Flashback - Base stellare K-4 - Ponte 6 - Alloggio del Tenente Chase - 20/01/2396 4.50
"Controllo di volo riscontro un problema alla navicella, riuscite a confermare?"
=^= Le diagnostiche identificato un problema al livello del reattore, disimpegni e atterri.=^=
" I comandi non rispondono, non riesco più a controllare la navicella, mi devo eiettare!"
=^= Affermativo, mandiamo subito i mezzi di soccorso a prenderla. =^=
Chase spinse il bottone sul display e venne catapultato in aria con il sedile
*
ma proprio oggi doveva andarmi male * pensò sconsolato mentre tirava la cordicella per aprire il paracadute.
Da lassù si godeva un panorama divino, si riusciva a vedere tutta San Francisco, ma un bagliore sotto di lui attirò la sua attenzione: era la sua navicella in fase di esplosione. La deflagrazione fu enorme e proprio mentre stava distogliendo lo sguardo per proteggersi gli occhi non si accorse di un pezzo vagante che lo colpì.
Dave si svegliò di soprassalto nella sua cabina al sicuro.. l'incubo del suo incidente era tornato a fargli visita. Ancora in iperventilazione, si tolse le soffici coperte di dosso e, come gli aveva insegnato la sua vecchia amica T'prack, attivò lo stereo a volume minimo con una musica rilassante per poi assumere una posizione meditativa seduto sul letto.
Adorava meditare, soprattutto se riusciva ad entrare in quello stato di semi inconscio ove riusciva a percepire tutto intorno a sé, ma, proprio mentre stava per accedere a quello stato, la sveglia iniziò a trillare così forte che perse concentrazione.
"Computer spegnere stereo e attivare la doccia sonica"
=^= Affermativo=^=
Chase si diresse verso il bagno per farsi una doccia sonica e lavarsi via quel ricordo sgradevole.
Tornato in stanza, essendo ancora troppo presto per entrare in servizio, decise di andare ad allenarsi.
Flashback - Base stellare K-4 - Ponte 7 - Area Ricreativa Ufficiali - 20/01/2396 6.15
A quell'ora la palestra non era molto affollata: c'era solo un ragazzone alto che stava malmenando un sacco da box, così, per non disturbarlo, Chase si diresse in sala pesi.
Dopo un po' si accorse che qualcosa non andava in quell'uomo, una parte del suo corpo sembrava inerte, metallica o almeno così gli suggeriva il suo scanner oculare, e così spinto dalla curiosità si avvicinò.
Nel farlo, notò una strana tartaruga dai riflessi violacei che si girò a scrutarlo, per perdere subito entusiasmo e tornare alla sua ciotola di pistacchi.
"Ehi, che ti ha fatto quel sacco?"
Fox preso alla sprovvista fece un balzo in posizione di guardia
"Che fai spii la gente mentre si allena?"
"No, solo che vedendoti malmenare quel sacco con cosi tanta foga, viene naturale farsi delle domande."
"Ah, va beh che vuoi?" disse con fare scontroso Fox
"In realtà niente di particolare, solo che diciamo che sei strano..."
"Ma come ti permetti? Non ci conosciamo neanche e già inizi ad insultarmi?" fece Lucius indignato.
"Se mi avessi lasciato finire, ti avrei detto che il mio impianto oculare mostra parti metalliche nel tuo corpo, ma sinceramente se ti infervori per così poco, ti lascio stare."
Detto questo, Chase si diresse verso il suo asciugamano e lasciò la palestra, mentre un iroso e sbigottito Fox lo guardava allontanarsi per poi riprendere a picchiare il sacco.
Arrivato nel suo alloggio, per sbollire la rabbia, attivò la doccia sonica e andò a ripulirsi per prepararsi alla giornata di lavoro.
Flashback - Base stellare K-4 - Ristorante Circolo Ufficiali - 20/01/2396 13.30
Appena entrato, Chase si diresse al replicatore ed ordinò un pasto leggero per non appesantirsi troppo.
Una volta che il cibo si fu materializzato, prese il vassoio e girandosi individuò immediatamente il ragazzo con cui la mattina aveva discusso.
