Starbase DS16 Gamma
Ufficio del Capitano
D.T. 18/06/2404 - Ore 09:39
Rerin fissava la consolle sulla scrivania, la sua superficie lucida rifletteva debolmente la luce delle scritte, ma i suoi occhi non registravano nulla. Era come se il suo sguardo fosse intrappolato in un punto indefinito, lontano dalla realtà circostante. La sua mente era un campo di battaglia, un tumulto di pensieri che si accavallavano e si scontravano, creando un caos interiore che lo rendeva irrequieto e nervoso. Ogni tentativo di afferrare un filo logico, di trovare una via d'uscita da quel labirinto di dubbi e preoccupazioni, si rivelava vano. Si sentiva come un prigioniero, intrappolato in una stanza buia senza porte né finestre, incapace di trovare la chiave per liberarsi da quella morsa di ansia.
I giorni si susseguivano lenti e pesanti, come un presagio di sventura imminente. La situazione, anziché migliorare, sembrava peggiorare a vista d'occhio. Aymane e Durani, scomparsi in un universo parallelo, per quanto stessero bene, non avevano ancora nessun modo per tornare a casa. Kiristalis, l'essere alieno che avevano accolto nella loro stazione spaziale, si rivelava un enigma al momento indecifrabile: sebbene sembrasse un essere buono ma spaventato, non forniva alcuna indicazione su come riportare a casa i loro compagni perduti. E come se non bastasse, l'arrivo dei "Freddi" gettava un'ombra ancora più cupa sulla loro già precaria esistenza. Questi androidi, freddi e calcolatori, si presentavano come scienziati provenienti da un universo sterile, privo di vita organica. La loro presenza stava diventando un po' inquietante, e la loro insistente richiesta di consegna di Kiristalis lasciava presagire un pericolo imminente, non solo per l'essere ma per tutti gli universi esistenti.
Il suono del sensore distrasse il Comandante dalle sue elucubrazioni, mentre un sorriso si disegnò sul suo volto percependo chi stia arrivando "Bly, sei venuta a trovarmi?"
La dottoressa fece alcuni passi all'interno dell'ufficio sorridendo divertita "Volevo vedere come ti fossi accampato in questo povero ufficio. Se Steje lo vedesse gli verrebbe un coccolone.." lo sguardo della donna si spostò nella stanza sino al box in cui Isaryel stava giocando con una lunga fila di d-padd "Ehm.. quelli cosa sono?"
"Ci siamo suddivisi i rapporti della giornata" lo sguardo di Rerin si sposta sulla figlia "Io leggo i miei e lei.. beh, credo stia facendo una torre o qualcosa del genere. Male che vada li lancia e cerca di colpire la targa alla parete.."
"Ah.. beh, un ottimo uso dei nostri rapporti! Aspetta che Steje scopra che ne è stata della sua roba e vedrai la sua gioia!"
"Isaryel non ha ancora rotto nulla, al massimo ci ha sbavato un po' sopra. Nulla di così grave.." l'andoriano osservò divertito la figlia mentre fissava malamente la dottoressa "Piuttosto, a cosa devo questa tua visita con annesso rimprovero alla mia genitorialità ?"
"Questo pomeriggio ci sarà un nuovo incontro con la nostra amica scienziata alla quale non sei invitato personalmente, gli onori di casa saranno in mano all'ambasciatrice con me in qualità di sua accompagnatrice"
"Più questa cosa va avanti e meno mi piace questo piano!"
"Quando T'Lani ha proposto questa linea d'azione non ti eri lamentato, del resto non hanno una vera e propria empatia e noi non potremo mai scoprire attraverso i nostri poteri telepati se mentono o meno. Avere un accesso diretto alle loro comunicazioni, sfruttando gli impianti borg della nostra ambasciatrice, non solo ci permetterà di sapere le loro reali intenzioni, ma azzera il rischio di essere scoperti"
"Non metto in dubbio questo, quello che non sopporto è dover restare fuori dall'incontro! Non ho bisogno di passare attraverso di te per leggere nella mente dell'ambasciatrice, perché dobbiamo necessariamente fra questa specie di catena di comunicazione quando non ce n'è alcun bisogno!"
