Velivolo romulano non identificato, classe Rehnet - Plancia
23/06/2395 ore 13.52 - D.S. 72475.55
La fuga dei federali fece sprofondare la plancia del vascello romulano in un clima di profondo nervosismo e inquietudine: nessuno aveva il coraggio di parlare ma tutti erano pienamente consapevoli che avevano fallito nel loro compito e avevano consegnato alla Federazione informazioni tali da porre ogni loro piano sul viale del tramonto. Il Subcomandante si era riseduto alla postazione di comando con sguardo nervoso, per poi inviare delle coordinate al timoniere.
"Dirigersi a quelle coordinate, massima curvatura"
Il timoniere si voltò perplesso "Signore, entriamo nello spazio federale?"
Il Subcomandante annuì "Avrei decisamente preferito evitarlo, ma non possiamo permettere a Selk di scappare. Attivare, timoniere."
Il timoniere si limitò ad annuire rapidamente, ma il resto dell'equipaggio apparve perplesso e sconcertato da quell'insolito ordine: iniziarono a guardarsi fra loro senza capire, per poi tornare a fissare l'ufficiale superiore, indecisi sulla possibilità o meno di chiedere qualche spiegazione o rimanere in silenzio.
"Mi scusi signore" intervenne alla fine l'ufficiale tattico "Ma stiamo tentando alla cieca di individuare la navetta?"
Il comandante scosse il capo "Non esattamente, appena saremo abbastanza vicini potremo localizzare il segnale della navetta. Non credo che serva ricordarle che abbiamo installato nei nostri velivoli un dispositivo di posizionamento e controllo remoto."
"Si signore" rispose il centurione "Ma dovremmo essere decisamente vicini alla navetta, e questo presupporrebbe sapere che effettivamente quella navetta passerà in una determinata area."
"E' proprio per questo che ci stiamo portando in un'area federale" rispose il Subcomandante D'Amarok "La nostra spia ci ha segnalato le coordinate del luogo di raccolta di Selk, è vero che potrebbe scegliere di percorrere un percorso più o meno ampio, ma alla fine dovrà per forza passare in quell'area."
Il centurione scosse il capo "Signore, non credo di capire. Perché dovrebbe puntare ad un luogo di recupero vecchio di quattro anni? E poi perché dovrebbero passare per forza in quell'area?"
"Meigok, non consideri che le spie alla fin dei conti sono persone che per un lasso di tempo sono tagliati fuori dal loro mondo, sono sotto copertura, e per uscirne seguono un preciso piano ideato in precedenza per velocizzare le operazioni. Inoltre la nostra spia ci ha informato che in effetti tutto è stato predisposto per l'arrivo di Selk a quelle coordinate. Andrà lì, ne sono certo." fece una piccola pausa "E per raggiungere quel luogo dovrà per forza passare per quel collo di bottiglia, è lì che dobbiamo aspettarli"
"Collo di bottiglia signore?" chiese un po' intimorito il timoniere.
"Esatto, ho detto proprio collo di bottiglia. Selk ha fretta, può anche allungare un po' il tragitto per rendere più difficile localizzarlo, ma non può evitare di passare in quell'area. Sostanzialmente quello è l'unico punto in cui il campo di battaglia ci è favorevole: nell'area a nord-est di quelle coordinate vi è una grossa supernova, i cui campi gravitazionali non darebbero scampo alla navetta, mentre verso sud-ovest c'è un'area di spazio instabile e impraticabile per le navette. Le tempeste di plasma in quella sottospecie di nebulosa sono talmente forti che se vi entrassero si auto-eliminerebbero, togliendoci ogni problema."
"Potrebbero tentare di aggirare esternamente l'area" incalzò il centurione alla console tattica.
"No, lo escludo" rispose il Subcomandante "Vorrebbe dire perderci troppo tempo e i nostri amici federali hanno fretta, molta fretta. Passeranno per la strettoia, e a quel punto riusciremo a individuarli e catturarli"
SOL III - San Francisco, abitazione del Consigliere Noxin
23/06/2395 ore 13.56 - D.S. 72475.56
Il nervosismo del Consigliere Noxin stava diventando sempre più visibile e nulla sembrava in grado di farglielo passare: aveva bevuto quasi tutta una bottiglia di scotch, ma neppure il leggero stato di ebrezza riusciva a tranquillizzarlo in quel momento. Sul pavimento si poteva vedere un padd quasi del tutto distrutto che emetteva ancora qualche flebile luce, ma sarebbe stato impossibile tentare di leggere lo schermo. Il rumore della chiamata fece voltare il consigliere verso il terminale, furente in volto.
