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USS NOVALIS - MISSIONE 14 RSS USS NOVALIS - Missione 14

14.08 "Chi cerca, trova"

di Denay Kuz, Pubblicato il 17-01-2016

SOL III - San Francisco, abitazione del Consigliere Noxin
22/06/2395 ore 20.43 - D.S. 72473.59


Il Consigliere Noxin era rientrato a casa ancora più nervoso di quando ne era uscito, la pessima notizia che gli era giunta lo aveva parecchio infastidito, tanto da ricondurlo nel proprio studio a lavorare. Iniziò a ricercare tutte le informazioni che poteva trovare sul Capitano Kuribayashi ed il suo equipaggio, soffermandosi su ognuno di essi con morbosa attenzione.
Il consigliere era talmente concentrato che fece un sobbalzo quando sentì il suono acuto del terminale, alzò lo sguardo e lo attivò.

"Prima ti ho detto che non devono vederci insieme, ma questo non era certamente un invito a chiamarmi a casa! Non possiamo rischiare ora che siamo così vicini alla fine!"
"Non temere, il canale è sicuro. Noi sappiamo fare i compiti a casa"
"Se così fosse non avremmo ancora Selk alle calcagna! Avevate un solo compito: farlo sparire! E voi cosa avete fatto? Ve lo siete lasciato scappare!"
"Non è stata colpa nostra, tutto faceva presupporre che non sarebbe sopravvissuto"
"Dovevate controllare meglio! Finché non si vede un corpo non lo si può dare per morto, siete stati degli inetti!"
"Inutile proseguire su questo discorso, abbiamo bisogno di direttive"
"Vuoi delle direttive? Allora di ai tuoi amici di attendere che trovino quel dannatissimo Selk e, una volta che quel ratto sarà uscito dalla tana, spazzateli via tutti! Non deve sopravvivere nessuno! Sono stato chiaro?"
"Molto bene"

La comunicazione si chiuse e il consigliere si alzò recuperando la propria bottiglia di scotch, bevendone un bicchiere pieno in meno di tre sorsate e portandosi alla finestra ad osservare la pioggia che cadeva fitta, ma, dato che neppure quello riusciva a calmarlo, scagliò il bicchiere a terra e se ne andò.

Velivolo romulano non identificato, classe Rehnet - Plancia
22/06/2395 ore 21.02 - DS 72473.63


Il Sub-Comandante Erein guardava con un certo disprezzo lo schermo di fronte a se, ignorando gli sguardi interrogativi che gli lanciava il collega che gli stava al fianco. Un silenzio assordante era sceso sui due ufficiali, dopo l'arrivo dell'ordine di restare in attesa, e nessuno dei due sembrava essere in grado di sopportare quell'inquietudine che li stava attanagliando.

"Sub-Comandante, tutto ciò non ha senso! Come possiamo capire se sono riusciti o meno a recuperare quel dannato vulcaniano se i nostri sensori sono disturbati dalle interferenze geomagnetiche del pianeta? Se almeno potessimo passare ad un monitoraggio attivo potremmo avere qualche dato in più!"
"No! Gli ordini sono chiari, continueremo a monitorare la zona e attenderemo che risalgano dal pianeta, a quel punto li attaccheremo. Non sono ammesse modifiche al piano, sono stato chiaro?"
"Ma signore, loro hanno violato lo spazio neutrale! Durante le trattative si erano impegnati a non accedere a quest'area dello spazio, sono in aperta violazione, perché non li attacchiamo in forza?"
"Perché pure noi siamo in violazione degli accordi, anche il Senato Romulano ha dato la sua parola che non ci sarebbero stati sconfinamenti nella zona neutrale per tutto il tempo delle trattative. Siamo in un vicolo cieco anche noi: non possiamo dire di aver casualmente rilevato la navetta federale, perché in teoria non dovremmo essere qui, e non possiamo neppure dire di avere avuto una soffiata e di essere venuti qui solo a controllare, perché questo porterebbe ad altre domande. Il rischio che capiscano l'esistenza di accordi segreti fra l'impero romulano e alcune personalità illustri della Flotta Stellare è troppo alto, abbiamo investito fin troppe risorse per veder naufragare tutto ora!."
"Ma Sub-Comandante, così ci troviamo con le mani legate!"
"È un rischio del tutto calcolato, inoltre non dimenticare che siamo pur sempre in vantaggio. Loro non sanno che ci siamo, anche se ci avessero cercato di certo non ci hanno localizzati, e il nostro velivolo è pesantemente armato. Appena risaliranno saremo qui ad attenderli."
"Si signore, ma non mi sembra tranquillo neppure lei"
"No, non sono tranquillo, c'è sempre la possibilità che capiti qualcosa di inaspettato. Quei maledetti federali sono spesso dotati di una certa capacità di improvvisazione, quindi è meglio tenersi pronti a tutto"
"Sub-Comandante, non sarebbe il caso di bloccargli almeno le comunicazioni? Se dovessero comunicare con la loro nave su un canale sicuro potrebbero rendere del tutto inutile la loro morte, la Federazione verrebbe comunque informata e tutti i nostri piani andrebbero in fumo"

