USS Erinle - Plancia - 10 agosto 2396 - Ore 10.50
In plancia non volava una mosca mentre il capitano si passava le mani sulla faccia accompagnandole con un lento esasperato sospiro. Lo schermo mostrava l'immagine dell'enorme stazione spaziale che sovrastava la U.S.S. Erinle come una beffa sottolineata dal borbottio di Sidzi Drax Ajen: "una volta, dico io, una volta...". Il consigliere Soraya, appena entrata, passò rapidamente lo sguardo sui volti attoniti dei presenti per poi fermarsi sulla trill.
"Signore..."
Un dito ammonitore si sollevò rapido dalla poltrona del capitano e la donna si zittì immediatamente optando per lanciare un'occhiata interrogativa a Chorate e O'Lauglin che alternavano lo sguardo fra il capitano e le poltrone vuote del primo ufficiale e del pilota.
"Il comandante Toran e Sinclair s..." Chiese istintivamente Soraya per poi interrompersi di nuovo allo scuotere improvviso della testa di O'Lauglin.
"Oh".
Mossa da improvvisa compassione, il consigliere Soraya diede due leggeri colpetti con la mano sulla schiena del capitano, lo sguardo fisso sullo schermo.
Dopo quello che sembrò un tempo interminabile per la plancia silenziosa, ma che probabilmente non furono che pochi secondi, il capitano Drax sollevò il viso e si alzò di scatto.
"Consigliere, Chorate, O'Lauglin con me in sala tattica, da questo momento siamo in allarme rosso, scudi alzati e al minimo cenno di pericolo chiamatemi immediatamente". Ordinò dirigendosi verso la sala tattica, "signor Droll, lascio a lei la plancia, veda di non far scomparire qualcun altro!".
Droll, aprì la bocca per protestare la sua innocenza, ma il capitano era già sparito oltre le porte seguito dalle altre tre.
Interno della Stazione Spaziale, Hangar - 10 Agosto 2396, ore 11:20
"Tenente Sinclair, lei mi deve delle spiegazioni e non solo a me", furono le prime parole del comandante Toran non appena si fu ripreso dalla sorpresa. I caccia erano magnifici doveva ammetterlo, nonostante fosse furioso con il pilota. "Non solo ha agito senza autorizzazione, ma ha... Che genere di motori sono quelli secondo lei?" Chiese improvvisamente distratto mentre si avvicinava ai velivoli seguito da Sinclair e da Mmneporovser che sembrava ansioso come il giovane pilota di conoscere il parere del comandante.
"Non lo so signore, non ho mai visto nulla del genere".
"Nemmeno io", Toran proseguì l'ispezione dei caccia seguito dagli altri due come un generale che passa in rassegna le truppe. "Ciò non toglie, tenente, che lei sia in grossi guai", mormorò mentre si chinava con il Sinclair a controllare il caccia più vicino.
"Era l'unico modo per assicurarmi la loro fiducia, signore", bisbigliò difendendosi Sinclair mentre si avvicinava al comandante come per osservare meglio la nave anche lui.
"Effettivamente", esclamò Toran raddrizzandosi ed allargando le braccia come per comprendere tutto l'hangar, "avete una bella scorta di navi qui, capire come funzionano però richiederà tempo, avremmo bisogno di personale, ingegneri,..." si girò verso Mmneporovser che li fissava con gli occhi socchiusi diffidente. "Sempre che voi non ne abbiate qui con voi", sollevò un sopracciglio perplesso, "in tal caso non vedo come mai abbiate bisogno del nostro aiuto".
"Signore? Che sta facendo?" Gli chiese tra i denti Sinclair sorridendo verso l'ometto.
"Improvviso, tenente, improvviso e prendo tempo".
"Per cosa?"
"I nostvi ingegnevi si stanno occupando di altve cose", risposte troppo prontamente Mmneporovser.
"Allora non vedo altra soluzione che chiedere l'aiuto del mio capitano", Toran allargò le braccia con un sospiro.
"No!" Esclamò l'ometto, "non fogliamo altva gente sulla nostva base! Foi due andvete bene".
"Non vedo come sia possibile, noi siamo piloti, al massimo possiamo cercare di capire come funziona il sistema di pilotaggio, forse..." Rispose in tono dispiaciuto Toran.
"Savà sufficiente", ribatté Mmneporovser, "non ci sevfe altro".
I due ufficiali della flotta stellare si guardarono fra loro poi Toran tornò a girarsi verso i caccia.
"Così sia! Tenente, che ne dice di entrare in uno di questi splendori?"
U.S.S. Erinle - Sala Tattica - contemporaneamente
Drax fissò i suoi ufficiali con lo stesso cipiglio che aveva quando aveva tenuto il discorso all'equipaggio prima di partire per l'esplorazione della fascia di asteroidi. "Non vi chiederò di scordare quello che avete passato in tanti anni di servizio", aveva detto, "né di dimenticare chi avete perduto o lasciato. Voglio anzi che teniate vicini questi ricordi per non dimenticare chi siete diventati ed essere orgogliosi di quello che avete ottenuto, perché se siete qui, ora, è perché siete sopravvissuti. Alcuni di voi porteranno per sempre con loro i segni di quello che è loro accaduto, altri scopriranno qui, con la Erinle, cosa significa far parte di un equipaggio. Non siete soli, non sarete mai soli perché noi siamo un equipaggio e la Erinle è la nostra casa".
