DS16Ganna - Zona climatica andoriana
sotto sezione 23
14/05/2402 ore 18.00
Joakim Miller non stava passando un bel momento.
Gli era successa la più classica delle brutte situazioni in cui il migliore amico aveva sedotto sua moglie. Un cliché successo milioni di volte su milioni di pianeti ma questo non aveva alleviato il dolore a Miller facendolo cadere nella disperazione più assoluta. Aveva perso il lavoro di montatore specializzato di impianti orbitali e si era barcamenato in una serie di deludenti lavori saltuari.
Poi era arrivata l'opportunità di lavorare su DS16. Si era chiesto come mai scegliessero proprio lui per un progetto così ambizioso e per un breve periodo il suo umore migliorò parecchio. Poi l'impatto con la cruda e dura realtà: avevano scelto lui perché avevano bisogno di molta manodopera. Miller era soltanto una goccia nell'oceano.
Malgrado il pessimo umore Joakim aveva solto l'incarico nel migliore dei modi. Aveva praticamente finito e ora, durante il suo ultimo giorno sulla stazione si stava godendo il risultato delle sue fatiche. L'innovativo impianto di raffreddamento che manteneva costante la temperatura nell'ambiente andoriano funzionava a meraviglia. Era da tanto tempo che non si sentiva così: felice appagato in pace con sé stesso.
Qualcosa attirò la sua attenzione. Uno dei quadri di comando aveva una delle serrature aperte eppure era certo di averle chiuse tutte ieri prima di andarsene. Sbuffo seccato e aprì il quadro di controllo.
"E questo cosa diamine è?" Disse prendendo l'oggetto sferico posto al centro del quadro.
Il primo pensiero fu che qualcuno aveva dimenticato qualche strumento o impianto ma prontamente la sua mente gli ricordò l'esplosione avvenuta poche ore prima.
Una paura tremenda e un senso di delusione gli attanagliarono le viscere mentre realizzava che per lui era la fine.
Poi fu tutto bianco.
Luogo e data sconosciuti
Una figura incappucciata emerse dall'oscurità del locale dicendo: "I federali ha scoperto l'inganno dei Baha'i"
Una seconda figura al centro del locale si voltò verso la prima dicendo: "Non dovevamo fidarci di loro."
La prima figura annuì aggiungendo : "Sono dei fanatici religiosi ma hanno agito bene."
"I fanatici agiscono sempre bene fintanto che il loro fanatismo li porta a fare cose avventate." Fu la secca risposta della seconda figura.
"Rimedierò."
"Me lo auguro."
Una terza figura emerse dall'ombra dicendo : " La seconda bomba è esplosa."
La seconda figura si voltò di scatto : "Non era previsto che esplodesse ora."
Il tono piatto della voce fece sembrare quest'ultima frase più una constatazione che un sbotto d'ira.
"Dev'esserci stato un incidente." Spiegò la terza figura.
La persona al centro guardo i suoi due interlocutori aggiungendo : "poco male... questo vuol dire che dobbiamo accelerare i nostri piani distruggere DS16."
DS16Gamma - Zona climatica andoriana
sotto sezione 23 14/05/2402 ore 18.23
Il capitano uscì dal turboscensore accompagnato da Rerin. Il passo divenne più leggero mentre si stavano avvicinando all'area dell'esplosione. Dapprima incontrarono qualche detrito e componenti distrutti più qualche segno di bruciature dovuto all'espansione del gas e alla scarica radioattiva.
Svoltata una curva raggiunsero l'area dove la bomba era denotata riconoscendo all'istante i segni circolari e sferici dell'esplosione. Al centro di essa trovarono Durani con la dottoressa Dorien.
"Rapporto." Ordinò prontamente il capitano.
"Questa è l'area dove è partita l'esplosione." Spiegò l'ufficiale tattico.
"Vittime?" Chiese il primo ufficiale.
"Una." Rispose la Klingon, poi indicando la zona devastata disse : "Un montatore, un certo Joakim Miller... secondo le telecamere della sicurezza stava lavorando in questa zona quando ha trovato qualcosa."
Durani mostrò un d-padd con le registrazioni degli ultimi istanti di vita del montatore.
"Il corpo è stato letteralmente vaporizzato." Aggiunse la dottoressa Dorien.
"Potrebbe essere uno degli attentatori?" Chiese il primo ufficiale.
"Non credo." Disse Riccardi emergendo da un cumulo di detriti e paratie divelte che stava analizzando : " per una strana ironia della sorte con questo poveraccio ci ho parlato a lungo ieri sera dopo aver sedato la rissa al bar."
Fece una breve pausa mentre si avvicinò al gruppo per poi aggiungere : "Questo poveraccio avrebbe messo volentieri fine alla sua vita ma non avrebbe fatto male ad una mosca."
"Non corrisponde col profilo del terrorista ma io e Alessandro striamo indagando con i suoi conoscenti." Aggiunse Durani.
Aymane annuì. Poi guardandosi attorno disse : " Non sembra esserci molta devastazione."
Duranì annuì : "Sì non abbiamo avuto esplosioni secondari o incendi. L'esplosione è avvenuta tra due sezioni portanti della stazione che, essendo strutturalmente rinforzate hanno contenuto molto i danni. Siamo inoltre prossimi alle corazze esterne e la bomba non avrebbe mai potuto perforarle."
"In altre parole l'esplosione è avvenuta in un posto dove non poteva far danni." Convenne il primo ufficiale.
"Esatto." Rispose la Klingon.
Il capitano si guardò attorno dicendo : "Quindi l'esplosione non era pianificata ma accident... ."
"Venite a vedere." Esclamò uno dei membri delle squadre della sicurezza.
Gli ufficiali superiori si voltarono a raggiunsero rapidamente il sottoufficiale poco distante.
"Cosa hai trovato Jekins?" chiese Riccardi.
"Un Tricoder... ." Rispose il marinaio.
"Un tricoder federale." Aggiunse il primo ufficiale.
"Un tricoder federale bruciacchiato." Unì Riccardi guardando il sistema di misura dannaggiato.
"Un tricoder federale bruciacchiato che era qui prima dell'esplosione." Terminò il ragionamento Durani.