"Consigliere, ho delle notizie da darle."
"Notizie? Le uniche notizie che voglio avere è sapere che quel dannato vulcaniano è morto con tutti gli altri federali ficcanaso che sono andati a cercarlo!"
"Purtroppo non è questa la notizia che le devo comunicare, anzi, dalle mie informazioni Selk ed il gruppo di federali sono riusciti a imbrogliare la nave romulana e darsi alla fuga. Abbiamo rilevato un loro messaggio ma sono stati furbi, non hanno dato alcuna sorta di informazione, non sappiamo esattamente dove si trovino."
"Incapaci!" sbottò di colpo il consigliere "E vi reputate una razza superiore agli umani? Siete dei buoni a nulla! Non posso crederci che siate riusciti a farveli sfuggire!"
"Si calmi Consigliere, non sappiamo dove si trovino ora ma sappiamo dove stanno andando. Non creda, anche noi rolumani abbiamo le nostre spie, e sono sistemate in posizioni strategicamente adatte per permetterci di concludere la missione. Si tratta di un contrattempo, lo uccideremo un po' più tardi del previsto, ma lo uccideremo."
Il Consigliere Noxin scosse il capo "Mi ci mancava solo questo! Non bastava che mi ritrovassi quella viscida serpe al seno appioppatami su richiesta di un senatore romulano, devo pure sperare che all'ennesimo tentativo riusciate ad uccidere Selk e quel drappello di federali!" tornò a fissare lo schermo "Io devo salire a bordo per recarmi su Nike II, quindi voglio che tu recepisca a pieno il mio messaggio perché per un po' non ci dovranno essere comunicazioni. Voglio che invii qualcuno dei tuoi uomini su Nike II, mettili sulle tracce di una certa Dwalla Thevek e questa volta fai in modo che la facciano fuori! Ricordati che se vado a fondo io ci andrai anche tu e i tuoi amici!"
Il giovane fissò con espressione un po' disgustata il Consigliere "Non mi serve certo che me lo ricordi lei, so quello che devo fare. Selk, questa Dwalla, e tutti coloro che si metteranno in mezzo verranno fatti sparire."
"Bene, e questa volta niente contrattempi!"
USS Novalis - Sala Tattica
23/06/2395 ore 20.06 - D.S. 72476.26
Gli ufficiali chiamati alla riunione avevano preso posto da poco tempo quando il Capitano Kuribayashi fece il suo ingresso con una espressione molto seria dipinta sul volto. Tutti i presenti si concentrarono immediatamente sul loro superiore ammutolendosi di colpo.
"Signori, buonasera, vi ho chiamati per fare il punto della situazione. Siamo in un'orbita geostazionaria intorno Nike II, in anticipo rispetto alla delegazione federale di quasi venti ore. Abbiamo rilevato la presenza di un falco romulano, e siamo stati contattati dal Senatore Toolaq, che appariva desideroso di avere un colloquio con lei, Comandante..." lo sguardo si posò per qualche attimo su Dwalla prima di tornare ad osservare in generale i suoi uomini "Non credo che serva ricordare a nessuno di voi che la situazione è delicata e potenzialmente pericolosa, non voglio che nessuno di voi scenda sul pianeta da solo"
"Mi scusi signore," prese la parola Dwalla "devo contraddirla: il Senatore Toolaq mi ha invitato qui a questa conferenza con la specifica intenzione di incontrarmi. Il rapporto di fiducia che ho con lui finirebbe per incrinarsi se dovessi presentarmi con una scorta armata."
Il Capitano annuì rapidamente "Sono consapevole che presentarsi con una scorta non sia segno di piena fiducia, consigliere, ma non sapendo a cosa andrete incontro sul pianeta ho deciso che scendere da soli sia troppo pericoloso. Lei è un ufficiale estremamente capace, sono certo che saprà come ammansire il senatore."
Dwalla stava già per rispondere quando si fermò a riflettere "Bene signore, in questo caso chiedo che ad accompagnarmi sia il tenente Oxila." fece un leggero sorriso "Sono certa che lui sarà più che sufficiente, inoltre non essendo un tattico, sarà decisamente più semplice motivarne la presenza."
Il tenente Oxila si voltò di scatto, con sguardo esterrefatto, ma non fece in tempo a rispondere perché il Comandante Moore prese la parola "Molto bene, se è così io e un paio dei miei uomini le chiediamo in veste formale di concederci qualche giorno di licenza per poterci svagare sulla superficie di Nike II."
Il Capitano si voltò ad osservare l'espressione di Moore "Formalmente vuole una licenza, e informalmente? Ha delle fonti su Nike II?"
