DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
14/05/2402 ore 23:28
"E quindi siete al punto di partenza" commentò il capitano andoriano stiracchiandosi come una gatta coperta solo da un leggero lenzuolo.
"Lyria, mia cara, se era così facile trovare dei colpevoli, secoli di narrativa investigativa andrebbero a farsi benedire." commentò Steje sobbalzando dopo aver toccato un graffio particolarmente profondo sulla sua schiena. Non fece commenti per evitare il riaccendersi degli scontri che aveva così faticosamente sedato... gli andoriani erano un popolo estremamente bellicoso, se era riuscito a fare pace con il capitano della Doxur voleva dire che Lyria del Clan Vox ancora teneva a lui.
"Però hai qualcosa in mente..." continuò lei facendo scorrere il suo sguardo sul corpo nudo del trill.
"Cosa te lo fa pensare?" chiese lui girandosi e ricambiando lo sguardo con un sorriso sornione.
"Ti conosco Steje, tu adori gli enigmi... sei come un grosso ragno al centro della sua tela e i tuoi sottoposti sono i fili che la compongono."
"Beh non li considererei solo dei fili, sono tutti parecchio in gamba... è grazie a loro se posso arrivare a delle conclusioni. Ma basta parlare di lavoro, avevi accennato al fatto che ho molto da farmi perdonare."
"Hai moltissimo da farti perdonare e aggiungiamo il fatto che voi una mano a gestire la situazione... dovrai fare gli straordinari!" rispose lei sollevando il lenzuolo.
"Mi pare giusto..." rispose il capitano Aymane baciandola.
DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
15/05/2402 ore 08:20
"I dati forniti dai baha'i non hanno portato a niente. Tutte le comunicazioni erano state fatte rimbalzare da navi e addirittura da pianeti che nemmeno hanno la tecnologia per inviare comunicazioni. In linea di massima sappiamo che c'è qualcuno che sta sfruttando la confusione per danneggiare DS16G e la Federazione." disse Rerin sorseggiando il suo caffè
"Quindi facciamo il riassunto: abbiamo dei loschi figuri che vogliono eliminarci da questo settore di spazio. Hanno approfittato della faciloneria dei baha'i e li hanno usati per finanziare le due bombe alla stazione oppure li tenevano come capro espiatorio. Poi abbiamo i ferengi e i naausicani... forse il fatto che la prima bomba sia stata piazzata in un ufficio ferengi ha scatenato una guerra fra i due gruppi oppure i misteriosi terroristi hanno contattato anche loro per complicare ancora di più le cose." elencò Steje appoggiato di fianco al replicatore.
"Supponiamo che esiste un gruppo X, che vuole levarsi di torno la federazione da questo quadrante. Degli ordigni come quelli che hanno piazzato non spaventerebbero mai la federazione... per farci andare via da qui dovrebbero far saltare l'intera stazione. Dici che è un diversivo per distrarci dal vero attentato?" chiese l'andoriano dubbioso.
"Tu avresti messo delle bombe per mascherare la vera azione? Prima di quelle la sicurezza era talmente oberata da non riuscire a verificare tutto, adesso però tengono gli occhi aperti fregandosene del prolungamento dei tempi di consegna dei lavori... mi sembra che mettere tutti in allerta non sia il massimo come distrazione." rispose il trill
"E allora che senso ha mettere le bombe? Aspetta!" esclamò Rerin schioccando le dita
"Ci sei arrivato vedo..."
"Spettatori! I terroristi vogliono degli spettatori!"
"Lo penso anch'io... al momento nella federazione non si parla d'altro degli attentati su DS16G e tutti sono felici che a difenderla ci siano una nave federale, una klingon e una romulana... il fatto che ci siamo uniti ancora più strettamente in queste circostanze è stata una bella pubblicità per tutti. Come se non bastasse abbiamo richiesto ulteriori rinforzi e quì da noi adesso c'è anche una nave delle forze militari andoriane e fra breve dovrebbe arrivare anche un'altra nave federale... c'è un sacco di gente."
"Far esplodere la stazione adesso farebbe una marea di danni e probabilmente creerebbe anche problemi fra la Federazione e i due Imperi" commentò il Primo Ufficiale preoccupato per poi aggiungere "Ma per distruggere la stazione dovrebbero fare ingenti danni al nucleo e arrivare fin lì sarebbe impossibile per chiunque sempreché non sospetti del nostro ingegnere capo."
