Base Stellare K-4 "Empireo"
Ponte 23 - Sala Controllo Operazioni Strategiche di Missione
15 febbraio 07.15
"Oh eccoti finalmente.. stai perdendo la tua puntualità giovinotta! Questo mi ricorda quella volta che eravamo coi tuoi fratelli su Alpha Centauri. Tu sei sparita per ore e.."
"Ancora con quella storia? Margaret avrà avuto sì e no due anni.. e ora va all'Accademia! Comunque non sono sparita per ore.. Una al massimo e.."
Victoria Winslow stava per ripetere per l'ennesima volta la sua versione dei fatti di allora, quando vide dipingersi un sorriso divertito sul viso della matrigna: Bernadette Bates amava stuzzicare la figliastra su vecchi episodi passati assieme.
Senza dire niente altro, Victoria si avvicinò ad uno scanner oculare che le lesse la retina, mentre contemporaneamente appoggiava il palmo della mano destra sopra un lettore digitale. Ultimo passo era digitare un codice di sei cifre che veniva aggiornato periodicamente.
Il tutto, come se non fossero bastate le telecamere e gli altri sistemi messi a punto dalla Mendel. Grazie alla sua abilità come hacker, la donna aveva reso alcune aree della K-4 dei veri e propri bunker, il cui accesso era interdetto anche a quasi tutto il personale della base.
La spessa porta in tritanio si aprì con un leggero soffio, permettendo l'accesso delle due donne in uno stretto cubicolo ove entrambe furono sottoposte a scanner biometrico. Solo in un secondo momento fu aperta la porta per l'accesso vero e proprio alla Sala di Controllo per le Operazioni Strategiche di Missione.
Il locale in sé non era molto amplio, di pianta squadrata, ma era circondato da visori su tutte le pareti, mentre sul lato cieco, a fianco dell'ingresso, vi erano le consolle ove operavano i tecnici di turno.
L'ammiraglio fece cenno all'Arbazan di essere pronte a cominciare: non ne ricordava il nome, ma l'avevano scelto per la sua naturale propensione alla catalogazione che l'aveva portato a rivaleggiare con i vulcaniani. Per una volta, l'ultra conservatorismo tipico di quella razza si era dimostrato utile, pensò con un sorriso.
La momentanea distrazione non le fece comunque sfuggire l'espressione di felicità che si dipinse sul volto della figliastra non appena fu aperta la connessione ed il bel volto del Capitano Hazyel fece la sua comparsa su uno dei visori principali.
=^= Ammiraglio Bates.. Comandante Winslow.. è un vero piacere rivedere entrambe =^=
Il sorriso del risiano era disarmante nella sua semplicità, Bernadette gliene dovette dare atto, prima di prendere la parola:
"Capitano mi sono permessa di contattarla direttamente per aggiornarla delle ultime novità"
=^= Mi dica Ammiraglio =^= rispose Hazyel mentre un ufficiale della sezione operazioni gli poneva un dpadd indicandogli discretamente un dato con una certa insistenza, ricevendo da lui un cenno affermativo col capo
"La USS Doonbeg durante la sua rotta di ritorno dal punto di rendez vous ha intercettato la scia del Marauder Orioniano presente all'Orbital Office. Era finito fuori rotta rispetto alla nave Gorn.."
=^= Questo corrisponde ai dati che avevamo raccolto anche noi, le due unità si sono separate durante la fuga, probabilmente il loro piano originario era quello di dividere gli inseguitori.. il Comandante Moses ha optato per seguire i Gorn e direi che la sua intuizione si è rivelata corretta, visto dove ci ha portati =^=
*
Il vecchio orso perde il pelo, ma non il fiuto * pensò Bernadette adattando un vecchio detto terrestre
"C'è dell'altro Capitano.. la USS Doonbeg ha captato alcune trasmissioni dal Marauder Orioniano.. hanno invertito la rotta e si sono diretti verso la vostra posizione probabilmente per riunirsi alla nave Gorn."
=^= Tempo stimato di arrivo? =^=
"Non lo sappiamo Capitano, le trasmissioni parlavano di problemi ripetuti a catena sui vari sistemi.. è questione di ore comunque.."
=^= Sono state analizzate le trasmissioni sulle varie frequenze? =^=
Le due donne si volsero verso l'Arbazan che rispose in maniera stizzita:
"No Capitano, non ho ricevuto autorizzazioni in tal senso. Nessuna richiesta è stata formulata per iscritto secondo la normale procedura e del resto il messaggio era abbastanza chiaro: la nave in questione necessita di un intervento eseguibile solo a motori fermi in qualche base o avamposto dotato di strutture per le riparazioni."
=^= Nessuna autorizzazione scritta, ma un ordine diretto le dovrà bastare Tenente! Proceda con la massima urgenza.. voglio una risposta prima possibile =^=
L'Arbazan rispose qualcosa masticando amaro, ma non si mosse finché non ricevette una più che eloquente occhiataccia dall'Ammiraglio Bates.
Fu Victoria a prendere la parola:
"Qual'è il problema? Non siete stati voi a infettare i loro sistemi?"
