DS16GAMMA
presenta
Un attentato con troppi colpevoli
Missione 27
Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della DS16GAMMA,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM
Starfleet Italy
Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della DS16GAMMA, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.
Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.
Anno pubblicazione 2023
www.starfleetitaly.it | DS16GAMMA
Equipaggio
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Ambasciatore Federale T'Lani Ambasciatore Vulcaniano
| Tenente Comandante Tara Keane Capo Operazioni
| Tenente Comandante Alessandro Riccardi Capo Sicurezza
| Capitano Steje Aymane Comandante
| Tenente Comandante Rerin Th'Tharek Primo Ufficiale
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Tenente Bly Dorien Ufficiale Medico Capo
| Tenente Durani della Casata di Kanjis Ufficiale Tattico Capo
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Autori
Ambasciatore Vulcaniano T'Lani Elena Fuccelli
| Capo Operazioni Tara Keane Monica Miodini
| Capo Sicurezza Alessandro Riccardi Fabio Manuello
| Comandante Steje Aymane Franco Carretti
| Primo Ufficiale Rerin Th'Tharek Ilenia De Battisti
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Ufficiale Medico Capo Bly Dorien nd nd
| Ufficiale Tattico Capo Durani della Casata di Kanjis Vanessa Marchetti
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Sommario
Sinossi
27.00 - Una tranquilla giornata di lavoro
27.01 - Dove? Come? Quando? Perché?
27.02 - Indizi non casuali
27.03 - E se... il piano fosse unico?
27.04 - Punta sempre alla testa
27.05 - Tricorder bruciacchiato
27.06 - Una falsa pista
27.07 - Dobbiamo inventarci qualcosa...
27.08 - Qualcosa
27.09 - Caccia ai traditori
27.10 - Abbozzare un piano
27.11 - La rivolta può partire dal basso
Sinossi
Alcuni attentati sulla stazione mettono in pericolo le alleanze così faticosamente conquistate.
27.00 - Una tranquilla giornata di lavoro
Autore: Capitano Steje Aymane
Deep Space 16 Gamma
Disco B, Attracco 3 - Navi passeggeri Sandex
12/05/2402 - ore 09:18
La folla di operai civili uscì ordinatamente ma chiassosamente dal cancello di sbarco della stazione. Gli uomini della sicurezza faticarono un po' per instradarli tutti verso i tornelli di controllo in modo che potessero mostrare i documenti.
Le operazioni di aggiornamento dei dischi di attracco erano in piena attività già da qualche mese, l'ammiragliato aveva approvato il progetto di ristrutturazione per creare delle biosfere naturali.
Ognuno dei sei dischi avrebbe accolto una diversa riserva naturale di circa 30 ettari con biomi rappresentativi dei pianeti dei quadranti alfa e beta: un riserva marina terrestre, un deserto vulcaniano, una steppa glaciale andoriana, una foresta klingon, una laguna romulana e una palude cardassiana. Dopotutto Deep Space 16 Gamma era il biglietto da visita della Federazione nel quadrante Gamma.
Circa cinquemila operai lavoravano incessantemente alla realizzazione del progetto e mensilmente si davano il cambio in gruppi di mille con altrettanti umoni che arrivavano con navi passeggeri attraverso il tunnel bajoriano. Un lavoro mastodontico che però mostrava già da ora i suoi frutti... la vista dalla sala controllo era incredibile.
Due uomini, apparentemente sconosciuti l'uno all'altro, attirarono per qualche attimo lo sguardo vigile della sicurezza. Uno era registrato come William Black, operaio specializzato nell'uso di muletti gravitazionali per il trasporto di carichi pesanti. Il secondo era Raj Tarek, tellarita, esperto in xenogiardinaggio. Due operai come ce ne erano molti, perché settori abbastanza generici, ma che l'uomo della sicurezza era sicuro di aver già visto nella squadra precedente ormai partita da una settimana. Voleva fare rapporto ma un gruppo di operai decise di essere stufo dei controlli e cercò di passare il gate d'ingresso senza attendere, quando la situazione si fu tranquillizzata era ormai troppo trardi e l'addetto alla sicurezza si era dimenticato l'accaduto.
Deep Space 16 Gamma
Ponte 3 - Sala riunioni
12/05/2402 - ore 09:35
=^=La vostra presenza qui è un insulto alla nostra religione!=^= sbraitò l'ambasciatore Trulissa attraverso il monitor
"Ambasciatore, la presenza di Deep Space 16 Gamma davanti al wormhole è solo per la difesa del nostro quadrante, dato che è una porta diretta ad una possibile invasione. Ma non abbiamo mai impedito a nessuno di attraversarlo." commentò l'ambasciatrice T'Lani con tranquillità
=^=È il fatto che degli impuri passino attraverso il portale degli dei che rende il tutto ancora più sacrilego.=^= la vulcaniana afflosciò impercettibilmente le spalle, erano anni che il popolo Baha'i si ostinava a richiedere l'abbandono, se non la distruzione, di DS16G e la chiusura al traffico di qualsiasi nave attraverso il tunnel spaziale. L'unica motivazione era che consideravano il tunnel la dimora dei loro dei. Il Capitano Resh Thompson, vecchio Capitano della stazione, aveva cercato di convincere l'ambasciatore ad entrare con lui nel tunnel per parlare con i Profeti ma era stato come chiedere ad un indù di mangiare una vacca sacra.
Shran, il successivo Capitano della stazione, li aveva totalmente ignorati, forte del fatto che la tecnologia di curvatura dei Baha'i era ancora indietro di secoli e non potevano permettersi di varare una nave per perpetrare la loro causa contro la stazione.
Il Comandante Drillrush, seguendo l'esempio di Shran, si era fatta negare con la scusa che doveva ancora prendere il comando in modo definitivo. Ma quello fu l'anno in cui i Baha'i divennero all'improvviso molto ricchi grazie ai gicimenti di gas naturali molto importanti per alcuni pianeti al di là del tunnel spaziale... stranamente le navi che trasportavano per loro conto il prezioso gas ai clienti non davano fastidio alla chiesa Baha'i.
Con l'arrivo del Capitano Aymane le cose non erano cambiate. Parlare con lui aveva mandato all'ospedale il capo della chiesa Baha'i per un attacco epilettico dovuto alla rabbia. Era stato sostituito dall'ambasciatore Trulissa che si era rifiutato ardentemente di parlare con quel senza Dio, parole sue, del Capitano trill.
Aymane non si era lasciato scappare l'occasione di rifilare tutto all'ambasciatrice T'Lani anche se le aveva anche suggerito di passare la patata bollente all'Ambasciatore klingon.
"Ambasciatore, le ripeto che solo gli abitanti del tunnel spaziale potrebbero vietarne l'ingresso, noi possiamo fare ben poco. Se volete posso portare le vostre rimostranze ai diretti interessati."
L'alieno dal volto maculato parve boccheggiare per la sorpresa e lo shock. T'Lani sapeva che una frase del genere l'avrebbe fatto inferocire, ma tutta la conversazione era ad un punto morto già da tempo e la cosa la stava portando sull'orlo di una crisi di nervi... o una versione vulcaniana della cosa.
=^=Come osa! Come potete solo pensare di presentarvi al cospetto dei nostri dei!" Nemmeno i bajoriani erano così ottusi con la loro religione e anzi, loro sarebbero stati più che felici di incontrare le loro divinità.
"Ambasciatore, siamo giunti ad un punto morto: voi non volete parlare con i Profeti... o come li chiamate voi, gli Shaaddy. Noi non abbiamo né il potere, né la tecnologia, né l'intenzione di impedire il passaggio attraverso il tunnel spaziale. Quindi mi richiami quando sarà disponibile ad instaurare un vero rapporto diplomatico."
Trulissa divenne tutto rosso accentuando così le macchie che gli coprivano la faccia =^=Voi e tutti i vostri popoli tremerete di fronte alla potenza della nostra guerra santa!=^= esclamò sputando saliva sul video per poi staccare la conversazione.
Deep Space 16 Gamma
Disco B, Attracco 5 - Magazzino 22
12/05/2402 - ore 10:00
"Che le dicevo..." borbottò il guardimarina Marrel gesticolando in direzione del magazzino pieno di casse.
"Non avete ancora smaltito tutto?" chiese il Capo Operazione osservando il caos che la circondava "Avevate l'ordine di registrare queste casse una settimana fa e smaltirle sui vari cantieri."
"Queste in realtà sono le casse arrivate negli ultimi due giorni." sospirò il giovane.
"Cosa? Tutte queste casse in due giorni?" Tara Keane spalancò gli occhi sorpresa.
"No signora, queste sono solo alcune delle casse. Le altre sono al magazzino 16 e 12... a breve saremo costretti a requisire il magazzino 4"
"Com'è possibile? È tutta roba dei cantieri?"
"Ufficialmente sì, ma se posso dire la mia, sono convinto che qualcuno sta approfittando della cosa per il contrabbando. Purtroppo signore non abbiamo il controllo della cosa, possiamo solo scaricare le casse verificando i documenti di carico e portarle dove assegnati. All'inizio facevamo dei controlli a campione ma gli ingegneri civili si sono lamentati per i ritardi delle cosegne con il Capitano e lui ci ha detto di farli solo se torniamo in pari con le consegne altrimenti di pensare a sveltire il lavoro... ma così facendo..." il giovane si fermò prima di dire esattamente cosa ne pensasse di quegli ordini.
"Non potete semplicemente scansionare l'intero locale alla ricerca di cose che non dovrebbero esserci?" chiese Tara
"Non possiamo fare nemmeno quello, gli ingegneri ci hanno detto che ci possono essere cose che non amano le scansioni. Per me è una fesseria e cercano invece di nascondere qualcosa."
"Tipo?" chiese lei interessata
"Non saprei, magari che i materiali usati non sono di prima categoria come vogliono farci credere, oppure le quantità sono minori e il resto sono casse vuote... sto sparando un po' a caso. Il problema è che per consegnare i materiali con i tempi richiesti siamo costretti a tralasciare i normali controlli di sicurezza che invece adottiamo con le navi merci private."
"Capisco... penserò a qualcosa. Voi per adesso fate il possibile e speriamo che nessuno abbia nascosto nelle casse roba pericolosa."
Deep Space 16 Gamma
Ponte 1 - Sala tattica
12/05/2402 - ore 10:22
=^=Era impossibile catturarli tutti.=^= si scusò l'Ammiraglio Darion dopo aver spiegato la situazione
"Posso immaginarlo. E l'intelligence della flotta pensa che possiamo essere un bersaglio dei gruppi massonici? Almeno dei membri sopravvissuti?" chiese Aymane dopo aver lanciato un'occhiata al suo secondo in comando.
=^=C'è già stato un attentato alla base stellare 75 che è stato rivendicato da uno di quei gruppi. Voi siete una preda appetibile vista la lontananza dalla federazione e la vostra situazione attuale.=^=
"Purtroppo anche lei sa della situazione in cui ci troviamo. Controllare gli arrivi alla stazione è impossibile specialmente ora con tutti quei cantieri aperti" intervenne Rerin.
=^=Lo capisco benissimo. L'unica cosa che posso suggerirvi e chiudere la base in sezioni e fare in modo che non ci sia traffico fra le varie zone... beh sapete meglio di me cosa fare. Darion chiudo!=^=
"La fa facile lui! Abbiamo qualcosa in zona? Qualche nave che possa fornirci supporto?" chiese Aymane rivolto al suo primo ufficiale
"La USS Stradivari è passata qualche giorno fa, se hanno finito le rilevazioni sulla nebulosa che dovevano studiare possiamo chiedere supporto. Altrimenti c'è la Doxur, una nave della flotta imperiale andoriana... sappiamo che si trova su DS9 in questo momento. Magari l'ambasciatrice può convincerli a fornirci supporto."
"Doxur... Doxur... dove ho sentito questo nome? Chi è il capitano?" Steje iniziò a far girare la sedia guardando il soffitto.
"Capitano Lyria del Clan Vox" aggiunse Rerin dopo aver controllato.
"Ah ma certo! Lyria! La chiamo immediatamente, sarà felice di aiutarci!" esclamò Steye con un sorriso.
"Vecchia fiamma? È sicuro che sia finita in modo pacifico fra voi?" domandò Rerin divertito.
Il trill aprì e richiuse un paio di volte la bocca, poi strinse gli occhi per lo sforzo di ricordare. "Non ne sono del tutto certo."
Deep Space 16 Gamma
Ponte 6 - Ufficio della sicurezza
12/05/2402 - ore 10:45
=^=Signore è un inferno!=^= esclamò il tenente della sicurezza dopo la richiesta di rapporto di Riccardi.
"Lo comprendo benissimo Salim. Come è scoppiata la rissa?" chiese il Capo della Sicurezza sospirando.
=^=Non è del tutto chiaro. A quanto pare alcuni operai Votann sono stati presi in giro per la loro statura e quella gente ha poca pazienza per le battute.=^=
"Chi è tanto pazzo da prendere in giro un Votann?!" replicò Riccardi portandosi le mani al volto.
=^=Sicuramente qualcuno che non li conosce. I votann sono alti un metro e trenta ma sono massicci quanto delle capsule di stasi... anche senza conoscerli non attaccherei mai briga con loro!=^=
"Senza contare che sono una razza estremamente permalosa. Trecento anni fa un vascello Aeldari atterrò sul loro mondo senza chiedere il permesso e ancora ce l'hanno con loro."
=^=La rissa è ancora in corso, se può mandarmi altri uomini gliene sarei grato.=^=
"Vi mando due squadre, ma cercate di trattare con particolare rispetto i Votann altrimenti ne subiremo le conseguenze negli anni a venire. Riccardi chiudo!"
Deep Space 16 Gamma
Disco B, Area interna - Area uffici di rappresentanza
12/05/2402 - ore 11:23
Nonostante la convinzione che l'umanità si rivolgesse alla costante ricerca di automiglioramento, lo stesso non valeva per molti altri popoli. I Ferengi e i Nausicaani, ad esempio, basavano la loro esistenza su una costante ricerca del profitto e del potere... anche per questo avevano pensato bene di espandere i loro affari in ogni settore della Federazione... il fatto che loro non ne facessero parte non era così importante.
Due dei maggiori cartelli criminali erano riusciti a ritagliarsi un piccolo angolo sulla stazione... naturalmente si guardavano bene dall'infrangere la legge su DS16, ormai avevano imparato a conoscere il Capo della Sicurezza e sapevano che ben poco sfiggiva a quell'umano. Si trattava più che altro di due piccole ambasciate del mondo del crimine interessate a scoprire quali affari si potessero fare nel quadrante Gamma.
Questo almeno fino ad oggi.
La nave ferengi Appropriazione e quella naausicana Dom-Jot si trovarono sullo stesso pianeta per chiudere lo stesso affare... non finì bene. Iniziò così la lotta per il dominio delle aree civili del Disco B.
Deep Space 16 Gamma
Ponte 1 - Sala Comando
13/05/2402 - ore 03:45
Gli allarmi scattarono all'improvviso inondando la sala comando di un rosso accecante. Il comandante Satoy sollevò il sopracciglio sinistro mentre tutto intorno a lui si scatenava il caos.
"Signori..." la voce ferma del vulcaniano richiamò tutti all'ordine facendoli voltare verso l'ufficiale in comando. "Rapporto." terminò con tutta tranquillità.
"Esplosione sul ponte di collegamento fra l'anello principale e il Disco B. Ingenti danni strutturali sui tre ponti che compongono il ponte di collegamento. Incendi e esplosioni secondari nelle aree limitrofe. Si sono attivati gli scudi di contenimento." l'ufficiale della sicurezza in servizio riuscì a comunicare il tutto senza riprendere fiato.
"Signore le ambasciate ci chiamano." avvertì l'addetto alle comunicazioni.
"Risponda loro che faremo rapporto appena sapremo cosa è successo. Inviate tutte le squadre ingegneristiche e allertate la sicurezza e il reparto medico. Bloccate l'accesso al Ponte di collegamento, voglio un rapporto entro dieci minuti."
Satoy era soddisfatto dei suoi uomini: nessun panico, professionalità e un limitato coinvolgimento emotivo. Certo non erano vulcaniani, ma non poteva chiedere di più a delle razze non addestrate.
"Signor Satoy! Abbiamo sbattuto contro qualcosa? Lo sa vero che la stazione non è più in garanzia." Il Capitano Aymane entrò in sala comando guardandosi intorno "Abbiamo capito che è un allarme rosso ma spengete quella dannata sirena!"
Satoy sospirò mentalmente. Non aveva ancora inquadrato il nuovo responsabile della stazione e lui aveva lavorato con tutti i precedenti fin dalla costruzione di DS16G. Alle volte gli sembrava un uomo assennato e con apprezzabile controllo emotivo, altre era un'imprescutabile creatura caotica che agiva senza alcuno schema o piano in mente.
"Non abbiamo sbattuto contro niente e la Flotta Stellare offre garanzia quasi a vita per le sue strutture." rispose Satoy portando le mani dietro la schiena.
"Allora signori, cos'è successo?" chiese il Capitano Aymane a chiunque potesse dargli una risposta.
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27.01 - Dove? Come? Quando? Perché?
Autore: Ambasciatore Federale T'Lani
Deep Space 16 Gamma
Disco B, Area interna - Area uffici di rappresentanza
13/05/2402 - ore 04:00
C'era qualcosa che dondolava leggermente, poco oltre il campo di forza di emergenza, in mezzo a una miriade di piccole biglie colorate sospese in aria dalla mancanza di gravità. Sembrava il gioco di un bambino, pensò il capitano Aymane, salta-prendi le biglie-accumula punti. O la vetrina di un negozio di caramelle, con i globi rosso amaranto pendenti in animazione sospesa.
"È sangue" - constatò piano Aymane. Per un po', non avrebbe preso le caramelle da tenere sulla scrivania in quel negozietto di dolci sulla Passeggiata.
"L'esplosione ha fatto saltare il sistema di gravità artificiale nella zona" - confermò Rerin Th'Tarek, - Ma ci troviamo in un'area interna, quindi non ha coinvolto le paratie esterne e il mantenimento. Se non ci fosse il campo di forze, potremmo entrare e respirare normalmente".
"Perché non entriamo, allora? - domandò Aymane - Se non ricordo male, siamo stati tutti addestrati a lavorare anche a gravità zero." Tara Keane si staccò dal comunicatore e raggiunse gli ufficiali superiori: "Le squadre dei tecnici stanno ancora controllando se l'area è sicura - riferì - Comunque, tutte le forme di vita rilevate nel settore sono state teletrasportate d'urgenza in infermeria. Dal primo rapporto, in infermeria sono arrivati diciotto feriti, più o meno gravi... Più un 'micio'. Non so ancora quante persone ci fossero in questo momento in quella sezione, ma non ci risultano morti... Finora."
"Se non altro, avremo qualcuno da interrogare... Anche se dubito che il 'micio', qualunque cosa sia, possa esserci di qualche aiuto per dirci che cosa diavolo è successo qui." - disse Aymane, tornando a scrutare nella parte di corridoio visibile attraverso il campo di forze. Dal punto in cui si trovava, poteva intravedere paratie annerite che si accartocciavano verso l'interno del corridoio, in mezzo alle gocce di sangue in sospensione.
"Questa è un'area di uffici - ricordò - Non mi risulta che contabili o segretarie maneggino materiali pericolosi o soggetti a esplosioni. I rischi peggiori che siano stati registrati da queste parti fino a oggi, erano che un impiegato si chiudesse il dito in un cassetto o che si facesse male maneggiando una taglierina. Mi sbaglio?"
"Non su questa Base, perlomeno" - rispose Rerin, distrattamente. Il suo sguardo continuava a posarsi alle spalle del capitano. Aymane si girò. L'esplosione aveva richiamato un gran numero di curiosi, che venivano tenuti a distanza di sicurezza da una manciata di uomini e donne della Flotta Stellare.
Il comunicatore di Tara suonò: =^=Guardiamarina Marrel a comandante Keane=^=
"Qui Keane" - rispose lei.
=^=La sicurezza ci ha informato di aver effettuato scansioni di terzo livello in tutta la zona colpita dall'esplosione, senza trovare traccia di altri ordigni. Ho la sua autorizzazione a ripristinare la gravità artificiale?=^=
Tara guardò interrogativa il capitano, che fece un cenno di assenso.
"Autorizzazione concessa" - fece Tara.