"Assolutamente! Perciò l'attacco deve venire dall'esterno. Torniamo all'elenco dei presenti: USS Stormbreaker, direi innocenti IKS Pagh Jegh, Rogal non respira nemmeno per evitare di danneggiare Tara La misteriosa nave occultata romulana, ancora non sono riuscito a far scucire le labbra dell'ambasciatore romulano ma sono certo che se fossero stati un pericolo, tipo essere una nave della Tal Shiar, avrebbe trovato il modo di avvertirci."
"E della nave andoriana cosa mi dici? Magari il capitano Lyria vuole cancellarti dalla galassia..." Rerin sorrise con perfidia.
Il Capitano in questione uscì dalla camera da letto con i capelli scompigliati e indossando solo il lenzuolo tenuto alla meno peggio con una mano. Steje le allungò una tazza senza proferire parola, lei bevve il liquido che conteneva e grugnì soddisfatta, girò su sé stessa e rientrò in camera.
"Direi che questo risponde alla tua domanda." commentò Steje
"Direi che risponde alla domanda: perché una riunione nel tuo alloggio? Volevi pavoneggiarti." l'andoriano lanciò un'occhiataccia al suo capitano.
La faccia del trill rimase impassibile anche se per un attimo i suoi occhi puntarono da un'altra parte confermando le parole del suo Numero Uno.
"Quindi nemmeno gli andoriani sono un pericolo... ci rimane la Stradivari. L'ammiraglio Darion ci aveva avvertiti che i Massoni non erano stati tutti catturati, ma hanno sempre lavorato di nascosto, un'azione così eclatante diverge dal loro modus operandi." Rerin era un po' dubbioso.
"Negli ultimi anni ci sono stati molti gruppi terroristici: la CURA, i Massoni e ho letto dei rapporti dal comando di flotta riguardo ad un gruppo che si fa chiamare l'Avanguardia Alba. Non mi stupirei che frange ancora più estremiste si siano unite per compiere azioni più eclatanti." Steje si mise a sedere su una poltroncina del salotto e Rerin lo raggiunse con il suo caffè.
"Ci servono delle prove, non possiamo accusare una nave federale... e poi chi? Il capitano? Sai anche tu che degli uomini ben piazzati e con una certa preparazione potrebbe far partire una salva di siluri fotonici o quantici senza che il capitano abbia dato l'ordine."
"Non così facile ma nemmeno impossibile... computer elencare gli ufficiali in comando della USS Stradivari e trasferirli sul mio pad e quello del comandante Rerin."
=^=Comando eseguito=^=
"Tu prendi le giacche blu e io le rosse, poi ci dividiamo le gialle. Speriamo di trovare qualcosa fra gli ufficiali in comando... la Stradivari è una classe Nebula con un equipaggio di 750 uomini, non abbiamo tempo per leggere il curriculum di tutti." ordinò il capitano Aymane buttandosi nella lettura.
USS Stradivari - Sala Tattica
15/05/2402 ore 08:30
=^=Capitano Gray la nostra parte del lavoro è stata svolta con successo, adesso sta a lei. Non avrà dei ripensamenti?=^= la voce contraffatta che proveniva dalla comunicazione solo audio grondava sarcasmo.
"Nessun ripensamento. Nonostante la massoneria sia stata quasi totalmente cancellata noi avevamo già i nostri ordini... l'attentato era stato preparato da lungo tempo, usare voi dell'Avanguardia Alba per la prima parte del piano era un accordo concordato fra i nostri capi. Siete stati pagati profumatamente per il vostro incarico, quindi adesso potete disinteressarvi al resto." commento l'uomo.
=^=Non è nostro interesse intralciarvi. Volevamo solo sapere se era utile un'ulteriore assistenza.=^=
"Non ci serve altro." rispose schietto interrompendo la comunicazione.
"Signore, non mi fido di quei tipi..." commentò la donna di fianco al suo capitano.
"Nemmeno io Azima ma l'Avanguardia Alba aveva il modo di fornirci esplosivi dall'altra parte del tunnel spaziale senza creare sospetti soprattutto ora che tutti gli occhi sono puntati sulla massoneria."