Ora, con la stessa determinazione chiese: "Com'è possibile che stavolta abbiamo perso due membri dell'equipaggio?"
"Usano una tecnologia sconosciuta, signore", rispose prontamente Chorate, "gli scudi non sono riusciti a fermare il teletrasporto, se di quello si trattava. Mi sono coordinata con la sala macchine ed ho avviato una diagnostica per verificare cosa sia successo. Attendo i risultati a momenti, grazie a quello dovremmo capire come ostacolarlo e impedire ulteriori... prelievi".
Drax annuì ad ogni frase sempre corrucciata poi spostò lo sguardo su O'Lauglin.
"La stazione spaziale non è protetta da scudi, almeno non come li conosciamo noi", prese prontamente a parlare Shinead, "ma comunque i nostri sensori non riescono a penetrarla. L'analisi superficiale ha confermato la scansione iniziale, ovvero che la base è stata costruita con un materiale a noi ignoto e molto antico. Dovrei però averne un campione preciso per dare risultati migliori".
"E riguardo al nostro problema più urgente?" Chiese Drax massaggiandosi la fronte.
"Se non riesco a penetrare la struttura, non è possibile nemmeno capire dove si trovino il comandante Toran ed il tenente Sinclair", rispose l'ufficiale scientifico con il tono di chi sottolinea una cosa ovvia, "escluderei l'utilizzo del teletrasporto, inoltre, perché non sapremmo dove andare. Però", si interruppe come per riprendere fiato.
"Però?" Il tono speranzoso del capitano convinse Shinead a proseguire.
"Potremmo tentare di abbordarli".
Un colpo di tosse improvviso da parte del consigliere Soraya spinse Drax a girarsi verso l'umana.
"Ha qualche consiglio da dare consigliere?"
"Di non abbordarli", Soraya sollevò una mano in segno di pace in direzione di O'Lauglin, "per il momento", aggiunse portando poi lo sguardo sul capitano. "Da quel che ho capito dall'analisi dei due colloqui con gli Skeeters è evidente che non sono loro i costruttori della stazione spaziale, ne hanno, per così dire, preso possesso e la conoscono a sufficienza da poter prelevare persone da altre astronavi. Non sappiamo cos'altro possano fare e, soprattutto, non abbiamo idea di cosa volessero dal comandante Toran e da tenente Sinclair".
"A proposito del tenente", Drax indicò il monitor dove avevano appena rivisto la registrazione dei colloqui avuti con gli Skeeters, "che ne pensa?"
Soraya emise un piccolo sospiro, "se mi dovessi basare sul tono entusiasta che aveva, direi che non si sentisse in pericolo, anzi tuttavia, il modo con cui ha coinvolto il comandante Toran sembrerebbe suggerire che volesse avere un superiore a bordo della base". Appoggiò il mento sulla mano destra riflettendo, "capitano, questa razza deve aver avuto sicuramente brutte esperienze da quando ha trovato questa base spaziale, lo si capisce dalla loro paranoia. E' altrettanto evidente però che non sono in grado di gestirla da soli, altrimenti non avrebbero 'rapito' il tenente Sinclair ed il comandante Toran, per cui sino a quando li riterranno entrambi utili, saranno al sicuro".
"E noi?" Chiese Drax fissando il consigliere, "quanto siamo al sicuro noi?"
Interno della Stazione Spaziale, Hangar - 10 Agosto 2396, ore 11:40
Alexander Sinclair si lasciò sfuggire un fischio di ammirazione non appena vide la console del caccia, alle sue spalle Toran era fermo all'ingresso e sorrideva allo Skeeters.
"Avete davvero un bel gioiellino qui amico Mmne", esclamò con un sorrisone, aveva sussurrato a Sinclair di cercare di capire e se il caccia fosse dotato di un sistema di comunicazione mentre lui distraeva il loro accompagnatore.
"Lo pensiamo anche noi", annuì Mmneporovser con orgoglio, "fogliamo rendere efficiente la flotta per potevci difendeve da malintenzionati".
"Mi sembra un ottima idea", annuì più volte Toran mettendo poi una mano sulla spalla dell'ometto, "perché non andiamo ad aprire il pannello dei motori mentre il mio collega si studia il pannello di controllo?"
Lo skeeters esitò per qualche secondo, "mi pave una buona idea, tanto non c'è alcun pevicolo che scappiate, anche pevché ho dato l'ovdine di distvuggeve la fostra astvonafe".
Toran si fermò così all'improvviso, che Mmneporovser fece diversi passi prima di accorgersi che l'ufficiale non lo stava seguendo.