USS Hope - Sala tattica - 11/04/2397, Ore 08:45
Xyr entrò a passo di marcia. Anche se non lo voleva ammettere, la voce di Bueller l'aveva messa in ansia... trovarlo seduto su una sedia con lo sguardo fisso nel vuoto la preoccupò ancora di più.
"Ferris?" si rese conto di essere passata immediatamente al tu, ma vederlo in quello stato non presagiva niente di buono. Il Capitano della Hope alzò appena il braccio ed indicò lo schermo.
L'andoriana fece ripartire il video.
=^=Tenente Ferris Bueller. Ho scelto di registrare questo messaggio e di non contattarla direttamente...=^= il video mostrò ancora il susseguirsi di immagini fino allo zoom nello squarcio.
Nel buio infinito, oltre i tre cerchi di fuoco, un occhio dall'aspetto inquietante la osservava. Il terrore iniziò a montare scivolando su di lei come un mare di insetti zampettanti.
"Che cos'è?" chiese Xyr stringendosi le braccia al petto e iniziando a tremare.
"Non lo so... lo senti anche tu?" chiese Ferris arrivandole da dietro e tenendola stretta a se.
"Non avevo mai provato una cosa del genere... ma è strano. E' come se non fossi io a provare questa paura." disse lei ringraziando mentalmente il suo capitano per quel gesto inconscio col quale la proteggeva. "E' come se le paura fosse di un altro. Ma la sento comunque dentro di me."
Xyr allungò un braccio e spense il monitor. Si prese un secondo di tempo e poi girò il viso verso Ferris "Lasciami o ti spezzo un braccio." Ma lo disse con un tono non molto convinto.
"Scusa!" Il Capitano sollevò immediatamente le braccia al cielo.
"Cosa sta succedendo?"
"Non ne ho idea, ma il fatto che tu provi le stesse cosa che provo io, mi spaventa ancora di più. Direi che la prima cosa da fare è verificare che anche gli altri sentano lo stesso."
"A tutti gli ufficiali di plancia riunione urgente in sala tattica." Ordinò Xyr dopo aver fatto un cenno d'assenso.
USS Hope - Sala tattica - 11/04/2397, Ore 09:10
Tutti, nessuno escluso, avevano provato lo stesso terrore.
Doohan stava cercando di far riprendere Tucci che si era chiuso in uno strano mutismo, Basta teneva fra le braccia Melanne, Rodriguez era silenzioso e Luna stringeva Caytlin. Rest era l'unico che manteneva il suo stoicismo ma era chiaro che fosse spaventato.
Erano pallidi e provati, la stanchezza per gli ultimi avvenimenti sembrava essere stata sostituita dalla reazione primitiva del 'combatti o fuggi' e, nonostante tutto il loro addestramento, sembravano più propensi alla fuga.
"Interessante..." commentò Rest continuando a fissare ipnotizzato lo schermo. Xyr lo spense e lui sbatté le palpebre come per riprendere il controllo.
"Proviamo tutti lo stesso terrore e la cosa non è possibile." disse Caytlin dopo aver ringraziato il timoniere della Hope con un pallido sorriso.
"Potrebbe essere una caratteristica razziale dell'alieno?" chiese la dottoressa Graahn. "Signor Tucci cosa ne pensa?"
Doohan fece un cenno di diniego. Tucci era troppo scosso e si era chiuso nel suo mondo privato.
"E' impossibile che abilità psichiche ci colpiscano attraverso una registrazione. Anche i medusiani, noti perché possono far impazzire le altre razze se vengono visti senza adeguata schermatura, non nuocciono visti in video." rispose Rest guardando fuori dall'oblò della sala tattica.
"E allora cos'è?" Basta non sembrava per niente contento di provare quelle sensazioni e sopratutto sentiva il disagio proveniente da tutti i colleghi. La stanza sembrava affogata in un mare nero e oleoso che gli rendeva difficile anche respirare.