Il Sub-Comandante Erein si voltò di scatto verso il proprio sottoposto riflettendo .un po' sulle sue parole, evidentemente non aveva preso in considerazione questa possibilità diede una riletta agli ordini pervenutogli e poi annuì, lasciandolo che il collega operasse alla consolle.

"Frequenze distorsive attivate Sub-Comandante, il sistema Entrax diventerà la loro tomba e nessuno potrà intervenire!"

Entrax III - Posizione sconosciuta
23/06/2395 ore 8.01 - D.S. 72474.88


Il piccolo briefing era da poco terminato e tutti i membri della squadra si stavano preparando a partire, il Dottor Di Maria stava selezionando i medicinali da portare con se mentre il Comandante Sev dava le ultime direttive al gruppetto di Seal federali che accompagnavano la squadra. Il Comandate Nimosit era già intento ad aprire il portellone quando una serie di allarmi sonori fecero voltare tutti, in particolare Kuz che corse alla consolle.

"No... no... no no no... non può essere!"

Gli sguardi dei colleghi si fissarono sul Comandante Kuz che, quasi febbrilmente, era intenta a digitare alla consolle. Il Comandante Nimosit tornò rapidamente sui suoi passi con sguardo serio e raggiunse a sua volta la consolle.

"No, cosa, Comandante Kuz?"
"Mi scusi signore, come vi avevo detto, avevo impostato una ricerca per individuare possibili navi romulane occultate, ma per sicurezza avevo predisposto anche una scansione ciclica che monitorasse i canali di comunicazione. A quanto pare qualcuno ha lanciato una frequenza distorsiva, siamo impossibilitati a comunicare."
"Abbiamo visite impreviste allora."
"Si signore, temo che sia così"

La squadra rimase per qualche attimo in silenzio ma, assimilata la brutta notizia, tutti iniziarono a pensare sul da farsi, osservando con sguardo fiducioso il primo ufficiale Nimosit. L'ufficiale, dal canto suo, osservò per un po' lo schermo e poi si schiarì la voce prendendo la parola.

"Signori, eravamo consapevoli che questa era una possibilità, sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata. Abbiamo il vantaggio di sapere che qualcosa ci sta aspettando lì fuori, ora cerchiamo di sfruttarlo. Comandante Kuz, sa dirmi come mai la sua ricerca non ha avuto successo?"
"Signore, se non le spiace risponderei io a questa domanda"

Il Comandante Nimosit si voltò verso il Comandante Sev "Prego, parli pure"

"Il Comandante Kuz ha lanciato una scansione alla ricerca delle frequenze, a noi note, impiegate nei sistemi di occultamento dei vascelli romulani. Se fosse stato un falco impiegato in un giro di ronda che perlustra il territorio, sicuramente sarebbe stato individuato, ma se invece fossero venuti qui appositamente per noi.. "
"Allora sicuramente hanno pensato anche ad utilizzare delle frequenze a noi sconosciute, ecco perchè non li abbiamo trovati. Fortuna vuole che si siano fatti scoprire bloccando i canali di comunicazione.." Concluse il Comandante Nimosit riflettendo sul da farsi.
"Quello che mi domando è perchè non sono già intervenuti" intervenne il Comandante Di Maria "Se sanno che siamo qui e che qui si trova anche Selk, perchè non sono scesi a prenderci tutti? Cosa stanno aspettando?"
"Staranno aspettando che il lavoro duro venga fatto da noi, hanno cercato di eliminare quel vulcaniano e hanno fallito, ora probabilmente vorranno essere prudenti. E ovviamente noi non vogliamo deluderli, quindi, dobbiamo cercare di trovare Selk il prima possibile. Comandante Kuz, io e lei guideremo il gruppo, tutti gli altri di copertura. Muoviamoci!"

