Uss Tokugawa - Stiva di carico 2 / laboratorio di analisi - 10 Agosto 2393, ore 16:00 - 4 ore all' arrivo degli umani
=^= Carpenter a Capitano, come ci ha ordinato Hair e io abbiamo allestito un laboratorio per analizzare le informazioni in nostro possesso sugli "altri umani".
Siamo partiti dall' analisi di quanto reperito a bordo del relitto della nave Helaar.
I frammenti dei diari dei sensori parlano chiaro, la nave è stata attaccata dagli umani, ma c'è qualcosa che non torna: durante l'attacco tutti i sistemi erano in stand by e gli scudi erano abbassati. E' come se non avessero neanche tentato di difendersi. Il diario del capitano è molto discontinuo, per ora non ne ricaveremo nulla. Il computer sta lavorando per ricostruirlo, per quanto possibile=^=
=^=Ottimo lavoro tenente, continui pure l'analisi=^=
=^=Capitano, qui Hair le nostre scoperte non sono finite, ci sono novità sui dispositivi che abbiamo trovato su tutta la nave. Dopo che li avevamo estratti dai sistemi e dal personale sembravano disattivati, ma li avevamo confinati in un campo di forza per evitare che attaccassero nuovamente. Da quando siamo entrati nell'universo di questi umani si sono in qualche modo attivati. Non posso esserne certo ma credo che stiano comunicando con gli Umani...=^=
=^=Avete prove che gli umani le stiano in qualche modo pilotando?=^=
=^=Per ora non si tratta che di un fondato sospetto, non risulta possibile tracciare la fonte della comunicazione, ma lo sapremo presto. Sto monitorando tutte le frequenze subspaziali coinvolte. E' solo questione di tempo=^=
=^=Tempo che non abbiamo tenente, quando saremo intercettati dalla nave umana dobbiamo essere pronti a fronteggiare qualunque minaccia abbiano predisposto contro di noi!=^=
USS Tokugawa - Infermeria - 10 Agosto 2393, ore 16:30 - 3:30 ore all' arrivo degli umani
=^=Capitano a De Chirico, tra poco sarò da lei, devo concludere la chiacchierata con la nostra ospite=^=
Nella voce del capitano c'era una chiara nota di nervosismo che non lasciava presagire nulla di buono.
Sul tavolino nel suo ufficio, all'interno di una capsula trasparente e ben schermata un ragnetto metallico pulsava di luce verde, era il dispositivo estratto dalla paziente che attendeva le analisi biologiche del dottore.
Da qualche ora si era in qualche modo attivato iniziando a emettere segnali luminosi intermittenti, tutto questo non piaceva per niente a Giovanni, e neanche alla giovane assistente, che si teneva a debita distanza dall' ufficio.
Non passarono che pochi minuti quando il capitano irruppe nell' infermeria con un aria decisamente irritata.
"Voglio sapere esattamente tutto quello che c'è da sapere su questi umani." Ringhiò verso la ragazza Helaar, tradendo dietro il nervosismo anche una certa preoccupazione.
Il turbamento e la vergogna della giovane aliena rimbombarono nella testa del capitano in modo fastidiosamente forte grazie alla sua metà betazoide, ma non serviva un betazoide per vedere il conflitto che lacerava la ragazza. Raccontare il pasticcio in cui gli Helaar si erano cacciati, tradendo in questo modo il suo popolo ma salvando se stessa e la Tokugawa oppure tacere e portarsi nella tomba gli sbagli della propria gente?
"Capitano, deve capire una cosa. Questi Umani sono molto diversi da voi. Sono subdoli. Non schiavizzano gli altri popoli solo con la forza ma anche con la persuasione. Mostrano un lato gentile e aperto prima di far scattare la trappola e il ricatto..."
"Vede quel dispositivo?" disse indicando il ragnetto metallico "quello è il giogo che impongono ai popoli che riescono a dominare. E' in grado di assumere il controllo di una vastissima gamma di tecnologie e di manipolare con diversi gradi di successo gli esseri biologici. Può arrivare a controllare le stesse azioni di una persona se la sua specie è completamente compatibile... Le chiamano biosonde, si espandono come un infezione mentre gli umani fingono di esserti alleati, dopo di che... a te la scelta se opporti o sottometterti."
"E voi cos'avete scelto?"
"Beh Capitano mi sembra evidente, ha visto cos'è successo al mio mondo? Ma la cosa peggiore è che gli Helaar sono stati ugualmente sottomessi. Molti di noi erano abbastanza compatibili con le biosonde da consentire agli umani di schiavizzarci comunque, con o senza la nostra collaborazione..."
Uss Tokugawa - Stiva di carico 2/laboratorio di analisi - contemporaneamente
"Nonostante il campo di smorzamento i dispositivi risultano ancora attivi. In questo modo dimostrano di possedere una notevole intelligenza artificiale. L'analisi mostra che stanno continuando a comunicare tra loro sincronizzando le rispettive attività anche se non possono mandare segnali alla nave umana, ne riceverne.", chino su una console Carpenter analizzava pagine e pagine di flussi di trasmissione scambiati dai dispositivi posti al centro della sala. Poco distante Hair era alle prese con una console connessa al dispositivo sottratto al relitto della nave Helaar. Si trattava di una grossa scatola metallica le cui uniche imperfezioni erano i fori per l'alimentazione.
