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USS WAYFARER - MISSIONE 19 RSS USS WAYFARER - Missione 19

19.01 "Dal Ventre della Bestia"

di Dorian Zsolt Ristea, Pubblicato il 24-04-2023


USS Wayfarer, Sala Macchine, Data Astrale 79190.05 (11/03/2402, ore 08.52)


"E anche questa è fatta", disse Lola Majark, passandosi una mano sulla fronte e gettando uno strofinaccio per terra.
Dietro di lei, la solita voce scherzosa si fece sentire.

"Ancora una volta, il coraggioso guardiamarina Majark salva la situazione, gettando il cuore e non poco detergente oltre l'ostacolo!", disse Alexander Loomang, faceto come suo solito.
"La sua opinione è del tutto non richiesta, Guardiamarina Loomang", ringhiò altrettanto scherzosamente Lola.
La consolle numero 5 della Sala Macchine, gioia e orgoglio ("molto malcelato", secondo la vocale opinione di Loomang, altrettanto non richiesta) di Lola Majark, Guardiamarina con mansioni di Ingegnere di Sala Macchine della gloriosa USS Wayfarer, classe Sovereign e gioia e orgoglio ("no comment", premunì Loomang) della Flotta Stellare, era finalmente ripulita dopo il caos di mezz'ora prima.

Istintivamente, Lola ispezionò con lo sguardo ciò che la circondava.
C'erano ancora due o tre punti di paratie che necessitavano riparazione, le altre consolle erano operative, i sensori della sezione motore a curvatura erano tutti sul verde brillante.
La sala, di per sè non eccessivamente spaziosa, sembrava più spartana del solito.

"Eppure non cambierei per niente al mondo", si disse Lola.

La vulcaniana Leetak stava ascoltando al commbadge istruzioni da Tania Berger, co-leader di Sala Macchine insieme al Tenente Comandante Ristea, mentre il boliano Yoxx, silenzioso come suo solito, era con la testa china sulla sua consolle resettando le procedure d'emergenza di protezione ("il dilitio è una padrona volubile", Ristea diceva spesso), mentre Loomang ottimizzava le matrici di contenimento tra una battuta idiota e l'altra ("La sua opinione è del tutto non richiesta, Guardiamarina Majark", generalmente rintuzzava Loomang).

"Non è il veicolo, ma i compagni di viaggio", si disse.

Aveva appena celebrato un anno di Sala Macchine nella Wayfarer, ma era già affezionata a tutti i suoi colleghi. Ognuno aveva pregi e difetti, e aveva imparato ad apprezzare i primi e sopportare i secondi.
Ricordava chiaramente il suo primo giorno sulla Wayfarer. Novellina implume in trasferimento da una Defiant, convinta di sapere già tutto il necessario per trionfare. Quanto si sbagliava! La Sala Macchine di una Sovereign era un mondo a parte. Quante volte il Comandante Ristea aveva notato certe sue indecisioni e, molto discretamente, indirizzato verso le procedure giuste senza metterla (troppo) in imbarazzo.

Ristea in quel momento era probabilmente in Plancia, in debriefing dopo l'allarme rosso. Berger sicuramente ancora in Infermeria.

Lola guardò lo strofinaccio per terra. I droni di pulizia sarebbero tornati in linea presto, ma nel frattempo almeno la sua consolle era di nuovo utilizzabile e non coperta di schiuma ignifuga.

"Ordinaria anormalità nel lavorare dal ventre della bestia", pensò.

USS Wayfarer, Sala Macchine, 48 minuti prima


Il team lavorava febbrilmente, quasi meccanicamente, come un sistema ben oliato da anni di esercitazioni e, purtroppo, esperienze precedenti. Sotto le luci d'emergenza e i discordanti toni dell'allarme rosso, ognuno faceva il suo dovere nell'orchestra generale.

"Reazione sotto controllo. Matrici di protezione 3 e 4 attivate", disse Loomang.
"Convogliatori ausiliari?" chiese Berger, dietro la consolle principale.
"Convogliatori energia ausiliari in fase di inizializzazione", disse Leetak monotona, efficiente e apparentemente inconscia del caos intorno a lei come sempre.

"60% e in salita. Previsione online in 43 secondi."

Le porte della Sala Macchine si aprirono e un Ristea rosso e un pò a corto di fiato entrò di fretta, piazzandosi immediatamente alla consolle numero 2.

