Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Sala Ricevimenti
10 giugno 2396 - ore 21.30
Sarah fece pressione con le dita sul lobo del suo orecchio.
"Fox, qui Mendel. Mi ricevi?"
Fox era seduto al bancone del bar e aveva appena fatto cenno al barista di portargli un drink.
"Qui Fox, ricevo forte e chiaro. Vieni avanti."
"Alle tue ore 9, abito da sera lungo. È un agente Risiano. Sai cosa fare."
"Ricevuto. Fox chiudo."
Era stata messa in conto questa eventualità. Essendo registrato come singolo, Fox sapeva che in caso di necessità avrebbe dovuto provarci con qualche ragazza, specie se doveva raccogliere informazioni.
Era passato molto tempo dall'ultima, Penny e, ironia della sorte, si erano messi insieme ufficialmente proprio su Risa.
Lui le aveva chiesto il fidanzamento in riva al mare con solo la luna che illuminava gli splendidi occhi di lei.
Non si sentiva molto a suo agio in queste pratiche, in più era parecchio arrugginito.
Aveva bisogno di una mano se voleva lontanamente avere una possibilità di riuscita.
"Chase mi ricevi?"
"Qui Chase, ci sono altri problemi?"
"Nulla di serio. Senti, te lo ricordi il bar Interstellar quando eri un cadetto?"
"Si certo, come dimenticarsene? "
"Te la ricordi la mossa del vecchio Tighty per abbordare le ragazze?"
"Certo.. come la chiamava? Il buono e il cattivo?"
"Esattamente. Ora noi la metteremo in pratica. Ti aspetto al bar della sala ricevimenti"
"Arrivo subito"
Fox prese il suo Mojito Terrestre e si sedette in un tavolo di fronte al bancone.
Mentre Chase scendeva la piccola scala che dal soppalco della sala da ballo portava al bar, prese al volo un bicchiere da uno dei cabaret dei camerieri.
"Signore, questi sono sporchi. Se vuole un drink li trova al tavolo dei buffet nella sala ricevimenti"
Gli disse un giovane cameriere guardandolo stranito.
"Tranquillo ragazzo. Io guido stasera, non ho bisogno di nessun drink" gli fece eco il Timoniere.
Immerse due dita nel liquido e si passò la mano sul collo in modo da spargere l'odore dell'alcool.
*
Grandioso, questo era pure un fumatore. Ma chi fuma ancora in questo secolo?*
Arrivato all'ingresso del bar, Chase vide il suo compagno Fox al tavolo che gli strizzò l'occhio in direzione di una ragazza in abito da sera seduta al bancone del bar.
Dave partì all'attacco.
"Ehi bellezza, come mai tutta sola in questo schifo di posto? La vuoi un po' di compagnia?"
La ragazza sentendo l'odore dell'alcool si ritrasse subito.
"Non sono affari tuoi con chi sto. Gira al largo."
"Mm, ma quanto siamo scontrosi. Il tuo ragazzo ti ha dato buca eh... Se vuoi possiamo rimediare"
"E' il tentativo più maldestro di abbordaggio che abbia mai sentito. In più quella che hai al dito non è una fede?"
Fox si alzò dal tavolo e con la sua mole si diresse verso il bancone in direzione della coppia.
"Oh tranquilla..." disse Chase togliendosi la fede e mettendola nella tasca dello smoking.
"Io e mia moglie siamo una coppia aperta, dai non fare la difficile. Ti farò passare una notte di passione che non dimenticherai..."
Il barista vedendo la scena si intromise.
"Signore le chiedo cortesemente di non importunare la ragazza, altrimenti sarò costretto a chiamare la sicurezza."
"Stia zitto lei, e non si impicci. Allora tesoro vieni su con me?"
Chase aveva iniziato ad avvicinarsi alla ragazza allungando le mani.
"Mi scusi signorina, questo tizio la sta forse importunando?"
Fox sovrastava Chase di quindici centimetri buoni.
Quest'ultimo si girò facendo una faccia indispettita ed intimorita.
"Tranquillo amico, stavamo solo chiacchierando"
Con lo sguardo più cattivo che gli riuscì, Fox si avvicinò a un centimetro dal naso di Chase e gli sussurrò:
"Ti consiglio di alzare I tacchi e andartene. Non è posto per te questo."
I due si guardarono fissi negli occhi per una manciata di secondi, quando Dave con una esclamazione si girò su se stesso dirigendosi barcollando verso l'uscita del bar.
"Dannazione non ci si può divertire un po' in questa bettola che chiamate resort"
"Lo scusi signorina, a volte il capire delle persone non arriva oltre il mezzo bicchiere.. Sta bene?"
"Avevo tutto sotto controllo, non era necessario che lei intervenisse. O crede che una donna non sappia difendersi da sola?"
"Al contrario, credo molto nell'emancipazione femminile. Anzi credo che molte volte una donna sia superiore a noi uomini".
La ragazza con tono suadente gli rispose.
"Oh gentile, carino, colto e di ampie vedute. Non credo ci abbiano presentato. Io sono Milyn" disse lei porgendo la mano.
"Derek Jones, molto piacere. Posso offrirle un drink signorina?" stringendo con energia la mano della ragazza.