=^= Certo, avrebbero però dovuti risolverli da ore.. Se ciò non è successo, potrebbe esserci un motivo ed io voglio saperlo per giocarmi bene le mie carte =^=
"Dei semplici ingegneri incapaci non ti bastano Hazyel? Non farti venire dei grattacapo per nulla" ammiccò Victoria perdendo per un attimo il suo proposito di rimanere indifferente alla situazione
=^= Beh forse hai ragione.. in ogni caso abbiamo problemi più urgenti: una nave che potenzialmente può portare fino a duemila orioniani in rotta di avvicinamento, un'altra piena di Gorn fra noi e un'andoriana rapita.. e la necessità di accedere ai loro computer oltre a quello dell'avamposto DK34 per capire se e quanto Jak'Al sia coinvolto in tutto questo =^=
"Per le navi nemiche non si deve preoccupare Capitano, anzi il suo ordine è di disimpegnarsi il prima possibile.. sono in arrivo navi appoggio col compito preciso di porre fine a questo commercio. La Raziel non è in grado da sola di affrontare la situazione" si intromise la Bates
=^= Quali navi? =^=
"Due Akira ed una Steamrunner di scorta, Capitano. L'ordine del Comando è di abbandonare la posizione prima dell'arrivo del Marauder Orioniano. Potrete tornare all'avamposto DK34 quando la flotta incaricata avrà messo in sicurezza l'area"
=^= Ciò che mi chiede è impossibile =^=
"Suvvia giovanotto.. un ritardo di qualche ora non dovrebbe pregiudicare la vostra caccia. Avevate un compito: trovare la USS Leicester e fare il possibile per trarre in salvo l'unità ed il suo equipaggio. È riuscito nell'intento senza far sparare nemmeno un colpo alla sua nave e ha costretto i contrabbandieri a distruggere la loro stessa base e darsi alla fuga. Ora abbiamo anche localizzato uno dei loro ricettatori. Si disimpegni prima che la vostra copertura sia pregiudicata dalla sua testardaggine"
=^= Oh.. no Ammiraglio mi creda, non è della mia testardaggine che si deve preoccupare =^=
Bernadette sollevò lo sguardo in alto, imitata da Victoria, strappando un sorriso divertito ad Hazyel
"Dov'è il Comandante Moses?" chiese la prima
=^= In questo momento? Beh sull'avamposto DK34 assieme a quasi tutti i miei ufficiali superiori.. e sinceramente dubito che suo marito possa o voglia ritirarsi. Anche contravvenendo ad un ordine diretto =^=
*
Dannato orso, sempre nei guai ti devi andare a cacciare *
"Li tiri fuori di lì, prima che sia tardi!"
=^= Uhm.. farò il possibile, ma mi faccia avere con urgenza l'analisi di quella trasmissione usando i canali codificati a bassa emissione.. =^=
"Allarme grigio?"
=^= Corretto Victoria, ridurremo i nostri segnali energetici al minimo indispensabile.. dispiegheremo i droni e useremo i sensori passivi. Se il Marauder arriva prima che riusciamo a levare le tende, voglio sapere con anticipo dove uscirà da curvatura senza finirci davanti come carne da cannone =^=
"E in questo cosa le serve l'analisi della trasmissione?"
=^= Sulla K4 ci sono laboratori che sulla Raziel non possiamo permetterci: voglio una conferma ad un'intuizione elaborata dallo staff qua a bordo =^=
"Un'intuizione? Ha quindi un piano?"
Hazyel non rispose, ma lo sguardo che rivolse alle due donne fu eloquente.
Avamposto Commerciale DK34
Molo d'Attracco 15B/11
Contemporaneamente
La Mendel, nella sua nuova ed insolita identità Orioniana, per poco non inciampò sulla scaletta di sbarco nel vedersi tutte quelle losche figure che la fissavano. I loro sguardi variavano dal truce all'incuriosito, ma non dubitava che sarebbe bastato il più piccolo passo falso da parte loro perché quelli non esitassero, aprendo il fuoco.
Si fece forza, deglutendo più volte, ed i suoi neuroni dovettero ordinare imperiosamente alle gambe di trascinarsi l'una davanti all'altra e non farla finire lunga e distesa a raschiare quel lercio attracco col viso.
Una mano si posò sulla sua spalla e vide un vecchio dalla folta barba scura e dal viso incavato fissarla con fare comprensivo. Sarah per poco non cacciò un urlo di spavento, poi qualcosa dentro la sua testa le ricordò che era Naidoo travestito così come lei stessa aveva suggerito.
Sorrise e si guardò attorno. Il loro comitato d'accoglienza si era aperto in due ali distinte e pur non avendo abbassato minimamente le loro armi, i loro atteggiamenti apparivano più tranquilli. I loro occhi squadravano lussuriosi la sua figura e quella della Tarev che aveva iniziato ad amoreggiare con Wood.
Amoreggiare? Sarah sbatté le palpebre un paio di volte per essere sicura di quello che stava vedendo.. ed in effetti Elaina ed Alexander erano entrati facilmente nella parte della schiava Orioniana e del padrone succube dei feromoni da questa emessi.
Dopo tutto forse aveva ragione il Capitano, loro non avrebbero avuto bisogno dell'anello e dei ciondoli attivabili a comando per l'emissione di ormoni. Pregava di essere fortunata quanto loro e di non doversi prestare ad attenzioni sessuali non gradite.
Non era certa di quanto avesse potuto recitare quella parte ed in cuor suo sperava che finisse tutto al più presto.
Moses, in versione Lucas Ingram, sembrava invece perfettamente a suo agio in mezzo a tutta quella gentaglia, scrutando con calma ciascuno dei suoi avversari, in attesa di quello che potesse essere il loro capo.
Dopo qualche interminabile minuto, la minuta figura di un Ferengi, abbigliato con una certa cura con abiti costosi e ninnoli scintillanti, fece la sua comparsa con un breve applauso ritmato da una risata acuta.