USS Novalis - Ufficio del Consigliere
23/06/2395 ore 8.06 - D.S. 72474.89


Dwalla era seduta alla propria scrivania ed osservava pensierosa il proprio terminale, in attesa di avere qualche idea utile per poter agire, ma per il momento non riusciva a pensare ad altro che alla squadra di recupero: non sapeva come stessero, né se la missione stesse dando esiti positivi, e la cosa di certo non le permetteva di restare tranquilla. Sentì il sensore della porta è si voltò vedendo entrare il Comandante Moore.

"Allora, hai avuto qualche idea?"
"Nessuna, e tu?"
"Nessuna Dwalla, mi spiace. Ma possibile che tu non sappia nulla di quei diplomatici? Niente che ci possa aiutare a farti andare lì?"
"No, purtroppo, ed è una cosa molto strana. Finalmente i romulani si rendono disponibili a creare un accordo con la Federazione riguardo la zona neutrale e noi, al posto di scegliere il personale più esperto, preferiamo mandare personale alle prime armi. Mi sembra assurdo!"
"Se avessi qualche informatore sicuro sarebbe tutto più facile, ma il rischio che si scoprano le nostre carte è troppo grande ed inoltre questo non è di certo il mio campo d'azione"

Dwalla si voltò ad osservare il Comandante Moore per qualche attimo interdetta, ma subito dopo iniziò a riaccendersi, mentre la sua mente finalmente individuava una possibile soluzione. Rimase in silenzio per qualche minuto, immaginando tutto ciò che avrebbe potuto fare grazie alla sua fervida immaginazione e poi osservò nuovamente il collega.

"Hai ragione, abbiamo bisogno di informazioni e questo a tutti gli effetti è il mio campo"
"Aspetta Dwalla, se ci interessassimo direttamente della situazione daremmo decisamente troppo nell'occhio. Siamo già stati esortati a lasciar perdere, agire ora così apertamente sarebbe un suicidio"
"Non ti preoccupare, so a chi chiedere. Il suo nome è Samantha Lear, è una cara ragazza che lavora come segretaria del Consigliere Werden. Data la sua posizione e la sua proverbiale curiosità sa sempre tutto di tutti, sopratutto di ogni singolo diplomatico"
"E tu ti aspetti che le tue domande non faranno sorgere dei dubbi?"
"Io non farò alcuna domanda, la lascerò semplicemente parlare. Samantha, come ti dicevo, è una gran cara ragazza, ma non è in grado di mantenere un'informazione per se. E' capace di raccontarti vita, morte e miracoli, di metà Federazione e scordarsi poco dopo di avertelo raccontato. E' tanto cara ma con la testa fra le nuvole."
"Sicura che funzionerà?"
"No, ma male che vada potrò dire di aver tentato"

Entrax III - Posizione sconosciuta
DT 23/06/2395 ore 9.14 - D.S. 72475.02


La squadra camminava da circa un'ora, ma le coordinate sembravano sempre estremamente lontane. La neve caduta durante la notte si era ghiacciata per le basse temperature e aveva raggiunto la consistenza di polvere mista a ghiaccio, che rallentava gli uomini facendoli affondare fino alle ginocchia. Il Comandante Sev si osservava attorno con aria seria e concentrata, lasciando trasparire un po' di fastidio, mentre il Comandante Kuz lanciava di tanto in tanto il proprio sguardo verso il Comandante Nimosit, parecchio pensierosa.

"Deve dirmi qualcosa comandante?" La punzecchiò il Comandante Nimosit
"Non esattamente signore, mi stavo solo domandando cosa faremo una volta trovato Selk. Se abbiamo ragione e ci sono già i romulani ad attenderci, mi domando come riusciremo ad andarcene. Siamo su una navetta, potenziata e ben armata, ma pur sempre una navetta."
"E' proprio per questo che spero di trovare Selk il prima possibile"
"Mi scusi ma non credo di capire"
"Selk è scappato dai romulani" intervenne il Comandante Sev, sempre osservandosi attorno "Evidentemente ha escogitato un trucco abbastanza buono da permettergli di salvarsi e guadagnare il tempo necessario per farci arrivare fino a qui"
"Sempre se è ancora vivo, non dimentichiamoci che ci troviamo in un'area non propriamente ideale alla sopravvivenza. Camminiamo da ore e non ho visto grandi scorte di cibo, inoltre le temperature sono decisamente proibitive" Intervenne il Comandante Di Maria "Potrebbe non essere sopravvissuto, è una eventualità che dovete tenere in considerazione"

Il Comandante Nimosit si voltò indietro per qualche attimo "Dottore, sarò onesto. Sono dell'idea che possa essere ancora vivo, considerata la tempra dei vulcaniani. Ad ogni modo, credo che ne siano convinti i nostri cari amici Romulani. Sono in attesa che lo staniamo noi per loro, e quindi per il momento siamo relativamente al sicuro"

"E se non dovessimo trovarlo, comandante? In che modo potremmo andarcene da questo pianeta?"
"Comandante Kuz, non era lei la prima a voler venire qui?" risponde un po' canzonatorio il Comandante Nimonist "Su, dia un po' di fiducia alle capacità mie e del Comandante Sev! Se non troveremo Selk, saremo comunque in grado di inventarci qualcosa!"

