Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 16.03 - D.S. 73496.37
Prigioniero. Il titolo di principe poteva, a volte, essere considerato come una prigione. Una prigione fatta di facciate, sorrisi di cortesia, pazienza verso le infinite cerimonie in una corte in cui prima di pensare occorre valutare ogni impatto e in cui essere sé stessi è impossibile. L'unico rifugio si trovava nella mente, una fortezza in cui uno si poteva mettere al riparo da tutti e tutto. Certo la corte Lektus II non è nemmeno paragonabile alla corte dei Borgia, ma spesso il principe Prakash aveva trovato decisamente insopportabile il mastodontico peso della maschera che era costretto a portare.
Non poteva dire di amare suo cugino Kraven, erano troppo diversi l'uno dall'altro come il giorno e la notte, ma di sicuro non si odiavano. Andavano d'accordo e spesso si erano aiutati e coperti l'uno l'altro specialmente durante la scuola e le cerimonie. Ogni tanto avevano anche viaggiato assieme visitando altri mondi o volando sulle navette reali passione comune ad entrambi.
Nessuno l'avrebbe mai detto o ci avrebbe creduto, ma quello fu il giorno che faticò maggiormente a portare la maschera. Vedere suo cugino accusato di tradimento fu un terribile colpo, ma la cosa devastante fu vedere con quanto coraggio e forza d'animo Kraven era in grado di sopportare l'intera situazione. Aveva ascoltato le accuse senza battere ciglio e quando le guardie lo scortarono per portarlo in cella si limitò a voltarsi senza un cenno o emozione e a camminare con la compostezza di una sposa verso l'altare.
Prakash aveva pensato di essere lui il migliore a gestire una simile situazione, ma mentre Kraven agì da vero principe, lui si era tenuto in disparte cercando di dissimulare, senza troppo successo, le proprie emozioni.
Appena le porte della sala si chiusero alle spalle di Kraven, Prakash sentì gli occhi di tutta la corte su di lui: era come se tutti i nobili e alti funzionari ritenessero lui il sospettato più probabile. Be' era logico che anche Prakash si sarebbe ritenuto il principale sospetto se non sapesse di essere innocente.
Le ore successive furono ugualmente difficili: dovette fare finta di nulla e partecipare alla cerimonia. Poi, con molta attenzione si avvicinò ad un giovane nobile il quale lo salutò con referenza: "Mio principe."
"Conte Krentar."Il principe si avvinò al vassallo: "Come va nei continenti meridionali?"
Il giovane aveva la stessa età di Prakash, ma la pelle scura lo faceva sembrare molto più vecchio: "Tutto in ordine... fa sempre caldo."
Era la parola d'ordine stabilita e Prakash rispose: "Allora le offro un bicchiere di succo di Narrellis."
Dettò ciò il principe si diresse al bancone accompagnato dal conte e gli porse un bicchiere.
Krentar non bevve ma disse: "Mio signore la situazione è strana."
"Già... mio cugino accusato... la Federazione... ."
"La Federazione non c'entra." Tagliò corto il conte.
"Ma chi allora?"
"C'è qualcuno che si muove nell'ombra."
"Allora indaga ma fai attenzione sono il primo sospettato." Ordinò il principe.
Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Prigione reale
30/06/2396 Ore 17.33 - D.S. 73496.54
Prigioni. Se esistono prigioni sotto forma di maschere difficili da sopportare ma una prigione fatta di cemento e acciaio è ugualmente difficile da sopportare. Be' non l'avevano messo in una 'gattabuia' piena di topi, buia e puzzolente o attaccato ad un remo su una galera. Era in un ala separata del palazzo con muri di un bianco quasi accecante, un'ampia finestra e una robusta porta in legno chiusa e protetta da guardie. Ma una prigione anche se dorata era pur sempre una prigione, forse la cosa che infastidiva maggiormente il principe era di essere finito nella classica prigione da principessa descritta nelle favole.
Con questa immagine si tirò su il morale per poi dedicarsi ad analizzare la situazione. Qualcosa non tornava... anzi non solo qualcosa, molte cose non tornavano. Per prima cosa il pessimo attentato che aveva causato la morte di un assaggiatore. Poi le minacce e il caos per le olimpiadi. Ed infine le accuse nei suoi confronti. Perché andare ad accusare il principe della casa regnante? Per il potere? Per un golpe? Il parlamento, vero organo detentore del potere, non l'avrebbe mai permesso. Per screditare la monarchia? Sì, ma a che vantaggio? Per eliminare le Olimpiadi culinarie? Non avrebbe avuto senso, esse generano la maggior parte degli introiti diretti e indiretti del pianeta.
