06.03 " Se prima eravamo in sei.. "
di Kyel Rezon , Pubblicato il 13-11-2022
Sheldon - in orbita alta attorno a Tarlis
Plancia della nave
27/05/2402 - ore 09:48
Mentre lasciava la plancia, il Capitano Faith ebbe modo di incrociare, ai turbo ascensori, il Consigliere Hewson: tra i due ci fu un rapido contatto non verbale, come di rassicurazione reciproca sulle condizioni sia della squadra di sbarco che della situazione in atto per il recupero della piccola nave.
Adrienne sapeva che Paul sarebbe stato aggiornato dettagliatamente una volta preso posto in plancia, quindi non si soffermò oltre prendendo posto nel turbo ascensore con l'obiettivo di raggiungere il ponte 11, ove aver, finalmente, l'opportunità di impartire una ramanzina con i fiocchi alla Dottoressa Cruz.
Quello che la responsabile della sezione medica aveva combinato, tralasciando di verificare la tipologia di flusso sanguigno negli abitanti del pianeta Urlis, avrebbe potuto essere un'omissione foriera di enormi guai per le due squadre inviate in ricognizione.
E, in parte, già lo era stato: solamente lo stato di agitazione e paranoia bellica che sembrava dominare gli abitanti della nazione di Taller, aveva consentito a Rezon, Cortes e Jekins di disimpegnarsi, per usare un eufemismo, come possibili armi della nemica Anatoris, senza apparenti violazioni della Prima Direttiva.
In più, vi erano vecchie ruggini che Adrienne aveva deciso di rimuovere una volta per tutte, anche andando in scontro frontale con Rezon se si fosse frapposto tra la sua ira e la Cruz.
Mentre le porte del turboascensore si stavano chiudendo, la Faith vide Hewson sorridere e, tramite labiale, farle cenno di attendere qualche minuto prima di rivoltare come un calzino bucato la responsabile dell'infermeria di bordo.
Sheldon - in orbita alta attorno a Tarlis
Ponte 11 - Ufficio dell'Ufficiale Medico Capo
27/05/2402 - ore 10:13
"Come stanno?" domandò Kyel alla Cruz appena questa ebbe varcato la porta del suo ufficio
"Jekins riporta una serie di contusioni a livello toracico ed addominale, ha un leggero trauma alla testa e varie piccole ustioni.. ho fatto svolgere altri controlli, ma non mi preoccupa, direi niente di rilevante.."
"E Cortes?"
"Sara è stata ben trattata dal punto di vista ortopedico, certo con strumentazioni e tecniche arcaiche, ma, chiunque sia stato il team medico, ha svolto un buon lavoro.. mi preoccupa un trauma cranico di media entità, non rilevato dai sanitari di Tarlis, ma è tutto perfettamente nella norma, da monitorare, ma senza particolari problematicità da riferire"
"Molto bene, io e te dobbiamo parlare.. ora!"
Jeanette vide Rezon estrarre il braccio dal tutore e notò in lui uno sguardo che non aveva mai visto prima e la cosa la terrorizzò.
Sheldon - in orbita alta attorno a Tarlis
Ponte 11 - Ufficio dell'Ufficiale Medico Capo
27/05/2402 - ore 10:48
All'ingresso della Faith, l'ufficio della Cruz sembrava essere stato devastato da una serie di scorribande di predoni.
Nulla era più al posto in cui sarebbe dovuto essere e Jeanette sedeva seduta a terra in un angolo, raggomitolata su se stessa mentre si afferrava stretta alla ginocchia.
Diametralmente opposto alla prima, vi era Rezon, tranquillamente spaparanzato su una poltrona, assieme al suo piccolo clone olografico di Sheldon che si degustava dei pop corn.
Se Adrienne non avesse avuto assoluta e cieca fiducia nel BetaRisiano, poteva presumere a qualche tipo di violenza fisica o sessuale nei confronti della Cruz.
Per quanto la potesse tollerare a malapena, Jeanette non avrebbe meritato sicuramente niente di così osceno e squalificante.