Il Comandante Moore sorrise apertamente "Esattamente Capitano, ho alcune fonti non propriamente ufficiali che potrebbero raccontarmi che aria sta tirando sul pianeta, ma ho bisogno di potermi muovere con un po' di libertà e l'uniforme sarebbe solo d'impiccio."
Il Capitano annuì "Molto bene, andatevi a riposare, scenderete sul pianeta domattina. In libertà."
Il tenente Oxila osservò il Capitano uscire per poi dirigersi da Dwalla con espressione sempre particolarmente stranita, non riuscendo a capire perché avesse scelto proprio lui per accompagnarla ad incontrare il senatore romulano.
"Comandante, mi scusi ma proprio non capisco."
Dwalla si voltò sorridendo "Sono certa che lei sarà perfetto, ho già in mente come giustificare la sua presenza con il Senatore, non si preoccupi! Piuttosto, ha mai bevuto la birra romulana?"
Lan spalancò gli occhi e poi scosse il capo "No, Comandante, perché?"
Dwalla ammiccò sorridendo "Allora mi creda, per lei sarà un'esperienza unica. A domani tenente e mi raccomando, in abiti civili."
Nike II - Luogo sconosciuto
24/06/2395 ore 06.32 - D.S. 72477.45
Un giovane romulano arrivò sul pianeta sfruttando un semplice cargo civile, fra le mani una semplice olofoto del Comandante Thevek: sapeva bene cosa si aspettassero da lui, era un sicario al soldo di chi pagava di più e in quel momento il suo mandante voleva che quella donna morisse. Era un ragazzo estremamente bello ed attraente, e non ci mise molto a capire che quella era la sua miglior carta in quel frangente.
"Mi scusi" si avvicinò ad una delle segretarie presenti alla conferenza "Non vorrei disturbarla ma sto aspettando una mia cara amica, per caso è già arrivata Dwalla?"
"No, in realtà no, ma dovrebbe arrivare al massimo entro domani pomeriggio" disse la giovane arrossendo leggermente
"Ah, molto bene. Mi raccomando, non le dica che ho chiesto di lei, ci tengo a farle una sorpresa" ammiccò il giovane
"Oh, stia tranquillo non le dirò nulla" rispose la giovane per poi andarsene
"Molto bene, ho un po' di tempo per studiare il terreno e trovare il punto migliore per far scattare la mia trappola, ma devo comunque sbrigarmi" pensò il giovane sconosciuto
"La prima cosa sarà individuare il luogo in cui alloggeranno sul pianeta."
Nike II - Alloggi del Senatore Toolaq
24/06/2395 ore 10.28 - D.S. 72477.90
Dwalla e Lan erano scesi da pochi minuti dalla USS Novalis e già si trovavano di fronte all'entrata degli alloggi predisposti in fretta e furia per il senatore: Dwalla, nel suo abito satinato, era talmente bella da riuscire a far girare tutti coloro che le passavano accanto, un po' per la scollatura ma soprattutto per il portamento e lo charme che la caratterizzavano.
Appena entrati, il senatore si fece avanti verso Dwalla, ma non parve particolarmente felice di vedere lì presente anche Lan: squadrò il ragazzotto per vari istanti e poi si fermò piuttosto rigido e con espressione alquanto contrariata.
"Dwalla, mia cara, sono curioso. Di grazia, chi è il giovane che ti sta accompagnando?"
"Oh, Senatore, questo è il tenente Lan Oxila ed è la mia guardia del corpo, per tutto il tempo in cui sarò su Nike II."
"Capisco" l'espressione del Senatore si fece ancora più seria "Non sapevo avessi bisogno di protezione dalla mia compagnia, devo dunque ritenere che la fiducia fra noi sia venuta meno?"
Dwalla si voltò verso Oxila "Dacci un momento" quindi si allontanò prendendo il senatore per un braccio "Cerca di capire, Lan è il nostro timoniere di bordo, non un addetto alla sicurezza. E' un giovane tanto caro, ma credo stia provando un certo interesse per una giovane che non si trova qui. Passa il suo tempo a pensare a quella giovane, non potevo lasciarlo a bordo, avrebbe languito tutto il tempo in alloggio. E' giovane e probabilmente innamorato, cerco solo di fargli pensare ad altro."
Il Senatore fece un sorriso divertito "Innamorato? Di una donna che non sei tu? Deve essere un pazzo."
Dwalla sorrise per un attimo "Vedo che sei rimasto sempre il solito adulatore, ad ogni modo spero che la cosa non ti crei troppo disturbo."