Le piccole biglie caddero a pioggia, irrorando il corridoio di fronte. Aymane istintivamente scartò, ma le gocce si bloccarono, schermate dal campo di forza, sfrigolarono un poco prima di cadere a terra, lasciando lunghe tracce simili a un percorso di guerra. Il filo che prima dondolava ricadde verso terra.
"Computer, chiudere il campo di forze di sicurezza" - comandò Rerin.
Attese un istante, quindi avanzarono con prudenza, cercando di non calpestare le tracce. Il corridoio appariva devastato, con un largo squarcio annerito che si apriva da un ufficio, più o meno a metà della sua altezza. La porta era divelta, e si trovava pietosamente sospesa a metà da cardini che avevano parzialmente retto. Accanto alla porta, una targa metallica stranamente illesa segnalava in lingua federale ed in ferengi che quelli erano gli uffici locali di una società di import-export, "La 48^ regola" .
Prese nota mentalmente di controllare nel database federale tutto quello che riguardava quella società, prima di piegarsi in avanti, sporgendo con cautela la testa verso l'ambiente in cui era avvenuta la deflagrazione. Le paratie emanavano ancora calore. Il pavimento e il soffitto erano praticamente scomparsi, inghiottendo dentro di sé in un buco nero parti di mobilio, classificatori, contenitori per strumenti.
C'era un forte odore di fumo e di plastica bruciata che il sistema di mantenimento non era ancora riuscito ad eliminare.
"Non credo che sia stato un ordigno di grande potenza" - ruppe il silenzio Tara. Aymane si girò. Tara aveva acceso il proprio tricorder per scansionare e riprendere la zona.
"Non sarà stato di grande potenza, ma di sicuro ha fatto il suo sporco lavoro" - commentò Rerin.
"Già, ma quale era il suo lavoro? O se preferisci... Quale era il suo scopo?" - Aymane non poteva fare a meno di pensare a quello che aveva detto l'Ammiraglio Darion: la sua base poteva essere un bersaglio degli stessi gruppi terroristici che avevano preso di mira la Base 75.
Ma perché far saltare una zona di uffici? Come obiettivo era nettamente inferiore a tutto quello che i gruppi di cui aveva parlato Darion avevano preso di mira in precedenza.
"Gli uomini di Riccardi avranno una giornata campale, per riuscire a tirare fuori qualcosa da qui" - disse Aymane - A proposito, dov'è Riccardi?"
"Riccardi sta già avendo una giornata campale. Sta coordinando il personale tecnico e gli interventi delle squadre di sicurezza. Oltre a questa esplosione, i suoi uomini hanno dovuto sedare una brutta rissa - rispose Rerin - Mi ha tempestato di chiamate. Dice che il personale della sicurezza è troppo poco per una Base di queste dimensioni, soprattutto con i lavori per l'ampliamento"
"Lo so, lo so... Ho già chiesto rinforzi all'Ammiragliato." - brontolò Aymane. In fondo al corridoio, gli uomini della sicurezza stavano spingendo i curiosi alle pareti, per far spazio alle squadre in tuta bianca che cominciavano a uscire dai turboascensori. Tra loro, spiccava la divisa di Riccardi. Una battuta feroce gli pizzicò le labbra, poi guardò il volto tirato del capo della sicurezza e decise di smorzare il tono.
"La rissa tra gli operai Votann è stata domata" - riferì Riccardi come prima cosa. Dietro di lui, gli uomini in tuta bianca iniziarono a esaminare le tracce - Anche se ho paura che ci saranno ripercussioni. Quei Votann non sono le persone più accomodanti e tranquille del Quadrante"
"Se ci saranno ripercussioni, cercheremo di venirne a capo, magari affrettando il ricambio delle squadre di operai. Adesso, però, abbiamo un altro problema da risolvere" - accennò alla devastazione che li circondava - "L'Ammiragliato ci tiene parecchio a questa Base, o non avrebbe investito così tante risorse per ampliarla. E quindi ci troveremo molto, molto presto a dover rispondere a domande come chi ha fatto saltare questa sezione, come lo ha fatto, perché lo ha fatto.
Non sarà come alle interrogazioni di fisica temporale all'accademia della Flotta Stellare: qui dovremo saper rispondere con molta precisione!"
=^=Tenente Warren a capitano Aymane=^=
Il capitano premette il comunicatore: "Qui Aymane!"
=^=Sono in sala comando con il tenente Durani. Non posso essere sicuro, ma credo di aver trovato una traccia!=^=
"Di che si tratta?"
=^=Appena un minuto prima dell'esplosione, i computer di sorveglianza hanno registrato una traccia di teletrasporto.=^=
"Cioé, qualcuno che è scappato da qui prima che saltasse tutto?" - domandò il capitano.
=^=No, capitano, al contrario... - si intromise la voce di Durani - Si tratta di un teletrasporto cargo, ed è stato destinato esattamente al centro dell'ufficio che è saltato in aria. Credo che abbiano teletrasportato direttamente l'esplosivo.=^=
"E proveniva da dove?"
=^=Da una delle aree in costruzione. La foresta klingon, per l'esattezza=^=
Deep Space 16 Gamma
Ufficio dell'ambasciatrice T'Lani
13/05/2402 - ore 09:20
"Mi perdoni, ambasciatore Trulissa" - fece T'Lani, rivolta al monitor su cui campeggiava il volto maculato dell'ambasciatore Baha'i - L'ultima nostra conversazione si è conclusa con un nulla di fatto.
Anche quella precedente, e quella prima ancora. Mi ha sorpreso che abbia sollecitato un nuovo colloquio, e per di più a così breve distanza dal precedente, senza che sia accaduto nulla di nuovo, che possa spostare di qualsiasi tacca i rapporti tra il suo pianeta e la Federazione. Devo pensare che abbia un così grande desiderio di parlare con me?" - E cosa le fa pensare che io nutra qualsiasi desiderio di parlare con lei, ambasciatore, completò la frase mentalmente la vulcaniana. Nella sua lunga vita aveva avuto a che fare con molte persone di innumerevoli specie differenti, quasi tutte ignare delle possibilità di miglioramento date dal seguire le vie della logica, ma si era permessa di classificare sotto la voce "veramente sgradevoli" solo poche decine di esse. Trulissa, con la sua espressione volgare, i suoi occhi che brillavano di bigotteria ogni volta che nominava i suoi dei, era pericolosamente sul punto di entrare in quell'esclusivo club.
"Qualche cosa è successo, se non sbaglio"
"Davvero? - T'Lani corrugò la fronte - A che cosa si riferisce?"
Il volto dell'alieno si aprì in un sorriso sprezzante: "Lei... E tutti gli infedeli che abitano in quella Base di senza Dio, siete stati appena colpiti dalla furia degli Shaaddy, e viene a dirmi
che non c'è niente di nuovo? Dovrebbe essere chiaro anche ai vostri occhi che la vostra presenza li offende, come offende qualsiasi degno Baha'i"
T'Lani si irrigidì: "Gli Shaaddy o i Profeti, come li chiamano i Bajoriani, hanno sistemi diversi per manifestare la loro volontà. In tutte le occasioni in cui qualche popolazione o razza o pianeta ha avuto a che fare con loro, non hanno mai utilizzato esplosivi. Quello fa parte dell'uso di altri tipi di esseri. Esseri tutt'altro che ultraterreni, che posso senz'altro definire criminali. Sta cercando di dirmi che i Baha'i hanno... - cercò una formula neutra - ...informazioni sull'autore o sugli autori di questo crimine?"
Trulissa atteggiò il suo volto ad una espressione indignata: "Le sole informazioni di cui un giusto Baha'i ha bisogno sono quelle contenute nel Libro. E il Libro ci dice che gli infedeli devono
conoscere la Verità che è stata rivelata ai Baha'i, o venire colpiti dalla Loro furia. L'esplosione che è avvenuta sulla Base è un chiaro segno per gli infedeli"
"Sfortunatamente, gli Shaaddy non sono stati così... generosi da fornirci una copia del Libro sacro dei Baha'i. Sono sicura che è una lettura molto interessante. Le sarò grata se vorrà fornirne una al mio database. Per il momento, sono altrettanto sicura che lei ha cose molto più importanti da fare, che non parlare con me. Quindi, la saluto e le assicuro che controllerò con molta attenzione la mia agenda, per vedere dove inserire la nostra prossima conversazione. Arrivederci, ambasciatore." - tagliò corto T'Lani. Attese che lo schermo del monitor si spegnesse prima di rilassare la schiena sulla poltrona e rimase a meditare per un lungo istante. Poi, allungò una mano per premere un pulsante sul bracciolo della sua poltrona.
All'attendente che si affacciò alla porta ordinò di comunicare al capitano Aymane che avrebbe gradito un colloquio personale. Quando? Il più presto possibile, naturalmente.
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27.02 - Indizi non casuali
Autore: Tenente Comandante Tara Keane
DS16Gamma - Infermeria
13/05/2402 ore 09.25
Aymane e Riccardi si erano dati appuntamento in infermeria , dopo che la dottoressa Bly aveva informato il Capitano che alcuni dei feriti dall'esplosione erano in grado di rispondere a qualche domanda.
In particolare i due erano ansiosi di sentire cosa avesse da dire il Ferengi Borok, nel cui ufficio/alloggio era stata fatta esplodere la bomba: purtroppo non appena chiesero di lui alla Dottoressa , appresero che era uno dei feriti più gravi, e che il poveretto era vivo solo perché al momento dello scoppio si trovava nel corridoio davanti alla porta. Aymane, avendo bene in mente come era ridotta la porta di quella stanza, pensò che quel Borok dovesse avere dei buoni santi in paradiso.
Si apprestarono allora a fare domande ai feriti meno gravi, ma nessuno aveva niente di particolare da riferire, in quanto essendo per lo più uomini d'affari di passaggio sulla Stazione, non riuscivano a credere di poter essere la causa di un attentato.
Decisero di cercare il segretario di Borok e di fare qualche domanda a lui, quando l'attendente di T'Lani chiamò, riferendo che l'Ambasciatrice gradiva un colloquio col Capitano urgentemente.
"Sarà meglio che vada, se T'Lani dice Urgentemente, deve essere importante!" disse Aymane a Riccardi-
"Credo anch'io" rispose il Capo della Sicurezza che conosceva la vulcaniana da diversi anni." Io intanto vedrò di fare qualche domanda al socio di Borok: magari potrebbe dirci se qualcuno aveva dei motivi di risentimento verso di loro."
"Risentimento verso un Ferengi? Strano non potrei immaginare nessuno ad avercela con uno di loro!" disse ironicamente Aymane, facendo un sorriso tirato a Riccardi "Mi tenga informato." Ed uscì dall'Infermeria per recarsi da T'Lani
DS16Gamma - Sezione in costruzione Foresta Klingon
13/05/2402 ore 09.30
Durani e Warren avevano raggiunto la zona da dove era stata teletrasportata la bomba e da diverse ore stavano cercando indizi sull'origine del teletrasporto col supporto di Stilgar: Rogal in persona sopraintendeva alla realizzazione della sezione dedicata all'habitat klingon e il fatto che la bomba fosse stata fatta passare da lì, senza che nessuno degli addetti alla sicurezza della zona si fosse accorto di nulla, lo aveva fatto imbestialire. Durani immaginò quanto potesse essere stata forte la rabbia di Rogal, considerando anche che da qualche mese a questa parte l'Ambasciatore Klingon e Tara si stavano frequentando pochissimo, un po' a causa dei lavori di ammodernamento della Base che rubavano al Capo OPS molto tempo e per altri motivi che Durani non aveva chiesto all'amica, e che avevano reso il Klingon estremamente nervoso.
Stilgar si era offerto volontario, più per allontanarsi dalla furia del suo Signore, che per reale desiderio di scoprire il colpevole: in fondo non era morto nessuno e chi ci aveva rimesso di più era stato un viscido ferengi. Stava ancora ripensando alle parole di Rogal quando Durani li chiamò "Da questa parte, credo di aver trovato qualcosa!"
Arrivati nel punto dove era la klingon Warren sempre col tricorder attivo, chiese "Cosa c'è? Io non vedo niente!"
Al che la klingon indicò un minuscolo pezzo di tessuto, impigliato sul ramo di una pianta i cui rami erano ricoperti di spine. In quell'intrico di rami e foglie un dettaglio così piccolo sarebbe potuto passare inosservato ai più, ma non ad una minuziosa come Durani.
"Ottimo, se siamo fortunati ci sarà un po' di DNA!" Warren prese il campione con cautela e lo ripose in un contenitore per prove.
"Sicuramente " rispose Stilgar" le spine di queste piante non amano essere toccate e secernono pure una sostanza tossica come difesa."
"Avviso, allora, la Dottoressa Bly di stare attenta se qualcuno si presentasse con segni di intossicazione. Manderemo anche le specifiche di questa pianta in infermeria, così lo sapranno identificare senza errori."
"Dirò al nostro botanico di fornire le specifiche al vostro Dottore." Disse Stilgar e mentre Warren se ne andava per analizzare il campione di tessuto trovato, i due klingon decisero di perlustrare ancora un po' la zona.
DS16Gamma - Ufficio dell'Ambasciatrice T'Lani
13/05/2042 ore 09.35
"Se devo essere onesto Ambasciatrice, nonostante le parole di Trulissa, non credo che ci siano loro dietro l'esplosione: potrebbero avere un contatto su DS16, questo sì, che li tiene informati su quanto avviene da noi!" Il Capitano aveva ascoltato con attenzione il resoconto di T'Lani sull'ultimo colloquio che la vulcaniana aveva sostenuto con il rappresentate di Baha'i, e, per sua fortuna, l'anziana Ambasciatrice non si perdeva in prolissi dilungamenti, tipici della sua razza, ma arrivava sempre al sodo della questione, senza indugi e per questo la apprezzava molto.
"Sono dello stesso parere Capitano, ha solo cavalcato l'onda di questo episodio per volgerlo a suo favore, probabilmente anche agli occhi dei Bahahiani medesimi, sperando in chissà quale tornaconto." Disse impassibile come al solito T'Lani.
"Però c'è qualcosa che la preoccupa, altrimenti non avrebbe richiesto di vedermi con urgenza." Rispose il Trill che aveva ormai imparato a conoscere l'Ambasciatrice
"Quell'uomo ha un odio così profondo per tutto ciò che non è conforme ai suoi sacri scritti che temo questo episodio possa avergli fatto venire qualche malsana idea nei nostri confronti, per punirci in qualche modo."
"Punirci? E perché? Perché non crediamo nei loro stessi dei? E' follia!"
"Pienamente d'accordo, ma lei non ha visto lo sguardo rabbioso di quell'uomo: credo possa spingersi a compiere atti inconsulti."
"Terrò conto del suo parere" rispose Aymane che si fidava molto dell'esperienza della vulcaniana "Raccomanderò a Riccardi di controllare anche quella pista, non vorrei ritrovarmi con un altro buco sulla Stazione." E ringraziando T'Lani si alzò e prese commiato .
DS16Gamma - Disco B - area alloggi
13/05/2042 ore 09.45
Voki l'aiutante del ferengi Borok, stava cercando di organizzare il lavoro dal suo terminale, dato che il suo capo sarebbe stato fuori dai giochi per in po', toccava a lui portare a termine gli affari che avevano in corso e, poiché considerava Borok un'incompetente che aveva fatto carriera grazie alla famiglia importante d'origine, era più che convinto che sarebbe riuscito nel suo intento. Aspettava da un momento all'altro l'arrivo di Riccardi che gli avrebbe fatto domande su chi li potesse volere fuori dai giochi. E lui sapeva benissimo su chi indirizzare le indagini: sui nausicaani. E su uno in particolare, non che fosse colpevole di chissà quali colpe, solo di essere arrivato sulla stazione al momento sbagliato.
Il nausicaano in questione, giaceva sedato e legato come un salame, in uno dei loro container fermo nella stiva di carico 5, tra quelli in attesa di essere riempiti di merci. E il poveretto, all'altezza del gomito destro, aveva un piccolo strappo nella manica della casacca e un graffio sul braccio.
Voki doveva solo aspettare che il veleno della pianta Klingon facesse effetto e poi avrebbe fatto ritrovare il corpo del nausicaano, con le altre prove che lo legavano all'esplosione sparse casualmente nel suo alloggio. La Federazione non ama che le sue Stazioni spaziali vengano fatte esplodere e così avrebbe indagato sulle attività dei loro rivali in affari, costringendoli magari ad abbandonare il settore e lasciare campo libero alle operazioni Ferengi. Voki si risvegliò dai suoi sogni ad occhi aperti, quando sentì Riccardi che si annunciava alla porta, ed assunse la sua aria più innocente per prepararsi al colloquio.
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27.03 - E se... il piano fosse unico?
Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis
DS16Gamma - Ufficio del Capo Sicurezza
13/05/2402 ore 11.40
"Quindi non ti ha convinto..." esordì Durani dopo un lungo minuto di silenzio
"No, è evidente che quel Voki sappia qualcosa... era troppo... come posso dire... premuroso, per i canoni Ferengi""
"Più grande è il sorriso, più affilato è il coltello... regola dell'Acquisizione numero...?"
"48, Durani... non far finta di non ricordare..." rispose Riccardi con un secondo di ritardo
"Alessandro" la Klingon dava del tu a quello che a tutti gli effetti era un suo superiore gerarchico pur avendo la tattica ampia autonomia dalla sezione sicurezza solo nei rari momenti in cui erano da soli... "tu devi riposare... sono giorni che dormi poco o nulla e stanotte l'hai passata in bianco tra risse, esplosioni, indagini e curiosi da controllare"
"Non mi pare che tu stanotte sia andata a dormire..." rispose Riccardi con un sorriso amaro
"Lo so... ma per me è diverso... non ho quasi cinquant'anni"
"Ehi! A parte che mancano ancora sei mesi buoni e comunque quello è un colpo basso che non mi merito!" esclamò piccato il Capo della Sicurezza prima di mordersi la lingua ed alzare le braccia palmi in avanti in segno di pace "È che siamo dannatamente pochi... ci sono troppe cose ancora che sfuggono alla mia vista, non posso permettermi di riposare, devo dare il buon esempio..."
"Ma non puoi nemmeno crollare in servizio, sarebbe il segnale per i furbacchioni che ci circondano che siamo deboli... e sai quanto noi Kanjis odiamo quella parola"
"Mi hai già prestato quasi tutte le tue squadre Durani... se ci attaccano, e la cosa è pur sempre possibile, hai a malapena effettivi per un turno completo..."
"Abbiamo la Stormbreaker del gatto da compagnia di Rerin... la nave Klingon del fratello di Rogal, l'unità romulana che è occultata..."
"Il segreto di Pulcinella..." la interruppe Riccardi
"Cioè?"
"Un modo di dire terrestre, per meglio dire italiano, per indicare un segreto che non è più tale, qualcosa che ormai è diventato di pubblico dominio, nonostante i tentativi di tenerlo nascosto da parte di chi lo detiene..."
"Beh, non mi pare che ai Romulani importi molto che lo sappiamo... in ogni caso dovremmo contare a breve anche sulla Doxur, una nave della flotta imperiale andoriana guidata Capitano Lyria del Clan Vox, pare una vecchia fiamma del nostro buon Aymane..."
"Io preferirei basarmi sulla USS Stormbreaker e sulla USS Stradivari"
"La seconda non ha dato ancora notizie di sé... e la prima, da sola, è troppo poco in caso di serio attacco"
"Lo so, Durani, ma preferisco fare affidamento sulle sole forze federali per avere un computo di effettivi realmente disponibili..."
"Peccato, dovrò dire a Stilgar che rifiutiamo la sua proposta..."
"Quale?" chiese Riccardi
"Poi non dire che non sei stanco... già te l'ho detta prima che mi parlassi di Voki"
"Ehm... non infierire... ripeti e basta..."
"Ok, ti ricordi che ti ho già accennato che il ritrovamento di quel frammento di tessuto nella biosfera della foresta Klingon ha lasciato parecchio perplessa sia la sottoscritta sia il capo delle guardie di Rogal?"
"Sì, vai avanti..."
"Quella particolare pianta ha delle spine estremamente resistenti, in grado di lacerare pelli anche molto spesse... chiunque ne entri in contatto, anche incidentalmente, o sa esattamente come liberarsi, oppure rischia di lasciare un abbondante porzione di carne attaccata a quelle spine oltre ad una dose di veleno in grado di diffondersi rapidamente..."
"Uhm... e nel nostro caso, vi è solo un brandello di stoffa e del sangue..."
