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USS HOPE - MISSIONE 17 RSS USS HOPE - Missione 17

17.01 " Quando le ipotesi si trasformano in realtà "

di Rest figlio di Retok, Pubblicato il 18-08-2021

***Flashback***
USS Hope - Ufficio del Capitano
05 agosto 2401 - ore 15:30


Rest aveva raggiunto l'ufficio di Ferris da pochi minuti e già aveva la netta sensazione che l'umano non impazzisse all'idea di doverlo stare ad ascoltare. Dopo la questione di Doohan ed il richiamo che Bueller aveva richiesto per il suo comportamento, il rapporto professionale fra i due era tornato come ai vecchi tempi. I due ufficiali lavoravano bene assieme ma restavano persone profondamente diverse.

"Si, lo so Rest, lo so... non comprendi la necessità di questa visita sul pianeta"

"Mi limito a constatarne la totale inutilità, oltre che alla sua potenziale pericolosità" la voce del tattico era priva di alcuna emozione, eppure finiva spesso per essere percepita come sarcastica "Siamo arrivati nei pressi di un pianeta di cui sappiamo molto poco. Ha le caratteristiche per un primo contatto, dato che la popolazione ha già scoperto la velocità a curvatura ed il loro pianeta non sembra instabile politicamente parlando..."

"Bene!" intervenne Bueller "Quindi il pianeta è sicuro"

"Capitano, sappiamo bene entrambi che avere le caratteristiche per un primo contatto ed essere un pianeta sicuro non sono la stessa cosa. Non conosciamo ancora bene molti fattori da tenere in considerazione prima di considerare Notrutun al pari di Risa"

"Io non sto considerando Notrutun al pari di Risa..." Bueller si fermò per un attimo accigliandosi "Rest, non guardarmi in quel modo. Te lo ripeto, si tratta solo di accompagnare il figlio dell'ambasciatore sul pianeta per svagarsi un po'... ti garantisco che molti membri della nave ne avrebbero un gran bisogno"

"Per quanto possa comprendere gli effetti benefici di una breve licenza, devo comunque far presente le mie opposizioni alla vostra idea di portare il figlio dell'ambasciatore sul pianeta. Tatticamente parlando la situazione non è delle più congeniali" Rest osservò ancora Bueller, nessuno dei due aveva intenzione di tornare sulle proprie posizioni "Il pianeta al momento non ha alcun vero rapporto con la Federazione Unita dei Pianeti, se ci dovessero imporre di andarcene fra un'ora non avremmo ragioni per rifiutare. La loro legislazione è a noi quasi del tutto sconosciuta e non abbiamo nostri rappresentanti sul pianeta, dato che il nostro compito è proprio quello di discutere con loro per poter installare una prima ambasciata"

"Rest, maledizione, si tratta solo di alcune ore! Saremo di ritorno domani, dopo cena! Non ti sembra di esagerare?"

"No"

Ferris si strinse il naso con due dita per non rispondere di getto al vulcaniano "Se siamo qui è proprio per poter sbarcare, fra pochi giorni dovrebbe scendere l'ambasciatore... ha dei dubbi anche sul resto della missione?"

"Si tratta di qualcosa di completamente diverso. Lo sbarco dell'ambasciatore per concordare la zone di edificazione è parte della missione diplomatica intrapresa non è priva di rischi, ma essi sono compensati dall'effettiva necessità di procedere con le trattative"

"Mentre una piccola e innocua licenza, secondo lei, è solo un pericolo da evitare. Corretto?"

"Esatto" Rest si irrigidì un po' sul posto "Capitano, per lei questo è una prima volta ma per me si tratta di qualcosa di già vissuto e sperimentato. Sono per sempre figlio di un ambasciatore della Federazione..." Rest continuava ad essere restio di parlare del padre, ma cercò di non darlo a vedere "So che in questi frangenti basta una piccola scintilla, un qualcosa di davvero insignificante e settimane di trattative finiscono per essere completamente spazzate via. La esorto a riconsiderare la sua decisione"

"E cosa dovrei dire al figlio dell'ambasciatore? Che il nostro tattico è restio a lasciarlo divertire? Che non potrà volare sull'Akesh di Luna perché non conosciamo il pianeta?"

