06.05 " Riallacciare i rapporti "
di Nicholas Rush, Pubblicato il 13-11-2022
Sheldon - in orbita intorno a Urtis
Plancia - 27/05/2402 - ore 16.00
Kyel se ne stava in piedi dietro la poltrona di Adrienne scrutando la plancia: tutti erano concentrati sui propri compiti e non si udiva un sibilo, se non quello prodotto dal tocco delle dita sui monitor da parte degli operatori di plancia.
Erano ad un impasse: da un lato attendevano notizie dal Jekins e dal Consigliere circa il sangue rosso, o clandestino come amorevolmente era stato ribattezzato da qualcuno, rilevato dalle scansioni di Sheldon, mentre dall'altra parte una nave senziente probabilmente un prototipo di Sheldon stava cercando di liberarsi e se era permalosa la meta' della loro IA, se fuori controllo poteva provocare danni ingenti.
Per fortuna dopo una serie ripetuta di scosse, i terremoti erano cessati.
" Naky, ci sono aggiornamenti da Rush circa la nave senziente? " chiese Rezon avvicinandosi all'Ufficiale.
" No Signore, non ho visto aggiornamenti nelle ultime ore " rispose lei.
* Che diavolo sta combinando Nicholas? Perche' ci mette tanto? * penso' il Comandante tra se e se.
Non era da Kyel dubitare dei suoi Ufficiali superiori ma quella situazione lo rendeva impaziente.
" Naky a te la plancia, vado da Rush "
A grandi falcate si diresse all'ufficio di Nicholas: non appena le porte si aprirono vide il Capo Operazioni alla sua console intento a scrivere velocemente sulla tastiera e il Capo Ingegnere sdraiato sul pavimento sotto una monumentale massa di cavo e schede isolineari.
" Comandante, giusto in tempo: mi puo' passare quel cavo? " disse Kelley indicando un grosso cavo nero.
" Posso sapere a cosa state lavorando? " disse Kyel cercando di camminare nelle piccole aree del pavimento ancora libere.
" Stiamo convertendo un micro satellite per la ricerca atmosferica in un ripetitore radio " disse Kelley con un cenno di affaticamento nella voce.
" Posso chiedere perche' ?"
" Perche' voglio trasferire Sheldon sul pianeta " disse Nicholas premendo un tasto sul suo computer accendendo il dispositivo su cui Kelley aveva appena collegato il grosso cavo, provocando una serie di scintille: una serie di luci presero vita debolmente e una serie di parabole si aprirono davanti agli ufficiali.
" Come scusi? " disse Kyel basito.
Sheldon - in orbita intorno a Urtis
Plancia - 27/05/2402 - ore 16.40
Rush prese la parola una volta che i presenti si riunirono intorno allo schermo principale
" Brevemente vi spiego quello che mi e' venuto in mente: sappiamo da una serie di ping ricevuti dalla sonda che abbiamo inviato sul pianeta che sotto la superficie c'è un'unita' senziente simile a Sheldon che è rimasta bloccata piu' o meno in questo punto. " disse lui indicando la mappa.
" Purtroppo non possiamo scendere con una navetta o con tutta la nave per intero senza essere intercettati. Inoltre dai dati raccolti da Naky, queste conformazioni rocciose, riteniamo possa esserci un'elevata concentrazione di un qualche minerale, probabilmente Tormalina, che impedisce la creazione di un tunnel di comunicazione stabile. "
" Beh rimandiamo giu' un'altra sonda allora, Sheldon puo' individuare un punto con una concentrazione di Tormalina minore e instaureremo una comunicazione da li. " disse Adrienne.
" E' un'opzione che tenderei ad escludere: non ne abbiamo la certezza ma con la prima sonda, Sharon ha tentato un trasferimento di energia non possiamo sapere come un'interfaccia diretta possa influenzare le due navi. "
" Allora cosa propone? " chiese il Capitano.
" Useremo un proxy: con l'aiuto del nostro Capo Ingegnere Kelley abbiamo preso lo schema di questi satelliti per la ricerca geologica a bassa quota e li abbiamo dotati di antenne phased array che trasmettono in banda Ku ".
Un modello tridimensionale del satellite prese vita sullo schermo principale.