I suoi occhi si incollarono alle due schiave Orioniane dei nuovi arrivati, scrutandole con occhio attento e interessato.
Una delle due appariva acerba: magra come un chiodo, troppo alta e poco formosa e decisamente ancora non abituata al suo ruolo. L'altra invece era decisamente invitante: appariscente nella sua semplicità di vestiario, florida al punto giusto sul seno e tutte le curve sembravano perfette. Certo aveva già un padrone, ma poco male.. lo si poteva eliminare all'abbisogna e rivenderla a prezzo pieno.
L'idea del latinum fece risvegliare Serak dalla sua visione bramosa e si rivolse verso quello che pareva essere il capo dei nuovi arrivati. Non aveva un'aria molto raccomandabile senza un occhio e con quella orrenda cicatrice in volto, ma aveva passato ogni controllo effettuato dai suoi uomini.
Sembrava essere effettivamente quello che affermava di essere
e quindi era una fonte di guadagno.
"Benvenuto nella mia stazione, signor Ingram. Per favore favorisca la sua impronta per l'accettazione e immetta la sua quota per l'attracco nella consolle vicino alla scaletta.. e si ricordi che questa è casa mia"
"Ed è suo anche quello che c'è dentro.." rispose Moses, strappando un sorrisetto compiaciuto al Ferengi
Il sistema di controllo ci mise qualche attimo più del necessario, ma alla fine anche le impronte furono confermate come appartenenti al ricercato Lucas Ingram.
"Molto bene caro amico, cominciavo a spazientirmi.. cosa ti porta a chiedermi ospitalità?"
"Mpf.. è una cosa che debbono ascoltare tutti?"
"Oh non ti preoccupare caro amico.. non ho segreti per i miei uomini. Oppure ne ho e questa è una precauzione ulteriore, d'altronde nella mia posizione puoi facilmente capire che debbo proteggermi: non si sa mai che feccia si rischia di incontrare al giorno d'oggi"
Moses alzò le braccia in segno di resa abbozzando una risata comprensiva:
"Hai perfettamente ragione ed è proprio per il bisogno delle tue precauzioni che mi rivolgo a te.. ho una nave con un carico di schiave interessante: Orioniane verdi e blu, Andoriane, Centauriane, Terrestri, Brekkiane e chi più ne ha e più ne metta.. te ne ho portate un paio personalmente come campione"
"Hai fatto bene, caro amico.. sono affascinanti! O almeno una lo è, l'altra non molto"
"Una è già esperta, l'altra è ancora allo stato grezzo.. te le ho portate apposta assieme. Così puoi farti un'idea del tuo business.. quanto latinum puoi guadagnare"
"Caro amico, debbo dire che se fossero tutte come preparate come quella, beh.." non continuò ma gli occhi luccicarono lussuriosi e bramosi
"Sarebbe un affare per entrambi: io mi liberei di merce scomoda, di vario genere, e potrei approfittare dei servizi di questa stazione per riposare la mia nave con qualche riparazione"
"Mhm.. e come mai caro amico sei arrivato con questo piccolo ammasso di ferraglia malconcia?"
"Questa è una visita di cortesia, tornerò presto col carico completo se troviamo un accordo"
"Già già accordiamoci.. intanto caro amico, devi pagare oltre all'attracco anche il consumo energetico necessario alle riparazioni di questa cosa volante, più i pezzi di ricambio ed il personale se necessario.. senza contare l'ospitalità per te ed i tuoi uomini ed i servizi per le due schiave che verranno unite alle altre"
"Mi pare una buona offerta"
"Caro amico.. non conosci ancora le mie tariffe!" sorrise il Ferengi
"Il mio pilota sostiene di riuscire a fare tutto da solo, senza nemmeno allontanarsi dalla navetta.. quindi un posto in meno e nessuna necessità di ricambi e meccanici."
"Mhm.. come vuoi caro amico, ma se il tuo pilota si allontana dall'attracco anche solo per andare in un locale, verrà arrestato e dovrai pagarne la cauzione.. che è molto salata, potrebbe costarti la tua schiava migliore" sogghignò stridulo Serak
*
Ti farò mangiare quei denti marci, ridi finché puoi *
Avamposto Commerciale DK34
Molo d'Attracco 18M/20
15 febbraio 2396 ore 07.30
"Comandante Po'Kar.. comunicazioni dalla Koorte"
"Era ora, quel branco di mammiferi verdastri dove sono finiti?"
"Sono in arrivo, tempo imprecisato.. non manca molto, ma continuano ad avere avarie che i loro ingegneri non riescono ad arginare pienamente"
"Pffss.. già Rol Manar non è granché, non oso immaginare che possano fare gli altri dopo che un anno fa gli abbiamo preso noi il loro migliore ingegnere.. poco male, dovranno rinunciare alle loro fette di guadagni per riparare la loro nave.."
"Serak li lascerà in mutande" sogghignò concorde Keiron Ta'Na, l'addetto comunicazioni del Dekra
"A proposito, quell'essere viscido nani forme dov'è finito?"
"Ci ha fatto sapere di avere due impegni veloci e poi sarà della partita"
Una voce diversa e irata si aggiunse allo scambio fra i due:
"Se avessimo sistemato Ziral stanotte, al posto di aver paura anche della nostra coda come Po'Kar, a quest'ora non avremmo avuto bisogno di quella feccia Ferengi di Serak"
"Ta'Kur comincio a non sopportare più le tue interferenze. Finché il committente ci paga, noi faremo quello che chiede.. almeno fino a quando non saremo abbastanza forti da liberarcene" grugnì soddisfatto Po'Kar agitando la coda
"Sono mesi che ripeti questa filastrocca Po'Kar. E siamo sempre al guinzaglio di Ziral"
"Non più Ta'Kur non più!"