Il Comandante Sev osservò per un attimo il primo ufficiale facendo un sorriso divertito per poi spostare la propria attenzione alla zona circostante "Comandante, la cosa che mi preoccupa ora è che siamo in campo aperto, siamo bersagli facili. Inoltre, non vorrei sembrarvi negativo ma, non vi pare anche a voi che stia tornando il vento?"

USS Novalis - Ufficio del Consigliere
23/06/2395 ore 9.36 - D.S. 72475.06


Dwalla era seduta comodamente sulla propria poltroncina, con una tazza di caffè fumante sulla scrivania: era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva chiamato la giovane, e francamente ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma in quel frangente non aveva altra scelta.
Appena si aprì il canale, rimase quasi stupita nell'osservare come il tempo fosse stato parecchio clemente con la giovane, come se gli ultimi sette anni non fossero minimamente trascorsi: Samantha era oramai una donna matura, ma la sua alta coda da cavallo e il suo volto, liscio e un po' paffuto, la facevano apparire ancora giovane.

"Ciao Samantha, spero di non averti disturbato"

Samantha apparve piacevolmente sorpresa di vedere Dwalla, tanto da rimanere silenziosa per qualche attimo, un piccolo attimo di pace che durò fin troppo poco.

"O cielo! Dwalla, sei tu? Non credevo proprio di sentirti! Saranno passati secoli dall'ultima volta che ci siamo parlate: ho sentito dire che hai ripreso servizio attivo su di una nave federale! Eh, ti capisco, sai? Anche a me negli ultimi anni è venuta una voglia matta di viaggiare, ma alla fine sono sempre qua. Del resto, fra il lavoro e i figli, alla fine non mi muovo mai da Sol III. Ah, lo sai che mio figlio ha avuto un bambino?"

Dwalla sorrise, sapeva che Samantha era peggio di un fiume in piena, ora non restava altro che attendere "No, non lo sapevo"

"Ah, vedi perchè ti dicevo che dovresti passare di più su Sol III? Non hai idee di quante cose siano successe! Non credo che ci sia stato un periodo simile, siamo sommersi dal lavoro! Il Consigliere Werden è alle prese con un trattato parecchio complesso, e di certo lavorerebbe molto meglio se non avesse sempre la testa per aria. Sua figlia sta passando un periodo di ribellione, e a quanto pare ha iniziato a frequentare Denis Adword, il figlio del Comandante Hatchin, te lo ricordi? Era un diplomatico piuttosto ricercato un tempo, ma ha perso abbastanza popolarità negli ultimi anni"

Dwalla annui brevemente, prendendo il proprio caffè e sorseggiandolo con calma.
"Sarà una lunga, lunghissima, mattinata"

Entrax III - Posizione sconosciuta
23/06/2395 ore 10.24 - DS 72475.15


La squadra avanzava compatta e in silenzio, mantenendo la formazione nonostante le difficoltà: erano partiti alla fine della tempesta per poter sfruttare l'assenza di vento e potersi muovere agevolmente, ma lo stato delle cose era mutato drasticamente in poco tempo. Una leggera brezza si era trasformata in un forte vento, che colpiva con tale forza la squadra da dar loro l'impressione di esserne spostati di peso. Il Comandante Kuz cercava di restare concentrata sul tricorder, per indicare la direzione da percorrere per giungere alle coordinate indicate, mentre gli altri ufficiali si controllavano attorno, cercando di evitare qualche attacco a sorpresa.

Il Comandante Di Maria alzò un po' il capo osservando il Comandante Nimosit "Signore, dovremmo cercare un riparo! La situazione si fa pericolosa, è evidente che siamo finiti in mezzo a una tormenta!"

"Siamo quasi alle coordinate, Signore! Mancheranno si e no una decina di metri!" incalzò il Comandante Kuz "Inoltre rilevo una serie di gallerie rocciose assimilabili a delle grotte proprio alle coordinate, potremmo rifugiarci lì!"
"Molto bene, signori proseguiamo. Un ultimo sforzo, coraggio!" li esortò il Comandante Nimosit.