"A questa domanda non so rispondere con certezza" Bly si limitò ad un leggero movimento delle spalle "Potrebbe essere plausibile che l'ambasciatrice ritenga una tua presenza un modo sin troppo palese per dimostrare agli androidi la nostra scarsa fiducia nelle loro reali intenzioni. D'altra parte potrebbe anche essere che, in quanto donna, non si senta totalmente a suo agio nel dare accesso alla sua mente ad un uomo e preferisca che il contatto telepatico lo tenga io. La verità è che le motivazioni potrebbero essere molte, ma nessuna di queste ti piacerebbe perché, in fondo, il tuo problema è un altro.. non sai ancora come recuperare i nostri colleghi"
"Recuperare Steje e tutti gli altri è solo una parte dei miei problemi" Rerin si limitò a fare un mezzo grugnito prima di portare uno sguardo fuori dal finestrone "Non solo rischiamo di non rivedere più i nostri colleghi, ma il problema più impellente resta il rischio rappresentato da quegli androidi e la destabilizzazione del tunnel spaziale. Al momento siamo a pochi istanti da DS9 ma, se dovessimo perdere quel collegamento con casa, saremo soli. Non avrei nemmeno abbastanza mezzi per intraprendere un viaggio di ritorno con tutti verso il quadrante alfa"
"Stai cercando di trovare una soluzione unica a tanti problemi differenti, non è la soluzione giusta" Bly inclinò leggermente il capo "Fai un passo alla volta, risolviamo un problema alla volta a partire dai nostri nuovi ospiti"
"Non credo di avere altra scelta.." l'andoriano si voltò ad osservare la betazoide "Molto bene, ma mi aspetto che tu mantenga la calma per tutto l'incontro, a prescindere da quanto sentirai in quella stanza"
Bly fulminò con lo sguardo il primo ufficiale ma il suo tono di voce non suono molto convinto "Io sono un'ottima diplomatica!"
"Stai scherzando?! Sei decisamente più guerrafondaia di me!" Rerin era estremamente serio "Il fatto che siano androidi implica che qualcuno li abbia costruiti, ma il loro universo è privo di esseri organici. C'è la possibilità che i loro ideatori siano una forma di vita inorganica, non presente nel nostro universo, ma temo che sia un'ipotesi piuttosto remota.. di conseguenza devo ritenere che sia avvenuta l'estinzione delle specie organiche a favore degli androidi. Sarò paranoico ma non vorrei scoprire le effettive capacità belliche di quegli esseri.. mantieni la calma"
Universo alternativo - Starbase DS16 Gamma
Alloggio temporaneo del Tenente Comandante Durani
D.T. 18/06/2404 - Ore 13:56
La ricezione della chiamata da parte dello zio non destò particolare stupore in Durani. Nonostante la natura sospettosa e la riluttanza al dialogo di Mlag, il legame di sangue, e di conseguenza i vincoli del clan, non potevano essere trascurati, sebbene la provenienza di Durani da un universo alternativo ne attenuasse la forza.
=^=Ho parlato con il cancelliere e ho ottenuto il permesso di rivelarti ciò che sappiamo su quegli esseri. Queste informazioni sono riservate preferiamo gestirle internamente per evitare di sbandierare al vento eventuali debolezze dell'Impero=^=
Alle parole dello zio, Durani si limitò ad un deciso cenno del capo "Le informazioni che vorrai confidarmi resteranno a conoscenza unicamente dei miei colleghi dell'altro universo"
=^=Non abbiamo mai avuto contatti diretti con questi esseri, tuttavia siamo a conoscenza della loro esistenza. Sono riuscite a penetrare nel nostro spazio attraverso un condotto spazio-dimensionale artificialmente creato. Nonostante la loro incursione sia stata di breve durata, meno di un mese, hanno provocato il collasso della nostra colonia più remota, Gorgath III=^=
"Come fate ad avere la certezza che si tratta proprio di loro?"
