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DS16GAMMA - MISSIONE 23 RSS DS16GAMMA - Missione 23

23.00 "I Varikis"

di Alessandro Riccardi, Pubblicato il 25-11-2019

Deep Space 16 Gamma, Laboratorio scientifico 3 - 20 Novembre 2399, ore 11.22


Il buio era quasi totale. Un faretto danneggiato lanciava delle scie intermittenti che proiettavano inquietanti ombre sulla parete più larga. Il volto del comandante Roberts veniva illuminato mostrando un liquido color rosso grondargli dal volto e dal resto del corpo.

Ramar, però, stava bene. Non poteva dire di provar dolore patimento o altro. Anzi era in pace, tranquillo e a suo agio.

Quel liquido che aveva addosso era caldo e lo abbracciava come una coperta.
Il suo stanco corpo trovava ristoro. Non aveva la forza di alzarsi in piedi, stava seduto in ginocchio appoggiato a qualcosa di morbido ma che aveva la resistenza necessario per tenerlo sollevato.

Roberts era sfinito, come dopo una intensa attività fisica. Si sentiva come se avesse spostato a mano i container da tutti i magazzini. Ma ora era in pace. Quel manto caldo lo ristorava e gli ridava forza. Sentiva l'acre odore del ferro ma non gli dava fastidio.

L'ufficiale scientifico si lasciò accasciare toccando con la schiena il pavimento della stazione caldo per il liquido che era sparso su di esso.

Lentamente si addormentò.

Era l'unico in vita in quella stanza.



Flashback: Deep Space 16 Gamma, Ambasciata Vulcaniana - 12 Novembre 2399, ore 10.00


"I Varikis?" Commentò il capitano Drillrush.

L'ufficiale in comando guardò lo schermo ai lati della scrivania dell'ambasciatrice che mostrava l'aspetto fisico dei Varikis. Claire dovette ammettere che questi alieni erano veramente brutti. La forma ricordava uno scarafaggio allungato. Il corpo era ricoperto da una vasta peluria che copriva perfettamente l'esoscheletro. La testa era piccola e compatta con una bocca larga e piatta e due grosse antenne rivolte verso la schiena.

L'umana capì perché l'astuta ambasciatrice le avesse fatto vedere un'immagine di quegli alieni prima di parlarle di loro: voleva capire se aveva dei preconcetti verso quelle creature non propriamente belle secondo i canoni estetici umani.

"Hanno una conformazione decisamente strana." Il capitano si voltò verso T'Lani chiedendo: "Cosa sappiamo di loro?"

"Molto poco." L'ambasciatrice giunse le mani per poi riprendere a parlare: "Una nave Klingon in missione esplorativa ha effettuato il primo contatto circa una settimana fa."

Drillrush annuì rispondendo: "Ho letto il report ma non diceva molto su di loro."

L'anziana Vulcaniana bevve un sorso di tè aggiungendo: "Vero il rapporto dei Klingon era molto sintetico ma ho contattato le altre razze del quadrante Gamma e sono riuscita a scoprire qualcosa in più su di loro."

Drillrush si spinse leggermente in avanti incuriosita.

L'ambasciatrice conscia di avere tutta l'attenzione del capitano disse: "Sono un popolo di esploratori e scienziati. Sono pacifici e vivono in una zona isolata del quadrante Gamma cosa che gli ha protetti dalle mire espansioniste del Dominio."

"Interessante." Commentò il capitano.

"Sono il nostro corrispettivo nel Gamma." L'ambasciatrice inarcò il sopracciglio e diede l'informazione più importante: "Siamo riusciti a contattarli con risultati positivi e una loro nave arriverà qui tra circa una settimana."



Flash back - Deep Space 16 Gamma, Passeggiata della stazione, zona di attracco 1 - 19 Novembre 2399, ore 15.37


Malgrado il ridotto preavviso la stazione fu abilmente preparata per il primo contatto.