Sarebbe stato arduo scambiarla per qualcosa di particolarmente interessante se non fosse stato per il fatto di essere l'unico apparato rimasto in funzione in una nave pressoché distrutta. Oltre a questo l'apparato emetteva una serie di segnali subspaziali molto interessanti considerando che erano dello stesso tipo di quelli emessi dai dispositivi con cui la Tokugawa era stata attaccata.
"Sta comunicando sulla stessa frequenza dei dispositivi, è come se fosse un nodo centrale di comunicazione, i segnali che vengono inviati sono crittografati in un modo estremamente complesso, non so se il nostro computer sarà in grado di decifrarne la chiave.
Sono riuscito ad accedere alla memoria del dispositivo, era una sorta di scatola nera connessa a una rete di dispositivi simili. È presente un log di tutte le comunicazioni avvenute con la rete. Scoprire riuscire a decrittare quel log ci direbbe molte cose sulle ultime ore della nave Helaar.
Uss Tokugawa - Infermeria - Ore 17:00 - 3 ore all' arrivo degli umani
"Questa nave necessita del suo aiuto, tra qualche ora saremo in contatto con una nave umana. Se a quel momento non saremo pronti... Non siamo come gli altri umani, con noi non sarete schiavi ma nostri pari. Lei però ci deve aiutare ad uscire da questa situazione. Abbiamo imparato a contrastare l'effetto delle biosonde, come può notare, ma
senza la sua conoscenza degli Umani potrebbe non esserci tempo sufficiente a sviluppare una difesa".
Un po’ troppo impulsivo forse, il capitano Tracey era già quasi pentito di aver fatto questa proposta, ma in fin dei conti senza l'aiuto di qualcuno che conoscesse la tecnologia degli umani non ne sarebbero mai usciti. Amici o nemici, per gli Helaar era ora di scegliere, soprattutto per questa Helaar.
"Vi aiuterò, forse per il mio popolo c'è ancora una speranza dopo tutto…" si leggeva chiaramente sul suo volto che era una decisione sofferta, non aveva molte alternative di salvezza comunque.
"Bene, la ringrazio a nome di questa nave e di tutto l'equipaggio. Dottore lei e Ayra andate subito nella stiva di carico 2 per aiutare Carpenter e Hair nell'indagin sugli umani."
USS Tokugawa - sala tattica - 18:30 - 1:30 all' arrivo degli umani
Attorno al tavolo si respirava un aria decisamente tesa. Era il momento di raccogliere tutte le informazioni e le idee ed
elaborare un piano d'azione.
"Signori, circa un ora al contatto con gli umani. La situazione tattica è molto difficile come ben sapete.
Hair e Carpenter quali sono i risultati della vostra ricerca?"
"Le biosonde sono estremamente intelligenti e difficili da attaccare. Siamo stati molto fortunati a riuscire ad eliminarle dai nostri sistemi, forse quello che abbiamo trovato è il loro unico punto debole. Non è possibile escludere che si possano adattare a questo tipo di attacco.
L'apparato rinvenuto sul relitto della nave Helaar è una sorta di nodo centrale che coordina l'operato delle biosonde. In questo modo gli umani sono in grado di controllare da remoto qualunque cosa, tecnologica o biologica. Se vogliamo avere una speranza contro di loro dobbiamo disturbare le comunicazioni tra le biosonde, è l'unico modo per ostacolare la loro coordinazione."
"Cosa sappiamo del modo in cui siamo giunti in questa dimensione?" era il turno di Vikram di esporre le sue scoperte: "Ho analizzato i dati raccolti e posso confermare quanto osservato durante il passaggio a questa dimensione: c'era sicuramente una nave occultata nel nostro campo di curvatura che l'ha in qualche modo alterato provocando
l'apertura del varco dimensionale."
"Era una nave Helaar..." gli occhi di tutti si girarono verso Ayra, "è l'unico modo per passare da una dimensione all'altra: serve una nave pilota. È per questo che la prima nave degli umani che abbiamo trovato era andata distrutta, loro avevano scoperto la tecnologia per aprire varchi dimensionali ma senza una seconda nave che guidasse il processo e aiuti ad aprire correttamente il varco dimensionale è estremamente pericoloso.
Probabilmente quella nave è ancora occultata non lontano da qui, se riusciremo a liberarla dal controllo degli umani tramite biosonde potremo tornare al nostro universo."
"Sarà molto difficile combattere le biosonde installate nella nave Helaar, ci metterebbero pochissimo ad uccidere l'equipaggio se gli umani lo ordinassero, su questo non c'è dubbio." De Chirico aveva la faccia di chi ha appena diagnosticato una malattia gravissima.