"Infatti... quindi una volta che il nostro buon Warren ha estratto tutte le prove necessarie anche per le indagini della dottoressa Bly e si è allontanato, io e Stilgar ci siamo parlati... diciamo in Klingon antico per capirci e per evitare ascoltatori indesiderati..."
"Risultato della conversazione?"
"Qualcuno vuole farci credere quello che abbiamo visto..."
"Pensate ad una messinscena?"
"Sono convinta che prima o poi troveremo un corpo... da indagini verrà fuori che era un rivale del Ferengi Borok... e saremo invitati a credere che si sia trattato di una regolazione di conti tra esponenti rivali..."
"Nausicani?"
"È l'ipotesi più ovvia... sappiamo che non corre buon sangue tra le due fazioni ed abbiamo anche due loro navi attraccate: la Ferengi Appropriazione e la Nausicaana Dom-Jot..."
"Può aver senso... tu e Stilgar ritenete di escludere i Klingon? In fondo, quell'area è sottoposta anche ad un certo controllo di Rogal e delle sue guardie... so che sono il tuo popolo, ma un traditore lo vogliamo togliere dalle possibilità?"
"No, affatto... per quello Stilgar mi ha garantito pieno appoggio alle indagini, sguinzaglierà alcuni dei suoi collaboratori più fidati con l'ordine preciso di riferire solo a tre persone: lo stesso Stilgar, Tara e la sottoscritta..."
"Nemmeno Rogal?"
"L'Ambasciatore è già abbastanza adirato così senza sventolare sotto il naso l'eventualità che vi sia un traditore tra i suoi"
"Mossa saggia... e..." Riccardi si interruppe "pensi che quel piccolo nanerottolo di Voki possa c'entrare?
"Non so se direttamente, ma, anche se non coinvolto, è nella magnifica situazione di poter togliere di mezzo il proprio capo e, potenzialmente, dare la colpa ai rivali Nausicaani..."
"Sempre che troviamo un corpo come pensate tu e Stilgar..."
"Ovviamente... ma l'alternativa che, per ora abbiamo sul tavolo, sarebbe credere all'ira divina degli Shabby e ho difficoltà a credere a tale sciocchezza..."
"Pure io Durani, pure io... però è vero che i Baha'i sono estremamente ricchi... ricchezza più fanatismo ed ottusità non portano mai a grandi risultati"
"L'Ambasciatore Trilussa ha sicuramente tutte e tre queste doti, per così dire..."
"Appunto... nulla vieta che abbia donato, o promesso di donare, parte della sua ricchezza a qualcuno pieno di scrupoli per scatenare un putiferio sulla stazione e darne la colpa agli Dei in collera..."
"E se..." mormorò Durani a mezza voce
"E se gli eventi fossero collegati?" gli fece eco Riccardi con un debole sorriso sornione
"La Federazione vuole ampliare la stazione, ma non abbiamo abbastanza manodopera o personale per provvedere in autonomia... vi è un via e vai continuo di casse che non sono nemmeno più monitorate se non numericamente... mensilmente partono ed arrivano duemila operai, facce del tutto nuove che è difficile tenerne traccia... Trilussa vuole che ce ne andiamo e sfrutta a piene mani il fanatismo religioso, tralasciando di raccontare in che modo il suo popolo si è arricchito a dismisura negli ultimi anni... Ferengi e Nausicaani hanno sicuramente subodorato profumo di guadagni, ma le due fazioni sono contrapposte ed hanno bisogno di mano libera... senza contare che ci sono popoli cui la presenza delle potenze del quadrante Alfa e Beta alle porte del Gamma non garba minimamente e che quindi sono contrari a questo progetto di ammodernamento della stazione..."
"Ecco, aggiungici il sospetto di azioni terroristiche di organizzazioni federali come quelle che ci ha raccontato Aymane ed abbiamo un'enorme gatta da pelare..."
"Motivo in più per dormire..." rincarò la Klingon
"Ok... ok... sei una rompiscatole... controllo solamente a che punto è la richiesta di rinforzi inviata al Comando e poi cercherò di riposare qualche ora"
"Ogni scusa è buona..."
Il trillo del comunicatore di entrambi evitò a Riccardi di ribattere alla collega
=^=Qui Infermeria a Riccardi... il Ferengi Borok non è sopravvissuto...=^=
=^=Qui Tara a Durani... avevi ragione: è stato ritrovato il corpo di un Nausicaano... magazzino quattro, appena requisito... sicuramente non era lì da molto... i miei avevano controllato l'area e non c'era nulla a parte merci ferme da mesi... sto poveraccio non ha nemmeno alzato la polvere che lo circondava=^=
"Ed ecco il coup-de-théâtre del deus-ex-machina, chiunque esso sia" esclamò Riccardi alzandosi di scatto e dirigendosi ad ampie falcate verso l'uscita del suo ufficio, seguito a ruota dalla Klingon
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27.04 - Punta sempre alla testa
Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek
DS16Gamma - Ufficio del Capitano
13/05/2402 ore 13.16
Steje e Rerin se ne stavano entrambi nell'ufficio del Capitano a fissare i propri dpadd con espressione corrucciata sul viso. Non che le informazioni sino ad ora in loro possesso fosse così pregnanti da portarli a qualche conclusione, ma l'ultima ipotesi nata sembrava essere promettente.
"Quindi ricapitolando, secondo Durani tutto parte dai nostri amici fanatici. L'ambasciatore Trulissa tentava di farci sloggiare da anni ed ora ha deciso di sfruttare a piene mani il fanatismo religioso, tralasciando di raccontare in che modo il suo popolo si è arricchito a dismisura"
"E in qualche modo deve essere riuscita a trovare qualcuno che è disposto ad aiutarlo pur di entrare nei suoi affari. Ferengi e Nausicaani hanno sicuramente subodorato profumo di guadagni, ma le due fazioni sono contrapposte ed hanno bisogno di mano libera per liberarsi della concorrenza."
"E in questa concorrenza rientra pure Trulissa e tutta la sua gente Numero Uno..."
"Ovviamente, che a vincere siano i ferengi o i nausicaani poco conta, certamente mireranno a prendersi tutto e non si faranno problemi a saccheggiare quel pianeta. È possibile che mirino a portargli via tutto ma di certo non potrebbero farlo mentre noi siamo qui. La presenza delle potenze del quadrante Alfa e Beta alle porte del Gamma non li aiuta e la cosa peggiorerà ancora quando la base sarà finita"
Aymane poggiò il dpadd sulla scrivania per poi guardare in volto il proprio sottoposto "E se questi vogliono agire lo devono fare ora... quando la base è così in fermento da rendere quasi impossibile ogni tipo di controllo" sospirò pesantemente prima di aggiungere "Se tutto questo è corretto, il popolo Baha'i è il mandante di questo attentato e..."
"Lei ne è sicuro, capitano?"
Aymane osservò il collega "Che cosa intende dire?"
"Andiamo capitano, è un trill... dovrebbe comprendere molto meglio di così il fanatismo considerato il passato xenofobo della sua specie!"
"Sa, è per questa sua incapacità di tenere a freno la lingua che il Comandante Drillush non la sopportava"
"Il Comandante aveva seri problemi di gestione del comando, la mia parlantina finiva solo per farglielo notare..."
Steje poggiò i gomiti sul tavolo mentre si sistemava più comodamente "E le sembra poco?"
"No, ma so che tutto questo è ciò che lei adora di me!"
"Sagge parole!" Aymane sorride divertito "Vada avanti, che cosa non avrei considerato?"
"Il fanatismo porta alla chiusura... al rifiuto del diverso. Certo, questo non vale per i pochi che sono intenzionati a fungere da attentatori... quelli faranno di tutto per essere accettati fra coloro che vogliono distruggere... ma il resto delle persone? No, tutto quello che fa questo popolo non ha senso" Rerin incrociò le braccia al petto "Se quel popolo, soprattutto la gente comune, fosse così tanto legata alla religione, pensa davvero che attraverserebbero la casa dei loro dei? Ritiene che sarebbero disposti a tenere trattative commerciali con chi normalmente profana un loro sacrissimo luogo di culto?"
"No... non lo farebbero mai se fossero così tanto fanatici come l'ambasciatore Trulissa vorrebbe farceli apparire... eppure le garantisco che ho parlato con il capo del loro tempio e, beh... diciamo che sembrava alquanto convinto nelle sue posizioni"
"Non lo metto in dubbio, ma non ritengo che sia qualcosa che interessi a tutta la popolazione ma solo a quella che noi potremmo ritenere l'élite culturale?"
"L'élite culturale?"
"Sì, ritengo che tutti i nostri problemi derivino da un gruppo di persone, probabilmente una piccola minoranza di tutta la popolazione, in possesso di autorità, potere e influenza sociale e politica... Persone che hanno abbastanza risorse per non essere costretti ad occuparsi del proprio sostentamento per dedicarsi a battaglie di principio, risultando paladini della cultura del proprio popolo..."
Aymane annuì con un sorriso sul volto "Come l'ambasciatore Trulissa"
"Credo abbia notato anche lei che il peso di tutti i gioielli che indossa è inferiore solo a quello del suo prorompente ego"
"Numero uno, non mi sembra che lei abbia molto in simpatia l'ambasciatore"
"Sa qualcosa... ne sono certo!" Rerin scosse il capo "E ancora non mi spiego come abbiano fatto a diventare così ricchi in poco tempo!"
"Adoro quando mette a buon uso la paranoia tipica degli andoriani, Rerin, ma non mi pare che le scansioni abbiano mai fatto ritenere che le navi dei Baha'i abbiano trasportato qualcosa di illegale"
"E' questo il punto... sino ad ora le scansioni eseguite sulle loro navi sono sempre state limitate al minimo per tentare di instaurare un clima di fiducia con il loro popolo, ma cosa abbiamo ottenuto? Non sappiamo realmente cosa trasportino ma solo che non si tratta di sostanze a noi note che siano state dichiarate illecite!"
Aymane annuì nuovamente per poi osservare Rerin "Ho come l'impressione che la nostra politica di non interferenza con i cari Baha'i stia per giungere alla fine... chiamerò l'ammiraglio Darion per informarlo della situazione e vediamo cosa ne pensa"
La porta dell'ufficio si aprì di scatto mentre una bellezza andoriana si portò dentro alla stanza con in mano un vaso. Pochi istanti dopo lo stesso vaso si stava schiantando contro la paratia dietro alla scrivania di Steje, avendo evitato la faccia del Capitano di pochi centimetri.
"Ti ricordi di quello?! E' il vaso che mi regalasti quando mi hai raccontato che io fossi l'unica per te!" la voce della donna è intrisa di rabbia e sarcasmo "Puoi riprendertelo, brutto bastardo! Traditore! Doppiogiochista!"
"Il Capitano Lyria del Clan Vox?" Rerin mormorò le sue parole a bassa voce per essere notato solo dal Capitano che, per tutta risposta, si limitò ad annuire prima di guardare l'andoriana.
"Lyria, tesoro! Che bello rivederti dopo tutto questo tempo!" Aymane sfoggiò il suo miglior sorriso da seduttore ma quando l'andoriana iniziò a tirargli dietro tutti i suppellettili dell'ufficio su cui riusciva a metter mano dovette ripiegare per una poco dignitosa fuga sotto la scrivania assieme a Rerin.
"Capitano, si ricorda che le avevo chiesto se fosse finita in modo pacifico fra voi e lei mi ha detto che non ricordava? Mi permetta di rispondere io per lei... no, non era finita bene"
Aymane sbuffò sonoramente "Faccia meno lo spiritoso! E comunque sono certo che non mi meriti affatto tutto questo!"
"Ah, no?! Sei andato a letto persino con mia sorella gemella!" l'andoriana lancio un altro paio di oggetti contro la scrivania facendoli infrangere infine sul pavimento mentre Rerin fissava il superiore inarcando un sopracciglio.
"Ah, curiosa evoluzione della vicenda... a vederla in questo modo forse un po' me lo sono pure meritato" Steje fissò con un'espressione dubitativa Rerin "Anche se continuo a non ricordare proprio niente..."
"Desidera che chiami la sicurezza?"
"Già, buona idea... sarà uno spasso chiamare Riccardi per dirgli che mi sono dovuto nascondere sotto la mia scrivania per paura che una delle mie ex mi stacchi la testa dal corpo con un soprammobile! Di certo non sarà minimamente imbarazzante e non lo verrà a sapere l'intera base nel giro di dieci minuti!"
"Dieci minuti?! Sta scherzando?! Al massimo cinque!"
"Rerin!!"
"Ok... facciamo così!" Rerin uscì lentamente dalla scrivania osservando l'andoriana "Bene, sappiamo entrambi che non sono io la persona che le interessa quindi io ora me ne andrei perchè ho un incontro diplomatico molto importante con una certa ambasciatrice... voi, beh, andate avanti senza di me!"
"Numero uno, se ne va?!"
"Sì Capitano, sono certo che abbia tutta la situazione sotto controllo e poi... andiamo, chi meglio di lei può gestire tutto questo?!" Rerin sorrise sornione per poi lasciare l'ufficio ma non prima di sentirsi urlare dietro da Steje.
"Questa me la paghi Rerin!"
DS16Gamma - Ambasciata federale
Ufficio dell'Ambasciatrice T'Lani
13/05/2402 ore 14.28
"Me lo ripeta un'altra volta Comandante"
"Io ed il Capitano Aymane riteniamo che la chiave di tutti i nostri problemi abbia a che vedere con il Popolo dei Baha'i e, dunque, che solo un nuovo incontro diplomatico possa permettere la cattura dei responsabili dell'attentato. Dato che il Capitano Aymane è impossibilitato a svolgere questo ruolo sia per l'antipatia nutrita dai Baha'i nei suoi confronti sia dai suoi impegni di natura personale..."
"Che genere di impegni di natura personale?"
"Non si preoccupi ambasciatrice, entro l'ora di cena lo saprà ogni persona presente sulla base. Il punto è che per questo incontro ci sono io!"
Rerin sfoderò il suo miglior sorriso non ottenendo alcun risultato dall'ambasciatrice vulcaniana che, per tutta risposta, si limitò a inarcare un sopracciglio "Vedo che lei si trova nel mio ufficio ma mi sfugge cosa possa centrare la sua persona con il concetto di diplomazia"
"Andiamo, ambasciatrice T'Lani, non mi vorrà dire che non mi ritiene diplomatico?!"
"Comandante, la definirei in molti modi ma non ritengo che le sue doti di mediazione siano così sviluppate da renderlo adatto a questo compito"
Rerin sorride divertito "E perché mai non andrei bene?"
"Avere a che fare con i rappresentanti del popolo Baha'i è un compito in grado di mettere in difficoltà anche le menti più controllate e lei, se lo lasci dire senza troppi giri di parole, è impulsivo e piuttosto belligerante. Non gliene faccio una colpa, la sua razza è notoria per avere poco pazienza ed essere portata più all'azione che alla parola"
"Ambasciatrice, così mi lusinga! Non serve che stia qui a lodarmi così tanto... mi aveva impressionato già quando mi ha dato del guerrafondaio!"
Lo sguardo di pietra di T'Lani non lasciò trasparire alcuna emozione facendo ridacchiare l'andoriano "Mi sa che devo decisamente rivedere il mio repertorio di battute se voglio impressionarla"
"Sarebbe illogico che lei si concentri a impressionare me, così come sarebbe inutile tentare di conquistare l'ambasciatore Trulissa con le sue battute o le sue tecniche di seduzione"
"Suvvia, ora è ingiusta! Deve ammettere che l'adulatore di donne è in primis il nostro capitano!"
"Vero, devo ammettere che da molti mesi non mi sia giunta alcuna informazione su nuove possibili fiamme per il primo ufficiale della base... devo ritenere che tutto ciò abbia a che fare con l'arrivo della giovane dottoressa betazoide?"
"Chi?! Bly?! No... no, è che... beh, tanto lavoro... poco tempo... le solite cose, no?" Rerin si schiarì la voce prima di riprendere "Ma non siamo qui per parlare di tempo libero, no?! Siamo qui per parlare con i Baha'i e per negoziare nel modo in cui solo noi della DS16 Gamma sappiamo fare!"
"E' proprio questo quello che temo"
T'Lani rimase silenziosa per qualche istante, fissando l'andoriano che, di rimando, sembrava scalpitare per poter aprire la comunicazione "Quindi intende opporsi ai miei tentativi di contattare i Baha'i?"
"Assolutamente no, Comandante" T'Lani rimase per un altro attimo in attesa e poi chiese al suo segretario di chiamarle il pianeta dei Baha'i "Ma la informo che non sempre l'ambasciatore Trulissa accetta di rispondere alle nostre chiamate... normalmente preferisce essere lui a chiamare, questo la fa sentire in una posizione di superiorità e..."
=^=Ambasciatrice, comunicazione aperta. l'ambasciatore Trulissa ha accolto la nostra richiesta di avere un colloquio con lei e con il primo ufficiale della base=^=
"Mm... interessante, immagino sia curioso di conoscerla comandante"
"Non si preoccupi ambasciatrice, gli dia qualche minuto ed imparerà ad odiarmi!" Rerin sorrise raggiante lasciando senza parole l'ambasciatrice vulcaniana che, nonostante tutto, aprì la chiamata.
"Buongiorno ambasciatore Trulissa, la ringrazio di aver accettato la nostra chiamata. Le presento il Comandante Rerin del casato Tharek, attuale primo ufficiale della base stellare DS16 Gamma"
=^=Vorrei evitare i convenevoli e passare immediatamente al motivo di questa chiamata, non ho tempo da perdere con degli infedeli!=^= sullo schermo, lo sguardo irriverente dell'ambasciatore Trulissa fissava quasi con scherno i due federali =^=L'unica cosa che voglio sentire è in quanto tempo smantellerete quell'oscenità che avete il coraggio di chiamare base e ve ne tornerete da dove siete venuti!=^=
"Sa perfettamente che io ed il Comandante non l'abbiamo contattata per questo motivo ma per raggiungere un accordo diplomatico che possa soddisfare tutte le parti in gioco"
=^=L'unica cosa che potrà mai soddisfare i Baha'i è la vostra immediata ritirata e il rispetto della casa degli Shaaddy!=^=
"Questo è impossibile, come già le è stato abbondantemente spiegato..." l'ambasciatrice lanciò uno sguardo verso Rerin ma l'andoriano era ancora silenzioso e non sembrava avere intenzione di prendere la parola per il momento
=^=E poi vi chiedete per quale motivo vi ritrovate a condurre indagini su di un'esplosione nella base?! La vostra testardaggine vi porterà alla rovina, voi e coloro che rappresentate!=^=
"Noi rappresentiamo la Federazione Unita dei Pianeti..." la voce di Rerin era bassa e misurata "Ed io, in questo momento, rappresento anche la Flotta Stellare, come può notare dalla mia uniforme"
=^=Gli infedeli la pagheranno, dal primo all'ultimo sino a che non smetterete di profanare la casa degli Shaaddy!=^=
"Era quello che mi aspettavo di sentire, ambasciatore" sul volto di Rerin apparve un piccolo sorriso sadico "Comprenderà che questa è una dichiarazione di guerra. I Baha'i hanno appena dichiarato guerra all'intera Federazione Unita dei Pianeti attraverso lei..."
Trulissa sbiancò di colpo, colto di sorpresa dalle parole di Rerin =^=Ma veramente...=^=
"Ovviamente tutto questo comporterà delle importantissime variazioni sulla possibilità per i Baha'i di attraversare il territorio federale. A partire da oggi nessuna nave Baha'i sarà la benvenuta dall'altra parte del quadrante e tutti coloro che vi sono al momento saranno considerati alla stregua di spie, le navi verranno rimandate al vostro pianeta solo dopo attenta verifica per sincerarsi che non trasportino nulla che possa mettere in pericolo la Federazione Unita dei Pianeti in virtù della legislazione federale 743 sottoparagrafo 81!"
=^=Il mio popolo ha degli accordi commerciali con i mondi dall'altra parte del tunnel!=^=
"Sì, la vostra unica vera risorsa economica... beh, tutti i contratti sono da ritenersi revocati per l'inizio della guerra. La legge federale è molto fiscale su questo punto! Lei potrà sempre spiegare ai suoi concittadini che ha deciso che una guerra fosse molto più necessaria che permettere loro di prosperare con... me lo ricordi lei, che cosa commercializzate di preciso?"
=^=Gas minerario!=^= la risposta dell'ambasciatrice fu troppo rapida per non suonare come una menzogna =^=Semplice gas minerario! Un tipo perfetto di carburante!=^=
"Beh, il gas minerario lo si può vendere ovunque, no? Consideri terminata la collaborazione con i pianeti federali..."
