06.01 " Riorganizzarsi "
di Alec Blake, Pubblicato il 05-08-2022
Sheldon - plancia
26/05/2402 - ore 22.15
Dopo il rapporto del timoniere nella plancia della nave era piombato un silenzio assordante. Tutti avevano ancora ben vivido nella mente il ricordo di quel che era accaduto al loro capitano quando era stata data per dispersa, ora una squadra di tre ufficiali, risultava dispersa.
Adrienne era seduta al posto di comando con sguardo vitreo puntato sullo schermo visore davanti a lei, i ricordi di quel che le era successo l'aveva investita come un tir in contromano, per qualche minuto rimase quasi catatonica, poi, come un'onda di adrenalina un pensiero le attraversò la mente. No non si sarebbe più fatta fermare da quello, il suo equipaggio aveva bisogno di lei e lei di loro. Si alzò osservando i membri in plancia.
"Signori abbiamo bisogno di trovare i nostri. Possiamo portarci abbastanza vicini da usare i sensori della nave per trovarli senza farci rilevare dal pianeta?"
L'ufficiale medico scosse la testa "Per avere una scansione accurata dovremo portarci troppo vicini la sheldon è troppo grossa per non esser vista. Forse si potrebbe studiar qualcosa, ma ci vorrebbe tempo"
Tutti si voltarono, interrogativi, verso l'ufficiale scientifico capo. Terell non aveva emesso una sola parola da quando avevano sentito l'ultimo rapporto. Osservava solo lo schermo davanti a lei con le dita appoggiate sull'interfaccia lcars.
Adrienne si voltò verso la donna "Tenente?" in attesa di una risposta, che non ottenne. Si avvicinò quindi alla ragazza appoggiandole una mano sulla spalla "Naky"
Il tenete Terrell sollevò lo sguardo portandolo sul suo capitano. Il viso della scienziata, solitamente espansiva e solare era, in quel momento, una maschera di cera priva di emozioni. Incapace di scuotersi da quel che sentiva rimase così a guardare Adrienne, finché non fu quest'ultima a parlare.
"Dobbiamo aiutare i nostri. Abbiamo bisogno di potenziare i sensori medici. Per rilevare i loro segni vitali"
Naky sbattè gli occhi un paio di volte "No non ne abbiamo bisogno. Il pianeta non ha nessun sistema di rilevamento spaziale. Possiamo modificare le sonde scientifiche per posizionarsi appena fuori dall'atmosfera e scansionare la città. Sono troppo piccole per esser visibili a così tanta distanza e anche se fossero in grado di vederle con un sistema ottico le scambierebbero per detriti spaziali."
"Perchè diavolo non scendiamo semplicemente spazzando via tutto quello che ci capita davanti?" Sheldon si intromise apparendo in centro alla plancia.
Il capitano sollevò gli occhi al cielo stringendo la spalla di Naky per infonderle un po' di fiducia "Bene procedete immediatamente" poi rivoltasi all'intelligenza artificiale sospirò tornando al posto di comando "Sheldon sai bene che non agiamo così. Non possiamo influenzare il percorso naturale di una specie che non è nostra pari tecnologicamente"
"Nessuno è mio pari tecnologicamente. Quindi non dovrei aver contatti con nessuno?" L'AI si voltò ad osservare la donna "Ho rinunciato a capirvi. Siete pronti a sacrificare i vostri amici per quell'ideale che chiamate prima direttiva" poi allungò un dito indicando il pianeta "Ma io no! Sia chiaro. Se quella loro stupida scaramuccia mette in pericolo la nave io prendo il comando e vado a prenderla dovessi sterminare ogni forma di vita presente su quel pianeta. Quindi fate quello che volete ma fatelo in fretta" detto questo scomparve dalla palancia.
Sheldon - plancia
26/05/2402 - ore 22.40
"Le sonde sono disposte abbiamo i primi dati" rapportò con una punta di impazienza l'ufficiale medico capo, mentre avviava un primo ciclo di scansioni facendo un flebile sorriso appena ricevuti i dati "E' vivo" sussurrò per poi farsi seria "Maledizione".
Adrienne spalancò gli occhi sentendo le parole della donna "Tenente!!! Le ha dato di volta la testa? Cosa vuol dire è vivo maledizione?"
La Cruz fece scivolare le dita sulla console "Ho rilevato immediatamente i segni vitali dei nostri. Tre sono deboli ma stabili. Il problema è che è stato facile rilevarli." la donna si voltò ad osservare la plancia "Sono gli unici esseri a sangue a base ferro gli altri sono tutti a base rame...e la concentrazione di segni vitali deboli mi fa pensare che trovino in un ospedale"
"Se fossero feriti sarebbe un problema dobbiamo riuscire a recuperarli il prima possibile" il capitano osservò lo schermo davanti a lei "Il resto della squadra di sbarco sta raggiungendo il punto di recupero?"
Naky richiamò l'attenzione della plancia "Il punto di recupero non esiste più è stato uno dei punti d'impatto del bombardamento. Sto cercando un nuovo punto di recupero. Ma c'è un'altra cosa decisamente preoccupante." le dita scivolarono sul pannello lcars trasmettendo la visione della console sul monitor. Tre puntini rossi erano fermi in un punto della mappa mentre altri tre erano in movimento. In lontananza si vedeva un puntino verde fisso.
"Se la dottoressa ha ragione e questa è la squadra del comandante Kyel. Il comunicatore del comandante si sta facendo un giretto non autorizzato" indicando il puntino verde.
