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USS HOPE - MISSIONE 18 RSS USS HOPE - Missione 18

18.07 "Messi nel sacco"

di Caytlin , Pubblicato il 27-02-2023

SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori SO1
27 maggio 2402 - ore 02:37


Margareth Soraya stava placidamente seduta su quella scomoda sedia da ore.

Le avevano sottratto tutti i suoi ferri ed era impossibilitata a svolgere una delle sue tecniche preferite di rilassamento e meditazione: sferruzzare a maglia.

Poco importava: non ci voleva un genio a capire che il richiamo urgente presso il Comando sia della USS Erinle che della USS Hope era fortemente correlato al disastroso esito della missione appena conclusa.

Margareth era sicura ci fosse dell'altro per quel confinamento immediato di tutti gli ufficiali superiori di entrambe le navi, messi in custodia con l'ordine tassativo di non comunicare tra di loro e posti sotto esame dai reparti del Nucleo Investigativo della Flotta.

Era lampante che molte delle cose che erano successe, o che avevano contribuito loro stessi a far accadere, erano fonte di sospetto ed era perfettamente logico, pertanto, che i piani alti della Flotta volessero vederci chiaro.

Eppure regnava una profonda agitazione in ogni ufficiale in cui erano entrati in contatto dal loro arrivo sulla Terra. Sferruzzare a maglia le avrebbe dato la concentrazione necessaria per ampliare i propri ragionamenti e focalizzare meglio sensazioni, impressioni e sinapsi che, alla rinfusa, stavano impegnando i suoi neuroni.



SOL III - San Francisco - Comando di Flotta
Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OH2
27 maggio 2402 - ore 02:58


Xyr del Clan Clos era madida di sudore.

Ciò nonostante, il Primo Ufficiale della USS Hope stava mantenendo un assoluto aplomb.

Se volevano farla crollare con questa tecnica di interrogatorio, volta alla manipolazione ambientale, sottoponendo il suo corpo ad ondate di calore aliene dalla tipicità del suo DNA razziale, avevano sbagliato i loro calcoli.

Piuttosto sarebbe svenuta, ma non avrebbe tradito le promesse fatte: Bueller sarebbe stato salvo!

E, una volta ripresa, avrebbe denunciato - o minacciato di denunciare - le potenziali violazioni dei propri diritti cui era stata sottoposta.

I regolamenti erano il suo pane quotidiano, avrebbe trovato decine di norme, indicazioni, circolari, codici e codicilli per sostenere le proprie accuse.

Gli accusatori sarebbero diventati accusati e la giustizia avrebbe trionfato.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE3
27 maggio 2402 - ore 03:16


Il Capo Operazioni della USS Erinle stava straparlando da diversi minuti di aneddoti e precisazioni tecniche su come erano riusciti a ricavare informazioni dal relitto della nave distrutta.

Raccontava con dovizia di particolari manovre, contromisure, sistemi di debug, analisi in tempo reale e calcoli, tralasciando, però, del tutto ciò che il suo interlocutore, avvolto nell'ombra, gli aveva chiesto.

Trevix, da buon Denobulano, aveva il dono della parola ed aveva deciso, per una volta, di sfruttarlo a suo vantaggio: sapeva di essere considerato un gran chiacchierone e che doveva guadagnare tempo per permettere a qualcun altro di risolvere, se possibile, quel tremendo pasticcio.

Dal canto suo, non aveva scheletri nell'armadio né nient'altro di cui farsi perdonare.

Beh... forse una cosa c'era, ma, a rigor di logica, nessuno poteva fargliene una colpa: l'aver lasciato incustodita la navetta classe Halifax della Weyland-Yutani.

Assieme a Basta - Tucci era stato per lo più una mascotte - l'avevano sottoposta a sequestro, dopo aver messo fuori combattimento e sotto custodia i tre membri dell'equipaggio.

Il fatto che questi, successivamente, fossero spariti dalle celle detentive di Rynar IV, avessero presumibilmente preso nuovamente possesso nel piccolo vascello e si fossero dileguati,

non era qualcosa di imputabile a Trevix o a nessuno degli ufficiali delle due unità federali coinvolte.