=^=Non posso dire una cosa simile alla mia gente! Come pretendete che io...=^=
Rerin si allungò disattivando la comunicazione prima di voltarsi a guardare la vulcaniana che lo fissava senza nessuna particolare espressione sul viso "Mi permetta di riassumere quanto ho appena visto. Lei, dopo aver convinto la sottoscritta di essere intenzionato a mediare con il popolo Baha'i, ha trasformato le frasi dell'ambasciatore Trulissa in una dichiarazione di guerra e, senza alcuna autorizzazione, ha accettato tale dichiarazione giungendo a vietare alle navi Baha'i l'accesso al territorio federale... ha minacciato di far perquisire tutte le navi Baha'i ancora presenti nel territorio federale e ha annullato i contratti stipulati fra i Baha'i e le colonie limitrofe a DS9... il tutto sempre alcun tipo di autorizzazione e campando in aria regolamenti che non esistono."
"Ho anche chiuso la conversazione in faccia all'ambasciatore, non si dimentichi questo piccolo particolare... le garantisco che non è semplicemente una nota di stile"
"Le sarei grata se a questo punto mi spiegasse le motivazioni che hanno spinto il capitano a mandarla qui, Comandante"
"Ci sono alte probabilità che Trulissa o uno dei suoi amici fanatici sia il mandante dell'attentato..." Rerin si alzò dalla sedia sistemandosi un po' l'uniforme "Sanno qualcosa, ne sono certo... ma non parleranno così facilmente"
"E questa sua guerra li convincerà a parlare?"
"Quando si ha a che fare con un gruppo più o meno organizzato e intenzionato a commettere un reato la regola da seguire è sempre una sola... punta sempre alla testa! Cerca i leader, i mandanti... quelli che danno gli ordini! Se fermi loro tutto il loro piano crollerà! Nel nostro caso dobbiamo mirare ai Baha'i!"
"E questo suo gesto come li spingerà a trattare con noi?"
"Lei è una vulcaniana, ambasciatrice. Pensa e ragiona con grande logica ma loro no, loro sono l'esempio dell'illogicità... non credo affatto che stiano commerciando gas minerari e sono più che convinto che quello sia il loro unico sistema di sostentamento..." Rerin si diresse verso l'uscita ma continuò a parlare "Pensi per un momento alla popolazione Baha'i... la gente comune, i più poveri. Sino a pochi mesi fa la religione era tutto ciò che avevano ma ora è diverso, diventare ricchi e agiati è semplice... passare dal non avere niente a potersi permettere tutto è semplice, ma tornare indietro? No... passare dall'essere ricchi al tornare poveri non è affatto facile, la lasci a cuocere nel suo brodo... aspetti che il popolo insorga contro le sue stesse istituzioni che li ha privati di tutto quello che avevano creato e vedrà come strisceranno a chiedere la pace..."
"Non le sembra di essere troppo ottimista?"
"No, conosco fin troppo bene gli arrivisti ambasciatrice"
DS16Gamma - Alloggi del primo ufficiale Rerin Th'Tharek
13/05/2402 ore 21.19
"E quindi l'autopsia ha dimostrato esattamente quello che Durani e Riccardi sembravano già sapere. Il nausicano presentava una ferita che era ricoperta dal veleno di quella pianta ma la posizione e soprattutto la forma fa pensare che sia stata causata unicamente per far ritenere che fosse il colpevole... era tutta una montatura e..." Bly si spostò sul letto osservando Rerin e dandogli una piccola gomitata tra le costole "E il qui presente primo ufficiale non mi sta ascoltando!"
"Scusami, ho ricevuto una comunicazione e mi sono distratto..." Rerin ripose il dpadd tornando a guardare la betazoide "E' possibile che più persone tenteranno di attaccare la base e addossare le colpe ad altri, quindi fa attenzione a qualsiasi ferita che possa sembrarti anomala. Meglio un rapporto in più che uno in meno"
"Chi ti ha contattato a quest'ora?"
"Mia sorella Jhizia"
"Pensavo che tua sorella si chiamasse Sesha"
Rerin sorrise divertito "A volte dimentico quanto siate curiosi voi betazoidi..." si rimise seduto per poi proseguire "Ho due sorelle ed un fratello in verità... mentre io e Sesha siamo entrati nel keth dei Tharek, Jhizia e Etyner sono diventati membri del keth dei Ziron... non vedo quei due da quando avevo sei anni"
"Non vedi i tuoi fratelli da tutto questo tempo?!"
"Se si esclude qualche videochiamata di tanto in tanto sì... i nostri genitori hanno compiuto il loro dovere nel creare la generazione successiva... hanno avuto dei figli, ma poi sono stati ben felici di affidarci ai nonni e andarsene" Rerin scrollò le spalle "A quanto pare il keth dei Ziron non sono più in buone acque, hanno perso di molta della loro influenza su Andoria e Jhizia ha deciso di lasciare tutti e seguire il suo cuore... vive su un cargo civile con la sua famiglia. Vorrebbe riallacciare i rapporti con me e Sesha e, dal canto mio, non vedo quale possa essere il problema... non ho mai avuto nulla contro di lei. Forse passeranno per DS16 fra qualche mese, se i loro commerci andranno bene."
"Parlami di lei..."
"Oh, non so molto in realtà. E' una xenozoologa, ama gli animali... e intendo qualsiasi tipo di animale, anche se ha una preferenza per tutto ciò che ha del pelo addosso..."
"Tipo i bezohar?"
"Sì, è un buon esempio... un grosso felino dai denti a sciabola rientrerebbe certamente nella sua definizione di meraviglia della natura. Le ho già detto di non portarmi nessuno dei suoi straordinari regali quando verrà a trovarmi e spero caldamente che mi dia ascolto... mi manca solo di ritrovarmi una belva in alloggio!"
"A proposito di belve fameliche... il capitano ha avuto un bell'incontro oggi, eh?! Non si parla d'altro nella base!"
Rerin scoppiò a ridere "Già... ma la situazione sembrerebbe essere di nuovo sotto controllo... più o meno!"
DS16Gamma - Ambasciata federale
Ufficio dell'Ambasciatrice T'Lani
14/05/2402 ore 18.16
"Comandante Rerin, questa è la tredicesima chiamata dell'ambasciatore Trulissa che noi non accogliamo. Potrei sapere cosa stiamo aspettando?"
"Non aspettiamo nulla di particolare, ma dobbiamo chiarire il punto una volta per tutte"
"E quale sarebbe questo punto?"
"Sono loro ad aver bisogno della Federazione, non il contrario. Sono loro che hanno bisogno dell'interscambio con le colonie federali per arricchire il loro popolo la Federazione ha vissuto senza di loro sino a pochi mesi fa e può andare avanti anche senza di loro... ma vale anche al contrario? Direi di no..."
"Questo è un ricatto, Comandante"
"No, gli mostro solo la realtà dei fatti, Ambasciatrice. Sono stanco dell'ipocrisia di Trulissa e dei suoi amichetti... vogliono essere ricchi, vogliono continuare con i loro commerci ma mordono la mano di chi permette loro di essere ricchi... questo è inaccettabile!"
=^=Ambasciatrice, c'è l'ennesima chiamata per voi dai Baha'i. Cosa desidera che faccia?=^=
"Comandante?" T'Lani fissò Rerin che si limitò a sorridere, quindi rispose al suo segretario "Trasferisca la chiamata al mio studio"
=^=L'embargo nei nostri confronti deve cessare immediatamente!=^=
"Buongiorno anche a lei ambasciatore Trulissa, spero che non le spiaccia se a questo incontro è presente anche il primo ufficiale della base"
=^=Non mi interessa chi è presente o meno, mi basta che questa situazione abbia termine ora!=^=
"Mi faccia indovinare, la sua gente non ha preso bene il divieto di esportazione della vostra merce e no... non mi riferisco al gas minerario, del resto non è quello che veniva pagato così bene ma il Sil"
=^=Non è illegale!=^=
"Ma potrebbe diventarlo e, per quanto ne so, è una merce piuttosto deperibile... ne avete magazzini pieni pronti alla vendita ma resta confinato nel vostro pianeta"
Trulissa apparì combattuto, era evidente che tutto il suo fervore religioso stava lasciando spazio ad altri pensieri molto più terreni =^=Potremmo rivedere le nostre priorità... dopotutto se gli Shaaddy non vi hanno ancora fermati, chi siamo noi per andare contro il volere dei nostri dei!=^= l'ambasciatore faticava a proseguire ma non aveva molta scelta =^=Siamo nelle mani dei nostri dei, loro si sono mostrati benevoli permettendo anche alle nostre merci il transito e questo ci porta a dire che forse l'aver reso accessibile la loro dimora è il loro modo di dirci che siamo i benvenuti nel loro mondo=^=
Rerin, tuttavia non sembrava molto impressionato "Tutto bellissimo ma voglio molto di più... voglio sapere chi ha mandato qui a spaventarci con questi attentati"
=^=Non ho nulla a che vedere con questo, non posso aiutarvi!=^=
Prima che Rerin potesse lasciarsi andare alla sua paranoia, fu T'Lani a prendere la parola "Questo non è vero, ambasciatrice. Lei è stata la prima ad essere informata dell'attentato al di fuori dei governi delle varie potenze del quadrante alfa e beta... ed è lei che desiderava a tutti i costi che la base venisse smantellata"
"Stiamo perdendo tempo, chiudete la comunicazione!"
=^=No! Aspettate, la mia gente non tollererà oltre l'embargo e se scoprisse che è a causa mia perderei la mia posizione! Mi toglierebbero tutto!=^= Trulissa sospirò pesantemente =^=Io ho solo fatto la proposta attraverso una serie di intermediari... ho dato la disponibilità dei Baha'i a pagare chiunque fosse disponibile ad aiutarci a liberarci della vostra base ma non so chi siano e non ho mai avuto contatti diretti con loro. Ho ricevuto un messaggio solo ad attentato avvenuto, mi si chiedeva di procedere con il pagamento e mi veniva proposto un accordo... il venti per cento dei nostri giri d'affari in cambio della scomparsa della base dal quadrante gamma. Non ho ancora risposto loro=^=
"Voglio quelle comunicazioni nonché tutte le informazioni sugli intermediari che avete usato per assoldare questi criminali entro due ore o non verrà tolto l'embargo!" Rerin non attese oltre e richiuse la comunicazione.
"Sa, dovrebbe smetterla di chiudere le conversazioni in faccia alle ambasciate estere, Comandante"
Rerin sorrise stringendosi nelle spalle "Forza dell'abitudine ambasciatrice"
"Lo sa che il Sil è stato analizzato? Non è illegale perchè non ve ne sono motivi... è una sostanza energetica ma non ha effetti collaterali e non vi sono prescrizioni che ne impediscano la vendita"
"Ma i baha'i non lo sanno... non mi guardi in quel modo, non ho mentito! Ho solo omesso delle informazioni che ritenevo irrilevanti!"
"Lei non è portato per la diplomazia comandante"
"Vero, ambasciatrice, ma se questo ci permetterà di salvare qualche vita ne sarà valsa la pena"
Un piccolo scossone fece alzare entrambi dalle sedie.
=^=Sala controllo a Capitano e Primo Ufficiale. C'è stata una nuova esplosione, questa volta si localizza nella zona della steppa glaciale andoriana!=^=
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27.05 - Tricorder bruciacchiato
Autore: Tenente Comandante Alessandro Riccardi
DS16Ganna - Zona climatica andoriana
sotto sezione 23
14/05/2402 ore 18.00
Joakim Miller non stava passando un bel momento.
Gli era successa la più classica delle brutte situazioni in cui il migliore amico aveva sedotto sua moglie. Un cliché successo milioni di volte su milioni di pianeti ma questo non aveva alleviato il dolore a Miller facendolo cadere nella disperazione più assoluta. Aveva perso il lavoro di montatore specializzato di impianti orbitali e si era barcamenato in una serie di deludenti lavori saltuari.
Poi era arrivata l'opportunità di lavorare su DS16. Si era chiesto come mai scegliessero proprio lui per un progetto così ambizioso e per un breve periodo il suo umore migliorò parecchio. Poi l'impatto con la cruda e dura realtà: avevano scelto lui perché avevano bisogno di molta manodopera. Miller era soltanto una goccia nell'oceano.
Malgrado il pessimo umore Joakim aveva solto l'incarico nel migliore dei modi. Aveva praticamente finito e ora, durante il suo ultimo giorno sulla stazione si stava godendo il risultato delle sue fatiche. L'innovativo impianto di raffreddamento che manteneva costante la temperatura nell'ambiente andoriano funzionava a meraviglia. Era da tanto tempo che non si sentiva così: felice appagato in pace con sé stesso.
Qualcosa attirò la sua attenzione. Uno dei quadri di comando aveva una delle serrature aperte eppure era certo di averle chiuse tutte ieri prima di andarsene. Sbuffo seccato e aprì il quadro di controllo.
"E questo cosa diamine è?" Disse prendendo l'oggetto sferico posto al centro del quadro.
Il primo pensiero fu che qualcuno aveva dimenticato qualche strumento o impianto ma prontamente la sua mente gli ricordò l'esplosione avvenuta poche ore prima.
Una paura tremenda e un senso di delusione gli attanagliarono le viscere mentre realizzava che per lui era la fine.
Poi fu tutto bianco.
Luogo e data sconosciuti
Una figura incappucciata emerse dall'oscurità del locale dicendo: "I federali ha scoperto l'inganno dei Baha'i"
Una seconda figura al centro del locale si voltò verso la prima dicendo: "Non dovevamo fidarci di loro."
La prima figura annuì aggiungendo : "Sono dei fanatici religiosi ma hanno agito bene."
"I fanatici agiscono sempre bene fintanto che il loro fanatismo li porta a fare cose avventate." Fu la secca risposta della seconda figura.
"Rimedierò."
"Me lo auguro."
Una terza figura emerse dall'ombra dicendo : " La seconda bomba è esplosa."
La seconda figura si voltò di scatto : "Non era previsto che esplodesse ora."
Il tono piatto della voce fece sembrare quest'ultima frase più una constatazione che un sbotto d'ira.
"Dev'esserci stato un incidente." Spiegò la terza figura.
La persona al centro guardo i suoi due interlocutori aggiungendo : "poco male... questo vuol dire che dobbiamo accelerare i nostri piani distruggere DS16."
DS16Gamma - Zona climatica andoriana
sotto sezione 23 14/05/2402 ore 18.23
Il capitano uscì dal turboscensore accompagnato da Rerin. Il passo divenne più leggero mentre si stavano avvicinando all'area dell'esplosione. Dapprima incontrarono qualche detrito e componenti distrutti più qualche segno di bruciature dovuto all'espansione del gas e alla scarica radioattiva.
Svoltata una curva raggiunsero l'area dove la bomba era denotata riconoscendo all'istante i segni circolari e sferici dell'esplosione. Al centro di essa trovarono Durani con la dottoressa Dorien.
"Rapporto." Ordinò prontamente il capitano.
"Questa è l'area dove è partita l'esplosione." Spiegò l'ufficiale tattico.
"Vittime?" Chiese il primo ufficiale.
"Una." Rispose la Klingon, poi indicando la zona devastata disse : "Un montatore, un certo Joakim Miller... secondo le telecamere della sicurezza stava lavorando in questa zona quando ha trovato qualcosa."
Durani mostrò un d-padd con le registrazioni degli ultimi istanti di vita del montatore.
"Il corpo è stato letteralmente vaporizzato." Aggiunse la dottoressa Dorien.
"Potrebbe essere uno degli attentatori?" Chiese il primo ufficiale.
"Non credo." Disse Riccardi emergendo da un cumulo di detriti e paratie divelte che stava analizzando : " per una strana ironia della sorte con questo poveraccio ci ho parlato a lungo ieri sera dopo aver sedato la rissa al bar."
Fece una breve pausa mentre si avvicinò al gruppo per poi aggiungere : "Questo poveraccio avrebbe messo volentieri fine alla sua vita ma non avrebbe fatto male ad una mosca."
"Non corrisponde col profilo del terrorista ma io e Alessandro striamo indagando con i suoi conoscenti." Aggiunse Durani.
Aymane annuì. Poi guardandosi attorno disse : " Non sembra esserci molta devastazione."
Duranì annuì : "Sì non abbiamo avuto esplosioni secondari o incendi. L'esplosione è avvenuta tra due sezioni portanti della stazione che, essendo strutturalmente rinforzate hanno contenuto molto i danni. Siamo inoltre prossimi alle corazze esterne e la bomba non avrebbe mai potuto perforarle."
"In altre parole l'esplosione è avvenuta in un posto dove non poteva far danni." Convenne il primo ufficiale.
"Esatto." Rispose la Klingon.
Il capitano si guardò attorno dicendo : "Quindi l'esplosione non era pianificata ma accident... ."
"Venite a vedere." Esclamò uno dei membri delle squadre della sicurezza.
Gli ufficiali superiori si voltarono a raggiunsero rapidamente il sottoufficiale poco distante.
"Cosa hai trovato Jekins?" chiese Riccardi.
"Un Tricoder... ." Rispose il marinaio.
"Un tricoder federale." Aggiunse il primo ufficiale.
"Un tricoder federale bruciacchiato." Unì Riccardi guardando il sistema di misura dannaggiato.
"Un tricoder federale bruciacchiato che era qui prima dell'esplosione." Terminò il ragionamento Durani.
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27.06 - Una falsa pista
Autore: Tenente Bly Dorien
DS16Gamma - Sala riunioni
14/05/2402 ore 18:50
Aymane camminava avanti e indietro per la sala immerso nei suoi pensieri. Sullo schermo alle sue spalle veniva riprodotto l'esploso della base con evidenziati i punti in cui erano avvenute le esplosioni.
La riunione con gli ufficiali superiori era prevista solo tra mezz'ora, ma lui si era precipitato in sala riunioni per cercare di chiarirsi le idee. La sua calma non durò però molto, dopo alcuni minuti, infatti, sentì le porte aprirsi mentre il primo ufficiale faceva il suo ingresso.
"Capitano" salutò formale il tenente comandante mettendosi sugli attenti.
Aymane si girò osservandolo facendo un cenno per farlo tornare a riposo tornando a guardare lo schema della base.
"Comandante Rerin"
Allungò poi una mano facendola scorrere sullo schermo ottenendo come risultato una rotazione della prospettiva che evidenziava il punto dell'esplosione da un'altra angolazione.
Rerin sciolse il saluto per poi andarsi a sedere su una delle poltroncine portando anche lui lo sguardo sullo schermo.
"Quello che non capisco è perché farla esplodere lì. È uno dei punti più corazzati della base. Non passano dei sistemi vitali per la base e, ad eccezione di quel povero montatore, non c'era nessuno"
Rerin sollevò lo sguardo osservando lo schema.
"È abbastanza palese che abbiano sbagliato il posizionamento"
"No, il tempo" la voce che aveva risposto alla loro domanda proveniva dall'ingresso dove il tenente comandante Riccardi e il tenente Durani osservavano i due superiori.
"Hanno sbagliato il tempo dell'esplosione" Proseguì Durani mentre entrava nella sala andandosi a sedere insieme al collega della sicurezza.
Lentamente la sala andò riempiendosi mentre gli ufficiali superiori prendevano il proprio posto.
Aymane e Rerin attesero qualche secondo che tutti prendessero posto per poi portare lo sguardo sugli ufficiali di tattica e sicurezza, ma poi fu il capitano a prender parola.
"Bene spiegatevi"
I due si guardarono un attimo per decidere chi dovesse parlare prima che il capo della sicurezza prendesse la parola.
"Dopo l'esplosione in quell'ufficio molti dei lavori di ampliamento hanno subito dei rallentamenti, ma non la biosfera andoriana. La biosfera andoriana è praticamente terminata e domani ci sarebbe stata la presentazione. Quantomeno quella non ufficiale."
Durani riprese da dove il collega si era interrotto.
"Dopo quello che è successo ha iniziato a serpeggiare la preoccupazione che la federazione non sia in grado di portare a termine il progetto. Così hanno proposto di fare un mini incontro domani presso la biosfera andoriana per far vedere che i progressi ci sono stati"
Il capitano annui osservando i due "Pubblicità insomma. Quindi se l'esplosione fosse avvenuta domani..."