" Lanceremo un centinaio di questi satelliti in orbita bassa, ma sufficientemente in alto per far sì che le onde radio non vengano intercettate. Una volta in posizione sul pianeta posizioneremo una piccola antenna delle dimensioni di un piatto da portata che si colleghera' alla rete satellitare.
All'interno della rete installerò una sorta di sandbox e sfruttando la latenza di 35 - 40 ms, con un pizzico di fortuna potremo far uscire virtualmente Sharon dal suo isolamento senza friggere la rete neurale. Ci sono domande? " chiese Rush.
La spiegazione tecnica di Nicholas aveva lasciato un po' interdetti i colleghi: solo Kyel riprese la parola.
" Prima ha parlato di portare Sheldon sul pianeta, come? "
" Giusto: qualcuno mi ha fatto notare che noi non siamo proprio le persone più indicate per fare un primo contatto con una IA probabilmente molto, molto arrabbiata.. quindi ho pensato.. " Rush fu interrotto da un colpo di tosse di Sheldon nella sua forma base che si era materializzato pochi secondi prima.
" uff.. Sheldon ha pensato bene di suggerire un suo intervento diretto in pratica prenderemo un piccolo pezzo della matrice base di Sheldon e lo integrero' nella sandbox. Così non appena avremo un link stabile con Sharon, trovera' un suo simile ad attenderla nella sandbox. "
" Anche se in versione mini, sono comunque un passo avanti a voi labradoodle! " disse un mini sheldon.
Rezon non era del tutto convinto del piano, ma era la loro miglior soluzione al momento.
" Quanto tempo vi ci vuole a preparare la costellazione di satelliti e la sandbox? "
" Direi qualche ora se usiamo le stampanti 3d a pieno regime: l'assemblaggio e' relativamente veloce. In più la sandbox sarebbe quasi pronta se Sheldon smettesse di riscrivere il mio codice! " disse Rush infastidito.
" non e' che lo riscrivo, hai del potenziale lo ammetto piccolo mucchietto di ossicine, però quello che fai tu... io lo faccio meglio! " disse Sheldon in tono saccente.
" Basta! Andati avanti con l'assemblaggio, voglio che sia pronto prima possibile. " disse Adrienne.
Tarlis, pianeta Urtis
Zona montuosa del Continente Nreju
28/05/2402 - ore 6.40
L'aria frizzante del mattino sferzava i volti della squadra di sbarco composta da Rush, Kyel e Blake: Nicholas era intento ad armeggiare con la tastiera del suo terminale mentre sullo schermo venivano scritte velocissime linee e linee di codice.
Grazie al lavoro di Terrell e della sua squadra avevano individuato una serie di grotte non lontano dalla presunta posizione di Sharon e avevano teletrasportato tutto il materiale nel bosco all'imbocco di una delle grotte dopo essersi accertati che punto di rendez-vous non fosse vicino a sentieri battuti.
" Sto finalizzando la calibrazione dell'antenna satellitare e la Sheldon dovrebbe aver quasi terminato la posa degli ultimi satelliti in orbita. Si stanno sincronizzando " disse Rush.
" Molto bene, direi che possiamo andare alla ricerca della nostra nave.. Blake rimanga qui di guardia mentre io e Rush stendiamo l'ultimo collegamento. "
I due ufficiali accesero le torce e si incamminarono nell'oscuro tunnel di fronte a loro.
Rezon scrutava il terreno per non inciampare mentre Rush con il tricorder in mano misurava l'intensita' del segnale ricevuto dal dispositivo all'ingresso del tunnel.
" Stia attento qui Nicholas, il terreno si fa più dissestato... pero' e' strano ... " disse Rezon fermandosi.
" Questi segni sono troppo regolari perché siano naturali " prese dallo zaino un piccolo martelletto da roccia: diede un colpo al terreno e si udì un forte rumore metallico.
" Sembrano rotaie, forse queste erano miniere tempo fa, infatti la volta si fa via via piu' regolare. "
" E' possibile Signore, riesco ad avere delle letture più precise senza lo strato di Tormalina. Rilevo un misto di ferro e carbone. " disse Rush.
Camminarono per almeno altri venti minuti e man mano che si addentravano nelle profondità della miniera i tratti delle pareti e del soffitto si facevano più precisi e si notava l'intervento dell'uomo.
Giunsero quindi di fronte a quella che sembrava una pesante porta di metallo arrugginito e una serie di cartelli di pericolo scritti in caratteri sconosciuti.