Assorto nei suoi pensieri, il principe Kraven si diresse al tavolo posto sul lato corto della stanza per versarsi un bicchiere d'acqua ma a metà tragitto sentì una strana sensazione come se una carica elettrostatica avvolgesse il suo corpo. Era la svolta che stava aspettando: non c'era uno sprovveduto dietro tutto ciò. Mentre un raggio teletrasporto iniziò a dissolvere il suo corpo, Kraven capì che lo stavano facendo evadere per incastrarlo definitivamente nel folle piano architettato da qualcun altro per colpire la sua famiglia. Chiunque Ma così facendo davano al principe l'opportunità di reagire e combattere per la sua famiglia e il suo pianeta.
Lektus II, Corridoio di accesso 4
30/06/2396 Ore 18.00 - D.S. 73496.59
Kiron era decisamente confuso, ma quando vide uno degli attendenti dell'ammiraglio Squiretaker arrivare con il cane, temette il peggio ... ed ebbe ragione. Prontamente radunò gli ufficiali e, nel cuore di quella strana e incasinata crisi, decise che era il momento di andare ad affrontare il problema o almeno di parlare con delle autorità.
Prese con sé Wu, la dottoressa Squiretaker e Cooper e si incamminò vero il palazzo reale. Doveva radunare le idee e le forze nel tentativo di prendere in contropiede chi stava manovrando tutto nell'ombra. Accanto a lui Oritrana e alcune guardie del questore chiudevano la fila.
Erano appena entrati in un piccolo padiglione che lì avrebbe condotti verso i giardini reali quando una figura raggiunse rapidamente il gruppo.
"Capitano Kiron si fermi." Disse il nuovo arrivato quasi impattando contro la squadra.
Era un giovane abbastanza alto e abbronzato con una pensante giacca violacea ornamentata di bottoni d'oro e pietre preziose. I pantaloni erano stranamente corti e ai lati portava due lunghe spade che al capitano federale sembrarono armi di un antico ufficiale di cavalleria.
Kiron guardò quel ragazzo vestito come un ussaro con una faccia strana. Dietro di lui sentì Wu avvicinarsi pronta a proteggere il suo capitano.
"Come?" Chiese il capitano.
Il nuovo arrivato fece per parlare ma Oritrana fu più veloce: "Lei è il conte Luisar Krentar del casato Malvis signore delle contee e del ducato di Unger... ."
"Abbiamo un pezzo grosso." Ironizzò Coper.
Il giovane scosse la testa: "Non c'è il tempo di parlare di titoli o baggianate simili... è un urgenza e dovevo trovarvi."
"Perché?" Il capitano andò subito al punto.
"Perché un ammiraglio della Federazione rischia di essere accusata di omicidio di un principe... ." Spiegò il giovane.
"Mia nonna accusata di omici..." Fece per parlare Vanessa prima di essere interrotta da Kiron: "Il principe Kraven?"
"No, il principe Prakash..."
USS Wayfarer sala teletrasporto 4
Nello stesso istante
"Macché non dobbiamo far salire nulla." Disse il guardiamarina Ivanova.
"E invece sì è la loro procedura." Rispose il tenente Rintan.
"Il teletrasporto funziona benissimo e non ha problemi." Rispose il capo del teletrasporto Ivanova.
Rintan sospirò facendo alcuni passi nella sala: "Vero, ma i loro sistemi non sono avanzati come i nostri e l'amministrazione portuale ci chiede i eseguire un test di funzionalità in tutte le sale teletrasporto... è diplomazia interstellare."
"Quindi è diplomazia che io teletrasporti su è giù un contenitore di duranio per far contenti loro. "Brontolò l'addetta al teletrasporto per poi aggiungere:" In più sul pianeta c'è una situazione di crisi."
"Ragione in più per accontentare le autorità portuali." Rispose il tenente il quale si avvicinò alla consolle dicendo: "Abbiamo tutte le altre sale teletrasporto pronte per evacuare gli ufficiali impegnati sul pianeta... non posso far fare a loro i test perderebbero gli agganci."
"Va bene tanto non ho nulla da fare." Ivanova si mise in posizione pronta: "A suo comando tenente... voi OPS in seconda rompiscatole."
Rintan sorrise dicendo: "Bene proceda."
Il teletrasporto iniziò, ma dopo qualche secondo si accesero una serie di allarmi.