La Dottoressa, all'ingresso della sua rivale in amore, si alzò di scatto in preda ad una furia cieca e sembrò per lunghi istanti dover scattare in avanti in un impeto d'ira aggressiva.
Alla fine, crollò in ginocchio in preda a scroscianti e disperati singhiozzi.
Il Capitano fu investito dall'aura della Dottoressa come un amplesso di sentimenti contrastanti, passionali e di difficile gestione.
Alzò lo sguardo verso Rezon che le fece cenno di sedersi al suo posto, mentre lui si dirigeva ad ampie falcate verso la Cruz, sollevandola di peso, in maniera decisa, ma, al contempo, molto dolce e ponendola sulla scrivania.
La donna si abbandonò sulla sua spalla per svariati minuti di lacrime ininterrotte, finché non udì più volte Adrienne schiarirsi la gola in maniera nervosa.
Jeanette alzò lo sguardo su Kyel e quest'ultimo, baciandola sulla fronte, le sussurrò di aprirsi anche nei confronti di Adrienne e di fidarsi di quest'ultima, come faceva lui.
La Cruz inspirò più volte prima di iniziare a parlare con voce rotta dal pianto: "Mi perdonerà Capitano se parto da molto lontano.. io sono nata sulla USS Jacobsen per pura casualità: era la prima assegnazione di mia madre. Subito dopo il parto, mio padre, ufficiale capo sulla USS Rutherford, chiese ed ottenne l'immediato trasferimento mio e di mia madre sulla sua unità.. sulla Rutherford ho passato tutta l'infanzia e l'adolescenza."
Adrienne cercò di trattenere le emozioni sulla propria insofferenza, incontrando lo sguardo complice di Rezon che le implorava tempo, dandone così anche alla Cruz per continuare la sua ricostruzione
"La mia permanenza a bordo si interruppe solo al mio ingresso in Accademia. E' sulla USS Rutherford che persi il mio primo amore, è vero avevo solo dodici anni, ma si sa.. per certe cosa non vi è età.. specialmente quando un virus te lo porta via anzitempo! Sono entrata in Accademia proprio perché ero motivata a non essere più inerme di fronte a certe tragedie: volevo essere sempre pronta per poter intervenire, laddove potessi e fosse necessario agire. E' per quello che in Accademia ero pressoché interessata solo ai libri e vinsi l'appellativo di topo da biblioteca.. o topa da biblioteca, il secondo lasciato da molti spasimanti di allora.. che, però, non calcolavo quanto avrei forse dovuto.. ma, in fondo, stavo ancora elaborando il trauma della dipartita di Austin.. il mio obiettivo era raggiungere elevate conoscenze in infettivologia in modo da essere pronta, sempre e comunque, a percepire i primi sintomi di qualsivoglia malattia causata da agenti infettivi, cioè batteri, virus, funghi o parassiti.."
Adrienne si morse platealmente la lingua allargando sconsolata le braccia di fronte a Rezon, mentre Jeanette con gli occhi chiusi dava sfogo alle sue emozioni
"Quando fui imbarcata sulla USS Stavidi, iniziai a vedere altro oltre ai miei studi e, timidamente, iniziai ad avere alcune brevi relazioni con dei miei colleghi di bordo. Nessuna significativa, nessuno mi faceva sentire appagata.. e non intendo sessualmente, ma emotivamente coinvolta per avere un noi unico e non due io uniti per un breve atto amoroso.. in una licenza su Betazed, ne parlai con Kelena Imet, mia madre, e, sbagliando, con mia nonna materna.. quest'ultima che mal aveva accettato la rottura del matrimonio combinato che aveva progettato per la figlia, decise che doveva rimediare con la sottoscritta"
Un pacchetto di popcorn apparve tra le mani di una esterrefatta Adrienne, mentre i mini Sheldon al suo fianco erano passati da uno a tre.
