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USS RAZIEL - MISSIONE 02 RSS USS RAZIEL - Missione 02

02.09 "Un piano troppo perfetto"

di Alexander Wood, Pubblicato il 09-08-2016

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Spiaggia
10 giugno 2396 - ore 23.25


Il Comandante Moses stava ancora passeggiando in riva al mare, ben poco desideroso di ritornare verso il resort: accanto a lui varie coppiette passeggiavano mano nella mano, osservandosi negli occhi, e lui non poté non pensare alla propria compagna lontana.
Era così assorto nel pensiero di quella donna così tanto amata, che la voce di Sarah attraverso il comunicatore auricolare gli diede quasi fastidio:
"Comandante Moses, qui Mendel, le è possibile parlare?"
Frank si osservò per un attimo attorno, ma non volendo rischiare si limitò a toccarsi distrattamente un paio di volte l'orecchio, come avesse un leggero fastidio al timpano.
"Comprendo signore.. Cippy ha rilevato una conversazione fra Mister White e i nostri due obbiettivi: il signor Glek gli ha comunicato che ciò che sta cercando si trova alla stazione degli shuttle lungo la baia, nella stanza delle cassette di sicurezza per i viaggiatori, alla cassetta centoventitré. Purtroppo non hanno detto la combinazione, quindi abbiamo hackerato il sistema e modificato la password. Desidera che avverta il Tenente Naidoo?"
Il Comandante Moses si toccò nuovamente un paio di volte l'orecchio, guardando in cagnesco un giovane che si era messo ad osservarlo per qualche istante: l'occhiata risultò efficace ed il giovane decise di cambiare aria andandosene.
"Capisco signore, desidera occuparsi della faccenda personalmente?"
Frank si stiracchiò toccandosi rapidamente l'orecchio una sola volta, per poi ammiccare col capo verso una giovane di passaggio e dirigersi a passo sostenuto verso la stazione degli shuttle.
"Bene, la password è 12.78.14.26.27.00. Buona fortuna Comandante"

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Stazione degli shuttle
Stanza delle cassette di sicurezza
10 giugno 2396 - ore 23.30


Il Comandante Moses giunse rapidamente a destinazione, limitandosi a qualche fugace sguardo verso i passanti: sapeva di non avere molto tempo, il rischio che Mister White potesse arrivare in quel momento era maledettamente reale, così come il rischio che tutto il piano finisse per essere scoperto.
Trovò la sala delle cassette di sicurezza completamente vuota, probabilmente per il tardo orario: sorrise soddisfatto e si portò rapidamente alla cassetta centoventitré, aprendola senza alcun problema.
"Mendel a Comandante Moses, ho rilevato l'apertura della cassetta centoventitré"
"Lo so, sono stato io" rispose Frank a voce bassa
"All'interno c'è una sorta di cassetta di sicurezza in metallo, non è particolarmente grande, ma non ho idea di cosa possa contenere"
"La prenda signore, potremo cercare di aprirla in seguito"
"Preferirei di no, sono dell'idea che se Mister White trovasse la cassetta vuota non ci metterebbe molto a capire che c'è qualcosa che non va"
"Lo so Comandante" rispose Mendel "per quello ho preferito modificare la password anziché limitarmi a leggere quella precedentemente impostata. Se anche dovesse tentare di aprire la cassetta non ci riuscirà, a quel punto tornerà domani con Glek, ma, per allora, avremo già guardato il contenuto della cassetta di sicurezza e rimesso al suo posto il maltolto"
"Ha pensato a tutto. Molto bene, sto arrivando"
Moses fece un sorriso compiaciuto prendendo la cassetta in metallo e guadagnando rapidamente l'uscita, pochi attimi prima che Mister White facesse il suo ingresso.
Frank ebbe tutto il tempo per lasciare la via principale e allontanarsi senza alcun problema

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Stazione degli shuttle
Stanza delle cassette di sicurezza
10 giugno 2396 - ore 23.35