"Cosa succede?" Chiese il tenente.
"Qualcosa sta contaminando il flusso... è come se ci fosse un secondo segnale che si sta sovrapponendo al primo... ci forzano l'ingresso." Annunciò il capo del teletrasporto.
"Cosa!?" Rintan reagì nel modo più logico: "Pronti a deflettere il secondo segnale nello spazio profondo potrebbe essere esplosivo."
"No... è una forma di vita." Ivanova stabilizzò il secondo segnale: "E' umana... ."
Rintan attivò il capo di forza e chiamò una squadra della sicurezza, non voleva correre rischi prima di dare l'ordine: "Bene materializzi... ."
Dopo alcuni secondi sulla pedana, racchiusa da un campo di forza apparve l'ammiraglio Squiretaker.
Sotto gli occhi attoniti di Ivanova, di Rintan e della squadra di sicurezza, la donna disse: "Bene sembra che mi hanno fatta evadere per confermare che sono colpevole e in questo modo accusare la Federazione di quello che succederà."
Rintan fece per dire: "Ammiraglio..."
La donna si avvicinò al campo di forza e, mentre la protezione energetica veniva disattivata, disse: "Be' che c'è? Non avete mai fatto evadere un ammiraglio?"
Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
Contemporaneamente
Prakash sapeva per certo due cose: qualcuno aveva incastrato suo cugino e che lui era innocente. Essendo il secondo in linea di successione era anche la persona più probabile per un attentato. Aveva escluso quasi subito un attentato allo zio perché era troppo protetto e perché una sua eventuale morte avrebbe messo nelle mani Prakash un potere assoluto e la possibilità di vendicarsi. Al contrario una sua eventuale morte avrebbe destabilizzato la corona indebolendola ed esponendola a possibili attacchi esterni.
Aveva passato l'intera cerimonia di pregustazione attento ad ogni movimento o azione strana pronto a cogliere ogni eventuale anomalia.
Purtroppo tutto procedeva per il meglio. Fu soltanto verso la fine della cerimonia che i cuochi portarono per la famiglia reale il '
Politecus'. Era una vera prelibatezza. Si trattava di una specie di crostaceo gigante delle dimensioni di un piccolo bufalo proveniente dai continenti occidentali. Veniva cucinato inserendo una serie di spezie, verdure e un sugo simile al pomodoro in una fessura sul dorso del guscio. Il tutto si mischiava alla polpa del crostaceo creando una vera squisitezza.
Prakash vide gli assaggiatori verificare la pietanza ma senza trovare nulla. Poco dopo gli venne messo davanti il '
Politecus' pronto per essere assaporato e accanto ad esso un servo che Prakash non aveva mai visto mise una strana posata accanto alla pietanza. Il principe aveva appena individuato il veleno: era sulla posata. Il galateo imponeva che la forchetta venisse reinserita all'interno del la fessura dopo ogni assaggio. In questo modo prima di morire avvelenato il principe avrebbe messo la posata nel crostaceo contaminando il tutto facendo sembrare che il '
Politecus' fosse avvelenato.
Il principe prese con noncuranza la posata prese un piccolo pezzo di pietanza e lo portò alla bocca. Con una rapida annusata percepì uno strano odore e ebbe la conferma.
Se volevano vedere un principe avvelenato, lui Prakash gli avrebbe dato ciò che volevano.
Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 18.05 - D.S. 73496.6
Grazie all'accompagnamento del conte Krentar, Kiron riuscì ad entrare nel padiglione reale. Dietro di lui la dottoressa Squiretaker iniziò a cercare con lo sguardo la nonna mentre Cooper continuava ad infastidire tutti i maggiordomi, soldati e valletti che incontrava. Oritrana era affascinata: nella sua via non era mai arrivata così vicino alla famiglia reale.
Il capitano face alcuni passi prima nel locale mentre il valletto annunciava lui e il conte Krentar.
Appena il re sentì le parole "Capitano" e "Federazione" smise di mangiare, si alzò in piedi e fece un rapido cenno a Kiron di avvinarsi. La cosa era completamente fuori luogo e contro ogni procedura o prassi reale, ma nessuno se ne accorse perché nel mentre Prakash iniziò a tossire con forza per poi cadere atterra.
Il panico si diffuse nella sala mentre una serie di medici apparsi dal nulla si avvicinarono all'erede al trono. Guardie pesantemente armate si misero a protezione della famiglia reale e chiusero ogni ingresso.
Il panico aumentò esponenzialmente quando il principe Kraven uscì dalle cucine.