Nessuno dei tre si accorse di essere osservati.
Da dietro una paratia, un pallido Ziral digrignava i denti sforzandosi di trovare una soluzione per uscire indenne dalle grinfie di quegli enormi lucertoloni.
Avamposto Commerciale DK34
Molo d'Attracco 18M/20
15 febbraio 2396 ore 08.30
Il colloquio con Ingram era andato bene, idem quello con Ziral, ma sarebbe andata pure meglio. Bastava sfruttare tutti i suoi interlocutori.
Serak sorrise all'idea, mentre si avvicinava all'enorme Gorn
"Po'Kar mio caro amico.. chiedo scusa per l'attesa, ma ho sempre ospiti con mille necessità di cui occuparmi"
"Pffss.."
Po'Kar agitò la pesante coda in aria prima di sbatterla con una certa violenza a terra
"Spero tu abbia fatto un danno, caro amico così potrò addebitartene il costo.. le tue intemperanze non sono pagate dal nostro amico comune"
"Pffss.. conosci la situazione quindi?"
"Sì volete eliminare Ziral, non ho nulla in contrario.. dietro giusto compenso mi occuperò volentieri di farlo al posto vostro"
"No Ziral è mio! Ha sputacchiato ordini da quando è salito a bordo della mia nave.. è compito mio!"
"Come vuoi, caro amico.. mi occuperò solo di far sparire quello che ne resta.. ma Ziral mi serve ancora vivo per un po'! La sua rete di contatti deve diventare mia per poter aumentare l'efficienza dei nostri rapporti futuri"
"Ti ho concesso troppo tempo, Serak! È ora per me di chiudere questa faccenda!"
"Il nostro comune amico è d'accordo con la mia scelta d'azione, tuttavia se vuoi contrariarlo, per me non ci sono problemi. Dovrai pagarmi l'enorme perdita di latinum che mi causeresti.. vediamo.. questa cifra può andare"
Il Ferengi porse all'enorme interlocutore un dpadd e poté quasi credere di vedere impallidire la verdastra pelle del Gorn
"Piccola serpe! È un patrimonio questo!"
"Caro amico, quello che mi chiedi è molto.. e ogni cosa ha un giusto prezzo"
"Potrei ucciderti seduta stante, Serak!"
"Certo potresti, ma avrebbe un costo anche quello.. e sarebbe un costo molto superiore a quello che potresti mai pagare in tutta la tua vita"
La coda del Gorn si agitò a lungo sbattendo a terra violentemente, mentre Po'Kar cercava di rilassare i suoi impulsi omicidi
"Caro amico.. ti ho già detto che la tua coda genera danni? Danni che vanno saldati?"
"Prenditi le donne! Le due Orioniane e l'Andoriana. Non sono mie, ma di Ziral!"
"Un'offerta generosa per l'attività della tua coda, caro amico"
"Non per quello, piccola canaglia.. voglio Ziral nelle mie mani! Lo vuoi vivo? Bene io lo farò soffrire fino a quando non ti darà quello che desideri.. ti offro le sue donne come pagamento del tuo disturbo"
"Non mi bastano.. non sono tue, ma sue.. mhm.. facciamo caro amico che se lo uccidi prima del tempo, mi prendo la tua nave ed affare fatto!"
Un colpo terrificante della coda di Po'Kar fece sobbalzare il Ferengi a terra
"Tu tocca il Dekra e non rimarrà nulla del tuo piccolo impero!"
"Come vuoi caro amico.. ma minacciarmi non è la strategia migliore, quando potremmo collaborare ed ottenere tutti un vantaggio"
"Spiegati"
"Io voglio la rete di contatti di Ziral.. voglio le sue donne e voglio anche un'altra cosa che tu puoi procurarmi coi tuoi compagni e la tua nave. Tu vuoi fare soffrire Ziral ed ucciderlo nel peggiore dei modi. Il nostro amico comune vuole che io conosca i segreti di Ziral e che me ne liberi senza lasciare traccia"
"Qual'è il tuo prezzo, Serak?"
"Oh una cosa da nulla.. il nuovo arrivato di stamattina, quel Lucas Ingram, ha una nave piena di schiave.. non appena sarà arrivata qui le voglio tutte quante, senza pagare nulla.. sarebbe un proficuo assalto per il Dekra, con le eventuali riparazioni a pezzo diciamo ridotto di un terzo"
"Pffss.. affare fatto"
*
Prima ucciderò Ziral e poi toccherà pure a te piccolo bastardo *
Flashback
USS Leicester
Ponte 1 - Plancia
12 febbraio 2396 - ore 14:10
L'Andoriano Xain giaceva a terra privo di sensi. La sua precipitosa fuga verso uno dei gusci di salvataggio non aveva colto di sorpresa nessuno dei due incursori che avevano giocato con lui come il gatto col topo.
Erano andati a colpo sicuro.. e scappare aveva rappresentato un chiaro sinonimo di colpevolezza. In mesi di navigazione assieme, lei mai avrebbe sospettato di lui. Certo era strano, ultimamente, come preoccupato da qualcosa o annoiato.. poi tutto era finito con l'assalto pirata, le anomalie degli antiquati sistemi difensivi della nave, l'abbordaggio, l'uccisione di Khe'Lok ed i combattimenti fino alla resa ed alla prigionia.
