05.02 " Immagini neurali "
di Alec Blake, Pubblicato il 06-09-2021
USS Sheldon
Infermeria
11/06/2401 - ore 17:25
Nami era seduta su uno dei lettini e non c'era modo di calmarla. La piccola aveva riportato un lieve trauma da schiacciamento quando Noveed le si era buttata sopra ma, con una rapida passata del dermorigeratore, tutto era tornato alla normalità, almeno dal punto di vista sanitario.
D'improvviso le porte dell'infermeria si spalancarono mentre il capitano della nave si fiondava verso la piccola "Nami!! Piccola stai bene?"" prendendola in braccio controllando che stesse effettivamente bene.
Dietro al capitano si riversarono in infermeria quasi tutti gli ufficiali superiori.
Taji, l'ufficiale medico di turno in quel momento, aprì la bocca per protestare ma la mano sulla spalla da parte dell'ufficiale medico capo la convinse a non proseguire. Tutta la questione dei fantasmi aveva portato l'equipaggio sull'orlo di una crisi di nervi e l'incidente a Nami rischiava di essere la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
In più la dottoressa Cruz in quel periodo era particolarmente appagata, l'apparente disinteresse del capitano per tutte le attività "extra lavorative" lasciava lei come principale interesse sessuale del primo ufficiale.
Nami si fermò qualche secondo dal piangere osservando la folla che la circondava per poi stringere con i pugni l'uniforme del capitano e riprendere a piangere a pieni polmoni.
"Nene c'erano dei cignoii e hanno fatto bum" continuando a piangere con più forza
Adrienne iniziò ad accarezzare la piccola mentre alcune lacrime le solcavano il viso "Non aver paura piccolina, i due signori non ti faranno più paura adesso" mentre la coccolava.
Nami tirò su con il nasino guardando intensamente Adrienne negli occhi "Ci ma io no peso gelato" riprendendo a piangere "E' cadutoo!"
Adrienne si fermò per un attimo mentre nella sua mente si delineava meglio la situazione "Capisco, quindi non piangi perchè ti sei fatta male o per la paura, piangi per il gelato.."
"Si!" confermò candidamente la piccola "Rivogio il mio gelato!!"
Blake osservò la situazione inclinando la testa "Povera piccola senza gelato. E pensare che in mensa c'è un gelato favoloso al gusto cioccolato"
Tutti gli ufficiali si girarono verso il timoniere spalancando gli occhi alla sua mancanza di tatto, tanto che Terrell gli piazzò una gomitata nelle costole costringendo il betazoide a fare una smorfietta.
Nel silenzio che ne seguì le parole del timoniere una flebile voce si fece strada "E' più buono fioodilatte"
Alec sorrise osservando la piccola "Tze, perchè non hai mai assaggiato il gusto puffo" stringendo gli occhi per lasciare un po' di mistero "Pensa che sono le fatine a prepararlo con l'azzurro del cielo e il latte di stelle. Lo vuoi assaggiare?" poi si fece pensieroso "Mhhh.. però c'è un problema. Le fatine non vogliono che chi mangia il loro gelato pianga" fissandola "E tu non vuoi che le fatine siano tristi, vero?"
Nami si passò le maniche sugli occhietti scuotendo energicamente la testolina.
Il timoniere si fece serio osservando la Cruz interrogativo, la dottoressa prese il padd per poi annuire indicando che la piccola poteva lasciare l'infermeria.
"E allora, puffo aspettaci!" sorridendo avvicinandosi alla piccola.
In fondo al momento non avevano bisogno di un timoniere, il capitano allungò la piccola verso l'amico, anche se poco soddisfatta di dividersi dalla bimba, per poi vederli andar via. Appena i due furono usciti, Adrienne portò lo sguardo su Terrell, come a chiederle cosa avesse appena visto. Naky osservò il capitano scuotendo la testa "Si capiscono perché hanno la stessa età, almeno mentalmente"
USS Sheldon
Plancia
11/06/2401 - ore 21:25
"Bene signori, sensori al massimo e proviamo a portare la nave a tre anni luce da qui. Allarme rosso, monitoraggio continuo su tutta la nave. Se viene rilevato un aumento delle esplosioni arresto immediato della nave!" ordinò Kyel seduto alla poltroncina di comando.
Immediatamente la nave fu illuminata dalle luci rosse di emergenza, mentre il timoniere faceva scorrere le dita sulla console per tracciare una rotta.
"Attivo l'impulso" lentamente la nave iniziò a scivolare nello spazio allontanandosi dal punto in cui erano alla ferma.
Terrell prese la parola dalla console della scientifica "Rilevo le conseguenze dell'annichilimento, ma sono fuori dalla nave come se il nostro passaggio le innescasse. "Procedo a lanciare delle boe per monitorare la zona" le fece eco dalla console ops Rush "Confermo, nessun danno alla nave" mentre Filippo concluse il rapporto "Lievi fluttuazioni degli scudi ma niente di preoccupante"
Kyel annuì osservando la plancia picchiettando sul bracciolo della poltroncina: i minuti sembravano ore finchè il timoniere rapportò il loro arrivo.