"Maledizione" proruppe Adrienne "Qualcuno deve averlo rubato. Non possiamo lasciare tecnologia aliena sul pianeta dobbiamo recuperarlo ad ogni costo." strinse le labbra cercando di riordinare le idee "Monitorate i movimenti del comunicatore. Se c'è anche solo un singolo momento in cui non è circondato da segni vitali riportatelo a bordo. Tenente sotto controllo i segni vitali di tutta la squadra di sbarco. Appena vedranno che non hanno un punto di recupero ci contatteranno" tornando a sedersi sulla poltroncina di comando osservando la mappa del pianeta davanti a lei.
Tarlis, pianeta Urtis. Punto di estrazione.
26/05/2402 - ore 23.00
Una piccola folla di persone si era radunata nel punto dell'esplosione. Le forze Tralisiane erano riuscite a respingere i nemici per ora. O più probabilmente le forze ostili avevano scagliato un primo attacco per saggiare le difese della città e si stavano riorganizzando per sferrare il successivo. Hewson osservava le onde che s'infrangevano sulla scogliere sotto di loro.
"Mhhh il punto di estrazione è a circa cento metri laggiù" indicando il mare "Qualcuno vuole farsi una nuotata?"
I tre federali rimasero alcuni secondi ad osservare il tumultuoso mare prima che Rush richiamasse la loro attenzione con un piccolo colpetto sul fianco "Meglio allontanarci e cercare un posto isolato per farci recuperare"
Blake si guardò attorno "Si mi sembra che stiamo iniziando a suscitare interesse". I tre si rinfagottarono nei lunghi cappotti che facevano da mimetismo per poi avviarsi verso le stradine della città.
Raggiunto un vicolo isolato il timoniere prese da tasca il comunicatore attivandolo "Blake a Sheldon il punto di recupero imbarca acqua"
=^= Tenente come diavolo fa a fare lo spiritoso in questo momento? Dimenticatevi il punto di recupero. Rezon, Jekins e Cortes risultano feriti.=^=
Blake Rush ed Hewson si fecero improvvisamente seri "Dove sono? Andiamo a recuperarli"
La voce del capitano si fece nuovamente sentire dal comunicatore =^= Restate calmi. Non risultano in pericolo di vita al momento. Secondo le analisi che possiamo svolgere da qui sono stati portati all'ospedale militare trovate il modo di recuperarli. E ricordate che siete in prima direttiva=^= la comunicazione rimase silente per qualche secondo =^=Che le dee vi proteggano. Tornate tutti interi=^=
I tre ufficiali si guardarono inspirando profondamente quindi il timoniere aprì un'ultima volta la comunicazione "Tranquilla capitano non è così facile sbarazzarsi di noi. Blake chiudo"
Hewson osservò gli altri "Non sarà complicato trovare l'ospedale. Il problema sarà entrarci ed uscire senza farci beccare" e i tre si incamminarono verso il centro della città.
Tarlis, Ospedale
27/05/2402 - ore 02.10
Il primo a riprendere conoscenza fu Jenkins che aprì gli occhi abbagliato dalle luci della stanza "Ma che diavol...." poi spalancò gli occhi "Sara!!"cercò di mettersi seduto, ma le sue costole gli ricordarono ben presto che era stato coinvolto in un'esplosione"Ben tornato tra noi" il comandante Rezon era in piedi vicino ad un muro che controllava la loro stanza cercando di saggiarne la resistenza. Portava una vistosa fasciatura sulla testa e teneva un braccio bloccato dentro un tutore.
Pippo strinse i denti scendendo dal letto cercando di combattere i capogiri che lo investirono "Cosa diavolo è successo?"
"Penso che la situazione sul pianeta sia precipitata e che siamo stati coinvolti in un attacco." il primo ufficiale sollevò il braccio per mostrare il tutore "Suppongo ci troviamo in un rudimentale ospedale. La porta è chiusa, ma di fattura molto fragile una spallata potrebbe farla cedere"osservando il collega "Ma nessuno dei due è al massimo della forma mi sa"
Pippo si guardò attorno allarmato "Sara!! Dove è Sara?"
Kyel scosse la testa "Non mi sono ripreso da molto, ma non l'ho vista con noi"
Proprio in quel momento la porta si spalancò lasciando ai due la possibilità di vedere l'esterno. Seppur decisamente arretrato l'ospedale sembrava ben organizzato. Entrarono due piantoni armati che si posizionarono ai lati della porta. Seguiti poi da due medici che sospingevano un lettino con stesa sopra Cortes.
Il tenente portava un vistoso gesso alla gamba destra e al braccio sinistro e risultava profondamente sedata. Uno dei medici portava una ferita al viso, poco più che un graffio, ma dal quale sgorgava uno strano liquido verde.
Pippo si avvicinò immediatamente alla fidanzata "Sara!!" poi fissò i due medici "Cosa è successo cosa le avete fatto??"
Kyel si avvicinò a Pippo cercando di calmarlo "Calmo se ci avessero voluti morti non ci avrebbero curati" sussurrando
"Vi sbagliate noi non vi vogliamo morti" la voce proveniva dalle loro spalle quando i due si voltarono si trovarono davanti ad un imponente medico che li guardava con aria curiosa. Che poi si avvicinò a Cortes controllando che il gesso fosse ben asciutto per poi voltarsi ad osservare i due "Sappiamo bene cosa siete."
Le schiene dei due ufficiali vennero percorse da un brivido di freddo e all'unisono si voltarono ad osservare il medico.
Il medico li squadrò da capo a piede "Ci avevano avvertito che i Trinoriani potevano creare degli esseri come voi. Creati con l'ingegneria genetica per essere delle armi distruttive"
Kyel spalancò gli occhi "No no un momento" ma quando fece per avvicinarsi i piantoni gli puntarono le armi addosso.
Il medico fece cenno di abbassare le armi "Non correte pericoli. Per ora" e detto questo se ne andò lasciandoli soli.