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USS WAYFARER - MISSIONE 16 RSS USS WAYFARER - Missione 16

16.03 "Non uno di più"

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 22-08-2018

USS Wayfarer, Bar di Prora
29/05/2398, Ore 21.30 - D.S. 75407.93


L`iniziale euforia di Kiron stava trasformandosi velocemente in cautela: programmare da subito uno sbarco sulla base di poche congetture prodotte fin lì era senz`altro un azzardo.

La priorita' era stabilire un numero di squadre adeguato e comporle in maniera essenziale.

Stavolta avrebbe permesso solo a pochi e selezionati ufficiali di prenderne parte per lasciare spazio a più strumentazioni scientifiche avrebbe ridotto al minimo il rischio di vite umane facendo pesare il suo rango ad ogni richiesta che avrebbe ritenuto superflua.

Sicuramente Cooper aveva già in mente pochi nomi da potersi portare dietro ed un programma di rilievi ben organizzato ci si poteva fidare delle sue approssimazioni come fossero certezze, era un eccezionale e prezioso scienziato, anche se era allo stesso tempo l'ufficiale più irritante e snervante dell'intera storia della Wayfarer.

Il D-Padd di Kiron emise un segnale di entrata comunicazione distogliendolo dalla sua linea di pensiero e, dopo averne accuratamente letto il contenuto, un'imprecazione gli scivolò involontariamente dalla bocca.

"Kiron a Cooper!"

Ci vollero i soliti sabbatici secondi di silenzio prima che l'ufficiale scientifico rispondesse ad una chiamata.

=^=Qui Cooper=^=

"Nel mio ufficio tra cinque minuti!"

Ignorò la risposta in entrata e chiuse bruscamente la comunicazione: ancora una volta il 'pallone gonfiato' in questione era riuscito a distinguersi

Incredibilmente Cooper si presentò nell`ufficio del Capitano con qualche minuto di anticipo e, prendendo subito la parola, iniziò a sciorinare formule e conteggi inerenti al pianeta... un'impressionante e minuziosa mole di lavoro sulla natura di HAY 2556, dei possibili spettri di fluido che supponeva potessero caratterizzarne il nucleo centrale .

"Senza rilevazioni sul suolo non posso giungere a conclusioni concrete vanno assolutamente eseguiti calcoli sul fluido del nucleo: materia troppo instabile il cui collasso sarà inevitabile... Ho bisogno di biologi. Con un'analisi base della flora di superficie potremo acquisire dati sensibili sulla fotosintesi e..."

Cooper era un fiume in piena, si capiva perfettamente che la possibilità di quello studio lo entusiasmava non sarebbe stato possibile dissuaderlo in nessun modo dall'arricchire le sue richiestissime pubblicazioni.

Suo malgrado, ancora una volta Kiron doveva ammettere che una competenza come la sua a bordo della Wayfarer era un privilegio...

"Di quanti elementi di squadra parliamo?" chiese Kiron

Preso alla sprovvista dalla secchezza della richiesta, Cooper cercò di delineare un organigramma che il Capitano immediatamente dopo ridusse di un terzo.

"Non autorizzerò più di dieci elementi."

L'espressione sbalordita lasciò intendere che Cooper ritenesse più che inadeguato il numero.

"Avrà a disposizione degli spazi per le strumentazioni che riterrà necessarie, non mi opporrò nemmeno ad eventuali nuovi test da brevettare ... ah ... e scelga pure un caposquadra visto che probabilmente lei non andrà ..."

Cooper non ebbe neanche il tempo di obbiettare che il Consigliere Kublik si fece strada nell'ufficio annunciata soltanto dal sonoro della porta d'ingresso.

"Consigliere che visione meravigliosa per questi stanchi occhi.."

Lo sguardo di Kiron lo annichilì.

"Il Consigliere è qui per formalizzare rapporto a suo carico."

Senza aggiungere altro e sotto lo sguardo attonito dell'interlocutore, Kiron diede la parola al Consigliere.

"Signor Cooper, per la seconda volta ha ignorato l'appuntamento presso il mio ufficio per il colloquio prefissato con più che ampio anticipo..."

"Assolutamente no!" tuonò indignato, "Sono venuto e lei non mi ha ricevuto..."

La Kublik perse totalmente il contegno guadagnando fisicamente lo spazio tra lei e Cooper.

"Avevo già appuntamenti quel giorno e la mia assistente era a sua disposizione come da protocollo e come specificato nel sollecito..."

Si metteva male, la donna era visibilmente inviperita come non mai.

"Il Signor Cooper" continuò "ha dileggiato la mia assistente dicendo che avrebbe parlato soltanto con quella 'senza i peli sulla faccia', in sfregio alla sua preparazione accademica e alle sue discendenze tallarite."

Lo sguardo di Kiron rimaneva neutro ma severo se l'ira del Consigliere non fosse rientrata ci sarebbero state ripercussioni pesanti.

"Non mi lascia altra scelta che fare rapporto al capitano sottolineando la sua misoginia e l'irriverenza con il quale si permette di fare distinzioni di genere ... lei è inadatto ad ogni sorta di collaborazione che non enfatizzi il suo ego.

E rimodulando il tono di voce chiuse così "Ritengo fosse giusto informarla prima che il mio rapporto la faccia interdire da ogni missione futura. Sarà l'ultima cortesia che le userò Cooper, ne sia certo..."

Ammutolito dalla risolutezza della donna, Cooper aspettò il responso di Kiron senza proferire una sola parola per cercare di giustificarsi. Già di per sé era un risultato eccezionale.

"Preferirei davvero non aver assistito a questa discussione non ho bisogno di ragguagliarla sulla gravità delle accuse del Consigliere spero..."

Stava svanendo di sicuro l'opportunità di capeggiare la squadra scientifica di sbarco e con essa un lavoro a cui voleva dare seguito fortemente era giunta l'ora di ingoiare un po' del suo orgoglio.

"Solo per una volta..." pensò tra se

"Consigliere, sono stato inqualificabile con il mio comportamento e sono pronto a fare le mie scuse formali oltre che a lei alla sua assistente..."

"L'universo sta davvero per collassare allora..." sembrarono pensare nello stesso istante sia Kublik che Kiron.

Anche se l'intento dell'ufficiale era chiaro ad entrambi, c'era una piccola possibilità che l'esperienza sarebbe in ogni caso servita in futuro per disciplinare quell'insolenza... ed Erjn non se la sarebbe lasciata scappare per nessuna ragione al mondo.

"La aspetto nel mio ufficio non appena il Capitano la congederà, Signor Cooper ... e se riterremo le sue scuse plausibili potrò anche rivedere la mia decisione, a fronte ovviamente di uno scrupoloso impegno da parte sua a non mancare a nessuno dei prossimi appuntamenti."

La sola idea di cosa avrebbe dovuto sopportare se fosse riuscito a farla franca gli faceva correre insofferenza invece di sangue nelle vene, ma ...

"Che diavolo! Se sono fortunato, morirò prima."

pensò tra sé.

"La invito caldamente a sforzarsi di mostrare sincera contrizione " Lo incalzò Kiron "Credo anch'io che a lei non piaccia fare squadra ed è un problema che in un modo o nell'altro dovrò risolvere."

Il tono sottilmente minaccioso di Kiron aveva il peso specifico di un masso, ma ora la priorità era cospargere adeguatamente il capo di cenere per poter essere incluso dell'away team!