"Prima di tutto come va l'inseguimento dei terroristi?" chiese Ferris cercando di riprendere il controllo della situazione.
"Sono appena più lenti di noi, ma ci vorrà troppo tempo per raggiungerli. Dovrebbero mancare un paio d'ore" rispose Luna "Sembrano essere diretti allo squarcio creato dal primo esperimento, quando arriveremo lì dovrebbero esserci altre navi di supporto."
"Perché tornare indietro?" chiese Doohan
"Soprattutto dovrebbero immaginare che la Flotta Stellare abbia mandato delle navi per chiuderlo." Aggiunse di nuovo Luna.
"Sono dei fanatici. Ho paura che il loro intento sia quello di espandere ancora di più la breccia e far uscire quella cosa" disse Caytlin indicando lo schermo "Useranno l'ultimo congegno per aprirlo ancora di più."
"E' possibile?" chiese Bueller rivolto al vulcaniano.
"Indubbiamente, l'esplosione di un altro contenitore potrebbe aprire definitivamente una porta verso un'altra dimensione e far entrare l'essere oltre lo squarcio." rispose Rest.
"Dobbiamo fermare immediatamente quella nave a costo di ingaggiare battaglia." esclamò Xyr riprendendo il controllo. "Rest si prepari ad uno scontro. Signor Doohan dobbiamo aumentare la velocità a costo di scendere e spingere. Signor Caytlin rimetta in sesto il signor Tucci, dobbiamo sapere quanto prima della breccia dobbiamo fermare quel D'Deridex."
"Andate..." confermò Ferris con un gesto. "Io avvertirò l'Ammiragliato. Se le navi mandate a chiudere lo squarcio sono adatte al combattimento dovranno darci una mano oppure levarsi dai piedi in fretta."
Tutti uscirono dalla sala tattica e il Capitano della Hope rimase da solo in silenzio per alcuni secondi.
"Computer aprire un canale urgente con l'Ammiraglio Lennox. Priorità Uno."
=^=Canale aperto.=^=
=^=Signor Bueller, avete già i vostri ordini e non ho te...=^=
Tutto si fece bianco.
USS Hope - Sala tattica - 11/04/2397, Ore 09:35
=^=Signor Bueller... Ferris svegliati!=^=
La voce dell'Ammiraglio Lennox era preoccupata e tesa. Il giovane sbatté le palpebre e cercò di mettere a fuoco il volto dell'Ammiraglio senza molto successo.
"Cosa... Cos'è successo?" chiese Bueller scuotendo la testa frastornato.
=^=Una cosa che speravo di non dover mai fare. Riunisca tutto il suo staff di comando in sala ologrammi, nessuno escluso! Una volta lì attivi il Protocollo Speranza. Codice: Echo-Lima 2394... io non ho tempo da perdere, le due navi che stanno tentando di chiudere la breccia nello spazio sono navi scientifiche, ma vi daranno ogni aiuto possibile. La USS Ammard arriverà fra alcune ore, ho già ordinato che aumentino al massimo la velocità, ma sarà comunque troppo tardi. E' imperativo che attivi quel protocollo e che fermi quella nave... avrei voluto parlarvene di persona ma non è possibile fare altrimenti. Vi chiamerò più tardi, Lennox chiudo.=^=
"Ammiraglio come sa..." niente da fare, l'immagine era ormai scomparsa lasciando il giovane pieno di domande.
"Capitano Bueller a tutti gli ufficiali di plancia, nessuno escluso! Recarsi immediatamente nella sala ologrammi, è un'emergenza!" ordinò Ferris frastornato rientrando in plancia, dove tutti si voltarono verso di lui confusi. "Luna fatti dare il cambio, dobbiamo essere tutti presenti."
"Incontreremo la nave nemica fra meno di due ore a questa velocità. Spero che sia una cosa veloce altrimenti sarà un problema combattere." Commentò lei facendo segno ad un giovane guardiamarina.
"Cosa succede Capitano?" chiese Xyr che non apprezzava di essere tenuta all'oscuro dei piani folli di Ferris.