Mister Whyte era decisamente soddisfatto, aveva temuto sino all'ultimo che quella coppia di di stupidi babbuini che gli erano capitati come improvvisati alleati avrebbero finito per mandare tutto a monte ed era lieto di essersi sbagliato almeno per una volta.
Attraversò la strada senza fretta, ripetendo ancora una volta a memoria la password fornita dal Tellarita, e, senza prestare particolare attenzione ai presenti, superò l'entrata e si diresse direttamente alle cassette di sicurezza.
Era talmente concentrato nel suo lavoro da non prestare alcuna attenzione alla presenza o meno di qualcuno, del resto anche se qualche curioso si fosse messo ad osservarlo non avrebbe visto altro che il classico turista che andava a svuotare la propria cassetta.
Raggiunse la cassetta centoventitré ed inserì il codice con un sorriso spavaldo, ma gli bastò ben poco per capire che qualcosa che non andava.
Una lucina rossa e una coppia di fastidiosissimi bip lo informarono che la password inserita era sbagliata ben prima che una voce metallica registrata proveniente dalla cassetta di sicurezza lo pregasse di reinserire il codice.
"Come diavolo è possibile?" mugugnò Mister White mentre con uno sguardo decisamente più irritato ridigitò con calma il codice "Sette... quattro.. sei... uno" premette di nuovo invio ma il risultato non cambiò affatto: nuovamente sulla cassetta si attivò una lucina rossa e una coppia di bip lo informò dell'errore.
"Attenzione, la password inserita è errata" proruppe nuovamente la medesima voce registrata "La preghiamo di reinserire il codice. In caso di malfunzionamento la preghiamo di informare la direzione. Le auguriamo una piacevole vacanza"
"Ma possono essere così idioti da avermi dato la password errata?" si lagnò fra sé Mister White per poi darsi uno sguardo attorno: in effetti i suoni e la voce registrata avevano attratto qualche curioso che si era messo ad osservarlo per vedere se sarebbe riuscito ad aprire o meno la cassetta.
"Mi faccia indovinare. Non riesce ad aprirla eh?" un uomo si fece un grassa risata per poi scuotere il capo
"Quei cosi sono dei bidoni, si riprogrammano per i fatti loro un giorno sì e un giorno no. Grazie al cielo tempo una settimana e cambieranno tutte quelle maledette cassette con un sistema più moderno!"
Mister White osservò la cassetta per poi tornare a concentrarsi sull'improvviso interlocutore
"Io necessito di aprire questa cassetta, cosa dovrei fare adesso?"
"Adesso?" l'uomo scosse il capo
"Adesso al massimo può tornare al suo albergo e farsi una dormita, oppure andare in uno dei bar del luogo e sfogare la frustrazione fra alcool e sesso libero, ci sono molte scapole che sarebbero felici di farle dimenticare i suoi guai"
Mister White scosse il capo irritato
"Lei non ha capito affatto, io voglio aprire questa cassetta ora!"
L'uomo annuì
"Si, ed io vorrei essere alto, bello e ricco da far schifo ma non per questo otterremo ciò che vogliamo!" si girò e si diresse all'uscita
"L'ufficio che si occupa di quelle cassette apre domattina alle nove, quindi fino a quell'ora può solo aspettare. Buona serata amico mio!"
Detto questo sparì all'esterno dell'edificio, lasciandosi alle spalle un furente Mister White.

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Camera 132
10 giugno 2396 - ore 23.55