Riccardi annuì osservando il capitano "Sarebbe stata una strage. Molti dei rappresentanti di quei popoli sarebbero stati presenti. Compresi alcuni dei nostri ufficiali superiori"
Aymane annuì guardandoli "Si ma rimane il fatto che la struttura della base non ne avrebbe risentito. Due bombe con decine di morti per far fare una figuraccia alla federazione. Mi sembra esagerato"
"Io penso di no signore" l'ufficiale scientifico prese la parola guardando il superiore "Io e il tenente Dorien abbiamo svolto un'indagine preliminare sul tricorder trovato. Purtroppo i dati interni erano piuttosto danneggiati e siamo riusciti a risalire solo agli schemi di costruzione della bomba. E il comando di attivazione della bomba stessa. Ma abbiamo trovato parecchi campioni biologici che ci hanno permesso di risalire al proprietario del tricorder."
Gli ufficiali della base si voltarono nella direzione dei due
"Quindi abbiamo l'identità di chi materialmente ha costruito e fatto esplodere la bomba" li incalzò il capitano osservandoli
I due si guardarono decisamente dubbiosi e poi fu il medico di bordo a prender la parola "Si... no..." inspirò profondamente "Si, sappiamo a chi apparteneva il tricorder e a chi appartenevano le tracce biologiche, ma è impossibile che sia stato lui. È più probabile sia una falsa pista, il tricorder appartiene al primo ufficiale"
Nella sala tutti si voltarono verso il primo ufficiale e Rerin spalancò gli occhi raddrizzando le antenne "Mio? No è impossibile, non c'entro nulla con questa storia"
Il capitano osservò il suo primo ufficiale e poi la dottoressa.
"Dottoressa perchè dice che è una falsa pista?"
"Perchè è perfetta" osservò gli altri "Tutti noi usiamo i tricorder sappiamo quali ricettacoli di schifezze siano. Questo no questo è stato coinvolto in un'esplosione con centinaia di persone presenti, o così sarebbe sembrato se la bomba fosse esplosa al momento giusto, e ci sono sopra solo tracce del primo ufficiale?"
"Decisamente impossibile" concluse il pensiero il capitano
"In più di tutti i dati che potrebbero esser presenti" prese la parola Warren "Solo gli schemi costruttivi della bomba e il sistema di attivazione si sono salvati"
Rerin inarcò un sopracciglio "Mhh non solo vogliono scaricare su di me una cosa del genere ma mi credono anche un'idiota"
Aymane rimase qualche secondo in silenzio "Mhhh vediamo di tirare le somme. Avevano in mente un piano per far esplodere la biosfera Andoriana con presenti molti rappresentanti delle altre razze e far ricadere la colpa sul comandante. Ma perchè?"
Tara annuiva concentrata cercando di seguire il filo del discorso meditabonda.
"Io ho una teoria" si alzò portandosi davanti allo schermo "Da prima c'è stato un attentato su un corridoio di collegamento la cui bomba sarebbe dovuta provenire dai klingon" disegnando una freccia sulla mappa. "Purtroppo qualcuno ha avuto l'idea di prendere questo piano e distorcelo per i suoi fini e ora tutti sono convinti siano stati i nausicani" guardando i colleghi "Ora ci sarebbe stato un attentato molto più grande che avrebbe attirato molta attenzione e la colpa sarebbe stata di un ufficiale della flotta, un andoriano che ha appena dichiarato guerra ad un popolo, noi sappiamo che era una provocazione, ma cosa avrebbero pensato i romulani i klingon e tutti quelli che domani avrebbero avuto delle vittime?"
"Che la federazione ha perso il controllo su questa base" annuì il capitano "Sarebbe la fine del progetto DS16"
Durani si unì alle parole del suo capitano "Ma la base rimarrebbe qui e sarebbe un punto ideale per i traffici"
L'ufficiale medico capo prese la parola "Però ora abbiamo un piccolo vantaggio. Loro erano convinti che dopo l'attentato visionando le registrazioni e con i risultati delle indagini avremmo accusato il primo ufficiale e fine. Ora invece sappiamo che non è così possiamo vedere a ritroso chi ha posizionato quel tricorder"
Aymane annuì osservando la dottoressa per poi far scorrere lo sguardo sui presenti "Forse per la prima volta hanno fatto un passo falso. Visionate i filmati delle registrazioni. E capite cos'è andato storto perchè quella bomba è esplosa oggi e non domani. Forza diamoci da fare" sciogliendo di fatto la riunione
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27.07 - Dobbiamo inventarci qualcosa...
Autore: Capitano Steje Aymane
DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
14/05/2402 ore 23:28
"E quindi siete al punto di partenza" commentò il capitano andoriano stiracchiandosi come una gatta coperta solo da un leggero lenzuolo.
"Lyria, mia cara, se era così facile trovare dei colpevoli, secoli di narrativa investigativa andrebbero a farsi benedire." commentò Steje sobbalzando dopo aver toccato un graffio particolarmente profondo sulla sua schiena. Non fece commenti per evitare il riaccendersi degli scontri che aveva così faticosamente sedato... gli andoriani erano un popolo estremamente bellicoso, se era riuscito a fare pace con il capitano della Doxur voleva dire che Lyria del Clan Vox ancora teneva a lui.
"Però hai qualcosa in mente..." continuò lei facendo scorrere il suo sguardo sul corpo nudo del trill.
"Cosa te lo fa pensare?" chiese lui girandosi e ricambiando lo sguardo con un sorriso sornione.
"Ti conosco Steje, tu adori gli enigmi... sei come un grosso ragno al centro della sua tela e i tuoi sottoposti sono i fili che la compongono."
"Beh non li considererei solo dei fili, sono tutti parecchio in gamba... è grazie a loro se posso arrivare a delle conclusioni. Ma basta parlare di lavoro, avevi accennato al fatto che ho molto da farmi perdonare."
"Hai moltissimo da farti perdonare e aggiungiamo il fatto che voi una mano a gestire la situazione... dovrai fare gli straordinari!" rispose lei sollevando il lenzuolo.
"Mi pare giusto..." rispose il capitano Aymane baciandola.
DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
15/05/2402 ore 08:20
"I dati forniti dai baha'i non hanno portato a niente. Tutte le comunicazioni erano state fatte rimbalzare da navi e addirittura da pianeti che nemmeno hanno la tecnologia per inviare comunicazioni. In linea di massima sappiamo che c'è qualcuno che sta sfruttando la confusione per danneggiare DS16G e la Federazione." disse Rerin sorseggiando il suo caffè
"Quindi facciamo il riassunto: abbiamo dei loschi figuri che vogliono eliminarci da questo settore di spazio. Hanno approfittato della faciloneria dei baha'i e li hanno usati per finanziare le due bombe alla stazione oppure li tenevano come capro espiatorio. Poi abbiamo i ferengi e i naausicani... forse il fatto che la prima bomba sia stata piazzata in un ufficio ferengi ha scatenato una guerra fra i due gruppi oppure i misteriosi terroristi hanno contattato anche loro per complicare ancora di più le cose." elencò Steje appoggiato di fianco al replicatore.
"Supponiamo che esiste un gruppo X, che vuole levarsi di torno la federazione da questo quadrante. Degli ordigni come quelli che hanno piazzato non spaventerebbero mai la federazione... per farci andare via da qui dovrebbero far saltare l'intera stazione. Dici che è un diversivo per distrarci dal vero attentato?" chiese l'andoriano dubbioso.
"Tu avresti messo delle bombe per mascherare la vera azione? Prima di quelle la sicurezza era talmente oberata da non riuscire a verificare tutto, adesso però tengono gli occhi aperti fregandosene del prolungamento dei tempi di consegna dei lavori... mi sembra che mettere tutti in allerta non sia il massimo come distrazione." rispose il trill
"E allora che senso ha mettere le bombe? Aspetta!" esclamò Rerin schioccando le dita
"Ci sei arrivato vedo..."
"Spettatori! I terroristi vogliono degli spettatori!"
"Lo penso anch'io... al momento nella federazione non si parla d'altro degli attentati su DS16G e tutti sono felici che a difenderla ci siano una nave federale, una klingon e una romulana... il fatto che ci siamo uniti ancora più strettamente in queste circostanze è stata una bella pubblicità per tutti. Come se non bastasse abbiamo richiesto ulteriori rinforzi e quì da noi adesso c'è anche una nave delle forze militari andoriane e fra breve dovrebbe arrivare anche un'altra nave federale... c'è un sacco di gente."
"Far esplodere la stazione adesso farebbe una marea di danni e probabilmente creerebbe anche problemi fra la Federazione e i due Imperi" commentò il Primo Ufficiale preoccupato per poi aggiungere "Ma per distruggere la stazione dovrebbero fare ingenti danni al nucleo e arrivare fin lì sarebbe impossibile per chiunque sempreché non sospetti del nostro ingegnere capo."
"Assolutamente! Perciò l'attacco deve venire dall'esterno. Torniamo all'elenco dei presenti: USS Stormbreaker, direi innocenti IKS Pagh Jegh, Rogal non respira nemmeno per evitare di danneggiare Tara La misteriosa nave occultata romulana, ancora non sono riuscito a far scucire le labbra dell'ambasciatore romulano ma sono certo che se fossero stati un pericolo, tipo essere una nave della Tal Shiar, avrebbe trovato il modo di avvertirci."
"E della nave andoriana cosa mi dici? Magari il capitano Lyria vuole cancellarti dalla galassia..." Rerin sorrise con perfidia.
Il Capitano in questione uscì dalla camera da letto con i capelli scompigliati e indossando solo il lenzuolo tenuto alla meno peggio con una mano. Steje le allungò una tazza senza proferire parola, lei bevve il liquido che conteneva e grugnì soddisfatta, girò su sé stessa e rientrò in camera.
"Direi che questo risponde alla tua domanda." commentò Steje
"Direi che risponde alla domanda: perché una riunione nel tuo alloggio? Volevi pavoneggiarti." l'andoriano lanciò un'occhiataccia al suo capitano.
La faccia del trill rimase impassibile anche se per un attimo i suoi occhi puntarono da un'altra parte confermando le parole del suo Numero Uno.
"Quindi nemmeno gli andoriani sono un pericolo... ci rimane la Stradivari. L'ammiraglio Darion ci aveva avvertiti che i Massoni non erano stati tutti catturati, ma hanno sempre lavorato di nascosto, un'azione così eclatante diverge dal loro modus operandi." Rerin era un po' dubbioso.
"Negli ultimi anni ci sono stati molti gruppi terroristici: la CURA, i Massoni e ho letto dei rapporti dal comando di flotta riguardo ad un gruppo che si fa chiamare l'Avanguardia Alba. Non mi stupirei che frange ancora più estremiste si siano unite per compiere azioni più eclatanti." Steje si mise a sedere su una poltroncina del salotto e Rerin lo raggiunse con il suo caffè.
"Ci servono delle prove, non possiamo accusare una nave federale... e poi chi? Il capitano? Sai anche tu che degli uomini ben piazzati e con una certa preparazione potrebbe far partire una salva di siluri fotonici o quantici senza che il capitano abbia dato l'ordine."
"Non così facile ma nemmeno impossibile... computer elencare gli ufficiali in comando della USS Stradivari e trasferirli sul mio pad e quello del comandante Rerin."
=^=Comando eseguito=^=
"Tu prendi le giacche blu e io le rosse, poi ci dividiamo le gialle. Speriamo di trovare qualcosa fra gli ufficiali in comando... la Stradivari è una classe Nebula con un equipaggio di 750 uomini, non abbiamo tempo per leggere il curriculum di tutti." ordinò il capitano Aymane buttandosi nella lettura.
USS Stradivari - Sala Tattica
15/05/2402 ore 08:30
=^=Capitano Gray la nostra parte del lavoro è stata svolta con successo, adesso sta a lei. Non avrà dei ripensamenti?=^= la voce contraffatta che proveniva dalla comunicazione solo audio grondava sarcasmo.
"Nessun ripensamento. Nonostante la massoneria sia stata quasi totalmente cancellata noi avevamo già i nostri ordini... l'attentato era stato preparato da lungo tempo, usare voi dell'Avanguardia Alba per la prima parte del piano era un accordo concordato fra i nostri capi. Siete stati pagati profumatamente per il vostro incarico, quindi adesso potete disinteressarvi al resto." commento l'uomo.
=^=Non è nostro interesse intralciarvi. Volevamo solo sapere se era utile un'ulteriore assistenza.=^=
"Non ci serve altro." rispose schietto interrompendo la comunicazione.
"Signore, non mi fido di quei tipi..." commentò la donna di fianco al suo capitano.
"Nemmeno io Azima ma l'Avanguardia Alba aveva il modo di fornirci esplosivi dall'altra parte del tunnel spaziale senza creare sospetti soprattutto ora che tutti gli occhi sono puntati sulla massoneria."
"Pensa che ormai le Logge siano finite?" domandò la donna titubante
"La massoneria non morirà così facilmente. Aspetta qualche anno e le Logge rimpolperanno le loro fila con nuovi adepti... non è la prima volta che veniamo dati per morti."
Il Capitano Abraham Gray rimase per qualche minuto in silenzio rimuginando poi tornò a guardare il suo Primo Ufficiale "Qual è la situazione attuale?"
"Ho spostato i nostri adepti in modo che ricoprissero i turni chiave. I siluri quantici sono stati preparati e modificati nell'hangar sul ponte 28, quando arriverà il momento li faremo uscire dall'hangar con i comandi da remoto. L'I.A. che vi è stata montata guiderà quei siluri come dei droni radiocomandati."
"Assicurati che si muovano solo per inerzia nel momento che entreranno nell'area dei sensori della stazione. Se tutto funziona come deve noi saremo danneggiati marginalmente dall'esplosione di DS16G e nessuno ci riterrà colpevoli di nulla."
"Avverto il capo ingegnere di fare particolare attenzione a questo punto, ma il signor Mc Lay non ci ha mai deluso." rispose lei sicura.
"Per quanto riguarda l'addetta alle comunicazioni?" chiese il capo della sicurezza seduto in disparte e che fin dal principio era rimasto silenzioso.
"Avremmo dovuto mettere qualcuno dei nostri" rispose il primo ufficiale con una smorfia.
"Non rispondere alle chiamate della base mentre eravamo in 'esplorazione' era necessario. Non sentendo una nostra risposta hanno dovuto chiamare altri soccorsi così ora abbiamo ancora più possibili vittime dell'attentato, ma quell'impicciona ha iniziato a fare domande. Occupatene tu Liam, sarà una delle tante vittime provocate dall'esplosione della base" ordinò il Capitano.
USS Stradivari - Alloggio del guardiamarina Lethis
15/05/2402 - contemporaneamente
"Non interrompere mai i superiori, non fare domande, non impicciarti negli affari che non ti riguardano, non dilungarti nelle conversazioni e soprattutto non parlare troppo!" la boliana Lethis guardò la sua immagine riflessa nello specchio con cipiglio che ricordava vagamente quello del suo istruttore all'Accademia della Flotta Stellare. Era tutto inutile, quando iniziava a parlare non smetteva più anche quando era sola. Era talmente chiacchierona che nel suo alloggio, normalmente per quattro persone, era completamente sola. Piano piano gli altri guardiamarina si erano fatti cambiare di stanza.
Ormai si rendeva conto che la sua parlantina indisponeva gli altri (per non parlare dei pasti boliani che consumava in camera), ma non ci poteva fare nulla, era più forte di lei.
Come le era saltato in mente di commentare ad alta voce il fatto che il Capitano non rispondeva alle chiamate della base stellare Deep Space 16 Gamma? Nel bel mezzo della plancia per di più e con il Primo Ufficiale presente... quella donna odiosa con la sua smania di controllare tutto e tutti! Oltretutto c'era anche il Capo della Sicurezza... quel suo sguardo gelido le faceva sempre accapponare la pelle.
"Ti devi dare una calmata Lethis - si disse - sei anche fuori servizio oggi, fatti una passeggiata e rilassati!" detto questo indossò la sua divisa e uscì dalla stanza senza una meta apparente. Una classe Nebula non era certo una gran nave, ma si potevano trovare luoghi interessanti da visitare e persone affascinanti con cui parlare... e lei adorava parlare naturalmente.
Gran parte delle aree della nave dai ponti 1 al 10 li aveva già visitati per quanto possibile dato che si trattava degli alloggi degli ufficiali, sul ponte 11 c'era il ponte ologrammi, ma per quello aveva appuntamento solo nel pomeriggio. Sul ponte 12 c'era l'infermeria e stava bene, quindi era da scartare, perciò per esclusione, togliendo i ponti ai quali non aveva accesso, rimaneva solo il ponte 28, l'hangar navette.
USS Stradivari - Ponte 28
Hangar navette
15/05/2402 - ore 09:55
Si era persa, doveva ammetterlo. Per arrivare all'hangar navette c'era voluta una vita! Alla fine aveva chiesto ad un guardiamarina della sezione ingegneria e lui l'aveva fatta passare per un tubo Jefferies. All'inizio pensava ad un terribile scherzo, ma il giovane con i capelli color carota l'aveva accompagnata balbettando, come se trovarsi davanti ad una ragazza fosse un problema. Non che Lethis si facesse un problema a parlare anche per lui.
Il ragazzo era carino, tutto quel rosso che si accendeva sulle sue guance dalla pelle rosa ogni volta che lei gli faceva una domanda la divertivano. Nonostante i dubbi di Lethis si ritrovarono a sbucare nella parte più bassa dell'hangar, sotto le grate della pavimentazione. Potevano vedere sopra di loro le suole delle scarpe di quattro uomini che in quel momento si accalcavano intorno a otto contenitori neri simili in modo inquietante a delle bare.
"A... a... aspetta" il giovane guardava con gli occhi spalancati quegli strani marchingegni.
"Che succede Alan? Se rimani lì imbambolato non arriveremo mai all'hangar... o meglio non arriveremo al giusto piano. Sono stufa di queste intercapedini, qui sotto c'è anche un sacco di olio... dovreste pulirli sai? E poi..." La mano del giovane ingegnere le bloccò le labbra anche se farlo aveva richiesto tutto il suo coraggio.
"Ssssh! Qui c'è qualcosa che non va!" sussurrò lui all'orecchio della boliana senza toglierle la mano dalla bocca "Quei siluri quantici non dovrebbero essere lì... noi non abbiamo dei siluri quantici in dotazione sulla Stradivari."
"Mmskhc ksakikx..." il ragazzo tolse la mano ma le fece segno di parlare piano "Forse sei tu che non li hai mai visti." disse lei più o meno a bassa voce.
"Nessuna classe Nebula ha in dotazione siluri quantici e poi perché li modificano? Non sento quello che dicono."
"I siluri dovranno percorrere una traiettoria ellittica, in maniera da colpire la base sul lato diametralmente opposto alla posizione che assumeremo... è quello che ha detto l'ingegnere capo. Beh che c'è? Ho un ottimo udito." borbottò Lethis che aveva scambiato l'improvviso impallidimento del collega per un qualche dubbio sulle sue capacità.
"Vogliono colpire la base? L'unica base qua in giro è quella verso cui ci stiamo dirigendo: Deep Space 16 Gamma!" anche gli occhi di Lethis si spalancarono terrorizzati.
"Che facciamo?" chiese le boliana abbassando sensibilmente il tono di voce.
"Per ora ce ne andiamo da qui e troviamo un posto dove parlare." sussurrò Alan tornando indietro lungo il tubo Jefferies
USS Stradivari - Ponte 28
Tubo Jefferies - intersezione A26
15/05/2402 - ore 10:29
Alan era riuscito a contattare due suoi amici: Sotek un guardiamarina vulcaniano della sezione operazioni e Zinaida Petrovna una ragazza russa dai corti capelli bianchi che se ne stava abbarbicata al vulcaniano anche se questi faceva di tutto per staccarsela di dosso.
"Signor Loren - Lethis scoprì in quel momento il nome di Alan - è sicuro di quello che avete visto e sentito?"
Ora definire i due giovani degli amici, per Alan era una parola grossa, ma il vulcaniano era stato abbastanza gentile con lui fin dall'inizio e quindi in fondo lo considerava abbastanza affidabile. E comunque avevano bisogno di qualcuno che pensasse con lucidità... e che magari si facesse venire in mente un'idea.
"Siamo certi al 100%" rispose Alan senza esitazione e senza più balbettare. Lethis guardava ammirata la splendida collega e ponderava sulla possibilità di stringersi ad Alan come faceva lei con il vulcaniano... la cosa la stuzzicava. "Forse dovremmo parlarne con il Capitano o il Primo Ufficiale!"