"Ho ricevuto l'ordine dall'Ammiraglio Lennox di chiamare tutti e attivare il Protocollo Speranza." rispose lui alzando le spalle.
"E cos'è?" chiese Basta sospettoso.
"Ne so quanto voi, ma se ci sbrighiamo lo sapremo e potremo tornare al nostro lavoro." Ferris non attese ulteriori domande ed entrò, affiancato da Xyr, nel turbo ascensore.
"Stai bene?" chiese il Primo Ufficiale dopo che le porte si erano chiuse.
"Non lo so, mi sento stordito e più stanco del solito." rispose lui cupo.
Le porte si aprirono e percorsero insieme la poca strada che li divideva dalla sala ologrammi. Sapevano tutti e due che lo scontro sarebbe stato duro, ma stavolta avevano una nave armata di tutto punto. Ma ciò non gli impediva di provare timore.
Gli ufficiali della Hope, Strauss compreso, arrivarono alla spicciolata. Tucci sembrava essersi un po' ripreso ma pareva molto scosso. Caytlin gli fece un sorriso per rassicurarlo e Bueller lo accettò con un ringraziamento.
"Computer, attivare Protocollo Speranza, Codice: Echo-Lima 2394..." ordinò e nella sala la luce calò di intensità.
=^=Codice accettato. Protocollo Speranza avviato.=^= rispose con voce atona il computer di bordo.
L'Ammiraglio Lennox apparve dal nulla, l'ologramma li guardò intensamente.
"Se avete attivato il Protocollo Speranza allora è arrivato il momento di conoscere tutta la verità. Avrei voluto parlarvene di persona e in un luogo sicuro, ma se vi ho dato il codice, vuol dire che la situazione è pericolosa." L'ammiraglio parve riflettere prima di riprendere a parlare "Tutto è iniziato in data astrale 71043.24..." la sala ologrammi cambiò aspetto e divenne la plancia di un'altra nave.
=FLASHBACK=
USS Hammerhead - Plancia - 16/01/2394, Ore 18:45
"Capitano, pensa di partecipare al convegno con i cadetti della flotta?" chiese il Primo Ufficiale Stain con un sorriso appena celato.
"Dio me ne scampi! Il Capitano Strauss mi ha tenuto sveglio fino alle due ieri notte per rivelarmi tutti i complotti orditi dalla Federazione e dai vari imperi, alleati e non. Avrei dovuto chiamarla per partecipare!" rispose il Capitano Queitus sbuffando.
"Non invidio quei ragazzi, per le prossime due ore saranno in balia della sua parlantina. Non doveva arrivare l'ammiraglio Maelstrom?" chiese l'andoriano sedendosi sulla poltrona di fianco a quella del Capitano.
"Per causa di forza maggiore sarà in ritardo di un paio d'ore... giuste giuste per saltare l'incontro di Strauss." Il betazoide al comando sorrise divertito.
"Capitano! C'è qualcosssa di ssstrano lì fuori!" L'ufficiale scientifico sembrava confuso, la strumentazione non riusciva a dare delle letture adeguate.
"Rapporto Signor Vostralaxert." il Gorn iniziò a muovere la coda nervosamente, ma poi si ricordò che il Capitano gli aveva proibito di farlo visti gli ultimi danni che aveva provocato.
"Non mi è chiaro, ma sssembra una fontana di particelle." rispose lo scienziato continuando a controllare gli strumenti.
"E cosa sarebbe di grazia una fontana di particelle?" chiese ancora il Primo Ufficiale drizzando le antenne.
"E' un anomalia provocata da particelle raffreddate a pochi microkelvin di temperatura che cadono in un campo elettrico variabile." Rispose il gorn muovendo appena la punta della coda.
"Ed è un problema?" chiese il Capitano guardando lo schermo sul quale non compariva assolutamente nulla.
"E' un tipo di anomalia consssiderato pericolossso dalla Federazione dopo che una dozzina di navi ssstellari sssono ssstate perssse. Sssi pensssa che possssano essssere porte verso altre dimensioni."