Xain si era anche ben comportato, aveva lottato e non aveva dato segni degni di nota o era lei a non essersene accorta? Oppure l'improvviso quanto opportuno arrivo degli incursori aveva sconvolto i piani del traditore, costringendolo ad agire senza la cautela che lo aveva protetto fino ad allora?
Si sentì chiamare.. ma era troppo presa dal suo flusso di pensieri per mettere a fuoco.. oppure la sua mente stava automaticamente generando una non risposta difensiva.
"Agente Sunburn?"
Nessuna risposta. Né al primo, né al secondo richiamo.
Fu solo quando la gigantesca sagoma dell'incursore al comando le si parò dinnanzi, che la donna ebbe una reazione:
"Il mio nome è Michelle Liston, signore.. Tenente della sezione scientifica della USS Leicester"
"Certo come vuole.. voglio il chip isolineare delle sue indagini, immediatamente!"
Il tono era pacato, ma la determinazione emanata dal timbro vocale fu tale che la donna ne fu quasi rapita. Era un ordine, di un superiore verso una subordinata, emanato con una naturalezza estrema, quasi selvaggia. L'agente Sunburn ne fu rapita ed in qualche recondito angolo del suo essere desiderò conoscere intimamente colui che l'aveva pronunciata.
La voce dell'altro incursore che operava assieme alla loro strana pallina fluttuante sui computer della USS Leicester la distolse dal campo minato dei suoi pensieri.
"Ci danno dieci minuti ancora, Signore.. poi ci teletrasporteranno via.. se vuole posso chiedere più tempo"
"Non sarà necessario, Tenente"
La risposta non arrivò da Hazyel, ma dalla donna da tutti a bordo conosciuta come Michelle Liston, che si avvicinò ad una consolle secondaria operando con alacrità:
"Tutto quello che siamo riusciti a scoprire io ed il mio collega è contenuto in questo chip.. gli è costato la vita durante l'assalto del Marauder Orioniano.. spero che sappia farne buon uso"
"Ha qualche dubbio sulle mie capacità?"
La donna arrossì vistosamente: un pensiero sbarazzino aveva fugacemente fatto capolino e per un attimo aveva immaginato ben altre capacità del suo interlocutore. Si riprese quasi immediatamente:
"Da quello che ho visto finora, direi di no.."
La risposta dell'incursore le arrivò come moderatamente compiaciuta, nonostante fosse distorta dall'elmo visore indossato:
"Meglio così! Ho bisogno ancora della sua identità di copertura, almeno fino a quando non saremo raggiunti da una nave appoggio"
"Certamente, quali sono i nuovi ordini?"
"Controllare Effrentis ed il resto del personale della Leicester. Distogliere la loro attenzione sulla presenza dei servizi qui. Meno sanno, meglio è per le loro carriere e la loro incolumità".
"E Xain?"
"Scopriremo cosa ci nasconde e riceverà ordini in merito appena possibile"
USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
15 febbraio 2396 ore 09.24
Dave allungò per l'ennesima volta i muscoli del collo per rilassarsi. La nave era in quasi completa stasi. Diramato l'allarme grigio, l'equipaggio era stato istruito sul limitare al minimo ogni consumo energetico. I turni erano stati accorciati e modulati per evitare nervosismi ed avere personale sempre all'erta.
I droni non rivelavano movimenti particolari all'avamposto DK34 e ciò era un bene, ma troppa immobilità poteva essere potenzialmente sospetta.
E non c'erano tracce di navi in uscita da curvatura.. il che voleva dire che il Marauder aveva ulteriormente rallentato la propria tabella di marcia oppure che sarebbe spuntato da lì a poco.
L'attesa nella sua brevità era comunque estenuante: a bordo sembravano non patirne giusto i vulcaniani ed il Capitano Hazyel.
Quest'ultimo aveva riunito un mini comitato di ricerca nel laboratorio del ponte due appoggiandosi alla Stazione Ombra ed aveva delegato tutte le incombenze alla vulcan Nelek, seconda in comando della nave.
Pur essendo una loro parigrado, Nelek incuteva una sorta di timore reverenziale sia in Chase che in Fox. Scrutava ognuno dei componenti nella plancia con estrema tranquillità e procedeva a dei cambi mirati quando lo riteneva necessario.
All'arrivo di una comunicazione criptata a bassa frequenza dalla K4, la Nelek ordinò con un cenno di trasferirla direttamente sul ponte 2, riprendendo immediatamente la propria opera di supervisione dello staff a bordo.
Dalla sua postazione, Lucius ogni tanto ammiccava in direzione di Dave come in cerca di notizie provenienti dai sensori passivi, ricevendo periodicamente dei cenni di diniego con la testa da parte di quest'ultimo.
All'improvviso la consolle iniziò a lampeggiare:
"Nave in uscita a curvatura, fuori rotta rispetto ad avamposto DK34. È a sud ovest rispetto alla nostra posizione" esclamò Chase
USS Raziel
Ponte 2 - Laboratorio Medico Scientifico
15 febbraio 2396 ore 09.30
"Hazyel a Plancia"
=^= Agli ordini Capitano =^=
"Identità nave?"