"Mia nonna iniziò a propormi una serie infinita di buoni partiti Betazoidi.. inizialmente ridevo a quei tentativi, poi iniziai a preoccuparmi visto che le sue conoscenze arrivavano ben all'interno della Flotta Stellare.. fortunatamente, sulla USS Stavidi il personale Betazoide, o parzialmente tale, era pressoché zero, oltre alla sottoscritta e quegli anni, a bordo della nave, furono la mia ancora di salvezza.. una volta promossa Tenente, però, mi lasciai convincere dal mio Capitano di allora che dovevo tentare la fortuna altrove per poter continuare la mia carriera"
"Sì e fu assegnata alla USS Rutherford.. una sorta di ritorno alle origini.." Adrienne tentò di intervenire per velocizzare la storia
"Veramente tutto mi aspettavo tranne che la richiesta del Capitano della USS Stavidi fosse accolta.. quando seppi che ero stata assegnata alla USS Rutherford io fui estremamente felice.. meno quando scoprii che era piena zeppa di personale Betazoide.. mia nonna affermò di non saperne nulla, ma aveva un sorriso sornione di trentadue denti che andava da orecchio a orecchio.. come un gatto che aveva appena intrappolato il suo topolino"
"Posso comprendere.. anche io non fui felice dell'assegnazione alla USS Rutherford una volta che ebbi visto alcune delle presenze a bordo" commentò piccata la Faith guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Rezon e di tutti e tre i mini Sheldon a cui lei rispose con una muta alzata di spalle ed un'espressione comica, tra il basito e lo scocciato.
"La distruzione della USS Rutherford per me è stata fonte di tristezza, ben oltre la tragedia immane che abbiamo vissuto tutti quanti.. se ne sono andati ricordi ed i, chiamiamoli, profumi della mia infanzia.. una volta su Sheldon, ho capito quello che, a modo suo, voleva mia nonna: mi sto avvicinando paurosamente alla soglia dei trentacinque anni, ossia da quando inizia la cosiddetta Fase, ma non devo spiegarglielo a lei, Capitano, tipica delle femmine Betazoidi, in cui il loro desiderio sessuale si quadruplica ed è noto che inibisce le capacità telepatiche se non, ehm.. sfogato periodicamente in maniera soddisfacente".
"Ok.. e questo porta al suo innamoramento per il Primo Ufficiale, ma io non sono qui per questo motivo.."
"Lo so, mi dia tempo.. non è affatto facile per me.. comunque è vero.. l'unico a bordo, parzialmente Betazoide, in grado di fornire quelle scariche di piacere che bramavo è stato Rezon.. è per quello che mi sono follemente infatuata di lui e ho chiuso gli occhi su.. ehm.. altri aspetti che non è certo ora il caso di affrontare.."
Adrienne accolse infastidita l'allusione nei suoi confronti, ma decise di stare in silenzio e di far buon viso a cattivo gioco anche per porre termine a quella conversazione che veleggiava su tutti altri lidi rispetto alla ramanzina epocale che lei voleva infliggere alla Cruz
"In un momento di debolezza, conscia delle attenzioni che Rezon dedicava a lei, Capitano, ho passato una nottata con Gohan Toki.."
Di fronte al punto interrogativo aleggiante sulla fronte di Adrienne, Kyel integrò spiegando che si tratta di un Guardiamarina Klingon/Betazoide della sezione sicurezza.. uno di quelli che più a lungo era stato ricoverato in infermeria dopo la distruzione della USS Rutherford.