"Assolutamente no." rispose Sotek stringendosi le mani dietro la schiena "Pensi davvero che l'ingegnere capo potrebbe far caricare a bordo otto siluri quantici senza che loro non lo vengano a sapere? Lasciatemi riflettere..."
Lethis allungò la mano e afferrò la casacca di Alan, lui si girò e divampò come un incendio.
"Scusami, sono un po' spaventata..." si scusò la ragazza.
"Tranquilla, ne usciremo fuori... ne usciremo fuori vero?" chiese il giovane guardando con occhi spaventati il collega vulcaniano.
"Ne dubito." sentenziò Sotek facendo trattenere il respiro agli altri 3. "Sono mesi che i comunicati parlano di attacchi terroristici di varia natura. La stessa base stellare ha subito due attentati pochi giorni fa..."
"Come lo sai?" chiese la ragazza russa sbattendo le lunghe ciglia in direzione del collega.
"Li ho letti Zinaida... tornando a noi. Se è vero che quei siluri hanno intenzione di usarli contro la base, e il capo ingegnere in persona li sta modificando a tale proposito, è evidente che anche almeno il Capitano, il Primo Ufficiale e quasi certamente anche il Capo della Sicurezza sono tutti alleati... solo la presenza di uno di quei siluri non autorizzati avrebbe fatto scattare gli allarmi, figuriamoci otto."
"Da quello che ho visto dalla posizione in cui mi trovavo erano stato pesantemente modificati... ho potuto vedere: alettoni di manovra e quelli che sembravano cavi ottici... forse dentro è stato montato un sistema di guida autonomo."
"Sembra logico. Il sistema di guida gli servirà se vogliono colpire il bersaglio senza controllarlo da remoto e gli alettoni di manovra sono necessari per far compiere al siluro movimenti particolarmente complessi."
"Ma anche se li lanciassero contro la stazione ci sono comunque gli scudi." commentò la russa
"I siluri quantici sono difficili da rilevare se non vengono lanciati ma vengono attivati solo in seguito. Se li fanno uscire dall'hangar per poi spingerli per inerzia verso la stazione potranno essere attivati con un timer all'ultimo momento. DS16G non avrebbe speranze di alzare gli scudi in tempo."
"Se non possiamo avvertire nessuno dei nostri ufficiali, avvertiamo la base!" esclamò Lethis entusiasta.
"Impossibile" rispose sicuro Sotek "Inviare un messaggio senza essere scoperti avrebbe un successo del 10%."
"Io so come fare, posso nascondere un messaggio criptato all'interno di una comunicazione standard. Difficile che qualcuno si accorga della cosa."
"E quante possibilità ci sono che quelli della base se ne rendano conto?" chiese Zinaida
La boliana aprì e richiuse la bocca senza sapere come rispondere.
"Dobbiamo pensare a qualcosa prima che sia troppo tardi. Possiamo manomettere le porte dell'hangar per una decompressione esplosiva... scaglierebbe fuori i siluri." propose Alan
"Insieme agli uomini presenti." commentò il vulcaniano
"Ma sono dei traditori e dei terroristi!" ribatté il ragazzo
"Si sente in grado di uccidere delle persone Signor Loren?" chiese freddamente il collega delle operazioni. Alan sbiancò. "Ma comunque teniamo questa soluzione come piano di emergenza... meglio alcuni uomini che migliaia." Il bene di molti, pensò Sotek.
"Dobbiamo inventarci qualcosa..." mormorò Lethis guardando gli altri.
DS16Gamma - Alloggio Capitano Aymane
15/05/2402 - contemporaneamente
"Qualcosa di interessante" chiese Aymane sollevando lo sguardo dal pad.
"Beh una cosa ci sarebbe... non è certo una prova, diciamo più una curiosità: il Capitano Abraham Gray, il Primo Ufficiale Azima Al Farady, il Capo della Sicurezza Liam Siege e il Capo Ingegnere Arthur Mc Lay erano in accademia nello stesso periodo. La velocità di carriera del capitano Gray è stata incredibile e subito dopo aver conquistato i gradi ha fatto domanda per far trasferire i suoi tre compagni... certo potrebbe essere solo una squadra ben affiatata che ha voluto continuare insieme... però..." terminò pensieroso il primo ufficiale della stazione.
"Però è alquanto strano. Io nemmeno ricordo i miei compagni di corso." continuò per lui Steje.
"Ma anche se fossero membri della Massoneria e volessero distruggere la stazione, come li fermiamo senza nessuna prova."
"Trovate una scusa per salire a bordo!" propose il capitano della nave andoriana che uscì dalla camera dove si era rintanata a lavorare. Questa volta indossava la divisa della flotta imperiale.
"Non è facile... non abbiamo autorità su un'altra nave. Se ci fosse un ammiraglio sarebbe un'altra cosa, una scusa si potrebbe trovare." rispose Aymane.
"Dobbiamo inventarci qualcosa..." mormorò Rerin guardando gli altri.
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27.08 - Qualcosa
Autore: Ambasciatore Federale T'Lani
USS Stradivari - Ponte 28
Tubo Jefferies - intersezione A26
15/05/2402 - 10:30
"Forse l'idea del sabotaggio non è del tutto da scartare" - disse Sotek dopo una pausa di riflessione - "Se riuscissimo ad arrivare a quei siluri quantici, potremmo sabotare direttamente quelli. Per esempio, potremmo provare a inserire un congegno a tempo che li faccia esplodere in volo. Significherebbe non dover sprecare alcuna vita senziente, né su questa nave né sulla Base Stellare"
"Dovremmo progettarlo, fabbricarlo in laboratorio senza che i superiori se ne accorgano e installarlo nei siluri quantici, sempre senza che i superiori se ne accorgano... Oltre tutto, non abbiamo molto tempo" - disse Alan scoraggiato.
"In realtà, non sarebbe neanche necessario" - iniziò Zinaida. Scoccò un'occhiata insinuante al vulcaniano.
"Cosa, non sarebbe necessario?" - domandò Sotek.
"Che li facessimo esplodere in volo - disse lei - A quello, potrebbero pensarci le difese della Base... Se solo fossero in grado di accorgersi in tempo dell'arrivo dei siluri. No?"
Sotek annuì lentamente: "Si, capisco..."
"Beh, io no" - disse Alan.
"Io si, invece! - trillò Lethis - Non abbiamo bisogno di costruire congegni strani. Se riuscissimo ad inserire all'interno dei siluri un piccolo trasmettitore subspaziale con un comando a distanza, in modo da farli entrare in risonanza... I siluri diventerebbero brillanti come giganti rosse alle difese della Base!"
"Si può fare?" - domandò Zenaida, rivolta a Sotek. Il vulcaniano strinse le spalle: "In effetti, non ci servirebbero trasmettitori di grande potenza... - disse - Anche perché dovremmo agire quando i siluri fossero ancora relativamente vicino alla nostra nave, in modo che a Deep Space 16 Gamma avessero il tempo di rendersi conto del pericolo e reagire di conseguenza. Lethis poi potrebbe attivarli usando un comando nascosto in una comunicazione standard."
"Di trasmettitori a bassa potenza, ne è piena la nave - disse Alan - Potremmo smontare e adattare quelli di un alloggio non assegnato. È difficile che se ne possa accorgere qualcuno, almeno in tempo per fermarci... Ma tutto questo, dove ci porta? Per installare quei trasmettitori, dovremmo arrivare fisicamente a quei siluri quantici. E se c'è una cosa di cui sono sicuro, è che saranno supersorvegliati dai membri della congiura. Non riusciremo neanche ad avvicinarci all'hangar navette!"
"Voi ci siete riusciti - fece notare Zenaida - Possiamo fare la vostra stessa strada attraverso i tubi di Jefferies"
Piegò graziosamente la testa verso la spalla del vulcaniano: "L'unica cosa che ci serve veramente è una distrazione..."
Base Stellare 16 Gamma
15/05/2402 - 10:44
"Ecco quello che ho trovato, tenente..." - la guardiamarina puntò il dito su un angolo dello schermo, zoomando sulla visuale. Riccardi si piegò sulla consolle, per guardare meglio. Sullo schermo, una figura appena distinguibile si muoveva a scatti sullo sfondo bianco ghiaccio della zona climatica andoriana. L'uomo aveva indosso una tuta termica bianca con un cappuccio, che lo ricopriva interamente e lo confondeva con l'ambiente circostante.
"Non so come ha fatto a vederlo" - disse Riccardi.
La guardiamarina sorrise: "Sono andata a colpo sicuro, per la verità. Le olocamere non sembravano aver registrato nulla, ma mi è venuto in mente di controllare i parametri climatici - rispose lei - E c'era una variazione. Di pochi centesimi di grado, ma era rilevabile... e per di più, le variazioni di grado apparivano e sparivano, come seguendo un percorso. Allora ho cercato le registrazioni delle olocamere che potevano aver intersecato quel percorso, nei momenti in cui si verificavano le oscillazioni..."
"Molto bene!" - approvò il tenente. La guardiamarina Hawkeye avrebbe meritato una menzione per il suo passaggio di grado, pensò, anche se doveva essere uscita dall'Accademia più o meno l'altro ieri. Faceva parte degli elementi che Durani gli aveva prestato dalla squadra tattica, ma quando si era presentata per la presa di servizio presso la sezione Sicurezza, lui aveva pensato ad un errore da parte della Klingon e l'aveva accettata solo perché non aveva alternative. Hawkaye era minuta, con i capelli neri stretti in treccine afro che non si accordavano bene ai suoi zigomi alti da nativa americana. Aveva l'aspetto generale di una ragazzina. L'aveva destinata ad esaminare le registrazioni delle olocamere, e era rimasto di stucco quando Durani gli aveva sussurrato che in realtà, quella ragazza così ingannevolmente giovane e indifesa era una campionessa di arti marziali, non solo terrestri. Oltre ad essere molto capace nelle indagini, come gli aveva appena dimostrato.
"Grazie, signore... - disse la guardiamarina Hawkeye. Abbassò un poco lo sguardo - Ma non so quanto questo le piacerà."
Riccardi aggrottò la fronte: "Cosa?"
"Come le dicevo, ho ricostruito il percorso seguito da quell'individuo sulla base di quelle piccole variazioni nella temperatura - accennò allo schermo, dove adesso compariva una cartina stilizzata dell'ambiente andoriano. La ragazza fece apparire una lunga traccia blu zigzagante.
"Ecco... Questo è il percorso. Per arrivare al luogo in cui è stato piazzato il congegno esplosivo, ha fatto un largo giro... Un giro assurdo, in apparenza. Ci sono almeno tre possibili strade più rapide per arrivare dal punto di accesso alla sua destinazione. Invece, ha fatto lo stesso percorso anche al ritorno."
"Ha evitato le olocamere di sicurezza!" - comprese il tenente.
"Esatto. Non le ha potute evitare tutte, ma ha fatto in modo da coprirsi con molta cura rispetto alla sola olocamera che non poteva in nessun modo evitare, per arrivare dove doveva piazzare l'esplosivo. E questo..."
Riccardi si rizzò.
"Questo significa che quel - si interruppe - quell'individuo sapeva dove si trovavano esattamente tutte le olocamere di sicurezza, anche quelle appena collocate dalla nostra sezione, appositamente per l'inaugurazione prevista il giorno dopo l'attentato. Ora che ci penso: neanche il capitano poteva sapere con esattezza dove erano state collocate tutte, non avevo ancora inviato il mio rapporto al suo computer. E questo può significare una cosa sola..."
"È uno di noi... È della Flotta Stellare." - disse Hawkeye.
Riccardi si sentì piombare addosso tutta la stanchezza dei giorni passati, che aveva negato a tutti, compreso sé stesso, fino a quel momento. Aveva potuto dormire molto poco, e forse questo gli aveva impedito di vedere quello che gli stava davanti con la chiarezza che aveva avuto invece quella giovane guardiamarina.
"No. È un uomo della sicurezza. Uno dei miei."
USS Stradivari - Ponte 28
Tubo Jefferies - intersezione A26
15/05/2402 - 12:30
Non le era sfuggito lo sguardo inviperito da parte di Zenaida quando Sotek aveva stabilito i compiti che li aspettavano. Ma era semplicemente logico che lei, in quanto addetta alle comunicazioni, si occupasse di installare e regolare i trasmettitori nei siluri, con l'aiuto di un ingegnere come Alan e dell'ufficiale OPS Sotek... Anche se Lethis sospettava che il vulcaniano avesse solo approfittato dell'occasione per sganciarsi sia pure provvisoriamente dall'appiccicosa Zenaida.
"Zenaida, tu hai il lavoro più importante - le aveva detto - Devi fare in modo che l'attenzione di tutti sia distolta dall'hangar navette."
E la russa aveva dovuto abbozzare. Lei, grazie al suo lavoro al bar di prora, avrebbe potuto provocare un corto circuito nei replicatori di mensa. I replicatori di mensa erano appesi alla sottile paratia che separava l'ambiente dal magazzino dove - non era un segreto per nessuno - erano riposti i liquori di contrabbando della riserva personale del capitano e degli ufficiali superiori: merce altamente infiammabile, che teoricamente era proibita su qualunque nave... Ma c'era da dubitare che esistesse nell'intera Flotta Stellare una sola nave che non avesse una riserva del genere da qualche parte. Bastava una scintilla lì, e l'attenzione di tutti a bordo sarebbe stata concentrata a evitare che l'incendio si propagasse.
Alan era stato inviato a procurare i trasmettitori. Lei era rimasta in attesa, nel tubo di Jefferies, a stretto contatto con il vulcaniano.
Vulcaniano che, peraltro non le aveva dato nessuna soddisfazione! A tutti i suoi tentativi di attaccare conversazione, Sotek aveva risposto con un'alzata di sopracciglio. Che se lo tenesse, Zenaida, se ci teneva tanto... A lei, i tipi musoni come questo Sotek non erano mai piaciuti.
Un rumore li fece sussultare. La scala a pioli che portava ai piani superiori stava vibrando. Lethis aprì la bocca per dire qualcosa, ma Sotek glielo impedì con un gesto imperioso della mano. Pochi minuti dopo, comparve Alan:
"Ce li ha?" - domandò Sotek, a voce bassa.
L'ingegnere accennò alla borsa che aveva attaccata a tracolla: "Nessun problema. Ho fatto finta di avere una riparazione da fare in un alloggio non assegnato e ho invece prelevato i trasmettitori. Fino a quando non ci sarà un'ispezione, non se ne può accorgere nessuno!"
"Adesso, non ci resta che aspettare Zenaida" - disse Lethis.
USS Stradivari - Bar di prora
15/05/2402 - 12:34
Non era ancora il suo turno al bar di prora, ma il collega che la sostituiva non aveva fatto obiezioni a lasciarle il bancone prima del tempo. Zenaida andò a ritirare piatti e bicchieri sporchi da sopra i tavoli, facendo un sorriso a tutti denti a quei maiali che li avevano lasciati lì anziché riportarli all'eliminazione, come era scritto sul regolamento in tutte le lingue di bordo. Era quello che le aveva fatto notare Sotek, in primo momento: non solo mangiava la sua zuppa plomek senza mai lasciare chiazze in giro, ma evitava di ciarlare a voce altissima in mensa, non si lodava per qualunque sciocchezza fatta o evitata, non faceva il dono-degli-dei-per-qualunque-femmina... Insomma, una perla rara fra le sue conoscenze della Flotta Stellare. Le aveva detto di essere promesso a una ragazza del suo pianeta, e questo semmai aveva aumentato le sue attrattive: non avrebbe avuto da pensare a come toglierselo di torno se la cosa non avesse funzionato o quando se ne fosse annoiata. Finora non aveva avuto molto successo con lui, e questo era frustrante per una ragazza come lei. Questa avventura, però poteva avvicinarli... Se solo non si fosse messa di mezzo Lethis, certo.
Zenaida scoccò un'occhiata all'ora di bordo. A quel punto, Alan avrebbe dovuto essere di ritorno al tubo di Jefferies con i trasmettitori, e questo voleva dire che era il momento di agire.
Andò dietro il bancone e da un cassetto di attrezzi afferrò un piccolo apribottiglie in acciaio dotato di punta laser. Lo nascose in uno straccio, con cui iniziò a sfregare prima il bancone, quindi i tavolini, avvicinandosi alla fila dei replicatori della mensa.
Si guardò intorno. Gli oblò aperti sullo spazio mostravano le consuete strie luminescenti del viaggio a curvatura. Un gruppo di tecnici fuori servizio stava chiacchierando e bevendo a un tavolo, mentre altri seduti ai tavoli leggevano su Dipad o consumavano distrattamente un panino con gli occhi fissi su un computer portatile. Nessuno guardava nella sua direzione, e Zenaida pensò che non avrebbe avuto un'occasione migliore.
Il colpo la prese all'improvviso. Avvertì la terra che si staccava da lei e ricadde all'indietro, mancando di poco le zampe di un tavolo e perdendo la presa sul piccolo apribottiglie laser, che schizzò sul pavimento fra piatti che si frantumavano in mille pezzi mischiandosi alle pietanze che avevano contenuto.
Gli allarmi presero a squillare, assordandola. Qualcuno le passò sopra le gambe, urtandola, correndo in direzione della porta. Zenaida riuscì a tirarsi su, appoggiandosi a una sedia rimasta stranamente in piedi, e spalancò gli occhi guardando verso gli oblò aperti.
C'era una nave.
Una nave Klingon.
A un passo da loro. Talmente vicina, che Zenaida pensò che se avesse potuto sporgersi, avrebbe quasi potuto toccarla.
USS Stradivari -
Plancia di comando
15/05/2402 - 12:36
Il capitano Abraham Gray guadagnò a fatica la strada per il ponte di comando, fra le doppie luci di allarme rosso che inondavano il corridoio di un fulgore sanguigno.
"Cosa abbiamo impattato?" - urlò, per farsi sentire sopra la sirena.
Alzò lo sguardo verso lo schermo centrale e rimase a bocca spalancata, fissando la nave Klingon che appariva e spariva dallo schermo. Capì che la sua nave stava girando su sé stessa come una palla da biliardo: "Arresto di emergenza!- latrò, arrivando alla poltrona centrale. Il navigatore si alzò da terra, riuscì in qualche modo ad obbedire all'ordine.
"Qualcuno fermi questo dannato allarme! - gridò di nuovo il capitano.
Sospirò di sollievo, ma solo per un istante. Vicino a lui, Azima si stava rialzando, ma teneva una mano sul sopracciglio, da cui iniziavano a sprizzare gocce scure. Gray l'aiutò a sedersi sulla
poltrona del primo ufficiale, poi si preoccupò per il capo della sicurezza, che giaceva scomposto dietro la sua postazione, privo di sensi. Premette il suo comunicatore, ordinò il suo trasporto in
infermeria, quindi tornò alla poltrona centrale: "Rapporto?"
Azima si aggrappò al computer sul bracciolo della sua poltrona: "Ricevo notizia di feriti, di contusi... Nessun danno al nucleo, nessun danno in ingegneria... - respirò - Il rapporto dell'infermeria è ancora parziale, ma non hanno segnalato per il momento dei feriti gravi"
"Ma che cosa è successo? - chiese. Sullo schermo centrale, la nave Klingon adesso era immobile, sullo sfondo nero punteggiato dalle stelle - Ma... Ma da dove sono spuntati quelli?"
La primo ufficiale scosse la testa: "Dovevano essere in occultamento - rispose - I sensori non hanno rilevato nulla fino a quando non c'è stato l'impatto. A quel punto sono comparsi, ma era troppo tardi!"
"Signore..." - lo chiamò un tenente junior dalla postazione tattica - Sto ricevendo un segnale"
"Dalla nave Klingon?" - si guardò intorno - Ma dove diavolo è l'addetta alle comunicazioni?"
La primo ufficiale non rispose.
"Spero per lei che sia in infermeria, tra i feriti - borbottò Grey, quindi si girò verso il tenente junior.
"Mi metta in comunicazione"
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27.09 - Caccia ai traditori
Autore: Tenente Comandante Tara Keane
USS Stradivari -
Plancia di comando
15/05/2402 - 12:36
Il Capitano Gray fissava il monitor dominato dalla figura imponente di Angron, dietro di lui si intravedevano ufficiali intenti a spegnere un incendio, che il corpo massiccio del klingon e di due enormi guardie vestite di rosso alle sue spalle, celavano alla vista dei federali.
"Cosa diavolo vi è saltato in mente? Potevate distruggerci!" disse Gray evidentemente infuriato per lo speronamento.