Ciò di cui si rammaricava e che, forse, avrebbe confessato il più tardi possibile, era il fatto che non aveva potuto sottoporre ad Alexis Draen i sistemi di bordo della Halifax.

Nel poco tempo passato a bordo, non era riuscito ad individuare come mai la piccola nave stesse consumando energia ben oltre il normale uso dei sistemi vitali. Secondo i documenti di carico, aveva un carico da consegnare, ma la stiva era del tutto vuota e dalle diagnostiche effettuate nulla risultava di anomalo.

Se avesse avuto tempo, con l'ingegnere della USS Erinle al suo fianco, avrebbe smontato la Halifax pezzo per pezzo fino ad individuare la causa di quella anomalia.

L'attacco prima e la distruzione poi del cargo Salvation avevano, invece, precluso questa opportunità: la decisione dei due Capitani era stata quella di accorrere in soccorso della colonia Chuldriel, vera e grande nota dolente di quella missione.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE5
27 maggio 2402 - ore 03:46


"Per quanto tempo siete rimasti nascosti nel sottosuolo di Chuldriel, prima di accorgervi che ciò che avevate ipotizzato era errato?" domandò una voce anonima nella penombra

Naholo sembrava un gigante seduto ad un banco per bambini delle elementari: la sua stazza era stata volutamente piazzata in un ambiente a lui non consono: la sedia era piccola, il tavolo piazzato in maniera del tutto arbitraria e scomoda, ma l'ufficiale della sicurezza della USS Erinle, facendo appello a tutti gli insegnamenti derivanti dalla meditazione Vulcaniana, non si era fatto mettere in soggezione.

Né dall'ambiente, né dal sentirsi ripetere, costantemente ed inutilmente, sempre le medesime domande.

"Parte dell'equipaggio della USS Hope è rimasto a sorvegliare il pianeta per circa cinque giorni, mentre le due unità svolgevano attività di ricerca attiva delle scie di curvatura"

"Avete piazzato boe di segnalazione su un perimetro esteso, con quale risultato?"

"Nessuno, fino al nostro arresto non abbiamo avuto alcun rimando dal sistema di sorveglianza misto che ho ideato assieme ai miei due corrispettivi della USS Hope"

"Chi ha detto che siete agli arresti?" una voce irata fece capolino da un angolo buio della sala interrogatori "Non vedo un avvocato del JAG al suo fianco Tenente... siete sotto indagine per esservi fatti soffiare un prototipo di navetta classe Halifax, di non aver impedito la distruzione del cargo Salvation, di non aver individuato la base da cui sono partiti gli attacchi alla colonia Chuldriel, di aver permesso ad un criminale di rapire l'intera popolazione di detta colonia e di essere rimasti come fessacchiotti ad aspettare che il nulla facesse la sua apparizione!"

"Abbiamo ancora la pista dell'Avanguardia Alba, signore" replicò burbero Naholo

"Pista che dai rapporti vi ha forse permesso di infiltrare in detta organizzazione un povero Guardiamarina assieme a due Cardassiani, due fratelli in collera con questi terroristi per aver eliminato un loro congiunto! Da quando in qua la Flotta Stellare è al servizio dell'Ordine Ossidiano Tenente?"

"Nessuno dei due individui in questione, dai dati in nostro possesso, possono o potevano essere considerati membri di tale organizzazione che, tra l'altro, ufficialmente non esiste"

"Non prendiamoci in giro Naholo! Chiunque fossero, avete soltanto la loro parola che vi restituiranno il favore... oltre al collega possibilmente vivo"

"Ed è esattamente ciò che ho fatto redigere agli atti del diario missione da parte del computer di bordo della USS Erinle: ho espresso la mia contrarietà, ma la decisione è stata condivisa da quattro ufficiali superiori, cinque se consideriamo anche il Capitano Strauss"



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE1
27 maggio 2402 - ore 04:30


Il Capitano Ajen era assolutamente indispettita.

Non tanto con gli ufficiali, chiunque essi fossero, che la stavano interrogando, quanto con sé stessa.

Da sempre aveva ritenuto, e mai messo in discussione, la sua capacità di capire le persone, riuscire a stabilire per loro compiti ed incarichi, aveva letto decine di pad contenenti trattati di psicologia e faceva pieno affidamento al suo simbionte Drax.