*
Siamo partiti con il piede sbagliato, rimediamo.*
Si avvicinò così al tavolo, ove quel ragazzo era chino a osservare un D-padd, e schiarendosi la voce esordì
"Salve sono il tenente Dave Chase, responsabile volo della stazione, e sinceramente mi scuso per il comportamento di questa mattina"
Alzando la testa dal D-padd Lucius si accorse di Chase, mentre quest'ultimo poté osservare di sfuggita l'immagine di una ragazza e dai capelli biondi estremamente bella.
"Ah è lei, anche io mi devo scusare, e che ne ho passate un po' in questo periodo, comunque io sono il tenente Lucius Fox, ingegnere capo.. prego si accomodi"
"E' un piacere conoscerla, ma chi è quella splendida creatura nella foto?"
"Era la mia ragazza, ci siamo lasciati da poco e devo ancora superare la perdita." Tagliò corto Fox.
"La capisco, le donne sono delle creature meravigliose ma sono anche estremamente crudeli alle volte, non trova?
"Si, ha proprio ragione, stavo andando a trovare per portarla a fare un giro sulla Camaro restaurata e la trovo a letto con un altro."
"Mi dispiace veramente tanto, non volevo rivangare brutti ricordi. Ma aspetti un attimo, lei ha una Camaro restaurata?" chiese sbigottito Case.
"In effetti si, ma perché lei si intende di motori?"
La discussione proseguì per tutto il pasto.. questa passione reciproca avvicinò i due e migliorò l'umore di entrambi per quella giornata iniziata male.
Una volta finito di mangiare, Dave, che era rivolto verso le porte d'accesso della mensa, notò l'entrata di Victoria Winslow, fin da subito quella ragazza gli aveva fatto scattare qualcosa dentro: era stupenda nella sua semplicità..
"Non trova che il nostro Consigliere sia estremamente bella, magari riuscissi a avvicinarla."
Lucius non rispose mentre si blocco a fissare sopra la spalla di Dave con uno sguardo sbarrato e tremendamente imbarazzato
"Beh che succede? Che è quell'espressione?"
Una voce autoritaria proveniente alle sue spalle rispose al posto di Fox
"Mmpf... che avrebbe detto riguardo al Consigliere, Tenente?"
Chase si irrigidì subito, si volse e vedendo Moses, si alzò per porgere il saluto e con voce imbarazzata
"Niente Comandante ho elogiato la bellezza del Consigliere... sono nei guai vero?"
"Mmpf... lo sa che sta parlando della mia figlioccia? L'unico appuntamento che avrà lei sarà con i tubi di Jeffries della stazione, devono essere tirati a lucido, mi sono spiegato?"
"Si, signore" disse Chase abbattuto mentre si dirigeva verso le porte della sala mensa, intanto Fox per scappare dalle grinfie di Moses si era già messo a leggere dei D-padd inerenti ai suoi progetti.
Spazio Esterno - 12/02/2396 - ore 10.05
=^= Merdaaaaaa =^= fu l'ultimo grido del capo della sicurezza mentre lui e il Capitano venivano fatti decomprimere fuori dal portellone dei rifiuti per essere sparati verso la stazione.
Entrambi portavano una tuta extra veicolare sperimentale color carbonio derivante dal progetto "Prophet", con placche corazzate ablative nano-rigeneranti ad attivazione manuale.
Mentre Naidoo optava per un approccio più cauto, il Capitano Hazyel non resisté alla tentazione di compiere due piroette su se stesso, controllando la piena funzionalità del touchpad sull'avambraccio sinistro ed attivando il supporto ottico dell'elmo che, interfacciandosi al tricorder, diede vita ad una sorta di realtà aumentata, molto simile a quella della Stazione Ombra, ove si potevano scorgere i bersagli con precisione assieme ai loro segni vitali.
Nel frattempo, la Mendel manovrava con agilità i droni scagliati nella vastità dello spazio per riuscire a tracciare una rotta sicura per gli incursori.
=^= Capitano ho individuato un probabile punto d'attracco: il boccaporto PK-23.. ho inviato ai visori le indicazioni per arrivarci. Le ricordo di cercare di azionare i retro razzi per frenare la caduta il più tardi possibile, per evitare possibili picchi di energia =^=
=^= Ricevuto .. Boccaporto individuato .. siamo circa a metà strada .. =^=
Il tenente Naidoo non credeva di iniziare la giornata in questo modo orribile: aveva lo stomaco sottosopra. Certo era a conoscenza del piano del Capitano, e non lo considerava saggio, ma si era ugualmente offerto volontario.. ora però non riusciva a pensare a nessun altro momento in cui aveva avuto così paura del vuoto.. per non parlare dell'immagine sua e del Capitano che adornavano di rosso sangue le paratie esterne di quella base spaziale.