Quando la nave dei Varikis uscì dalla curvatura, ben pochi riuscirono a vedere dalla passeggiata la forma piatta e allungata con una serie di protuberanze lungo tutta la sezione.

In pochi minuti l'incrociatore eseguì l'operazione di attracco.

Sulla passeggiata vicino all'ormeggio si era riunito il personale di comando della stazione più gli ambasciatori dei Klingon, dei Romulani, della Federazione e una rappresentanza del governo Bajoriano. Avevano formato un compatto e variegato semicerchio attorno al portello di attracco. Attorno a loro, sull'esterno, un cordone di sicurezza teneva a distanza la nutrita folla di civili che volevano assistere al primo contatto.

Improvvisamente il portellone si aprì di scatto e dopo un interminabile momento d'attesa l'ambasciatore Varikis fece la sua comparsa.

L'essere uscì rapidamente dal portellone sospinto dalle sedici zampe, otto per lato, fermandosi a pochi passi dal portellone. Poi si alzò piegandosi a "elle" e delicatamente, come un direttore d'orchestra che muove le bacchette per creare la musica, iniziò a fendere l'aria con le antenne.

Tutti trattennero il respiro in attesa.

T'Lani aveva spiegato a Drillrush che quegli esseri ciechi utilizzavano le antenne come una specie di radar per sondare l'ambiente circostante e per comunicare. Per cui il capitano rimase in attesa guardando i movimenti della creatura.

Questa specie di balletto durò circa trenta secondi poi l'ambasciatore Varikis spostò le antenne verso la schiena e una voce metallica usci da una specie di comunicatore: "Io son o'Hucler, ambasciatore dell'Unione dei Pianeti Varikis."

Fece una breve pausa e poi aggiunse: =^=Veniamo in pace. Noi comunichiamo tramite le antenne ma grazie a questo traduttore messo a punto dai nostri scienziati possiamo parlare liberamente con voi.=^=

Claire attese qualche istante poi iniziò a parlare: "Io sono il comandante Claire Drillrush. Sono il comandante della stazione Deep Space 16 Gamma. A nome della Federazione dei Pianeti Uniti, dell'Impero Klingon, dell'Impero Romulano e del governo Bajoriano le do il mio benvenuto."

Il Varikis mosse rapidamente le zampe anteriori ma nessuno poté interpretare il gesto, dopo una breve pausa il comunicatore disse:=^= E' un piacere incontrarvi, posso far salire a bordo il mio seguito?=^=
"Permesso accordato." Rispose il capitano con un sorriso a trentadue denti.

Il primo contatto continuò per il meglio. Rotto il giacchio iniziale, il corteo si sostò in una area appositamente allestita vicino alle ambasciate e in un vasto salone i vari ufficiali dialogavano fra loro riguardo la situazione.

La serata procedeva decisamente bene e in tutti cresceva la fiducia di un imminente accordo di collaborazione tra i vari popoli.

Verso la fine la delegazione scientifica dei Varikis chiesero di poter studiare alcune anomalie spaziali riscontrate durante il viaggio con gli ufficiali della Federazione. Claire, Roberts e T'Lani colsero subito la palla al balzo e, sperando instaurare un rapporto di collaborazione, acconsentirono subito.

Fissarono un incontro con la delegazione scientifica dei Varikis nel laboratorio tre per l'indomani mattina.



Deep Space 16 Gamma, Laboratorio scientifico 3 - 20 Novembre 2399, ore 11.23


L'ufficiale scientifico si accasciò toccando con la schiena il pavimento della stazione caldo per il liquido che era sparso su di esso.

Lentamente si addormentò.

Era l'unico in vita in quella stanza.

D'improvviso la porta si aprì e una squadra della sicurezza fece l'irruzione.

Ramar si svegliò di soprassalto. Ma il più scioccato dei due fu Riccardi: "Roberts..." Quelle parole gli morirono in gola: "Cosa hai fatto? La delegazione scientifica... è morta."