Perché in quella occasione aveva fallito?

Si era lasciata trasportare dalle emozioni contrastanti nel dover stilare rapporti di idoneità nei confronti di un altro equipaggio? Equipaggio di cui all'inizio aveva pressoché nessuna stima perché formato solo da poco più che neo diplomati all'Accademia beneficiari di un trattamento mai riservato prima a nessun altro se non sporadici casi in altre epoche?

Oppure si era fidata troppo del proprio equipaggio tralasciando eventuali campanelli d'allarme che potevano esserle risuonati in testa e da lei trascurati?

Oppure ancora, più banalmente e semplicemente, erano stati, lei in primis, tutti beffati?

Col sennò del poi, l'apparizione delle quattro navi appartenenti al Capitano Landar era da considerarsi altamente sospetta, ma, di fronte all'urgenza, non erano andati troppo per il sottile.

Il feedback rilasciato dal Capo Operazioni della Hope sull'operato di Landar dovuto non solo alle ricerche svolte ma, da come aveva intuito, anche da una pregressa conoscenza personale tra i due, aveva di fatto consentito ciò che, implicitamente avevano già deciso: farsi aiutare ad evacuare Chuldriel.

L'intervento avrebbe permesso di risolvere un bel problema, consentendo loro la possibilità di intercettare e colpire quella banda di terroristi che amava farsi chiamare Avanguardia Alba.

Eppure tutto era andato storto e Sidzi non si dava pace.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE7
27 maggio 2402 - ore 05:16


"Esigo che mio figlio venga rilasciato seduta stante!"

La voce del Contrammiraglio Sinclair rimbombava acuita dagli angusti corridoi, ma il suo tono era più un disperato tentativo di incutere timore e rispetto, nella vana speranza che Alexander potesse udirlo e non sentirsi solo, piuttosto che una reale convinzione delle sue richieste.

Pur avendo fiducia nelle capacità del figlio, Richard non aveva mai perso quella paterna volontà di imporsi sulle decisioni di Alexander e di cercare di porlo al riparo da scelte per lui sbagliate.

Già prima della missione voluta dal Vice Ammiraglio Queen di infiltrazione in territorio Romulano, aveva dapprima provato a negargli quell'incarico per via dei rischi che comportava e, in seguito, non aveva resistito nel non corrergli incontro con la prima nave disponibile per trarlo in salvo.

A differenza di un tempo, tuttavia, non erano uscite indiscrezioni su cosa era successo agli equipaggi della USS Erinle e della USS Hope. Sapeva solo che tutti i responsabili di sezione erano stati confinati, messi in isolamento e posti sotto interrogatorio.

Le bocche dei team del Nucleo Investigativo erano cucite ed ogni suo tentativo di saperne di più si era scontrato contro ordini chiari, inequivocabili e insindacabili dell'Ammiraglio Santiago.

Mettersi contro il Comandante degli Affari Interni era come dire addio alla carriera e Sinclair ne era perfettamente conscio.

A peggiorare la situazione, in uscita da quella che doveva essere la stanza interrogatori in cui era fisicamente collocato il figlio, sbucò la figura longilinea del Vice Ammiraglio Merak, responsabile del Controspionaggio della Flotta.

Il Vulcaniano inarcò un sopracciglio e Richard Sinclair fu letteralmente sospinto fuori da quattro membri dei corpi di sicurezza sbucati chissà da dove.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE2
27 maggio 2402 - ore 05:32


Toran era furioso, aveva già sfasciato la sedia e sferrato pugni sul tavolo di fronte a sé.

L'interrogatorio durava da ore e per ovviare alla rabbia montante, aveva provato a rielaborare le proprie risposte raccontando varie storielle ed aneddoti, ma nulla era servito.

Alla fine, aveva perso le staffe.

Se volevano un capro espiatorio, l'Ornariano non voleva essere tra i papabili: che colpa ne aveva lui se avevano affidato una nave a degli sbarbatelli senza esperienza?

Che responsabilità aveva la USS Erinle se colui che si professava essere il Capitano Landar e su cui il Capo Operazioni della USS Hope riponeva grande fiducia era un impostore?

In fondo, era proprio grazie al multilinguismo di Toran che avevano capito di essere finiti nel bel mezzo di un bluff.