=^= Attendere prego =^=
Passarono poco più di due minuti e la voce del tenente Nelek si fece nuovamente sentire dal comunicatore
=^= Confermo Marauder Orioniano.. i sensori rivelano anomalie compatibili a danni secondari a molti dei loro sistemi. Intercettata parte di trasmissione verso l'avamposto DK34 =^=
"La trasmissione è completa?"
=^= Negativo Capitano. Con un'approssimazione del 95,7% è stata interrotta da qualcosa. Le mando copia =^=
"Perfetto"
L'equipe radunata da Hazyel si mise immediatamente all'opera e dopo pochi istanti dai vari livelli vocali, fu isolata una comunicazione cifrata:
=^= Koorte joint Dekra at DK34. Malice =^=
Sullo stesso livello, la trasmissione continuava con imprecazioni e urla in orioniano, prima di interrompersi bruscamente.
=^= Capitano rilevo esplosioni e cali energetici a bordo del Marauder. =^=
"Scudi?"
=^= Abbassati Capitano =^=
"Allertare entrambe le squadre incursori, pronti all'azione entro cinque minuti!"
*
E che la fortuna ci assista *
USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
Contemporaneamente
=^= Allertare entrambe le squadre incursori, pronti all'azione entro cinque minuti! =^=
A sentire l'ordine del Capitano, Fox si alzò talmente di scatto che quasi cadde dalla sua poltrona. Chase represse una risata nervosa, ma nei suoi occhi Lucius leggeva la sua stessa preoccupazione.
La stessa Nelek appariva spiazzata, almeno per gli standard vulcaniani: attaccare con dieci uomini un'unità nemica di quella stazza e con quel numero di equipaggio rasentava a rigore di logica il suicidio solo un'azione perfetta avrebbe avuto qualche probabilità di riuscita.
"Capitano questa è una pazzia!! Una follia!!" l'esclamazione di Lucius gli uscì troppo acuta e simile ad un grido
=^= Pazzia? No questo significa essere la Raziel! =^=
C'era determinazione assoluta in quelle parole e ciò bastò alla Nelek per riprendere in mano la situazione:
"Siamo ai suoi ordini Capitano, quali sono le istruzioni?"
=^= Doppio teletrasporto, Tenente.. io vado in Plancia con una squadra, la seconda in sala macchine. Entriamo ed usciamo portando via il pacco e lasciando tanti regalini esplosivi =^=
"Ricevuto.. diramo le istruzioni ai capisquadra, Signore.. tempo per il teletrasporto quattro minuti e cinque secondi"
Marauder Koorte
Ponte 1 - Plancia
15 febbraio 2396 ore 09.32
"Avaria al sistema energetico primario"
"Disfunzione degli smorzatori inerziali"
"Velocità curvatura ridotta di un quinto"
"Scudi disabilitati"
"Sensori funzionanti solo a corto raggio"
"Comunicazioni fuori uso"
L'elenco pareva non finire mai. Xenshja era furibondo. Avevano scoperto la causa di tutte quelle anomalie: un traditore a bordo. Non l'avevano ancora identificato, ma era questione di tempo. Avrebbe torchiato personalmente tutti i suoi uomini e avrebbe trovato quel verme e l'avrebbe ucciso con le sue stesse mani.
Gli uomini in plancia erano alacremente alle prese con ogni tipo di guasto e la sua enorme e nerboruta stazza davanti alla porta del suo talamo ove si intratteneva con Selouva, la sua schiava preferita, stimolava tutti a fare del loro meglio.
Xenshja non era mai stato famoso per la sua pazienza: in molti erano caduti preda della sua rabbia incontrollabile nel corso degli anni. Venivano sollevati da terra col minimo sforzo e veniva loro rotto il collo.
Molti dei loro ingegneri migliori erano stati uccisi in quel modo: l'ultimo rimasto, Rol Manar, aveva preferito acconsentire all'imperioso invito di Po'Kar e trasferirsi sulla nave Gorn piuttosto che rischiare ancora la fortuna.
Pertanto, pur essendo in molti ad interessarsene, in pochi sapevano esattamente cosa stavano facendo. Ciò aumentava la confusione, ma almeno nessuno poteva essere incolpato di non aver fatto il massimo.
All'improvviso cinque fasci luminosi apparsi in plancia lasciarono il posto ad altrettanti individui ammantati di nero, senza alcun simbolo distintivo.
Ci fu un lunghissimo attimo di immobilità, prima della tempesta: gli orioniani, presi alla sprovvista, si misero ad urlare ed imprecare, attaccando a testa bassa cercando di affondare colpi furenti, forse più addestrati alle risse che ad un combattimento vero e proprio.
A contrastarli un gruppo perfettamente addestrato: fuoco di sbarramento incrociato mentre minavano la plancia con decine di dischi esplosivi. Niente prigionieri, nessuna pietà. Un inizio memorabile.
Incalzati delle urla furiose del loro Capitano, in molti accorsero verso la plancia, piombando sugli incursori.. ma incanalati nell'angusto corridoio d'accesso, il loro numero non contava niente: ad uno ad uno vennero abbattuti dal fuoco federale.
La situazione parve cambiare quando uno degli incursori fu colpito in una parte non protetta dall'armatura, cadendo rovinosamente a terra, ma subito un fascio luminoso lo avvolse portandolo in salvo, stroncando sul nascere l'urlo di vittoria degli Orioniani. Segno che la Nelek svolgeva egregiamente il suo compito.
Hazyel riorganizzò quindi i propri uomini in attesa di notizie dalla seconda squadra: a loro aveva affidato il compito di iniziare coi fuochi d'artificio.
