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USS SEATIGER - MISSIONE 08 RSS USS SEATIGER - Missione 08

08.03 "Quello che siamo"

di Tkar , Pubblicato il 16-05-2021


Crovis III - Località collinare lontano dalla città di Crakvir
13/03/2398, ore 22:00 - D.S. 75197.03


Il buio era ormai calato all'esterno della grotta e l'aria, che qualche ora prima, gli era sembrata piacevole, si attaccava al suo viso portando umidità e odore di bruciato. Kenar trasse un profondo respiro e si girò verso Quinn e Lawtoein.

"Supponiamo che decidiamo di intervenire," la sua voce era calma, l'espressione del viso estremamente seria, "cosa proponete di fare?"

"Potremmo andare a Crakvir e aiutarli," rispose subito l'ufficiale scientifico, "i rettiliani hanno già infranto qualsiasi necessità di segretezza armando gli attaccanti."

"Oppure potremo cercare di parlare con i rettiliani, abbiamo una sorta di alleanza con loro," suggerì più pacatamente Lawtoein, "potremmo vantare un diritto di precedenza. Eravamo qui prima." Man mano che parlava però, la voce diminuiva di intensità, come fosse sempre meno convinto di quello che diceva.

"Suggerisce un approccio diplomatico quindi."

"Potremmo dire loro che Crovis è sotto la nostra protezione e che abbiamo i mezzi per difenderla." Questa frase, fu pronunciata con riluttanza da Lawtoein, che alla fine scosse la testa dismettendola. Il consigliere si portò una mano sulla testa spettinando ancor di più i capelli.

"Non sanno che la Seatiger al momento non è disponibile," concordò nel frattempo Quinn, non accorgendosi dell'incertezza del compagno, "potrebbe funzionare."

"L'alleanza che abbiamo con loro non è ufficiale, ma ammettiamo che i rettiliani ci diano retta e che si ritirino, cosa suggerite di fare poi?" Kenar si assicurò di mantenere un tono di voce impassibile, senza tradire cosa pensasse veramente.

"Lasciamo che Crovis si sviluppi da sola."

"Quindi, signor Quinn, sta dicendo che dovremmo finire le nostre rilevazioni e andarcene lasciando il pianeta, ignorando il fatto che i rettiliani abbiano già introdotto della tecnologia che di fatto altererà il naturale progresso della popolazione?"

"Beh, no signore. Potremmo eliminare la tecnologia introdotta, così non bruceranno i tempi." Quinn guardò Lawtoein in cerca di aiuto, ma il consigliere, per tutta risposta, scosse rapidamente la testa.

"È una soluzione," annuì Kenar osservando Lawtoein. Un impercettibile sorriso gli comparve sulle labbra, per poi sparire quando si rivolse a Quinn. "Naturalmente dovremmo trovare un modo di proteggere il pianeta da eventuali altre spedizioni. Per quanto tempo pensa che dovremmo restare qui a impedire che i rettiliani o qualsiasi altra specie tornino? Un anno? Dieci? Di più? Non abbiamo certo i mezzi della flotta stellare a supportarci, quindi è un lavoro che dovremmo fare noi, non crede?"

Quinn non rispose, improvvisamente silenzioso come il consigliere sul cui viso era comparso un sorriso sbieco.

"Anche siamo lontano da 'casa', abbiamo fatto un giuramento e non rispettarlo significherebbe venire meno ai principi fondamentali della Flotta Stellare."

"Esatto consigliere," confermò Kenar, "e cosa sarebbe di noi se venissimo meno ai nostri principi?"

"L'imperatore Jtrrertr è nostro alleato è vero," Lawtoein sollevò la testa a guardare la parte superiore della grotta, arricciò il naso e poi si girò verso Quinn, "ma non ufficialmente, quindi non può intervenire a nostro favore a meno che non ci sia una valida giustificazione. E noi non possiamo intervenire perché andremmo contro a tutto quello in cui crediamo. La distanza dalla Federazione non è una giustificazione."

Kenar annuì. "Esattamente."

In quel momento all'ingresso della grotta comparvero delle figure.

Crovis III - Isola del Mare Egerdus a 500 km da Crakvir
13/03/2398 ore 23:05 - D.S. 75197.15


Spostare tutti in una posizione più riparata non era stato facile.

Innanzitutto avevano dovuto richiamare tutto il personale che era sulla spiaggia o a fare il bagno, poi avevano dovuto raccogliere in fretta l'equipaggiamento indispensabile e lasciare indietro il resto. Non c'era stato decisamente tempo per smontare le tende.

Calvi e Tkar erano abituati a lavorare assieme ed erano perciò bastate poche frasi per mettere in atto un piano e dividersi i compiti. I membri dell'equipaggio della Seatiger che erano sull'isola si erano rapidamente messi al lavoro sotto la loro direzione e in pochi minuti avevano abbandonato la loro postazione.

Si erano addentrati verso il centro dell'isola, sperando di avere il tempo per trovare un riparo che impedisse ai rettiliani di trovarli.

Avevano interrotto ogni comunicazione con l'astronave e con il gruppo del capitano e spento qualsiasi strumento che potesse essere intercettato. Sapevano che era rischioso, ma Tkar e Calvi avevano ritenuto prioritaria la sicurezza.

Dopo venti minuti di cammino, il dottor Bruce aveva richiamato l'attenzione di Tkar. In mano aveva il tricorder impostato in modalità passiva e l'aveva mostrato al comandante.

"Cosa sto guardando?"
"Alberi."

Lo sguardo che Tkar aveva rivolto a Bruce aveva fatto piangere ufficiali di esperienza. Il medico invece aveva roteato gli occhi e gli aveva indicato i dati impaziente.

"Sono dati sugli alberi."
"Esatto! E nient'altro!" L'esclamazione di Bruce aveva suscitato un 'shhhhh!' da parte di Calvi che li aveva raggiunti. Sbuffando il medico abbassò la voce, "c'è qualcosa che impedisce alle mie scansioni di arrivare all'esterno, è come se questa foresta fosse una sorta di barriera."

L'entusiasmo di Bruce era stata accolto dall'espressione impassibile di Tkar. Calvi, che aveva anni di esperienza di lavoro con il comandante, aveva saputo invece interpretarla. "Quindi siamo protetti da eventuali scansioni? E le comunicazioni? Eventuale teletrasporto?"

"Sono un medico, non un ingegnere." Aveva risposto Bruce.
"Cosa c'è nelle piante che ci protegge?"
"Sono un medico, non un ufficiale scientifico."

"Beh dottore, se i rettiliani non ci rilevano, altrettanto non riuscirà a fare la Seatiger. Quindi, come facciamo a sapere come tornare?"

Bruce guardò Calvi, aveva sbattuto un paio di volte le palpebre poi si era girato verso il resto del gruppo. "Mi servono un ingegnere, uno scienziato e qualcuno delle operazioni!"

"Se non ci rilevano, potrebbero venire a cercarci a piedi."

Il commento di Calvi era stato seguito dall'annuire di Tkar. Non c'era bisogno che il capo della sicurezza gli spiegasse l'importanza di tenere d'occhio i rettiliani. Si erano perciò dati da fare per organizzare un gruppo di osservazione."