"Allarme giallo! Signor Vostralaxert la prossima volta, prima dica che è pericolosa e poi ci spieghi cos'è!" ordinò il Capitano alzandosi in piedi.
La situazione si era fatta di colpo più interessante per gli ufficiali della Hammerhead. Dopo giorni in balia di 153 cadetti in viaggio premio su una vera nave stellare, le cose si erano fatte alquante noiose. Rispondere a tutte le loro domande era stato tedioso. Il Capitano della Hammerhead aveva preso la pagliuzza più corta quando era stato deciso il luogo della conferenza. Lì per lì era stato contento di dare alloggio ai futuri ufficiali della Flotta Stellare, poi aveva conosciuto alcuni di loro e avrebbe voluto strozzarli tutti.
Il nuovo evento gli permetteva di far passare un paio d'ore e saltare la conferenza di Strauss.
"Signore, esce qualcosa dall'anomalia!" avvertì l'ufficiale tattico.
Sullo schermo, una informe massa lattiginosa di un colore bianco innaturale, fuoriuscì per poi galleggiare nel nulla cosmico.
"Che cos'è quella cosa?" chiese Stain
"E' una massssa energetica condensssata. Rilevo fluttuazioni sssignificative provenire da quella massssa, ssstò analizzandola." rispose il gorn
"Cosa sta facendo?" chiese il Capitano lanciando uno sguardo al tattico.
"Per ora è immobile. Sembra che stia riprendendo fiato." Rispose l'umano con il suo solito sorriso sardonico.
"Sssignor Turrèt, l'energia non riprende fiato." commentò il gorn "Rilevo fluttuazioni. La sssua energia sssta aumentando anche ssse sssembra essssere al limite... forssse il sssignor Turrèt non ha tutti i torti!"
La massa di energia sembrò ridursi e condensarsi per poi scattare ad incredibile velocità verso la Hammerhead. L'impatto con gli scudi della nave fece scuotere l'enorme vascello nonostante gli smorzatori innerziali andassero a pieno regime.
"Quella cosa ha fatto breccia negli scudi! Siamo stati invasi!" avvertì il capo della sicurezza
"Allarme rosso! Dov'è diretto?" Chiese il Capitando sudando freddo.
"Signore... nella sala conferenze." il volto della giovane trill era sbiancato.
"Signor Gigas con me! Signor Stain a lei la plancia!" il Capitano prese la via del turbo-lift seguito a ruota dal capo della sicurezza.
I due rimasero in silenzio. L'ascensore sembrava non arrivare mai a destinazione. 153 ragazzi in balia di una creatura sconosciuta e molto probabilmente pericolosa e tutto sulla sua nave.
"Maledizione!" gridò Queitus battendo il pugno sulla parete dell'ascensore.
=^=Capitano, qui Vossstralaxert! Nella sssala conferenze sssuccede qualcosa di ssstrano. Le energie sssembrano essersssi dissssipate, ma allo ssstesso tempo sssono ancora presssenti... mi dissspiace essssere cosssì confussso, ma non sssono mai ssstate rilevate letture sssimili.=^=
"Inviate tutto quello che ricevete anche alla Flotta Stellare e comunicate all'Ammiraglio Maelstrom di premere sull'accelleratore!" Il Capitano della Hammerhead uscì dall'ascensore e si posizionò al lato della porta della sala conferenze. Una squadra della sicurezza era sopraggiunta su ordine della trill.
"Pronta Tenente?" chiese il betazoide dopo un attimo di attesa. La giovane trill fece un cenno di assenso sollevando il phaser.
La sala era del tutto buia. L'oscurità era interrotta solo da sporadiche scintille provenienti dai sistemi in avaria. Gli uomini della sicurezza accesero le torce facendo scivolare i raggi lungo le poltrone e i corridoi. C'era solo silenzio e oscurità... ma nessun cadetto.