=^=Spero non abbiate subito danni gravi: purtroppo ci siamo accorti troppo tardi di avere un guasto ai sensori e vi abbiamo visto all'ultimo momento.=^=
"Perché non ci avete avvisato?" Rispose Gray mentre ascoltava contemporaneamente i rapporti danni che arrivavano dalle varie sezioni.
=^=Ho preferito evitare una collisione disastrosa, che perdere tempo a chiamarvi, Capitano...?=^= disse Angron come se non conoscesse l'identità del suo parigrado.
"Gray, Capitano Gray della USS Stradivari. Grazie della premura Capitano...?" Ribatté con lo stesso tono del Klingon "e fortunatamente non abbiamo subito danni importanti. Voi avete bisogno di supporto tecnico?" Chiese notando la frenesia di vari ufficiali alle spalle degli enormi Klingon che, evidentemente, volevano celare la vera natura dei danni subiti dalla loro nave.
=^=Grazie per l'offerta, ma i miei uomini sono già al lavoro e nel giro di 24 ore saremo in grado di ripartire. Piuttosto le chiedo una cortesia: stavamo scortando un'importante funzionario su DS16 GAMMA e, dato che l'ambasciatore Rogal non tollera gli imprevisti, le chiedo se poteste farlo voi.... se non dovete deviare troppo dalla vostra rotta.=^=
Gray, colto alla sprovvista rispose "Ma certo, eravamo diretti proprio lì. "
=^=Ma che fortuna, ci siamo scontrati con la nave giusta=^=disse il Klingon rivolto ad una figura fuori campo, probabilmente il suo primo Ufficiale pensò il Capitano della Stradivari. =^=Molto bene, pronti a ricevere Vorn e il suo seguito al nostro segnale.=^= e Angron chiuse la comunicazione con la bruschezza tipica della sua razza.
Gray, temendo che l'evolversi delle cose potesse cambiare i loro piani, chiamò a sé il suo primo Ufficiale.
"Azima, pensaci tu. Per la sicurezza del funzionario Klingon, evitiamo che vada troppo in giro."
"Sì Signore, ci penso io." disse la donna scambiando uno sguardo d'intesa col suo superiore e complice.
In quell'istante Lethis rientrò in plancia, quasi scontrandosi con Azima, che la fulminò con lo sguardo, ma non avendo tempo per redarguire la giovane boliana, si ripromise di darle in seguito una sonora lavata di capo.
IKS Pagh Jegh
15/05/2402 ore 12,43
Rerin uscì dall'angolo cieco da dove aveva assistito alla recita del fratello dell'ambasciatore Rogal.
"Complimenti Angron, ha mai pensato di darsi al teatro?"
"Nessuna recita, ho solo agito come un normale esponente della mia razza!" Rispose il Klingon rimettendosi seduto sulla poltrona di comando.
"Siamo pronti?" Chiese Rerin.
"Durani accompagnerà Vorn come sua assistente e un paio delle guardie personali di Rogal li seguiranno a bordo della vostra nave. Appena ripartiranno, noi entreremo in occultamento e li seguiremo, pronti ad intervenire al segnale concordato."
"Perfetto, avrei preferito salire io a bordo di quella nave, ma non avrei potuto essere attendibile come assistente del vecchio Vorn. A proposito di Vorn, non gli stiamo chiedendo troppo?"
"Non lo sottovaluti, è stato uno dei migliori guerrieri dell'impero e anche adesso, alla sua veneranda età, sarebbe in grado di battere combattenti più giovani."
Uss Stradivari
15/05/2402 ore 12,50
Sulla piattaforma del teletrasporto si materializzarono quattro Klingon, decisamente accigliati e terribili nell'aspetto, in particolare le due guardie alle spalle di un anziano, sicuramente il funzionario atteso su DS16, e di una giovane guerriera che per prima si rivolse ad Al Farady.
"Quando arriveremo alla vostra Base? Siamo attesi dall'Ambasciatore tra 12 ore !"
"Tranquilli, non abbiamo avuto danni, partiremo immediatamente...tra circa tre ore saremo lì." Rispose il Primo Ufficiale della Stradivari, cercando di eguagliare la sicurezza della giovane Klingon che aveva davanti.
"Perfetto. Dove possiamo aspettare?"
"Vi possiamo dare un alloggio provvisorio oppure potete aspettare nell'area relax o al bar di prora."
"Il bar andrà benissimo, ho un po' di appetito. " disse Vorn scendendo dalla piattaforma e rivolgendo alla donna con un inaspettato sorriso "ci accompagna lei?"
"Sarà un piacere!" Rispose Azima.
Vorn le porse il braccio e con aria innocente le disse "Vuole essere da sostegno per un povero vecchio? Ormai le occasioni per frequentare belle donne sono sempre più rare, devo approfittarne!"
Azima sorrise imbarazzata e prese il braccio che le offriva.
Durani, alle loro spalle, era così libera di osservare ed indagare, mentre Vorn attirava l'attenzione su di sé, sentendosi altresì protetta dai due Suvwl' lw, che Rogal aveva incaricato di proteggerli a qualsiasi costo.
DS16 Gamma - alloggi Sezione Sicurezza
15/05/2402 ore 14,30
Il Tenente Nikolaj Beric sapeva di avere poco tempo: il suo compito sulla stazione spaziale era terminato come previsto e adesso non gli restava che abbandonare DS16 prima dell'arrivo di Gray con la Stradivari.
Stava lanciando alcuni effetti personali, di cui avrebbe potuto aver bisogno, in un borsone da viaggio, solo lo stretto necessario perché quelli di Avanguardia Alba gli avevano trovato una via di fuga su un mercantile, il cui Capitano era abituato a far poche domande, ma che non abbondava in fatto di spazio.
Il trillo del campanello lo colse di sorpresa, non era di turno e non lo sarebbe dovuto essere per le prossime 24 ore, e non aspettava visite, nemmeno da parte della sua amante del momento.
Si avvicinò alla porta e quando questa si aprì, l'uomo, su cui Riccardi aveva riposto la sua fiducia negli ultimi due anni, tanto che lo aveva promosso a suo secondo della Sicurezza della stazione, si trovò di fronte il Capitano Aymane, seguito da Riccardi medesimo con due uomini della Sicurezza, capì che il suo tempo era finito definitivamente.
"Capitano, Comandante....a cosa devo il piacere?" Disse Nikolaj facendo un paio di passi verso il centro del suo alloggio, mentre pensava freneticamente se c'era modo di trovare una via d'uscita.
"Beric non faccia la scena, sa perfettamente perché siamo qui, e mi creda, la delusione che provo, e immagino anche quella del suo superiore, è enorme."
"Non so di cosa sta parlando Signore.."
"Beric, smettila! Ho fatto analizzare i movimenti di tutti gli uomini della Sicurezza, quando mi è stato evidente che solo uno di noi poteva aver messo le bombe, e le analisi eseguite dal Comandante Keane portano a te! Oltretutto abbiamo scoperto che hai frequentato l'Accademia insieme al Capitano Gray e sappiamo entrambi cosa vuol dire! Confessa e collabora e forse la Corte Marziale sarà clemente." Riccardi mentì, facendo intuire che erano al corrente su chi fosse in realtà Gray, per spingere il sospettato a tradirsi.
Beric si appoggiò al comò alle sue spalle quasi vacillando, conscio di non avere scampo e che solo una cosa gli restava da fare: con un movimento fulmineo prese un piccolo flacone, che sembrava un profumo, e lo portò alla bocca.
Aymane capì con una frazione di ritardo l'intenzione del traditore e si lanciò su Beric per cercare di non fargli bere il contenuto della boccetta, ma non fu abbastanza veloce.
Beric si portò le mani alla gola, annaspando in cerca d'aria.
"Emergenza medica nell'alloggio del tenente Beric." Riccardi chiamò immediatamente i soccorsi.
La dottoressa Bly arrivò nel giro di pochi istanti e si lanciò sul corpo dell'ufficiale della Sicurezza ormai in preda alle convulsioni.
"Dottoressa, faccia il possibile: deve darci i nomi dei mandanti!" Le disse il Capitano.
Bly non alzò nemmeno la testa per rispondere, troppo concentrata nel cercare di salvare la vita al Tenente.
Dopo pochi minuti Bly si alzò, mentre Beric veniva trasportato in Infermeria.
"Allora Dottoressa?"
"Lo stabilizzato, ma prima di dire se sopravvivrà devo sapere cosa ha preso!"
"Questo è il contenitore da cui ha bevuto il veleno." Disse Aymane porgendole il flacone che gli aveva stappato di mano troppo tardi.
"Grazie Capitano, lo farò esaminare immediatamente. La tengo aggiornato." Rispose Bly e tornò in Infermeria. Aymane e Riccardi si guardarono basiti per qualche secondo, poi il trill disse "Perquisiamo intanto l'alloggio, chissà che non siamo fortunati!"
Riccardi fece cenno ai suoi uomini di entrare e tutti si misero subito all'opera.
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27.10 - Abbozzare un piano
Autore: Tenente Durani della Casata di Kanjis
***FLASHBACK***
DS16 GAMMA - Alloggio Capitano Aymane
15/05/2402 - 10:48
"Può ripetere, Comandante?" il tono di voce di Rerin era sorpreso, ma con una vena di profonda amarezza
=^=Siamo compromessi! La sicurezza della stazione è stata ripetutamente violata da almeno uno dei miei uomini, questi attentati e non so ancora cos'altro sono direttamente o indirettamente opera nostra. Il resto è fumo negli occhi. Sto effettuando ricerche per stanare il o i colpevoli, ma mi posso fidare soltanto degli uomini della sezione Tattica di Durani. Il tradimento si annida nelle mie squadre=^=
Se Rerin era amareggiato, il tono di Riccardi si aggirava pericolosamente tra il furibondo e l'incredulo.
Aymane, invece, rimase impassibile per un lungo istante, consultando rapidamente il pad davanti a sé.
Alla fine della ricerca, anche il Capitano espresse la sua disapprovazione con un non beneaugurante grugnito, allungando il pad verso il suo Numero Uno.
"Beric??" esclamò Rerin
=^=Beric cosa?=^= quasi urlò dal comunicatore Riccardi
"Il Tenente Beric era in Accademia con il Capitano della USS Stradivari, con il Primo Ufficiale, con il Responsabile della Sicurezza e con l'Ingegnere Capo..." si espresse Ajmane
=^=Voi dite che...? No, non è possibile! Mi fido ciecamente di lui e non posso credere che sia lui... ci deve essere un'altra spiegazione!=^=
"Riccardi, voi volete bene a quell'uomo, forse dovremmo affidare questa indagine a Durani" interloquì Rerin cercando di mantenere un tono conciliante
=^=NO!=^= strepitò il Capo della Sicurezza
"NO!" si espresse il Capitano
"No??" esclamarono all'unisono Rerin e Lyria del Clan Vox
"Esatto, ho un piano... non sarà facile, ma ci farà guadagnare tempo"
***FLASHBACK***
DS16 GAMMA - Ambasciata Klingon
15/05/2402 - 10:58
"Qi'yah" ruggì Rogal "Voi vorreste che cosa??"
=^=La partenza immediata della IKS Pagh Jegh, è l'unica nave pronta in qualsiasi evenienza e lo sappiamo entrambi Ambasciatore=^=
"Non mi piace il suo tono Capitano!"
=^=E' l'unico che ho in questo frangente! Ho assoluta necessità che suo fratello decolli e vada ad intercettare la USS Stradivari=^=
"Sarebbe un atto di guerra! Per tutti i targh, cosa le salta in mente?"
=^=Abbiamo motivo di ritenere, ma non le prove, che la USS Stradivari abbia personale compromesso a bordo e che possa avere intenzioni ostili contro DS16 Gamma=^=
"Le beghe federali dovrebbero essere risolte al vostro interno Capitano"
=^=Concordo con lei, ma la USS Stormbreaker non avrebbe titolo nell'affrontare la USS Stradivari, non abbiamo alcuna prova di quello che sospettiamo... abbiamo bisogno di tempo!=^=
"Non può semplicemente ordinare al Capitano di quella nave di consegnarsi e rimettersi alle vostre indagini? Avrà pure un senso dell'onore e di lealtà quell'uomo"
=^=Non è così semplice, senza prove non possiamo chiedere al Comando di Flotta di rimuovere Gray dal suo comando, nemmeno pro tempore e, se c'è davvero lui dietro agli attacchi alla stazione, non lo farà mai di sua volontà. D'altro canto, se è stato usato, allertare il suo burattinaio potrebbe costringerlo a mettere in atto contromisure estreme. Io non sono disponibile a perdere=^=
"Quindi, senza prove, voi volete che siano i Klingon a prendersi la colpa di un atto ostile?"
=^=Nessun atto ostile, dovrete solo decollare, porvi in occultamento ed andare in intercettazione sulla rotta della USS Stradivari... simulare un guasto e una leggera collisione fra due navi amiche non verrà visto come una aggressione... piuttosto una dabbenaggine=^=
"E cosa vieterà a quei petaQ di continuare i loro piani?"
=^=Li costringeremo a prendere a bordo degli ospiti attesi alla stazione...=^=
"Se è Tara... ehm il Comandante Keane scordatevelo!"
=^=No, veramente pensavo ad una guerriera, anzi ad una coppia di guerrieri, diversi per età e per genere, ma ugualmente rispettati da qualsiasi Klingon presente sulla stazione e non solo...=^=
"Uhm" Rogal parve velocemente riflettere "se pensate a Durani della Casata di Kanjis, per quanto riabilitata nell'onore, è comunque troppo giovane per essere considerata un ospite tanto atteso... quindi chi è il secondo? Mi auguro non mio fratello Angron..."
=^=No, Ambasciatore, pensavo al suo consigliere Vorn... che sia stato un guerriero valido lo sappiamo da tempo e ne abbiamo avuto conferma anche ai famosi Giochi della Gioventù, ove era manifestamente rispettato da qualsiasi istruttore Klingon=^=
"Uhm... ok ammesso che io sia d'accordo e che mio fratello riesca a trovare il modo per speronare la USS Stradivari mantenendo il suo onore, senza distruggere la nave e senza sembrare un povero Qovpatlh... una volta che Vorn e Durani sono a bordo, cosa otteniamo? A parte fornire loro due validi ostaggi?"
=^=Vorn è saggio e saprà valutare se abbiamo solo nemici o alleati su quella nave e Durani ha le conoscenze per mettere fuori combattimento i sistemi d'arma se gliene viene fornita l'occasione...=^=
"Comprendo... darò l'ordine! Ma non posso esimermi dalla necessità di informare l'Impero di quanto sta accadendo. Che si tratta di una strategia concordata e che qualunque azione strategica sarà da prendere assieme..."
=^=Se, tra le righe, Ambasciatore mi sta comunicando che sono in arrivo unità della Flotta Imperiale in occultamento a seguito dell'attacco nella biosfera Klingon, è una cosa che immaginavo... se abbiamo ragione l'intenzione della USS Stradivari, se compromessa, è proprio quella di far deflagrare altri ordigni sulla stazione in presenza di quanti più attori possibili, in modo da innescare una reazione a catena che non solo ci allontani da questo Quadrante ma che metta a serio rischio le relazioni di pace che qua stiamo faticosamente mantenendo ben salde=^=
Rogal sorrise, gli piaceva quel Trill anche se, spesso, non lo sopportava...
=^=Sulla nave di suo fratello salirà anche il mio Primo Ufficiale, ci saranno da prendere delle decisioni anche a nome mio e della Flotta Stellare e posso contare sulla sua lealtà, per il resto sto facendo indagini a tappeto ed ho bisogno di ogni risorsa disponibile... se non avrò timori di falle nella sicurezza, farò decollare anche la USS Stormbreaker=^=
"E per gli... amici Romulani nascosti?"
=^=Informerò l'Ambasciatore Lamak che potrebbero dover intervenire per difendere la sua persona ed il suo seguito, ma che dovranno rispettare la strategia che verrà via via concordata da me, dal mio Primo Ufficiale o dal Tenente Durani... anche la nave della Flotta Imperiale Andoriana seguirà i medesimi ordini.=^=
"E se... fossero abbattuti?"
=^=Dite ai vostri Suvwl' lw di fare bene il loro dovere e non succederà...=^=
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27.11 - La rivolta può partire dal basso
Autore: Tenente Comandante Rerin Th'Tharek
USS Stradivari - Ufficio del Capitano
15/05/2402 ore 13.00
Il Capitano Abraham Gray fissò per qualche istante il suo Primo Ufficiale, Azima Al Farady, poi si limitò a scuotere la testa: "Questa situazione non mi piace per niente. La presenza di quei dannati klingon non era affatto prevista e potrebbe causare molti problemi aggiuntivi!"
Azima dal canto suo si limitò a fare spallucce per poi osservare distrattamente fuori dal finestrone dell'ufficio "E' inutile lamentarsi di quanto accaduto... non potevamo ignorare la richiesta di quel vascello klingon. Del resto, si presuppone che gli ufficiali della Flotta Stellare siano ben disposti ad aiutare un popolo alleato come l'Impero Klingon" fece una piccola pausa tornando a guardare il Capitano "Se ci fossimo opposti alla richiesta di un semplice passaggio ad un alto esponente dell'Impero avremmo alzato molti dubbi e questo è esattamente ciò che non vogliamo, giusto?"
"Ed è esattamente per questo motivo che li ho accolti a bordo... ma averli a gironzolare per la nave non mi rende affatto tranquillo!"
"Io sono convinto che, se una cosa non può essere evitata, allora vale la pena trovare il modo di sfruttarla a proprio vantaggio... la comparsa di questi klingon non dovrebbe essere diversa" Azima continuava a guardare il proprio ufficiale superiore con un leggero sorriso in volto "Non avevamo intenzione di far saltare questa bagnarola prima di andarcene? Beh... sembra che il destino ci abbia fornito dei provetti capri espiatori"
"Usarli come responsabili degli attentati?! Credi davvero che questa storia possa reggere?!"
"Beh... se non potranno negarlo non vi saranno problemi, no?"
Nell'ufficio calò per un attimo il silenzio, poi il Capitano si allungò un po' sul tavolo e fissò con un certo compiacimento il proprio subalterno prima di aggiungere "Sono tutto orecchi, Numero Uno... cos'hai in mente?"
USS Stradivari - Bar di Prora
Bagno femminile
15/05/2402 ore 13.05
Durani sapeva che doveva sbrigarsi. Il Comandante Keane le aveva spiegato come togliere un pannello nel piccolo bagno e come collegare alla linea ODN il piccolo congegno che aveva con sé.
Tutto il loro piano dipendeva sostanzialmente da questo.
Quando il Comandante Rerin ed il Capitano Aymane avevano elaborato quello strano piano non avevano certezze ma dubbi che li portavano a credere che lì vi fossero i responsabili di quanto stava accadendo alla base sapevano inoltre che, se avessero avuto ragione, i klingon saliti per "puro caso" sulla Stradivari non sarebbero mai liberi di girare per la nave ma avevano deciso di rischiare il tutto e per tutto.
Chiusasi nel bagno, finalmente libera del costante controllo dei membri della nave, svitò il pannello e iniziò a scaricare il programma nel computer centrale della nave era un operazione di hacking che non sarebbe stata perdonata facilmente se si fossero sbagliati ma in fondo era la soluzione migliore. Da ufficiali della Flotta Stellare avevano accesso ai codici di controllo di quella nave e questo aveva reso facile portare delle piccole modifiche ai sistemi della nave.
Quando il programma fu scaricato e il pannello fu richiuso, dei forti colpi alla porta le fecero capire che il suo tempo era giunto alla conclusione.
"Venga fuori dal bagno!"
Senza perdere tempo, Durani uscì dal bagno osservando con espressione di sfida i quattro uomini della sicurezza che la stavano attendendo ritrovandosi di fronte il capo della sicurezza Liam Siege.
"Abbiamo l'ordine di scortarvi dal capitano. Le consiglio caldamente di non fare gesti inconsulti o saremo costretti a prendere le nostre contromisure"
L'atteggiamento del capo della sicurezza sembrava sin troppo provocatorio, certamente non stava dando l'esempio di come si dovrebbe comportare un ufficiale della Flotta, ma Durani non si sorprese più di tanto, limitandosi a seguirli quello spettacolo accentuò i dubbi che si aveva su quell'equipaggio ma anche questo non poteva considerarsi una prova.
