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USS RAZIEL - MISSIONE 01 RSS USS RAZIEL - Missione 01

01.13 "All'ultimo minuto"

di Alexander Wood, Pubblicato il 16-05-2016

Avamposto Commerciale DK34
Navetta Devil's Punch
15 Febbraio 2396 - ore 11.45


Elaina sembrava essere sempre più in difficoltà a camminare: le costole incrinate non erano una ferita particolarmente pericolosa, ma il senso di malessere che le provocavano, unita al fiato corto, le avevano reso necessario l'aiuto del Comandante Wood per poter proseguire.
Dal canto suo, Alexander appariva sempre più preoccupato mentre sorreggeva la compagna, in quanto si sentiva piuttosto impotente mentre osservava il dolore provato dalla donna che amava.
"Elaina guarda, siamo arrivati!" esclamò Alexander indicandole la navetta per infondere forza alla compagna.
"Ecco il nostro ammasso di ferraglia ed è tutto tranquillo. Per me siamo arrivati addirittura prima del nostro caro Capitano Ingram, siamo stati grandi"
"Arrivati prima?" Elaina si voltò sforzandosi di fare un sorriso al partner
"Da quando è diventata una gara di velocità?"
Alexander intravvide per un attimo Tars affacciarsi dal portellone e poi sparire nuovamente all'interno della navetta
"Su, che se arriviamo prima di Moses magari se la prende un po' meno"
Elaina si voltò nuovamente verso il compagno osservandolo con fare ironico
"Si arrabbierà un po' meno? Ti senti ottimista?"
Alexander iniziò ad aiutare Elaina a salire a bordo sorridendo
"L'ottimismo è la chiave per risolvere molte situazioni!" ammiccò rapidamente per poi esclamare "Eccoci arrivati!"
Un rumore al loro fianco fece voltare i due giovani, lasciandoli in totale silenzio, mentre il Comandante Moses li squadrava con espressione resa ancora più minacciosa da quel camuffamento che gli era stato applicato in volto.
Lentamente Moses girò attorno ai due scrutando con sguardo severo i due, fulminandoli con lo sguardo e soffermandosi in particolar modo su Elaina.
"Una volta tornati sulla nave io e voi due parleremo di quanto è successo, Ora sbrigatevi. Comandante Tarev raggiunga la Mendel nella sezione posteriore. Comandante Wood, venga in plancia, è ora di lasciare questa base"
I due non ebbero neppure il tempo di rispondere che Moses si era già voltato rientrando in plancia, lasciandoli per qualche attimo immobili ed esterrefatti.

USS Raziel
Ponte 4 - Hangar
15 Febbraio 2396 - ore 11.47


Dave aveva da poco lasciato la plancia per raggiungere l'hangar tre, ove avevano agganciato la navetta Orioniana, soffermandosi ad osservarla con un misto di curiosità e preoccupazione. Era un po' nervoso per il suo primo incarico in solitaria, ma la fiducia che gli stava dando il Capitano lo riempiva di entusiasmo.
"Pronto alla partenza Tenente?"
Chase si voltò trovandosi di lato il Capo Ingegnere
"La navetta è pronta e testata, abbiamo manomesso lo schermo, quindi se tenteranno di comunicare lo faranno solo con la chiamata audio. Credo sia la soluzione migliore per mantenere la copertura fino all'inizio dei teletrasporti"
"Non c'è il rischio che capiscano che è stato tutto preparato appositamente?"
Fox scosse il capo
"No, se dovessero lanciare una scansione rileverebbero la presenza di un malfunzionamento dovuto ad una scarica di plasma"
Chase annuì per un attimo osservando ancora la navetta
"E per quanto riguarda le coordinate dei membri della Leicester, sono già in memoria?"
"Si, Cippy ha fatto un ottimo lavoro e ci ha inviato i dati senza nessun problema, quindi non appena in posizione dovrai avviare il teletrasporto, cercando di essere molto rapido"
"Altri suggerimenti?"
"Si, non farti colpire"
Dave si voltò ad osservare l'amico
"Dici che non è una navetta molto sicura?"
"Dico che preferisco non scoprire nella pratica quante bordate della base possa reggere, quindi evita di farti colpire"
Chase fece un sorriso divertito, mentre si apprestava a salire:
"Farò del mio meglio!"

