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USS WAYFARER - MISSIONE 19 RSS USS WAYFARER - Missione 19

19.06 "Anomalia"

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 30-06-2024


Il ponte ologrammi era collocato nella zona centrale della USS Wayfarer, invece lei si ritrovava a terra in uno dei ponti inferiori.
L'ambientazione era stata dettagliata e coinvolgente.
La rappresentazione accurata di quella cena ad Istanbul la aveva, anche se per poco trasportata in un mondo di colori, suoni e odori distinti. Il cinguettio delle voci allegre e il profumo di spezie e aromi turchi avevano un'atmosfera di gioia e convivialità, tanto reale da sfiorare la percezione stessa.

Impossibile si fosse trattato di un sogno.

Lo stato di confusione la stava assalendo ancora di più mentre si guardava intorno ed ognuno come poteva cercava di recuperare lucidità e prontezza.

Un altro tremendo scossone proiettò oggetti su tutto il ponte provocando numerose cadute.
Di nuovo la voce del Capitano:"Tutti gli ufficiali devono fare ritorno immediatamente ai propri posti. Allarme rosso."

Talia Jazra, si sentiva immersa in un vortice di incertezza.

Mentre gran parte dell'equipaggio si affrettava ai propri posti, l'atmosfera era carica di tensione. I corridoi risuonavano del fruscio frettoloso dei passi, dei comandi dati in fretta e delle comunicazioni intrise d'urgenza.

Il cuore pulsante della Wayfarer batteva all'unisono con la determinazione e l'agitazione dell'equipaggio, mentre la nave sembrava a sua volta sfidare le forze che minacciavano la sua stabilità.

I droni di manutenzione si muovevano freneticamente lungo i corridoi, preparando la nave e le sue risorse per ogni eventualità.

Nelle profondità della struttura metallica, il silenzio era rotto solo dallo scorrere rapido di dati e informazioni, dalle richieste di update e dai rapporti dettagliati che affluivano verso la plancia.

Raggiunta la sua posizione, Talia sentiva distintamente oltre il battito accelerato del cuore le voci che percepiva ovattate a causa della agitazione, parlare di anomalia gravimetrica, scrutava l'intera scena cercando concentrazione per assorbire ogni dettaglio.

I sensori sembravano aver rilevato un'anomalia di proporzioni inquietanti.
In quel momento di concitazione che si avvicinava al panico nella donna si fece largo la curiosità...

"Cosa potremmo scoprire al di là di questa anomalia?"

L'idea di poterne essere distrutta sembrava non toccarla, quel pensiero stava diventando il proverbiale occhio calmo del ciclone.

La prospettiva di un'opportunità di esplorare un alfabeto sconosciuto dell'universo era riuscita a placare la sensazione di pericolo.

Si sentiva di essere pronta a giocare un ruolo.

Talia si svegliò di nuovo.

"Talia Jazra," sussurrò una figura maschile con una voce che sembrava provenisse da un luogo distante, "Seguimi."

Il cuore tornò a battere furiosamente nel petto mentre si preparava a seguirlo determinata a non impazzire.