=^=Abbiamo ricostruito gli eventi attraverso le registrazioni video e le testimonianze dei sopravvissuti. Le entità sono riuscite a raggiungere la colonia utilizzando una creatura simile a quella che vi ha trasportato qui. Al nostro arrivo, abbiamo rilevato un frammento di tale creatura a bordo della vostra nave=^=
"Quindi sarebbero venuti e se ne sarebbero andati nel giro di un mese?"
=^=Le nostre analisi indicano che la creatura da loro utilizzata era in condizioni critiche, prossima alla morte. Pertanto, non potevano prolungare la loro permanenza. Se non avessero fatto ritorno al loro universo, sarebbero rimasti intrappolati qui permanentemente=^=
"Che cosa è successo alla colonia di Gorgath III?"
=^=La colonia klingoniana è stata sterminata, ridotta a un'ombra del suo antico splendore. Le strutture e gli edifici non sono stati toccati, ma dei coloni klingoniani erano rimasti solo una ventina di sopravvissuti, segnati da un trauma indelebile. Quegli esseri artificiali avevano sistematicamente rastrellato ogni singolo klingon presente, sottoponendolo a torture indicibili e a esperimenti scientifici di una crudeltà inaudita. La loro giustificazione era che tali atrocità fossero necessarie per il progresso della scienza, ma niente di quello che è stato fatto aveva un senso=^= il vecchio klingon osservò la "quasi" nipote con un ghigno di rabbia sul viso =^=Quegli androidi, privi di dignità e onore, hanno perpetrato un'atrocità che segnerà per sempre la vita dei sopravvissuti. Alcuni di loro, quelli menomati nel corpo, porteranno per sempre i segni tangibili di quella barbaria, testimoni di un crimine che grida ancora vendetta=^=
"Poi farmi alcuni esempi di queste torture? Al momento gli androidi sono nel nostro universo, ho bisogno di capire che cosa rischiano di preciso i miei colleghi"
=^=Farò molto di più.. te lo mostrerò=^= sullo schermo, il volto di Mlag venne sostituito da quello di una serie di immagini di cadaveri, una più inquietante dell'altra, mentre l'anziano continuava a parlare =^=L'analisi dei cadaveri rivela che la popolazione non è stata vittima di un singolo metodo di tortura e uccisione. Ogni corpo presenta segni distinti, indicativi di una varietà di trattamenti letali. Tuttavia, siamo riusciti a raggruppare le morti in categorie basate su quelle che riteniamo fossero le intenzioni degli aggressori. I corpi che stai osservando in questo momento sembrano condividere un denominatore comune: l'esposizione a condizioni ambientali estreme. Le vittime sono decedute a causa di temperature eccessivamente basse o elevate, rapide variazioni di pressione atmosferica, prolungata privazione di ossigeno o esposizione a sostanze tossiche e corrosive=^=
"E avrebbero il coraggio di chiamarla scienza?!"
=^=Questo è solo il principio. Hanno condotto esperimenti sulla tolleranza al dolore, sottoponendo i coloni a torture estreme per studiare i limiti della tolleranza umana al dolore. Hanno perpetrato esperimenti sulle malattie, infettandoli con varie malattie per studiarne la progressione e testare potenziali trattamenti=^= mentre l'uomo parlava, le immagini si susseguivano in un'interminabile sequenza dell'orrore =^=Hanno condotto perfino esperimenti di sterilizzazione, tanto che pensammo volessero sviluppare metodi di sterilizzazione di massa=^=
"Tutto questo merita vendetta!"