Avamposto Commerciale DK34
Navetta Devil's Punch
Contemporaneamente


Moses, seduto a fianco della postazione del timone, occupata da Tars, si voltò ad osservare per qualche attimo i volti di Naidoo e di Wood, ma non servì dire nulla: erano pronti a sostenere il resto della sceneggiata.
La sola cosa che restava da fare era contattare nuovamente la base.
Attivato lo schermo, apparve il volto piuttosto contrariato di Serak, che fissò per svariati secondi Moses prima di parlare.
"Capitano Ingram, se ne va già via? Non ha ancora provato tutto ciò che questa base può offrirle!"
"Serak, la sua proposta mi lusinga, ma il carico di schiave è rimasto senza la mia supervisione già per troppo tempo e preferisco andare a recuperarlo il prima possibile. Come comprenderà si tratta di una mercanzia delicata e potenzialmente pericolosa, la Flotta Stellare tende a non tollerare questo innocuo traffico e potrebbe requisire tutto"
Serak annuì mestamente:
"Siamo dei poveri commercianti in un mondo di bigotti opportunisti, sempre tanto bravi a nascondersi dietro le loro belle uniformi federali!"
"Esattamente, ecco il motivo per cui la mia partenza deve avvenire ora!"
Serak sembrò tergiversare:
"Speravo almeno di avere la possibilità di assistere alle performance dell'altra schiava, con tutte quelle curve avrei potuto fare grandi guadagni anche solo con le riprese!"
"Suvvia Serak, ci rivedremo molto presto e questa volta con tutto il carico! Ho notato che la mie Orioniane sono merce che sulla sua base verrebbe venduta facilmente, ho avuto un'ottima idea nel volerle portare qui!"
Alle parole di Moses, in Serak parve riaccendersi la speranza:
"Mm, beh, in effetti la mia base è la migliore per poter intrattenere certi tipi di transazioni. E quando pensa di tornare?"
"Fra tre giorni, se tutto va bene, purtroppo con la Flotta Stellare in giro è meglio essere prudenti e scegliere percorsi meno diretti, ma decisamente meno frequentati"
Serak annuì ancora per poi sbuffare:
"E' un peccato, speravo di avere la possibilità di passare un po' di tempo con quella schiava tutta curve! Ad ogni modo, mi rifarò al suo ritorno!"
Moses fece un ghigno divertito:
"Se paga bene, potrà farne quello che vuole con quella schiava!"
Serak rispose con un ghigno ancora più beffardo:
"Fra una bella donna e il latinum sceglierei sempre e solo il latinum, ad ogni modo buon viaggio Capitano. La attendo al suo ritorno!"

Navetta Orioniana
Plancia
15 Febbraio 2396 - ore 11.55


Chase era oramai in dirittura di arrivo, si stava avvicinando all'avamposto commerciale mantenendo una velocità omogenea per non attrarre troppo l'attenzione.
Tirò un sospiro di sollievo nel vedere la navetta Devil's Punch che si apprestava ad uscire da uno degli hangar, ma non ebbe tempo di rallegrarsi per la buona riuscita del piano che sentì la consolle bip-pare avvertendolo di una chiamata in arrivo.
"Avamposto commerciale DK34 a navetta sconosciuta. Non era previsto il vostro arrivo, si prega di procedere ad identificazione immediata o verranno prese contromisure adeguate"
Chase trattenne per un attimo il fiato prima di rispondere
"Sono il braccio destro del Capitano Onias, sono stato mandato qui per sincerarmi che la base possa andare bene al carico che il mio capo vuole piazzare"
"Il Capitano Onias? Ancora in attività? Tutto ciò è molto interessante.. Tuttavia i nostri sensori rivelano che il vostro sistema di comunicazione è stato lesionato, il che è un guaio.. non mi piace trattare con chi non posso vedere"
Chase fece un sorriso:
"Ovviamente, neppure a me.. è per questo che vorrei attraccare, sono certo che faccia a faccia la comunicazione sarà nettamente migliore"
"Posso sapere di che carico si tratti?" pungolò Serak
"La fiducia del Capitano Onias nella riservatezza dell'amministratore di questo avamposto debbo dire che era alquanto mal riposta se pensate veramente che risponderò a questa domanda. Non sono propenso a comunicare certe informazioni con il rischio che vengano udite da orecchie poco amiche. L'affare è molto interessante, posso assicurarglielo, ma se lei Serak vuole conoscerlo dovrà concedermi di sbarcare e parlargliene di persona!"
"Molto bene, si avvicini all'hangar che le verrà indicato ed occhio alla navetta del Capitano Ingram, si tratta di un ospite gradito!"
Chase sorrise nuovamente
"So fare il mio lavoro!" detto questo chiuse la comunicazione.
A poco a poco la navetta Orioniana si portò sempre più verso la navetta Devil's Punch fino a posizionarsi parallelamente alla stessa: quello era il segnale, non ci fu la necessità di comunicare nient'altro che ambo le navette iniziarono una serie rapida di teletrasporti portando a bordo Ziral e tutti gli ostaggi della Leicester ritrovati nell'avamposto.
Pochi attimi dopo e l'avamposto aveva alzato gli scudi ed energizzato le armi.
Per la seconda volta la consolle di Chase iniziò a segnalare l'arrivo di una chiamata dalla base, ma sapendo chi fosse l'interlocutore si limitò ad ignorarlo, attivando i motori ad impulso a piena potenza e sfuggendo dalle bordate di phaser con una serie di manovre evasive.