"Signor Vostralaxert, la sala sembra vuota. Cosa dicono i suoi sensori?" chiese il capitano.
=^=Le letture sssono confussse, ma vedo dei sssegni di vita.=^=
"Capitano!" uno degli uomini della sicurezza chiamò il suo superiore con urgenza. Sulla pedana centrale, nascosti dalle scrivanie e dai pannelli caduti dal soffitto, giacevano i corpi dei cadetti.
"Emergenza medica! Dottor Joy venga subito in Sala Convegni!" ordinò il Capitano.
=FLASHBACK=
USS Hammerhead - Sala convegni - 16/01/2394, Ore 20:00
"Santo cielo..." commentò l'Ammiraglio Maelstrom entrando nella grande sala. "Qual è la situazione?" I corpi delle vittime erano stati adagiati su lettini di fortuna, erano troppi per l'infermeria della Hammerhead.
"Non rosea." Rispose l'ufficiale medico "Sono tutti in stato comatoso. Ci stiamo dirigendo alla massima velocità verso la Base Stellare 12 dove lasceremo i cadetti in peggiori condizioni, ma quella struttura non ha abbastanza posto per tutte le vittime. Il resto di loro saranno ospitati su Vulcano. Sono gli unici luoghi in zona che abbiano le tecnologie adatte per tenerli in vita."
"Sono ad anni luce di distanza! Faremo in tempo?" chiese l'Ammiraglio guardando i giovani stesi su dei letti improvvisati.
"Non lo sappiamo. I loro processi cerebrali sono stati cambiati dall'energia della creatura che ci ha invaso. Non sappiamo se fosse senziente o meno... forse ci ha attaccato credendoci dei predatori o forse non era nemmeno senziente ed è stata attirata dalle energie della nave. Sappiamo solo che è scomparsa dopo averci attaccato ed aver combinato tutto questo. Secondo il Signor Vostralaxert la sua energia era comunque al limite."
Maeltrom si arruffò i capelli brizzolati con un gesto di rabbia repressa. 153 cadetti e un Capitano esperto come Strauss annientati in una sola notte...
"Voglio la massima velocità. Una volta lasciato il primo gruppo di cadetti dovremmo correre come non mai. Ci sono almeno quattro sistemi fra la Base 12 e Vulcano e non c'è tempo da perdere." ordinò l'Ammiraglio e il medico fece un cenno affermativo.
"Ammiraglio!" uno degli infermieri richiamò la sua attenzione e Maelstrom si voltò. Tutte le vittime erano sedute sui loro lettini ed erano voltati verso di lui. Gli occhi dei ragazzi rilucevano di una inquietante energia luminosa.
"Chi siete?" chiese il ragazzo più vicino a lui osservandolo.
"Sono l'Ammiraglio Rick Maelstrom della Flotta Stellare. Chi sei? Cosa hai fatto a questi ragazzi?" Riprovò l'Ammiraglio sempre più teso. Indubbiamente la creatura che li aveva attaccati era intelligente... ma amica o nemica?
"Mi chiamo..." emise una serie di suoni incomprensibili "Mi dispiace, la vostra struttura fisica non mi permette di pronunciare il mio nome. Mi dispiace per il danno arrecato ai vostri giovani, sto lentamente riparando i loro danni, ma mi è molto difficile. La vostra fisicità è qualcosa di totalmente incomprensibile per me, ma ce la stò mettendo tutta."
"Chiami il Capitano e l'ufficiale scientifico." ordinò l'ammiraglio al tenente vicino a lui.
Dopo pochi minuti i due si presentarono a rapporto rimanendo a bocca aperta.
"Che sta succedendo?" chiese Queitus vedendo i giovani seduti e rabbrividendo per il bagliore dei loro occhi.
"Le letture sssono più chiare, la creatura che ci ha attaccato è dentro di loro." Avvertì il gorn dopo aver scansionato un cadetto col tricorder.