"La prego mi chiami pure Milyn. E mi offenderebbe se lei non lo facesse" rispose lei con sguardo ammiccante.
Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Magazzino
Qualche minuto dopo
"Gentili giocatori, a causa di un problema imprevisto, il vostro tavolo è inservibile, provvederemo immediatamente a cambiarlo."
Il direttore di sala stava ancora parlando, ma solerti inservienti erano già all'opera: avevano portato il tavolo sostitutivo nella postazione 11 e stavano controllando che il tutto fosse a norma.
Compiaciuto della celerità, il direttore ritornò al bancone e si mise a cercare Wung, ma fu avvicinato da Naidoo, vestito da mazziere.
"Mi dispiace informarla che il mio collega Ferengi ha avuto un malanno ed è stato portato in camera, io sono il sostituto: ecco i miei codici autenticativi"
"Va bene, va bene, ma poche lagne e vedi di fare bene il tuo lavoro.."
Rispose con tono estremamente scocciato il direttore di sala mentre si allontanava verso il centro della sala per rivolgersi nuovamente a tutti i giocatori.
"Bene signori e signore, ora che tutti gli imprevisti sono stati risolti, posso dare inizio ufficialmente al torneo! Buona fortuna!"
Le partite del turno preliminare si svolsero praticamente senza intoppi tra rilanci, rischi, compravendite e acquisizioni.
In quasi tutti i tavoli si era arrivati alla mano clou di quel turno, quella che avrebbe determinato i vincitori per la seconda fase del torneo.
A duellare al tavolo 11, gestito da Naidoo, erano rimasti un vecchio Bajorano rubicondo, che scrutava con il monocolo la contendente Caitiana con aria assorta, e P'Morr, con addosso una veste che ne esaltava la bellezza ed il fisico mozzafiato.
La partita si svolse normalmente, sebbene il Bajorano continuasse a borbottare sul comportamento anomalo del mazziere che gli sembrava particolarmente ligio solo a senso unico, come se fosse talmente affascinato dalla bravura della sua avversaria da non accorgersi di qualche 'colpo di fortuna' di troppo, specialmente all'ultima mano, quella decisiva che lo fece uscire sconfitto dal torneo.
Al tavolo 3, gestito da un mazziere Boliano, la dottoressa Tarev, con al suo fianco Wood, si stava scontrando contro un giovane e aitante umano, sicuro si sé al limite della spocchiosità.
La donna concesse al proprio avversario qualche giocata, alimentandone l'ego e garantendosi il tempo necessario affinché quello commettesse un errore. Al momento giusto, Elaina, calò la mano vincente, facendo sbiancare e zittendo il giovane avversario.
Dall'altra parte della sala, Mr White aveva appena sbaragliato l'ultimo avversario e si stava congratulando con la Andoriana che supervisionava il tavolo 1 per la bellezza fisica e la competenza dimostrata. La sua serata era stata molto proficua: aveva sconfitto i propri rivali in poche mosse riuscendo a far man bassa con facilità di tutti i loro averi.
Il compito più difficile capitò a Moses seduto al tavolo 9, presieduto da un mazziere Trill.
Nei panni del suo alias Vertan, con vicine le due escort, stava sfidando un vecchio e rugoso Ferengi con ai lati due schiave dalla bellezza mozzafiato. L'immagine che davano agli spettatori esterni era speculare ed anche il loro modo di giocare era del tutto simile: chiacchiere per distrarre l'avversario, battute per innervosirlo e una molteplicità di bluff.
"Lei è davvero un avversario temibile" riprese il vecchio Ferengi aprendosi in un sorriso sdentato che lo faceva sembrare ancora più orrendo di quello che era.
"Anche lei non è malaccio, ma ammettiamolo i suoi lobi sono ormai flosci, mentre io sono ancora pimpante ed energico. Mi dovrà lasciar passare e farsi da parte: a sto giro mi prendo latinum, donne e persino la nave con cui è arrivato qui"
"Non credo proprio.. sarà lei Vertan ad andarsene senza più nulla"
Con una risata acuta, il Ferengi punto metà del suo patrimonio: l'unica sua possibilità di vincere era riuscire a bluffare nel modo più convincente possibile in quanto aveva una buona mano, ma non ottima.. il suo avversario avrebbe dovuto gettare la spugna per essere sicuro della vittoria.
"Okay piccolo rugoso, io vedo la tua puntata e controbatto con tutto il mio patrimonio"
Il Ferengi, malvolentieri, allungò tutto il capitale necessario per coprire la giocata di Vertan: se l'umano non aveva bluffato, sarebbero stati guai.
Ad un cenno del mazziere Trill, il vecchio schiaffò la sua mano sul tavolo quasi con violenza, con una risata resa ancora più acuta dalla tensione.
Frank, dal canto suo, optò per un approccio diametralmente opposto: adottò un'espressione preoccupata e iniziò a girare con voluta lentezze le proprie carte.
*
Lo sapevo che quest'insulso umano stava mentendo, io ho i lobi più grandi* pensò tutto contento il Ferengi
Proprio mentre si stava per allungare per afferrare la sua vincita, Moses voltò l'ultima carta: quella vincente.
"Tu sei bravo a bluffare caro mio, ma io sono un maestro in quest'arte."