Avamposto Commerciale DK34
Stiva di carico
Pochi istanti prima


Po'Kal era sempre più furente, le ricerche di quella decina di Klingon non aveva dato alcun frutto e per di più aveva perso tutti i suoi prigionieri, senza neppure aver avuto il tempo di carpire loro tutte le informazioni che tanto stava cercando.
Preso dall'ira iniziò a distruggere le casse presenti nella stiva, sapeva che fosse del tutto inutile, ma la rabbia che l'aveva colto gli rendeva impossibile ragionare lucidamente.
Stava per colpire con un pugno l'ennesima cassa che si accorse di un movimento alla sua destra. Si voltò di scatto prendendo per la collottola proprio quel piccolo essere che tanto detestava, Ziral: con un ghigno furente sul volto alzò il Ferengi per poi sbatterlo alla paratia.
"Guarda guarda chi finalmente ha deciso di rimostrare il suo brutto muso in giro"
"Capitano Po'Kar, la prego, non lo faccia!"
Ziral si rialzò a fatica
"La prego, non lo faccia!"
"Tu ora le pagherai tutte, dalla prima all'ultima umiliazione"
"No, la prego! La pagherò, la pagherò bene!"
Po'Kar colpì Ziral con un manrovescio calibrato abbastanza potente da farlo ricadere a terra dolorante
"E pensi davvero che pagandomi avrai salva la vita? Povero stolto, il latinum non vale il mio onore e tu, sottospecie di larva informe, non hai nulla che mi interessi di più di vederti soffrire fino a supplicare di essere ucciso!"
Ziral era terrorizzato
"La prego, sia comprensivo e guardi ciò che posso offrirle! Io ho molti agganci, saranno tutti suoi!"
Po'Kar sorrise in modo malvagio
"Questo è per aver drogato me e i miei uomini sulla base" detto questo sferrò un colpo di coda al torace del Ferengi sufficiente a toglierlo letteralmente il fiato, senza ucciderlo
"A causa tua mi sono giocato la possibilità di avere una conversazione con il Capitano Ingram"
Ziral tossì per qualche istante, poi tentò di rialzarsi
"Se è questo il problema posso aiutarti, posso combinarti un incontro con quel Capitano, posso riuscirci!"
Po'Kar colpì con un altro manrovescio il Ferengi per poi rispondergli quasi ringhiando
"Ai miei piani ci penso io, è ora che tu muoia, in fin dei conti non vale la pena che sprechi il mio tempo con una simile nullità come te"
Ziral si raggomitolò quasi su se stesso preso da una forte crisi di panico
"No!! Sono ancora giovane! Non posso morire con così poco latinum!"
Po'kar sorrise mentre sollevava la coda e l'agitava in aria prima di farla abbattere sul Ferengi.. voleva vedere negli occhi dell'odiato essere il terrore puro prima di ucciderlo
Stava per assaporare la sua vittoria, quando, all'ultimo istante, Ziral venne avvolto da una nuvola luminosa e teletrasportato via, scomparendo alla vista di un sempre più furioso Capitano Gorn, mentre ovunque risuonavano gli allarmi dell'avamposto.

USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
Contemporaneamente


Hazyel era seduto sulla sua poltrona in attesa di informazioni.
Sembrava emanare un'aurea di assoluta calma, mentre attorno a lui i membri presenti in plancia apparivano nervosi e preoccupati, seppure cercassero di non darlo a vedere.
Alcuni si osservavano di tanto intanto attorno, quasi sentendosi fuori posto in quella situazione di stallo continuo, mentre altri restavano con gli occhi incollati alle loro consolle, cercando di isolarsi da quella snervante attesa.
"Chiamata in entrata Capitano"
"Si tratta della navetta del Comandante Moses o del Tenente Chase?"
L'addetto alle comunicazioni scosse il capo
"No signore, si tratta dell'Ammiraglio Bates"
Hazyel fece un lungo respiro per poi annuire:
"Molto bene, sullo schermo"
Dopo pochi istanti, apparve il volto decisamente irritato dell'Ammiraglio:
"Non mi sembra di scorgere ancora il Comandante Moses in plancia, posso presumere si trovi da qualche altra parte della nave?"
"Non ancora, gli uomini non sono ancora rientrati"
La Bates sospirò per un breve istante prima di tornare ad osservare il Capitano
"L'avevo informata che era in arrivo una flotta di navi, l'ho messa al corrente dell'importanza di questa retata all'avamposto DK34, così come sono certa di essere stata chiara di aver ordinato che la missione venisse terminata e gli uomini richiamati. È corretto? O per caso mi sbaglio in qualcosa?"
Hazyel scosse il capo
"No Ammiraglio, non sbaglia, ma.."
Non fece in tempo a concludere che la Bates riprese a parlare
"Capitano, la flotta è oramai in dirittura di arrivo, questo significa che i vostri uomini finiranno per ritrovarsi giusto nel bel mezzo dello scontro. Posso sapere per quale motivo la squadra non ha provveduto a lasciare l'avamposto?"
"Sono stati ritrovati altri membri della USS Leicester, all'incirca una decina. Ciò ha rallentato le operazioni di evacuazione della squadra.. il tutto dovrebbe avvenire in questi minuti"
"Capitano Hazyel! Non riesce a capire che non c'è più tempo? La flotta è lì, l'attacco coordinato sarà eseguito appena uscita da curvatura! Dovete andare via subito! Quanto pensate ci voglia ancora prima di lasciare la zona di operazioni?"
Il Capitano Hazyel stava per rispondere quando l'addetto alle comunicazioni gli fece motto, sorridendo felice, a quel punto alzò il capo verso lo schermo con espressione decisamente più rasserenata
"Giusto adesso Ammiraglio, se la fortuna ci assiste, le navette sono in dirittura di arrivo"
La Bates spalancò gli occhi osservando Hazyel per poi tirare un sospiro di sollievo
"All'ultimo minuto utile, Capitano"
Hazyel sorrise piuttosto beffardo osservando la donna
"Beh si vede che è all'ultimo minuto che noi sappiamo dare il meglio!"
L'Ammiraglio lo osservò con cipiglio severo per poi fare un colpetto di tosse
"Mi faccia richiamare dal Comandante Moses, ho un paio di cose da dirgli. Quanto a lei, ottimo lavoro, ma porti immediatamente la Raziel via da lì!"

Avamposto Commerciale DK34
Sala controllo
15 Febbraio 2396 - ore 12.05


Serak era furibondo mentre cercava di comprendere che cosa fosse stato portato via dalle due navette. Era seduto alla poltroncina al centro della sala e lanciava degli sguardi di fuoco verso i propri sottoposti.
"Allora, si può sapere se mancano delle merci?"
"Non saprei Serak, non mi risultano mancanti delle nostre proprietà ma la base è grande e le merci stoccate qui sono molte, ci vorrà molto tempo per controllare e capire cosa è stato prelevato. Nulla di nostro comunque."
Serak sferrò un pugno al bracciolo
"Meglio così, ma non accetto di essere preso in giro! Esigo che qualcuno li insegua!" rifletté per un attimo
"I Capitani Anut e Faer dovevano trovarsi entrambi a non grande distanza da qui, giusto?"
Uno dei sottoposti si girò ad osservarlo
"Si Serak, perché?"
Serak sorrise freddamente
"Hanno due ottime navi, prenderanno in poco tempo quelle navette!"
"Intende abbuonargli i debiti che hanno contratto con loro?"
"Certamente no!" Serak osservò con sguardo quasi disgustato il giovane Ferengi alla consolle "Ma come ti viene in mente?"
Il giovane lo osservò sorpreso
"Ma come pensa di convincerli ad aiutarla?"
Serak scosse il capo
"Rinuncerò a una parte degli interessi che mi devono, mi sembra una cosa più che ragionevole!"
Il giovane stava per rispondergli quando quasi tutte le consolle iniziarono a suonare, allarmando tutti i presenti
"Serak! Stanno arrivando navi federali! Ci stanno circondando!!"
"Ecco da cosa scappavano quei bastardi! Ingram deve aver saputo dell'attacco ed è scappato via appena in tempo!" rifletté Serak, alzandosi di scatto
"Lancia l'allarme! Fai scappare tutti! Non possiamo rischiare di far trovare qui tutte quelle merci, sarebbe la nostra fine!"
"E' già troppo tardi signore! Sono già qui!"
Serak si risedette pesantemente sulla poltroncina
"Cancellate il database della base, non lasciategli un solo dato! Forse io sarò finito, ma non permetterò loro di scoprire nulla da me!"