"Se l'interesse del signor Alan è solo quello di fare un volo di prova del veicolo del tenente Jones, sono certo che non abbia alcuna importanza la meta... ma solo l'esperienza di volo"

"No, Rest! La decisione è già stata presa. Farò annotare la sua opposizione nei registri della nave, in libertà!"


***Flashback***
USS Hope - Plancia
06 agosto 2401 - ore 00:50


Rest stava conversando con Doohan sull'efficienza dei sensori della nave. Il turno di notte, per la sua tranquillità, dava modo agli ufficiali di permettersi qualche piccola disattenzione senza rischiare di compromettere la sicurezza della nave.

"Il problema è quel dannato pianeta" sentenziò Doohan "Neppure Tucci ha trovato una soluzione alla questione, ma non riusciamo a scandagliare in modo accurato la superficie. Sappiamo come è composta la morfologia della superficie, sappiamo dove si trovano le città più abitate e rileviamo i punti di maggior concentrazione di persone... ma se dovessimo tentare di trovare dove si trovi uno dei nostri..."

"Sarebbe impossibile" concluse laconicamente Rest "Per questo abbiamo modificato i loro comunicatori per renderli rintracciabili"

"Non mi sembra comunque soddisfatto, tenente" James guardò il collega "La conosco abbastanza bene per accorgermi di quando la situazione non le piace"

"Questa sorta di licenza è inutile e potenzialmente pericolosa"

"Non starà esagerando?"

"Signore, tracce di teletrasporto... qualcosa si sta per materializzare in plancia, qualcosa di piccolo e...."

Silenzio. Improvvisamente nessuno aveva più voglia di scherzare l'attenzione era attratta da una serie di nove comunicatori della Flotta Stellare.

Rest osservò per un ultimo istante Doohan prima di alzarsi "Trovate i nostri uomini, adesso!"

"No, non funzionerà mai" Doohan scosse il capo "Tenente, è impossibile, la conformazione della superficie ci impedisce di procedere con analisi specifiche come quelle genetiche..."

"Verificate il punto di partenza del teletrasporto, non dovranno essere troppo distanti da lì!"

"Non siamo riusciti a rilevare con esattezza il punto di partenza del segnale del teletrasporto..."

Mentre l'addetto alla consolle scientifica parlava, Doohan si era già portato ad una consolle libera "Ha ragione Rest, sembrerebbe arrivare da qualche punto non meglio precisata della metropoli di Beyhan. Ci sono indicativamente un milione e seicento segni vitali in quella zona, senza la possibilità di procedere con un'analisi genetica..."

"La probabilità di trovarli è di circa una su 177.777,78" Rest sospirò pesantemente "Chiamatemi il Capitano Strauss, ditegli che le ipotesi sono appena divenute realtà"



***Flashback***
USS Hope - Ufficio del Capitano
06 agosto 2401 - ore 07:00


Strauss stava cercando di mantenere la calma ma ogni minuto in più che passava in comunicazione con il distretto di polizia generale della città di Beyhan lo avvicinava pericolosamente al punto di non ritorno. Su idea di Xyr e Rest, si era trovato, la mattina seguente, a dover gestire da solo la denuncia di scomparsa dell'away team.

"Quarantotto ore..." il tono svogliato del poliziotto la diceva lunga sulle sue intenzioni riguardo la ricerca del gruppo "Sono passate quarantotto ore?"

"Ho già risposto a questa domanda!" Strauss iniziava ad essere veramente stanco "No! Sono spariti indicativamente nel bel mezzo di questa notte, saranno passate circa cinque ore!"

"In questo caso, buona giornata..."