=^=Quando la nostra flotta raggiunse la colonia, trovammo solo silenzio. Gorgath III era una colonia remota ed isolata nello spazio, era nota per le sue comunicazioni sporadiche. Tuttavia, quando il silenzio si protrasse per oltre una settimana, l'allarme fu inevitabile. Ciò che scoprimmo, l'orrore che si presentò ai nostri occhi, è qualcosa che non potrò mai dimenticare=^= Mlag fisso Durabi dritta negli occhi =^=Se quegli esseri sono arrivati sino a voi è probabile che molto presto uccideranno tutti=^=
La comunicazione si chiuse di colpo, Durani ne rimase sorpresa ma, prima ancora di poter fare nulla, sentì la voce del suo Capitano =^=Steje a Durani, sono arrivati=^=
Starbase DS16 Gamma
Ufficio del Capitano
D.T. 18/06/2404 - Ore 16:27
Nemmeno trenta minuti di incontro diplomatico tra l'ambasciatrice T'Lani e la scienziata androide, e Rerin aveva già l'impressione che la sua testa stesse per esplodere. Da quando era iniziata quella strana faccenda, il primo ufficiale aveva la sensazione di essere diventato un nodo vivente della rete di comunicazione: dapprima aveva funto da ponte fra l'equipaggio e Kiristalis, ora era una sorta di microspia vivente che spiava le comunicazioni tra androidi.
Ma non era solo.
In ragione dell'eccezionalità della situazione, aveva esteso l'invito a presenziare a vari ufficiali superiori e all'ambasciatore Rogal. Tale decisione era dettata sia dal fatto che uno degli uomini dell'ambasciatore era bloccato nell'altro universo, insieme ad Aymane e Durani, sia dalla consapevolezza che, in caso di ostilità , un astuto stratega klingon sarebbe stato di fondamentale importanza.
Isaryel, senza esitazione, aveva approfittato dell'occasione per farsi sollevare dall'ambasciatore e ora sedeva in braccio al klingon, tra gli ufficiali, scrutando l'ambiente con un'aria di assoluta indifferenza. La tranquillità della figlia aveva permesso all'andoriano di svuotare la mente, ascoltando le parole di Bly e ripetendole a voce alta perché i presenti potessero seguire a loro volta l'incontro dell'ambasciatrice.
Rogal fu il primo a notare lo sguardo di Rerin "Comandante, qualcosa non va?"
Rerin sbuffò sonoramente massaggiandosi le tempie "Fra poco la uccide.."
Riccardi scattò in piedi alle parole del primo ufficiale, pronto a precipitarsi fuori dall'ufficio "L'ambasciatrice è in pericolo?!"
"No, l'androide.." Rerin scosse il capo per un attimo "Bly si sta domandando quanto tempo le servirebbe per staccarle la testa dal corpo con un colpo di katana. Ehm.. un tipo di spada creata su Sol III molti secoli fa"
"Perché la dottoressa dovrebbe usare una katana?"
"Perché la bat'leth è più pesante"
Rerin rispose senza nemmeno pensarci e Tara fece una smorfia poco convinta prima di correggere il tiro "Non intendevo discutere sul tipo di arma, ma perché la nostra dottoressa stia pensando di darsi ad uno sterminio di massa degli androidi"
"Perché ha la pazienza pari a quella di un vulcaniano in fila per il pon farr.." anche Rerin non era dei suoi umori migliori ma la presenza di sua figlia lo manteneva molto più tranquillo "Diciamo che gli esperimenti che l'esimia scienziata ha proposto al suo equipaggio nell'ultimo minuto sono via via meno etici e la cosa non piace più di tanto al tenente Dorien. Al momento le sto ordinando di darsi una calmata o la nostra ospite finirà per capire che qualcosa non va.. e questa è l'ultima cosa che voglio"
"Deve ammettere che quella tizia farebbe perdere la pazienza ad un santo!" Alessandro scosse il capo "Praticamente vorrebbero torturarci e vivisezionarci per vederne i risultati! Inoltre, non vi pare che siano un po' troppo fissati con i bambini? Pensi se dovessero mirare a prendersi Isaryel e.."
"Questo è impossibile" la voce possente di Rogal fece voltare tutti nella sua direzione "Nessuno si avvicinerà a Isaryel!"
