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USS ERINLE - MISSIONE 01 RSS USS ERINLE - Missione 01

01.14 " Di nuovo a bordo "

di Shinead O'Lauglin, Pubblicato il 31-07-2016

Mariposa 2 - 19 Marzo 2396, ore 16:00


Lo spazioporto era inondato di sole e c'era gente a perdita d'occhio. Pareva che chiunque fosse stato abbastanza vicino si fosse sentito in dovere di essere presente. Nell'aria, il profumo del sidro gareggiava con quello delle grigliate, e il suono delle cornamuse aleggiava qua e là portato dalla brezza.
Shinead ripensò agli avvenimenti degli ultimi giorni, il rapimento, l'abbandono su Mariposa 2, la richiesta di aiuto e la terribile scoperta degli insetti mutati, la comunicazione all'ammiragliato che aveva compreso immediatamente la gravità della situazione e la portata della minaccia e in quattro e quattr'otto aveva messo insieme una task force con le migliori menti scientifiche della Federazione, e non solo perché anche alcuni altri governi, ben consci della minaccia rappresentata da quegli abomini, si erano offerti di collaborare. c'era stata una videoconferenza interplanetaria, e tutti quegli scienziati l'avevano ascoltata mente esponeva la situazione e i risultati delle sue ricerche, avevano ascoltato lei, che aveva studiato sui libri scritti da alcuni di loro! Poi era arrivata la Erinle a riprenderla, insieme con alcune delle prime navi di scienziati, e c'erano stati discorsi di ringraziamento del presidente Wilson Granger al capitano Drax, come rappresentante della federazione. Poi era cominciata la festa, tutti avevano portato qualcosa, gli shuttle avevano fatto la spola più volte dal pianeta alla nave, con carichi di frutta, sidro, perfino fiori. Adesso toccava a lei tornare sulla nave, il tenente Alexander Sinclair, il nuovo ufficiale pilota, un giovanotto dalla faccia simpatica che era stato imbarcato da poco, le aveva detto che ormai bisognava partire.
Morwenna si fece strada fra la folla, sorridendo, imponente nell'abito tradizionale della Vecchia Scozia.
" E così parti. Sei proprio sicura? Questa ora è anche la tua casa, lo sai".
Shinead sorrise. Pochi giorni erano bastati per creare un'amicizia che, lo sapeva, non sarebbe mai cessata.
"Devo rientrare, ho dei compiti e delle responsabilità, ma tornerò ogni volta che mi sarà possibile! Perché qui mi sento a casa".
"Bene, allora questo è per te", le disse porgendole una scatola. Era piatta ed il legno appariva consumato, levigato e lucido, con un triskell inciso sul coperchio. Shinead l'aprì con curiosità, e rimase senza fiato. Su di un letto di velluto blu era adagiato un torques di bronzo lucido, con le eleganti volute a spirale e due teste di lupo alle estremità, con le fauci spalancate. Era un oggetto bellissimo e maledettamente antico!
"Ma... io.. non posso accettarlo! Questo è un cimelio di famiglia! Un manufatto della Vecchia Scozia!"
Morwenna le prese le mani, stringendole attorno al cofanetto.
"Era il premio per i guerrieri valorosi, quelli che salvavano interi villaggi, e te lo sei meritato. Senza di te non ci sarebbe più niente, niente cibo, niente Mariposa, e la gente avrebbe cominciato ad uccidersi reciprocamente per sopravvivere, senza di te non ci sarebbe più nulla, solo odio e distruzione. Solo disperazione. Te lo sei meritato!"
Shinead non riuscì a trovare niente da rispondere, solo abbracciare la donna, che la onorava molto più di quanto meritasse con quel dono prezioso.
"Oh eccovi qua, temevo che fossi già partita!" La voce allegra di Dalach Vaughan risuonò alle loro spalle. Portava fra le braccia una grossa scatola, che, si intuiva dalla forma, non poteva contenere che bottiglie.
La donna sospirò mentalmente: le avevano regalato tanto di quel sidro da averne la nausea. "Ti ringrazio, metterò un segno sulla scatola per distinguere il tuo sidro dalle altre bottiglie che mi hanno regalato e...."
Dalach fece la faccia offesa. "Guarda che qui non produciamo solo sidro!"
Morwenna rise "Non dirmi che è la tua 'riserva speciale'!"
"Bè, si, qualche bottiglia, giusto per scaldarsi un po' nelle sere fredde!"
"E per far ripartire l'Erinle se finisce il carburante!" I due risero, poi Shinead guidò. Dalach verso lo shuttle per fargli mettere la scatola.
"Tenente, dobbiamo proprio partire, ci aspettano a bordo", le disse il pilota, "e inoltre" diede uno sguardo all'interno della navetta, "qui non entra più neanche uno spillo, se portano qualcos'altro dovrò dirgli di no", aggiunse a bassa voce.
"Ok tenente, vengo!" si girò a salutare con la mano Morwenna e Dalach. e salì a bordo.



Shuttle Arcady, in allontanamento da Mariposa 2


Shinead si slaccio la cintura e si alzò avvicinandosi al finestrino). Mariposa 2 si allontanava rapidamente, rimpicciolendo all'orizzonte, bella come una sposa in un mattino di maggio.

Sei verde e resterai verde,pensò, e sarà stato merito mio!