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USS HOPE - MISSIONE 13 RSS USS HOPE - Missione 13

13.03 "Il signor Edwin Yander"

di Ferris Bueller, Pubblicato il 11-03-2019

USS Hope - vari ponti - 26/12/2398, Ore 09.52


"Diario del Capo Operazioni, data astrale 75984.69.
Nonostante le mie vicissitudini personali sono qui, come ogni mattina, a fare il mio lavoro. La nave deve essere tenuta costantemente d'occhio non solo dal punto di vista ingegneristico ma anche da quello amministrativo.
La fa facile Doohan, replica materiali come se non ci fosse un domani, poi sono io quello che deve far quadrare i conti in termini di risorse.
Certo, il reattore materia/antimateria produce tanta energia da illuminare una città, ma ogni utilizzo va rendicontato per evitare che qualcuno ne faccia un uso errato... tipo usare energia per creare oggetti di un certo valore su vari pianeti federali e non...

La prima visita è, appunto, in sala macchine. Trattare con Doohan è relativamente semplice, lui mi da una lista delle cose che gli servono e io dimezzo le sue richieste, lui si inalbera e io risalgo di un 10%, lui diventa furioso e io lo do in pasto alla mia assistente che porto con me appunto per quello. Quando Doohan è abbastanza fuori di testa per la presenza della ragazza, abbasso ancora del 5% e gli offro la possibilità di salvarsi. Nel 99% dei casi a quel punto cede e io lo salvo, se questo non bastasse ho un secondo membro del mio staff pronto fuori dalla porta della sala macchine.
Naturalmente quel 5% risparmiato non viene conteggiato nei miei mastrini...

Ore 10.25, la seconda visita è in sala tattica/sicurezza. Con loro è più semplice e comunque non posso fregarli... mi limito a chiedere cosa gli serve e accettare le loro valutazioni. Tanto Rest non richiederebbe una stilla in più di energia di quento effettivamente avrebbe bisogno. E io da questi non ci guadagno mai niente...

Ore 10.40, terza visita, infermeria. Melanne è la mia gallina dalle uova d'oro... sono entrato nella programmazione dell'infermeria e ho alterato i costi di consumo dell'energia. Lei è convinta di 'spendere' 100 e invece ne consuma poco più della metà. Con altri non riuscirei a farlo, ma lei è così buona e ingenua che non mi crederebbe mai capace di un'azione simile... è molto ingenua, la adoro.

Ore 11.00, quarta visita, ma questa volta al bar di prora per la pausa del Comandante Xyr. Con lei nemmeno ci provo a fare il furbo, mi tiene costantemente d'occhio figuriamoci se non ricontrolla le cose più e più volte. Però ho scoperto che durante la pausa si rilassa un po' e soprattutto le piace il fatto che io lavori anche durante la pausa. Mi è sembrata sorpresa che io mi offrissi di bere un tè con lei mentre calcolavamo il fabbisogno della plancia... forse dovrei provare ad invitarla a cena e lavorare con lei a quell'ora.

Ore 11.30, quinta visita, sezione scientifica. Tucci è il mio tallone d'Achille. Io arrivo, lui mi porge dei fogli con calcoli assurdi e mi guarda con sguardo assente. Una volta mi ha dato i progetti di non so cosa... un sintetizzatore di flusso tachionico? Boh non so cosa fosse di preciso. Mi ci è voluta mezz'ora per capire che si era sbagliato e mi aveva dato roba che non centrava niente. Di solito quando mi da i suoi calcoli ci aggiungo un 50% così poi posso dirottare quel surplus di energia altrove... poi guardo quel suo sguardo fra l'assente e il fiducioso e abbasso al 10%... poi mi sento in colpa per essermi sentito in colpa e salgo al 20%."

"E così si conclude la mattinata!" commentò Rodriguez guardando il suo pad "con un guadagno del... rullo di tamburi... 25% del consumo base della nave. Non male per una mattinata di lavoro... giusto giusto quanto serve per riprodurre un carico di smaltitori chimici per la colonia Ksia e anche un paio di palloni da calcio che avevo promesso ai bambini della colonia. In cambio riceverò quel carico di dilitio che dirotterò verso il porto di Tassau, in cambio partirà un cargo di vettovaglie per Larissa... ecc ecc... fino a... 1 barra di latinum." borbottò compiaciuto Paulo guardando il risultato finale dei suoi traffici.

=^=Scusami Paulo...=^= la voce del computer sembrava confusa.

"Buongiorno Hope, dimmi pure."

=^=Tutti questi movimenti per una semplice barretta di latinum?=^=

"Non è per la ricchezza, ma per il divertimento. E anche per i favori che mi devono... ormai mezzo quadrante è in debito con me!" sorrise compiaciuto.