"E di questo non posso che essergliene grato ambasciatore" Rerin ammiccò alla figlia che, nella sua totale innocenza, stava giocando con un pupazzo ma poi tornò nuovamente serio "Questo è il momento in cui vorrei tanto un consigliere specializzato nel settore informatico.. più continuo ad ascoltare quella donna e più mi convinco che potremmo non essere di fronte a cieco sadismo ma più ad una sorta di.. inconsapevole brutalità "
Le parole di Rerin lasciarono tutti con espressione perplessa sul volto.
"Non guardatemi con quella faccia, non mi è spuntata una seconda testa. Pensateci per un attimo, come potrebbe interpretare il concetto di vita un androide? Sono esseri artificiali, possono essere spenti e riaccesi, la loro memoria può essere scaricata in un database e trasferita in un altro corpo, possono sostituire la propria programmazione o parte di essa ad ogni aggiornamento del sistema.. sono macchine, si avvicinano più alla DS16 o alla Stormbreaker piuttosto che a noi!" Rerin scosse il capo "E' un po' come se stessimo assistendo ad un bambino maltrattare un animale, non significa necessariamente che siamo di fronte alla nascita di un sadico. Spesso è solo un'incapacità di comprendere il dolore altrui, un'assenza di empatia. È qui che l'intervento dei genitori diventa fondamentale. Ma cosa accade quando questa guida morale viene a mancare? Sono esseri artificiali, di un universo di soli esseri artificiali, che tentano di interfacciarsi con esseri organici"
"Per come la vedo io è possibile che siano stati loro ad eliminare gli esseri organici del loro universo ed ora potrebbero fare altrettanto qui" Rogal fissò con espressione dura il primo ufficiale "Ma ammesso che siano inconsapevoli, quale sarebbe la soluzione?"
"Possiamo renderli empatici?" nell'ufficio scese il silenzio, mentre tutti fissavano Rerin "Non sto facendo una battuta! Possiamo renderli empatici?"
Riccardi rimase per un po' in silenzio ma poi scosse il capo "Vuole insegnare l'empatia agli androidi? Non credo che si possa giungere ad un simile risultato solo facendogli un discorsetto o sgridandoli come dei marmocchi capricciosi"
"Ma sono pur sempre macchine con una programmazione, esattamente come gli androidi sviluppati e poi accantonati dalla Flotta Stellare! E noi sappiamo che è possibile programmare una macchina per provare emozioni, sono certo di aver letto nei libri di testo che il tenente comandante Data ne era in grado!"
Tara prese la parole "Il Tenente Comandante Data aveva un chip emozionale"
"Un chip che ha introdotto nel suo sistema una sub-routine emozionale.. di fatto il chip ha installato in Data un programma, giusto?"
"Beh.. si, ma cosa si aspetta che facciamo? Andiamo ad installare ad uno ad uno su tutti gli androidi i chip emozionali?" Keane non sembrò molto convinta "Chi le dice che gli androidi siano d'accordo?"
"No, aspetti, non stavo pensando a dei chip emozionali.. pensavo più ad una sorta di virus informatico che si autoinstallasse nella loro matrice, o computer.. insomma, nella loro testa!"
Riccardi spalancò gli occhi sorpreso "Lei li vuole infettare tutti gli androidi con un virus informatico per costringerli a provare l'empatia?!"
"Diciamo che vorrei fare loro un regalino non richiesto.."
Rogal fece una smorfia scuotendo il capo "Comandante, si ricordi di non farmi mai alcun regalo!"
"Annotato.." Rerin sorrise all'ambasciatore prima di tornare con lo sguardo su Keane "Dovrebbe essere possibile, giusto? Si tratta di un programma, quindi dovrebbe essere possibile renderlo un virus e installarlo su una macchina"
"Comandante, si tratta di un programma estremamente complesso, potrebbe essere difficile mutarlo in un virus! Inoltre non conosciamo nulla sulla struttura informatica degli androidi, non possiamo escludere che vi siano dei protocolli di sicurezza per impedire che qualcuno giochi con la loro programmazione"
"Mi sta dicendo che è impossibile?"