"Buona giornata?!" il Capitano sgranò gli occhi "Sta scherzando?! I miei uomini sono sul vostro pianeta e lei mi dice buona giornata?"

"Staranno ancora dormendo, non appena si sveglieranno la contatteranno"

"Impossibile, i loro comunicatori sono sulla mia nave e..."

"Sono adulti, immagino. Sapranno cosa fare per contattarvi e comunque non sono ancora passate..."

"Quarantotto ore!" lo interruppe Strauss con una certa frustrazione

Il poliziotto fissò con espressione sarcastica l'umano "Precisamente, lieto che lo abbia capito"

Strauss inspirò profondamente ma, prima che potesse rispondere per le rime, ricevette una chiamata dell'interfono.

=^=Xyr a Capitano Strauss. Chiamata in entrata dal dipartimento generale di giustizia, chiedono di parlare direttamente con l'ufficiale in comando=^=

Strauss chiuse senza cerimonie la comunicazione in corso per poi sbuffare prima di rispondere ai ragazzi "Xyr è lei al comando, in assenza di Bueller... faccia il suo lavoro!"

=^=Signore, io ed il tenente Rest le chiediamo gentilmente di volersene occupare lei=^=

"Mi prendete in giro?!" Strauss non si sentiva molto diplomatico in quel momento "Xyr è una sua responsabilità!"

=^=Sì signore, ma potrebbe essere necessario che per il momento non vi sia un nostro coinvolgimento diretto=^=

"Va bene, ma appena chiuderò la chiamata vi voglio a rapporto per spiegarmi cosa diavolo avete in mente! Ora passatemi la chiamata!"

Sullo schermo del terminale apparve il volto di un notrutuniano che, almeno in apparenza, sembrava avere circa la sua età. Strauss rimase per un po' ad osservarlo con espressione severa in volto, soffermandosi ad osservarne l'aspetto austero e dimesso.

=^=Buongiorno Capitano, sono il preposto Sajit. Non girerò attorno alla questione. Voglio sapere dove sono gli uomini del suo equipaggio scesi ieri su Notrutun=^=

"Si, lo vorrei tanto sapere anche io! Sono spariti da questa notte!"

=^=Sappiamo che non sono risaliti sulla nave, non abbiamo rilevato teletrasporti verso la vostra nave dopo il fatto, ma mi aspetto da voi piena collaborazione. Quindi, si sono messi in contatto con voi?=^=

"No, ovviamente no, altrimenti non ne avremmo denunciato la scomparsa" Strauss digrignò i denti, la situazione che si stava venendo a delineare non gli piaceva per nulla "Posso sapere a quale fatto vi state riferendo?"

=^=I vostri uomini sono ricercati per gli avvenimenti occorsi la scorsa notte al locale a luci rosse Mouton, dove sono stati visti per l'ultima volta=^=

"Fatto... avvenimenti..." Strauss fece una piccola smorfia "Andiamo al punto, di cosa sono accusati?"

=^=Quadruplo omicidio=^= rispose in modo impassibile il preposto =^=Abbiamo già provveduto a trarre in arresto i tenenti Catalunya Jones e Paulo Rodriguez, oltre che a sequestrare il velivolo con cui sono giunti sul pianeta=^=

"Sono certo che ci sia una spiegazione, i miei uomini sono scesi sul vostro pianeta per una piccola licenza, non avevano alcuna motivazione di uccidere dei perfetti sconosciuti!"

=^=Questo ce lo potranno dire le indagini, per il momento la vostra presenza nel nostro territorio non è più ben accetto=^=

"Cosa vorrebbe dire con questo?!"

=^=Esattamente quanto detto. La vostra presenza qui potrebbe consentire ai sette ricercati di trovare asilo a bordo, non consentiremo che possano scappare prima che si siano concluse le indagini. Prendiamo molto seriamente i reati su Notrutun. Avete mezz'ora per andarvene=^=

"Un'ultima domanda..." Strauss guardò il volto del prefetto "Nel caso in cui fossero ritenuti colpevoli, quale sarebbe la condanna a cui andrebbero incontro?"