Il gruppo annuì alle parole del Comandante, aumentando sensibilmente il passo e raggiungendo velocemente la grotta. Il tanto agognato rifugio si rivelò essere, purtroppo, solo una lunga insenatura sul lato sud est della montagna, con un ingresso piuttosto rettangolare e stretto.

"Se non altro non siamo più in mezzo alla tormenta. Comandante Kuz, mi conferma che sono queste le coordinate?"
"Si signore"
"Molto bene, anche se qui non mi pare ci sia molto"

Il Comandante Sev si addentrò un po' alla caverna "Signore, potrebbe essere profonda centinaia di metri questi grotta, forse dovremmo.." prese il phaser "Signore, c'è qualcun'altro in questa grotta!"
Le parole del Comandante Sev fecero scattare tutta la squadra, che in pochi attimi si prepararono, phaser alla mano, a fronteggiare il possibile pericolo. Il Comandante Nimosit si portò verso il Comandante Sev per controllare la situazione, ma era difficile riuscire a capire chi o cosa si stesse celando nell'oscurità.

"Sono il Comandante Nimosit, Flotta Stellare, siamo armati. Ti ordino di farti riconoscere o interpreteremo il tuo rifiuto come atto ostile!"
"Lunga vita e prosperità Comandante Nimosit" un uomo si fece avanti con indosso dei logori abiti romulani "Immagino che siate qui per me"

Il gruppo rimase per svariati secondi a fissare quasi attoniti l'uomo che li stava raggiungendo, sembrava solo lo spettro dell'immagine vista nel database della USS Novalis. Selk appariva nel complesso, parecchio debilitato: il volto scavato e le leggere occhiaie denotavano a primo sguardo la mancanza di cibo e di sonno, ma l'espressione seria e apparentemente imperturbabile non sembrava averlo abbandonato.

"Lei è Selk?"
"E' esatto, Comandante"

USS Novalis - Ufficio del Consigliere
23/06/2395 ore 11.12 - D.S. 72475.25


Dwalla era ancora lì che ascoltava Samantha, e per quanto si stesse sforzando a mantenere un'espressione interessata, iniziava seriamente a non farcela più: oramai anche il quarto caffè era finito e la sua fantomatica informatrice non sembrava arrivare al punto.

"Come ti dicevo, è stata una situazione assolutamente imbarazzante! Tu sai come è fatto Timothy, lui odia i romulani. Immagina la faccia che ha fatto quando il suo unico figlio maschio gli ha annunciato di aver conosciuto la figlia di un commerciante romulano e di essersene innamorato! Per poco non ha fatto un colpo sul posto! Voleva addirittura buttarlo fuori di casa, ma poi è intervenuta la moglie e si è calmato! A proposito di romulani, lo sai che per poco non sei stata chiamata per tornare a trattare con quei simpaticoni?"

Dwalla cercò di non darlo a vedere ma tornò a prestare tutta la sua attenzione a Samantha, annuendo leggermente con il capo.

"A si? Come mai?"
"Ma sei proprio fuori da ogni contatto tu! Il Consigliere Noxin è stato incaricato di gestire le trattative con i romulani relativi alla zona neutrale, per poco non sei stata richiamata tu ma il consigliere ha ritenuto più corretto dar spazio ai giovani, e che giovani! Secondo me il consigliere si è pentito subito, ma sai come sono fatti i tipi come lui! Una volta che hanno detto una cosa la portano avanti, a prescindere che sia corretta o meno! Ad ogni modo, secondo me è un miracolo se le trattative giungeranno al termine! Uno dei diplomatici, il giovane terrestre di nome Stan sta spudoratamente tradendo la moglie con una giovane romulana, un membro del gruppo diplomatico giunto da Romulus. A quanto pare le voci hanno iniziato a circolare, se lo venisse a sapere sua moglie scoppierebbe il dramma! A proposito di dramma, sai chi altro sta tradendo spudoratamente la moglie?"
"No, raccontami tutto.."

Dwalla lasciò che la giovane riprendesse a parlare, quello che voleva sapere lo aveva sentito e per il momento gli era più sufficiente. Iniziò a digitare con calma al terminale cercando tutte le informazioni che poteva trovare sul giovane diplomatico Stan Redir, compreso il nome della moglie. Annuì per un attimo a Samantha, in modo che proseguisse con il suo interminabile monologo e poi scrisse un breve messaggio, predisponendolo perché risultasse anonimo.

"Mi spiace, Stan, tua moglie non la prenderà bene, ma il tuo sacrificio potrebbe salvare molte vite..."