"Signore, siamo a tre anni luce dal punto di partenza"
"Nessuna esplosione rilevata né a bordo né fuori dalla nave"
Il primo ufficiale annuì osservando lo schermo visore davanti a lui "Speriamo di essercelo lasciato alle spalle. Scansioni cicliche attorno alla nave e rapporto ogni mezz'ora"
USS Sheldon
Sala riunioni
14/06/2401 - ore 08.00
Dopo la prima esplosione ne erano seguite altre quattro, la nave aveva resistito perfettamente. C'era qualche paratia deformata e qualche nodo energetico da sostituire, ma nessun danno grave. Quello che via via si era aggravato era l'umore dell'equipaggio: ormai erano tutti convinti che quei cosi li stavano seguendo e l'idea di dover vivere costantemente in uno stato di guardia stava minando la psiche di molti ufficiali specialmente quelli con meno esperienza.
Tutti gli ufficiali superiori erano presenti in sala riunioni, tranne l'ufficiale medico e quello scientifico, che entrarono in quel momento.
Il Capitano sollevò lo sguardo osservando le due donne "Dottoresse" le salutò Adrienne mantenendo lo sguardo su di loro.
La prima a prendere la parola fu Terrell "Capitano, signori. Chiediamo scusa per il ritardo, ma volevamo assicurarci che i dati fossero effettivamente attendibili."
L'ufficiale scientifico sollevò una mano facendo attivare una simulazione olografica dell'area di spazio in cui si trovavano proprio al centro del tavolo "Come abbiamo potuto notare tutti le esplosioni sono tornate a presentarsi" osservando poi gli altri "Per chi si chiedesse se ci stanno seguendo la risposta è no. Non ci stanno seguendo, non siamo noi il bersaglio, noi siamo il catalizzatore che permette loro di riunirsi" mosse una mano e la riproduzione olografica fece apparire un punto luminoso e una macchia rossa "Quello che vedete è il punto in cui ci trovavamo quattro giorni fa. Successivamente ci siamo spostati.." mandando avanti la simulazione si vede la nave spostarsi fuori dalla macchia lasciando dietro di sé una serie di puntini luminosi. "Questa è la nostra attuale posizione. Per quattro giorni non abbiamo avuto nessun problema, ma ora ci risiamo. Le boe di analisi hanno evidenziato un campo di radiazioni in espansione" proseguendo con la simulazione si vede la macchia rossa ingrandirsi fino a coprire la sheldon "Nel momento in cui ci ha raggiunto sono ricominciate le apparizioni"
Kyel osservò concentrato la simulazione annuendo "Quindi basta che noi ce ne andiamo e le esplosioni dovrebbero sparire per sempre?"
Terrell annuì "Certamente, ma solo sulla Sheldon. Come dicevo prima il nostro sospetto è che noi siamo il catalizzatore per questi esseri. Non e stata rilevata nessuna esplosione fuori dalla nave, ma solo questo espandersi di radiazioni. L'ipotesi è che c'è qualcosa sulla Sheldon che consente a queste... entità di materializzarsi e annichilirsi."
Nicholas osservò i colleghi che forse facevano fatica a seguire il discorso "Credo di aver capito." osservò le due donne per chiedere loro il permesso di prender la parola "Immaginate di avere un campo magnetico. Da solo non fa nulla, ma se ci faccio passare in mezzo un pezzo di ferro genero una corrente. Ecco noi siamo quel pezzo di ferro"
Terrell annuì riprendendo il discorso "Il problema è che non sappiamo cosa sia a permettere questa reazione. Quindi non possiamo escludere che si materializzino anche in altre condizioni... e abbiamo calcolato che se l'espansione rimane costante tra quindici giorni la nube raggiungerà un pianeta abitato."
Il capitano ascoltò con attenzione tutta la spiegazione della donna per poi annuire "Quindi il pericolo è che raggiunto quel pianeta possano ripetersi le esplosioni. Quali sarebbero gli scenari?"