Il Senatore scosse il capo "Avrei preferito avere un po' di tempo per parlare solo con te ma, siamo stati tutti giovani alle prime armi in fatto d'amore, non temere. Ho una bottiglia della miglior birra romulana esistente di là, quella gli farà scordare ogni pena"
Lan, ad una certa distanza, non era in grado di sentire le parole dei due, ma le occhiate che gli lanciavano iniziarono a farlo sentire abbastanza in imbarazzo, tanto da farlo voltare per fingere di fissare con falso interesse una scultura che faceva bella mostra di se sopra di un tavolino. Rimase ad osservare con così tanta concentrazione quella scultura, che quando il senatore si rivolse a lui finì per spaventarsi.
"Le piace quella scultura?"
"Si senatore, non sono un esperto d'arte ma è molto bella" rispose Lan ancora un po' imbarazzato "Spero che la mia presenza non le dispiaccia"
"Non si preoccupi, e adesso vanga con noi, è il momento di brindare" il Senatore diede una pacca alla spalla di Lan "Se non ha mai provato la birra romulana, mi creda, sta per fare una esperienza più unica che rara."
Lan annuì brevemente "Anche il Comandante Thevek mi ha detto la stessa cosa ieri sera."
"Beh, è la verità ragazzo" rispose prontamente il Senatore "Solo la verità!"
Velivolo romulano non identificato, classe Rehnet - Plancia
24/06/2395 ore 11.02 - D.S. 72477.97
Il silenzio nella plancia era assoluto, ma la frustrazione aumentava man mano che il tempo passava: il Subcomandante sapeva che probabilmente Selk non avrebbe scelto una via diretta, in modo da rendere più difficile qualsiasi tentativo di individuarlo, ma era passato davvero molto tempo e iniziava a temere di aver sbagliato a portarsi in quel punto.
"Signore! Rilevo il segnale di localizzazione della navetta!" proruppe l'ufficiale alle comunicazioni "Ci passerà accanto fra circa ventisei minuti e quarantanove secondi."
"Molto bene, prepararsi a recuperare il controllo della navetta appena sarà a dieci minuti di distanza, non voglio dargli troppo tempo per accorgersi di quello che sta per accadergli."
Navetta Romulana catturata - Plancia
24/06/2395 ore 11.18 - D.S. 72478.00
Il Comandante Nimosit era tornato da poco ai comandi della navetta, si era concesso qualche ora di sonno su insistenza del dottor Di Maria, ma la situazione non lo rendeva del tutto tranquillo e aveva preferito tornare il prima possibile al proprio posto: l'attuale situazione non lo convinceva sino in fondo e la totale reticenza di Selk a spiegarli dove stavano andando esattamente non rendeva le cose più semplici. Accanto a lui prese posto il Tenente Comandante Kuz, mentre il Tenente Comandante Sev si riportò alla consolle tattica.
"Bentornati signori" proruppe il Comandante Nimosit "Comandante Kuz, appena raggiungeremo le coordinate si prepari a mandare un altro messaggio alla USS Novalis, sono certo che il Capitano vorrebbe avere nostre informazioni."
"Si Com..." la frase del Comandante Kuz si fermò di botto "Signore! Perdiamo l'occultamento! Usciamo dall'occultamento!"
"Lo ripristini!" rispose con tono secco il Comandante Nimosit.
"Impossibile signore, la navetta non risponde."
"Comandante Sev, alzare gli scudi!"
"Ci sto provando Comandante! Le armi e gli scudi non rispondono più a nessun comando!"
"E ora anche il timone è andato, che diavolo succede! Sembra quasi che la nave tenti un ammutinamento!"
"Signore, a ore otto! Si sta disoccultando una nave!" intervenne il Comandante Kuz
"Esatto! E' un vascello romulano, classe Rehnet!" intervenne immediatamente il Comandante Sev "Credo che siano loro ad avere una sorta di controllo a distanza sulla navetta! Dobbiamo trovare dove si trova questo dispoditivo e distruggerlo, o presto ci ritroveremo tutti ospiti delle loro celle detentive!"
Selk si fece avanti intervenendo con quel tono apersonale molto tipico della sua razza "In questo posso aiutare io, ho una certa dimestichezza con i dispositivi romulani."
"Molto bene. Comandante Kuz, aiuti Selk ad eliminare quel dispositivo. Io e il Comandante Sev cercheremo un modo per guadagnare tempo"
Il Comandandante Kuz annuì uscendo con Selk dalla plancia proprio nel momento in cui il Comandante Sev sentì la propria consolle bippare "Signore, ci chiamano."
"Sullo schermo" rispose il Comandante Nimosit "Cerchiamo di guadagnare tempo."