=^=La decapitazione=^=


Notrutun - Località sconosciuta
06 agosto 2401 - ore 07:10


C'era voluta circa una decina di minuti perché il gruppetto riuscisse a ritrovarsi nuovamente riunito nel bel mezzo di un fatiscente e putrido corridoio di motel. Caytlin, fra tutti, era quella che aveva l'aspetto più radioso, grazie al bagno rinvigorente che sembrava essersi concessa: non aveva idea di chi fosse il tizio disteso sul divano e aveva preferito lasciarlo lì senza avvicinarsi a lui per andarsene il prima possibile e cercare il resto del gruppo. Basta aveva una spalla dolorante, per liberarsi aveva dovuto usare tutta la sua forza per scardinare quella maledetta cassa che lo imprigionava, ma non era quello con l'umore più nero.

Bueller sembrava non aver avuto uno dei suoi migliori risvegli lo stesso dicasi di Alan che, per qualche strano motivo, sembrava voler mantenere una certa distanza da Ferris. Infine, i tre uomini della sicurezza, apparivano ancora doloranti dopo la serata precedente.

Il mal di testa e la preoccupazione per i due ufficiali scomparsi erano gli unici comun denominatori fra tutti i restanti membri dell'away team, ma i problemi non erano ancora finiti.

"Capitano, la situazione è grave... non abbiamo più i nostri comunicatori" Caytlin osservò Bueller "Ci hanno portato via tutto, anche i tricorder e le nostre uniformi!"

"Ce li hanno portati via... o li abbiamo persi noi? Non so voi, ma io non mi ricordo niente di ieri notte" rispose Bueller portandosi le mani alla testa

"Esatto" Basta annuì "Neppure io non ricordo nulla e la cosa non mi piace per niente... è successo qualcosa e ho come l'impressione che non ci piacerà scoprire cosa"

"Se non altro hanno avuto la decenza di lasciarci questi stracci per rivestirci..." grugnì Price osservando gli abiti logori che era stato costretto ad utilizzare

"Forse non desideravano vederci girare come mamma ci ha fatti nel bel mezzo della loro città" si intromise Alan prima di guardare il gruppo "Beh, dobbiamo trovare un modo per contattare la nave, no!?"

Bueller e Basta si guardarono in volto per alcuni istanti prima di scuotere la testa. Alla fine fu Ferris a prendere la parola "Qualcosa non va, posso capire che potremmo aver alzato un po' il gomito ma... andiamo? Sino al punto da avere un totale blackout?!"

"Al punto da perdere tutti i comunicatori? L'unico sistema per essere individuati dalla nostra nave? Il nostro unico mezzo di comunicazione in caso di problemi!?" Basta scosse il capo "No, questa storia non ha senso. Oltretutto abbiamo perso due del nostro gruppo, direi che non è proprio il caso di agire impulsivamente"

"Quindi, se non ho capito male, non intendete contattare le autorità governative per richiedere loro di mettervi in contatto con la Hope. Giusto?" chiese Alan incrociando le braccia al petto

"Per il momento no" intervenne Bueller

"Ad ogni modo credo che sia il caso di muoversi" li esortò Caytlin "Se le vostre ipotesi sono corrette e potremmo essere in pericolo, stare troppo fermi in un posto potrebbe essere controproducente"

Bueller si limitò ad annuire per poi dirigersi con gli altri fuori dal motel, approfittando di un'uscita d'emergenza laterale.


USS Hope - Sala tattica
06 agosto 2401 - ore 08:00


Strauss osservava i suoi uomini con un misto di rabbia ed irritazione. Aveva cercato di opporsi alla partenza della Hope dalla posizione geostazionaria che occupava ma era stato del tutto inutile. Non solo dal Comando aveva ricevuto l'ordine di allontanarsi dal pianeta sino a portarsi al limite del loro sistema stellare, ma Xyr e Rest non avevano detto nulla: di fronte al suo sguardo sorpreso si erano limitati semplicemente ad una ridicola obiezione per poi accettare le decisioni dell'ammiraglio Lennox.