Xenshja vide la manovra avversaria ed emise un grido furioso lanciandosi all'attacco in prima persona seguito da un pugno di fedelissimi. Occhi bui come la notte. Denti aguzzi come zanne. La sua guardia personale. I migliori guerrieri di quella nave.
Hazyel sorrise sotto al visore: il suo avversario aveva rivelato un difetto fatale: facile da provocare, semplice da ingannare. Prima che ferite e stanchezza potessero imporre il loro tributo sugli attaccanti, il suo omologo si lanciava senza protezione all'attacco: aveva mangiato l'esca.
Xenshja sorrise ed il suo ghigno si allargò man mano che si accorgeva che gli incursori erano troppo impegnati per rendersi conto del suo attacco a sorpresa. Fu all'ultimo che si accorse dell'errore: due esplosioni bloccarono l'accesso alla plancia e simultaneamente tre dei quattro incursori nemici rimasti aprirono il fuoco sui suoi uomini.
Fu un carnaio, ma Xenshja non decelerò la sua corsa caricando a testa bassa il nemico più vicino, convinto di spazzarlo via con il solo impeto fisico. La sua montagna di muscoli si abbatté contro quell'incursore che incrociò le braccia in avanti attutendo l'urto pur continuando a scivolare all'indietro.
Il nerboruto Orioniano stava per gridare vittoria quando Hazyel puntellò il piede della gamba posteriore bloccandosi di botto. Xenshja lo sentì ridere prima di venire scagliato all'indietro a terra rialzandosi con uno scatto di reni, fu raggiunto in pieno volto da una sequenza di due colpi in rapida successione: il primo ad altezza occhi, il secondo alla carotide che lo lasciarono intontito e senza fiato. Fu così che, incredulo, finì falciato dal fuoco incrociato degli altri tre incursori.
Persa la loro guida, gli Orioniani rimasti iniziarono a battere in ritirata, mentre l'eco delle esplosioni in Sala Macchine si propagava rapidamente fino in Plancia.
Protetto dai suoi uomini, Hazyel si diresse verso la consolle principale ed iniziò ad operare per prelevare i dati del computer di bordo.
=^= Recupero seconda squadra in corso Capitano.. nessuna notizia del pacco, ma non c'è più tempo! A breve tocca a voi, Signore =^= la voce della vulcan Nelek si rifece sentire
=^= Va bene Tenente.. siamo quasi pronti =^= rispose Hazyel prima di ordinare ai suoi uomini di azionare gli esplosivi
Estratto il chip dal computer di bordo del Marauder, si distrasse una frazione di secondo per inserirlo in una delle tasche della tuta e fu sufficiente: due Orioniane si gettarono fuori dal talamo di Xenshja puntando alle spalle di Hazyel con furia omicida.
La prima, alta e dai capelli nero carbone, più agile di una scimmia, iniziò ad avvinghiarglisi attorno, cercando un punto ove colpirlo, urlando come un'ossessa, mentre la seconda, più minuta e dai capelli ramati, tentò di imitarla, ma con minor convinzione e fu sbalzata facilmente indietro dal Risiano, prima di ributtarsi all'attacco.
Mentre gli altri tre incursori, impossibilitati ad agire temendo di colpire il loro Capitano, venivano teletrasportati sulla Raziel, gli Orioniani, attratti dalle urla di Selouva, tentarono una sortita nello stretto varco rimasto all'ingresso della plancia, partendo alla carica.
Quello che videro li lasciò però sconcertati, facendo loro perdere l'iniziale slancio: un'enorme figura ammantata di nero si dibatteva reggendo l'assalto di due femmine.. quella che conoscevano come Zhide, esperta dei sistemi di bordo, e Selouva, la schiava preferita di Xenshja, lottavano con l'aggressore, ma non lesinavano di colpirsi a vicenda, in preda ad un apparente raptus incontrollabile di follia guerriera.
Il loro nemico sembrava riuscire a reggere ottimamente entrambe su di sé, mulinando però le braccia per fermare l'irruenza delle due femmine. Ogni suo movimento pareva essere seguito da un'esplosione, come se fosse in grado di infilzare chiunque attorno a lui con tuoni e fulmini, seminando distruzione.
Prima che gli Orioniani si riprendessero dalla sorpresa e fosse troppo tardi, un fascio luminoso trasferì il terzetto nella cella detentiva della Raziel, mentre la nave federale si allontanava in direzione dell'orizzonte.
USS Raziel
Ponte 2 - Cella di Detenzione
15 febbraio 2396 ore 09.48
Il teletrasporto sembrò placare per un lungo attimo l'indole guerriera di Selouva che fissò con livore la rivale e l'odiato nemico, come indecisa sul da farsi. All'improvviso, balzò in avanti ed attaccò con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Non pochi della squadra di sicurezza della nave, guidata da DiNardo, si stupirono quando videro le due Orioniane accapigliarsi furiosamente, mentre il Capitano si precipitava sulle due per tentare di sottrarre Zhide dalla furia di Selouva.
Riuscì alla fine a prendere quest'ultima dalla folta chioma di capelli neri, ad alzarla a forza di braccia per poi serrarle il collo con una mano, sbattendola con violenza contro una paratia. Una.. due.. tre volte..
Alla fine Selouva cedette. Smise di combattere e tentò il tutto per tutto: si mise a fare gli occhi dolci, iniziando a flirtare, strusciandosi come una gatta con le lunghe gambe affusolate.
Zhide guardava la scena con occhi sbarrati, mentre la squadra di sicurezza della nave era indecisa sul da farsi.