"Pensa che ormai le Logge siano finite?" domandò la donna titubante
"La massoneria non morirà così facilmente. Aspetta qualche anno e le Logge rimpolperanno le loro fila con nuovi adepti... non è la prima volta che veniamo dati per morti."
Il Capitano Abraham Gray rimase per qualche minuto in silenzio rimuginando poi tornò a guardare il suo Primo Ufficiale "Qual è la situazione attuale?"
"Ho spostato i nostri adepti in modo che ricoprissero i turni chiave. I siluri quantici sono stati preparati e modificati nell'hangar sul ponte 28, quando arriverà il momento li faremo uscire dall'hangar con i comandi da remoto. L'I.A. che vi è stata montata guiderà quei siluri come dei droni radiocomandati."
"Assicurati che si muovano solo per inerzia nel momento che entreranno nell'area dei sensori della stazione. Se tutto funziona come deve noi saremo danneggiati marginalmente dall'esplosione di DS16G e nessuno ci riterrà colpevoli di nulla."
"Avverto il capo ingegnere di fare particolare attenzione a questo punto, ma il signor Mc Lay non ci ha mai deluso." rispose lei sicura.
"Per quanto riguarda l'addetta alle comunicazioni?" chiese il capo della sicurezza seduto in disparte e che fin dal principio era rimasto silenzioso.
"Avremmo dovuto mettere qualcuno dei nostri" rispose il primo ufficiale con una smorfia.
"Non rispondere alle chiamate della base mentre eravamo in 'esplorazione' era necessario. Non sentendo una nostra risposta hanno dovuto chiamare altri soccorsi così ora abbiamo ancora più possibili vittime dell'attentato, ma quell'impicciona ha iniziato a fare domande. Occupatene tu Liam, sarà una delle tante vittime provocate dall'esplosione della base" ordinò il Capitano.
USS Stradivari - Alloggio del guardiamarina Lethis
15/05/2402 - contemporaneamente
"Non interrompere mai i superiori, non fare domande, non impicciarti negli affari che non ti riguardano, non dilungarti nelle conversazioni e soprattutto non parlare troppo!" la boliana Lethis guardò la sua immagine riflessa nello specchio con cipiglio che ricordava vagamente quello del suo istruttore all'Accademia della Flotta Stellare. Era tutto inutile, quando iniziava a parlare non smetteva più anche quando era sola. Era talmente chiacchierona che nel suo alloggio, normalmente per quattro persone, era completamente sola. Piano piano gli altri guardiamarina si erano fatti cambiare di stanza.
Ormai si rendeva conto che la sua parlantina indisponeva gli altri (per non parlare dei pasti boliani che consumava in camera), ma non ci poteva fare nulla, era più forte di lei.
Come le era saltato in mente di commentare ad alta voce il fatto che il Capitano non rispondeva alle chiamate della base stellare Deep Space 16 Gamma? Nel bel mezzo della plancia per di più e con il Primo Ufficiale presente... quella donna odiosa con la sua smania di controllare tutto e tutti! Oltretutto c'era anche il Capo della Sicurezza... quel suo sguardo gelido le faceva sempre accapponare la pelle.
"Ti devi dare una calmata Lethis - si disse - sei anche fuori servizio oggi, fatti una passeggiata e rilassati!" detto questo indossò la sua divisa e uscì dalla stanza senza una meta apparente. Una classe Nebula non era certo una gran nave, ma si potevano trovare luoghi interessanti da visitare e persone affascinanti con cui parlare... e lei adorava parlare naturalmente.
Gran parte delle aree della nave dai ponti 1 al 10 li aveva già visitati per quanto possibile dato che si trattava degli alloggi degli ufficiali, sul ponte 11 c'era il ponte ologrammi, ma per quello aveva appuntamento solo nel pomeriggio. Sul ponte 12 c'era l'infermeria e stava bene, quindi era da scartare, perciò per esclusione, togliendo i ponti ai quali non aveva accesso, rimaneva solo il ponte 28, l'hangar navette.
USS Stradivari - Ponte 28
Hangar navette
15/05/2402 - ore 09:55
Si era persa, doveva ammetterlo. Per arrivare all'hangar navette c'era voluta una vita! Alla fine aveva chiesto ad un guardiamarina della sezione ingegneria e lui l'aveva fatta passare per un tubo Jefferies. All'inizio pensava ad un terribile scherzo, ma il giovane con i capelli color carota l'aveva accompagnata balbettando, come se trovarsi davanti ad una ragazza fosse un problema. Non che Lethis si facesse un problema a parlare anche per lui.