"Situazione dell'ambasciatore?"

Melanne osservò Strauss facendo spallucce "Stabili. Ha avuto un malore quando ha saputo che il figlio era disperso sul pianeta ed accusato di omicidio... il suo cuore non ha sopportato bene lo stress, quindi al momento preferisco tenerlo sotto sedativi. Credo abbia bisogno di qualche altra ora per riprendersi"

Strauss annuì alla dottoressa per poi tornare con lo sguardo su Xyr e Rest "Ora posso sapere perché avete deciso di lasciare tutto il comando a me?" scosse il capo "Davvero non vi capisco, pensavo avreste fatto l'inferno per poter restare su Notrutun..."

"Abbiamo solo deciso di optare per un'altra soluzione..." intervenne Rest

"...ed il fatto che la Hope si trovi lontana dal pianeta gioca solo a nostro vantaggio" concluse Xyr

Strauss fece una breve smorfia "Avete la mia attenzione..."

Melanne si drizzò un po' sulla schiena per poi accendere lo schermo-visore della sala e far apparire un'immagine "Questo è un abitante di Notrutun. Come potrà notare il loro aspetto non è uguale a nessuna delle razze da noi sino ad ora incontrate ma... ha molte similitudini con le razze federali"

Strauss annuì "Sì, l'ho notato... hanno due coppie di antenne che sono simili a quelle andoriane, gli occhi neri dei betazoidi e le orecchie a punta dei vulcaniani. A parte la loro pigmentazione violetta, sembrano un patchwork di tante razze. Dove volete andare a parare?"

La Graahn osservò il Capitano "Non avrei alcun problema a camuffarci per assomigliare a quella razza. Nessuno noterebbe le antenne di Xyr o le orecchie di Rest, dato che sono tratti genetici della loro razza"

"Quindi il vostro piano è tornare sul pianeta fingendovi dei locali?"

"Esatto" Xyr si voltò "Questo era il motivo per cui sia io che il tenente Rest abbiamo preferito non essere visti durante le conversazioni con il pianeta... per quanto il camuffamento potesse essere ben fatto, c'era sempre il rischio che qualcuno si ricordasse anche solo vagamente di noi"

"Al momento il governo sa che abbiamo lasciato il loro sistema stellare, quindi abbasseranno le difese. Ho studiato molto attentamente i sistemi di sicurezza installati in tutto il sistema planetario e ho studiato una rotta che con il 98,56% di probabilità ci porterà a raggiungere Notrutun senza essere individuati"

"Non sarai un po' troppo ottimista Rest?"

Rest si irrigidì inarcando un sopracciglio" I vulcaniani non credono nell'ottimismo o nel pessimismo, ma solo nella logica"

Tucci, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, prese la parola "I sistemi di rilevazione si trovano sull'ottavo ed sul quarto pianeta. L'ottavo pianeta non può rivelarci perché il sole del sistema gli copre la visuale, il quarto pianeta può essere evitato sfruttando il punto cieco offerto dalla sua seconda luna e dalla fascia di asteroidi poco distante... e per finire i sistemi di rilevazione di Notrutun non sono dei migliori, possiamo ingannarli facilmente se la nave non è troppo grande"

"Come una navetta... molto bene, e immagino intendete andare tutti" Strauss posò lo sguardo in ordine su Xyr, Rest, Doohan, Tucci e Graahn vedendoli annuire "Molto bene, portate con voi degli addetti alla sicurezza. Quanto vi ci vorrà per essere sul posto?"

"A me serve circa un'ora per modificare i tratti somatici della squadra..."

"Calcolando i tempi di predisposizione della missione e di viaggio, saremo su Notrutun indicativamente per le ore 15"