Moses necessitava decisamente di una doccia: aveva praticamente corso per raggiungere il prima possibile il resort ed ora era madido di sudore. Appoggiò il maltolto su di un tavolino per poi levarsi gli abiti e infilarsi in bagno.
Quanto vi fosse rimasto non avrebbe saputo neppure lui dirlo, l'acqua tiepida era un toccasana dopo quella sfacchinata e voleva godersela il più possibile.
Se ne rimase lì a rilassarsi per un po' e poi, avvolgendosi ai fianchi un asciugamano si diresse verso l'entrata, convinto di essere ancora solo, ma si accorse ben presto di essersi sbagliato.
Spalancò gli occhi vedendosi di fronte i Comandanti Mendel, Tarev e Wood che lo fissavano mentre lui, ancora seminudo, cercava di capire come fossero entrati.
Wood notò per primo lo sguardo di Moses e si trattenne a fatica dal ridere
"Ehm salve Comandante.."
"E voi come siete entrati?" li rimbeccò Moses un po' sorpreso
"Ehm.. mi scusi signore, ho hackerato il codice d'entrata" rispose la Mendel arrossendo sino all'inverosimile
"Insomma, non pensavo che lei fosse.. ehm"
"Seminudo" concluse la frase Elaina
"Il Comandante Moses è nudo, Sarah! Le posso garantire che, dal punto di vista anatomico, la sua corporatura rispecchia lo standard di un individuo terrestre di sesso maschile. Sono un medico, nulla che non abbia visto più volte."
"Mpfhh.." rispose semplicemente Moses, aprendo l'armadio e recuperando dei vestiti
"Siete in anticipo, ma meglio così. Ho recuperato quella specie di cassetta in metallo, avete delle idee di come aprirla?"
Sarah si voltò ancora rossa in volto, piuttosto imbarazzata
"Beh, ho pensato che l'idea migliore sia lasciare che Cippy si interfacci al sistema di sicurezza della cassetta per poi hackerarne la combinazione per aprirla"
Moses si limitò ad annuire restando per il momento a torso nudo
"Molto bene" indicò il tavolino
"Iniziate pure, voglio sapere cosa vi sia all'interno"
Sarah annuì con convinzione approfittandone per allontanarsi e chiamare Cippy con un rapido fischio: la piccola sfera di metallo si appoggiò sopra la cassetta iniziando ad emettere una serie di leggeri e piacevoli fischiettii mentre tentava di connettersi
"Signore, sembrerebbe qualcosa di abbastanza semplice.. Cippy si sta interfacciando senza prob.."
La Mendel non ebbe tempo di terminare la frase che Cippy iniziò a lanciare dei fastidiosissimi fischi ravvicinati
"Signore, ritiro.. c'è qualche problema, c'era un sistema di sicurezza secondario per impedire i sistemi di hackeraggio"
Frank si spostò rapidamente verso Sarah per poi spalancare gli occhi vedendo la cassetta iniziare a fumare
"Che diavolo è successo?"
Cippy si staccò rapidamente dalla cassetta iniziando a fischiettare verso la sua padrona che per tutta risposta si voltò verso il suo piccolo amico metallico
"Tranquillo, Cippy.. tranquillo, lo so che hai fatto del tuo meglio.. non è colpa tua"
"Non è colpa sua cosa, Comandante" rispose Moses con sguardo decisamente irritato
"Perché la cassetta sta fumando come un arrosto carbonizzato?"
"Signore.. il sistema di sicurezza secondario ha attivato una sub routine e ha riversato all'interno della cassetta un piccolo serbatoio di.. beh, acido. Qualsiasi cosa fosse stata all'interno di quella cassetta, ora è distrutta"
"Guardiamo il lato positivo, se non altro anche i nostri amici hanno perso il contenuto di quella cassetta!" proruppe il Comandante Wood
"E' sempre una vittoria infondo, no?"
"Si.. una vittoria di Pirro, potevano essere prove importanti!" sbuffò Moses per poi osservare l'ora
"Fra pochi minuti saranno qui anche gli altri della squadra, non ci resta che aspettare".

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Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Camera 132
11 giugno 2396 - ore 00.15


Moses camminava nervosamente osservando di tanto in tanto l'orario.
Chase e Fox avevano raggiunto il resto dei colleghi secondo tempistiche differenti, come pianificato, ma erano arrivati a pochi minuti l'uno dall'altro.
Mancava ancora il Tenente Naidoo, che non rispondeva all'auricolare, e la cosa iniziava a mettere in agitazione un po' tutti i presenti.
"Signore, non crede che sia un po' strano che il Tenente Naidoo non sia ancora qui? La puntualità non è mai stato un problema per lui, anzi! proruppe infine il Tenente Chase
"Deve essere successo qualcosa! Dobbiamo andare a cercarlo"
"Sa che non sarebbe né saggio né fattibile, Tenente.. per mantenere le nostre coperture, dobbiamo continuare ad agire come se ci conoscessimo a malapena grazie al Tongo.. e non possiamo usare tecnologie o supporti federali"
"Io un'idea forse ce l'ho!" propose Sarah "Potrei tentare di aprire una comunicazione da remoto del dispositivo che ha nell'orecchio Naidoo. Se ci riesco, potremmo sentire cosa gli sta succedendo intorno"
"Meglio di niente. Lo faccia subito Comandante!" ordinò Frank
"Voglio proprio capire dove sia finito! Spero di non scoprire che sta indugiando con qualche bella pollastrella.."
La Mendel annuì, mettendosi seduta per terra ed iniziando a digitare rapidamente su alcuni piccoli terminali con l'ausilio di Cippy.
Qualche minuto di assoluto silenzio dopo, Sarah emise un sospiro di gioia, prima di attivare il collegamento: in pochi attimi nella stanza si diffuse dapprima un leggero ronzio sommesso, ma alla fine si iniziò a sentire la voce di un uomo, probabilmente sulla mezza età, che con voce potente ed autoritaria sembrava interrogare Naidoo.