*
Oddio oddio oddio... respira, l'importante è ricordarsi di respirare! *
Osservando dal proprio visore, Hazyel notò che le pulsazioni del suo compagno di volo erano insolitamente alte, e grazie a comunicatori interni domandò:
=^= Tenente qualcosa che non va? Non lo trova un inizio missione fantastico?=^=
=^= Niente capitano.. e che non sopporto molto bene il vuoto cosmico di prima mattina.=^=
=^= Suvvia non si preoccupi, il tratto è sgombro da qualunque tipo di detrito, non succederà nulla.=^=
Per nulla rassicurato dalle parole del Capitano, Naidoo decise che l'unico modo per tranquillizzare i propri nervi era quello di concentrarsi sul loro obiettivo, cercando di trascurare la modalità con cui ci stava precipitando contro. L'Orbital Office sembrava inerte nello spazio da tempo indefinito, tanto appariva vetusto e necessitasse di riparazioni. La sua forma allungata sembrava toccare circa dieci ponti. Le zone di attracco erano quindici, ma poche sembrano in grado di poter essere ancora operative. La nave più vicina era quella dei Gorn, a due attracchi di distanza spiccava la sagoma del Marauder Orioniano, mentre più in alto, verso la plancia della base, stazionava in un approdo più piccolo la USS Leichester.. o quello che ne rimaneva.
Flashback USS Raziel - Portello Scarico - 12/02/2396 - ore 09.50
"Signore, anche Cippy vorrebbe essere d'aiuto" disse la Mendel traducendo le strane intermittenze che emetteva il congegno.
Il Capitano si stava vestendo con la tuta Prophet, mentre la Mendel esponeva le sue ragioni
"Cippy sarebbe estremamente utile in quanto potrebbe interfacciarsi ai sistemi elettronici della nave e riuscire a farvi entrare in modo silenzioso."
"L'idea sembra interessante, ma sicura che questa pallina volante sia adatta al compito?" ironizzò Naidoo mentre si preparava anche lui.
Con una serie di trilli e luci intermittenti Cippy si agitò sospeso in aria.
"E' meglio non fare la traduzione letterale di quello che ha detto, comunque Tenente Naidoo questo piccolino ha la stoffa giusta per la missione, lo accetta Capitano?"
"Permesso accordato, ma ho bisogno di un supporto che traduca il codice binario"
Il Comandante Mendel, raggiante, tirò fuori da una tasca un congegno che inserì nel comunicatore del Capitano.
"Con due battiti sul comunicatore può anche creare una frequenza riservata e protetta con Cippy.. e sia chiaro che lo voglio indietro.. tutto intero"
"Se torniamo vivi, non avrà neanche un'ammaccatura, promesso" sorrise ammiccando Hazyel, tirandosi dietro qualche borbottio da parte di Sarah subito sovrastati da trilli di rassicurazione da parte di Cippy.
Spazio - Portello d'attracco PK-23 - 12/02/2396 - Ore 10.40
=^= Tenente Naidoo è ora: effettui una rotazione di 180°.. retrorazzi al minimo.. attivi gli stivali magnetici e si prepari all'atterraggio.. sarà abbastanza pesante =^=
I due incursori attivarono in sincronia la procedura d'arresto: quando i loro piedi toccarono la struttura in tritanio della Base, gli stivali aderirono perfettamente, ma l'atterraggio produsse un cupo rimbombo.
=^= Naidoo, estragga Cippy e procediamo con l'apertura di questo portello.=^=
La piccola sfera iniziò a volteggiare nel vuoto emettendo trilli e piccoli lampi di luce intermittenti, per dirigersi verso il portellone. Qui si interfacciò col pannello di comando, iniziando a bypassare i circuiti interni con l'aiuto remoto della Mendel che inserì nel sistema un virus pronto ad attivarsi, generando falsi positivi su tutta la base, nel caso in caso l'intrusione fosse stata scoperta.