Fu Nelek a risolvere la situazione, presentandosi accompagnata da altri due vulcaniani: il primo membro dello staff medico, mentre il secondo era uno dei collaboratori della Mendel.
Diede ordine di disattivare il campo di forza il tempo necessario per entrare nella cella detentiva ed i tre presero in custodia Selouva che li fissò a lungo con odio profondo mentre letteralmente strappavano il loro Capitano dal suo approccio lussurioso.
Quest'ultimo, dal canto suo, si limitò a porgere con una risata la mano all'altra Orioniana, aiutandola a rialzarsi ed accompagnandola verso DiNardo ed i suoi uomini rimasti a bocca spalancata.
"Non mi dica che ha perso la sua loquacità.. non ha mai visto due belle ragazze lottare per un uomo?" lo incalzò scherzosamente Hazyel
"Eh? Si ma lei?"
"Lei? O beh.. è Malice.. una nuova amica"
USS Raziel
Ponte 2 - Infermeria
15 febbraio 2396 ore 10.05
Mentre la dottoressa Welsh ne esaminava attentamente le escoriazioni e le ferite riportate, l'agente Malice era letteralmente furibonda:
"Quasi due anni.. quasi due lunghissimi e fottutissimi anni da infiltrata a bordo! Tutto buttato nel sciacquone interstellare senza un motivo! Arrivate voi ed è tutto rovinato! Avevo dovuto sopportare qualunque tipo di approccio e angheria, ma finalmente dopo che quel rincoglionito presuntuoso di Rol Manar era scappato coi Gorn, potevo fare il bello ed il cattivo tempo sulla Koorte. Il loro Capitano mi aveva in simpatia, non avrebbe mai sospettato di me e avrei condotto la Flotta al mandante di questo traffico.. ora mi dite chi devo ringraziare? Voglio nome e cognome da mettere nel mio rapporto"
"Lei non avrà nulla di tutto ciò.. ma deve stare ferma, o da me avrà soltanto un bel sedativo, glielo posso garantire"
"Ahia.. no ok, ma stia attenta! Selouva picchia pesante! No comunque dottoressa, io esigo il nome di chi comanda qui dentro! Quello che mi ha mandato quei cinque energumeni a rovinarmi la missione! E mandi via quel cane da guardia lì, non è ho bisogno"
"Ferma e zitta!" esclamò esasperata Welsh
Hazyel, che osservava divertito la scena, decise che era ora di fare le dovute presentazioni:
"Agente Malice è stato tracciato il suo ultimo messaggio criptato. Quello che è apparso evidente è che qualcuno a bordo della Koorte aveva decrittato almeno in parte il sistema che lei usava per comunicare con la Flotta. È stato pertanto deciso di porla in salvo, salvandole la vita, recuperando i dati del computer di bordo del Marauder Orioniano e confidando nelle informazioni che lei è riuscita a raccogliere in questi mesi"
"Me la sarei potuta cavare benissimo da sola senza che veniste a mettere il becco, mandando all'aria la mia copertura ! Dannazione!"
"Non ho finito.. l'operazione di recupero si è svolta per permettere a buona parte degli ufficiali superiori di questa unità di continuare la loro missione sull'avamposto DK34 e per evitare che la Flotta incaricata di porre fine a questo illecito traffico si trovasse contro due navi particolarmente ostiche da affrontare contemporaneamente"
"Il Marauder l'avrei messo fuori gioco da sola, non c'era bisogno che qualche burocrate desse l'ordine di abbordaggio. È merito mio se siete riusciti a salire a bordo! La vostra è stata pura fortuna! Ora voglio parlare col suo ufficiale in comando e poi avere la possibilità di comunicare in privato col mio responsabile nei servizi!"
"Come vuole.. le posso annunciare, e con vero piacere, che fino a nuovo ordine il suo supervisore sarò io Malice.. sono l'agente speciale Hazyel" senza aggiungere altro, si levò il casco visore e si spogliò della parte superiore della sua tuta Prophet.
La dottoressa Welsh sorrise nel vedere l'espressione stupita della sua paziente, finalmente ammutolitasi. Il tricorder con cui la scansionava evidenziò un notevole aumentò del battito cardiaco, non conforme allo stato emotivo di sorpresa che si sicuro la donna stava provando.
Più probabilmente fu l'effetto visivo di vedere il suo bel interlocutore a torso nudo con un sorriso stampato sul volto a crearle quella particolare agitazione. Malice, se quello era il suo vero nome, era per metà terrestre e metà orioniana e la Welsh era sicura che nessuna delle due metà fosse indifferente allo spettacolo che stava assistendo.
Nemmeno lei, a dire la verità, ma lei aveva la fortuna di non essere stata sottoposta per mesi all'esposizione prolungata con Orioniani ubriachi dei feromoni emessi dalle centinaia di schiave presenti sulla Koorte.
Ad interrompere l'improvviso silenzio ci pensò la vulcan Nelek che invece pareva del tutto immune a qualsiasi tipo di pensiero di tal genere
=^= Rapporto Capitano. Non si registrano attività sospette su DK34. Abbiamo tre feriti della seconda squadra che si aggiungono a quello della sua unità, nessuno in pericolo di vita. Ho provveduto ad allertare il Comandante Moses della mutata situazione e ha.. ehm.. grugnito qualcosa di affermativo, Signore.. penso fosse un complimento a cui mi associo =^=
"Ottimo Tenente, vado matto per i piani ben riusciti"