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Stazione di Polizia
Sala interrogatori A-02
Contemporaneamente


Idrissa era stato lasciato da solo per parecchio tempo in quella stanza fredda e semibuia, senza poter parlare con nessuno.
*Classica tecnica di interrogatorio* pensò fra sé e sé
*L'attesa rende l'interrogato molto più nervoso e stanco, in questo modo è possibile fargli dire tutto ciò che si vuole*.
Si osservava attorno senza alcun interesse, sapendo che per il momento non poteva fare nulla, ma apparve sorpreso di veder entrare un uomo all'interno della sala
*Pensavo che mi avrebbero lasciato qui almeno qualche altra ora.. Evidentemente hanno fretta*
L'uomo arrivò con un padd fra le mani che attivò rapidamente per poi sbatterlo sul tavolo di fronte a Naidoo.
"Credo che avrà capito la gravità della sua posizione. Lei ha aggredito un uomo, voglio sapere perché! Smith si osservi attorno, è stato arrestato, è finita: sappiamo che è stato lei ad atterrare quel Ferengi, sappiamo che ne ha voluto prendere il posto e sappiamo che ha mentito asserendo che il suo collega non era andato a lavoro perché indisposto. Pensava davvero di poter prendere in giro la polizia?"
"Non so di cosa parla, io sono stato avvertito che dovevo sostituire un collega e l'ho fatto" Naidoo appariva serafico nelle sue risposte
"Ho riferito al mio capo quanto mi hanno detto, tutto qui"
L'uomo lo fissò
"Non cerchi di ingannarmi, voglio sapere perché ha aggredito quel Ferengi. Lo ammetta, lo ha fatto per le mance, vero? In tornei come questi tutti fanno un mucchio di latinum! Lo ha fatto solo per avidità, lo ammetta!"
Naidoo se ne rimase del tutto rilassato, osservando il Commissario
"Non posso ammettere ciò che non ho fatto. Se qualcuno ha aggredito il mio collega me ne dispiaccio, ma non centro affatto con tutto questo"
"Se non centra nulla, allora perché scappava?"
"Perché ero inseguito? Lei che ne dice?" rispose Naidoo
"Le faccio notare che una coppia di strani individui mi stavano inseguendo, per quello che ne so potevano essere dei ladri. Mi sono semplicemente difeso, soprattutto perché loro non si sono identificati come poliziotti. Lo sa che questo rende un po' illecito il mio arresto?"
La frase di Naidoo sembrò spiazzare il Commissario, che sbiancò per un attimo prima di tornare all'attacco
"Davvero crede di poterla fare franca solo per una lieve irregolarità?"
Naidoo si sporse un po' in avanti
"Davvero crede di poter fare condannare una persona innocente senza uno straccio di prove? Sulla base di una sua sensazione e qualche indizio circostanziale?"
Il Commissario rimase per un attimo interdetto
"Le prove di sono! Non creda di farla franca!"
"Benissimo" rispose Naidoo
"E dove sono queste prove?"
Il Commissario sembrava essere decisamente in difficoltà
"Gliele farò vedere! Per ora lei resterà in stato di fermo, vediamo se una notte in cella le toglierà tutta questa spavalderia" detto questo chiamò due agenti facendo portare il Tenente Naidoo in cella.

