordinare l'invio delle risorse necessarie per le riparazioni della Vo'rak.