Terrell scosse il capo "Purtroppo non possiamo sapere come reagirebbe un atmosfera planetaria. Noi siamo su una nave la cui aria è generata per consentire la nostra sopravvivenza evitando i pericoli. Se, ad esempio, dovesse accadere in un giacimento di metano porterebbe ad un esplosione incontrollabile. Abbiamo calcolato il punto in cui la nube di radiazioni ha avuto inizio. Si tratta, tuttavia, di una stima matematica e non possiamo sapere con certezza se il tasso di espansione è stato costante. Solo perlustrando la zona e calibrando i sensori potremmo avere la certezza"
Kyel riprese la parola approfittando del silenzio generato dalle affermazioni della scienziata "Ma ancora non sappiamo cosa siano queste apparizioni e come mai Sheldon non le rileva"
Terrell portò lo sguardo sulla Cruz per vedere chi doveva iniziare la discussione per poi prendere nuovamente la parola "In realtà lo sappiamo. Perchè non esistono. Mi spiego meglio, non esistono nel nostro universo. Sono qualcosa di fuori fase rispetto a questo universo e non possono esser viste. Infatti non veniamo investiti dalla vera e propria esplosione, ma solo dagli effetti che tale esplosione genera"
Gli ufficiali presenti spalancarono gli occhi "E allora come è possibile che li possiamo vedere?" porse la domanda Filippo dando voce a tutti i presenti
L'ufficiale medico si avvicinò al tavolo "Perchè l'ipotesi è che siano esseri biologici che per qualche ragione si sono trovati fuori fase" prese il padd e cambiò la simulazione al centro del tavolo facendo apparire la riproduzione di un cervello umanoide. "Queste manifestazioni emettono una lieve radiazione. Impossibile da vedere dai sensori ma che riesce ad influenzare direttamente la corteccia cerebrale. Di fatto noi non li vediamo con gli occhi li vediamo perché essi imprimono la loro figura direttamente nei nostri neuroni. I sensori di sheldon sono molto avanzati, ma non sono biologici. Per tale motivo lui non riesce a vederli"
Adrienne strinse le labbra osservando le due donne "Esseri biologici? Quelli che vediamo erano esseri viventi che ora si stanno annichilendo?"
Le due scienziate annuirono guardando il capitano "E' quella l'ipotesi signore"
"Ok, dobbiamo trovare delle soluzioni e anche piuttosto rapidamente. Per prima cosa usciamo dalla nube di radiazioni per ridurre al minimo le esplosioni. Poi dobbiamo trovare il modo di far vedere gli esseri a Sheldon e possibilmente trovare un modo per isolarli o impedire che si annichiliscano"
Kyel sfiorò il comunicatore "Kyel a plancia" osservò nuovamente i dati della scientifica "Rotta 152.15, spostare la nave di tre anni luce" dopo pochi minuti la nave si orientò nella corretta rotta per poi partire ad impulso.
Nel frattempo Kelley e Rush stavano controllando i dati della scientifica facendo alcuni schizzi sul padd "Si, ma quanto durerebbe?"
Il capitano rimase ad osservarli per un po' per poi fare un piccolo colpo di tosse "Signori qualcosa da comunicare?"
I due si guardarono "Veramente, sì signore" intervenne Rush "Forse abbiamo un'idea di come far in modo che Sheldon riesca a percepire gli esseri" fece scorrere lo sguardo sui colleghi "Potremmo creare un'interfaccia costituita da gelatine bioneurali trattate con il neuro sequenziatore per rendere gli esseri visibili. E' un approccio molto.. casalingo.. diciamo ma li vedrebbe. Ci servirebbero parecchi gel pack perchè degenererebbero molto rapidamente."
L'ingegnere prese poi la parola "E una volta resi rilevabili potremmo anche schermare la nave calibrando gli scudi. Al momento potremmo solo andare per tentativi"
Terell prese la parola " E dovremmo anche calibrare i sensori della nave. Al momento solo le boe sono in grado di vederli perchè sono immerse nel nulla più assoluto. La stessa nave crea abbastanza interferenze perché i nostri sensori non vedano la nube"
Hewson, rimasto in disparte per quasi tutta la riunione osservò le due dottoresse "Chi li ha visti li descrive come degli esseri umanoidi. Secondo voi potrebbero essere una razza evoluta?"
Terrell storse le labbra "Guardi, io stessa li ho visti e.. sì, sembrerebbero degli esseri evoluti.. non delle cose informi, ma non possiamo sapere se quella è la loro vera forma o è la forma che il nostro cervello cerca di dargli. Come non sappiamo se effettivamente l'annichilirsi sia magari il termine naturale della loro esistenza. Equipaggi prima di noi hanno incontrato esseri il cui scopo era il raggiungere la loro distruzione. Gli esseri bidimensionali che avevano come istinto quella di raggiungere la stringa bidimensionale incontrata dal capitano Picard con l'Enterprise potrebbe essere un buon esempio, se non erro"
Kyel annui sentendo i vari interventi "In ogni caso dobbiamo riuscire a fermarli"
Adrienne spostò lo sguardo sul primo ufficiale "Non sappiamo se sia una cosa naturale o no ma in ogni caso qualcosa l'ha portata nel nostro universo e questo non è naturale. Dobbiamo impedire che distruggano il nostro universo cercando di preservare la loro esistenza... qualsiasi essa sia" fece scorrere lo sguardo sui presenti "Bene signori credo che ognuno di noi abbia qualcosa da fare" alzandosi seguita da tutti gli ufficiali "Al lavoro"