USS Stradivari - Ufficio del Capitano
15/05/2402 ore 13.16
Il Capitano ed il Primo ufficiale della Stradivari stavano ancora lì a fissare i klingon continuando a ripetere le stesse domande: volevano sapere come si fossero trovati a tamponare la loro nave dato che nulla di quanto era successo sembrasse avere un senso. Ovviamente non avevano ottenuto nessuna risposta e la cosa iniziava a infastidirsi.
A poca distanza il capo della sicurezza e l'ingegnere capo si limitavano a mantenere i loro sgraditi ospiti sotto mira con due semplici phaser evidentemente non sembravano poi così spaventati dall'avere a che fare con dei klingon: stavano sottovalutando i loro avversari e la cosa era molto positiva per Durani.
"Basta così, stiamo solo perdendo tempo!" il Capitano Gray continuava a girare con il phaser in mano, tenendo sotto tiro i klingon "Alla fin dei conti perché siate qui non ha poi così tanta importanza... sarete il nostro biglietto d'uscita"
Fu in questo momento che Durani attivò nuovamente il congegno senza farsi vedere in fondo l'essere indicata come una semplice assistente di Vorn le permetteva di passare inosservata e la cosa era molto positiva per i loro piani.
Vorn era il centro dell'attenzione dei due ufficiali della Stradivari, quindi nessuno si stupì che fosse proprio lui ad interagire con i due federali.
"Che cosa volete dire con biglietto d'uscita?"
"Questo sottospecie di carrozzone che passa con il nome di Flotta Stellare non è l'organizzazione per la quale ho dedicato tutta la mia vita, o quantomeno non rappresenta gli obiettivi che mi hanno spinto ad arruolarmi" il Capitano scosse il capo "Sono entrato in accademia con in testa le grandi imprese dell'Ammiraglio Kirk ed ho finito per avere a che fare con la filosofia dell'Ammiraglio Picard"
"Un tempo eravamo grandi, non avevamo bisogno di fingere sorrisi con esseri come voi. Kirk ai suoi tempi non si è mai fatto problema ad affermare la sua antipatia per voi klingon, ma ora è tutto cambiato! Ora ci ritroviamo unicamente a fare bel viso a cattivo gioco... a prostrarsi ai piedi di saccenti romulani o a contrattare con i cardassiani... e tutto perché ci viene legato le mani!"
"La Federazione Unita dei Pianeti e l'impero Klingon non sono più in guerra, era ovvio che il tipo di rapporto fosse cambiato" la frase di Vorn non fece alcun effetto mentre il primo ufficiale continuava a guardare il suo superiore con espressione vagamente allibita.
"Non fare quella faccia Azima, la pensi esattamente come me!"
"Sì, ma non vedo l'utilità di raccontarlo a loro!"
"Che cosa cambia? Entro pochi minuti saranno tutti morti ed entro poche ore li seguiranno anche tutti i fessi che lavorano su questa nave!" il Capitano Gray scosse il capo "Non farà nessuna differenza se sapranno o meno cosa succederà perché non avranno modo di raccontarlo a nessuno!"
"E poi, mi sembra giusto che sappiano di cosa saranno gli artefici..." il Capo della sicurezza sghignazzò divertita "Almeno moriranno con la consapevolezza di come saranno ricordati in futuro"
"Giusto, mi sembra corretto che voi sappiate perché siete qui. Voi ancora non lo sapete ma poco dopo la vostra venuta avete infettato il computer della nave e modificato il reflusso dell'aria per avvelenare l'intero equipaggio e, approfittando di un carico di siluri che abbiamo sequestrato qualche giorno fa da un cargo orioniano di contrabbandieri, avete attaccato la DS16 Gamma prima e fatto esplodere la USS Stradivari. Il vostro attacco, ben studiato oltrettutto, non lascerà scampo a nessuno: molti dei corpi saranno distrutti nell'esplosione ma alcuni non saranno mai ritrovati"
"Ed immagino che i vostri corpi saranno fra questi ultimi"
"Già, saremo onorevolmente inseriti nelle liste di coloro da considerarsi dispersi in azione... magari per un po' resterà la speranza di ritrovarci come prigionieri dell'Impero Klingon ma alla fine si arrenderanno ed i nostri fascicoli finiranno nel dimenticatoio"
"Questo vi riporterà in guerra con l'Impero Klingon... e per cosa? Pensate che tutto questo porterà lustro e gloria alla Federazione Unita dei Pianeti?" Vorn scosse appena il capo "Nessuno crederà che un klingon abbia fatto questo! Siamo un popolo d'onore, non ci nascondiamo dietro piccoli mezzucci... se vogliamo entrare in guerra lo facciamo dichiarandolo pubblicamente!"
Il Capitano Gray scosse di nuovo il capo "Per come la vedo io, questo mi porterà ad ottenere tutto quello che voglio. In primis mi darà l'occasione di togliermi di dosso quest'uniforme a cui,, da anni, non credo più... tempo pochi giorni ed avrò una nuova identità in qualche pianeta tranquillo, lontano dalle attenzioni della Flotta Stellare" l'uomo diede un colpo alla scrivania "Ma quello che più conta è che finalmente la Flotta Stellare riceverà uno schiaffo talmente forte che dovrà necessariamente cambiare rotta. Oramai chiunque può entrare nelle nostre file... questa patetica idea di comunione interraziale ci sta facendo perdere di vista le nostre unicità e punti di forza, ma in cambio di cosa?!"
"E ritiene che una guerra sia la soluzione?!"
"Se scoppierà una guerra gli alti gradi del Comando di Flotta saranno investiti dalla bufera mediatica che ne scaturirà e saranno costretti a dimettersi... non appena se ne saranno andati vi sono già persone più competenti che ne prenderanno il posto! Finalmente avremo la Flotta Stellare che ci meritiamo!"
Il primo ufficiale della Stradivari continuava a guardare quella scena con un mix di fastidio e preoccupazione: "Stiamo perdendo fin troppo tempo, concludiamo qui questa storia!"
Per una volta anche il capo della sicurezza della nave sembrò dare ragione ad Azim, tanto che aggiunse: "Sono d'accordo, chiudiamola qui... adesso!"
"Sembra che la vostra vita stia per giungere a concl...." le parole del Capitano si interruppero proprio mentre i quattro ufficiali della Stradivari venivano teletrasportati fuori dall'ufficio.
=^=Tenente Comandante Paloma a tutto l'equipaggio... in qualità di secondo ufficiale in comando, in accordo con l'ufficiale medico capo, l'ufficiale scientifico, il consigliere di bordo, l'ufficiale tattico capo e il capo OPS, prendo il comando della nave ponendo in stato di arresto il Capitano Gray, il primo ufficiale Comandante Al Farady, il capo della sicurezza Tenente Comandante Liam Siege ed il Capo Ingegnere Tenente Comandante Arthur Mclay. I presenti ufficiali sono stati teletrasportati in cella detentiva e stiamo provvedendo a verificare quanto abbiamo scoperto ma in via preventiva abbiamo momentaneamente disattivato il riflusso d'aria della nave per controllare eventuali contaminazioni dei biofiltri della nave=^=
Durani sghignazzò guardando Vorn "Su qualcosa avevano davvero ragione, abbiamo infettato il loro computer ma non per le motivazioni che avrebbero voluto loro..."
"Già, sarà una gran sorpresa per quel borioso di Capitano scoprire che ogni singola parola che ha detto è stata ascoltata dall'intero equipaggio"
USS Stradivari - Ponte 28
Hangar navette
15/05/2402 - contemporaneamente
I guardiamarina Lethis ed Alan erano convinti che finalmente fosse arrivato il momento di mettere mano a quei dannati siluri in modo da modificare e salvare la starbase DS16 Gamma del resto avevano bisogno di un diversivo ed il fato sembrava avergli dato una grossa mano! Chi si poteva aspettare che fossero addirittura tamponati da un vascello klingon?!
Non aveva mai sentito di navi della Flotta Stellare che si fossero trovate in una situazione simile!
"Credi che l'ingegnere capo abbia modificato i siluri per impedirne il sabotaggio?"
La domanda sorse spontanea in Lethis ma Alan si limitò a scuotere il capo: "Secondo me no. Il Tenente Comandante Arthur Mclay ha un ego smisurato, sono certo che non avrebbe mai pensato di poter essere scoperto... ed ammettiamolo, noi stessi li abbiamo trovati per una mera casualità!"
Lethis si limitò ad annuire osservando Alan che, con grande perizia, iniziava a svitare il pannello situato sul primo siluro. Tutto stava andando talmente liscio che quasi non si stupì quando tutto andò allo scatafascio.
"Che cosa state facendo voi due?!" la voce piuttosto acuta del tenente Rausei fece voltare i due guardiamarina, ma fu il phaser che il tenente puntava loro contro che li convinse a restare fermi
"Tenente Rausei, cosa ci fa in hangar navette?"
"Il Capitano non ha visto la sua addetta alle comunicazioni in plancia ed io ho deciso di venire a controllare... ma non sono io che è tenuta a dare delle spiegazioni!" il tenente Rausei faceva scorrere lo sguardo fra Alan e Lethir "Perché ci sono dei siluri qui?! Cosa state architettando alle spalle dei nostri superiori?!"
"Noi assolutamente nulla" Alan prese la parola guardando in volto il collega "Tuttavia siamo convinti che alcuni degli ufficiali superiori stiano tentando di far esplodere DS16 Gamma con questi siluri!"
"Stupidaggini, i nostri ufficiali non lo farebbero mai!" il tenente mosse il phaser "Allontanatevi dai quei siluri con le mani alzate! Spiegherete tutto questo al capitano!"
Lethis scosse con forza il capo "Non possiamo andare dal Capitano, non possiamo sapere se sia coinvolto o meno in questa cospirazione!"
Alan, dal canto suo, tentò di rimettersi al lavoro "Dobbiamo assolutamente andare avanti con il nostro lavoro, solo così salveremo le vite di tutti quelli che si trovano sulla starbase!"
"Vi ho detto di stare fermi!"
Lethis osservò lo sguardo assassino del tenente Rausei che si rispecchiava nell'espressione determinata di Alan e si ritrovò a sperare in un miracolo... fu in quel momento che si attivarono gli altoparlanti di tutta la nave.
=^=Che cosa volete dire con biglietto d'uscita?=^=
Un momento di silenzio. I due guardiamarina si osservarono per un attimo in volto interdetti prima di guardare il tenente e constatare che nemmeno lei sapesse cosa stava succedendo.
=^=Questo sottospecie di carrozzone che passa con il nome di Flotta Stellare non è l'organizzazione per la quale ho dedicato tutta la mia vita, o quantomeno non rappresenta gli obiettivi che mi hanno spinto ad arruolarmi... Sono entrato in accademia con in testa le grandi imprese dell'Ammiraglio Kirk ed ho finito per avere a che fare con la filosofia dell'Ammiraglio Picard=^=
"Il Capitano Gray? Ma è forse impazzito all'improvviso?" il tenente osservò i colleghi presa dall'impreparazione, poi portò lo sguardo sui siluri ed all'improvviso iniziò a mettere i dubbio tutte le sue certezze.
Intanto dagli altoparlanti continuava a sentirsi la voce del Capitano Gray =^=Un tempo eravamo grandi, non avevamo bisogno di fingere sorrisi con esseri come voi. Kirk ai suoi tempi non si è mai fatto problema ad affermare la sua antipatia per voi klingon, ma ora è tutto cambiato! Ora ci ritroviamo unicamente a fare bel viso a cattivo gioco... a prostrarsi ai piedi di saccenti romulani o a contrattare con i cardassiani... e tutto perché ci viene legato le mani!=^=
Il tenente iniziò ad abbassare il phaser osservando ancora distrattamente tutti quei siluri allineati "Non dovrebbero essere su questa nave... è impossibile che una cosa simile sfuggisse all'attenzione degli ufficiali superiori... ci avrei dovuto pensare"
"Non se la prenda tenente, anche noi ne siamo rimasti sconvolti"
Lethis sorrise con espressione comprensiva verso il tenente ma Alan fece ad entrambe segno di star zitte per poter sentire il proseguo.
"Voglio uccidere la delegazione klingon e usarli come capro espiatorio di qualcosa ma non ho capito cosa..."
"Perché la voce del capitano la si sente per tutta la nave?!" chiese il tenente
"Non ne ho idea ma credo sia stata una fortuna, no?!"
Intanto dall'interfono tornava a sentirsi la voce del Capitano Gray =^=Giusto, mi sembra corretto che voi sappiate perché siete qui. Voi ancora non lo sapete ma poco dopo la vostra venuta avete infettato il computer della nave e modificato il reflusso dell'aria per avvelenare l'intero equipaggio e, approfittando di un carico di siluri che abbiamo sequestrato qualche giorno fa da un cargo orioniano di contrabbandieri, avete attaccato la DS16 Gamma prima e fatto esplodere la USS Stradivari. Il vostro attacco, ben studiato oltretutto, non lascerà scampo a nessuno: molti dei corpi saranno distrutti nell'esplosione ma alcuni non saranno mai ritrovati=^=
=^=Ed immagino che i vostri corpi saranno fra questi ultimi=^=
La voce di uno dei klingon si alternava con quella del loro ufficiale superiore in un botta e risposta che li stava lasciando sgomenti.
=^=Già, saremo onorevolmente inseriti nelle liste di coloro da considerarsi dispersi in azione... magari per un po' resterà la speranza di ritrovarci come prigionieri dell'Impero Klingon ma alla fine si arrenderanno ed i nostri fascicoli finiranno nel dimenticatoio=^=
=^=Questo vi riporterà in guerra con l'Impero Klingon... e per cosa? Pensate che tutto questo porterà lustro e gloria alla Federazione Unita dei Pianeti? ... Nessuno crederà che un klingon abbia fatto questo! Siamo un popolo d'onore, non ci nascondiamo dietro piccoli mezzucci... se vogliamo entrare in guerra lo facciamo dichiarandolo pubblicamente!=^=
=^=Per come la vedo io, questo mi porterà ad ottenere tutto quello che voglio. In primis mi darà l'occasione di togliermi di dosso quest'uniforme a cui, da anni, non credo più... tempo pochi giorni ed avrò una nuova identità in qualche pianeta tranquillo, lontano dalle attenzioni della Flotta Stellare... Ma quello che più conta è che finalmente la Flotta Stellare riceverà uno schiaffo talmente forte che dovrà necessariamente cambiare rotta. Oramai chiunque può entrare nelle nostre file... questa patetica idea di comunione interraziale ci sta facendo perdere di vista le nostre unicità e punti di forza, ma in cambio di cosa?!=^=
=^=E ritiene che una guerra sia la soluzione?!=^=
=^=Se scoppierà una guerra gli alti gradi del Comando di Flotta saranno investiti dalla bufera mediatica che ne scaturirà e saranno costretti a dimettersi... non appena se ne saranno andati vi sono già persone più competenti che ne prenderanno il posto! Finalmente avremo la Flotta Stellare che ci meritiamo!=^=
"Non ci credo... e pensare che riponevo tutta la mia stima su dei simili soggetti" il tenente abbassò totalmente il phaser per poi osservare i due guardiamarina "Quindi è tutto vero? La loro intenzione era quella di distruggere DS16 Gamma e pure la USS Stradivari... non hanno un minimo di coscienza?! Hanno idea di quante morti provocheranno?"
Alan scosse il capo "Lo sanno, semplicemente non sembrano interessarsene... sono convinti di agire per il bene della Federazione e non si rendono conto che così rischiano di mandarla a rotoli!"
Lethis sbattè un pugno su uno dei siluri guadagnandosi un'occhiataccia degli altri due "Non lo accetto! Non possiamo starcene qui mentre quei pazzi stanno per uccidere impunemente migliaia di persone!!"
"Andiamo Lethis, ora che lo sa tutto l'equipaggio pensi davvero che potranno farlo?!" Alan non aggiunse altro ma poco dopo fu una voce femminile che uscì dall'altoparlante della nave
=^=Tenente Comandante Paloma a tutto l'equipaggio... in qualità di secondo ufficiale in comando, in accordo con l'ufficiale medico capo, l'ufficiale scientifico, il consigliere di bordo, l'ufficiale tattico capo e il capo OPS, prendo il comando della nave ponendo in stato di arresto il Capitano Gray, il primo ufficiale Comandante Al Farady, il capo della sicurezza Tenente Comandante Liam Siege ed il Capo Ingegnere Tenente Comandante Arthur Mclay. I presenti ufficiali sono stati teletrasportati in cella detentiva e stiamo provvedendo a verificare quanto abbiamo scoperto ma in via preventiva abbiamo momentaneamente disattivato il riflusso d'aria della nave per controllare eventuali contaminazioni dei biofiltri della nave=^=
"Il Comandante Paloma ha preso il controllo della nave!" Lethis sorrise raggiante
"C'è solo un problema..." Alan mosse una mano indicando i siluri che avevano alle spalle "Il Comandante non sa affatto di questi!"
"Questo è un problema facilmente ovviabile" il tenente Rausei sfiorò il comunicatore "Tenente Rausei a Tenente Comandante Paloma, c'è qualcosa che dovrebbe immediatamente vedere in hangar navette"
=^=Arrivo=^=
DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
17/05/2402 - ore 16.12
Aymane, con a fianco il suo primo ufficiale, stava parlando con l'ammiraglio Darion già da una mezz'oretta senza soddisfare pienamente il suo interlocutore: "Quindi riassumendo, il Tenente Durani ha infettato il computer centrale della Stradivari prendendo il controllo del sistema interno degli interfoni in questo modo, con un semplice clic sul dispositivo, ha aperto la conversazione fra la stanza in cui si trovava a tutto il resto della nave... è stata una scelta azzardata che si basava su delle semplici supposizioni ma nonostante tutto eravamo certi che, se la responsabilità fosse della Stradivari, non tutto l'equipaggio facesse parte della congiura e..."
=^=E se si fosse sbagliato? Se la Stradivari non fosse implicata nella questione?=^=
"Beh, avremmo posto le nostre scuse ed accettato le conseguenze per le nostre azioni..." la risposta serafica del Capitano si guadagnò un'occhiataccia da parte di Rerin
=^=Già... e se fossero stati tutti in combutta con il Capitano?!=^=
"La stessa conversazione che è stata udita in tutta la Stradivari veniva monitorata da noi sulla nave klingon. Eravamo giusto dietro la Stradivari in occultamento... se fosse stato necessario saremmo intervenuti"
=^=Apprezzo il suo ottimismo, Comandante Rerin, ma non sono certo che il vostro intervento sarebbe stato abbastanza tempestivo per salvare la squadra di sbarco! Non solo avete rischiato la vita di una vostra collega ma anche quella del personale dell'ambasciata klingon! Se fossero morti le relazioni fra noi e l'Impero sarebbero stati messi a rischio!=^=
"Anche se l'ambasciatore Klingon fosse saltato in aria le relazioni con l'Impero sarebbero stati messi a rischio... opinione mia, ovviamente!" Steje a questo punto si guadagno l'occhiataccia da parte dell'ammiraglio
=^=Capitano, non faccia battute!=^=
"Non ho intenzione di fare il buontempone ma di fatto avevamo pochi indizi e molto frammentati... avevamo capito che avrebbero attaccato la base! Se la responsabile non fosse stata la Stradivari sarebbe stato qualcun altro, tuttavia gli indizi ci portavano a credere potessero essere loro e abbiamo agito come ritenevamo più opportuno per garantire la sopravvivenza di chi si trovava nella Starbase"
=^=Beh, diciamo che vi è andata bene... i vostri dubbi hanno trovato conferma=^=
"Se posso, si è scoperto altro dall'equipaggio della Stradivari?!"
=^=Non ancora, il Capitano Gray con i suoi compari hanno deciso di non parlare... ma chissà, magari con un po' di tempo per riflettere sulle loro azioni, potrebbero anche cambiare idea. Ad ogni modo della cosa ce ne occuperemo al Comando di Flotta=^= Darion scosse il capo =^=Con voi due non so mai se farvi i complimenti o venirvi a prendere entrambi per il coppino! Diciamo che l'incidente si è chiuso e tanto basta! Buona giornata!=^=
"Buona giornata Ammiraglio!" Steje aspettò che si chiudesse la comunicazione per poi osservare Rerin "Direi che è andata bene Numero Uno!"
Il Primo ufficiale fece una piccola smorfia "Già ma il Capitano Gray non stava agendo da solo... ed un giorno la sua organizzazione potrebbe tornare"
"Se mai dovessero tornare, ci troveranno pronti... per ora, possiamo festeggiare la nostra vittoria!"
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FINE MISSIONE