Una volta che la piccola sfera ebbe terminato il suo compito, i due incursori smossero il boccaporto quel tanto che bastava per entrare, richiudendolo immediatamente dietro di loro. La stessa procedura fu attuata anche con la porta in duracciaio a tenuta stagna che separava l'area di decompressione dal corridoio stesso della stazione.
"Bel lavoro Cippy, adesso evitiamo che la tua padrona resti in pensiero: rientra nello zaino di Naidoo."
Con una serie di trilli e luci intermittenti più ravvicinate e splendenti la piccola sferetta svolazzò verso il grande uomo di colore per tornare al sicuro.
USS Raziel - Plancia - 12/02/2396 - contemporaneamente
All'interno della "Stazione Ombra" la Mendel riusciva a vedere tutto ciò che accadeva agli incursori, tramite il suo amato Cippy. Quando l'ultimo circuito del boccaporto fu bypassato e Naidoo e Hayzel furono entrati, la Mendel non riuscì ad evitare di tirare un sospiro di sollievo, prima di interfacciarsi con la plancia:
=^=Comandante Moses missione compiuta: siamo dentro.. si può dire che il pranzo è servito!=^=
Mentre tutti gli ufficiali superiori ridevano alla battuta e auguravano a Naidoo e al Capitano buona fortuna, Moses mantenne un'espressione imperturbabile, limitandosi a bofonchiare fra sé e sé:
"Mmpf.. ora vediamo cosa sai fare ragazzo"
Base Orbital Office - Portello d'attracco - 12/02/2396 - ore 11.20
I due incursori erano situati nel corridoio D-23, sull'elmo delle loro armature venne fuori in sovra-impressione una mappa relativa alla conformazione originaria delle basi spaziali di quel tipo, ricavata dagli archivi della Flotta.
Presumibilmente i prigionieri, se sopravvissuti, erano relegati nella zona detentiva, due ponti più in basso rispetto alla loro posizione.
Essendo impensabile l'idea di sgusciare silenziosamente nei tubi di Jeffries con quelle armature pesanti, optarono per una via diretta cercando di minimizzare i rischi.
Usciti dal D-23, svoltarono a destra e imboccarono il corridoio D-15: l'accesso principale dell'ala Est.. circa duecento metri dopo aver svoltato, videro il turbo-ascensore, ma a piantonare l'entrata c'era un umano armato di phaser.
"Tenente si sporga e abbatta il bersaglio, phaser su stordimento poi sceglieremo un luogo dove farlo riposare per il resto della giornata." ordinò Hazyel con un sorrisetto.
Naidoo si sporse appena dal corridoio, quel tanto che bastava per prendere la mira, per poi abbattere la guardia con un unico colpo di phaser dritto allo sterno facendola accasciare sul posto. Dopodiché si diresse guardingo verso il corpo, requisendogli l'arma, e, insieme ad Hazyel, iniziarono a trascinarlo via.
Era necessario un luogo per occultarlo ma nelle vicinanze non erano presenti altre porte, quindi si addentrarono nel corridoio da cui erano arrivati e superata l'intersezione con il corridoio D16 si avvicinarono alla prima porta disponibile. Estratto il tricorder, esaminarono l'eventuale presenza in quest'ultimo di segni vitali.
"Non sono presenti individui nella stanza Capitano, ci siamo anche allontanati troppo, scarichiamolo qui."
Usando nuovamente Cippy per aggirare i controlli della porta, scaricarono lì il corpo inerte in un alloggio del tutto spartano.
Dopo averne manomesso il comando di apertura, Naidoo e Hazyel ripercorsero i loro passi ed entrarono nel turbo ascensore scendendo di due ponti ove presumibilmente erano presenti le celle detentive.
Base Orbital Office - Zona detentiva - 12/02/2396 - ore 11.25
Quando le porte si aprirono, si trovarono in un locale circolare di circa quindici metri di diametro, composto da un bancone e dalla parte opposta un terminale delle comunicazioni con cui era possibile comunicare con l'esterno delle prigioni. All'interno di questa stanza c'erano quattro orioniani, intenti a giocare d'azzardo, che alzarono a malapena lo sguardo credendo fosse la ronda appena salita
"Ehi Brutus che ci fai qui ancora, hai sbagliato strada..."
"Non so chi sia Brutus amico mio, ma qualcosa mi dice che voi state per andare a trovarlo..." disse Hazyel con il phaser puntato su quello che pareva essere il capo di quell'allegra comitiva
"E voi cosa.. chi diavolo siete?"