L'addetto comunicazioni della Erinle aveva estrapolato un frammento da alcuni file audio che la colonia di Chuldriel aveva ricevuto prima di essere attaccata.

In quell'audio, risultava captata casualmente una conversazione tra due Ferengi. Da un lato qualcuno assicurava che nessun rifornimento sarebbe arrivato alla colonia, dall'altro c'era chi assicurava che, con l'avvenuta uccisione di Landar, qualunque mossa della Flotta Stellare sarebbe stata vana.

Non appena la scoperta fu condivisa con l'equipaggio della USS Hope, entrambe le unità federali si erano messe in caccia delle navi contrabbandiere, piene dei coloni recuperati, senza però trovare una traccia di curvatura da seguire in maniera chiara.

Qualunque cosa l'Avanguardia Alba cercasse su Chuldriel, l'aveva prelevata proprio sotto il naso della Federazione Unita dei Pianeti, così come quella maledetta nave prototipo che Trevix aveva incautamente lasciato senza adeguata sorveglianza su Rynar IV.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OH1
27 maggio 2402 - ore 05:51


"Mi assumo ogni responsabilità di ciò che è successo" pronunciò Bueller con tono solenne

"È stato il mio capo della sicurezza a non verificare con attenzione la classe Halifax poi trafugata, è stato il mio capo operazioni a contattare il Capitano Landar ed a dare parere favorevole all'intervento di quest'ultimo e, infine, sono stato io a dare l'autorizzazione di rilasciare i due Cardassiani coinvolti direttamente o ritenibili come sospettabili dell'esplosione ai depositi dei Ferengi Dal e Lobar."

"Non è quello che le è stato chiesto" rispose con un largo sorriso sornione l'Ammiraglio Crom

"Non posso rispondere a chi non ha il coraggio di presentarsi davanti a me ed esporre le sue accuse"

"BUELLER!" esclamò esasperata il Contrammiraglio Lennox "la mia pensione è appena iniziata e la Hope continua ad essere al centro delle mie preoccupazioni! Qui nessuno accusa nessuno, ma abbiamo bisogno di sincerità Ferris"

"Non sto mentendo, non potrei mai farle questo, signora" replicò con un mezzo sorriso Bueller guadagnandosi uno scappellotto sulla nuca dal Capitano Strauss

"Strauss?"

"Abbiamo avuto un contatto diretto con qualcuno appartenente alla Sezione 31. Ci è stato chiesto il rilascio dei due Cardassiani, in cambio di informazioni non appena il gruppo di Landar farà la sua prossima apparizione."

"Cosa che, quindi, ammettete avete fatto! È inaudito" interloquì la voce anonima

"Abbiamo preso le nostre contromisure, chiunque tu sia: nell'equipaggio Erinle c'era un Guardiamarina della sezione sicurezza metà Bajorano metà Cardassiano. D'accordo con il Capitano Sidzi Drax Ajen abbiamo concesso la libertà ai due fratelli purché aggiungessero alla loro famiglia il nostro giovane collega ed abbiamo ugualmente piazzato più di un radiofaro sulla loro navetta. Siamo certi che la Sezione 31 si interfaccerà con loro pur di penetrare le maglie dell'Ordine Ossidiano o dell'Avanguardia Alba. Il desiderio di vendetta e di fare giustizia dei due giovani Cardassiani è stato giudicato sincero e onesto sia dalla Consigliera Caytlin sia dalla sua omologa Soraya. Non crediamo tradiranno e riteniamo che ogni aiuto in tal senso lo interpreteranno positivamente."

"È un tiro di dadi molto azzardato, Capitano Strauss..."

"Ne sono consapevole, ma avevamo solo quella possibilità per non rimanere con un pugno di mosche in mano. I due Cardassiani non li avremmo potuto accusare formalmente senza prove concrete ed avremmo perso due possibili alleati. D'altro canto, riteniamo che chiunque ci abbia contattato della Sezione 31 sia a bordo delle navi di Landar: è stato lui a confermare i sospetti del Comandante Toran sull'uccisione del Capitano e sulla sua sostituzione e magistrale interpretazione cha ha tratto in inganno tutti, per primo il Capo Operazioni Rodriguez"



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
Sala Interrogatori OE4
27 maggio 2402 - ore 06:24


"... quindi tramite questo processo di decodifica sono riuscita a stabilire che il sistema di controllo delle navi prive di equipaggio che hanno attaccato Chuldriel ed ingaggiato battaglia contro la USS Erinle, in realtà non era dislocato in qualche base nelle relative vicinanze del luogo dello scontro, bensì, con ogni probabilità all'interno della stiva di una delle navi del Capitano Landar... o del presunto tale..."