FLASHBACK
Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Camera 132
11 giugno 2396 - ore 00.20


La squadra era rimasta in assoluto silenzio per tutto l'interrogatorio, osservandosi in volto con sguardo teso.
Nessuno parlava, eppure ognuno di loro sapeva perfettamente cosa stava pensando l'altro, quello era un problema che davvero non ci voleva.
"Avrei preferito fosse con una pollastrella senza cervello" mugugnò fra sé Frank per poi aprire la conversazione
"Moses a Naidoo. Abbiamo sentito tutto, continui a tenergli testa, vedremo come farla uscire di lì"
"Signore, se andiamo subito alla stazione di polizia..." intervenne Chase ma fu stoppato da Frank con un rapido movimento della mano
"Il Tenente Naidoo non è uno sprovveduto e non è in pericolo immediato.. stasera riprenderà il torneo di Tongo.. la polizia avrà quasi tutti gli effettivi in servizio distribuiti fra la sala del torneo e il circondario per tenere d'occhio la situazione. Sarà allora che i signori Chase e Fox entreranno in azione. Allo stato attuale non possiamo fare nulla"
I presenti annuirono mantenendo lo sguardo serio su Moses, mentre la Mendel prese la parola
"Posso guidarvi all'interno della stazione di polizia. Ho le planimetrie e il pieno accesso al loro sistema informatico"
"Molto bene.. lei resterà qui e terrà sotto controllo la situazione, voglio che monitorizzi le comunicazioni in modo da informare la squadra dovessero sorgere nuovi imprevisti"
Quindi si voltò verso Elaina
"Per quanto ci riguarda, ci serve vincere per arrivare ad avere uno scontro diretto con i nostri due obbiettivi. Il suo prossimo scontro potrebbe essere ostico, ma confido nelle sue capacità"
"Certo Comandante, nessun problema" rispose tranquillamente la Tarev
"Molto bene, sarà meglio che andiate.. uno per volta e fate attenzione al corridoio. Non voglio che vi vedano uscire di qui.. in bocca al lupo per domani, in libertà!"
Frank attese pazientemente che tutta la squadra fosse uscita ed al sicuro per poi prendere ciò che restava della cassetta fumante e riportarla rapidamente nella cassetta centoventitré.


Risa - Temtibi Lagoon
Stazione di Polizia
Esterno dell'edificio
11 giugno 2396 - ore 21.39


I Tenenti Fox e Chase erano quasi arrivati alla stazione di polizia e, per quanto si sforzassero di non darlo a vedere, entrambi soffrivano un po' la tensione di quel momento. Si osservarono attorno, ma non c'era molta gente per strada e la cosa li rincuorava non poco.
"Qui Mendel: ho il pieno controllo del sistema informatico della stazione di polizia. Quando siete pronti daremo il via al piano"
Dave si osservò attorno per poi scuotere il capo e mormorare
"Non mi piace molto questo piano, per me ha troppe incognite, rischiamo di attrarre eccessive attenzioni su di noi"
Lucius si voltò nella sua direzione con fare compiacente all'amico:
"Denunceremo un furto, nulla di così incredibile. Dobbiamo solo guadagnare un po' di tempo. Ti hanno rubato il portafoglio ed io sono il passante che ha assistito a tutto. Ricordati la parte e andrà tutto bene"
Dave stava per ribattere ma si rese conto di essere oramai sin troppo vicino alla stazione, quindi si limitò ad annuire sospirando.
L'entrata del distretto era estremamente ampia, ma fin troppo asettica, tanto da sembrare più un'ospedale.
Pochi agenti giravano mollemente per i corridoi, alcuni con espressione stanca ed altri con sguardo corrucciato, non cercando neppure di nascondere il loro desiderio di trovarsi ovunque tranne che lì.
Solo un paio di agenti si fermarono ad osservare i due neo arrivati, ma si limitarono a lanciar loro un rapido sguardo per poi allontanarsi ed accedere ai propri uffici.
Fox si osservò attorno per qualche attimo prima di individuare il sergente di turno che confabulava con una giovane agente in guardiola.
Lo indicò a Chase e stava già dirigendosi lì quando quattro grossi energumeni gli passarono davanti senza tante cerimonie esibendo un mandato sotto il naso dei due poliziotti.
"Siamo qui per il croupier che avete arrestato ieri notte"
Il sergente di turno apparve disorientato di fronte a quell'irruzione improvvisa
"Spiacente, ma nessuno mi ha informato di un trasferimento! Il Commissario non ha ancora finito di interrogarlo!"
"Non mi interessa affatto cosa abbia fatto il Commissario sin ora, da qui interveniamo noi!" rispose seccato l'uomo estraendo un distintivo
"Servizi d'Intelligence, non mi faccia perdere tempo Sergente"
La giovane sbiancò vistosamente rivolgendosi al superiore
"Sergente? Signore? Devo sentire il Commissari?"
L'uomo parve perdere la pazienza
"Ehi, lo vedete questo? Si chiama mandato! Da questo momento subentriamo noi, punto. Ora, prima che vi denunci entrambi per intralcio alle indagini, posso sapere dove si trova il nostro indiziato?"
La giovane fece un passo indietro, spaventata ed il sergente di turno grugnì malvolentieri:
"Celle detentiva 3-B"
Il responsabile dei servizi annuì facendo cenno agli altri tre di andare a prendere Naidoo e in pochi attimi lo condussero al loro veicolo e lo portarono via.
Chase e Fox non poterono far altro che uscire e andarsene.
"Questo non ci voleva" mormorò Dave
"Già.." mormorò di rimando Lucius prima di sfiorare il lobo dell'orecchio
"Tenente Fox a Comandante Mendel, piano abortito"

Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Sala Ricevimenti
11 giugno 2396 - ore 21.45


Il Comandante Moses era già stato informato del nuovo problema attorno al recupero del Tenente Naidoo, ma non poteva occuparsene ora: la sua attenzione era completamente focalizzata alla vittoria ed il suo avversario, un vecchio e rugoso Ferengi particolarmente ricco, non era di certo uno sprovveduto.
La partita, fin dalle prime battute, era stato un testa a testa che sarebbe stato degno per la finale: mosse e contromosse si susseguivano con un ritmo così incalzante che oramai la maggior parte degli spettatori erano attorno al loro tavolo.
"Cerchi di farmi credere di avere qualcosa in mano, ma non hai nulla"
Gli disse con voce gracidante il Ferengi
"Io vengo a vedere"
Moses dal canto suo sorrise, finalmente quel vecchio era caduto nella sua trappola
"Ed io ti aspetto nel mio monopolio.. ho vinto"
Il pubblico proruppe in un grosso applauso mentre il vecchio Ferengi veniva portato via prima di rischiare un attacco di cuore al pensiero di quanto latinum si era fatto soffiare da quell'umano.
Moses dal canto suo lasciò una bella mancia al croupier e si alzò per poter uscire a prendere una boccata d'aria, forse un po' stanco di quel posto così pieno di sfarzi e così lontano dal suo mondo. Si portò ad un terrazzo isolato ed osservò il mare gustandosi per un po' quel momento di assoluta solitudine.
"Un altra vittoria.. un altro trionfo!" la voce di P'Morr fece voltare rapidamente Moses che sorrise alla Caitiana con sguardo un po' baldanzoso
Frank si sfiorò l'orecchio rapidamente, aprendo la comunicazione con la Mendel, per poi rispondere
"Mi sono iscritto per vincere, non per fare da pollo da spennare, mi sembrava abbastanza evidente" incrociò le braccia al petto
"Io sono un tipo a cui piace giocare solo se sa di vincere"
"Potremmo arrivare ad un accordo, credo che lì dentro tu sia l'unico che veramente possa vincere al posto nostro.. gli altri non hanno alcuna possibilità"
"E perché dovrei accettare di accordarmi con te? Dovrei vincere e poi dividere, con quale scopo?"
Moses scosse il capo
"Scusa gattina, ma non sono interessato alle opere di carità"
"In questo caso resta solo minacciarti..." rispose serafica P'Morr
"E tu pensi di minacciarmi? Ed esattamente in che modo pensi di spaventarmi.. estrarrai i tuoi artigli?"
Moses rise di gusto osservando la Caitiana
P'Morr sorrise a sua volta
"No, io sono la mente.. non il braccio. Mi manca la forza fisica, ecco perché mi faccio sempre accompagnare da lui!"
Moses sentì un movimento alle sue spalle, poi il freddo di una lama poggiata alla gola.
Glek gli stava alle spalle e teneva un grosso pugnale alla sua carotide
"Vediamo di capirci, tizio, non mi interessa chi sei, ma noi non siamo qui per andarcene a bocca asciutta.. ti offriamo un accordo in amicizia. Chi vince divide con gli altri, oppure ti taglio la gola immediatamente e la facciamo finita. Scegli.."

Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Sala Ricevimenti
11 giugno 2396 - ore 21.50


"Mendel a Wood: mi spiace disturbarla ma il Comandante Moses potrebbe necessitare di supporto. La prego di portarsi in direzione dei terrazzi laterali"
Alexander ricevette la chiamata ed osservò con sguardo interrogativo Elaina che, viceversa, era completamente concentrata nella partita contro Mister White: non che oggi quell'uomo si stesse dimostrando un grande avversario, anzi, era abbastanza evidente che aveva la testa da tutt'altra parte. Sospirò per un attimo per poi toccare per una volta l'orecchio e allontanarsi.
Il Comandante Tarev vide in che direzione si stava spostando Wood con la coda dell'occhio, ma non ci fece troppo caso, preferendo concentrarsi sul sempre più nervoso Mister White, calando l'ultima mano
"Mi spiace, credo che con questo la partita sia finita. È stato bello giocare con lei"
Lo sguardo di Mister White divenne glaciale, mentre osservava con rabbia crescente il croupier che comunicava la vittoria della giovane
"Complimenti, vittoria meritata" disse a denti stretti prima di allontanarsi.
Elaina osservò per svariati istanti quell'uomo allontanarsi per poi rabbrividire, percependo in lui delle forti emozioni di odio e desiderio di vendetta: si alzò lentamente lasciando una mancia al croupier, poi prese la propria vincita e si allontanò dal tavolo.
Il flusso di emozioni che gli erano giunte da Mister White era stato parecchio potente ed ora avrebbe voluto soltanto potersi sciacquare la faccia in bagno e riprendersi con calma.
Lasciò la sala dirigendosi nel retro.. era ad un passo dall'entrata dei bagni femminili, quando una forte presa la spinse dentro una stanza del retro, una sorta di magazzino attrezzi.
Si voltò, ma non fece in tempo ad alzare le braccia che un manrovescio la prese in pieno volto facendola finire per terra.
"Voglio sapere chi diavolo sei"
La voce di Mister White ruppe il silenzio.
Elaina faticava a vederne il viso in quella semi oscurità ma aveva riconosciuto quell'enorme flusso di emozioni, quindi sfiorò il più rapidamente possibile l'orecchio ma per la fretta e la tensione finì per aprire la comunicazione solo verso il Capitano Hazyel
"E' stata solo fortuna.. a volte succede"
"A volte succede.. come gli incidenti, anche quelli succedono.."
Mister White tirò un forte calcio ad Elaina che, un po' grazie alla semioscurità e un po' per l'allenamento, riuscì almeno in parte a schivarlo: il colpo le fece lanciare un gemito di dolore, ma sapeva di essere stata fortunata, non doveva essere riuscito a romperle le costole
"Hai qualcos'altro da dire?"
Mister White afferrò Elaina per i capelli strattonandola con furia sino a farla alzare e sbattere su delle casse
"Ora io e te usciremo dall'uscita secondaria di questo magazzino e faremo una camminata. Se tu non ti presenterai al prossimo tavolo dovranno squalificarti ed io tornerò in gara"
Elaina fece un movimento ma lo scintillio di un phaser la costrinse a fermarsi, mentre un ghigno malvagio si disegnava sul volto di Mister White
"Cammina, e ricordati una cosa: qui nessuno ti sentirebbe urlare"

Risa - Temtibi Lagoon
Astro Nascente Resort
Camera 305
11 giugno 2396 - ore 21.56


Il Capitano Hazyel si stava godendo qualche minuto di tranquillità, Dhania stava parlando con suo marito e questo significava che per la prossima ora sarebbe rimasto completamente da solo.
Osservava distrattamente fuori dalla finestra la luna che si stava specchiando nel mare, e continuò a farlo anche quando sentì aprirsi la comunicazione.
Stava già per rispondere quando iniziò a sentire la voce del Comandante Tarev alle prese con Mister Whyte: serrò la mascella per il disappunto, in particolare quando udì il gemito della giovane.
*Che diavolo succede, perché è da sola con quell'uomo?* pensò abbastanza scuro in volto.
Continuò ad ascoltare la conversazione, per poi voltarsi ad osservare la stanza chiusa all'interno della quale Dhania parlava con il marito senza avere alcuna idea dei rischi che stava correndo la figlia pochi piani più in basso.
Sospirò per un attimo e poi prese la sua decisione, con espressione un po' preoccupata ma risoluta.
*È il momento di intervenire*
Pensò fra sé e sé mentre lasciava un bigliettino sul letto di Dhania, avvertendola che sarebbe uscito e di aspettarlo a letto.