"Le sto dicendo che è molto complesso, non impossibile!" il capo ingegnere incrociò le braccia al petto "Avrò bisogno di tempo e della collaborazione della sezione scientifica per capire se quello che mi chiede è possibile"
"Lo faccia, ho bisogno di sapere se abbiamo finalmente una linea d'azione!"
=^=Sala controllo a Comandante Rerin. Sta succedendo qualcosa, è pregato di raggiungerci subito!=^=
Universo alternativo
Nei pressi della Starbase DS16 Gamma
Vo'rak - Plancia
D.T. 18/06/2404 - Ore 17:05
Erano passate alcune ore da quando Durani aveva parlato con Mlag e da quel momento tutto si era fatto tremendamente frenetico. Erano sopraggiunti due di questi strani ed enormi esseri simili a dei tardigradi spaziali, presentandosi a loro come Kryllanthar e Kaelvorax: da quanto avevano capito era stata la stessa Kiristalis a mandarli alla loro ricerca al solo scopo di riportarli a casa, infrangendo quella regola aurea che spingeva la loro specie a non intrattenere mai relazioni con razze tanto diverse dalla loro. C'era voluto del tempo perché gli esseri trovassero una soluzione a quel problema ma ora erano convinti di potercela fare, avrebbero corretto l'errore compiuto dal loro simile e riportato indietro il pezzo mancante del loro amico.
Per essere pronti con i tempi stringati che gli erano stati accordati avevano dovuto fare i salti mortali per finire di sistemare la nave e prepararsi alla partenza, ma alla fine tutto era andato per il meglio. Ed ora, nuovamente in plancia, Steje fissava la sua corrispettiva dell'altro universo preparandosi ad andarsene per sempre.
"Potrei dirti che ti chiamerò ma sappiamo entrambi che sarebbe prendersi in giro"
Il tono di voce di Aymane era allegro e solare ma in parte gli dispiaceva abbandonare quel posto. Sapeva che non era la sua realtà ma, in quei giorni, aveva legato con loro e lasciarli era diventato comunque doloroso.
=^=Possiamo dire che è stato bello finché è durato. Il nostro consigliere ha un altro messaggio per voi da parte di Kryllanthar=^=
"Una vera fortuna che il vostro consigliere sia betazoide, altrimenti sarebbe stata dura capirci qualcosa!" Steje scosse il capo per poi sorridere "Mi dica tutto"
=^=Sono pronti ad aprirvi il passaggio per il vostro universo e ad accompagnarvi nel tratto di subspazio che dovrete percorrere ma non faranno accesso al vostro universo. Ritengono la presenza degli androidi sin troppo pericolosa alla loro sopravvivenza e vogliono per quanto possibile evitare ogni contatto con loro=^=
Aymane si limitò ad annuire "Ci accontenteremo del passaggio.. è tutto?"
=^=Sì, ora è davvero tutto. Addio Steje=^=
"Addio Elisa" Steje guardò il collegamento chiudersi e si voltò verso Kurn "Pronti alla partenza capitano, torniamo a casa, augurandoci che questa volta il passaggio sia meno traumatico per la nave!"
Kurn annuì in silenzio, un'espressione indecifrabile sul volto, mentre sullo schermo le due enormi creature si muovevano con una perfetta sincronia, posizionandosi sopra e sotto il vascello klingon. I dati alle consolle impazzirono, una serie infinita di numeri e simboli incoerenti apparvero a ciascun terminale, ma questa volta nessuno si preoccupò eccessivamente. La nave, come fosse stata intrappolata da una corrente impetuosa, venne a poco a poco trascinata all'interno di una frattura del subspazio, un vortice di energia oscura. Il viaggio, come la prima volta, durò pochi istanti, un battito di ciglia nel tessuto della realtà , ed alla fine si ritrovarono di fronte un'altra frattura.
Steje si limitò ad osservare lo schermo "Immagino che questa sia la nostra uscita.."