Il ragazzo era carino, tutto quel rosso che si accendeva sulle sue guance dalla pelle rosa ogni volta che lei gli faceva una domanda la divertivano. Nonostante i dubbi di Lethis si ritrovarono a sbucare nella parte più bassa dell'hangar, sotto le grate della pavimentazione. Potevano vedere sopra di loro le suole delle scarpe di quattro uomini che in quel momento si accalcavano intorno a otto contenitori neri simili in modo inquietante a delle bare.
"A... a... aspetta" il giovane guardava con gli occhi spalancati quegli strani marchingegni.
"Che succede Alan? Se rimani lì imbambolato non arriveremo mai all'hangar... o meglio non arriveremo al giusto piano. Sono stufa di queste intercapedini, qui sotto c'è anche un sacco di olio... dovreste pulirli sai? E poi..." La mano del giovane ingegnere le bloccò le labbra anche se farlo aveva richiesto tutto il suo coraggio.
"Ssssh! Qui c'è qualcosa che non va!" sussurrò lui all'orecchio della boliana senza toglierle la mano dalla bocca "Quei siluri quantici non dovrebbero essere lì... noi non abbiamo dei siluri quantici in dotazione sulla Stradivari."
"Mmskhc ksakikx..." il ragazzo tolse la mano ma le fece segno di parlare piano "Forse sei tu che non li hai mai visti." disse lei più o meno a bassa voce.
"Nessuna classe Nebula ha in dotazione siluri quantici e poi perché li modificano? Non sento quello che dicono."
"I siluri dovranno percorrere una traiettoria ellittica, in maniera da colpire la base sul lato diametralmente opposto alla posizione che assumeremo... è quello che ha detto l'ingegnere capo. Beh che c'è? Ho un ottimo udito." borbottò Lethis che aveva scambiato l'improvviso impallidimento del collega per un qualche dubbio sulle sue capacità.
"Vogliono colpire la base? L'unica base qua in giro è quella verso cui ci stiamo dirigendo: Deep Space 16 Gamma!" anche gli occhi di Lethis si spalancarono terrorizzati.
"Che facciamo?" chiese le boliana abbassando sensibilmente il tono di voce.
"Per ora ce ne andiamo da qui e troviamo un posto dove parlare." sussurrò Alan tornando indietro lungo il tubo Jefferies
USS Stradivari - Ponte 28
Tubo Jefferies - intersezione A26
15/05/2402 - ore 10:29
Alan era riuscito a contattare due suoi amici: Sotek un guardiamarina vulcaniano della sezione operazioni e Zinaida Petrovna una ragazza russa dai corti capelli bianchi che se ne stava abbarbicata al vulcaniano anche se questi faceva di tutto per staccarsela di dosso.
"Signor Loren - Lethis scoprì in quel momento il nome di Alan - è sicuro di quello che avete visto e sentito?"
Ora definire i due giovani degli amici, per Alan era una parola grossa, ma il vulcaniano era stato abbastanza gentile con lui fin dall'inizio e quindi in fondo lo considerava abbastanza affidabile. E comunque avevano bisogno di qualcuno che pensasse con lucidità... e che magari si facesse venire in mente un'idea.
"Siamo certi al 100%" rispose Alan senza esitazione e senza più balbettare. Lethis guardava ammirata la splendida collega e ponderava sulla possibilità di stringersi ad Alan come faceva lei con il vulcaniano... la cosa la stuzzicava. "Forse dovremmo parlarne con il Capitano o il Primo Ufficiale!"
"Assolutamente no." rispose Sotek stringendosi le mani dietro la schiena "Pensi davvero che l'ingegnere capo potrebbe far caricare a bordo otto siluri quantici senza che loro non lo vengano a sapere? Lasciatemi riflettere..."
Lethis allungò la mano e afferrò la casacca di Alan, lui si girò e divampò come un incendio.
"Scusami, sono un po' spaventata..." si scusò la ragazza.
"Tranquilla, ne usciremo fuori... ne usciremo fuori vero?" chiese il giovane guardando con occhi spaventati il collega vulcaniano.