Senza fiatare, i due incursori federali azionarono i phaser mirando ai primi due nemici sulla loro strada facendoli stramazzare al suolo.. solo uno si sarebbe risvegliato, presto o tardi: quello abbattuto da Naidoo.
Gli altri due, impauriti dalla vista di quegli strani intrusi completamente vestiti di nero, con un calcio ribaltarono il tavolo, aprendo il fuoco all'impazzata senza nemmeno mirare.
Dopo qualche istante, non udendo fuoco di risposta, si alzarono convinti di averli abbattuti, ma quelle due figure ammantate di nero erano ora a due passi da loro, incolumi. Ci fu un lunghissimo attimo di sorpresa prima che queste sparassero a loro volta.
Il primo colpo partì centrando in pieno petto uno dei due orioniani che stramazzò in avanti, il secondo invece mancò il bersaglio: l'orioniano fu lesto a buttarsi di lato facendosi scivolare sotto la protezione del tavolo, per poi buttarsi a tutta forza in avanti uscendo dal proprio nascondiglio per tentare una disperata sortita corpo a corpo.
Naidoo, il più vicino, lo disarmò mandando il suo fucile phaser a tre metri di distanza, mentre Hazyel con gli sferrò un potente gancio dall'alto verso il basso. La reazione dell'orioniano fu tardiva. L'avambraccio messo a protezione della testa arrivò debolmente: sì udì un distinto crack provenire dalle sue ossa, ma prima che il dolore potesse giungere al cervello, facendolo urlare di dolore, arrivò il colpo alla tempia. E fu tutto buio.
Sistemate le guardie, Naidoo estrasse il tricorder sondando le varie celle:
"Capitano penso di averli trovati, sono circa una trentina a 200 metri da questa parte."
Base Orbital Office - Zona detentiva - 12/02/2396 - contemporaneamente
"Capitano, ormai siamo qui da una settimana, hanno già prelevato cinque di noi che non hanno fatto ritorno.. pensa che la Federazione verrà a salvarci?" domandò una giovane tenente dall'aria stanca, al suo primo incarico sulla USS Leichester.
Il capitano Effrentis, un trill sulla cinquantina, con una leggera pancetta e dai capelli canuti le si avvicinò lentamente appoggiandovi una mano sulla spalla:
"Suvvia mia cara Michelle non si scoraggi, non è più una cadetta spaurita, si ricordi che la Federazione non abbandona mai i suoi uomini.."
Non fece in tempo a finire la frase che un improvviso trambusto fuoriuscì dall'anticamera della zona detentiva.. circa due minuti dopo, due enormi figure nere come la notte fecero la loro comparsa, dirigendosi silenziosamente alla consolle di sicurezza. Qui fecero collegare una strana pallina fluttuante, circondata da due unità antigravitazionali disposte perpendicolarmente lungo i due diametri maggiori. In pochi minuti, i campi di forza detentivi furono disabilitati.
Circa una trentina di prigionieri spauriti uscirono dalle celle detentive, e vedendo quelle figure ammantate di nero, si prepararono a difendere le loro vite, stringendosi attorno al loro Capitano.
Dopo qualche attimo di incertezza, non ravvisando alcuna azione ostile da parte dei nuovi arrivati, quest'ultimo si staccò dai suoi uomini e si dispose davanti ad essi, quasi a voler far loro da scudo.
"Non so chi siate.. non ho idea di cosa volete.. a dire la verità non so nemmeno cosa siete.. se all'interno di quell'armatura non convenzionale sia presente una forma di vita o se abbiate un comando remoto.. in ogni caso, io sono Lukas Effrentis, Capitano della USS Leichester. A nome della Flotta Stellare esigo che vi facciate riconoscere, chiunque voi siate. Se siete nostri alleati, vi ringrazio per averci liberati, in caso contrario sappiate che ci faremo valere!"
Alle sue spalle, il suo equipaggio, infervorato da quelle parole, si era messo in guardia pronto a tutto.
Con movimenti misurati, la figura più alta si tolse l'elmo scoprendo un viso sorridente.
"Piacere di ritrovarla tutto intero, signore! Sono felice che non abbiate perso la vostra combattività.. siamo incursori federali con l'ordine di portarvi in salvo.. rinfoderi gli artigli!"