"Notevole..."

Alexis Draen sentì nuovamente un brivido quando udì quella voce.

Il suo essere Betazoide l'aveva portata a capire che in quella stanza c'erano almeno tre persone oltre a lei. Due erano davanti a lei ed un terzo alle sue spalle. Due individui di sesso maschile ed uno femminile.

Dei due maschi, uno era alle sue spalle ed i suoi sensi da Betazoide non riuscivano a superarne le difese mentali. Non riusciva a percepire l'aura, come se fosse stato addestrato a resistere o avesse adottato contromisure per evitare quel tipo di approccio neurale.

E ciò incuriosiva Alexis oltre al timbro molto caldo di voce ed all'accento particolare che non riusciva a decifrare appieno. Curiosità ed eccitazione si mischiavano suscitando sensazioni strane.

Si era ripromessa di essere più cauta nelle relazioni anche occasionali dopo la delusione con Alindir Sood eppure, in quel momento, complice lo stress, ogni remora stava venendo accantonata.

Dopo una raffica di altre domande, tutte più o meno simili, per testare i suoi ricordi e di verificare la bontà delle sue affermazioni, due dei suoi interlocutori, quelli seduti dinanzi a lei, si alzarono e lasciarono la sala.

Dopo qualche secondo, anche i led delle telecamere di sicurezza si spensero e fece il suo ingresso una vecchia conoscenza di Alexis: il Contrammiraglio T'Li.

La Vulcaniana non parlò immediatamente, ma attese qualche secondo prima di far scorrere sul tavolo un pad su cui campeggiava una scritta: Tyrell Industry Corporation.

La persona dietro di lei si abbassò all'altezza dell'orecchio sinistro di Alexis sussurrando poche parole che ebbero l'effetto sia di alzare l'adrenalina e la carica sessuale della Betazoide sia di farla sbiancare.

Sapevano che aveva tenuto alcune informazioni su una vecchia missione che aveva svolto sotto copertura. Aveva due strade: o consegnare tutto quanto di sua iniziativa o ci avrebbe pensato l'Ombra, nome in codice di un hacker molto capace ed efficiente con cui Alexis in passato si era trovata a collaborare marginalmente.

Chiunque fosse l'Ombra, avrebbe trovato qualunque cosa: piacevole o spiacevole che fosse.

L'ingegnere capo della USS Erinle acconsentì con un cenno del capo ed ebbe nuove istruzioni all'orecchio da parte dello sconosciuto prima che questi abbandonasse la sala interrogatori.



SOL III - San Francisco
Comando di Flotta - Reparto Nucleo Investigativo
27 maggio 2402 - ore 07:16


"Esito delle vostre indagini pressoché concorde..." continuò l'Ammiraglio Santiago "i due equipaggi sono stati messi nel sacco da questo Landar, o presunto tale, affiliato o rivale dell'Avanguardia Alba. Unica traccia che abbiamo è un Guardiamarina infiltrato nonché una promessa di un operativo della Sezione 31"

"Praticamente nulla in mano... unica nota positiva i due equipaggi hanno imparato a rispettarsi, almeno in parte. Ci possono essere individui bravi e capaci anche privi di esperienza e ci sono cose che solo la maturità ed il lungo lavoro sul campo possono compensare"

"Note disciplinari? Il contatto con la Sezione 31 è meritevole di provvedimenti?"

"Io direi di no... non c'è prova di effettivo coinvolgimento con quella organizzazione illegale se non dichiarazioni che vanno comunque confermate e comprovate... opterei per un nulla da dichiarare, non possiamo vincere sempre..."

"D'accordo, liberate gli equipaggi... che si godano qua sulla Terra la licenza che avrebbero dovuto trascorrere su Rynar IV."