"Avevamo già legato quando era mio paziente, mi faceva ridere in momenti in cui tutto era andato a rotoli.. ma mai avrei immaginato di tradire Rezon con Toki"
"Sì ok, Tenente, ma.. insomma.. arriviamo o avviciniamoci al giorno d'oggi" intervenne Adrienne spazientita
"Ecco, quando avete deciso di mandare gli away team, avevo appena scoperto di essere rimasta incinta di Toki.. una cosa non voluta, inaspettata, indesiderata e di cui ancora non mi capacito.. volevo dei figli, è vero, ma li volevo da Rezon e non ne ho mai fatto mistero! Comunque, in quel momento di forte defaillance emotiva, tra pensieri di sopprimere una vita futura, alle preoccupazioni di dover far nascere e crescere un neonato da sola in un Quadrante molto lontano da casa, con scarse possibilità di fare mai ritorno, di dover convivere a bordo con un figlio, la persona con cui volevo passare la mia vita ed il padre biologico del piccolo, mi ha fatto andare del tutto nel pallone. Avevo predisposto un'indagine genetica del sangue degli abitanti di Urlis, ma ho mandato in cortocircuito.."
=^=Aha! Lo sapevo che lo aveva fuso qualcuno di voi labradoodle! La mia strumentazione è perfetta!!=^= esclamò con la bocca piena uno dei mini Sheldon
"Lo so, sono imperdonabile, ma non avevo tempo per una nuova indagine strumentale e, quindi, ho avallato lo sbarco pur privo di questo dato fondamentale, riservandomi di controllare quel dato al termine della missione dagli away team"
"Si rende conto che è gravissimo quello che mi ha appena confessato?" Adrienne cercò di mantenere la calma, ma il suo timbro di voce era decisamente alterato e più alto di un'ottava
"Certo Capitano, è per questo che, seguendo il consiglio di Rezon e con la benedizione di Sheldon, ho deciso di sfogarmi distruggendo il mio ufficio! Ho messo a rischio la vita non solo di una persona cui tengo forse più della mia stessa vita, ma anche di altri cinque membri di questo equipaggio ed era una cosa che mi ero ripromessa di non fare mai da quando ho dodici anni!"
"Parlare dei suoi problemi con il Consigliere Hewson non era meglio?"
"L'ho fatto, ma non sa gli ultimi aggiornamenti.. fino a poco fa non li sapeva nemmeno il Primo Ufficiale, Capitano.. sono qua per cospargermi il capo di cenere e chiederle umilmente scusa per l'errore commesso. Le prometto che non ricapiterà.. e, se malauguratamente succedesse di nuovo, le chiedo di rimuovermi seduta stante dall'incarico di capo sezione."
"Certo, come se fossimo centinaia a bordo! Cruz non dica idiozie! Posso accettare le sue scuse, ma non perdonare o dimenticare l'errore commesso.. non le faccio rapporto perché non abbiamo un dannato Comando di Flotta a cui farlo, ma stia tranquilla che la sua condotta sarà attentamente monitorata e le ordino fin d'ora di ricavare tempi aggiuntivi da passare con il Consigliere Hewson! Se non vuole farlo per lei, lo faccia per il piccolo che porta in grembo.. qualunque decisione prenda in merito, avrà bisogno di un supporto psicologico non indifferente! Sono stata chiara?"
"Sì, Capitano! Chiarissima.. posso chiederle notizie del comunicatore del Comandante Kyel?"
"Mi sono perso qualcosa?"
"Sì il tuo comunicatore risulta essere stato prelevato da.." iniziò Adrienne prima di interrompersi
"Capitano a Plancia, Tenente Naky può girarmi, direttamente nell'Ufficio del Medico Capo, registrazione sensori di ieri? Direi dalle ventidue e trenta ora Terrestre.."
=^=Ha bisogno di qualche periodo preciso o le serve un lasso temporale?=^=
"Mi estragga il momento in cui abbiamo rilevato ed evidenziato i nostri dalla tipologia di sangue.."
=^=Ok.. qualche secondo ed arrivano le immagini=^=
Sullo schermo dell'ufficio, comparve la mappa: tre puntini rossi erano fermi in un punto mentre altri tre erano in movimento. In lontananza si vedeva un puntino verde fisso.
=^=Ehm.. Capitano..=^=
"Sì lo so Naky, ne parliamo dopo" rispose Adrienne troncando la comunicazione
"Se prima eravamo in sei, come mai lì risulta che siamo sette?" domandò Rezon dando voce ai pensieri di tutti