USS Tokugawa - Plancia - ore 20:05
Le manovre evasive della classe Intrepid, appartenente allo strano universo in cui era giunta la Tokugawa, erano completamente fuori dagli schemi. Dimostravano di andare al di là di ogni concezione che gli ufficiali superiori avevano di uno scontro tra navi nello spazio. Eppure dimostravano grazia e in un certo modo una efficacia superiore alla nave della federazione.
Indubbiamente gli scudi della nave avversaria stavano cedendo rispetto al fuoco concentrato e ai siluri quantici in dose massiccia che la colpivano, eppure continuava ad attaccare. Fu la strana luce rosa che innondò la classe Steamrunner che fece capire la potenza superiore della nave nemica. Un fascio di particelle sconosciute innondò la nave e gli scudi collassarono immediatamente.
"CHE DIAVOLO HANNO FATTO!" Si alzò in piedi dalla sua poltrona il capitano Tracey.
"Uno strano fascio di particelle a bassa densità ci ha colpito. Non so come spiegarlo, è come se a cavallo di questi fotoni rosacei ci fossero delle nanomacchine o molto più probabilmente una specie di biosonde come quelle rilevate nel corpo della Helaar. Queste sembrano essere modificate per attaccare le nostre strutture informatiche."
"ARRENDETEVI!" fu un unico messaggio in arrivo su tutti i canali dal capitano della nave aliena.
"Hair, possiamo contrastare queste biosonde?" chiese il capitano Tracey
"Mi ci vorrebbe del tempo, forse ore...."
"Inattuabile... è ora di mettere in azione il piano B."
"Hair proceda, voglio coordinazione perfetta con tutte le postazioni" Tracey non disse altro, solo uno sguardo verso i due andoriani: Syntrey agli armamenti e Shnar al timone.
Mentre la nave nemica piombava verso la Tokugawa pronta a terminare la battaglia con pochi colpi ben assestati, la nave relitto degli helar, rimasta inerte fino a quel momento, ebbe un sussulto. Una unica spinta, immediata, a massima velocità impulso, diretta verso il suo bersaglio. La collisione fu inevitabile, a causa della sorpresa della manovra e dal fatto che fino a quel momento nessuna fonte energetica era stata rilevata dalla nave nemica su quella Helar. Il capitano della classe intrepid ebbe solo il tempo di fare una salva di fuoco di reazione improvvisato, ma ottenne solo di frammentare la nave in tante parti che andarono a colpire in più punti la nave nemica. Questa reazione fu solo utile ad evitare la distruzione totale, ma i danni erano estesi. Le armi comunque continuarono a fare fuoco, in parte sui pezzi piuù grossi e in parte diretti come ultima risposta alla tokugawa.
"Manovre evasive! Allontaniamoci e riprendiamo a massima velocità la rotta verso il punto di ritorno al nostro universo."
Sintrey scaricò una salva di siluri verso la nave avversaria, mirata a disabilitare le armi, mentre Shnar manovrava abilmente.
Le due salve di siluri si incrociarono e qualcuno addirittura collise prima di raggiungere il rispettivo bersaglio. Poi i colpi superstiti centrarono. La nave nemica venne centrata agli armamenti che furono disabilitati. La tokugawa alla gondola di dritta.
Una enorme esplosione fu il segnale che il danno era esteso. La nave piombò al buio priva di energia e iniziò a ruotare su se stessa con la spinta vettoriale verso la destinazione. In pratica, le due navi disabilitate tacquero nel vuoto dello spazio. Una immobile, circondata da detriti e la seconda in una spinta inirziale debole verso un vettore di allontanamento.
USS Tokugawa - Plancia - ore 22:00
"Qualche novità?" Chiese Tracey agli ufficiali in plancia
Vikram era alla consolle OPS per coordinare le sue squadre di riparazione e in costante contatto con la sala motori, dove hair stava gestendo le riparazioni della gondola.
"Il danno non è esteso, capitano, ancora un ora e possiamo riprendere la navigazione." Le luci di emergenza dalla tonalità inevitabilmente rossa illuminarono il volto dell'indiano conferendogli un'aria molto più preoccupata di quanto dimostrasse,
"Dagli altri ponti?
"Piccoli danni in riparazione."
"Tracey ad infermeria, qual'è la situazione?"
"Qui DeChirico, capitano. Molti feriti, due sono gravemente ustionati da bruciature di plasma, ma nessun decesso... per ora."
"Situazione dell'altra nave Syntrey?"
L'andoriana non rispose subito, sollevò le antenne in una espressione grave e mise sul monitor l'ingrandimento della nave avversaria.
"Hanno riattivato i banchi phaser, sembrano in procinto di fari ripartire i motori."
"Possiamo fare qualcosa?"
"La spinta inerziale ci ha portato oltre la gittata delle loro armi e i nostri scudi sono alzati, quindi per il momento siamo tranquilli, ma se ripristinano i siluri, o peggio ci colpiscono ancora con quel fascio di energia...."
"Proposte?"
"Abbiamo due possibilità - intervenne il capo OPS - ma non le piaceranno."
Tracey sorrise amaramente
"La prima, una squadra di abbordaggio, mandiamo un commando sulla loro nave e ne prendiamo il possesso fin quando hanno gli scudi abbassati....
La seconda è convogliare tutta l'energia verso un campo di forza contenitivo per arginare la falla nella gondola di curvatura danneggiata, attivare la curvatura per 0,7 secondi e velocità massima e... pregare."
"Pregare? non è da lei dire una cosa del genere tenente comandante!"
"Se tutto va bene, ci sposteremo esattamente nel punto individuato come il portale del nostro accesso ai due mondi..."
"...se tutto va male perderemmo definitivamente tutta la gondola e di conseguenza la capacità di curvatura!" La voce proveniente dalle spalle del capitano era quella di Hair che aveva fatto il suo ingresso in plancia."
"Capisco... cosa impedirà alla nave nemica di raggiungerci al nostro punto di destinazione?"
"Potremmo inviare un siluro fotonico modificato, senza la testata, ma con a bordo tre delle mine autoreplicanti usate nella guerra contro il dominio. - intervenne Syntrey -
Poco onorevole, ma li terremmo bloccati per qualche ora. Basta solo lanciare il siluro e spegnerne la propulsione immediatamente, si avvicinerebbe anch'esso a velocità inerziale, quindi non verrebbe captato dai loro sensori se non come un altro detrito. Una volta vicino al loro scafo, libererebbe le mine."
Il capitano Tracey rimase pensieroso per qualche minuto e poi prese la sua decisione....