=^=Capito... registro il tuo diario giornaliero?=^= commentò la voce femminile del computer

"Certo che no! Sostituiscilo con un diario standard come al solito: tutto bene, niente di nuovo all'orizzonte."

=^=Ricevuto. Tu stai bene?=^=

"Grazie per averlo chiesto Hope, almeno tu ti interessi a me! Tutto bene anche se sono terrorizzato per un possibile attentato, ma sono certo che Lon e Rest sapranno fare il loro lavoro. Per ora abbiamo ridotto a tre i sospettati, vedrai che riusciremo a trovare chi mi vuol fare la pelle."

=^=Ho seguito attentamente le ricerche del signor Basta e del signor Rest e sono state molto approfondite. Hai degli amici che tengono a te.=^=

"E io tengo a loro... questo naturalmente rimanga fra noi." aggiunse lui imbarazzato.

=^=Naturalmente... però mi chiedevo, perché non avete tenuto conto del pilota?=^=

Rodriguez fece scendere lentamente i piedi dalla scrivania e si sollevò. "Quale pilota?"

=^=Il pilota della navetta che ha portato l'Ambasciatore e il suo staff a bordo della nave.=^=

"Ma... ma... non li abbiamo teletrasportati?" il volto di Paulo era diventato verdognolo.

=^=L'idea era quella, ma all'ultimo momento hanno preferito salire con la navetta.=^=

Le porte dell'ufficio di Rodriguez si aprirono e una massiccia forma con il volto in ombra si stagliò sull'ingresso. In mano teneva qualcosa di non meglio precisato, il giovane passò in rassegna mentalmente uno svariato numero di armi e quella in ombra assomigliava un po' a tutte.

=^=Parlando del diavolo...=^=



USS Hope - Ponte 3 - 26/12/2398, Ore 11.40


Basta correva lungo il corridoio spingendo al massimo sull'accelleratore per stare al passo con Rest. Essere un vulcaniano aveva molti vantaggi fisici. Il cuore gli martellava nel petto dal momento che era scattato l'allarme e la voce terrorizzata di Paulo si era di colpo azzittita sostituita da scariche statiche. Aveva solo fatto in tempo ad afferrare un phaser nel cassetto della scrivania, cosa assolutamente contro i protocolli ma ben più utile che tenerlo chiuso in un armadietto e si era precipitato fuori nel corridoio.

Quattro ponti di differenza e altrettanti minuti sprecati, quando i due arrivarono alla porta dell'ufficio di Paulo si appostarono ai lati sperando che non fosse troppo tardi.

"Computer, sigillare quest'area del ponte 3 ed interrompere il circolo d'aria dall'ufficio del capo ops." ordinò Rest e subito due scudi di energia azzurrina formarono dei muri aggiuntivi nel corridoio.

"Per evitare che un eventuale tossina si sprigioni per la nave." commentò Basta facendo un cenno di apprezzamento in direzione del collega "Solo che ci siamo anche noi qui dentro..." aggiunse poi sbuffando.

"Le esigenze di molti contano più di quelle dei pochi..." aggiunse Rest quasi si volesse scusare. Basta fece spallucce.

"Computer, apri la porta dell'ufficio del Capo Ops. Codice di sicrezza Lambda, Beta, 2385"

Le porte si aprirono con un sibilo e i due entrarono con i phaser spianati puntandoli in direzione delle due figure sedute alla scrivania. Rodriguez sollevò il volto sorpreso.

"Che maniere!" esclamò alzandosi in piedi. "Signori vi presento il signor Edwin Yander"

I due rimasero basiti.



USS Hope - Sala tattica - 26/12/2398, Ore 12.00


"Comandante, secondo lei, è uno che passa inosservato?" chiese Bueller con un sorriso sardonico dipinto sul volto.

"Un metro e novanta, calvo, cicatrice lungo l'occhio destro, massa muscolare accentuata... direi di no." rispose Xyr lanciando un'occhiata glaciale a Basta.

"Forse ha un sistema di occultamento personale..." rincarò il Capitano della Hope

"Ne dubito, i sistemi di occultamento necessitano di particolari tute..." iniziò l'andoriana per essere bloccata a metà frase.

"Davvero Comandante? Umorismo! Santo cielo!" sbottò l'umano alzando le mani "Insomma Signor Basta come vi è sfuggito?"

"Colpa mia Capitano!" Rodriguez si fece avanti "I piani erano far salire l'ambasciatore con il teletrasporto, all'ultimo momento c'è stato non so quale disguido e hanno preferito salire con la navetta... solo che la situazione per me era un po' complicata ed ho... dimenticato di fare rapporto."

"Dimenticato. Ok ci può stare. Signor Yander immagino che lei non sia qui per far del male al nostro distratto Capo OPS."

"Assolutamente." La voce del brahariano era profonda e pareva imbarazzato di trovarsi li al cospetto di tanti ufficiali della Flotta Stellare, seppur giovani.