"Ne dubito." sentenziò Sotek facendo trattenere il respiro agli altri 3. "Sono mesi che i comunicati parlano di attacchi terroristici di varia natura. La stessa base stellare ha subito due attentati pochi giorni fa..."
"Come lo sai?" chiese la ragazza russa sbattendo le lunghe ciglia in direzione del collega.
"Li ho letti Zinaida... tornando a noi. Se è vero che quei siluri hanno intenzione di usarli contro la base, e il capo ingegnere in persona li sta modificando a tale proposito, è evidente che anche almeno il Capitano, il Primo Ufficiale e quasi certamente anche il Capo della Sicurezza sono tutti alleati... solo la presenza di uno di quei siluri non autorizzati avrebbe fatto scattare gli allarmi, figuriamoci otto."
"Da quello che ho visto dalla posizione in cui mi trovavo erano stato pesantemente modificati... ho potuto vedere: alettoni di manovra e quelli che sembravano cavi ottici... forse dentro è stato montato un sistema di guida autonomo."
"Sembra logico. Il sistema di guida gli servirà se vogliono colpire il bersaglio senza controllarlo da remoto e gli alettoni di manovra sono necessari per far compiere al siluro movimenti particolarmente complessi."
"Ma anche se li lanciassero contro la stazione ci sono comunque gli scudi." commentò la russa
"I siluri quantici sono difficili da rilevare se non vengono lanciati ma vengono attivati solo in seguito. Se li fanno uscire dall'hangar per poi spingerli per inerzia verso la stazione potranno essere attivati con un timer all'ultimo momento. DS16G non avrebbe speranze di alzare gli scudi in tempo."
"Se non possiamo avvertire nessuno dei nostri ufficiali, avvertiamo la base!" esclamò Lethis entusiasta.
"Impossibile" rispose sicuro Sotek "Inviare un messaggio senza essere scoperti avrebbe un successo del 10%."
"Io so come fare, posso nascondere un messaggio criptato all'interno di una comunicazione standard. Difficile che qualcuno si accorga della cosa."
"E quante possibilità ci sono che quelli della base se ne rendano conto?" chiese Zinaida
La boliana aprì e richiuse la bocca senza sapere come rispondere.
"Dobbiamo pensare a qualcosa prima che sia troppo tardi. Possiamo manomettere le porte dell'hangar per una decompressione esplosiva... scaglierebbe fuori i siluri." propose Alan
"Insieme agli uomini presenti." commentò il vulcaniano
"Ma sono dei traditori e dei terroristi!" ribatté il ragazzo
"Si sente in grado di uccidere delle persone Signor Loren?" chiese freddamente il collega delle operazioni. Alan sbiancò. "Ma comunque teniamo questa soluzione come piano di emergenza... meglio alcuni uomini che migliaia." Il bene di molti, pensò Sotek.
"Dobbiamo inventarci qualcosa..." mormorò Lethis guardando gli altri.
DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
15/05/2402 - contemporaneamente
"Qualcosa di interessante" chiese Aymane sollevando lo sguardo dal pad.
"Beh una cosa ci sarebbe... non è certo una prova, diciamo più una curiosità: il Capitano Abraham Gray, il Primo Ufficiale Azima Al Farady, il Capo della Sicurezza Liam Siege e il Capo Ingegnere Arthur Mc Lay erano in accademia nello stesso periodo. La velocità di carriera del capitano Gray è stata incredibile e subito dopo aver conquistato i gradi ha fatto domanda per far trasferire i suoi tre compagni... certo potrebbe essere solo una squadra ben affiatata che ha voluto continuare insieme... però..." terminò pensieroso il primo ufficiale della stazione.
"Però è alquanto strano. Io nemmeno ricordo i miei compagni di corso." continuò per lui Steje.
"Ma anche se fossero membri della Massoneria e volessero distruggere la stazione, come li fermiamo senza nessuna prova."
"Trovate una scusa per salire a bordo!" propose il capitano della nave andoriana che uscì dalla camera dove si era rintanata a lavorare. Questa volta indossava la divisa della flotta imperiale.
"Non è facile... non abbiamo autorità su un'altra nave. Se ci fosse un ammiraglio sarebbe un'altra cosa, una scusa si potrebbe trovare." rispose Aymane.
"Dobbiamo inventarci qualcosa..." mormorò Rerin guardando gli altri.