=^= Capo, priorità energia agli scudi. =^= Come se fosse stata evocata, la voce del Capitano Kiron sovrastò la cacofonia imperante.
"Ricevuto", disse Ristea.

Il resto della truppa si preparò. Un comando di quel tipo poteva significare solo una cosa, e infatti... WHAM!
Uno scossone poderoso, assorbito dagli scudi e attutito dagli ammortizzatori della Wayfarer, fece sobbalzare tutti gli astanti.
Per un attimo si guardarono, ma tornarono immediatamente alle loro mansioni d'emergenza.

Gli stabilizzatori della nave e gli adattatori dei generatori gravitazionali minimizzavano gli effetti di eventuali manovre evasive della nave ("Per fortuna, o qui si sboccherebbe in continuazione", era uno dei commenti abituali di Loomang).
Lola concordava. Non c'era modo di sapere cosa stava succedendo. La paura c'era sempre, ma il senso del dovere e l'addestramento prevalevano - e toglieva temporaneamente dalla testa qualsiasi pensiero che non fosse la mansione in atto.

Altri due scossoni in breve sequenza fece loro capire che la battaglia - di qualunque natura fosse - stava continuando.

=^= Capo, dia tutto quello che può agli scudi! =^=

"Già fatto!", disse Ristea, con le dita che volavano sulla consolle.

Lola si chiese a che percentuale fosse l'integrità degli scudi, e se - o quando - sarebbe arrivata la prima staffilata.

Neanche un attimo dopo, la sala sobbalzò ancora, e poi ancora - e alla fine un tuono assordante invase la sala, e tutto sembrò andare letteralmente per aria.
Lola venne scaraventata contro una parete, e sentì una manopola sporgente urtare dolorosamente contro le costole. Una fitta lancinante la pervase temporaneamente mentre una sensazione di rinculo la riportava velocemente contro la console.
Fu abbastanza pronta da assorbire la botta con le mani, e istintivamente abbracciò la console per non essere di nuovo sbalzata via.
Scintille brillavano da alcuni pannelli a muro, e Lola vide due paratie emettere fumo.
I sistemi ignifughi si attivarono immediatamente, gettando un pò di schiuma anche sulla sua consolle e su di lei.
Gli occhi che bruciavano, si girò e vide Yoxx e Leetak rialzarsi da terra, apparentemente senza troppi danni, mentre Loomang aveva adottato la sua stessa tecnica ed era praticamente fuso con la sua consolle.

"Status!" gridò Berger, inconscia di un taglio sulla fronte e del sangue che macchiava la sua uniforme gialla.

"Matrici...", tossì Lola, "matrici sotto controllo."
"Motore a curvatura e reazione dilitio sotto controllo", disse Loomang.
"Sistemi primari di protezione reattore danneggiati", disse Leetak.
"Secondari?" chiese Ristea.
"Attivi e al 100%", rispose Leetak.

Ottimo, pensò Lola, per ora non salteremo in aria.

Come in risposta alle sue inconscie preghiere, non ci furono altri colpi.
Alcuni minuti dopo, l'illuminazione d'emergenza e i suoni dell'allarme rosso si spensero. Lola vide le luci ordinarie entrare in funzione, e un silenzio surreale fece trattenere il respiro a tutti per alcuni secondi.
Nella luce indiretta, la Sala Macchine sembrava un animale ferito.
Con l'effetto dell'adrenalina che iniziava a scemare, Lola si rassettò l'uniforme e tastò delicatamente la costola dolorante. Non sembrava rotta, ma un salto in infermeria non avrebbe fatto male.

La voce del Comandante Wu risuonò in Sala.

=^= Allarme rosso rientrato. Debriefing per il personale pianificato entro le prossime due ore. =^=

"Complimenti a tutti", disse Ristea. "Ottimo lavoro. Vi aggiornerò appena avrò notizie dalla Plancia."

Si passò una mano sulla faccia stravolta dalla fatica.

"Tania, le suggerisco di passare in Infermeria appena possibile. La copro io al momento."
Si girò verso Leetak. "Tenente, organizzi turni per l'Infermeria in base alla gravità. Procedure di riparazione come da standard. Guardiamarina Loomang, a lei il piano e le stime."
"Aye aye", disse Loomang.

Berger uscì dalla sala. Tutti gli astanti si guardarono in faccia, il silenzioso riconoscimento di un'altro pericolo mortale che avevano ancora una volta scampato, e una crescente sensazione di sollievo.

Chissà come stanno nelle altre sezioni, si chiese Lola.