" Fine corsa.. " disse Rush
" Che cosa dicono? " chiese Keyl.
" Il traduttore dice F.O.R.D - Zona Militare Interdetta - Pericolo Radiazioni - i trasgressori saranno puniti severamente, sembrano i soliti cartelli per scoraggiare i curiosi "
" Ma noi non ci lasciamo intimorire.. " Rezon prese un phaser e colpì il meccanismo di chiusura della porta.
Flettendo i muscoli riusci' a girare la grossa ruota che teneva sigillati i cardini e con un cigolio molto simile ad un lamento sposto' la porta.
Dietro lo spesso muro di ingresso si celava una grande cavita' artificiale circolare: una passerella di metallo circondava la grande piattaforma su cui una grande struttura giaceva coperta da una serie di lunghissimi tendoni che lasciavano intravedere parti metalliche e le forme ricordavano quelle di una dei modelli di navi visti negli archivi di Sheldon.
Sulle pareti grossi computer emettevano qualche segno di vita e bobine di nastri magnetici giravano molto lentamente.
" Direi che ci siamo.... " disse Rush.
Tarlis, pianeta Urtis
Zona montuosa del Continente Nreju
28/05/2402 - ore 8.00
Una volta posizionati i ripetitori nella grotta, per Rush non fu difficile trovare il nucleo di Sharon: la nave era in condizioni disastrose. Molte parti erano state rimosse senza cautela e in maniera quasi barbara.
Ma la cosa che piu' preoccupava gli ufficiali era il fatto che il motore era stato quasi del tutto smembrato, in particolar modo la fonte di energia primaria di Sharon era stata rimossa. L'unica cosa che aveva tenuto i sistemi di gestione della IA e la matrice di Sharon attivi erano le barre di energia di emergenza che al minimo dell'erogazione avevano tenuto in vita la nave per moltissimi anni ma stavano per esaurirsi.
Rezon sperava che una volta avuto accesso ai registri di Sharon riuscissero a trovare risposta alle loro domande.
" Sheldon, io sono pronto. Ho compilato la matrice della sandbox e la griglia dei nodi satelliti e' allineata. " disse Rush al comunicatore.
=^= mi sa che oggi non mi va di separarmi da uno dei miei mini me... =^= disse la IA.
" SHELDON! " urlarono in coro gli ufficiali.
=^= Uff mamma mia quanto siete permalosi! Scherzavo! Inizio installazione programma sheldino-1.1a =^=
Linee di codice iniziarono a scorrere sullo schermo del terminale di Rush.
" La latenza e' buona, le matrici di controllo della sandbox danno luce verde. "
=^= Io ho finito, ho caricato un 2% della mia matrice.. mi sento un po' strano =^= disse la IA
=^= Alec, dai energia al router che ho installato nella matrice di sharon e inizia a dare corrente al core computer. =^= disse Rush a Blake che presidiava l'interno della grotta.
=^= Eseguo, potenza al 2%... 5%.. 10%.. qua si sono accese delle luci! =^=
" Ok fermo cosi, vediamo cosa succede... " disse Rush in attesa.
Il cursore sullo schermo secondario di Nicholas lampeggiava intermittente.
".. forse serve piu' energia per il boot.. riprendi l'erogazione Pippo"
=^= 12%.. 18%... 30%.. accidenti! =^= esclamo' il timoniere.
" Che succede? "
=^= non controllo l'emissione di energia, siamo al 70% e qua volano scintille! Direi che c'e' abbondantemente qualcosa che non va! =^= un allarme risuono' nel comunicatore.
=^= ecco ci mancavano pure le sirene! =^=
" Stacca l'alimentazione! " disse Rezon.
Kyel non fece in tempo a dare l'ordine che uno dei terminali che Rush aveva predisposto esplose lanciando uno sbuffo di fumo e scintille poi tutto si spense.
=^= Blake sta bene? =^= chiese Kyel.
=^= Si Comandante, ho staccato l'alimentazione. Qua e' tutto buio ora.. anzi... aspettate.. le luci all'interno della nave stanno tornando. =^=
" Comandante guardi qui. " disse Rush indicando con il dito lo schermo.
Lo schermo nero con il cursore lampeggiante aveva lasciato posto ad una scritta:
*C'e' qualcuno li?*