"Timoniere, avanti tutta!"
Al comando di Kurn, l'equipaggio reagì fulmineamente. La nave sfrecciò attraverso il passaggio, che si richiuse immediatamente alle loro spalle, tagliandoli fuori dal subspazio molto prima che gli androidi potessero fare qualcosa.
"Capitano, è la DS16. Ci stanno chiamando"
Kurn fece una smorfia "Chiedi loro il permesso d'attracco, potranno parlare con il loro capitano una volta che sarà sbarcato dalla mia nave!"
Starbase DS16 Gamma
Ufficio del Capitano
D.T. 18/06/2404 - Ore 16:57
"Quindi la tua idea è quella di contagiare degli androidi sconosciuti con un virus che gli inculchi a forza l'empatia verso le creature organiche?" Steje stava camminando per i corridoi in compagnia di Rerin, discutendo su tutto quello che era avvenuto dalla sua partenza "Una scelta forse un po' azzardato sotto il profilo dell'etica, ma capisco cosa vorrebbe ottenere"
"Buongiorno capitano" Bly arrivò sorridendo consegnando un padd al capitano "Il rapporto della sezione medica"
"Quanta solerzia.. non poteva inviarmelo come sempre?"
"Beh, ci tenevo a farglielo avere personalmente, fosse mai che venisse intercettato e lanciato contro un muro.."
Steje fece una smorfia non capendo di cosa parlasse la dottoressa "Mi sono perso qualcosa?"
"Dettagli, solo piccoli dettagli" Dorien sorrise in modo malizioso prima di ammiccare a Rerin "L'ha già informato del suo piano contro gli androidi?"
"Sì.. e sono certo che lo troverà più attuabile dal staccare la testa a ciascuno di loro con la katana"
"Bambini smettetela o vi metto in punizione!" il tono ilare di Steje si spense all'improvviso, quando, aperta la porta del suo ufficio, vide che tutto era stato spostato ed un enorme box posto a lato della scrivania "Numero uno, qualcosa da dirmi?!"
"Eh.. sa, è stata una tale sorpresa, dovevamo ancora sistemare il tutto per il meglio ma non c'è stato il tempo e.. beh, presto o tardi lo avrebbe scoperto" la voce della dottoressa si fece cospiratorio mentre si avvicinava un po' a Steje per abbassare il tono della voce "Sa, la guardiamarina Kaitrel, quella con cui è uscito circa tre mesi fa.. beh, ha una cosa molto urgente di cui vuole parlare con lei.. possibilmente in privato"
Steje sgranò gli occhi osservando il box, poi il primo ufficiale che era totalmente impassibile, ed infine la dottoressa che si stava limitando a dei leggeri assensi con il capo "Ma.. cioè.. ehm.. mi deve parlare? A me?!"
"Si Capitano, ha bisogno di parlare proprio con lei"
"Ah.. ehm.. sarà meglio che la cerchi allora!"
Steje scappò via il più rapidamente possibile lasciando i due ufficiali di fronte al suo studio. Per qualche attimo cadde il silenzio, almeno fino a che Bly non scoppiò a ridere.
"Lo sai che si è autoconvinto di essere ad un passo dal diventare padre?"
"Ma io non gli ho detto questo.." Bly rispose con voce angelica "Ho solo detto che non abbiamo avuto il tempo per liberare il suo ufficio, ma il suo ritorno ci ha preso di sorpresa.. e poi presto o tardi lo avrebbe scoperto che hai usato il suo ufficio!"
Rerin si limitò ad annuire lentamente "Di cosa gli vuole parlare di guardiamarina Kaitrel?"
"Vuole condurre una ricerca sulle piante di Egarno IV ma le occorre l'autorizzazione dal Capitano per poterle coltivare sulla starbase"
"E poi quello sadico sono io.." Rerin sbuffò osservando la donna "Tu sei peggio di me.."
"Possibile Comandante, ma fai sparire quel box dall'ufficio del Capitano prima che ritorni!"