"Appurato che il signore qui presente non è intenzionato a far del male a Rodriguez, mi spiegate perché è qui presente?" chiese Ferris con sguardo interrogativo.

"Diciamo che la situazione è diventata di colpo ben peggiore. Edwin ti prego ripeti al Capitano quello che hai detto a me." il capo operazioni fece un cenno di incoraggiamento verso l'energumeno che sospirò.

"Sapete già che in qualche modo il signor Rodriguez ha contribuito alla mia cattura e che ho passato un paio d'anni in galera con l'accusa di furto di materiale tossico, certo il materiale l'ho rubato ad alcuni ororiani che stavano per venderlo a non so quale cellula terroristica, ma confesso che avevo intenzione di venderlo a mia volta altrove. Tralasciando questa parte, in prigione ho conosciuto delle persone che mi hanno aiutato molto... diciamo che la mia vita è cambiata e volevo fare qualcosa per mettere in pace la mia anima."

"Non poteva semplicemente avvertire le autorità di dove fosse nascosto il materiale tossico da lei rubato? So che non ha mai confessato." replicò Rest

"Ed invece è proprio quello che ho fatto. Non subito certo, ma un anno dopo ho confessato e ho raccontato alle autorità dove fosse nascosto... solo che non lo hanno trovato e quindi hanno pensato che fingessi. Solo che era la verità."

"Quindi qualcuno dei suoi collaboratori deve averlo venduto a sua insaputa." commentò Basta

"E' quello che ho pensato anch'io. Quando sono uscito di galera sono andato a cercarli, volevo liberarmi la coscienza, ma i miei contatti non ne sapevano niente." rispose il bahariano scuotendo la testa.

"Quindi qualcuno ha delle tossine in contenitori facilmente trasportabili e nessuno sa chi ce l'ha?"

"No signore" rispose l'omone rigirando fra le mani la tazza di caffè che gli era stato afferta "Mi sembrava impossibile che qualcuno avesse fatto sparire il carico e così ho continuato ad indagare. Io ero stato arrestato su Brahara e li ero detenuto... la mia confessione è stata raccolta dal governo brahariano ed è stato il rappresentante del governo a dirmi che il carico era sparito. Ad un certo punto ho pensato: e se non era sparito? Ho continuato ad investigare, potevo accedere a posti dove i poliziotti non potevano ed ho saputo che un gruppo di misteriosi individui vestiti di nero erano entrati nel mio covo ed avevano fatto sparire la roba senza lasciar traccia."

"Il governo avrebbe fatto sparire la tossina?" cheise Rodriguez sorpreso

"Perché pensa al governo?" chiese Rest sollevando un sopracciglio.

"Andiamo! Misteriosi uomini vestiti di nero! Non guarda mai gli holofilm?" rispose Paulo

"Comunque si, erano governativi. I miei contatti me ne diedero conferma... la cosa divenne sempre più complicata, ma continuai a seguire le tracce della tossina fino a pochi giorni fa, quando alcuni contenitori furono consegnati a non so chi, ma era qualcuno in procinto di partire per questa nave. Ho richiesto alcuni favori e ho fatto in modo di salire a bordo come pilota della navetta e scoprire chi avesse con se quella roba ma con scarso successo dato che non potevo muovermi liberamente. Poi ho saputo che Rodriguez era qui a bordo e ho pensato che lui potesse essere l'unica mia salvezza."

"Mi permetta, vuole dire che qualcuno dello staff dell'ambasciatore ha con se dei contenitori pieni di una letale tossina e molto probabilmente la vuole usare su Medor?" chiese Bueller sollevandosi in piedi.

"Molto probabilmente... ci sono ancora molti brahariani che vorrebbero la guerra con Medor." rispose Yander

"Ottimo!" esclamò Ferris sollevando le braccia al cielo.

"Capitano troveremo quei contenitori!" ribattè sicuro Lon

"Dice signor Basta? Quei contenitori sono grandi quando palle da baseball... voi vi siete persi un uomo di un metro e novanta!" commentò Xyr digrignando i denti "Oltretutto l'ambasciatore gode di immunità diplomatica e non potete frugare fra la sua roba o quella del suo staff... come se non bastasse la tossina non è rintracciabile!"

"Iniziamo con le cose facili... Numero Uno comunichi al signor Jones di fare di tutto per ritardare il nostro arrivo anche a costo di andare a solo impulso... si inventi qualcosa con il signor Doohan. Signori, noi rimettiamoci a lavoro. Voi insieme al consigliere studiate di nuovo le informazioni sull'ambasciatore e il suo staff mentre io parlerò con Tucci e vediamo se scoviamo un modo per trovare quella maledetta tossina!" ordinò il Capitano e gli ufficiali uscirono in fretta portandosi dietro il brahariano.

"Buon natale..." borbottò Bueller uscendo a sua volta.