"Si chiama Viaggiatore. O almeno l'ho chiamato così. I nostri corpi sembrano inadatti a pronunciare il suo nome." disse Maelstrom avvicinandosi al gruppo di ufficiali. "Da quello che ho capito è un essere intelligente, in fuga dalla sua dimensione. Non aveva nessuna intenzione di attaccarvi, ha solo percepito che poteva usare gli esseri fisici come contenitore per la sua energia, solo una volta entrato dentro di loro si è accorto che eravamo creature senzienti. Li sta tenendo in vita con le sue ultime forze, ma la cosa importante è che non potrà farlo se li dividiamo, devono rimanere a non più di un sistema fra loro. Dobbiamo portarli tutti su vulcano al più presto."
"Lei crede a quell'essere?" Chiese il betazoide.
"Abbiamo altra scelta?" Rispose Maelstrom.
=FLASHBACK=
Vulcano - T'kora Hospital - 5/04/2394, Ore 12:00
"Non so cosa fosse l'essere che ha attaccato il mio universo. Era oscurità, assenza di energia. Il nulla..." Il Capitano Strauss si mosse a disagio sulla poltrona. I suoi occhi mandarono uno scintillio innaturale.
"Il suo intero universo annichilito?" la voce dell'Ammiraglio Crom era flebile. Maelstrom gli toccò un braccio per dargli forza. La creatura all'interno del Capitano Strauss fece un cenno affermativo senza trovare le parole per rispondere.
"Ha assorbito tutta l'energia. Sia quella vivente che quella non vivente. Quell'universo è ormai morto. Io ero un esploratore, mi trovavo in missione quanto tutto è successo. Quando arrivai fui subito attaccato ma riuscii a fuggire. Ero stremato quando raggiunsi il vostro universo e mi resi subito conto che non potevo resistere nella mia forma energetica. Percepii delle presenze nelle immediate vicinanze... deboli fonti di energia provenienti da involucri solidi. Sapevo che quegli involucri non potevano contenere tutta la mia energia e quando sentii che c'era un luogo dove c'erano numerosi involucri raggruppati mi diressi immediatamente lì. Se avessi saputo che si trattava di creature viventi mi sarei lasciato morire. Ho rischiato di ucciderli tutti... ci sono andato molto vicino."
=^=Ma non l'hai fatto, ed è questo l'importante!=^= la voce dell'Ammiraglio Lennox arrivava dal monitor presente nella stanza. =^=Come stanno i ragazzi?=^=
"Ho riparato gran parte dei loro danni, ma al momento dovranno rimanere sempre insieme. Se si allontanano troppo fra loro si spezzerà il contatto e non so cosa potrebbe accadere. Potrebbero stare bene oppure..."
"Capisco... quanto tempo pensi servirà per riparare tutti i danni?" chiese Crom sospirando.
"Purtroppo potrebbero volerci anni... ma entro un mese al massimo potranno riprendere il controllo dei loro corpi, per fortuna non si sono ribellati al processo di guarigione, ma non so cosa accadrà quando si risveglieranno." rispose con voce triste il Capitano Strauss
"E come li teniamo insieme? Questi sono cadetti! Fra un anno verranno divisi fra le navi stellari." Commentò Maelstrom tornado ad arruffarsi i capelli.
=^=Io un'idea ce l'avrei...=^= si intromise la Lennox pensierosa. =^=Dovrò chiedere il permesso dell'Ammiraglio in capo e forse anche dal Presidente della Federazione, ma la cosa è fattibile.=^=
"Cosa hai in mente di preciso?" chiese il denobulano guardandola con sospetto.
=^=Imbarcheremo quei ragazzi su un'unica nave fin da ora. Una nave scuola, un progetto avveniristico... ci inventeremo le cose strada facendo. L'importante è che siano costretti a stare insieme.=^=
"E alla fine dell'anno accademico?" chiese Maelstrom.
