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USS HOPE - MISSIONE 17 RSS USS HOPE - Missione 17

17.03 " Scelte, scelte... "

di Lon Basta, Pubblicato il 24-09-2021

Notrutun - Beyhan
Bassifondi della Capitale
06 agosto 2401 - ore 13:25


"Quando hai detto '...che tristezza, solo dieci uomini', esattamente cosa intendevi?"

Bueller non rispose a Caytlin perché era più occupato a cercare di capire dove stava andando, che dare retta ad una consigliera saccente, seppur bellissima.

Per non parlare del fatto che con una mano stringeva il braccio del figlio dell'ambasciatore che, a giudicare dall'espressione terrorizzata, sembrava palesemente bisognoso di qualcuno che lo guidasse con fermezza.

Alle loro spalle, gli uomini della sicurezza, capitanati da Basta, cercavano di far guadagnare loro il tempo necessario a scappare. Nessuno di loro aveva capito le dimensioni di quel tentativo di cattura e, quando Basta si era accorto che i dieci uomini erano una specie di avanguardia, aveva gridato loro di scappare.

"Non è colpa mia se fra tutti i posti che potevano scegliere per nascondersi, siamo finiti proprio nella roccaforte di chi ci vuole catturare." Ribatté appiattendosi contro un muro e costringendo Alan a fare altrettanto. Dal lato opposto Caytlin si nascose dietro quello che sembrava un vecchio mobile gettato a marcire. "Stai fermo qui e non muoverti," ordinò al figlio dell'ambasciatore per poi guardare Caytlin, "a quel che ho visto," bisbigliò, "i cinque che hanno cercato di coglierci di sorpresa sono fra noi e il gruppo di Lon."

La risiana annuì mostrandogli un pezzo legno che stringeva nella mano destra. "Non servirà a molto se sono armati, ma se li cogliamo di sorpresa a nostra volta...."

Bueller socchiuse gli occhi poi guardò Alan. "Quanto sei bravo a sembrare terrorizzato?"

Lo sguardo del figlio dell'ambasciatore lo spinse ad annuire con un sogghigno. "Perfetto."



Notrutun - Beyhan
Bassifondi della Capitale
06 agosto 2401 - contemporaneamente


C'erano poche cose in grado di spaventare Lon Basta, essere rinchiuso dentro un baule era una di quelle. E la paura portava sempre alla rabbia e questa alla furia. Se Caytlin fosse stata una betazoide avrebbe capito immediatamente che cosa gli passava per la mente, ma dato che non lo era, nessuno aveva capito dal suo tono calmo e controllato che dentro di lui si agitava una tempesta.

Lo zio Kenash, sapendo benissimo cosa passava per la testa del nipote, aveva provato a spezzare quella gelida freddezza, in cambio di rabbia, ma Lon non gli aveva mai dato quella soddisfazione. E l'essere rinchiuso aveva fatto riaffiorare ricordi e sentimenti che era convinto di aver superato.

Non era fuori controllo, anzi non era mai stato così lucido. Era solo furibondo e l'aver avuto via libera da Bueller di occuparsi degli uomini che si stavano avvicinando, gli permetteva di sfogare quella rabbia sulle persone giuste, anziché tenersela dentro fino a quando non fosse scoppiata.

Per questo, quando il suo sguardo incrociò quello di Billings mentre questi stendeva uno dei loro avversari, il suo viso non tradiva alcuna emozione. Poco più in là Wenneck era riuscito a rubare l'arma ad un notrutiniano e ne aveva approfittato per sparare ad altri due, mentre Pierce si occupava di stordire quello disarmato.

Quattro in meno, ne restavano solo sei.

Alle loro spalle qualcuno gridò qualcosa e con la coda dell'occhio Lon vide delle figure puntare dove si nascondevano il capitano, Caytlin e Alan. Billings gli lanciò uno sguardo interrogativo mentre stringeva con il braccio il collo di uno degli uomini che aveva cercato di colpire Lon da dietro. Il betazoide però scosse la testa, doveva fidarsi di Bueller e Caytlin così come si fidava dei propri uomini, non potevano abbandonare lo scontro qui per correre dietro al nuovo gruppetto.

Si piegò per schivare un pugno e abbracciò il torso dell'avversario spingendolo con forza con il muro. L'uffff di risposta gli strappò un sorriso, si raddrizzò di scatto dandogli un colpo con la nuca sotto il mento.

Ora ne mancavano solo quattro.

Due, si corresse vedendo che anche Billings e Wenneck erano armati.

Uno, aggiornò nuovamente il conteggio quando saltò addosso ad un altro colpendolo con forza sul viso. Tirandosi su mentre gli prendeva l'arma, si guardò attorno.

Dov'era finito l'ultimo?

"Temo sia scappato signore," Billings si portò al suo fianco scuotendo la testa. Lon guardò nella direzione cui indicava poi in quella cui avevano lasciato gli altri. Strinse le labbra seccato poi si mosse massaggiandosi la testa. "Non c'è tempo per inseguirlo, andiamo ad aiutare il capitano!"

I quattro uomini della sicurezza si misero a correre.



Notrutun - Beyhan
Fuori dal locale a luci rosse
06 agosto 2401 - ore 15:45


Rest, Grahan e Xyr erano seduti di fronte al locale dove erano avvenuti gli omicidi. Non attiravano l'attenzione su di loro perché l'universo è pieno di curiosi e i cittadini di Beyhan non costituivano eccezione. Il piccolo locale che avevano scelto era affollato e le persone accanto a loro non lesinavano in commenti.

"Hai sentito? Pare che gli ufficiali della flotta stellare abbiano aperto il fuoco su tutti i presenti!"

"Ma che dici! Io so per certo che il capitano della Hope avesse bevuto troppo e che ha iniziato a fare a botte per via di una donna!"

"Secondo me li hanno incastrati, si sa che il locale appartiene a Bojack."

"Ma ti pare che non lo sapessero? Gli ufficiali della flotta stellare non sono così fessi, se sono andati lì, sono andati perché volevano combinare guai. Te lo dico io, parlo per esperienza."

"L'unica esperienza che hai avuto è stato con il monitor che hai fissato per anni regolando il traffico dello spazioporto."

Le risate si alternarono ad altri commenti e teorie.

"Ci manca poco che inizino a scommettere," commentò a bassa voce la dottoressa.

"Rodriguez avrebbe già iniziato a raccogliere i soldi. Cosa sappiamo di questo Bojack?" Chies Xyr a Rest agitando piano le antenne. Alternava lo sguardo fra i clienti del locale e il viavai dei poliziotti fuori e dentro il locale.

"Criminale locale, pesce piccolo. Escluderei che sia lui ad aver architettato tutto, più probabile abbia messo 'volontariamente' a disposizione il suo locale."

"Perfetto," commentò ironicamente Grahan, "ora dobbiamo solo capire chi è che tira i suoi fili." Si accorse dei loro sguardi perplessi. "Come un burattino," specificò, "è un detto della Terra. Quando manipoli qualcuno, ne tiri i fili..."

"Terrestri." Commentò Xyr tornando a guardare il locale.