=^=Gli daremo una nuova nave, qualcosa di troppo goloso da lasciarsi scappare. Girare per le stelle per cinque anni e avere una propria nave spaziale già dal primo incarico? Quale cadetto si farebbe scappare una occasione simile? Gli daremo delle semplici missioni e li terremo tutti d'occhio, faremo in modo che una nave stellare sia sempre a portata di mano nel caso di necessità... che guai potranno mai combinare?=^=
"E' una follia! Dovremmo tenerli in osservazione. Cosa diranno quando sapranno di avere un alieno dentro di loro?" commentò Crom
=^=Hai intenzione di tenere dei ventenni a terra? Tempo cinque minuti e li perdiamo... saremmo costretti a metterli in una prigione federali per tenerli insieme. E in quanto a sapere... Viaggiatore, puoi modificare la loro memoria?=^=
"In parte..." rispose l'essere con la voce dell'umano.
=^=Bene, i ragazzi dovranno avere un bel ricordo della loro esperienza sulla Hammerhead. Sono stati bene, si sono divertiti, la conferenza è stata entusiasmante ecc ecc... e dovremo costruire dei ricordi anche dei mesi che sono stati in convalescenza. Appena staranno meglio li metteremo nei loro letti e la loro vita riprenderà senza che sospettino niente. Penseremo in seguito ad informarli. Tutta questa storia è già stata classificata Seclar 8.=^=
Maelstrom e Crom si guardarono.
"Evelin sei sicura che sia la strada migliore? Ci odieranno per non averli avvertiti."
=^=Che ci odino pure, la cosa più importante è che stiano bene... Non so se è la scelta migliore, ma so che non è facile vivere sapendo che c'è qualcuno dentro di te. Persino i Trill devono avere una formazione particolare per poter accettare il simbiota dentro di loro. Se si ribellassero all'entità prima che il processo di guarigione sia completo chissà come potrebbe finire. Il dubbio che qualcuno possa prendere il controllo dei loro pensieri potrebbe portarli alla paranoia.=^=
"Non prenderei mai il controllo dei loro pensieri!" ribatté il Viaggiatore all'apparenza offeso.
=^=Le razze corporee sono strane. Lei continuerà a prendersi cura di loro e sopratutto a curarli, noi penseremo a tenerli insieme. E poi dobbiamo sperare che quell'essere che ti ha attaccato non si faccia vivo.=^=
"Quindi ci affidiamo alla speranza..." commentò Crom
"Speranza... è una bella parola." disse l'alieno con un sorriso.
USS Hope - Sala Ologrammi - 11/04/2397, Ore 10:48
Le luci si riaccesero tornando a mostrare l'anonima sala piena di righe. L'unica cosa visibile oltre loro erano tre monitor fluttuanti ognuno dei quali mostrava il volto di uno degli ammiragli dietro il Progetto Hope. Eveline Lennox si schiarì la voce, questa volta non si trattava di una registrazione olografica.
=^=Signori, adesso sapete tutto. Il progetto è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative, non solo siete stati capaci di superare missioni che molti capitani avrebbero faticato ad affrontare, ma avete in più occasioni salvato la federazione stessa. Adesso potete anche odiarci per avervi tenuto all'oscuro di tutto, ma dovete capire che in quel momento c'era poco da fare... uno staff di scienziati sta studiando un modo per aiutare il Viaggiatore e rimettervi in grado di muovervi liberamente per l'universo, ma ancora non potete farlo. Dovete rimanere insieme...=^=
"E' stato per quello che ha insistito tanto per fare in modo che prendessimo tutti servizio sulla nuova Hope." commentò Xyr senza dare segno del suo stato d'animo.
=^=Non era il solo motivo=^= intervenne Maelstrom =^=Certo era imperativo che rimaneste insieme, ma quello che avete fatto con la prima Hope è stato veramente notevole. Dividervi sarebbe stato un grave errore.=^=
=^=Quello che i miei colleghi vogliono dire, Comandante Xyr, è che siamo fieri di voi.=^= si intromise l'Ammiraglio Crom con un sorriso denobulano.
"Possiamo parlare con il Viaggiatore?" chiese Caytlin con voce bassa e senza il suo consueto sorriso.
Tentacoli di energia si dipanarono dalle fronti dei ragazzi e si riunirono in una singola forma umanoide. L'essere non aveva tratti distintivi, sembrava solo un uomo composto di luce solida. Il suo corpo era tonico e ben proporzionato e due fori all'altezza degli occhi davano l'impressione a chi lo guardava di capire le sue emozioni.
"Io sono la causa di tutto questo... non potrò mai scusarmi abbastanza. Non posso rimanere visibile per molto, lo stress per i vostri corpi è ancora troppo pesante." gli occhi della creatura si fecero tristi.
"L'essere nel video, quello che ci ha terrorizzato..." domandò Ferris.
"Non eravate voi quelli terrorizzati... ero io. Si, lui è l'essere che ha distrutto il mio universo, l'essere da cui stavo fuggendo quel terribile giorno in cui è successo tutto. Le mie sensazioni vi sono arrivate chiare perché avevo perso il controllo, ma quello che avete provato è il massimo di interferenza che posso operare su di voi." il Viaggiatore cercava disperatamente di rassicurarli.
"Quando sono rimasta intrappolata sul pianeta demone ed ho visto la distruzione della Hope... sei stato tu ad infondermi la sicurezza che fossero ancora tutti vivi?" chiese Xyr
"Si, il pianeta pur essendo in una tasca dimensionale, era abbastanza vicino da mantenere il contatto. Potevo solo farti sentire la presenza dei tuoi amici."
"Bene, benvenuto a bordo Viaggiatore. Avremo molto di cui parlare, ma al momento ci sono dei folli che cercano di portare nel nostro universo un mostro ben peggiore. Se a tutti sta bene direi di pensare a questo prima di tutto. Signor Tucci ha i calcoli che mi servivano?" chiese Bueller passando alla questione principale come se niente fosse.
"Eh? Ah si, già impostato tutto sul computer della nave. Posso analizzare il viaggiatore?" chiese lui frugandosi alla ricerca di un tricorder.
"Non ora. Signor Doohan voglio che la Hope sia pronta a dare battaglia, si occupi prima di tutto degli scudi e delle armi. Quella gente non si arrenderà in nessun caso. Signor Rodriguez prenda il comando fino al mio arrivo in plancia." Ordinò ancora il giovane Capitano.
"Signor Rest, Signor Basta, Signor Jones... prepareremo un piano d'attacco, in sala tattica fra cinque minuti." Aggiunse Xyr prendendo la parola.
Tutti gli interpellati uscirono lasciando Strauss, Bueller e Caytlin nella sala ologrammi.
"Capitano ha qualcosa da aggiungere?" chiese Ferris guardando il suo superiore che non sembrava affatto scosso.
"Sapevo che c'era qualcosa dietro... un vero complotto. Mi piace! No fate pure, andate alla grande, raggiungerò gli altri in sala tattica." E detto questo uscì.
"Caytlin..." la giovane risiana si voltò verso il Capitano "Tieni d'occhio Tucci, è quello di noi più debole psicologicamente e l'anello più debole è quello che va più protetto." La risiana fece un cenno affermativo con la testa e uscì.
"Signori, abbiamo una grossa nave da fermare, parleremo dopo del resto." Anche Ferris uscì dopo aver osservato il Viaggiatore diventare sempre più intangibile fino a sparire.
=^=Sono davvero in gamba...=^= commentò l'Ammiraglio Maelstrom e il collega denobulano fece un cenno affermativo con la testa.
=^=Piantatela voi due di fare comunella e andate a lavorare. Dobbiamo salvare quei ragazzi dal mostro cattivo!=^= ordinò la Lennox facendo sparire il sorriso compiaciuto dal volto dei due amici. I loro schermi si spensero e la donna rimase ad osservare ancora per un po' la stanza.
=^=Dannatamente in gamba...=^= mormorò quando fu certa che nessuno la potesse sentire.